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(C)Sala Stampa: Lopez, Papini, Roselli, Tedeschi, Ravaglia, Bollini, Calderini

  DSC_0314Lopez: “Ci aspettavamo questo Cosenza, sapevamo che avrebbero giocato di ripartenze e sono riusciti a segnare nell’unica che gli abbiamo concesso, ma noi colpe ne abbiamo, specie se andiamo a vedere la sterilità offensiva: il punto è che quando vieni a giocare in campi come questo, e nel nostro girone ce ne sono tanti, esterni offensivi giovani come i nostri ne soffrono.”

Papini: “Ci è mancato il gol, siamo stati poco concreti negli ultimi 20 – 25 metri e non è la prima volta che ci capita di perdere partite così: certo non DSC_0316credo che l’assenza di Sacilotto abbia pesato più di tanto, indubbiamente è un giocatore importante ma con lui in campo ci è capitato di perdere e senza lui di vincere, ora dobbiamo solo cercare di riprenderci da questa doppia sconfitta e centrare i playoff.”

Bollini: “Se la partita si mette male contro un Cosenza così tonico e ben organizzato è normale perdere, il problema centrale è che da un po’ di DSC_0322tempo il nostro portiere subisce poche occasioni da rete ma noi non concretizziamo; non credo che la scelta di mandare Herrera in tribuna abbia influito più di tanto perché comunque attaccavamo con 8 elementi, quindi non è che mettere un attaccante in più od in meno faccia tutta questa differenza: ce lo dimostra il Cosenza che ci ha sconfitto pur giocando con due sole punte.”

DSC_0319Tedeschi: “Tagliare i baffi avrà portato bene, ma io sono convinto che avremmo vinto in qualunque caso: in casa ci stiamo divertendo come matti, nelle ultime tre partite qui abbiamo collezionato 9 punti, ora pensiamo a congelare la salvezza e poi potremo anche concentrarci sulla finale di Coppa Italia. Le 200 presenze? Contento di averle festeggiate qui a Cosenza con una vittoria, ma logicamente sono solo un punto da cui ripartire.”

Ravaglia: “Credo che questa vittoria sia fondamentale per il nostro cammino, ci consente di capire effettivamente le nostre potenzialità; per me i crismi sono lavoro, abnegazione e serietà e non sono mai contento del lavoro che faccio perché credo di poter dare sempre di può, quindi oggi si gioisce ma da domani testa al lavoro. La parata su Abruzzese è stata bella perché la palla è rimbalzata vicino la linea di porta DSC_0326e non solo l’ho tolta dalla porta ma l’ho anche respinta lateralmente. Il Presidente è sceso negli spogliatoi a farci i complimenti, ci ha detto solo di continuare così.”

Roselli: “Un paio dei nostri avevano detto di aver previsto questi risultati, io sarei bugiardo a dirlo ma già nelle partite precedenti a queste ho visto una squadra in palla che stava dando il 110%. Il tecnico ha indubbiamente una parte importante per far capire ai ragazzi quali siano ed i loro compiti ed i loro obiettivi, indubbiamente non credevo ci volesse così tanto a costruire qualcosa ma, analizzando la cosa a posteriori, quando sono arrivato qui c’era solo bisogno di fare punti ed uscire dalla zona playout. Rinnovo? Ma come, fino all’altro giorno dovevo essere esonerato! [ride, ndr]. Scherzi a parte, è normale voler fare bene qui perché questa è una piazza che ha visto serie importanti e vorrei che le DSC_0330riveda, con o senza di me.”

Calderini: “Segnare contro il Lecce è uno scherzo del destino, è vero, ma io ho fatto la mia partita senza pensare a nulla, ora ho la testa al Cosenza ed alla salvezza, anche perché quello con i rossoblu’ è un amore sbocciato subito, come si è visto dall’applauso alla sostituzione – per cui ringrazio i tifosi; il calcio è un mondo strano, se non fai punti sei scarso e se ne fai sei un fenomeno, ora al San Vito però non perdiamo da un girone esatto: sto giocando più per la squadra, ma non è vero che non l’ho mai fatto, diciamo semplicemente che sono tornato quello del girone d’andata.”

Francesco La Luna

Ph: Maria Celeste Cupo

Cosenza – Lecce, le pagelle dei Lupi

Ravaglia voto 7: il miracolo su Abruzzese vale da solo il prezzo del biglietto ed è il modo migliore per festeggiare le 200 presenze tra i professionisti.

