Tutti gli articoli di Raffaella Aquino

“Cinquanta sfumature di Renzi” i comici del Bagaglino stasera al Garden di Rende

Rende ( Cs) – C’è grande attesa per lo spettacolo “Cinquanta sfumature di Renzi” in programma questa sera al Teatro Garden di Rende nell’ambito della rassegna promossa e curata dall’assessorato alla Cultura ed Eventi del Comune, “Comicità in Teatro”. Gli storici comici del Bagaglino porteranno in scena una pièce teatrale firmata Pierfrancesco Pingitore. Dopo il debutto allo storico Salone Marcherita di Roma, lo scorso novembre, gli attori del Bagaglino arrivano a Rende dove si sta registrando il tutto esaurito. In scena le vicende del premier Matteo Renzi, interpretato da Demo Mura, insieme a quelle di personaggi assai noti del mondo politico come Maria Elena Boschi, Matteo Salvini e Beppe Grillo. Un cast d’eccezione con Martufello, Pamela Prati, storica super donna del Salone Marcgerita e Mario Zamma. Un attesissimo ritorno dunque, per il quale gli organizzatori assicurano che ci sarà molto da ridere e divertirsi. L’appuntamento è per le 21.00 di questa sera.

 

Raffaella Aquino

“Il tuo ricordo vivrà sempre”. A Cerisano l’ultimo saluto a Giovanni Mancina

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Cerisano (Cs)- Una folla commossa ha salutato nel suo ultimo viaggio Giovanni Mancina, ex sindaco di San Giovanni in Fiore, prematuramente scomparso ieri mattina nella sua abitazione di Cerisano. Un abbraccio unanime e centinaia di volti scuri, ancora increduli per quanto successo, la perdita di un caro amico, un collega attento e premuroso, una persona galante e generosa.  Una chiesa, quella della Madonna del Carmine di Cerisano, troppo piccola per accogliere le centinaia di persone accorse nel paese delle serre cosentine per l’ultimo saluto a Giovanni Mancina. E non c’erano soltanto gli amici di Cerisano, dove Giovanni era da sempre molto stimato e rispettato, ma anche tutti gli amici e parenti di San Giovanni in Fiore, il paese dove Mancina è nato e vissuto per anni. Un commosso ricordo quello del sindaco del paese silano, Giuseppe Belcastro, presente alla cerimonia funebre con gonfalone del comune. “Giovanni – ha detto il primo cittadino di San Giovanni in Fiore – è stato un amico sincero e leale, una persona sempre presente e assennata, attenta ai bisogni dei cittadini, non solo quando ha ricoperto il ruolo di sindaco di San Giovanni in Fiore, ma anche negli anni a seguire, sempre affezionato e legato profondamente alle sue origini. Oggi lo lasciamo nella sua Cerisano e siamo certi che anche qui il ricordo sarà indelebile”. E il ricordo di Giovanni resterà per sempre impresso nelle persone che hanno avuto il piacere di conoscerlo e apprezzarne  le qualità umane. Un politico di vecchio stampo, dapprima militante nel partito comunista e poi nelle fila socialiste, la passione per il suo lavoro all’Ospedale di Cosenza, l’amore incommensurabile per la sua famiglia hanno fatto di Giovanni un uomo di grande spessore morale e sociale. Cerisano perde una figura importante, l’amico di tutti, sempre sorridente e affettuoso. Mancherà a tutti Giovanni, a Caterina, sua moglie, ai suoi adorati figli Salvatore e Ivan e alla sua amata Antonella. Il suo ricordo resterà vivo nel cuore di ognuno.

Raffaella Aquino

Diagnosi iniziale dei tumori, anche l’Unical sulla rivista scientifica “Nature”

