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Cosa significa Essere profughi oggi

migrantiCOSENZA – C’è chi subisce l’attualità e accetta passivamente tutto quello sente intorno e chi invece prova a fare un passo in più, sforzandosi di capirne meglio meccanismi e retroscena.

E proprio dal desiderio di alcune persone e di alcune organizzazioni del territorio (Coordinamento Libera Cosenza, Otra Vez Bio Eco Equosolidale, Gruppo Emergency Cosenza, le cooperative sociali Dignità Del Lavoro e R-Accogliere) di fare maggiore chiarezza su un argomento così complesso, ma quanto mai appunto attuale, come quello dei migranti e dei profughi, che nella bottega del commercio equo di via Mari si è tenuto ieri un incontro dal titolo “Essere profughi oggi”. Ad aiutare a trovare alcune risposte Donatella Loprieno, docente di Diritto dei migranti, presso il Dipartimento di Scienze politiche e Sociali dell’Unical.

L’immagine del piccolo Aylan ha toccato il cuore di tutti, scatenando reazioni differenti e anche qualche strascico di polemica. Ma Aylan non è il primo e non è l’unico che ha perso la vita in modo così tragico. Aylan ha scosso le coscienze, in qualche modo ha aperto gli occhi su una vicenda, quella della Siria, che non è poi così lontana come si possa credere. Ha mobilitato cittadini e istituzioni, smuovendo persino i più alti vertici politici degli stati europei.

Ma Aylan non è il primo: è diventato l’emblema di un popolo in fuga; è diventato l’emblema di tutti coloro che fuggono.

Partendo da qui emerge allora prepotente l’esigenza di capire, di sapere, di conoscere. Perché i migranti non sono tutti uguali, nonostante i tentativi di facile generalizzazione; non hanno la stessa storia, le stesse esperienze, la stessa identità. E non si riduce solo ad una questione di linguaggio, all’utilizzo di termini politically correct: le parole custodiscono significati precisi. Un glossario consapevole che apre naturalmente la strada ad nuovo modo di intendere l’accoglienza, ad un approccio basato sulla reciprocità e il senso di responsabilità verso l’altro.

L’incontro ha sollevato numerosi spunti di riflessione e di interesse, dipanandosi tra i dettami delle convenzioni internazionali, le altalenanti scelte politiche dell’Europa e degli stati membri, le specifiche esigenze degli operatori di frontiera, le legittime richieste dei viaggiatori, l’inadeguatezza culturale delle nostre comunità, guidate troppo spesso dalla paura del diverso.

Un dibattito che non si ferma solo alle parole. L’appuntamento infatti è per venerdì 11 settembre, in piazza 11 settembre, al sit-in delle donne e degli uomini scalzi, un presidio di solidarietà con i migranti che partendo dal Lido di Venezia attraverserà idealmente tutta l’Italia.

Mariacristiana Guglielmelli

Alla ricerca di giovani talenti 3.0

resto al sudCOSENZA – Si avvicina l’inizio del nuovo anno scolastico e riparte anche la Scuola dei Talenti del Sud.

La Resto al Sud Academy è una scuola speciale, perché si frequenta online e perché costituisce uno spazio di condivisione e apprendimento che segue metodologie e insegnamenti altamente innovativi, con l’obiettivo di contribuire ad arginare in qualche modo la fuga dei cervelli. Tra gli strumenti per il raggiungimento di questo ambizioso traguardo c’è il progetto presentato ieri nel Chiostro di San Domenico da Anna Laura Orrico, blogger di Resto al Sud e fondatrice del Talent Garden Cosenza, Pino Zuliani, direttore customer marketing e comunicazione Conad, Rosaria Succurro, assessore alla Comunicazione del Comune di Cosenza.

Il progetto, sostenuto dal gruppo Conad, con la partnership della Ninja Academy e di Tiscali, prevede proprio di offrire a giovani dei quartieri svantaggiati delle nostre città la possibilità di usufruire in forma gratuita delle competenze di professionisti del settore per conoscere il mondo del digitale e cogliere l’occasione di rimanere sul territorio. La prima edizione ha coinvolto sei giovani provenienti dalle periferie di Napoli, Taranto, Palermo, Catania, Sulcis e L’Aquila. Quest’anno anche Cosenza è stata inserita tra le città partecipanti.