DSC_0165Corsi voto 7: da mezzala ci piaceva perché era uno spezzagambe vecchio stile, ma da terzino sarà difficile smuoverlo: grinta, cuore, corsa e tanta voglia di fare lo stanno rendendo l’uomo simbolo di questo Cosenza.

Tedeschi voto 7: linea difensiva mostruosa quest’oggi, con l’ex Cremonese che spegne le 200 candeline tra i Professionisti annullando un attaccante della caratura di Moscardelli.

Carrieri voto 6,5: chiediamoci cosa ne sarebbe stato di Gaetano se fosse finito al Savoia, ma soprattutto chiediamoci cosa ne sarebbe stato del Cosenza senza questo giocatore tutto muscoli e dedizione: partita da incorniciare, l’ennesima, e maglia da titolare quasi al sicuro.

DSC_0051Ciancio voto 6: non scende assolutamente sotto la sufficienza, ma perde tre volte in marcatura, sui palloni alti, Vagenin, che non è proprio il corrispettivo moderno di Massimino il Trace; migliora, paradossalmente, quando entra nei tre di difesa.

Criaco voto 6,5: silenziosamente, dopo qualche mese fuori dal campo, si è ripreso il posto che gli spettava, legittimandolo prima con il gol al Pontedera e poi con prestazioni ampiamente oltre la sufficienza, come quella odierna. [Dal 25′ st Zanini, voto 6: tiene la posizione e manda le rimesse laterali dalle zone di Caglioni con enorme nonchanalce]

Caccetta voto 6,5: lontano parente del Caccetta ad un passo dalla Juve Stabia, l’ex Trapani ha saputo riprendere in mano la squadra e guidarla ad un filotto di vittorie incredibili ottenute anche grazie alla meravigliosa coppia di centrocampo formata dal palermitano e da Arrigoni.

Arrigoni voto 7: mostruoso. Anche nello spazzare il pallone più lontano possibile riesce sempre ad imbeccare De Angelis: il triennale all’ex Pavia è stata una mossa di mercato lungimirante.

Statella voto 5,5: ci dispiace dover andare sotto la sufficienza, ma l’esterno sinistro silano non riesce a saltare il diretto avversario neanche una volta e non sfrutta a dovere la propria velocità. [Dal 31′ st Fornito, voto 6: infonde tranquillità ed è l’unico a giocare la palla senza calciarla alla “viva il parroco”]

DSC_0125Calderini voto 7,5: secondo gol nelle ultime tre partite ed ottavo stagionale per il fantasista, che si avvicina sempre di più alla doppia cifra e, con una marcatura alla Maradona, mette il bollo sulla vendetta che i tifosi rossoblu’ aspettavano dal ’92. [Dal 40′ st Tortolano, s.v.]

De Angelis voto 6: cerca troppe volte il rigore, ma la sua esperienza si fa sentire a più riprese. Esce dal campo praticamente carponi, senza più capacità d’intendere e volere.

Roselli voto 7: sette punti nelle tre partite più difficili, in un momento in cui contava solo non perderne troppe: l’uomo di Gubbio si avvicina sempre di più alla quota 40 ed alla riconferma per la prossima stagione.

Francesco La Luna

Ph: Maria Celeste Cupo

 

Cosenza, vendetta è compiuta

DSC_0060Il Cosenza continua la sua marcia inarrestabile bloccando il Lecce in casa e continuando la striscia positiva al San Vito che dura ormai da un girone intero; ottima prova degli uomini di Roselli che incamerano la terza vittoria in cinque partite e si avvicinano inesorabilmente alla quota salvezza, fissata teoricamente alla fatidica quota 40. Vittoria importante soprattutto dal punto di vista psicologico, in quanto anzitutto permette ai rossoblu’ di affrontare la doppia trasferta Messina – Lamezia con una certa dose di tranquillità ed ottimismo, poi perché ottenuta contro una delle corazzate del campionato, infine per la storica rivalità che intercorre tra i due blasoni.

DSC_0297Roselli manda in campo la formazione tipo, ma ancora una volta cambia la coppia d’attacco: quindi tra i pali è Ravaglia, che festeggia – insieme a Tedeschi – la presenza numero 200 tra i professionisti; in difesa, da destra a sinistra, Corsi, Carrieri, Tedeschi, Ciancio; a centrocampo, nello stesso ordine, Criaco, Caccetta, Arrigoni, Statella; in avanti Calderini e De Angelis.

