Tutti gli articoli di Fabrizio G. Suriano

successo per il convegno “Legalità, un investimento per l’Italia e l’Europa”

download (3)COSENZA (CS) – E’ stato un dibattito aperto e concreto fra i ragazzi delle scuole del cosentino e gli illustri relatori ospiti dell’iniziativa voluta dalla Camera di Commercio sul delicato tema della legalità. Un dibattito innovativo nella formula che ha voluto ribaltare gli schemi con i ragazzi che hanno posto le loro domande e i relatori che hanno provato a dare delle risposte su temi così scottanti. Il senso di isolamento che spesso pervade chi si oppone al mancato rispetto delle regole; l’esigenza di uno Stato che tuteli in maniera pervasiva i cittadini senza trasformarsi in Stato di Polizia; l’ascesa continua della criminalità organizzata che è diventata fenomeno planetario con mille ramificazioni;  il clima di sfiducia legato al riscontro quasi quotidiano con esempi di corruttela anche in istituzioni importanti e statuali; il problema della microcriminalità senza dimenticare gli ultimi tragici accadimenti di Parigi che pongono delle problematiche forti in ordine all’accoglienza.

A rispondere alle domande dei ragazzi sono stati chiamati magistrati, massimi esponenti delle forze dell’ordine, preti di strada come don Aldo  Bonaiuto, esponenti dell’associazionismo come Raffaele Bonanni e manager come Pasquale Ambrogio, capo Affari legali di Invitalia.

Il presidente Klaus Algieri, nei suoi saluti di benvenuto seguiti a quelli del Prefetto Gianfranco Tomao, ha spiegato come la legalità ha fatto il suo motto (#opencamera) dopo aver ringraziato i relatori intervenuti e soprattutto i ragazzi che saranno i futuri protagonisti della società. Per Algieri le CCIAA svolgono un ruolo chiave nella diffusione della cultura della legalità. Un intero paragrafo della relazione previsionale e programmatica è dedicato al tema con particolare attenzione alla sicurezza delle imprese maggiormente esposte alla criminalità. Diversi sono stati i contributi a fondo perduto alle micro e piccole imprese per battaglia contro la illegalità. Il registro delle imprese è un importante strumento per la legalità perché dà la radiografia di ogni singola impresa dai soci agli amministratori a tutti i dati sensibili.  La camera cerca canali virtuosi di collaborazione. Nel mese di settembre 2015 con il Tribunale di Castrovillari, rappresentata dalla dottoressa caterina Chiaravalloti, è stato sottoscritto un protocollo d’intesa sulla mediazione del contenzioso per smaltirlo. Presso lo stesso tribunale è prevista l’apertura di uno sportello camerale di conciliazione e arbitrato. Ai giovani che vogliono mettersi in gioco Algieri ricorda le nuove opportunità legate all’alternanza scuola/lavoro che è uno strumento che CCIAA e Scuola hanno adottato per diffondere la cultura della legalità fra i giovani.

Rispetto agli stimoli dei ragazzi la presidente del tribunale di Castrovillari, Chiaravalloti, ha ribadito il senso dell’inno nazionale francese e come la rivoluzione abbia influenzato il nostro ordinamento giuridico. “Invito i giovani – ha detto – a non rassegnarsi rispetto alla illegalità e farsi portatori di indignazione e protesta verso queste tematiche”.

