Tutti gli articoli di Lucia De Cicco

Giornalista pubblicista - iscritta OdG Calabria, Albo Pubblicisti spedire i vostri comunicati a ottoetrenta@gmail.com e a lucia.decicco@alice.it

Ordinanza straordinaria Presidente Occhiuto: Pulizia delle discariche abusive statale 107

Rifiuti_SS 107_8 (1)La Provincia si rivarrà sull’Anas, gestore della strada, che avrebbe dovuto provvedere alla bonifica. Per chi percorre la statale 107 verso la Sila o verso il mare, lo spettacolo dei boschi è sempre mozzafiato. Se non fosse macchiato dalle piazzole piene di buste dei rifiuti che inquinano l’ambiente e deturpano il paesaggio. Una situazione di degrado, sotto gli occhi di tutti gli automobilisti e degli amministratori, che ha spinto il presidente della Provincia a intervenire con un’ordinanza unica. E’ la prima volta, infatti, che un presidente di Provincia firma un’ordinanza contingibile e urgente, normalmente di competenza dei sindaci nei propri Comuni, per come previsto dal Codice dell’Ambiente che disegna in capo al presidente della Provincia questo potere d’urgenza in materia di rifiuti e salute pubblica.FIRMA

Occhiuto, nella sua ordinanza, ha ribadito il divieto di scarico e abbandono di rifiuti su aree e strade pubbliche, ha ordinato alla Polizia provinciale di delimitare immediatamente le discariche abusive e ha chiesto al settore Ambiente della Provincia di provvedere alla bonifica e alla rimozione dei rifiuti, con ripartizione delle somme necessarie presso gli enti gestori delle strade interessate. La Provincia, dunque, si farà carico nell’immediato delle spese di bonifica sulla strada statale 107 che, naturalmente, non è di sua competenza, ma successivamente si rivarrà principalmente sull’Anas per il loro rimborso, con eventuale messa in mora. Si interverrà sui Comuni solo nei casi (se ci saranno) in cui si effettuerà la ripulitura di piazzole adiacenti alla statale, ricadenti però nelle competenze dei municipi.20150804_162912_resized

Si tratta di un atto straordinario e unico nel suo genere, concepito dal presidente, dopo aver più volte sollecitato i comuni e gli enti gestori del tratto stradale ad operare le dovute bonifiche, e adottato per porre rimedio alla grave situazione di igiene pubblica e anche di pericolo per l’incolumità stradale, dato che le discariche abusive della Ss 107 sono presenti anche in aree di emergenza incendi, a servizio di gallerie, e in piazzole di sosta d’emergenza.Rifiuti_SS 107_4

Il personale della Provincia, dunque, già nel fine settimana procederà a ripulire la 107 nei tratti ricadenti nel territorio provinciale (verso Spezzano Sila e verso Paola) dell’enorme ammasso di rifiuti abbandonati, e la Polizia provinciale si attiverà per individuare e multare eventuali altri incivili sorpresi ad abbandonare rifiuti in giro per le strade.

 

 

 

Armonia tra le corde al Sistema Bibliotecario Vibonese

prova 2Continuano gli appuntamenti estivi proposti dal Sistema Bibliotecario Vibonese con “Armonia tra le corde” concerto per violino a chitarra. L’appuntamento è per venerdì 7 agosto alle ore 21.00 nel cortile interno del Polo Culturale Santa Chiara. Protagonista della serata, il duo formato dalla violinista Greta Medini e dal chitarrista Ivan Macrì che eseguiranno: J. S. Bach “Ciaccona dalla partita per violino solo BWV 1004”, M. Castelnuovo-Tedesco “Capriccio n.12 ‘No hubo remedio’ dai 24 caprichos de Goya OP. 195 per chitarra sola, M. Giuliani “1° tempo dal gran duo concertante OP. 85 per chitarra e violino” e N. Paganini “Sonata concertata”, “Sonata prima dal centone di sonate (Volume 3 Lettera C)” e  “Cantabile”.

