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Sistema pensionistico ENASARCO

La Federazione Italiana Agenti Rappresentanti di Commercio aderente a CONFESERCENTI  con il contributo  della Fondazione Giacomo Brodolini, la Scuola Europea di Relazioni Industriali e l’Università di Roma Tor Vergata ha presentato presso il Dipartimento di Diritto ed Economia delle Attività Produttive dell’Università Sapienza di Roma, una ricerca sull’assetto pensionistico degli agenti di commercio e sulle sue prospettive future

Un lavoro rigoroso e puntuale che partendo da dati aggregati di fonte INPS ha realizzato una valutazione, per definire in divenire uno scenario che descriva nel modo più compiuto possibile aspetti e prospettive del nostro sistema pensionistico con particolare attenzione, quello “integrativo”, quale è l’ENASARCO.

Il cuore della questione rimane quale siano le potenzialità dell’ENASARCO partendo dal presupposto che ci troviamo di fronte a un sistema previdenziale: di categoria,  integrativo, perché a sostegno del primo pilastro quale è quello fornito dall’INPS; contributivo, perché calcolato sul monte dei contributi effettivi versati; a ripartizione, perché i versamenti contributivi sono a diretto sostegno dei trattamenti previdenziali in essere a promessa intergenerazionale delle tutele da garantire. Ma al centro dell’attenzione ci sono anche le sue criticità in quanto la sua “salute” è direttamente correlata al numero dei suoi iscritti e alla dimensione e continuità dei loro versamenti. Ovvero, in conclusione, la sostenibilità dei bilanci di gestione e l’adeguatezza delle pensioni future.

L’analisi economica,  ha tracciato le traiettorie lavorative e provvigionali degli iscritti simulandone le future prestazioni pensionistiche per poi concentrarsi sulle prospettive dell’attuale sistema previdenziale e concludere a seguire con suggerimenti a descrivere scenari di possibili assetti futuri della previdenza per gli agenti.

Il primo risultato della riflessione avviata investe la posizione dell’ENASARCO nel sistema previdenziale attraverso l’ipotesi di 3 scenari in cui il primo prevede il suo confluire nel sistema INPS, il secondo un percorso inverso, dove questo è destinato a diventare unica cassa contributiva della categoria e di conseguenza primo pilastro del trattamento contributivo degli agenti e la terza (la più complessa visti gli alti costi di realizzazione) il trasformarsi del soggetto da ente che opera con sistema a ripartizione a soggetto a capitalizzazione usando un assetto proprio ai fondi previdenziali integrativi più moderni.

Rimane tema centrale l’aumento della massa contributiva sia intesa come numero della platea degli aderenti sia come entità del monte contributivo previdenziale perseguibile attraverso normative dedicate volte ad aumentare il parco delle tipologie professionali contemplate dal sistema e alla messa in essere di strumenti di incentivazione alla contribuzione.

. La ricerca dell’equilibrio finanziario a breve-lungo periodo ha evidenziato punti di criticità sull’adeguatezza delle prestazioni previdenziali e sull’incremento del costo del lavoro che si riflettono in prospettiva su come si pagheranno le pensioni future e su quale sarà l’impatto dell’accentuarsi della pressione contributiva che si sviluppa sul doppio canale INPS/ENASARCO.

 

FIARC CONFESERCENTI comunica, inoltre, le novità riguardanti l’ AGGIORNAMENTO DEL REA.

Con circolare Ministeriale n. 3662/C indirizzata a tutte le Camere di Commercio d’Italia si è chiarita la posizione di tutti coloro che avrebbero dovuto aggiornare la propria posizione al REA entro il 30 settembre scorso, ma ancora non avevano provveduto

Per chi non avesse provveduto all’aggiornamento, le Camere di commercio dovranno avviare il procedimento di inibizione alla prosecuzione dell’attività. All’agente colpito da tale procedimento sarà assegnato un congruo termine per conformarsi, cioè per provvedere all’aggiornamento del REA, pagando una multa. Chi non provvederà non potrà più svolgere l’attività; qualora, invece, proseguisse l’attività di agente, verrà considerato, a tutti gli effetti, un abusivo.

Chi invece si adeguasse alla normativa in ritardo rispetto alla data del 30 settembre, ma prima dell’avvio del procedimento di inibizione, pagherà una multa per il ritardo.