“Si tratta di investire sulle persone, ovvero sui giovani, e sulle loro capacità – ha spiegato Pino Zuliani – favorendo la creazione di leader preparati e la costruzione di microfiliere territoriali”. Coniugare dunque il sapere e il fare, secondo le linee che una grande azienda cooperativa come Conad segue con successo, se si considera l’avvio 53 anni fa proprio dall’idea di 4 giovani imprenditori.

Social media, web grafica e web tv sono ambiti di interesse di grande attualità e in fase di continua evoluzione. Con Resto al Sud Academy possono diventare nuove opportunità di formazione e inserimento nel mondo del lavoro.

Per partecipare: la richiesta con lettera di presentazione, curriculum vitae e documento di identità, va inoltrata entro il 20 novembre a talenti3.0@restoalsud.it. I candidati sosterranno un colloquio via web con il coordinatore dell’Academy. Maggiori informazioni sul sito www.restoalsudacademy.it.

 

Mariacristiana Guglielmelli

Conferenze territoriali del progetto Epas

PALAZZO DEI BRUZICOSENZA – La valorizzazione e rigenerazione del patrimonio immobiliare pubblico è un tema di grande attualità, che coinvolge sia l’idea strategica di città e, quindi, di territorio che le amministrazioni locali intendono attuare, sia aspetti d’intervento edilizio e urbanistico, e, più in generale, programmi di riqualificazione del contesto urbano.

Il rilancio del Partenariato Pubblico – Privato e dei suoi strumenti attuativi è unanimemente considerato un’imperdibile occasione per gli Enti locali, utile all’avvio e al consolidamento di virtuosi processi di sviluppo locale. Le istanze che provengono dai territori includono non solo una forte determinazione in un contesto di rinnovamento istituzionale che sia in grado di declinare funzioni, competenze e programmi, ma anche la piena consapevolezza nel considerare il Partenariato Pubblico – Privato un “pillar” fondamentale di un’efficace pianificazione dello sviluppo territoriale.

Con queste premesse ha preso forma l’iniziativa del Dipartimento per gli Affari regionali, le Autonomie e lo Sport (DARAS) – Presidenza del Consiglio dei Ministri, di realizzare due “Studi – Linee Guida” che fossero in grado di orientare e supportare le Pubbliche Amministrazioni e i soggetti coinvolti, sia nella valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico, sia nella riflessione e nell’eventuale avvio di progetti in Partenariato Pubblico Privato.

Nell’ambito delle iniziative di diffusione dei risultati degli Studi – Linee guida, il Comune di Cosenza ospita l’unica Conferenza in Calabria, venerdì 24 luglio, nella “Sala Nova” del Palazzo della Provincia dal titolo Le Conferenze Territoriali, Opportunità per lo sviluppo socio-economico dei territori”.

Gli “Studi – Linee Guida” sono stati realizzati con il supporto di Studiare Sviluppo s.r.l., Società in House del Ministero dell’Economia, soggetto attuatore del progetto EPAS, finanziato nell’ambito del PON GAS FSE 2007-2013 e in stretta collaborazione scientifica con Agenzia del Demanio e con il Dipartimento per la Programmazione e il Coordinamento della Politica Economica – Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Un’imperdibile occasione per Amministratori pubblici e attori locali d’implementazione di competenze e di riflessione. La conferenza territoriale EPAS di Cosenza è un evento di grande importanza per la Calabria. Per un’intera giornata si succederanno al tavolo dei relatori i qualificati rappresentanti delle Amministrazioni centrali dello Stato che hanno collaborato alla redazione degli studi – Linee Guida.

La giornata prenderà il via alle ore 9.30, con i saluti istituzionali del Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto e del Presidente del Consiglio Comunale Luca Morrone. Prenderà parte ai lavori anche l’Assessore regionale alle Infrastrutture, prof.Roberto Musmanno. Introdurrà i lavori delle due sessioni di lavoro Giovanni Vetritto, Direttore Generale presso il Dipartimento per gli Affari regionali e Sport – Presidenza del Consiglio dei Ministri. Previsto anche un Panel dei Sindaci con gli Amministratori di Enti locali del territorio regionale. Nel pomeriggio saranno possibili incontri bilaterali con gli esperti del Dipartimento della Programmazione e Coordinamento della politica economica della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dell’Agenzia del Demanio per porre questioni o richieste di chiarimento riguardanti specifici progetti da avviare o in corso.

