Tutti gli articoli di Filippo Pace

M5S, il consigliere Peppino Curcio rassegna le dimissioni

CASALI DEL MANCO (CS) – Il Consigliere comunale e portavoce del Movimento 5 Stelle, Peppino Curcio, in merito alle sue annunciate dimissioni, procede alla formalizzazione delle stesse.

«Il Movimento 5 Stelle ha sempre considerato incompatibili ogni interesse personale con i ruoli istituzionali ricoperti dai propri aderenti e, nel rispetto di questo principio per me inderogabile, è doveroso fare un passo indietro e rassegnare le mie dimissioni».

«Rimango comunque a fare politica con passione nel gruppo di persone che ha creduto in me e mi ha sostenuto nella dura campagna elettorale». E’ quanto dichiaraPeppino Curcio in una nota -. «Sono soddisfatto del contributo fattivo che ho dato alla nascita del nuovo Comune e alla redazione dello Statuto Comunale ben lieto di continuare a dare, comunque, il mio contributo come semplice cittadino alla prospettiva, tutta ancora da costruire, del nuovo comune, non abbandonando lo spirito propulsivo del referendum che ha fuso i Casali del Manco», prosegue l’ex consigliere.

Subentrerà al suo posto Pietro Marasco, il primo degli eletti all’interno della lista che ha concorso alle elezioni comunali. Sarà questo il primo punto all’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale del 30 marzo, così come prevede la legge.

«Subentra al mio posto, Pietro Marasco, un amico, oltre che un cittadino attivo del Movimento 5 Stelle, con il quale continuerò un intenso rapporto di impegno politico dentro il Movimento. L’entusiasmo, che mette nelle cose che fa sarà il motore dell’opposizione al Consiglio per portare davvero a compimento la fusione dei comuni cheabbiamo fortemente voluto. Una fusione orientata alla tutela dei cittadini più deboli, contro le violazioni dei diritti che riscontriamo quotidianamente, come la Guardia medica non accessibile ai disabili, la navetta che serve solo l’ex comune di Pedace, o l’adeguamento delle tariffe cimiteriali per evitare di pagare tariffe diverse a seconda di quale ex comune si era residenti o l’attenzione alla equità delle tassa comunali, argomento del prossimo Consiglio e della Commissione bilancio a cui ho appena partecipato».

Conclude quindi Curcio: «Infine, proprio a dimostrare quanto sia deciso il mio impegno per la tutela della nostra montagna, non parteciperò dal pubblico al prossimo consiglio in quanto impegnato in un evento, proprio a Pratopiano, dedicato alle Giornate Gioachimite e all’unico modo con cui si può godere il paesaggio: camminando lungo i sentieri di cui il nostro nuovo comune è straricco. Nello Statuto, che ho collaborato a scrivere, i sentieri sono al centro dell’attenzione. Da cittadino e da persona che vuole mettere in atto quanto sta scritto nei progetti darò come sempre il mio fattivo contributo».

Upi, presentati 60 progetti cantierabili nella provincia di Cosenza

COSENZA – «Ci siamo assunti l’impegno di aderire al monitoraggio effettuato dall’UPI sui progetti cantierabili per mettere in sicurezza le nostre strade provinciali e su 105 progetti censiti complessivamente dalle Province calabresi, ben sessanta sono stati presentati dal nostro Ente grazie alla professionalità e all’impegno del Settore Viabilità».

Queste le parole di Franco Iacucci, a commento proprio dell’iniziativa dell’UPI che ha inviato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri l’elenco dei “mille progetti delle Province” chiedendo al Governo gli strumenti finanziari per mettere in sicurezza il Paese.