Dopo due 2′ di gioco il Lecce ci prova da calcio piazzato ma il colpo di testa di Lopez è tra le braccia di Ravaglia, che accoglie anche il tentativo dalla distanza di Moscardelli un minuto più tardi. Al minuto 10 Calderini fa il Maradona: prende palla a centrocampo, cambia passo, salta la difesa avversaria in toto e batte Caglioni con un diagonale perfetto, portando i Lupi in vantaggio.DSC_0128 Al 17′ Lecce vicino al pareggio con un colpo di testa di Abruzzese su cui Ravaglia si supera, compiendo un miracolo che ha del meraviglioso; al 25′ è Embalo, dopo un’azione convulsa, a provare il tiro, ma il pallone esce di poco a lato.

La prima occasione netta dalla ripresa è allo scoccare del 14′, quando Mannini, innescato da sponda di Vagenin, manda la sfera fuori da ottima posizione. Il Cosenza regge bene e Bollini è costretto a mettere in campo Miccoli, mettendo la trazione ultra offensiva e andando vicino al pari con un bel tiro ad incrociare di Ebalo bloccato da Ravaglia, che neutralizza anche un tiro ben preparato dall’ex capitano del Palermo allo scadere degli incredibili 6 minuti di recupero concessi dalla terna arbitrale.

DSC_0304Il Cosenza porta a casa così un risultato insperato, che garantisce la quasi certa permanenza dei Lupi in categoria e che permette di concentrarsi sulla finale di Coppa Italia Lega Pro, la cui gara di andata sarà disputata l’8 aprile in quel di Como [Il ritorno sarà il 22 dello stesso mese al San Vito, ndr]. Il Cosenza è finalmente squadra, gruppo ed ha ancora fame: il Lupo non ha finito di sbranare.

Francesco La Luna

Ph: Maria Celeste Cupo

 

COSENZA 1 – 0 LECCE

MARCATORI: 10′ pt Calderini (C)

COSENZA: Ravaglia; Corsi, Tedeschi, Carrieri, Ciancio; Criaco (25′ st Zanini), Arrigoni, Caccetta, Statella (31′ st Fornito); De Angelis, Calderini (40′ st Tortolano). A disp: Saracco, Novello, Chidichimo, Cesca. All: Roselli.

LECCE: Caglioni; Diniz, Vinetot (28′ st Miccoli), Abruzzese; Mannini, Papini, Gomes (10′ st Salvi), Lopez; Manconi (1′ st Vagenin), Moscardelli, Embalo. A disp: Scuffia, Beduschi, Di Chiara, Lepore. All: Bollini.

TERNA ARBITRALE: Arbitro: Sig. Tardino di Milano; I Ass: Sig. Margini di Reggio Emilia; II Ass: Tamburini di Faenza.

CALCI D’ANGOLO: 3 – 5

AMMONITI: Vinetot (L), De Angelis (C)

RECUPERO: 0′ pt; 6′ st.

Roselli: “Non siamo tranquilli, giochiamocela”

Domani arriva il Lecce, squadra che non evoca ricordi felici nella mente dei supporter rossoblu’: a partire dalla sconfitta patita al Via Del Mare nel ’92, che costò alla squadra allora guidata da Reja la promozione in Serie A, fino al quella più recente del 2003, che sancì la quasi matematica retrocessione del Cosenza dalla cadetteria a quella che DSC_0037allora era C1, ovvero l’ultima partita al San Vito tra i professionisti prima dell’incubo del Dilettantismo. Domani la possibilità di vendicarsi, con Roselli che vuole riscattare la sconfitta dell’andata, quando l’uomo di Gubbio esordì sulla panchina silana. Queste le sue dichiarazioni:

“Siamo in diciotto con Chidichimo e Novello – aggregati dalla Berretti, ndr – e Cesca ancora in dubbio, si è allenato con noi solo oggi, abbiamo fatto un summit col medico e domani decideremo, ma in sintesi ha avuto un problema all’adduttore. All’andata i ragazzi fecero una buona partita, io ero appena arrivato quindi era come se non ci fossi: lì rischiammo di far risultato, ciò che conta ora è non fare errori e limitarli al minimo, loro saranno quasi al completo e con la rosa che hanno chiunque gioca può essere decisivo, è DSC_0033una squadra che ha raziocinio, non prende mai ripartenze da quando ha cambiato allenatore; per quanto concerne noi tutte le partite precedenti sono state positive, qualche momento di sbandamento c’è ma ormai dal punto di vista del gruppo non si può dire nulla. Non sono tranquillo, il Messina sarà anche in difficoltà ma l’Aversa sta facendo tanti punti e rischia di portare la salvezza a quote assurde, noi dobbiamo fare una partita aggressiva, speriamo che loro non giochino al meglio perché altrimenti i livelli sono enormemente differenti. Il Lecce ha tanti giocatori che sono offensivi ma possono essere adattati a centrocampo, come si è visto a Castellamare dove hanno giocato Mannini, Lepore ed Herrera a centrocampo, e sono tre giocatori che non sono assolutamente di ruolo in mezzo al campo. La cosa importante è vedere che i ragazzi giocano con grande fiducia ed è una cosa che abbiamo ottenuto da un po’ di tempo a questa parte, con me ci sono stati lunghi periodi in cui le teste non erano collegate, ma non parlo fuori dal campo, ma parlo degli obiettivi comuni da tenere in campo, i ragazzi hanno capito che l’unico modo per uscirne era mantenere la rotta tutti insieme.”

Francesco La Luna

Juve Stabia – Cosenza, le pagelle dei Lupi

Ravaglia voto 7: il miracolo sul colpo di testa di Carrozza vale il prezzo del biglietto ed il titolo di migliore in campo; incolpevole sulla girata di Di Carmine.

DSC_0354Corsi voto 6: molto bene in fase offensiva, in fase difensiva ci mette un po’ a prendere le misure a Lepiller, che comunque dì per sé non fa molto; prestazione comunque più che sufficiente.

Tedeschi voto 6,5: e mezzo voto in meno per aver permesso a Di Carmine di girarsi senza patema alcuno, con l’attenuante della bravura dello stabiese.

Carrieri voto 6: ormai le sue prestazioni non ci stupiscono più, ci stupiscono invece tutti quei calci di punizione il cui termine erano i centrali avversari. [Dal 12′ st Serpieri, voto 6: mantiene la posizione ed interrompe un paio di azioni, ma è costretto ad uscire prima per un riacutizzarsi del dolore al ginocchio operato in estate: al ragazzo il nostro più grande in bocca al lupo]

Ciancio voto 6,5: ottima partita dell’ex di turno, che non riesce però ad arginare l’azione offensiva avversaria in DSC_0279occasione del gol ed è altresì sfortunato sui rimpalli di cui sopra.

Fornito voto 5: poteva essere la grande occasione per Giuseppe, il cui ultimo match da titolare in campionato risaliva a troppo tempo fa: invece la sua prestazione non è brillante e si fa sentire il peso delle panchine. [Dal 39′ st Criaco, s.v.]

Caccetta voto 6: giganteggia nel primo tempo, è da horror nella ripresa: negli ultimi minuti lo salva solo una difesa rocciosa e capace di arginare le numerose palle perse.

Arrigoni voto 6,5: il metronomo del Cosenza non perde il tempo neanche per un istante, ma non disdegna i panni dell’operaio nel momento in cui deve mandare un paio di palloni fuori dal campo.

DSC_0866Tortolano voto 6,5: l’esterno romano sembra aver trovato nuovamente la forma che era mancata nelle ultime uscite, e si vede da come porta palla e guadagna punizioni, tenendo in apprensione la linea difensiva di casa.

De Angelis voto 5,5: ci si aspettava di più, ma non può sempre togliere le castagne dal fuoco; si perde in un paio di situazioni semplici e non riesce ad estrarre il coniglio dal cilindro, almeno stavolta.

Cesca voto 6,5: primo gol ed applausi per la prima punta che, a suon di buone prestazioni e sudori, sta diventando uno degli idoli della tifoseria rossoblu’: sinora è riuscito a non far sentire l’assenza di Cori, e non è roba da poco. [Dal 30′ st Calderini, voto 6: ha sui piedi il match ball ma Pisseri si oppone alla grande]

Roselli voto 7: imbrigliare la Juve Stabia non è facile, eppure – sarà il catenaccio, l’ostinazione, chiamatela come volete – esce dal Menti con un punto che porta il Cosenza a + 8 sui playout e sempre più vicino alla salvezza diretta.