L’intera giornata è coordinata da Adriano Ferracuti, senior advisor presso il Dipartimento per gli Affari regionali, le Autonomie e lo Sport della Presidenza del Consiglio e responsabile delle relazioni istituzionali del progetto EPAS, il quale ha curato la redazione dei due Studi – Linee Guida.

Sedicesima edizione de “Il Borgo Incantato”

Gerace (Rc)GERACE (RC) – Mancano pochi giorni per la sedicesima edizione de “Il Borgo Incantato – l’arte di strada nei vicoli”, uno degli eventi più attesi dell’estate geracese. La rassegna d’arte di strada, organizzata dal Comune di Gerace in collaborazione col Direttore Artistico, Luigi Russo, si terrà infatti dal 24 al 28 luglio.

Giocolieri, funamboli, cabarettisti, bande musicali e tanti altri artisti, si esibiranno per cinque sere lungo i vicoli e nelle piazze della millenaria “Città dello sparviero”. L’inizio degli spettacoli è previsto per le ore 21. I visitatori potranno anche gustare le specialità gastronomiche locali presso i punti di ristoro. Lungo la panoramica “Passeggiata delle Bombarde”, inoltre sarà allestito un percorso espositivo di artigianato tradizionale ed artistico.

“Ogni anno a Gerace giungono turisti e visitatori provenienti da tutto il mondo” riferisce il sindaco, Giuseppe Varacalli. “Il Borgo incantato è un’occasione per far conoscere ed apprezzare il fascino e le bellezze di Gerace in un’atmosfera cordiale e gioiosa. Anche le principali vie della città, opportunamente infiorate grazie alla sensibilità ed alla collaborazione dei titolari di attività commerciali e dei cittadini, contribuiranno a rendere più accogliente”.

Cittadinanza onoraria per il vescovo Oliva

Religione: mons. Francesco Oliva ordinato vescovo di Locri-GeraceGERACE (RC) – Il Consiglio Comunale di Gerace è stato convocato, in seduta straordinaria, per le ore 16,30 di oggi, lunedì 20 luglio, presso Palazzo Grimaldi-Serra, sede del Municipio, per conferire la cittadinanza onoraria al Vescovo della Diocesi di Locri-Gerace, mons. Francesco Oliva, nel primo anniversario della sua Ordinazione Episcopale, alla presenza delle massime autorità istituzionali, civili, militari e religiose.

Il 5 maggio 2014 mons. Francesco Oliva, 64 anni, nato a Papasidero (CS), già Vicario Generale della Diocesi di Cassano allo Jonio e Giudice presso il Tribunale Ecclesiastico Regionale Calabro nonché docente di Morale Fondamentale e di Diritto Canonico, è stato eletto Vescovo della Diocesi di Locri-Gerace. Un giorno dopo l’annuncio ufficiale della sua nomina alla guida della Chiesa della Locride, il vescovo eletto ha indirizzato all’Amministratore diocesano, ai sacerdoti, ai diaconi, ai religiosi e alle religiose, ai fedeli laici della Diocesi il suo primo messaggio col quale manifestava attenzione per gli ultimi e rivolgeva un pensiero ai giovani, a chi non ha un lavoro, agli immigrati in cerca d’una vita migliore, a chi subisce le vessazioni dei disonesti dimostrando, così, quale sarebbe stato il nuovo corso della vita diocesana sull’esempio di Papa Francesco. Successivamente, mons. Oliva annunciava, per il tramite dell’Amministratore Diocesano, mons. Cornelio Femia la sua decisione di essere ordinato vescovo nella millenaria Cattedrale di Gerace il 20 luglio 2014, data in cui avrebbe fatto anche il suo ingresso ufficiale in Diocesi. Un evento non a caso definito “storico” visto che l’ultima ordinazione episcopale nella millenaria Cattedrale, risaliva al 21 settembre 1913, quando l’arciprete di Mammola, monsignor Cosma Agostino, venne ordinato dal vescovo del tempo, Giorgio Delrio.