«Si tratta – ha spiegato il Presidente della Provincia – di progetti di manutenzione straordinaria e/o di adeguamento sismico che interessano viadotti, ponti, strade, gallerie e cavalcavia, immediatamente cantierabili se finanziati entro il 30 giugno 2019 o altrimenti cantierabili nel 2020, per un importo di circa 122 milioni di euro: «interventi importanti che, se finanziati dal Governo nazionale, avranno il doppio vantaggio di garantire la sicurezza della viabilità provinciale e di portare lavoro sul nostro territorio».
Il Presidente Iacucci punta proprio sulla dichiarata volontà del Governo di sbloccare i cantieri per favorire la crescita del Paese: «se c’è una volontà reale del Governo in tal senso, l’occasione migliore è a portata di mano ed è quella presentata dalle Province per il tramite dell’UPI, con 1561 progetti cantierabili su tutto il territorio nazionale per un fabbisogno totale di 2 miliardi e 318 milioni di euro che attendono solo di essere finanziati», la chiosa.
Le Province italiane si presentano dunque come possibile volano di sviluppo per il Paese e, in questo senso, «la Provincia di Cosenza – che è la più estesa d’Italia in termini di territorio e quindi di viabilità e infrastrutture – dal Sud, con i suoi progetti e le sue professionalità, può offrire un contributo prezioso all’intera Nazione».

La proposta di Perrotta e Di Natale a Conte: «Consiglio dei ministri a Paola»

PAOLA (CS) – Il sindaco di Paola, Roberto Perrotta, e il presidente del consiglio comunale, Graziani di Natale, hanno indirizzato una lettera al premier Giuseppe Conte per rivolgergli la proposta di scegliere, quale sede per tenere l’annunciato Consiglio Dei Ministri in Calabria, la Città di Paola, terra di San Francesco.

La lettera:

«Gentilissimo Presidente,
Le scriviamo dopo aver appreso della Sua volontà di convocare un Consiglio dei Ministri in Calabria. L’iniziativa,oltre che essere lodevole per i tanti problemi presenti nella nostra Regione, rappresenta un’occasione unica per la Città di Paola (Cs).
Come Lei saprà Paola è la Città di San Francesco patrono della Calabria. Quest’anno ricorre il V Centenario dalla sua canonizzazione e sarebbe davvero un bel segnale scegliere la Città di Paola quale sede per tenere l’annunciato Consiglio dei Ministri.
Crediamo sia il giusto riconoscimento per una Regione in cui ndrangheta e malaffare troppo spesso offuscano la terra natale del Santo dei miracoli patrono della nostra Calabria.
Siamo certi che Lei coglierà il senso e l’importanza del mio invito.
Voglia gradire i nostri più cordiali saluti.»

Rende, approvata in Consiglio comunale proposta di legge su promozione e riequilibrio di genere

RENDE (CS) – E’ stata una lunga mattinata quella del Consiglio Comunale di Rende. Una lunga mattinata positiva per la maggioranza che sostiene il sindaco di Rende Marcello Manna. C’era da approvare il bilancio di previsione finanziario 2019-2021 e il bilancio è stato approvato.

Con l’astensione del consigliere comunale Elia, i 12 voti favorevoli e l’assenza dei cinque consiglieri comunali di Rcd, la partita si è chiusa.

Sono stati approvati anche gli altri punti all’ordine del giorno. Tra questi molto importante l’approvazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica per la realizzazione del nuovo cimitero di Rende. Il consiglio comunale di Rende ha approvato anche la proposta di deliberazione di legge ad iniziativa del consiglio comunale recante misure di promozione e di riequilibrio di genere all’ interno della legge elettorale regionale presentata dalle assessore Petrusewicz, Artese e Pasqua ed illustrata dal avvocato.

«Con la fase di empasse in cui ci troviamo a livello regionale – ha affermato l’avvocata – ci è sembrato doveroso promuovere tale facoltà prevista in forza dell’ art. 39 dello Statuto Regione Calabria e della legge attuativa regionale (L.13/1983) recante “Misure di promozione e riequilibrio di genere all’ interno della legge elettorale regionale” che mira ad introdurre all’interno della legge elettorale regionale gli strumenti di riequilibrio di genere imposti dalla legge nazionale». «È una battaglia di civiltà prima che politica – ha concluso l’assessora – perché tali strumenti rappresentano la garanzia di non essere penalizzate in ambito decisionale. Quasi tutte le Regioni italiane si sono adeguate alla legge 20/2016 che introduce l’obbligo di introdurre questi strumenti di riequilibrio e la Calabria, purtroppo, rischia di essere il fanalino di coda per quanto riguarda il rispetto di elementari principi di parità previsti dalla nostra costituzione. Le donne calabresi meritano parità a livello rappresentativo: lo si chiede in maniera trasversale ed è ora di essere protagoniste della cosa pubblica».