Il segretario generale Anm, Maurizio Carbone, ha risposto agli studenti illustrando i progetti sulla legalità che l’associazione sta portando avanti per contrastare l’isolamento e la delegittimazione che le forze di Polizia e la magistratura stanno subendo anche come strategia della criminalità organizzata. “La mafia – ha concluso citando Caponnetto – ha più paura della scuola e del carcere”. La Mingrone, presidente del tribunale di Cosenza ha invitato i giovani al senso di legalità e responsabilità. Maurizio Bonanni, presidente di Italia più ha elencato gli effetti negativi in temrini di Pil della criminalità sulla macroeconomia italiana e ha indicato l’associazionismo come rimedio. Massimo Forciniti, del Csm, ha ribadito l’impegno della magistratura sul fronte e ha esaminato il concetto di legalità che deve essere inteso non come legalismo, ma come rispetto delle regole del vivere civile. Il Procuratore Aggiunto della Dda, Vincenzo Luberto, ha parlato di come la ‘ndrangheta abbia travalicato i confini nazionali e ha citato la strage di Duisburg. Ha inoltre spiegato che la mafia è lo strapotere dei forti sui deboli. Ma siccome i deboli sono più numerosi possono unirsi e non bisogna perdere la speranza. Ambrogio, capo affari legali di Invitalia, ha spiegato l’attività dell’istituzione nel supporto all’economia sana. Marisa Manzini, Procuratore Aggiunto di Cosenza, ha invece posto l’accento sul rischio di guardare chi è diverso da noi come il pericolo, di farsi prendere da una psicosi collettiva contro gli immigrati. Molto toccante la testimonianza di don Aldo Bonaiuto che con la comunità Papa Giovanni XXIII da anni si occupa degli ultimi della nostra società. Don Aldo ha ribaltato il discorso invitando gli adulti a tornare a scuola, alla scuola della verità. “La diversità è vita, ma la divisione è morte come dimostrano i fatti di cronaca di questi giorni. Gli adulti litigano e insegnano al litigio, non propongono più un modello di vita positivo”.

Le conclusioni sono state affidate al Vice Capo della Polizia, Matteo Piantedosi, che ha citato i 16 miliardi di investimenti esteri persi per la illegalità negli ultimi 5 anni. Un altro dato è il patrimonio sequestrato negli ultimi tre anni alla criminalità organizzata che ammonta a 17 miliardi di euro e i beni confiscati per otto miliardi. Un dato importante che significa che il fenomeno è certamente grave, ma c’è anche una struttura attrezzata per combatterlo. Francia e Germania non hanno questo tipo di tutele che l’Italia ha. Abbiamo strutture antimafia organizzate per combattere e reprimere questo tipo di fenomeni. Altri numeri importanti riguardano ad esempio i 12 miliardi di euro investiti in provincia di Cosenza per il piano Azione Giovani con interventi di inclusione sociale e contrasto alla criminalità giovanile. L’Italia è l’unico paese in Europa che ha un programma simile perché la prevenzione è prioritaria alla repressione, senza voler negare il problema.

Stadio San Vito-Gigi Marulla: proseguono i lavori di riqualificazione

 download (2)COSENZA (CS) – Inizieranno a breve i lavori di pitturazione del muro di cinta della Curva Nord (Massimiliano Catena) dello Stadio San Vito-Gigi Marulla di Cosenza.

Ad annunciarlo l’Assessore allo Sport e agli Impianti sportivi Carmine Vizza.

“I lavori che riguarderanno la pitturazione del muro esterno della Curva Nord rientrano nell’ambito dei più ampi interventi, alcuni dei quali già ultimati, di riqualificazione dell’intero impianto sportivo e saranno utili – sottolinea l’Assessore Vizza – anche per cancellare, in ottemperanza alle prescrizioni del Ministero dell’Interno, alcune scritte che deturpavano lo stesso muro di cinta. E’ evidente che facciamo appello, ancora una volta, al senso civico di tutti, per evitare che in futuro episodi del genere possano ripetersi”.

Finora gli interventi di riqualificazione realizzati dall’Amministrazione comunale, in attesa degli altri in corso di finanziamento da parte del Credito Sportivo e del CONI, hanno riguardato: i lavori di adeguamento dell’impianto di illuminazione sui varchi di accesso allo Stadio; i lavori di revisione, ristrutturazione e sistemazione della centrale elettrica a servizio dell’impianto di illuminazione e quelli di completamento della segnaletica di sicurezza e numerazione dei posti sugli spalti.

“E’ di tutta evidenza – ha sottolineato ancora l’Assessore Vizza – che l’Amministrazione comunale sta creando tutte le condizioni perché lo Stadio San Vito-Gigi Marulla sia un impianto sempre più sicuro ed efficiente, anche in previsione di una competitività sempre maggiore  della squadra del Cosenza e delle sue ambizioni, come quelle di tutta la comunità cosentina, di scalare i livelli più alti del calcio professionistico”.