La multiculturalità di Palazzo Gervasi

palazzo di cosenza220COSENZA – Accoglienza e integrazione le parole chiave della conferenza stampa di presentazione del nuovo progetto dell’Amministrazione comunale nella Sala Quintieri del Teatro Rendano.

Gli ingegneri Michele Fernandez ed Elvira Azzato hanno infatti illustrato i dettagli dei lavori di ristrutturazione di Palazzo Gervasi che a breve ospiterà un Centro Polifunzionale per l’integrazione e l’inclusione sociale degli immigrati extracomunitari regolari.

Un progetto che rientra nei PON Sicurezza per lo Sviluppo, Obiettivo Convergenza 2007-2013 e che ha inteso coniugare due aspetti importanti per la città e per l’attuale Amministrazione: da una lato il recupero di un palazzo storico patrimonio inestimabile della collettività, dall’altro la possibilità di offrire una serie di servizi che possano contribuire a rendere tutti cittadini secondo i medesimi parametri.

Un lavoro che per gli aspetti prettamente strutturali ha messo in campo interventi innovativi nel panorama nazionale e addirittura unici per il sud, prevedendo un tavolato a fibre a carbonio per garantire la maggiore sicurezza di stabilità dell’edificio.

L’idea nasce da una presa di coscienza: Cosenza sta diventando sempre più multietnica e multiculturale. Soprattutto il centro storico sta vivendo negli ultimi anni una tendenza di ripopolamento grazie a persone apparentemente così distanti dal nostro modo di intendere le cose. Quasi 1200 le persone provenienti da paesi extraeuropei e regolarizzate nella nostra città, censite nel centro storico. Persone che purtroppo non sempre riescono ad usufruire di quelli che sono a tutti gli effetti loro diritti.

Il nuovo Centro Polifunzionale di Palazzo Gervasi intende rispondere a queste esigenze, attraverso laboratori di formazione linguistica e per la mediazione culturale che possano favorire il dialogo tra le istituzione e le comunità presenti sul territorio, un Internet Social Point, una sala aperta alle diverse espressioni religiose, una cucina attrezzata per incentiva lo scambio gastronomico, uno sportello di orientamento al lavoro, un centro diurno per minori.

Soddisfatto il sindaco Occhiuto che, nel suo intervento, ha voluto innanzitutto ringraziare il prefetto Cannizzaro per aver supportato l’avvio della presentazione del progetto. “Un esempio di democrazia urbana – lo ha definito – perché rappresenta un canale di accesso ai servizi uguale per tutti”.

Alla dottoressa Giuliana Misasi, dirigente del settore Welfare del Comune, l’incarico invece di affrontare gli aspetti legati alla gestione del Centro. Secondo il progetto al Comune spetta individuare una organizzazione o un consorzio da accompagnare nella gestione del bene e dell’attività per i prossimi cinque anni. Un’occasione d’oro per molte realtà del territorio, invitate alla conferenza stampa, che saranno presto contattate per sedere intorno ad un tavolo a definire i criteri di valutazione per l’assegnazione stessa. Una interazione tra amministrazione e società che assume i contorni di una partecipazione dal basso, o meglio di una compartecipazione.

 

Mariacristiana Guglielmelli

L’attualità di Romero nella Chiesa di Francesco

presentazione romeroCOSENZA – A pochi giorni dalla sua beatificazione, il Centro Diocesano Missionario e il SAE (Segretariato Attività Ecumeniche) di Cosenza ricordano la figura di Oscar Romero, nella Sala Rogliano della parrocchia di Loreto. Attraverso le parole di Vincenzo Altomare e don Michele Fortino è stato presentato il libro “La Chiesa non può stare zitta”, che raccoglie scritti inediti del vescovo martire di El Salvador, ucciso il 24 marzo 1980, per mano di un mercenario assoldato dagli squadroni della morte filogovernativi.

Un appuntamento per accendere i riflettori su un testimone scomodo della cristianità dello scorso secolo, che la Chiesa ufficiale ha cercato quasi di nascondere, ma che i cuori dei campesinos salvadoregni non hanno mai dimenticato. La Parola che si fa azione, fino al sacrificio estremo della vita. Una “pastorale dell’accompagnamento” che ha caratterizzato la sua missione, rendendo la sua vocazione prossima agli ultimi. Una prossimità non solo di facciata o di buone intenzioni, ma una lotta quotidiana per i diritti di coloro che sono calpestati dalle logiche di potere. In una terra divisa tra militari e latifondisti, tra interessi multinazionali e corruzione dilagante, tra violenza inaudita e povertà stratificata ha saputo camminare accanto alla sua gente, condividendone i dolori, le speranze, le lotte.