Bisignano, sequestrati depuratori abusivi e fatiscenti

BISIGNANO (CS) – Nei giorni scorsi i militari della Stazione Carabinieri Forestale di Acri hanno posto sotto sequestro due impianti di depurazione posti nel comune di Bisignano.

Il controllo effettuato nel Comune di Bisignano presso gli impianti di depurazione comunale siti in località “Macchia Tavola” e “Macchia dei Monaci” ha accertato lo stato di fatiscenza e di abbandono degli stessi i quali per struttura e per funzionamento non rispondevano alla normativa di settore.

In particolare le strutture depurative non risultano essere funzionanti e le vasche risultano in completo stato di abbandono. Le acque reflue urbane confluenti verso i due impianti non subiscono alcun trattamento depurativo e nell’impianto di “Macchia dei Monaci” vengono scaricate direttamente nell’adiacente Fiume Crati, mentre per l’impianto di “Macchia Tavola”le acque reflue provenienti dalla rete fognaria confluiscono all’interno di un pozzetto e poi invece di passare per le vasche di depurazione vengono attraverso un by-pass scaricate direttamente sul suolo presso l’argine del Fiume Crati. All’interno degli impianti, entrambi privi della necessaria autorizzazione allo scarico prevista da D.lgs 156/2006, è stato inoltre accertato lo stoccaggio non autorizzato di oltre 3000 metri cubi di rifiuti speciali di origine prevalentemente organica. Tale accertamento ha portato al sequestro dei due impianti, ad elevare sanzione amministrativa e alla denuncia all’Autorità Giudiziaria di amministratori comunali e gestori dell’impianto per i reati di attività di gestione illecita di rifiuti, distruzione e deturpamento di bellezze naturali e scarico sul suolo in area vincolata.

Melicchio (M5S) annuncia: «1 milione e 600 mila euro per i comuni montani calabresi»

COSENZA  – «È di prossima pubblicazione il decreto che stanzierà più di 11 milioni di euro ai comuni montani per finanziare una serie di iniziative finalizzate al sostegno delle attività commerciali e all’implementazione di servizi a favore del terzo settore. Di questo finanziamento, afferente al ‘Fondo integrativo per i Comuni montani’, ben 1 milione e 600 mila euro andranno ad enti locali calabresi».

Lo annuncia il deputato del Movimento 5 Stelle Alessandro Melicchio che specifica le amministrazioni locali della nostra regione interessati dall’imminente provvedimento.

«Sono 3 comuni in provincia di Catanzaro, 4 in quella di Reggio Calabria, 50 in provincia di Cosenza, 2 in quella di Vibo Valentia e 4 in provincia di Crotone che riceveranno 25 mila euro a testa. Sono comuni classificati come ‘interamente montani’ che hanno presentato progetti, e sono riusciti ad entrare in graduatoria, improntati al contrasto dell’abbandono delle aree montane attraverso lo sviluppo socio-economico: ad esempio, incentivando le offerte commerciali comprendenti servizi diversi, le attività di consegna a domicilio o l’implementazione dei servizi di trasporto. Questo Governo ha finalmente sbloccato i fondi, che peraltro alcuni Comuni avevano già anche investito e così si possono attendere, ora, le notifiche ufficiali dei Ministeri, per poter rendicontare e ottenere le risorse». Il parlamentare 5 stelle esprime la sua soddisfazione per il buon risultato raggiunto dai comuni calabresi. «A beneficiare dei fondi in questione, in tutta Italia, saranno 407 Progetti (di cui 18 pluriennali e 389 annuali) e sapere che ben 64 sono comuni calabresi mi rende contento. Dare alla montagna nuovi strumenti per generare impresa e valore è fondamentale nella nostra regione – conclude Melicchio – ed è importante che si finanzino progetti per garantire migliori servizi e per fermare l’abbandono e lo spopolamento nelle aree interne della Calabria».