Per approfondire l’argomento, qualora foste interessati, rivolgetevi con fiducia ai nostri uffici presso le sedi provinciali della FIARC –  CONFESERCENTI

Riduzione rifiuti per i Comuni sciolti a causa di collegamenti con la criminalità organizzata

L’Assessore regionale alle Politiche per l’Ambiente Francesco Pugliano rende noto  che la Direzione Generale per la tutela del territorio e delle risorse idriche del M.A.T.T.M. (Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare) ha pubblicato il bando che offre anche ai Comuni della nostra Regione la possibilità di usufruire di contributi per la realizzazione di “progetti di riduzione e prevenzione della produzione dei rifiuti, di raccolta differenziata e riciclaggio”.

Con decreto del Ministro n° 239 del 12.08.2013 (comunicato in G.U.R.I.  Serie Generale n.247 del 21-10-2013) infatti, è stato approvato il bando con cui è avviata la procedura di evidenza pubblica per la selezione dei progetti. Il bando – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta – si rivolge ai Comuni italiani ubicati nei territori delle Regioni oggetto di infrazione o condanna per violazione della normativa comunitaria in materia di rifiuti, i cui consigli comunali, alla data di scadenza del termine di presentazione della domanda oggetto del Bando, risultino sciolti con Decreto del Presidente della Repubblica a causa di collegamenti diretti o indiretti con la criminalità organizzata di tipo mafioso o similare, ai sensi di quanto  disposto  dal  decreto  legislativo  18 agosto 2000, n. 267 e s.m.i.. La dotazione finanziaria del bando è di euro 6.997.917,00 per l’annualità 2013 e ciascun  progetto potrà beneficiare di un contributo massimo di euro 800.000,00. Le istanze per la concessione del contributo dovranno essere presentate secondo apposita modulistica disponibile sul sito del MATTM (www.minambiente.it), entro trenta giorni dalla data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.

“Ritenendo che la finalità del Bando sia di particolare interesse per il nostro territorio regionale – ha dichiarato l’Assessore Pugliano – che presenta, purtroppo, livelli irrisori di raccolta differenziata e poche buone pratiche in materia di riduzione della produzione dei rifiuti, invito le Amministrazioni locali interessate a partecipare, con progetti idonei a proporre azioni di riduzione e prevenzione della produzione di rifiuti, di raccolta differenziata e riciclo. Nell’auspicare il massimo impegno dei Comuni all’opportunità segnalata, anticipo sin d’ora la disponibilità del Dipartimento regionale  per ogni eventuale chiarimento”.

Conferenza stampa del Presidente della Regione Scopelliti sul progetto “Case della salute”

Domani, giovedì ventiquattro ottobre, alle ore 11,00, Conferenza stampa del  Presidente della Regione Scopelliti. Alle ore 11,00, nella sede di pal. “Alemanni”- Catanzaro, il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti terrà una Conferenza stampa. Si parlare del progetto “Case della salute”. Sarà presente anche il Consigliere regionale Mario Magno, delegato dal Presidente a seguire questa problematica.

Progetto sperimentale “Lavori Regolari”

La Calabria caposcuola nella lotta al lavoro non regolare ed esporta buone prassi con  il progetto sperimentale “Lavori Regolari” anche in altre regioni, a partire dal Molise, dove sono stati sottoscritti due protocolli di intesa contro il sommerso.

Regione Calabria e Regione Molise uniti contro l’economia sommersa e il lavoro non regolare. Si è svolto ieri a Campobasso, un incontro tra la Commissione regionale per l’emersione molisana presieduta da Giuditta Lembo e quella calabrese guidata da Benedetto Di Iacovo. Al centro dell’incontro due importanti intese siglate nell’ambito del Progetto sperimentale “Lavori Regolari, Rete per l’Emersione e lo Sviluppo locale”, che lo stesso Di Iacovo coordina. Un intervento finanziato dal Dipartimento 10 Lavoro della Regione Calabria con Fondi Por-Fse 2007-2013, Asse II Occupabilità e Asse III Inclusione Sociale. La delegazione calabrese capeggiata dal Coordinatore Di Iacovo è stata accolta e ospitata nel palazzo del governo del capoluogo del Molise. Sono stati due i Protocolli d’Intesa sottoscritti per come definito nel Progetto “Lavori Regolari”. Il primo, destinato a consolidare la collaborazione progettuale e lo scambio di buone prassi tra le due Commissioni e l’altro, finalizzato al coinvolgimento anche delle imprese molisane presenti in Calabria nel progetto “Lavori Regolari”. Al tavolo di concertazione istituzionale in terra molisana, hanno partecipato all’incontro, rappresentanti delle organizzazioni sindacali, delle associazioni industriali e datoriali, di enti previdenziali, di Confcommercio, Coldiretti, Confindustria, Confagricoltura, Confesercenti e Unioncamere. Il Governatore del Molise, Paolo di Laura Frattura, che ha fatto pervenire i suoi saluti,  ringraziando il Presidente Benedetto Di Iacovo per il prezioso contributo offerto a questa “mission” di contrasto al sommerso, “non più rinviabile”, si è complimentata per buone prassi e le azioni in materia messe in campo dalla Regione Calabria.