Francesco La Luna

Ph: Maria Celeste Cupo

Cosenza, un botta e risposta che non fa male

Un ottimo Cosenza mette alla corde la Juve Stabia ed esce dal Romeo Menti di Castellamare con un punto che vale DSC_0130oro, visti i contemporanei risultati delle dirette concorrenti (Messina sconfitto a domicilio dal Melfi 1 – 2, Aversa che ferma sorprendentemente il Benevento sullo 0 – 0 in casa dei giallorossi). Lupi che continuano, dunque, la striscia positiva seguente alla sconfitta di Catanzaro, inanellando il quarto risultato utile consecutivo e portandosi a +8 sulla zona playout.

Roselli opta per un mini turnover, e se la linea difensiva è quella ormai consolidata, con Corsi, Carrieri, Tedeschi e Ciancio, e sulla mediana Caccetta ed Arrigoni sono inamovibili, sulle fasce Tortolano e Fornito prendono il posto rispettivamente di Statella e Criaco, con De Angelis a supporto di DSC_0245Cesca; tra i pali ovviamente Ravaglia.

Al minuto 2 cross di Tortolano su cui interviene Pisseri che manda in corner, 7′ dopo cross di Lepiller e colpo di testa di Carrozza su cui Ravaglia si supera, inchiodando il risultato sullo 0 – 0. Al 15′ tiro di Caserta bloccato dal pipelet rossoblu, ancora protagonista al 25′ su traversone di Carrozza, mentre dall’altro lato Corsi ci prova dai 20 metri ma Pisseri blocca senza particolari patemi: è in queste occasioni che si riassume un primo tempo sostanzialmente noioso.

Al 2′ della ripresa Cosenza in vantaggio: Jidayi perde palla al limite ed una serie di rimpalli mette in movimento Cesca che manda la palla a baciare il palo e ad infilarsi in porta; neanche il tempo di esultare e Di Carmine, innescato dDSC_0242a un tacco meraviglioso di Lepiller, riesce a girarsi e metterla sotto l’incrocio, trovando un gol da incorniciare, da attaccante puro. Al 10′ sempre il numero 9, in posizione sospetta, manda il pallone alto sulla traversa nel tentativo di lob. Al minuto 25 grande risposta di Pisseri su tiro di Tortolano, un minuto dopo tiro di Fornito che non inquadra la porta da posizione favorevole; a 10′ dalla fine Calderini ci prova in diagonale, ancora il numero uno gialloblu’ risponde da campione e la partita si trascina fino alla fine sul risultato di 1 – 1, benché le vespe provino più volte a pungere. Il Cosenza trova dunque un punto che vale DSC_0115oro, portandosi a quota 33 ed a -7 dalla quota salvezza, fissata a 40 punti ma che, inesorabilmente, terrà a scendere: da vagliare le condizioni di Serpieri, entrato al posto di Carrieri e fermatosi nei minuti finali per un dolore al ginocchio operato in estate, il tutto proprio nel pieno dell’emergenza difensiva: domenica comunque al San Vito arriva il Lecce, e trovare anche solo un punto significherebbe arrivare allo scontro diretto di Messina con il morale più che alto.

Francesco La Luna

Ph: Maria Celeste Cupo

 

JUVE STABIA 1 – 1 COSENZA

MARCATORI: Cesca 2′ st (C); Di Carmine (J)

JUVE STABIA (4 – 3 – 3): Pisseri; Cancellotti, Polak, Migliorini, Contessa; Caserta (1′ st Burrai) Jidayi, La Camera; Carrozza (26′ st Bombagi), Di Carmine, Lepiller (15’st Gammone) A disp: Santurro, Romeo, Iorio, Gomez. All: Pancaro.

COSENZA (4 – 4 – 2): Ravaglia; Ciancio, Tedeschi, Carrieri (12′ st Serpieri), Corsi; Fornito (39′ st Criaco) Arrigoni, Caccetta, Tortolano; De Angelis, Cesca (30′ st Calderini) A disp: Saracco, Zanini, Statella, Chidichimo. All: Roselli.

CALCI D’ANGOLO: 6 – 5

AMMONITI: La Camera, Di Carmine, Burrai (J); De Angelis (C)

RECUPERO: 0′ pt; 5′ st.

