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Caso Marlane, oggi nuova udienza. Chiesta rivisitazione calendario: si rischia prescrizione

Sit - in davanti al tribunale

COSENZA – Nuova udienza, questa mattina, per il processo sul caso Marlane, in corso nel Tribunale di Paola. Sul banco degli imputati,  tredici ex responsabili e dirigenti dello stabilimento tessile accusati, a vario titolo, di omicidio colposo plurimo, lesioni colpose e disastro ambientale, per la morte di decine di operai e le patologie tumorali di altri ex lavoratori – che sarebbero state causate dai vapori della tintoria – e lo smaltimento illecito di rifiuti tossici.

Chiesta, intanto, la rivisitazione del calendario fissato dal Tribunale di Paola. Con solo due udienze alla settimana, infatti, per ascoltare gli oltre 13o0 testi, sarebbero necessari più di dieci anni.

 

Il caso Marlane

 

R.P.

Il Vino Cremisan a ‘Che Tempo che Fa’_INTERVISTA AUDIO

Il Vino Cremisan sarà al Salone del Gusto di Torino, presentato questa sera a ‘Che Tempo Che Fa’ da Carlo Petrini. Ad agosto, durante la due giorni  ‘I popoli che resistono’ tenutasi a Pentone (Cz), Ottoetrenta aveva sentito Patrizia Cecconi (Amici della Mezza Luna Rossa Palestinese) che aveva curato la degustazione dei ‘vini di Betlemme’.

 

Il Vis (Volontariato Internazionale allo sviluppo), avvalendosi di varie collaborazioni, ha valorizzato i vini Cremisan, prodotti con manodopera palestinese, apprezzati tanto da essere presentati al Vinitaly di Verona. Le antiche cantine ‘Cremisan’, presenti nelle terre occupate della Palestina da fine ottocento, sono gestite dai Salesiani.

«Si dirà: i palestinesi non bevono vino. No: gli islamici – e non tutti – non bevono vino – spiegava Patrizia Cecconi durante la degustazione fatta a Pentone ad agosto-  essere palestinese non significa appartenere a una religione, così come essere italiano non significa essere necessariamente cattolico: si può essere palestinesi e musulmani, palestinesi e cristiani, palestinesi ed ebrei o palestinesi e laici».


La presentazione di Patrizia Cecconi

a cura di Rita Paonessa

r.paonessa@ottoetrenta.it

Un ciclamino per la speranza

 

Un successo la vendita delle piantine a sostegno della ricerca sulla fibrosi cistica

 

CATANZARO – Una farfalla si posa su un ciclamino. Intorno è un gran da fare: si spostano tavoli e piantine, cartelloni e brochure informative. Alcuni bambini si avvicinano e chiedono un palloncino. Verde: come la speranza di sconfiggere la fibrosi cistica. La coreografia si ripete in numerose piazze della provincia di Catanzaro. Qui, nel fine settimana, i volontari della delegazione di Soverato della ‘Fondazione per la ricerca sulla fibrosi cistica – onlus’ e i volontari di altri gruppi locali, hanno venduto circa quattrocento ciclamini a sostegno della ricerca sulla malattia genetica più diffusa nel mondo occidentale. Un risultato superiore alle aspettative degli organizzatori. E un’occasione per far conoscere la malattia di cui, in Italia, una persona su 25 è portatore sano senza saperlo. Fino al 28 ottobre si può continuare a donare, 1 euro mandando uno o più  sms o 2 euro chiamando da rete fissa, al 45591. La vendita delle piantine rientra nella decima settimana nazionale per la ricerca contro la fibrosi cistica, in Calabria finanzierà il progetto 15/2012. In ricordo di Elena.

«E’ stato un successo – ha commentato la responsabile della delegazione Ffc di Soverato, Francesca Mandaliti – perché, oltre alla vendita, siamo cresciuti, abbiamo coinvolto nuove persone e associazioni e abbiamo avuto la possibilità di far conoscere questa malattia». A nome della delegazione, la responsabile ringrazia tutti i volontari e quanti hanno comprato il ciclamino o hanno dato un contributo economico. «Un ringraziamento speciale – aggiunge – va a Don Michele Fontana che ci ha permesso di tenere i ciclamini nei locali della sua parrocchia, a Satriano Marina».

La fibrosi cistica colpisce un neonato su 2500: ogni settimana quattro bambini si scoprono essere affetti da questa malattia. La loro vita sarà segnata da difficoltà a respirare, continui ricoveri in ospedale, aerosol, fisioterapia respiratoria quotidiana, pillole ingerite per digerire: la ricerca è importante per migliorare la qualità e le aspettative di vita e trovare una cura definitiva.

Le associazioni che hanno aderito all’iniziativa: Associazione Ramo di Speranza (Montepaone Lido), Athena Calcio (Cenadi), Catanzaro in movimento, Comitato civico L’Arco (Pentone) Confraternita della Misericordia di Scala Coeli,  Parrocchia Santa Maria della Pace (Satriano Marina).