Arcavacata di Rende ( CS) – La rivista scientifica Nature ha  pubblicato in questi giorni i risultati di una ricerca che riguarda un biosensore di ultima generazione per diagnosticare patologie tumorali con una sensibilità che eccede di un milione di volte le tecnologie disponibili, aprendo la strada verso la diagnosi “iniziale” di malattie tumorali. Il progetto è stato sviluppato presso l’università americana di Case Western Reserve University a Cleveland in collaborazione con l’Istituto di Nanotecnologia (CNR–NANOTEC) di Rende e l’Università della Calabria, quest’ultima rappresentata dal prof. Antonio De Luca, docente di Fisica applicata. La ricerca nasce dall’esigenza clinica di individuare enzimi e proteine di bassissimo peso molecolare, che sono espressione di cellule tumorali circolanti e tessuti cancerosi. Le attuali tecniche diagnostiche, a causa di alcune limitazioni fisiche, non permettono di individuare molecole a basso peso molecolare (< 1000 Da) ed a basse concentrazioni (< 10 Micro-molari).Pertanto nella maggior parte dei casi le attuali tecniche diagnostiche forniscono risultati‘falsi negativi’ per pazienti effettivamente affetti da patologietumorali. La regola d’oro per prognosi favorevoli e per la cura del cancro, si basa sulla diagnosi precoce che potrebbe diventare ‘diagnosi iniziale’ se avessimo a disposizione sensori capaci di rivelare la presenza della singola molecola marcatrice in concentrazioni molari molto basse.

Innovazione l gruppo di ricerca – coordinato dal prof. Giuseppe Strangi, già docente dell’Università della Calabria e oggi Full Professor Case Western ReserveUniversity(USA) – ha sviluppato un biosensore basato su metamateriali nano strutturati capace di infrangere limiti diagnostici e rispondere alle esigenze cliniche di moltissimi centri di ricerca sul cancro nel mondo. In particolare, si tratta di una piattaforma per biosensingdi ultima generazione realizzata mettendo a sistema metamateriali iperbolici che agiscono da chip fotonici interrogati da luce laser, e da canali microfluidiciper guidare i fluidi biologici da testare sulla superficie del sensore. I metamateriali sono materiali artificiali, che non sono disponibili in natura, le quali proprietà fisiche sono definite dall’organizzazione di strutture plasmoni che su scala nanometrica, pertanto costituite da pochi atomi. In maniera similare ai processi naturali, dove atomi e molecole vengono elegantemente assemblati per formare strutture con peculiari relazioni tra forma e funzione, i ricercatori hanno disegnato proprietà fisiche che vanno oltre quelle di materiali disponibili in natura, infrangendo barriere fisiche che per molto tempo sono state pensate come limiti insormontabili. Nell’ultimo decennio, le nanotecnologie hanno offerto panorami scientifici e opportunità straordinarie capaci di rivoluzionare campi di assoluta rilevanza per l’umanità come la medicina e le sorgenti alternative di energia. Questa ricerca pubblicata su Nature Materials (http://www.nature.com/nmat/journal/vaop/ncurrent/full/nmat4609.html)riporta i risultati diun progetto multidisciplinare per arrivare a disegnare e fabbricare nano sensori caratterizzati da estrema sensibilità, che eccede di diversi ordini di grandezza quella delle attuali tecnologie per la diagnostica medica. In particolare, il sensore e’stato testato con marcatori a bassissimo peso molecolare (circa 200 Da) in concentrazioni femto-molari (10-15 M), circa un milione di volte piu diluite delle attuali soglie diagnostiche. Gli studi mostrano come poche decine di molecole iniettate nel sensore possano essere rilevate singolarmente come spostamenti della lunghezza d’onda, circa 2 Ängstromper molecola, nello spettro di riflessione.

Verso la diagnosi iniziale del cancro

Molto presto, la maggior parte delle cellule tumorali circolanti esprimono proteine di peso molecolare molto basso, inferiore a 500 Dalton. Queste proteine sono generalmente troppo piccole e in una concentrazione troppo bassa per essere rilevate con le tecniche diagnostiche attuali, ottenendo risultati falsi negativi. La ricerca riporta che con questa piattaforma, sono state rilevate proteine marcatrici di 244 Dalton, che dovrebbe consentire ai medici di individuare i tumori in fase iniziale. Il nanosensore, che sta nel palmo di una mano, agisce come un setaccio biologico, isolando una piccola molecola proteica di peso inferiore a 800 trilionesimi di un nanogrammo da una soluzione estremamente diluita di poche decine di molecole per microlitro. Giuseppe Strangi, insieme a NimaSharifi – Case Comprehensive Cancer Center (USA) – hanno iniziato a testare il sensore con proteine correlate a tumori della prostata e del pancreas.Il rilevamento di proteine cancro-specifiche nel sangue apre una fondamentale breccia per il rilevamento dei tumori quando sono in una fase iniziale della malattia trasformando molte prognosi in favorevoli. I ricercatori sostengono che questa nuova tecnologia di rilevamento potrebbe aiutarli non solo a rilevare i tumori, ma a capire il sottoinsieme di patologia tumorale, ciò che guida la crescita e la diffusione delle cellule tumorali ed a cosa queste sono sensibili. A questo link è possibile ritrovare quello che la stampa internazionale ha scritto in merito a questa ricerca: http://www.nature.com/nmat/journal/vaop/ncurrent/nmat4609/metrics/news