Cosenza – Matera, Le Pagelle dei Lupi

Ravaglia voto 7: incertezza sul tiro di Iannini rimediata alla grande col miracolo su Diop che congela il risultato e permette al Cosenza di ripartire a trovare il gol del raddoppio.

DSC_1972Corsi voto 7,5: in un ruolo che sta divenendo sempre più suo conferma di essere il trascinatore del Cosenza, risultando essere il migliore in campo e capace di arare la fascia destra come pochi: partita di sostanza, cattiveria e tatticamente perfetta.

Tedeschi voto 6,5: l’ottimo lavoro dei terzini permette ai due centrali di essere poco impegnati, ma l’esperienza dell’ex Cremonese si fa sentire in quelle poche volte in cui viene chiamato in causa.

Carrieri voto 7: mezzo voto in più per la capacità di arpionare palloni in quantità industriale negli ultimi 20′ di gioco, senza sosta.

Ciancio voto 7: anche lui autore di un’ottima partita, corre corre e mai si stanca sulla corsia che sarebbe di proprietà di Sperotto, la cui stagione è terminata: il tandem con Corsi funziona così come quello con Statella sulla fascia sinistra.

DSC_0036Criaco voto 7: praticamente costruisce il gol di Caccetta con una discesa in solitaria permessa anche dall’aiuto di Corsi e dalla sponda di Cesca; se si escludono alcuni passaggi a vuoto – rari – disputa la partita perfetta. [Dal 15′ st Fornito, voto 6,5: entra e sfiora il gol, inoltre ripiega in difesa in numerose occasioni]

Arrigoni voto 7: vederlo correre è un sogno, vederlo disegnare calcio un piacere. A ciò si aggiunga l’invidiabile capacità di capire ed intuire il gioco come pochi e l’ottima intesa con Caccetta.

Caccetta voto 7: il gol è solo il coronamento di una prestazione da sogno, con rapidità ed efficienza al servizio della DSC_1969squadra e la pace finalmente sigillata con la curva dopo i fatti di gennaio: seconda rete consecutiva per il centrocampista ex Trapani che trascina la squadra.

Statella voto 6,5: oggi un po’ meno, ma su quella fascia va come un dannato: non perde palloni ma sbaglia, ancora una volta, un gol in solitaria, ed è solo merito di Calderini se il pubblico non lo lincia. Ma è di categoria superiore.

Calderini voto 7: un gol dopo cinque minuti che – per sua stessa ammissione – inietta nelle sue gambe la capacità di rincorrere gli avversari finché Roselli non lo richiama in panchina. [Dal 23′ st Tortolano, voto 6: poco freddo DSC_1732sotto porta]

Cesca voto 7: gran partita di sacrificio da parte dell’uomo di Roselli, che va a stuzzicare e dar fastidio ai centrali Lucani che cascano nella sua trappola. La sponda per Caccetta è da applausi, così come i continui rientri in difesa negli ultimi 10′.

Roselli voto 7: prepara la partita tatticamente perfetta, chiudendo gli spazi al Matera ed approfittando delle loro distrazioni per punirli col miglior contropiedista della squadra.

Francesco La Luna

Ph: Ludovica Scalzo

Cosenza, sei bellissimo!

DSC_1727Il Cosenza più bello della stagione stende il Matera con un gol per tempo ed una partita perfettamente orchestrata: Calderini torna al gol, Caccetta raddoppia e tutto sembra più bello. Archiviato così il primo di tre match che saranno assolutamente mortiferi, prima della doppia trasferta Messina – Lamezia.

Roselli propone la formazione tipo con alcune varianti dovute agli infortuni e agli impegni ravvicinati: Ravaglia tra i pali, da destra a sinistra Corsi, Tedeschi, Carrieri e Ciancio, a centrocampo Arrigoni e Caccetta in mediana con Criaco e Statella sulle fasce, in attacco Calderini affianca Cesca.

Il primo affondo arriva al 2′ con Criaco che ci prova dal limite, palla a lato di circa mezzo metro. Il Cosenza organizza una partita di ripartenze incentrata su Calderini, che al 6′ prende palla e salta tutta la difesa avversaria servendo Statella, Bifulco respinge, la sfera torna a Calderini che viene atterrato dal numero uno ospite: DSC_1779calcio di rigore e giallo per il pipelet Lucano. Dal dischetto va il numero 10 che calcia di prepotenza centrale e porta in vantaggio i Lupi. Al 9′ Criaco riparte in velocità ma, giunto al limite dell’area tira centralmente lasciando una facile parata a Bifulco. Al minuto 33 Diop ci prova in girata ma la sfera termina abbondantemente a lato, ed è questa l’ultima azione di cui prendiamo nota per quanto concerne il primo tempo.