I lavori, sono stati introdotti dalla padrona di casa, la Presidente della commissione regionale molisana, Giuditta Lembo: «Il lavoro nero – ha spiegato la presidente Lembo – è una piaga morale e sociale a livello nazionale. Quello che vorremmo intraprendere come Commissione della Regione Molise – ha aggiunto – è l’attivazione di una campagna di sensibilizzazione e di educazione alla legalità, invasiva su tutto il territorio molisano, con l’obiettivo di sconfiggere questa annosa problematica. Contestualmente – ha sottolineato Lembo – vogliamo essere parte attiva nella campagna di animazione sul Progetto Lavori Regolari, promosso dalla Regione Calabria”. La parola è passata poi al Coordinatore Generale del Progetto “Lavori Regolari”, Benedetto Di Iacovo, il quale, innanzitutto, non ha mancato di rivolgere apprezzamenti per la partecipazione e l’ospitalità ricevuta. «Le forme di collaborazione che possono essere messe in campo – ha spiegato il presidente Di Iacovo – consistono nel trasferimento di buone prassi, informazioni, attività di ricerca e promozione di politiche e progetti di contrasto al triste quanto diffuso fenomeno dell’economia sommersa ed al lavoro non regolare. Da qui, la necessità di procedere all’individuazione di idonee metodologie per la realizzazione di azioni di promozione, animazione e sensibilizzazione comune, nonché di co-progettazione di interventi volti a favorire l’emersione dell’economia e del lavoro sommerso e più in generale della cultura della legalità e regolarità nel mercato del lavoro. Vorrei sottolineare – ha chiosato Di Iacovo – che combattere il lavoro nero, provoca, nell’immediatezza, ben tre risultati ragguardevoli: il primo, è che si dà il via ad un’azione sociale, morale ed etica che tutti dovrebbero approntare, perché si restituiscono diritti a lavoratori e lavoratrici sfruttati; il secondo, che per ogni unità che emerge dal lavoro nero si recuperano poco più di 1.300 euro di addizionale regionale e comunali Irpef non versati; il terzo, che si combatte l’illegalità diffusa per cercare di dare ai nostri giovani, ai nostri ragazzi un futuro più roseo e un buon lavoro». Dopo il sigillo dell’accordo, con la sottoscrizione degli atti, le parti, infine, si sono congedate all’insegna della massima cordialità, riservandosi di mantenere costanti contatti per l’attuazione del progetto Lavori Regolari e per una comune azione in direzione della prossima Programmazione Comunitaria 2014/2020.

Caligiuri alla tavola rotonda “Ricerca, start up, innovazione e impresa: le Regioni protagoniste”

L’Assessore regionale alla Cultura  Mario Caligiuri ha partecipato questa mattina a Milano, durante la cinquantesima edizione dello “Smau” (importante evento fieristico dedicato all’informatica e alle nuove tecnologie), alla tavola rotonda “Ricerca, start up, innovazione e impresa: le Regioni protagoniste”. Insieme a Caligiuri sono intervenuti – informa una nota dell’ufficio stampa della giunta regionale – gli Assessori regionali Loredana Capone (Puglia), Guido Trombetti (Campania), Giancarlo Muzzarelli (Emilia-Romagna) e Mario Milazzini (Lombardia). Nel corso del suo intervento, Caligiuri ha sostenuto che “la Calabria sta facendo dei passi avanti significativi, visti i punti di partenza. La strategia regionale – ha spiegato ancora – si articola in tre punti: la creazione della rete regionale dell’innovazione attraverso “CalabriaInnova”, costituita da Area Science Park di Trieste e Fincalabra; l’individuazione dei poli tecnologici nelle aree strategiche di sviluppo economico e il sostegno alle start up e agli spin off aziendali. Inoltre, Fincalabra sta mettendo a punto un fondo istituzionale per entrare nel capitale sociale delle start up calabresi nella fase di produzione industriale. Tutto questo – ha concluso Caligiuri – sta consentendo alla Calabria di tentare di utilizzare in maniera produttiva e utile i fondi della ricerca”. Alla fine della manifestazione, Caligiuri ha incontrato l’Assessore Milazzini per realizzare un protocollo d’intesa tra Regione Lombardia e Calabria sull’innovazione e il trasferimento tecnologico. Con l’obiettivo, anche, se ci saranno le condizioni, di verificare la possibilità di avviare un’edizione di Smau Calabria, al fine di inserire la ricerca applicata regionale nel contesto globale e contemporaneamente attrarre in Calabria imprese innovative. Caligiuri, accompagnato dal Vicepresidente di Fincalabra Nuccio Idone, ha quindi visitato lo stand della Regione Calabria dove sono ospitate dodici start up di giovani laureati calabresi che stanno esponendo le proprie idee in una delle manifestazioni sull’innovazione più importanti d’Europa