I due interpreti:

Greta Medini nasce nel 1990 e inizia lo studio del violino all’età di otto anni. A soli 10 anni intraprende un intensa attività concertistica che la porta ad esibirsi in svariate località (Cina, Algeria, Tunisia, Germania, Stati Uniti, Turchia, Svizzera, Italia e Israele). Nel 2006 si diploma al Conservatorio di Vibo Valentia con il massimo dei giri, la lode e la menzione sotto la guida del Maestro G. Arnaboldi. Dal 2013 suona anche la viola ampliando così il suo repertorio. È docente di Violino presso l’Istituto Musicale ” P. Tchaikosky ” di Nocera Terinese.

Ivan Enzo Macrì nato a Dinami (VV) nel 1988, si è diplomato presso il Conservatorio “Torrefranca“  di Vibo Valentia, sotto la guida del padre, meritando la lode e la menzione d’onore. Parallelamente, si è formato musicalmente con Giovanni Puddu al quale, insieme al padre Giuliano, deve la sua maturità artistico-professionale.

Successivamente si è perfezionato con personalità di calibro mondiale quali Giampaolo Bandini, Paolo Pegoraro, Marcin Dylla, Marco Tamayo e Pavel Steidl.

Si è imposto sulla scena concertistica conseguendo dal 2003 ad oggi una decina di primi premi nazionali ed internazionali: Castelfidardo (AN), Paola (CS), Cosenza, Rospigliosi (2004 e 2008) di Lamporecchio (PT), Suoni Nuovi di Latina, Albanese di Caccamo (PA) , Città di Ortona (CH), Arenzano 2005 di Genova, A.M.A. Calabria di Lamezia Terme (2005 e 2007), Riviera della Versilia di Viareggio, Società Umanitaria di Milano, Anemos di Roma, Reggio Calabria(2009).

Si è esibito in Italia e all’estero per prestigiose istituzioni e nell’ambito di rinomati festival: Fondazione Città di Cremona, Società Umanitaria di Milano, Shangai International Children’s Cultural & Art Festival (Cina), Parma (Pinacoteca Stuard), Lamezia Terme (Teatro Umberto), Acri (Palazzo Falcone), Trapani (Auditorium S. Chiara), Cagliari (Auditorium Conservatorio), Catania (Castello Ursino), Portogruaro(Ve), Vibo Valentia, Savoca(Me).

Nel dicembre 2013 collabora con il ‘Blumine ensemble’ (quartetto d’archi dell’orchestra Mozart) al progetto ‘La chitarra nel repertorio cameristico del ‘900‘ che lo vede protagonista di una serie di concerti in Emilia-Romagna. Suona con una chitarra costruita nel 1991 dal maestro liutaio Vincenzo De Bonis di Bisignano (CS

12 immobili tra ville, appartamenti e attici sequestrati al detenuto Domenico Passalacqua

th (21)
Immagine di repertorio

Beni per un valore di cinque milioni di euro sono stati sequestrati dalla Dia di Reggio Calabria ad un imprenditore, attualmente detenuto, Domenico Passalacqua, di 64 anni, ritenuto un esponente della cosca Buda-Imerti della ‘ndrangheta. Il sequestro è stato disposto dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale reggino su richiesta del Procuratore della Repubblica. Tra i beni sequestrati 12 immobili tra ville, appartamenti e attici ed un’imbarcazione da diporto.
   

Novità nel Corigliano Futsal: La società di patron Olivieri ufficializza un triplice colpo