DSC_2035La ripresa inizia con il Matera alla ricerca del pari: al minuto 7 Iannini tira da dentro l’area di rigore, Ravaglia non trattiene ma Corsi, ben appostato, allontana la minaccia; passano tre minuti e Madonia ci prova da calcio piazzato, la sfera termina a lato, mentre risulta molto più pericoloso Diop che, imbeccato da una verticalizzazione, trova la strenua ed altresì straordinaria opposizione del numero uno di casa. La dura legge del gol cantata da Max Pezzali esiste, ed il Cosenza raddoppia: Criaco scende meravigliosamente sulla destra e crossa, Cesca sponda per l’inserimento di Caccetta che non sbaglia. Al 23′ Fornito, appena entrato, sfiora il gol su punizione ma Bifulco recupera in tempo per salvare sulla linea, ma due minuti dopo si è già dall’altra parte con Carretta che, smarcatosi in area, manda di poco alto sulla traversa da ottima DSC_1997posizione; al 35′ Tortolano, subentrato a Calderini, approfitta di un errore della retroguardia avversaria e giunge in porta ove trova l’opposizione di Bifulco, dall’altra parte Di Noia ci prova da fuori mandando la sfera di poco a lato. Ad un minuto dalla fine Madonia impegna Ravaglia che manda in angolo, da lì parte un contropiede concluso da Fornito, al quale si oppone il numero uno ospite.

Un Cosenza meraviglioso, dunque, conquista tre punti essenziali che lo portano momentaneamente a +7 dal Messina, occupante la 15esima posizione ed atteso, domani, dalla sfida al “D’Ippolito” di Lamezia, con la squadra biancoverde reduce da sei risultati utili consecutivi. Ora la testa va a Castellamare, dove sarà difficile far risultato: se il Cosenza, però, sarà quello visto oggi, la Juve Stabia avrà il suo daffare per togliersi dall’insidiosa ragnatela di Roselli.

Francesco La Luna

Ph: Ludovica Scalzo

COSENZA – MATERA 2 – 0

COSENZA: Ravaglia; Corsi, Tedeschi, Carrieri, Ciancio; Criaco(21′ Fornito), Caccetta, Arrigoni, Statella; Calderini (29′ st Tortolano), Cesca. A disp: Saracco, Novello, Serpieri, Chidichimo, De Angelis. All: Roselli.

MATERA: Bifulco; Faisca, D’Aiello, Di Noia; Bernardi (1′ st Letizia), Iannini, Madonia, Ferretti (21′ st Ashong); Carretta, Diop (15′ st Albadoro) Madonia. A disp: Russo, D’Angelo, Pagliarini, Azzariti. All: Auteri.

TERNA ARBITRALE: Arbitro: Sig. Giua di Pisa; 1° Ass: Sbrescia di Castellamare di Stabia; 2° Ass: Pagnotta di Nocera Inferiore

MARCATORI: Calderini (r) 7′ pt, Caccetta 14′ st

RECUPERO: 0′ pt; 4′ st.

CALCI D’ANGOLO: 3 – 6

(C)Sala Stampa, a caldo ma non troppo: Roselli, Madonia, Caccetta, Calderini

Roselli Conf MateraRoselli: “Si, è la prestazione migliore e bissa quella contro la Reggina, solo che è arrivata contro una squadra più forte, i ragazzi devono seguire solo le linee guida, ho visto Calderini rincorrere il pallone e lo aspettavo da un tre quattro mesi. Da un mese che vedo questa coesione tra i ragazzi, De Angelis oggi non ha giocato ma nello spogliatoio ci aiutava a capire la partita. Caccetta ed Arrigoni hanno fatto doppia pressione su Iannini, uno in diagonale ed uno in orizzontale, solo faticando si può giocare, dobbiamo sapere quanti siamo a difendere, non è questione di giocatori. Abbiamo fatto uno schermo con Caccetta, Arrigoni e Criaco lasciando spazio alle sgroppate di Statella a sinistra, ora dovremmo recuperare Zanini, ma non c’è fretta: Corsi sapevo potesse fare quel ruolo e penso che in futuro possa salire di categoria più come terzino, mentre Carrieri è un giocatore di grande intelligenza che si è sempre comportato bene. A Castellamare speriamo di recuperare le energie e ripetere la partita di oggi.