 

 

A Riace la “moneta dei migranti”, il seminario in collaborazione con l’Unical

Riace ( RC)   – L’amministrazione comunale di Riace ha da tempo introdotto uno strumento monetario alternativo – chiamato moneta dei migranti – finalizzato da una parte ad una gestione attenta dei flussi finanziari a favore delle persone ospitate e dall’altra ad incentivare lo sviluppo economico locale, favorendo piu’ in generale l’inserimento degli ospiti nella realtà economica del paese , in maniera da coinvolgere nello scambio economico pure la cittadinanza. Negli ultimi anni presso il Dipartimento di Matematica ed Informatica ed il corso di laurea in Scienze Turistiche dell’Unical sono state portate avanti ricerche sul tema delle monete complementari e dei loro diversi utilizzi, in particolare approfondendo la tematica della Blockchain, ovvero della tecnologia che sta dietro al Bitcoin ed alle altre monete matematiche. Tali studi hanno permesso di avviare la sperimentazione dell’UCAL, sigla di Unicalcoin, quale strumento di incentivazione degli scambi culturali e promozione della trasparenza. Il seminario di Riace fornira’ l’opportunità di conoscere entrambe le esperienze, e confrontarsi quindi sulle possibilità di estendere la funzionalità e gli scopi delle attuali iniziative.

Il mensile “OK Salute” promuove la spiaggia di Isola Capo Rizzuto: “a misura di uomo e di bambino”

Isola di Capo Rizzuto ( KR) – “L’amministrazione comunale di Isola Capo Rizzuto, è lieta di informare i propri cittadini, e i turisti che si accingono ad affollare le nostre coste, che, per il terzo anno consecutivo, il nostro territorio si è aggiudicato la Bandiera Verde”. E’ quanto si legge in una nota stampa. Il Premio viene assegnato ogni anno dall’associazione dei Pediatri italiani su iniziativa del mensile “Ok-Salute”. Tante le caratteristiche necessarie che servono per entrare in questa speciale classifica: Arenile ampio dotato di ombrelloni; attrezzature riservate a più piccoli; presenza di ristoranti, pizzerie, bar e servizi vari. Inoltre, la sabbia che deve essere fine e pulita, la spiaggia dev’essere caratterizzata da fondali bassi e acque chiare, con la presenza costante di bagnini in caso di emergenza. Sono in totale 134 le località italiane che hanno ottenuto la bandiera verde, 16 in Calabria, 3 nel crotonese: Cirò Marina, Melissa e, appunto, Isola Capo Rizzuto. Ciò è avvenuto grazie anche al costante impegno che quest’amministrazione, da quando si è insediata, sta riservando a tutta la costa del territorio: pulizie costanti, sistemazione delle coste, messa in sicurezza e quant’altro anche nei periodi lontani dalla stagione estiva.