Teatro Morelli

COSENZA – La drammaturgia dell’argentino Spregelburd in “Lucido” della coppia Milena Costanzo e Roberto Rustioni Rafael Spregelburd, autore argentino, è tra i drammaturghi più amati in Italia, capace di rendere come pochi le contraddizioni della nostra epoca. A riconoscere questo talento, anche la commissione dell’UBU che, per due volte, nel 2010 e nel 2011, lo ha premiato quale migliore novità straniera. Nella stagione teatrale 2013 Luca
Ronconi ha visitato un suo testo.

Nel 2011, Milena Costanzo e Roberto Rustioni hanno affrontato, con Lucido, il loro
primo spettacolo di messa in scena di un testo dopo lavori di completa creazione.La rassegna di teatro contemporaneo “More” che anima i venerdì del Morelli, non si è lasciata sfuggire questo spettacolo che, ovunque, ha avuto straordinari consensi di pubblico e di critica, e ce lo propone venerdì 25 ottobre alle ore 21.00.

È un altro tema estremamente delicato, dopo quello della pedofilia trattato nello spettacolo di Tindaro Granata, ad essere affrontato in “Lucido”. È una vicenda familiare, una sorella dona il suo rene al fratello agonizzante, a distanza di molti anni tornerà a casa, rivendicando parte della eredità del padre morto nel frattempo. Ne nasce una sorta di trattativa, tra sogno e realtà. «“Lucido” è un’opera scritta come un meccanismo a orologeria perfetto, piena di humour nero.

Realtà e sogno finiscono per confondersi fra l’esistenza vera e i
fantasmi della mente, oggetto su cui è sviluppata l’intera azione, che alterna degli
stralunati spaccati di vita domestica alle fibrillanti visioni oniriche di Luca, il giovane
protagonista. La poetica di “Lucido” non è ideologica, politica, estetica, ma è una
poetica di situazione; pubblico segue le vicende dei personaggi e attraversa
accadimenti e relazioni insieme ai personaggi stessi, il filo di un racconto si dipana,
ma un racconto è fatto sempre di due storie. Una storia ne contiene un’altra, segreta».
La coppia Costanzo/Rustioni, oltre a dirigere lo spettacolo, ne è protagonista, insieme
ad Antonio Gargiulo e Maria Vittoria Scarlattei.
«Rafael Spregelburd è sicuramente uno dei drammaturghi ispano-americani più
interessanti e più brillanti che ci siano in questo momento – raccontano Costanzo e
Rustioni – e “Lucido” è a nostro avviso uno dei suoi testi più belli e divertenti». …
nonostante i temi siano tutt’altro che divertenti.
Lo spettacolo sarà preceduto alle 19.00 da un aperitivo nel foyer. Dopo lo spettacolo,
ancora in teatro, ci si può fermare per “Extra contents”, a cura di LIQMAG.


PUNTI VENDITA E ORARI BIGLIETTERIA
Teatro Morelli InPrimafila
Via Lungo Busento Oberdan, 1 via F. Alimena 4/b – Cosenza
mercoledì e venerdì h 18.00 – 20.45 da lunedì a sabato h 09.30-13.00 /16.30-19.30
Tel 0984/793639 – 389/9232141 Tel. 0984/795699
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L’on. Laratta parteciperà venerdì alle iniziative in memoria di Filippo Ceravolo

L’on. Franco Laratta parteciperà venerdì a Soriano (VV) alle iniziative pubbliche in memoria di Filippo Ceravolo e di tutti i morti ammazzati innocenti per mano criminale.