Elenco dei comuni interessati:
Provincia di Catanzaro: Martirano, Miglierina, Serrastretta.
Città Metropolitana di Reggio Calabria: Bivongi, Ciminà, Martone, San Giovanni di Gerace.
Provincia di Crotone: Carfizzi, Cotronei, Melissa, Umbriatico.
Provincia di Vibo Valentia: Fabrizia, Mongiana.
Provincia di Cosenza: Aieta, Albidona, Alessandria del Carretto, Amendolara, Belsito, Bianchi, Bocchigliero, Bonifati, Buonvicino, Campana, Canna, Carpanzano, Castroregio, Cellara, Cerchiara di Calabria, Cerisano, Civita, Colosimi, Dipignano, Domanico, Francavilla Marittima, Grimaldi, Grisolia, Lago, Longobardi, Maierà, Mandatoriccio, Mangone, Marzi, Mendicino, Nocara, Panettieri, Parenti, Paterno Calabro, Pietrafitta, Plataci, Rocca Imperiale, Rogliano, San Basile, San Cosmo Albanese, San Donato di Ninea, San Fili, San Giorgio Albanese, San Lorenzo Bellizzi, San Pietro in Guarano, Santa Domenica Talao, Saracena, Scigliano, Vaccarizzo Albanese, Verbicaro

Educazione alla rete. Da Oppido l’idea dell’esame di coscienza digitale

Oppido Mamertina (RC) – Un esame di coscienza digitale per vivere insieme  questo Tempo di Quaresima e riflettere sull’uso dei social, ormai parte della quotidianità che può riceverne beneficio o danno. E’ la proposta di S. Ecc. Mons. Francesco Milito.

 Un percorso quaresimale per analizzare i comportamenti su web e social e capire come essere più responsabili delle proprie azioni digitali, lì in quella rete sempre più spesso colma di insulti, odio, razzismo e fake news.

“Mi capita di citare il Vangelo durante le conversazioni in rete su temi importanti? il mio profilo social corrisponde alla mia personalità o è solo una proiezione di essa? Il tempo che passo sui social lo definisco tempo speso bene?”
Sono solo alcune delle domande del percorso che si riassume nell’hastag #esamedicoscienzadigitale. La proposta consiste infatti nell’offrire, il venerdì di ogni settimana, due aspetti legati all’ambiente digitale partendo da una riflessione introduttiva, seguita da alcune domande che possono aiutare ad un serio esame di coscienza, oggetto nel Sacramento della Riconciliazione, perché tutto ciò che si fa in rete è tangibile.
«Siamo nell’era dei social – scrive S. Ecc. Mons. Francesco Milito – questo progresso ha fatto credere di potere operare con la comunicazione in piena libertà e indipendenza senza controlli, con un esprimersi immediato e perciò spesso non meditato, impulsivo e per ciò talora offensivo e impreciso: un diritto esercitato arbitrariamente saltando i doveri del rispetto dell’altro. Libertà non sempre unita alla responsabilità. I risultati? Incommensurabili per un mondo più umano e vicino, o sempre più lontano dal senso religioso della vita».

Incontri, laboratori e libri. I tre giorni di Ormeggi Festival

LAMEZIA TERME (CZ) – Tre giorni e ventitrè incontri tra presentazioni di libri, laboratori di lettura e scrittura, performance artistiche, discussioni, proiezioni e laboratori di
fotografia e 1.000 presenze per Ormeggi Festival.Si chiude il sipario sulla prima edizione di Ormeggi Festival letterario di Lamezia Terme, ideato da Open Space – Associazione culturale in seno al progetto Impressioni Mobili.

Il direttore artistico della kermesse è Simona Viciani, voce italiana dello scrittore statunitense Charles Bukowski.

Sei i libri presentati tra cui spicca la prima nazionale di Taccuino di un allegro ubriacone (Guanda Editore, 2019) di Charles Bukowski, volume di cui, nella giornata di sabato, hanno parlato la traduttrice ufficiale e direttore artistico del Festival Simona Viciani e la curatrice dell’intero progetto di Impressioni Mobili Maria Chiara Caruso.