Un percorso di consapevolezza, quello seguito da mons. Romero, che lavorava essenzialmente sulla presa di coscienza del popolo, per rovesciare le dinamiche della Storia dall’interno.

Il ricordo si è poi allargato a tutte le vittime che hanno insanguinato quelle terre, martiri per giustizia e testimoni di verità.

Un richiamo forte che interpella, ancora oggi, le coscienze di ciascuno: qual è il grado di coraggio e di  consapevolezza che guida le nostre scelte? Qual è l’impegno per gli ultimi e con gli ultimi?

Mariacristiana Guglielmelli

Presentato il programma di Gerace Libro Aperto 2015

Gerace Libro ApertoIl Complesso Monumentale di San Francesco d’Assisi ospiterà la IV Edizione della Rassegna di Editoria calabrese “Gerace Libro Aperto”. La manifestazione, che si conferma tra i maggiori eventi culturali della regione, si terrà dal 29 aprile al 3 maggio 2015.

Il programma è stato reso noto durante una conferenza stampa tenutasi nella Sala Consiliare di Palazzo Grimaldi-Serra, sede del Municipio di Gerace, in occasione della Giornata Mondiale del Libro, che conclude la campagna “#Ioleggoperché” ed in concomitanza con “Il Maggio dei Libri”. Ricco e variegato il programma della rassegna organizzata dal Comune in collaborazione con i sodalizi geracesi “Leggendo tra le righe”, “Club Unesco”, “Pro Loco” e “Eurokom Europe Direct”, col patrocinio della Regione Calabria, della Provincia di Reggio Calabria e dell’Ente Parco Nazionale d’Aspromonte. Tra i partner della manifestazione anche “Accademia Senocrito”, “Amata Terra”, “Associazione Francesco Perri”, “Caffè Letterario Mario La Cava”, “I Presidi del libro”, “Locri Teatro”, Scuola di Filosofia “Scholè”, “FlashBack Foto” (che ha curato la grafica dell’evento), “Fimmina TV”, “Promovideo”, “Radio e Video Touring”, “Radio RC International”.

Dieci le case editrici che hanno aderito all’iniziativa e che esporranno i loro titoli negli stand allestiti nella Chiesa di San Francesco d’Assisi: Disoblio, Falzea, Ferrari, Kaleidon, Laruffa, Leonida, Nuove Edizioni Barbaro, Pellegrini, Rubbettino, Sabbia Rossa.

La rassegna inizierà il 29 aprile, alle ore 9.30, nella Chiesa di San Francesco d’Assisi, con i saluti istituzionali del sindaco, Giuseppe Varacalli, dell’Assessore alla Cultura, Luca Marturano e del Presidente del Parco Nazionale d’Aspromonte, Giuseppe Bombino. Alle 10.30 gli studenti dell’Istituto Comprensivo “5 Martiri” di Gerace, si cimenteranno nella consueta e attesissima “Gara di lettura”. Ad aprire gli spazi dedicati alle presentazioni il volume per ragazzi “Parole Azzurre” di Giovanbattista Vavalà – Kaleidon Editore, alle ore11.30. Nel pomeriggio spazio alla poesia d’amore con “Canto l’anima del sogno” di Maria Frisina, edito da Rubbettino – collana Iride. A seguire il giornalista e scrittore Attilio Sabato presenterà il volume “Don Nunnari racconta la sua Calabria”, edito da Luigi Pellegrini, alla presenza dell’Arcivescovo di Cosenza – Bisignano, Mons. Salvatore Nunnari. Ancora la presentazione del volume “Moira”, di Giuseppe Bagnato, edito da Disoblio, e infine il Caffè Letterario “Mario La Cava” dedicherà un incontro alla figura ed all’opera di Mario La Cava.