Mercatino dell’usato al Parco d’arte Alt Art

IMG-20151105-WA0000RENDE (CS) – Dai social che ultimamente impazzano su Facebook all’ incontro spontaneo.

Nasce così l’idea del Mercatino dell’usato che si svolgerà domenica 15 novembre al Parco d’Arte Alt Art e organizzato dall’omonima associazione.

L’iniziativa, voluta dai soci anche in seguito a diverse richieste e che, si spera, possa avere un seguito a cadenza mensile, vuole essere occasione d’incontro e di scambio culturale ma soprattutto un modo per socializzare e trascorrere insieme una domenica, con grandi e piccini.

Si perché il mercatino dell’usato non è solo per la “Soffitta della nonna” ma anche dedicata a tutte quelle mamme e papà e bambini che hanno la necessità di una #seconda #manina attraverso cui far rivivere gli attimi ormai indelebili nella loro memoria.

La manifestazione, senza scopo di lucro, è quindi volta a rivalorizzare materiali altrimenti scartati o gettati ma che potrebbero, in realtà, soddisfare altrui esigenze o la semplice curiosità per tutti gli interessi e per tutte le possibilità.

Domenica 15 novembre a partire dalle ore 10.00 quindi ci saranno armadi da svuotare e molti altri pronti per essere ben riempiti ma sarà altresì possibile ammirare le opere dell’artista Alberto Badolato, in esposizione per la rassegna “Incontriamoci con… Arte” curata dal critico Gianfranco Labrosciano.

 

 

Associazione culturale Alt Art

“La spesa in campagna”: a Roseto un seminario informativo

download (1)ROSETO (CS) – “La spesa in Campagna. Strumento di inspessimento dei legami agricoltura-consumatori” è il tema del seminario informativo in programma a Roseto Capo Spulico, presso il ristorante “Miramare”, lunedì 16 novembre prossimo.  Sotto l’egida della Conferenza italiana agricoltori e del Gal Alto Jonio “Federico II”, la giornata di lavori si aprirà, alle 16,30, con gli interventi del sindaco di Roseto, Rosanna Mazzia, del direttore del Gal Alto Jonio “Federico II”, Francesco D’Urso, e dell’Amministratore unico di “Agricoltura è vita” , Franco Mazzei. A presiede l’assise il presidente della Cia Calabria Nord, Ferdinando Mortati.  Per le 17,30 è prevista la prima delle sette relazioni previste. In “cattedra”: Tommaso Buffa, direttore nazionale associazione “Spesa in campagna”; Giancarlo Statti, docente alla facoltà di Farmacia dell’Unical; Roberto Castiglione, consigliere dell’Ordine degli Agronomi e Forestali di Cosenza; Anetonella Greco, presidente regionale di “Donne in campo”; Maria Pirrone, presidente nazionale dell’Agia, l’Associazione giovani imprenditori agricoli; Davide Vena, direttore Cia Calabria Nord; Luca Pignataro, membro della Giunta regionale Agia.  Seguirà un dibattito moderato da Pasquale Esposito, coordinatore organizzativo della sessione informativa della giornata, mentre a concludere sarà Mauro Acri, consigliere regionale. Nel corso dei lavori verrà proiettato il video “La spesa in campagna”.

Una strada intitolata alla memoria di Giovanni Palatucci, ultimo questore di Fiume scomparso in un campo di sterminio

Giovanni Palatucci
Giovanni Palatucci

COSENZA (CS) – Sabato 14 novembre alle 11 si svolgerà la cerimonia di intitolazione della strada ove ha sede la Questura di Cosenza (già via Domenico Frugiuele) con una targa alla memoria di Giovanni Palatucci, ultimo Questore di Fiume, scomparso il 10 febbraio 1945 nel campo di sterminio di Dachau.

L’iniziativa, nata in collaborazione fra l’Amministrazione comunale, la Questura di Cosenza e l’Associazione Nazionale “Palatucci”, si propone di dare riconoscimento all’azione svolta dal Giovanni Palatucci in favore degli ebrei, intitolando alla sua memoria un luogo che è attualmente sede di un presidio di pubblica sicurezza (appunto la Questura).