Isola Capo Rizzuto saluta Don Pino Caiazzo con una cerimonia di benvenuto

Isola di Capo Rizzuto ( KR) – Lo scorso sabato  presso il Pala Milone di Crotone, si è tenuta l’ormai nota proclamazione ufficiale di Don Pino Caiazzo ad Arcivescovo della Diocesi di Matera – Irsina. Una giornata storica per la comunità di Isola Capo Rizzuto, un concittadino che viene proclamato Vescovo da un altro concittadino, Monsignor Staglianò. Due Vescovi nati e cresciuti nello stesso territorio, un grande onore per tutta la comunità poter vantare due figure così importanti nel mondo della Chiesa. Dopo la proclamazione ufficiale del 2 Aprile, due giorni dopo, ovvero il 4 Aprile, Monsignor Caiazzo si è recato nella sua Isola Capo Rizzuto per celebrare una Messa di saluto ai suoi concittadini che già lo avevano seguito in massa al Pala Milone il giorno dell’annuncio. L’evento si è tenuto al Santuario di Capo Rizzuto, una folla di circa 2000 persone ha accolto “Don Pino” prima alla chiesetta della stessa frazione, per poi recarsi a piedi, in processione, al Santuario dove si è celebrata la Santa Messa. Tra racconti emozionati, riconoscimenti ed aneddoti, la messa è durata oltre due ore. In tutto questo anche una straordinaria coincidenza, proprio il 4 Aprile, Monsignor Caiazzo ha compiuto 60 anni, li ha festeggiati così in mezzo alla sua gente e ha ricevuto in regalo questo dono straordinario che il 16 Aprile lo porterà ufficialmente nella sua nuova “casa”, la Diocesi di Matera – Irsina. L’amministrazione comunale di Isola Capo Rizzuto non ha voluto far mancare l’affetto e la vicinanza a quella persona che per Isola rimarrà sempre Don Pino. L’evento è stato fortemente voluto dal Sindaco Gianluca Bruno e tutta l’amministrazione comunale, un occasione pubblica per porgere i migliori auguri al neo Vescovo ed omaggiarlo, in nome dell’ente comunale e della cittadinanza, di una pergamena e di un quadro: “L’amministrazione comunale di Isola Capo Rizzuto a Sua Eccellenza Reverendissima, Arcivescovo Pino Caiazzo, nuovo apostolo di Cristo, che ha costruito l’alto edificio della fede, partendo dal fondamento più basso: l’umiltà. Vivo compiacimento e auguri per la Sua elevazione Episcopale a nome di tutta la cittadinanza”. Felice e visibilmente emozionato il Sindaco Gianluca Bruno al momento della consegna dei doni, in seguito all’evento si è così espresso: “L’emozione di oggi si unisce a quella di Sabato al Pala Milone, è un onore poter assistere da Sindaco alla proclamazione di un Vescovo, viverla così da vicino è stato straordinario ed emozionate. E’ un evento storico per Isola Capo Rizzuto, due Vescovi nel giro di pochi anni, questo deve servire a darci una nuova etichetta, il nostro territorio e la Calabria in genere non devono essere ricordati solo per eventi negativi. Isola da oggi deve essere definita terra di Vescovi”.

Anche al Liceo “Mattei” di Castrovillari il progetto ” A tutto GASS”

Castrovillari ( Cs) – Si terrà domani, 8 Aprile,  nella convocata Assemblea d’Istituto degli studenti responsabili, in collaborazione con l’ACI di Cosenza e l’Autoscuola Notaro di Castrovillari, nell’ambito del Progetto nazionale “A tutto G.A.S.S. – Giovani artefici della sicurezza stradale-” (con il Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale) la “Giornata della responsabilità stradale”. I lavori saranno articolati in due sessioni: dalle ore 9.00, presso l’Auditorium dei “Licei Mattei”, saranno porti i saluti delle autorità presenti. Interverranno il D.S. dei “Licei Mattei” prof. Bruno Barreca, il pres. dell’Automobile Club di CS, dott. Sergio Aquino, il sindaco di Castrovillari, avv. Domenico Lo Polito. Relazioneranno il direttore del Progetto “atuttogass” Fabrizio Orsomarso ed il Docente –formatore ACI Nicola Buonfiglio, che illustrerà le principali tematiche inerenti all’educazione ed alla sicurezza stradale. Successivamente, si procederà alla somministrazione di test di responsabilità agli alunni della scuola patentati ed alla premiazione del miglior risultato conseguito: n.1 Corso guida sicura presso l’Autodromo ACI Vallelunga Roma.A partire dalle 11.15, nell’area esterna del L.S. “E. Mattei”, si effettueranno prove pratiche di guida ai simulatori e prove simulate in “stato di ebbrezza”, nonché prove di guida sicura. Presenzieranno i responsabili e testimonial dell’iniziativa Cristian Califano, responsabile Aree Riservate Progetto “Ready2Go”, Andrea Capitani, istruttore qualificato ACI Vallelunga, Antonio Notaro, responsabile didattico Autoscuola Aci-Notaro Castrovillari (istruttore qualificato Aci Vallelunga).