I tre giorni sono stati densi di scambi in linea con le intenzioni che gli organizzatori avevano dichiarato annunciando la kermesse. Il libro, la lettura e la letteratura, quali elementi vivi dell’umano agire, hanno trovato a Ormeggi Festival il clima adatto per intrecciarsi l’un l’altro e sfociare in una condivisione di esperienze, parole ed emozioni. Ha contribuito al conseguimento di un tale risultato anche l’introduzione dell’Angolo del lettore, un momento che si è inserito timidamente nel festival riscuotendo via via un successo sorprendente e gratificante: in sostanza, è stato creato uno spazio di condivisione delle lettura sulla scia dei reading a microfono aperto che avevano caratterizzato la rassegna Contemporanea, altra realizzazione di Open Space – Associazione culturale.Anche i laboratori di scrittura e lettura creativa, svolti tutti i giorni al TIP Teatro, hanno assegnato a Ormeggi Festival un valore aggiunto in termini di qualità. Ricordiamo infatti che la manifestazione si è aperta con il workshop di Daniela Grandinetti dal titolo Wanderlust. Viaggiando con Jack London, seguito il giorno dopo da Filo-Logico curato da Manifest e Giovanni Mazzei (Dicerie poetiche), giungendo poi a Niente è sacro, tutto si può dire di Quello sporco duo (Francesco Villari e Elmore Penoise).

Presentato durante la manifestazione anche il Concorso letterario Nautilus, premio letterario indetto dalla Associazione Reportage di Annamaria Persico.

La parte più irriverente di Ormeggi, vale a dire l’irriverente, leggero e divertente appuntamento col Dopo Festival, ha impreziosito gli appuntamenti con quella necessaria punta di ironia che ha consentito di mettere da parte i toni seri delle giornate.
Grande successo durante i tre giorni del Festival con la presenza di circa 1.000 persone agli incontri; un’affermazione replicata anche sui social.

La pagina Facebook di Ormeggi Festival ha avuto una impennata del 135% con oltre 12.500 contatti nella settimana del Festival. Su Instagram, invece, sono state superate le 11.000 Impressions, vale a dire il numero di volte in cui un post o una storia sono stati visualizzati. In generale, il complessivo delle persone raggiunte sui principali tre canali social ha centrato quota 15.000.

Disabilità e inclusione sociale, a Rende arriva il sottosegretario Zoccano

RENDE (CS) – «Lavorare per l’inclusione delle persone con disabilità significa renderle partecipi della vita sociale e non farle sentire ai margini della società. Per far questo occorre sentire e incontrare i territori. Perché una cattiva inclusione è figlia di una cattiva cultura. Appare evidente, quindi, quanto siano importanti questi incontri che stiamo facendo in diverse città italiane».

Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alla famiglia ed alla disabilità Vincenzo Zoccano non ha dubbi circa l’utilità del progetto itinerante, dal titolo “Noi diversamente uguali. Famiglia, lavoro, società. Per una società più inclusiva”, organizzato da Unisin, Sindacati dei bancari, e curato da Brunella Trifilio del Coordinamento nazionale Unisin Donne e Pari Opportunità, che toccherà Rende il prossimo 22 marzo, al palacultura “Giovanni Paolo II, in via Rossini, dalle 9,00 alle 13,00.

È la seconda tappa, dopo quella di Roma, e registrerà la partecipazione dell’onorevole Zoccano e di altri parlamentari e di rappresentanti di associazioni. Dopo i saluti dei sindaci di Cosenza, Mario Occhiuto, e di Rende, Marcello Manna, alla tavola rotonda, che sarà moderata dal caporedattore della redazione società di Rai News 24, Mariella Zezza, e l’apertura dei lavori affidata a Daniela Foschetti, Segretario nazionale Unisin Donne e Pari Opportunità, tanti saranno i relatori: Gino Mirocle Crisci, rettore dell’Università della Calabria; Francesco De Maria, presidente dell’associazione “Gianmarco De Maria”; Salvatore Cimmino, , di “A nuoto nei mari del globo”; Gennaro Cosentino, caposervizio della Tgr Calabria; Antonio Marsella, docente di sociologia all’Università di Lecce; Maria Pia Funaro, della fondazione “Lilly Funaro”; Maria Grazia Cianciulli, dirigente scolastico; monsignor Francesco Nolè, arcivescovo di Cosenza-Bisignano; Emilio Contrasto, Segretario generale Unisin; il parlamentare del Movimento 5Stelle Massimo Misiti e l’eurodeputato di Forza Italia-Partito popolare europeo Fulvio Martusciello.

«È fondamentale – dice il deputato 5Stelle Massimo Misiti – intervenire culturalmente per fare in modo che la disabilità non venga considerata una malattia. I procedimenti di inclusione sono importanti per evitare trattamenti differenti e degradanti tra persone. Stiamo lavorando in Parlamento per questo».