La cerimonia sarà preceduta da una Santa messa celebrata all’interno della vicina Chiesa di Santa Teresa del Bambin Gesù, e sarà officiata dall’Arcivescovo di Cosenza e Bisignano, monsignor Francesco Nolè. Seguiranno gli interventi di Autorità religiose, civili e militari del territorio e del presidente dell’Associazione “Amici di Giovanni Palatucci”.

Dopodiché si procederà alla scopertura della targa da parte del sindaco Mario Occhiuto e del questore Luigi Liguori. Alla manifestazione, inoltre, parteciperanno le rappresentative di alcuni istituti scolastici cittadini ed una pattuglia a cavallo della Polizia di Stato, insieme alla banda musicale del Comune di Lattarico e ai rappresentanti delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma.

Qualche cenno storico: Giovanni Palatucci, nato il 31 maggio 1909 a Montella (AV), durante la sua permanenza presso la Questura di Fiume, in Istria, si adoperò in favore di profughi ed ebrei del posto ed in transito sul territorio fiumano, per sottrarli alla deportazione verso i campi di concentramento.

ARRIVA MISS ITALIA 2015! Domani la conferenza stampa della Carlyfashion Agency con Alice Sabatini

programmaCOSENZA (CS) – La Primavera del Cinema italiano diventa glamour! Domani, sul red carpet della kermesse  arriva Alice Sabatini, Miss Italia 2015 (e Miss Cinema 2015). Sul palco del Supercinema Modernissimo di Cosenza, alle ore 18, la conferenza stampa organizzata dalla Carlyfashionagency (esclusivista di Miss Italia per la Calabria) per presentare il nuovo progetto “scuola di avviamento allo spettacolo e lanciare la nuova stagione “Miss Italia 2016”.

 

Alice Sabatini
Alice Sabatini

Un incontro con la stampa che sarà introdotto dalla presentazione della nuova collezione di abiti firmati dallo stilista Claudio Greco dedicata a “La Primavera del Cinema Italiano”. A indossare le sue creazioni le dieci miss calabresi finaliste nazionali e Miss Italia 2015. Una chiacchierata per annunciare i nuovi progetti dell’agenzia esclusivista per la Calabria di Miss Italia e per conoscere meglio Alice Sabatini, la Miss Italia più discussa e amata degli ultimi dieci anni.

 

Al tavolo interverranno: Alice Sabatini, Miss Italia 2015; la showgirl Roberta Morise; avv. Cataldo Calabretta, docente di diritto dell’informazione;  Linda Suriano, Patron Miss Italia Calabria; Claudio Greco, direttore artistico di Miss Italia Calabria. A moderare la giornalista, Raffaella Salamina.

Alla conferenza stampa parteciperanno i docenti della “Scuola di avviamento allo spettacolo” ideata dalla Carlyfashion.

 

 

 

 

A seguire, al Cinema San Nicola, alle ore 18.15, la proiezione di “Tupelo D” e l’incontro con il regista Massimo Indellicati .

 

Tupelo D “Tupelo D” è un ibrido tra finzione e documentario sperimentale a tematica ambientale – sociale, con particolare riferimento all’Acqua. La storia racconta di un uomo di circa quarant’anni affascinato dalla meteorologia, per lo più dall’acqua, dal suo essere soave e catastrofica allo stesso tempo. Una delle sue passioni è osservare la pioggia dalle finestre della sua abitazione. Fascino e passione si uniscono alla tutela, al rispetto che dimostra nei confronti dell’elemento: questo lo si può vedere nei piccoli gesti quotidiani, usandola con cautela e prestando attenzione ad ogni forma di spreco.

 

Attori e registi di fama nazionale e internazionale popoleranno le nove giornate, tra proiezioni di film, incontri- dibattiti, presentazioni di libri, concerti ed eventi glamour. Una full immersion nelle nuove tendenze del grande schermo.

Cosenza sarà lo scenario di una kermesse che si distingue per la sua originalità nel panorama nazionale: un festival con su due comode scarpe da tennis! L’inconfondibile logo che lancia un evento fuori dagli schemi e che promuove i nuovi talenti del cinema italiano, questa volta sotto il sole del Sud. Ad ideare la manifestazione l’Associazione culturale “Le Pleiadi”, il suo Presidente, Giuseppe Citrigno e il direttore artistico, Alessandro Russo.