L’on. Laratta, che all’epoca del fatto si era occupato della vicenda in Parlamento, intervenendo nell’aula della Camera, è stato invitato a partecipare dalla famiglia del giovane Filippo. Per questa occasione Franco Laratta ha sospeso, per la giornata di venerdì, le iniziative legate al congresso provinciale del PD di Cosenza. I casi di persone uccise per errore dalle cosche mafiose calabresi sono tante e quasi tutti irrisolti. Oltre al caso di Filippo Ceravolo, destò una grande commozione l’assassinio del giovanissimo parrucchiere reggino, Giuseppe Sorgonà, ucciso il 7 gennaio 2011. Anche questo caso e finito in Parlamento su iniziativa dell’on. Laratta ed è stato oggetto di tre interrogazioni parlamentari.

2° corso aggiornamento Squadre Antincendio

Lamezia Terme – Si è svolto nei locali dell’Unità Operativa Formazione e Qualità dell’ASP di Catanzaro, il 2° corso di aggiornamento per le squadre antincendio e gestione delle emergenze, istituite, in conformità all’art. 18 del D.Lgs. 81/08, dal datore di lavoro dell’ASP di Catanzaro, Dott. Gerardo Mancuso, e dall’Unità Operativa Protezione Aziendale, diretta dal Dott. Enrico Ciaccio, nella quale operano il Dr. Egidio Sorrento, responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, e il Dott. Luigi Pullia, Dirigente Psicologo dell’UOPA, componente del “Gruppo stress lavoro-correlato”.
Il corso risponde all’obbligo di aggiornamento periodico della formazione antincendio, previsto dall’art. 37, comma 9 del D.Lgs. 81/08 ed intende dare una formazione in “progress” sul rischio incendio, emergenze ed evacuazione alle squadre dell’Asp di Catanzaro.
I temi affrontati hanno riguardato la conoscenza del piano di emergenza aziendale, le tecniche di sollevamento e trasporto dei pazienti in caso di emergenze, la conoscenza di base della psicologia dell’emergenza per ottimizzare l’intervento sul campo degli operatori.
L’iniziativa mostra ancora una volta la sensibilità del Direttore Generale e del Direttore Sanitario Aziendale, Dott. Mario Catalano, per un settore in rapida evoluzione per la sicurezza dei luoghi di lavoro e la tutela della salute psico-fisica dei lavoratori. Per Mancuso “la formazione e l’addestramento delle squadre di emergenza aziendale è di primaria importanza per saper gestire un evento improvviso e devastante come l’incendio, che mette a rischio l’incolumità delle persone presenti nei luoghi di lavoro e l’integrità delle strutture e dei beni impiegati per le attività”. “Un’azione formativa – ribadisce ancora il Direttore Generale dell’Asp – che mira a fornire gli strumenti per prevenire ed intervenire nel modo più appropriato al fine di ridurre al minimo ogni conseguenza”.

Cassano Ionio. Il Canale Degli Stombi Nuovamente Navigabile

CASSANO IONIO – E’ disponibile nel sito della Capitaneria di porto di Corigliano Calabro www.coriglianocalabro.guardiacostiera.it l’Ordinanza di sicurezza numero 89 in data 22 ottobre 2013, emanata dal Capo del Compartimento e Circondario marittimo Capitano di Fregata (CP) Antonio D’AMORE, per tutelare la sicurezza della navigazione e della vita umana in mare.

Personale militare dell’Ufficio locale marittimo di Trebisacce, a seguito di sopralluogo, con misurazioni, ha constatato che il canale presenta una profondità minima di metri 2,40 ed una larghezza pari a metri 15 e pertanto è idoneo alla navigazione di unità il cui pescaggio non superi i metri 2,20 all’interno di un percorso obbligato individuato da apposite boe di colore giallo.

Il Comune di Cassano all’Jonio ha infatti comunicato alla Capitaneria di porto che i lavori di ripristino della navigabilità sono terminati e sono state ripristinate le precedenti condizioni del canale; il percorso navigabile è stato delimitato con boe. Con ordinanza 84/2013 del 9 ottobre scorso, il canale stesso era stato interdetto alla navigazione in occasione di lavori di manutenzione ora conclusi.

L’Associazione laghi di Sibari è tenuta a provvedere all’apposizione delle boe che delimitano il percorso obbligato per la navigazione ed il Comune di Cassano è tenuto a vigilare sulla permanenza delle condizioni di navigabilità.