Da sx Trovato, Ds Forace e Tornatore
Da sx Trovato, Ds Forace e Tornatore

CORIGLIANO CAL. (CS) – Aria di novità in casa Corigliano Futsal. Dopo i rumors, le trattative e l’attesa di queste settimane la società di patron Olivieri ufficializza un triplice colpo. Il primo porta al nome del nuovo allenatore Gilberto Marques De Oliveira. Gilberto Marques de Oliveira è nato a Niteroi, nei pressi di Rio de Janeiro il 1968, di origine portoghese e ha doppio passaporto. La sua carriera da giocatore è spalmata tra Brasile, Spagna e Liga portoghese dove raccoglie notevoli successi. La carriera da allenatore  inizia  proprio in Portogallo con la Fundasao Jorge Antunes, per poi passare in Italia in serie A2 con Ascoli, Verona e Sport Five Putignano. La carriera da allenatore  inizia  proprio in Portogallo con la Fundasao Jorge Antunes, poi tre anni in Italia in serie A2 con Ascoli, Verona e Sport Five Putignano. Nel 2007/08 il ritorno in Portogallo con il Boticas. Nell’ultima stagione in Portogallo ha disputato i play off scudetto con la Fundasao Jorge Antunes. Nella stagione 2010/2011 torna in Italia, nel Regalbuto Calcio a 5, serie A2 girone B dove ottiene un insperato piazzamento ai play-off promozione. Fattore che si ripete anche l’anno successivo, al Pesaro Fano , in A2 girone A, con la ciliegina sulla torta della vittoria dello scudetto under 21. Nelle ultime due stagioni ha allenato il Lecco C5 sempre nel girone A di A2. Felice di aver accettato l’offerto del Corigliano, Marquez spera di poter proseguire la sua ascesa guidando il Corigliano Futsal. Su fronte mercato, dopo i rinnovi di Viera, Delpizzo e il nuovo arrivo Juampe il club coriglianese ha ufficializzato anche un binomio di calcettisti tutto siculo. Trattasi di due promesse del calcio a 5 in arrivo entrambi in arrivo dall’Acireale: l’under Alessio  Trovato , classe 1993, ruolo laterale offensivo mancino proviene dall’Acireale. Ultime tre stagioni in A-2 dove seppur giovanissimo ha siglato ben 50 reti con la maglia amaranto. Di Trovato si dice un gran bene considerato che è  il giovane più promettente del panorama calcettistico italiano insieme all’altro acquisto isolano. Secondo neo acquisto biancazzurro che riconduce a Sebastiano Tornatore, classe 1993, portiere in arrivo sempre dal club acese dove ha giocato  nelle ultime stagioni con un solo anno di esperienza nella Luparense  pluri campione d’Italia. Entrambi richiesti da diverse società di serie A hanno sposato il progetto Corigliano Futsal. Come altri giocatori hanno scelto la piazza jonica per rilanciarsi e consacrasi nel mondo del calcio a 5 che più conta.  Trattativa sapientemente condotte dal direttore generale Luca Forace che sta scandagliando il mercato per ufficializzare altri colpi di mercato a breve al fine di completare la rosa. Rinnovi anche per capitan Schiavelli, De Luca   e Dentini nonché lo Buglio. Preparazione fisica che, invece, dovrebbe essere fissata per il 24- 25 agosto con un programma da definire mentre la società sta lavorando all’organigramma e ad altri progetti ancora in cantiere.  Frattanto è ufficiale la nascita  degli Fc5Futsal Club “Boys”. La neonata tifoseria organizzata biancazzurra si fa largo grazie al volere di un gruppo di giovani tifosi che seguono la squadra dal suo esordio ossia dal 2007. Presidente del club Gennaro Viteritti che unitamente agli altri tifosi è orgoglioso e soddisfatto dell’avvenimento. Ringraziamenti tra le parti e con la società di patron Fabio Olivieri nonché con l’intera dirigenza che ci hanno permesso di creare questa realtà. “L’intento- si legge nella nota- è di portare al palazzetto, non solo tanti giovani amanti dello sport, ma anche e sopratutto donne e bambini. Scopo principale è quello di creare una tifoseria pulita, rispettosa per i giudici di gara e degli avversari. Vogliamo distinguerci e distaccarci dalle altre tifoserie di calcio/calcio A5, creare un ambiente che miri ad insegnare il vero senso della parola rispetto”.

Occupazioni Azienda Sanitaria: La dichiarazione di Piero Vico

Piero VicoIn mattinata ho avuto modo di assistere alla conferenza stampa del dr. Gianfranco Filippelli,direttore generale dell’ASP di Cosenza sulla riorganizzazione dei presidi Ospedalieri della Provincia di Cosenza. Al termine della conferenza stampa ho ribadito al dr. Filippelli  la necessità che per quel che riguarda il P.O. di Castrovillari, Cs vengano confermate per il 2015 le richieste di personale già espletate dal direttore Sanitario dr. Salvatore De Paola e fatte proprie dalla direzione Generale e che si dovranno concretizzare nella riapertura della divisione di Ortopedia con un primario e cinque dirigenti medici ortopedici, nel potenziamento della divisione di chirurgia, con almeno altri tre dirigenti medici, della pediatria con due dirigenti medici, della radiologia con altri due medici, nel potenziamento dell’area emergenza-urgenza con due dirigenti medici di P.S e due anestesisti. Queste sono le richieste fatte proprie dalla Direzione Generale dell’ASP di Cosenza e che dovrebbero essere soddisfatte per il 2015 dal commissario Scura, nei prossimi giorni ed una volta soddisfatta la richiesta di rendicontazione fatta al direttore Generale dal commissario Scura, rendicontazione che verrà presentata nella giornata di domani  6 agosto 2015.
Piero Vico presidente consiglio comunale di Castrovillari