 

Sabato 14 novembre, alle ore 16:30, presentazione de “Le Aquile di Kórmang e la Città di Sale” di Benito Patitucci

invito AQUILERENDE (CS) – Sabato 14 novembre, alle ore 16:30, presso la Biblioteca Comunale di Quattromiglia di Rende (piazza Santo Sergio),  in seno agli incontri “Autori in Biblioteca”, organizzati dall’Associazione culturale “GueCi”, sarà presentata la più recente fatica letteraria di Benito Patitucci: “Le Aquile di Kórmang e la Città di Sale”. Si tratta di un romanzo “fantasy”, nel quale l’autore si destreggia tra paesaggi incantevoli, collegamenti spaziotemporali, poteri straordinari, lotte in difesa dei più deboli e della meravigliosa Città di Sale. Protagoniste di questa affascinante storia sono appunto due splendide aquile, che trasportano il lettore quasi a volare insieme a loro e a combattere per trionfare su quelle forze oscure che vorrebbero intorno solo distruzione. Una narrazione dal ritmo coinvolgente, nella quale si esalta la capacità descrittiva di Benito Patitucci.

Ne parleranno con l’autore Assunta Morrone, Coriolano Martirano, Alessandra Patitucci, Rosellina Brun, Manuela Molinaro; le letture saranno affidate a Livia Caputo. Coordinatrice della serata sarà Anna Laura Cittadino, presidente della “GueCi”.

È la richiesta del presidente dell’Accademia dei Bronzi, Vincenzo Ursini Rinunciare a una donazione? Il comune dia l’immobile a noi

Ursini Vincenzo
Ursini Vincenzo

CATANZARO (CZ) – “Non crediamo che l’amministrazione comunale non riesca a reperire i fondi necessari per ristrutturare il piccolo immobile ricevuto in eredità da un’anziana insegnante, la quale ha subordinato la relativa acquisizione al vincolo testamentario di destinarlo alla costituzione di una biblioteca o di un centro dedicato agli studi ermetici. Crediamo, invece, che di tale immobile il comune non sappia che farsene, visto che di strutture ne possiede già tante e molte sono pure inutilizzate. Ecco perché proponiamo pubblicamente di procedere, comunque, all’acquisizione al patrimonio comunale del piccolo immobile, affidandolo contestualmente alla nostra associazione culturale che, dopo averlo ristrutturato con fondi privati, saprà utilizzarlo al meglio mettendo in atto quella che è stata l’ultima volontà della donatrice: l’apertura di una biblioteca destinata agli studi ermetici”.

Lo ha dichiarato Vincenzo Ursini, fondatore e presidente dell’Accademia dei Bronzi”, la sola associazione culturale catanzarese conosciuta in tutta Italia e che da più di 30 anni propone iniziative eccellenti quali il Premio di Poesia Alda Merini.

“Per il vincolo della donazione e il quartiere ove è ubicato l’immobile abbiamo già pensato di dedicare la eventuale struttura al compianto Totò Benefico, nostro diretto collaboratore, ma soprattutto appassionato studioso di studi ermetici, nonché cittadino esemplare di quel suo quartiere, la “Grecìa”, che da catanzarese verace portò sempre nel cuore. Quale migliore occasione di questa per ricordarlo nel modo giusto?

Benefico, della sua Grecìa conosceva ogni dettaglio, ogni aneddoto, ogni riferimento storico, ogni opera letteraria. Il suo impegno a sostegno della cultura cittadina è notorio, tant’è che con don Massimo Cardamone, “illuminato” parroco della Parrocchia del Carmine alla cui Confraternita Benefico apparteneva, aveva fondato e diretto la sua “amatissima biblioteca Tabor”. Una biblioteca di quartiere alla quale noi stessi avevamo contribuito con la donazione di centinaia di volumi di storia locale”.

“L’Accademia dei Bronzi – continua Ursini – s’impegna a ristrutturare l’immobile entro un anno dall’affidamento, mettendolo a disposizione dei cittadini con apertura mattutina quotidiana ed attivando all’interno dello stesso una serie di iniziative di carattere culturale, visto che ormai la città non offre granché in tal senso, se si esclude qualche grande evento che ben poco lascia ai catanzaresi in termini di riappropriazione dei luoghi”.