MadoniaMadonia: “Ci aspettavamo questo Cosenza ma i gol che abbiamo presi sono stati errori nostri, loro hanno stabilito un atteggiamento di ripartenze, sono stati bravi a trovare il rigore, abbiamo incontrato una squadra ben organizzata, abbiamo impiegato 45′ per trovare il bandolo della matassa, poi la classifica del Cosenza è bugiarda, poi l’ingresso di Letizia ha permesso loro di trovare il raddoppio.”

Caccetta: “In quel momento volevo che la tribuna esplodesse, il San Vito ha risposto ma ad un certo punto mi sono dovuto fermare perché non ce la facevo più, fare una prestazione di questo livello ci permette di non affondare contro squadre di più alto livello contro il Matera, il trucco è lavorare bene in settimana così alla partita si arriva preparati e si gioca in modo naturale.”

Calderini: “Il gol è scacciapensieri, poi è importante perché ci ha fatto fare un bel salto in classifica, sono contento per i tifosi che mi sono stati vicini, per Corsi che mi Calderiniha dovuto sopportare questo mese e mezzo e per il Presidente, oltre che, ovviamente, per la squadra tutta; il gol dopo cinque minuti mi ha dato il doppio dell’energia per rincorrere gli avversari, è stata una soddisfazione immane dopo questo mese e mezzo difficile.”

Francesco La Luna

Ph: Ludovica Scalzo

Roselli: “Bisognerà dosare le forze, ma faremo il massimo”

DSC_0031 Si torna al San Vito dopo il pareggio di Pagani, ed arriva il Matera: la squadra lucana, reduce da tre vittorie di fila ed a meno quattro punti dalla terza punta, l’ultima che garantirebbe l’accesso sicuro ai playoff, ragione in più per vincere per la squadra di Auteri. Roselli però è sicuro della squadra, e soprattutto ha individuato i punti deboli e forti degli avversari: “Il giocatore meno veloce della squadra è indubbiamente Mucciante, che gioca dietro ed è il marcatore principale, ma loro in generale sono una squadra attrezzata alla pari di tutte, eccezion fatta per Salernitana e Benevento: il destino è nelle nostre mani, e sappiamo che il loro punto di forza sono i tre davanti, quindi i centrocampisti dovranno essere bravi a fare filtro”. L’emergenza non è solo difensiva, ma anche offensiva: “Abbiamo tre giocatori avanti per tre partite in otto giorni, DSC_0033dovremo giostrare bene le nostre forza, mentre dietro l’unico che possiamo adattare è Corsi, per il resto gli indisponibili sono sempre i soliti, tant’è che aggregheremo nuovamente Chidichimo e Novello: siamo abituati a convivere con infortuni e squalifiche, passato questo periodo ci prepareremo ancora meglio al finale di campionato”. Si torna a parlare di Calderini: “Elio è un giocatore reduce da un periodo difficile, dovuto al mercato: però ciò non cambia la bravura di questo ragazzo che è uno dei pochi in grado di spaccare la partita con la sua fantasia.” Argomento del giorno dev’essere,obbligatoriamente, il sorteggio della finale di Coppa Italia Lega Pro, con l’andata che si svolgerà a Como ed il ritorno qui a Cosenza: “Sono contento perché, scaramanzie a parte [quando il Cosenza arrivò in finale, nella stagione 2009/’10, perse 4 – 1 la gara d’andata contro il Lumezzane, che al ritorno in terra bruzia si limitò a contenere i danni, ndr], potremo giocare un’ottima partita difensiva in Lombardia e poi avere la spinta del pubblico qui al San Vito”. Numerose società in lizza per la salvezza sono in difficoltà economica, ma Roselli giura che questo non distoglierà l’attenzione della squadra: “Il Barletta si trova a pochi punti dalla quota 40 e non ci riguarda, le altre squadre faranno il loro campionato, a noi non riguarda”. Ultime battute sulla squadra: “Da un po’ di tempo a questa parte non ci sono più individualismi, il gruppo si è unito e si rema tutti nella stessa parte: è un bene, così i giocatori capiscono anche la loro assenza in alcune partite.”

Francesco La Luna

Ph: Maria Celeste Cupo