Assunzioni Azienda ospedaliera: Persiste il malcontento dell’ordine degli Infermieri

thL’AZIENDA ospedaliera di Cosenza ieri ha raggiunto un accordo per le nuove assunzioni tanto attese nel mondo sanitario. Il problema però è tutt’altro che risolto. A rendere noti i numeri, ma soprattutto i malumori per le scelte compiute, è il presidente Ipasvi (l’Ordine degli infermieri) Fausto Sposato. Proprio gli infermieri, a tal proposito, annunciano l’inizio di una battaglia che si accenna aspra in ogni singolo ambiente. Le assunzioni dunque: l’accordo raggiunto prevede 68 nuovi medici e “soltanto” 40 infermieri (su 98 proposti), di cui 20 precari interni. Ed ancora 24 OSS di cui 12 precari da stabilizzare. “ Un taglio assurdo del 60% alla nostra categoria”, ribadisce oggi proprio Sposato. “ Non è più possibile assistere in silenzio a queste cose. Siamo indignati, adirati e non ci fermeremo dinanzi a nulla per far emergere le nostre ragioni e quelle di una professione che dà costantemente l’anima in ospedale”, asserisce il presidente. In sostanza Sposato e gli infermieri sottolineano il fatto che laddove sia giusto assumere medici è altrettanto legittimo assumere gli infermieri, gli Oss ( su 82 previsti ne dovrebbe assumere 24) e le altre figure professionali. “ Serve poco inserire medici se poi manca la forza lavoro”, sintetizza Sposato. “ Non può il medico svolgere il lavoro degli infermieri”, aggiunge, facendo l’esempio dell’esercito con soli generali senza truppe. “  Ecco perché da tempo stiamo avanzando dubbi al riguardo del Sitros. Se a gestirlo avesse continuato una figura competente, come sosteniamo, il caos generale e queste scelte così inopportune non avrebbero avuto luogo oggi”. Se a questo aggiungiamo che un Commissario scrive sui social network e canta vittoria per avere stabilizzato per intero i suoi colleghi medici allora siamo proprio all’assurdo.“ Il danno e la beffa”, ironizza Sposato. “Non abbiamo nulla contro i medici, sia chiaro. Ben vengano tutte le assunzioni possibili ma è giusto reclamare i nostri numeri e le mancanze verso la nostra categoria. Occorre una ripartizione equa, giusta, senza alterazioni. Non staremo in silenzio e l’Ipasvi scenderà in campo per dimostrare che la sanità è di tutti, per tutti”. Ai colleghi infermieri vogliamo fare sapere che l’IPASVI di Cosenza  sarà al loro fianco nel rispetto della dignità professionale e nelle loro battaglie.

“Solo sette anni fa ero un altro uomo”: Così a Scalea (CS) Paolo Brosio

con il mattone della La Gospa
Con il mattone della La Gospa_foto repertorio
20150718_214628
Un Mare di gente per il libro di Brosio
Screenshot_2015-08-05-16-51-54-1-1
Ph e servizio di Lucia De Cicco