“Il sasso, – conclude Ursini – è lanciato. Attendiamo di essere convocati per illustrare al meglio la nostra proposta, perché riteniamo fermamente che il rilancio della città sia strettamente legato alla valorizzazione dei quartieri storicamente più importanti e la Grecìa è, senza dubbio, uno di questi”.

Monica Guerritore incanta il pubblico di un Teatro Cilea pieno

Monica Guerritore
Monica Guerritore

REGGIO CALABRIA (RC) – Una Monica Guerritore luminosa dentro il buio di una scena essenziale: questa è la prima immagine per il pubblico di un Teatro Francesco Cilea gremito e vibrante. “Dall’Inferno all’Infinito” è stato un viaggio puro, incontaminato, la strada che l’artista non solo ha percorso ma ha creato: come in un turbine emozionale, ha marcato i suoi passi come una guida che ha saputo riconoscere un percorso fatto di letteratura, parole, sensazioni, suoni. Nello spettacolo conclusivo del Festival Miti Contemporanei, la Guerritore ha proposto un finale così suggestivo e coinvolgente che i tantissimi spettatori del Teatro Comunale di Reggio Calabria (ma arrivati da tutta la Calabria e anche dalla Sicilia) difficilmente lasceranno andare.  La scelta di classici della letteratura apparentemente incompatibili, sommata ad analisi di studiosi della psiche, nasce dalla lettura di Re-visione della psicologia di James Hillman: “Un viaggio libero che poteva perfettamente muoversi verso altre parti. D’altronde se si precipita dentro uno spazio ʽaltroʼ nascono naturalmente esiti che danno corso  a una moltitudine di parole, di vibrazioni, di suoni o anche evocazioni. Questo è il mio spettacolo”. La Guerritore mantiene le promesse e avvia la sua performance da una discesa agli inferi descritta da Dante Alighieri ma facendo luce su nuove attinenze  e affinità che lei sola ha saputo liberare: in quel nero narrato si fanno strada archetipi atemporali che aiutano a comprendere il grande potere selvaggio dell’anima. Emergono le figure genitoriali attraverso il padre che divora i figli con la ferocia disperata recitata nel XXXIII canto del conte Ugolino, o nella lettura di “Supplica a mia madre” di Pier Paolo Pasolini. Momenti altissimi che danno merito a un’investigazione sui processi di condizionamento che si ripetono nei secoli: “A me non importa che Ugolino sia vissuto sul serio, che storicamente sia stato rinchiuso in una torre con i figli e li abbia sbranati per fame”  dichiara la Guerritore riferendosi a un modello riconosciuto e ben identificato di struttura paterna che divora metaforicamente la prole. Ciò che sul palcoscenico conta, unendosi con la figura castrante di una madre dipinta da Pasolini come (…) “insostituibile. Per questo è dannata alla solitudine la vita che mi hai data”, è il problema primordiale di “ritrovarsi sempre di fronte – per tutta la vita – queste figure come Fiere giudicanti”.  L’artista non trascura nemmeno i riferimenti alle affettività con le ferite d’amore, interpretando una suggestiva Francesca del V canto dell’Inferno e fondendo anche le cicatrici che Gustave Flaubert in Madame Bovary era riuscito a descrivere con artificio. “Perché le cicatrici – afferma la Guerritore –  riescono a fare diventare  i percorsi del cuore obbligati; e chi ha sanguinato una volta sanguinerà sempre, chi ha sofferto una volta sempre soffrirà”. Ma il dolore che narra non è mai vuoto o fine a se stesso: è la ricerca che a lei interessa , indagando attraverso i brani di Paul Valery, Victor Hugo, Cesare Pavese, dentro quel nutrimento ricco di significato per la spiritualità dell’individuo. Che l’artista di origini calabresi riconosce, ripulisce dalle schegge del patimento e offre al suo pubblico immerso in un silenzio rapito e  incantato grazie all’esperienza di Giacomo Leopardi e “L’Infinito” che, attraverso la voce, i gesti e i suoni, porta il pubblico verso la via d’uscita obbligata e ambita del suo “naufragar” dolce. Così Monica Guerritore permetterà  a se stessa – rapita da una ispirazione altissima – e agli spettatori che seguono ogni più piccola orma dei suoi passi, di uscire dal buio “a riveder le stelle” con l’ultimo verso dell’Inferno. E se non questo non basta a distaccarsi dal nero, la Guerritore sa che la salvezza dimora sempre lì, in quella contaminazione di arti che ha messo in scena grazie alle musiche superbamente scelte e ad Apollinaire che racconta, infine, come per riuscire a volare più che la forza di volontà, spesso serve una spinta: “Li spingemmo oltre il bordo. E volarono.” L’artista, a fine spettacolo, chiama sul palco lo staff del Festival Miti Mediterranei: “Sono loro i veri artefici di tutto questo” dice sorridente di fronte a un pubblico che non smette di acclamarla. E le sue origini calabresi che, come dichiara spesso, nella vita le hanno regalato forza e determinazione nei momenti più duri, si sciolgono in una dedica sentita alla madre: “Lei, che è mancata da poco tempo, sarebbe stata davvero felice di vedervi qua stasera”. E come un’antidiva dopo lo spettacolo si ferma col suo pubblico, mettendo da parte tutti i segni della stanchezza; per donare ancora sorrisi, baci, abbracci, parole e frammenti di incanto  a tutti coloro che fanno fatica a lasciare andare via dal cuore tutta quella speciale e poetica bellezza che Monica Guerritore ha consegnato.