Smaltito il relitto spiaggiato a Botricello. L’Arpacal ha verificato la correttezza delle operazioni

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Catanzaro ( Cz) – E’ stato firmato ieri a Catanzaro il verbale finale di conclusione delle operazioni  di supervisione alla attività di bonifica e rimozione di una barca spiaggiata nel 2003 a Botricello, in provincia di Catanzaro, in occasione di uno dei tanti casi di trasbordo di immigrati clandestini sul mare Jonio calabrese. Alle opere di demolizione in sito dell’imbarcazione hanno partecipato i tecnici Valerio Chiricò e Pasqualino Cerminara del Servizio tematico Suolo e Rifiuti del Dipartimento provinciale di Catanzaro dell’Agenzia regionale per la Protezione dell’Ambiente della Calabria (Arpacal). I tecnici dell’Agenzia ambientale, infatti, sono stati chiamati a sovraintendere alle operazioni di sezionamento dell’imbarcazione, con il compito di verificare che la ditta incaricata rispetti dettagliatamente i criteri tecnici disposti, per questi casi, da una circolare della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 2003. La messa in sicurezza del relitto era stata disposta nell’immediatezza dello spiaggiamento, con l’allontanamento degli elementi potenzialmente inquinanti per le matrici ambientali; il sito, posto a trecento metri dalla battigia, era stato infatti recintato. Nel dettaglio delle attività svolte nei giorni scorsi a Botricello, quindi, si è proceduto alla rimozione del motore, delle batterie e del serbatoio preventivamente sigillati al fine di evitare fuoriuscite di carburante e altri liquidi. Gli stessi sono stati sistemati all’interno di un contenitore a tenuta e, successivamente, caricati per il trasporto. I tecnici della ditta incaricata hanno, quindi, proceduto all’aspirazione delle acque di sentina dai serbatoi e dal fondo dell’imbarcazione, unitamente alle acque meteoriche che si erano nel tempo infiltrate. La procedura, infine, si è conclusa con il sezionamento in blocchi del relitto ai fini del trasporto nell’impianto di trattamento. Al termine dell’operazione è stata verificata l’assenza di tracce visibili di sversamento liquidi sul terreno alla base dell’imbarcazione, il cui fondo è risultato integro e senza rotture o altri segni di deterioramento.  Tutto ciò è stato verbalizzato, alla presenza, oltreché dell’Arpacal, del personale dell’Agenzia delle Dogane  e dell’Autorità Portuale. La ditta incaricata alle operazioni, infine, a conclusione dello smaltimento, ha trasmesso la documentazione finale all’Arpacal, oltre alle autorità presenti alle operazioni, per concludere formalmente la procedura.

Confesercenti Cosenza organizza “La Festa del Mare” per dire no alle trivelle nel Mediterraneo

Cosenza ( Cs) – Una “Festa del mare” per dire SI al referendum sull’abrogazione della legge che consente le trivellazioni a breve distanza dalle nostre coste. A organizzarla è Confesercenti Cosenza, che intende sensibilizzare i cittadini a partecipare al referendum per difendere l’ambiente, la salute e l’economia del nostro territorio. La Festa del mare, che avrà luogo domenica 10 aprile in piazza 11 settembre a Cosenza, è stata presentata questa mattina in conferenza stampa nella sede di Confesercenti Cosenza. Erano presenti il presidente provinciale di Confesercenti e regionale di Assoturismo Vincenzo Farina, il consigliere regionale e delegato alla campagna referendaria Arturo Bova, il direttore regionale di Confesercenti Pasquale Capellupo e il professor Tullio Romita, docente Unical e presidente dell’Associazione Mediterranea di Sociologia del Turismo. «Il mare è il grande attrattore di questa regione – ha spiegato Vincenzo Farina – e fino a prova contraria il sistema del turismo balneare pesa al 90%. Non ci possiamo permettere di avere delle piattaforme in mare. Eravamo la culla della cultura e adesso abbiamo le trivelle?». E sulla Festa del Mare il presidente di Confesercenti Cosenza precisa: «La festa del mare al centro di Cosenza è una provocazione. Tutti i cittadini dell’area urbana devono comprendere l’importanza di questo referendum referendum. Noi per i gap strutturali che abbiamo perderemmo qualsiasi possibilità». E se il presidente Renzi si è augurato che il referendum fallisca, l’onorevole Arturo Bova ribatte: «La posizione del governo in questo momento non è giustificata. Io sono uno di quelli che ha chiesto il referendum. I tempi della politica, ad ogni modo, hanno impedito ai cittadini di conoscere bene il tema». Ed è, inoltre, anche un problema di tempi: «Si tratta di adeguarsi al fatto che le concessioni debbano avere una scadenza. Le durate delle concessioni sono state previste per prevenire i gravi problemi di tutela e sicurezza ambientale. La Calabria è la regione a più alto rischio sismico e idrogeologico. I costi di smantellamento, poi, sono altissimi: smontaggio e riempimento delle caverne che rimangono una volta tolte, vanno riempite con materiale particolare». Il prof. Romita, invece, ha detto: «Non capisco quale sia il modello di sviluppo di questa nazione. Credo che siamo ancor più sudditi dell’economia. È normale che intorno alle piattaforme c’è inquinamento. Sono problematiche note, una cosa così ovvia deve essere oggetto di discussione, in altri paesi i ministri sono stati costretti a dimettersi. Lo smantellamento delle piattaforme, poi, ha un costo notevole. Il problema ambientale c’è e noi dovremmo chiedere con forza alle società petrolifere lo smantellamento o, comunque, si potrebbe studiare una soluzione a metà e far in modo che vengano rivisitate come obiettivi. Ci sono due approcci allo sviluppo, il cosiddetto approccio sostenibile che viene definito dello sviluppo economico a ogni costo che si regge sulla teoria che il danno prodotto, per rientrare, diventa un nuovo business. Ma abbiamo ormai visto che ognuno si fa il suo guadagno e sui danni non si fa nulla». Il direttore Pasquale Capellupo ha citato Papa Francesco, nella sua introduzione. «La chiesa calabrese si è schierata con il sì. Io credo sia stato commesso un grave errore a voler buttare in politica un argomento di questo tipo. Il quesito è poca cosa rispetto alla battaglia. Si fa un ragionamento di tipo economico, culturale e ambientalista. Noi non possiamo tornare indietro. A Parigi l’anno scorso abbiamo detto che bisogna abbassare l’innalzamento della temperatura del pianeta, e poi si lavora per decidere altro. Il problema è raggiungere il quorum. Chi si sente impegnato in questa battaglia culturale deve manifestare il suo impegno e la sua militanza cercando di far conseguire i risultati».