“Solo sette anni fa ero un altro uomo”, afferma nell’incontro di presentazione del suo nuovo libro, a Scalea, Cs il giornalista Paolo Brosio, qualche giorno fa, “I Misteri di Maria”, poi in un bagno di folla attenta, comincia a raccontare per grandi linee la sua conversione, dalla Costa Azzurra e Briatore a Medjugorje, con Miriana e gli altri veggenti. Si rimane sbalorditi a vedere la fila della gente, che affolla il banco per comprare il Libro di Brosio, la loro voglia di fede e di credere è coinvolgente. Brosio, per chi non può comprare il libro, chiede un’Ave Maria che sostenga la sua missione. Il giornalista non è un predicatore da piazza è piuttosto una persona semplice, ma che ti guarda dritto negli occhi, trasmettendoti superiorità nella sua Certezza, quella Verità scritta nei suoi tanti libri, portati di recente anche a Papa Francesco, dopo lo scherzo terribile, fattogli dalle Iene, le stesse che poi tramite il loro web per farsi perdonare hanno raccolto una cospicua somma di denaro, che sarà donata a un’opera importante, la costruzione di un ospedale. Paolo Brosio racconta con passione le cose, che ha vissuto, il suo dormire un’intera notte accanto alla statua della Regina della pace, nel luogo dell’apparizioni. L’adozione della sua piccola figlia, e sottolinea “sono papà divorziato e single”.Ogni tanto si commuove, non rimane indifferente al suono di un’ambulanza in transito. Affronta il tema della famiglia, di quella allargata, la questione dei matrimoni omosessuali. Esorta a non giudicare ma a vivere secondo la legge della sobrietà, non della lussuria, egli stesso ne è stato preda, riconosce di potervi anche ricadere, ma ricorda bene la sua insoddisfazione di fondo. I tradimenti alla moglie erano un trofeo, afferma, e di tutto questo marcio era del tutto inconsapevole, perché le tentazioni sono travestite di giusto. Sulle unioni tra omosessuali lo abbiamo intervistato e ci ha risposto così:“Di certo due uomini non possono avere un bambino da un utero in affitto di donna, dis20150718_214724 (1)integrando così il codice genetico della famiglia, che purtroppo è già in crisi, anche se di certo io non sono nessuno per giudicare gli omosessuali. Ho tanti amici omosessuali e transessuali, con i quali ho rapporti anche di lavoro e non solo di amicizia. Adesso, però compio un cammino di fede, che mi porta a fare cose diverse dal passato, senza voler giudicare, ma personalmente io non me la sento di fare le cose che facevo solo pochi anni fa, vivendo quel tipo di vita ho capito che non si può rompere i ponti col passato, ma si può vivere in questi ambienti con i valori Cristiani nel cuore. Il che significa: evitare il bere smodato, la droga assolutamente no, portare in questi luoghi sempre il comportamento di un Cristiano. Tuttavia, si deve stare attenti e cercare se possibile di evitare la tentazione di questi ambienti non mettendo la testa nella bocca del leone. Il matrimonio è un sacramento, se siamo fuori dalla Chiesa, non abbiamo rispetto del sigillo spirituale e del coniuge, non possiamo essere inconsapevoli di ciò che ci aspetta, di conseguenza meglio non sposarsi in chiesa e ciò vale per le coppie eterosessuali. Si deve avere massima considerazione dei diritti civili delle coppie di fatto, però non si può accettare l’utero in affitto, perché la famiglia, a mio parere, è formata da una madre e un padre, base e fondamento della società civile, se mettiamo in discussione la famiglia tradizionale distruggiamo tutto”. Sulle apparizioni e sulla resistenza della Chiesa, Brosio rimane convinto che presto verrà riconosciuta La Gospa (così chiamata in quei luoghi “La Madonnina”). Ciò che importa, sottolinea Brosio, non è andare a M11791733_10206272239982076_770208086_nedjugorje ma, soprattutto, è fondamentale il pellegrinaggio di ritorno, tornare mettendo in pratica i valori, che si sono uditi. Al suo libro Brosio ha lavorato 14 mesi e come ispirazione anche il Vescovo Emerito di Roma, Benedetto XVI, “ha scritto è firmato due decreti, che hanno permesso a Papa Francesco di cambiare la Chiesa, lo Ior e riportare trasparenza nella stessa, evitando così il fenomeno del riciclaggio”. Papa Francesco, prosegue il giornalista, insediatosi ha potuto così in pochi mesi cambiare i vertici dell’Istituto per le Opere di Religione, conosciuto come la Banca Vaticana.