“La nostra amministrazione si differenzia anche sui rifiuti: premiati da Legambiente Calabria per il progetto, prima ancora che le percentuali”

facebook_1447272441607MENDICINO (CS) – Tra i tanti comuni premiati ieri, durante la convention alla provincia di Cosenza, per i “Comuni ricicloni”, voluta fortemente da Legambiente,  Mendicino ha conquistato tutti con una menzione speciale: ” L’amministrazione comunale ha imboccato la strada giusta: entra a far parte del circolo virtuoso dei comuni che cercano di dare un chiaro e consistente contributo alla tutela ambientale”. In effetti la principale cittadina alle porte delle Serre cosentine ieri è stata premiata non per le percentuali raggiunte come tutti gli altri comuni bensì per il progetto in sè, innovativo e rivoluzionario, rispetto agli altri. La mascotte inventata dai ragazzi delle scuole del luogo, “Super 4R”, il centro di raccolta intercomunale e soprattutto il compostaggio domestico, vero fiore all’occhiello della strategia comunale (in cambio di uno sconto sulla Tari) ha fatto fare quel salto di qualità che altri già pensano di seguire. Il sindaco Antonio Palermo e l’assessore al ramo Francesco Gervasi, insieme a tutta la squadra di governo, hanno voluto esprimere il proprio orgoglio per un primo passo, un primo importante risultato che certamente non era preventivato, visto il così poco tempo trascorso. “E’ un premio che vogliamo condividere con tutti i cittadini, con ogni singolo nostro concittadino. Siamo sulla strada giusta, continuiamo ad impegnarci per ricevere altri riconoscimenti ed essere ancora più orgogliosi della nostra città ma soprattutto distinguiamoci finalmente per ottenere luoghi puliti, strade pulite, piazze pulite. “siamo passati dalla fase dell’emergenza con strade, invase da cumuli e cumuli di rifiuti, a quella dello studio del miglior modello di differenziata da applicare sul nostro territorio e poi a quella del vero e proprio avvio della raccolta differenziata porta a porta. “Oggi, a distanza di appena un mese, arriva questo importante riconoscimento di Legambiente che è uno stimolo a proseguire il percorso intrapreso. Un riconoscimento per aver coinvolto il mondo scolastico in questa grande sfida, per aver puntato su buone pratiche quale quella del compostaggio domestico e per credere fortemente in una rivoluzione culturale per la quale chi meno inquina meno paga. Stiamo studiando altre iniziative a supporto della differenziata che avvieremo quando il servizio andrà a regime”, afferma Gervasi. “Il nostro auspicio – la chiosa finale di sindaco e assessore – è quello di concorrere, il prossimo anno, per salire sul podio dei comuni ricicloni calabresi”