Il 30 aprile si inizierà alle 16.30, presso la Sala Conferenze del Parco Nazionale d’Aspromonte, con il convegno – dibattito: “L’identità dell’Europa, popoli e culture”, organizzato da “Europe Direct, Calabria & Europa”. Alle 19.00, presso la Chiesa San Francesco d’Assisi “Racconti in amaranto” dell’attore Giacomo Battaglia – Falzea editore.

La giornata del 1 maggio avrà inizio alle 16.00, nella Chiesa di San Francesco, con la presentazione della collana “La Calabria che non c’è”, edita da Laruffa. Alle 17.20 “Amata Terra” della poetessa geracese Maria Eleonora Zangara – Laruffa editore. Alle 18.00 sarà la volta di Mimmo Gangemi con “Il prezzo della carne”, edito da Rubbettin. Alle 19.00 la performance teatrale “L’inquisitore di Dostoevskij” a cura di “Locri Teatro”.

Il 2 maggio, alle 16.00, presso la Sala conferenze del Parco d’Aspromonte, sarà presentato “Minita” di Domenico Forgione, Disoblio editore. Alle 17.00, si proseguirà con il volume della psicologa Maria Laura Falduto “Donne e sessualità – uno studio casistico tra soddisfazione e legami d’attaccamento”- Leonida editore con l’intervento dello psichiatra Pasquale Romeo; sarà proiettato il video “Matriarche” della compagnia milanese “Il Fischio” di Floriana Chailly. Alle 18.00, presso la chiesa di San Francesco, Marisa Larosa, presidente dell’Associazione “Leggendo tra le righe”, introdurrà la performance “Il veleno e la medicina” di Alberto Micellotta – Ferrari editore. Alle 19.00 si terrà, quindi, la cerimonia di consegna del riconoscimento ai parlamentari firmatari della legge istitutiva dell’Università di Reggio Calabria, a cura del Club Unesco di Gerace, col patrocinio del Comune di Gerace.

Il 3 maggio alle 16.00, presso la chiesa di San Francesco sarà presentato il volume “Una luce dal nulla” di Patrizio Politi edito da Laruffa. Alle 17.00 “Siamo tutti clandestini”, con la presentazione del volume “Beltempo” di Saverio Pazzano – Sabbiarossa edizioni. Alle ore 18.00 Santo Gioffrè presenterà “Il Gran Capitàn e il mistero della madonna nera”, Rubbettino editore. Alle 19.00 “Informazione e disinformazione: un confine sottilissimo”, convegno – dibattito con riflessioni sui libri “Carta vetrata” di Paola Bottero e “Marchiati” di Alessandro Russo, con l’intervento di Antonio De Bernardo, magistrato della DDA di Reggio Calabria. Alle 20.00 il quintetto “Accordeon Cilea” concluderà la rassegna con un concerto di fisarmoniche.

Dal 1 al 3 maggio, inoltre, il Centro Visite del Parco Nazionale d’Aspromonte, ospiterà la mostra d’arte curata dall’associazione “Amata Terra”.

Slotmob #85: continua la battaglia al gioco d’azzardo

slotmob RoglianoCOSENZA – A Rogliano è il turno del numero 85.

No, non stiamo dando i numeri né siamo in fila per essere serviti al banco dei salumi.

Si tratta dell’ottantacinquesima iniziativa contro il gioco d’azzardo realizzata nell’ambito della campagna nazionale di Slotmob, partita già da qualche anno.

Promotori dell’iniziativa nella cittadina calabrese R-Evoution Legalità, Banca Popolare Etica, Microdànisma, Economia di Comunione e Rete Mag delle Calabrie.

“L’idea nasce all’interno di un laboratorio su gioco d’azzardo e usura, durante il quale è emersa la necessità di sostenere quelle attività che nei nostri territori hanno deciso di rinunciare alle slot machine”. Con queste parole prende avvio la mattinata su via Guarasci.

Gli interventi che si alternano sono brevi e precisi. Non ci sono giri di parole. L’attenzione è tutta rivolta ai veri protagonisti dell’iniziativa. Da un lato il bar Misaggi che dall’estate del 2013 ha tolto le insidiose macchinette dai propri locali, dall’altro la comunità che ha scelto di premiare questo cambiamento.