 

Corso Unical pagato dal Comune, Miceli ( M5S): “metodi deprecabili e per nulla trasparenti”

Rende ( Cs) – “Da mesi girovagavano già per le stanze comunali, chi con un contratto a titolo gratuito e chi senza alcuna mansione specifica, adesso vincono il bando per partecipare al Corso di Alta Formazione in Europrogettazione, organizzato dall’Unical e pagato dal Comune. Il bando è stato promosso in fretta e in furia dal Comune di Rende che si è impegnato a pagare le quote di iscrizioni a 5 giovani professionisti rendesi. A rovinare la festa, una testata giornalistica on line, la quale ha divulgato tutto su internet due giorni prima del colloquio ufficiale e che ha azzeccato ben 4 nomi su 5 prima dei risultati”. E’ quanto sostiene, in una nota, il consigliere comunale pentastellato Domenico Miceli. “Al di là di tutto, – prosegue- sta di fatto che al Comune di Rende la gestione è sempre meno trasparente. Giovani professionisti scelti senza passare da selezioni pubbliche, persone che popolano i corridoi del Comune e molti uffici pubblici, senza che sia possibile chiarire il perché della loro presenza all’interno della casa comunale a meno che non ci si armi delle pazienza del mitico Sherlock Holmes. Possiamo affermare, senza paura di smentita, che il Comune di Rende continua a non essere la casa di tutti i cittadini rendesi ma sempre più la casa di pochi, forse con le giuste entrature o con qualche santo in paradiso. L’involuzione che Manna ha portato a Rende è direttamente proporzionale al Sistema Pezzi, che in vista dell’apertura del Sasus (del quale abbiamo chiesto dettagliata rendicontazione), ha pensato bene di istruire un manipolo di giovani professionisti che sia in grado, nel prossimo futuro, di progettare a livello europeo. Niente da obiettare sul nobile fine dell’assessore-professore universitario. Deprecabile il metodo utilizzato per “scegliere” e “selezionare” questi giovani. Alla faccia dei principi trasparenza nella Pubblica Amministrazione, della meritocrazia e delle selezioni ad evidenza pubblica. Sia chiaro. Per noi il nodo è politico, ovvero quello di una stravagante gestione della cosa pubblica che contestiamo ed è per tale ragione che sul caso, abbiamo inoltrato specifica interrogazione al sindaco, alla giunta e all’assessore di riferimento per chiedere la sospensione in autotutela delle procedure concorsuali”.