Nel contempo i conduttori delle unità navali sono tenuti, sotto la propria responsabilità, ad effettuare le necessarie, preliminari valutazioni tecnico-nautiche contingenti in relazione alle caratteristiche dimensionali e di manovrabilità delle rispettive imbarcazioni, tenendo conto delle condizioni meteorologiche presenti e delle caratteristiche della via navigabile.

La Guardia costiera sottolinea che la navigazione è consentita ad unità con un pescaggio non superiore a metri 2,20.

Per la tutela della sicurezza della navigazione, professionale ma anche diportistica, nonché per la salvaguardia della vita umana in mare, i militari della Capitaneria di porto di Corigliano Calabro, agli ordini del Capitano di Fregata (CP) Antonio D’AMORE, hanno provveduto a far emettere, dal Dipartimento militare marittimo dello Jonio e del canale d’Otranto con sede a Taranto, l’apposito “avviso ai naviganti”.

Provincia Crotone. Cosimo interviene sulla questione rifiuti

Crotone – L’assessore all’Ambiente della Provincia di Crotone,  Salvatore Claudio Cosimo, comunica che il produttore/detentore dei rifiuti ha il dovere di verificare che il destinatario sia effettivamente autorizzato a ricevere quella specifica tipologia di rifiuti, a nulla rilevando la mera convenienza economica della transazione. In difetto, il produttore dei rifiuti viene meno al dovere di informazione puntuale che gli compete per la sua attività professionale. Se l’autorizzazione è relativa a rifiuti diversi da quelli oggetto di conferimento, quelli consegnati sono gestiti in modo abusivo. È questo il principio di diritto della sentenza 29727/13 depositata il 3 ottobre dalla III^ sezione penale della Corte di Cassazione che, confermando integralmente la decisione di merito del tribunale di Venezia (Sezione distaccata di San Donà di Piave) ha rigettato i ricorsi degli imputati che, in concorso tra loro, sono stati condannati definitivamente per gestione non autorizzata di rifiuti. I produttori/detentori dei rifiuti sostenevano che la responsabilità fosse del trasportatore che sul titolo abilitativo in capo al destinatario li aveva tratti in inganno, esibendo l’autorizzazione con i codici Cer dei rifiuti conferiti, titolo abilitativo per il trasporto e non per la destinazione. La difesa ha quindi cercato di far valere la causa di non punibilità (errore determinato dall’altrui inganno) ma invano. La Corte, infatti, ha ripercorso l’art. 188 comma 3 del decreto legislativo 152/2006 (Codice ambientale) e le esenzioni previste per la responsabilità del produttore. Tra queste figura la consegna dei rifiuti a soggetti autorizzati alla loro gestione, purché il detentore riceva la quarta copia del formulario controfirmato e datato in arrivo dal destinatario entro i tre mesi successivi al conferimento al trasportatore. Tuttavia la Cassazione ha ricordato che il detentore dei rifiuti quando ne affida la raccolta, il trasporto e lo smaltimento a terzi soggetti privati affinché svolgano per suo conto tali attività, ha il preciso obbligo di controllare che questi terzi siano autorizzati. Si tratta di una verifica «doverosa» che, conformemente ad arresti precedenti, la Corte eleva a rango di «regola di cautela imprenditoriale». Se omessa comporta la responsabilità colposa del detentore dei rifiuti per il reato di gestione illecita (art. 256 comma 1 del Codice ambientale). La Corte continua affermando che la responsabilità non è esclusa dal fatto che il terzo sia in possesso di autorizzazione relativa a rifiuti diversi da quelli oggetto di conferimento. Infatti questo equivale al mancato possesso dell’autorizzazione per i rifiuti conferiti. Quindi non serve avere un’autorizzazione qualunque sia ma occorre che il titolo di assenso preventivo riguardi lo specifico rifiuto e la specifica attività. Nel caso di specie, la Corte rileva che gli imputati erano perfettamente in grado di sviluppare le verifiche e le cautele necessarie se solo avessero usato «una pur minima diligenza» e non avessero ceduto alla tentazione di risparmiare sui costi di smaltimento. “Quindi il produttore/detentore che conferisce i propri rifiuti a terzi affinché questi siano smaltiti o recuperati -dichiara l’assessore Cosimo- ha il dovere di accertare che i terzi siano debitamente autorizzati a tal fine. È questa regola elementare di cautela imprenditoriale che induce a configurare per i produttori/detentori dei rifiuti conferiti la responsabilità per il reato di illecita gestione dei rifiuti in concorso con coloro che –conclude l’assessore all’Ambiente dell’Amministrazione Zurlo- li hanno ricevuti in assenza del prescritto titolo abilitativo”.