Note su Paolo Brosio:

Paolo Brosio è nato ad Asti il 28 settembre del 1956. Studia al liceo scientifico Ulisse Dini di Pisa e successivamente si iscrive all’Università di Pisa, dove consegue la laurea in Giurisprudenza nel 1985. Inizia la sua carriera nel mondo del giornalismo a vent’anni. Inizialmente collabora con La Nazione e dopo aver conseguito la laurea passa alla redazione de Il S20150718_214645ecolo XIX, dove si occupa di cronaca giudiziaria. Nel 1992 approda al giornalismo televisivo. Prima è inviato speciale per Studio aperto (Italia 1) e poi lavora con Emilio Fede al Tg4, seguendo anche lo scandalo Mani Pulite, su cui ha scritto un libro nel 1994: “Novecento giorni sul marciapiede. Avventure e disavventure di un inviato a Tangentopoli”. Dal 1997 passa alla Rai, dove è ospite fisso alla trasmissione Quelli che il calcio, condotta da Fabio Fazio. Dal 2002 al 2006 è conduttore di Linea Verde. Nel 2006 è inviato al reality L’isola dei famosi (Rai 2)e nel 2008 nel programma Stranamore (Rete 4). E’ stato telecronista tifoso su Mediaset Premium, dove ha seguito le partite della Juventus fino al 2009. Dal 2012 conduce il programma Viaggio a, in onda su Rete 4. La sua vita privata ha vissuto momenti travagliati. Dopo un primo matrimonio con Serenella Corigliano, ha divorziato e nel 2004 si è risposato con la modella Gretel Coello, dalla quale si separa nel 2008. Questa separazione, unita alla morte del padre e ad un attentato incendiario al locale di cui era socio, lo hanno portato verso il vizio e la perdizione. Solo la fede e un pellegrinaggio a Medjugorje gli hanno restituito la vita e la serenità. In merito a questa esperienza ha scritto il libro “A un passo dal baratro” (2009). A questo primo libro su Medjugorje ne sono seguiti altri. In seguito alla rigenerazione spirituale, è diventato testimonial di numerosi eventi di beneficenza e solidarietà.  

Note sul libro: HbA9ecjC0e1b_s4-mb

Il filo narrativo che attraversa questo libro è la “storia segreta” di Maria, così come la svelò al mondo suor Maria di Àgreda, figura straordinaria di mistica, vissuta nel 1600 vicino a Saragozza. Suor Maria venne chiamata “Lady in blue” in Nordamerica, perché con oltre cinquecento fenomeni di bilocazione, riconosciuti persino dal Tribunale dell’Inquisizione, si manifestò anima e corpo nel “Nuovo Mondo” in Texas, Arizona e Messico per catechizzare le tribù. La Chiesa continua a tacere e a sospendere il giudizio sulle apparizioni mariane in Bosnia-Erzegovina, ma i miracoli, i segni, le profezie non cessano di moltiplicarsi e sono il frutto di un preciso disegno che lega Saragozza a Medjugorje. In questi tempi oscuri, la Madonna vuole portare a tutti il suo messaggio di consolazione e di speranza. Per realizzarlo continua a moltiplicare prodigi. I nuovi misteri di Medjugorje, di cui i veggenti sono messaggeri, porgono un invito alla conversione per tutta l’umanità. Paolo Brosio scova storie e indaga avvenimenti inspiegabili con la sua straordinaria capacità di raccontare da cronista e da uomo di fede.

                                                                                                                                                                  Lucia De CiccoLucia De Cicco (2)

Documento preliminare del PSC presentato alla Comunità di Cerisano nel Consiglio del 3 Agosto

th (19)Il contenuto all’ordine del giorno del consiglio comunale dello scorso 3 Agosto : Adozione del documento preliminare del PSC del Comune di Cerisano.

Il Piano Strutturale Comunale (PSC) definisce le strategie per il governo dell’intero territorio comunale, in coerenza con gli obiettivi e gli indirizzi urbanistici della Regione e con gli strumenti di pianificazione provinciale espressi dal Quadro territoriale Regionale, dal Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale e dal Piano di Assetto Idrogeologico.

Il PSC fornisce indirizzi per le trasformazioni su scala comunale che saranno poi attivate da altri strumenti. Introduce la sostenibilità ambientale e territoriale quale dimensione strutturale verso cui orientare le scelte. Prevede una forma di attuazione processuale basata sulla valutazione in itinere delle previsioni ed il monitoraggio degli effetti prodotti. Definisce a partire da un attenta analisi del territorio e della comunità, punti di forza e di debolezza di un sistema complesso, determinando un modello di sviluppo della vita sociale ed economica che tuteli l’integrità fisica ambientale e l’identità culturale di un territorio e ne valorizzi risorse antropiche, peculiarità e beni storici. questo si legge dalle parole dell’assessore Eugenio Sansone, ai Lavori pubblici.1226__ingresso-palazzo-sersale

In coerenza con quanto previsto dalla L.R. 19/2002 e successive modifiche, l’Amministrazione Comunale di Cerisano in carica ha avviato da qualche tempo il nuovo processo di redazione del Piano Strutturale Comunale, attraverso un iter articolato.