A rendere ulteriormente significativa ed incisiva la riuscita dello Slotmob è stata la partecipazione e il coinvolgimento di studenti e studentesse del locale Liceo Scientifico e dell’Istituto Tecnico Economico “A. Guarasci”. L’entusiasmo dei più giovani ha regalato colore e vivacità all’iniziativa, ma soprattutto ha posto le basi per un reale percorso di consapevolezza. Un cammino di educazione e formazione che passa dall’analisi delle scelte concrete e quotidiane, così come dagli esempi di chi mette in pratica valori e posizioni di centralità degli individui e delle relazioni piuttosto che del denaro e del potere.

Oltre alle scuole ha aderito all’iniziativa anche l’Amministrazione Comunale che si è già dimostrata sensibile alla problematica. Con la Delibera del 31 ottobre 2012, infatti, ha posto il divieto di aprire nuove sale giochi e scommesse.

La rinuncia ai guadagni provenienti dalle slot machine non è una scelta semplice. Significa innanzitutto una perdita immediata dai ricavi delle giocate. Ma in alcuni casi può comportare anche mettersi contro gruppi di criminalità organizzata che si nutrono delle difficoltà delle vittime.

Il gestore del bar però è convinto della sua decisione. Anzi vorrebbe creare un’apposita sala da gioco, in stile vintage, che possa essere reale luogo di aggregazione.

Un’idea che risponde in pieno al motto dello Slotmob “Un bar senza slot ha più spazio per le persone”. Un’idea che si spera possa essere accolta positivamente dalla comunità, che sappia accogliere questa proposta anche oltre l’iniziativa odierna, che sappia comprendere fino in fondo l’importanza di ridare centralità alle relazioni.

 

Mariacristiana Guglielmelli

Il ricordo di Iqbal Masih

IqbalCOSENZA – Iqbal Masih potrebbe essere un bambino come tanti. La sua storia di sfruttamento nella lavorazione di tappeti potrebbe essere purtroppo simile a molte altre. Ma c’è qualcosa che fa sì che a vent’anni dalla sua morte ancora si parli di lui, ancora risuoni il suo nome e si racconti la sua storia.

Sarà per la sua morte prematura, avvenuta a soli dodici anni. O forse per le modalità brutali con cui è morto, freddato da alcuni colpi d’arma da fuoco mentre pedalava in bicicletta. Sicuramente la ragione principale risiede nel suo impegno contro il lavoro minorile, che ne ha fatto diventare un simbolo in tutto il mondo. Da schiavo ad attivista, è stato infatti la voce di tutti quei bambini che sono ancora oggi costretti a lavorare.

A Cosenza la memoria di questo dodicenne pakistano è stata celebrata da Luigi Marino, Noemi Caruso e Nina Clerici presso la bottega del commercio equo e solidale Otra Vez. Una vita raccontata con musiche, parole e movimenti, gomitoli di lana e note che si dipanano nella stanza e nelle pieghe dell’anima. Dodici anni che a ripercorrerli sembrano cento. Dodici anni così carichi di esperienze e di determinazione che non sembrano veri, quasi si trasformano in mito.

Eppure le emozioni che si provano nell’ascoltare delle vicende di Iqbal interpellano i presenti nel profondo e non lasciano spazi all’immaginazione. I 12 dollari per cui è stato venduto dai genitori per ripagare un debito contratto si sentono tintinnare nelle tasche. I crampi dei bambini per la fame causati dall’incessante lavoro pungono allo stomaco. La voglia sbarazzina di poter giocare e correre, finalmente liberi dalle catene, disegna un ghigno sulle labbra.

Luigi, Noemi e Nina dipingono il quadro di un’infanzia spezzata, di privazioni e sofferenze che stridono con la natura stessa dell’essere bambini, di desideri e fantasie che dovrebbero essere loro pane quotidiano.

Diritti negati, carezze e sorrisi negati. Il mondo degli adulti che si contrappone a quello dei bambini. Il potere e la ricchezza ad ogni costo contro i sogni e la semplicità.

L’applauso finale è catartico. Riporta al presente dagli spazi angusti e maleodoranti della fabbrica di tappeti. Si torna a respirare dopo l’apnea delle emozioni. Ma le sensazioni provate non scivolano via, semplicemente si trasferiscono e si trasformano. E dalla tristezza nascono pensieri e riflessioni.

 

Mariacristiana Guglielmelli