L’Amministrazione Comunale di Cerisano è stata coadiuvata da consulenza tecnico/scientifica  dal dipartimento di ingegneria civile dell’Università della Calabria, professore Mauro Francini, e dagli  ingegneri Mariafrancesca Viapiane, Annunziata Palermo e Maria Colucci.

I risparmi ottenuti dalla chiusura sono stati reinvestiti per ripartire nella redazione del PSC che sarà il primo strumento di programma della storia di questo Comune che fino ad oggi è stato dotato solo di un programma di fabbricazione risalente a molti anni addietro.13484467

Un piano questo che sarà trasparente, realistico, in linea con le direttive regionali e nazionali, che non sarà un semplice strumento di classificazione del territorio fisico in sott’ambiti ma che andrà a creare si auspica un modello di sviluppo sociale, culturale ed economico/urbanistico migliore. Ed è auspicabile la collaborazione di ogni singolo cittadino alla stesura definitiva di codesto piano, ad oggi solo una stesura parziale. perché si vorrà contestualizzare il Piano alla particolare condizione ambientale che si vive nella Comunità, inserita in una ben più precaria a livello nazionale. Ciò quando emerso dalla relazione di Sansone, esposta al Consiglio.

0
Assessore Sansone

“L’Amministrazione comunale è pronta ad ascoltare il parere di tutti, il pensiero della gente lo spirito di una comunità ponendosi come “primus inter paris” in un contesto che deve ritrovare anche tramite il processo partecipativo della politica la propria identità, il proprio valore. L’ Amministrazione insieme ai tecnici è pronta ad incontrare tante volte quanto basta i cittadini per arrivare ad un piano condiviso che sia di tutti, che sia di Cerisano e dei Cerisanesi. Abbiamo voluto proporre un piano onesto, venuto fuori da un sentito dibattito, che non faccia distinzioni tra amministratori e amministrati, tra centro e periferie, tra imprenditori e agricoltori, che guardi con fare realistico al territorio e ai giovani di questo territorio, ai problemi che ci sono stati e a quelli che potrebbero esserci non facendo scelte coraggiose e oculate. Un’analisi del contesto ambientale, quella portata all’attenzione del Consiglio, che pone l’accento alla crescita abitativa, o per meglio definirla, la “possibilità di costruire”quasi ovunque nonostante il gran numero di vani non utilizzati e il lento decremento demografico, nonostante i problemi di dissesto idro-geomorfologico del territorio in molte zone, nonostante la presenza dei pochi servizi presenti in alcune aree periferiche del paese, nonostante il continuo e progressivo svalutarsi dei beni immobili presenti th (18)sul territorio.  Risulta poco valorizzata la natura agro-forestale di alcune l’identita storico-culturale del borgo. Si vuole ridare valore e identità al borgo, limitando la cementificazione selvaggia e senza regole che ha portato alla costruzione di abitazioni in zone poco vocate, con problemi di natura geologica, cercando di stabilire dei criteri di qualità, con la presenza di maggiori aree a servizio fruibili ai cittadini, con la definizione di tipologie costruttive uniformi nelle diverse zone di Cerisano, con la definizione dei colori e dei materiali tipici a cui è legata storicamente la nostra comunità, con misure adeguate, qualora ce ne fosse la possibilità, per incentivare il riutilizzo delle abitazioni abbandonate nel centro storico, cuore pulsante della nostra comunità”.

Arresti domiciliari a Roberta Tattini; Operazione Aemilia contro la ‘Ndrangheta

 th (17)Accogliendo l’istanza della difesa, nei giorni scorsi il Gip Alberto Ziroldi ha concesso gli arresti domiciliari a Roberta Tattini, consulente fiscale bolognese arrestata nell’ambito dell’operazione Aemilia contro la ‘Ndrangheta. Tattini, accusata di concorso esterno in associazione mafiosa, era in carcere da fine gennaio e prima il Riesame, poi la Cassazione, avevano in precedenza respinto i suoi ricorsi. Difesa dall’avvocato Girolamo Mancino, ora è ai domiciliari a casa dei genitori.