 

Rita Paonessa

r.paonessa@ottoetrenta.it

«Sono stato ospite della mia vita», racconto di una vita al limite

Da sx Michele Merante, Mario Pugliese e Franco Gigliotti

PENTONE (CZ)-  Nella tasca porta sempre una fiche di 20.000 lire: tutto quello che gli rimase dopo aver giocato 40 milioni al casinò. «La vita non è solo quella che si è vissuta, ma anche quella che si sarebbe potuta vivere», lo ripete Mario Pugliese. Classe 1957, si è messo a nudo di fronte alla sua comunità. Ha raccontato la sua storia, ‘una vita al limite’ la definisce: l’infanzia senza scarpe, la partenza per Milano, gli hotel (prigioni e stazioni), i giostrai, la malavita  – o la «vita mala» – la droga. Passa da un anno all’altro. «Sono stato ospite della mia vita», ribadisce.  Arriva al secondo tempo: niente droga, impegno contro la violenza su donne e bambini, passione per l’ornitologia e premi nei relativi concorsi. Condivide il suo percorso nell’incontro organizzato dal Comitato civico “L’Arco”. Mette in guardia chi lo ascolta – soprattutto i giovani perché basta un attimo per perdersi – e propone di istituire uno sportello per minori e ragazze madri. Il racconto di una vita è stato introdotto da Franco Gigliotti e Michele Merante, membri del Comitato. Entrambi hanno sottolineato come Mario Pugliese ribadisca sempre che il suo non è un esempio da seguire. A inizio serata Faustina Macrì ha letto la lettera di una volontaria Caritas che ha operato nel carcere di Siano.

Mario Pugliese parte dell’infanzia. Nasce a Pentone. Dove gira sempre scalzo, anche in una discarica alla ricerca di un po’ di alluminio per racimolare qualche soldo. A quattordici anni lascia la scuola edile e parte per Milano. Da allora diventa un nessuno. «Pascolavo tra la stazione e la metropolitana, se rubavi un cartone ti accoltellavano –  ricorda – giravano delinquenti, pedofili…dormire non si dormiva: avevo paura». «Ho sempre vissuto rubacchiando», aggiunge. Entra ed esce dal carcere minorile, molte volte si fa beccare di proposito: per avere un pasto caldo e un posto dove dormire.

Un gruppo di giostrai lo prende con sé. Sulle prime sembra il paese dei balocchi. Ma è un inferno. Mario vive da schiavo: recluso, manodopera a costo zero, pranzo fuori accanto al cane. Riesce a fuggire, scappa nei boschi. Per qualche tempo vive con gli zingari – «almeno venivo trattato da essere umano» commenta. Dopo la malavita o la «vita mala», come la chiama lui. L’incontro con la droga. «Ho cominciato con gli amici, con il solito ‘prova’ – racconta – ‘smetto quando voglio’…mi fa ridere questa frase». Mario entra in un giro di trafficanti: sarà arrestato, vivrà anche l’isolamento completo. Arriva pure a fare uso di eroina. «L’eroina ti annienta, l’eroina ti fa perdere il rispetto di te stesso – dice – non riesci a descrivere cosa provi, ecco perché è così difficile uscirne». Ma Mario ne esce. E non dalla porta dell’overdose o dell’aids. Ne esce pensando alle figlie, dopo tentativi e ricadute, «crampi come coliche renali» e anni in cui «il richiamo dell’eroina lo senti nella tua testa».

Oggi è ritornato nel suo paese, racconta la sua storia e forse si sorprende dell’ascolto e dell’affetto dei suoi concittadini.

 

Rita Paonessa

 

Uniti contro la fibrosi cistica, vendita ciclamini ed sms solidali per raccolta fondi

In occasione della 10a settimana nazionale per la ricerca contro la fibrosi cistica, la Delegazione di Soverato  (Cz) organizza due giorni di raccolta fondi. Con un’offerta minima di 10 euro si potrà acquistare una piantina di ciclamino e dare, così, un contributo alla ricerca contro la malattia genetica più diffusa. Il ricavato delle vendite sarà totalmente devoluto alla Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica – onlus e nello specifico contribuirà al progetto di ricerca 15/2012 che la Delegazione di Soverato si è impegnata a finanziare in ricordo di Elena.

Sabato 20 e Domenica 21 ottobre, dalle 9.00 alle 19.00, i volontari della Delegazione saranno presenti a: Catanzaro (Piazza Prefettura), Montepaone Lido (Piazza San Francesco), Soverato (Piazza Maria Ausiliatrice il 21 lungo mare Europa ), Isca sullo Ionio (Piazza San Michele), Guardavalle Marina (Piazza Stazione Ferroviaria) Catanzaro Lido (Piazza Garibaldi), Davoli ( Piazzale antistante Chiesa San Roberto Bellarmino) Pentone ( Piazza Monsignor Virgilio Tarantino) Capistrano (Piazza Renoir), Chiaravalle ( Piazza Dante) Scala Coeli (Piazza L. Aielo) Monterosso Calabro (Piazza Luigi Razza), Satriano Marina (Parrocchia Santa Maria della Pace) Sellia Marina (Punto Via Mercato).

È, inoltre, in corso la campagna dell’sms solidale: dal 14 al 28 ottobre si può donare 1 euro mandando uno o più  sms da tutti gli operatori di telefonia mobile e 2 euro chiamando da rete fissa il 45591.

La fibrosi cistica è la malattia genetica più diffusa al mondo. In Italia vengono diagnosticati circa 200 nuovi casi all’anno. E’ causata da un gene alterato (cftr) che determina produzione di muco denso danneggiando progressivamente l’apparato respiratorio e digerente. Non c’è ancora una guarigione, le attuali terapie impegnano diverse ore al giorno e alterano fortemente la qualità della vita.

 

Per info: www.fibrosicisticaricerca.it

Per contattare la Delegazione di Soverato: Francesca e Maria Mandaliti 392/4694478, Giovanni Montepaone 3389986967 oppure potete inviare una e-mail all’indirizzo ffcsoverato@libero.it

Fibrosi cistica, oggi il meeting

Il programma

Si terrà oggi, a partire dalle ore 11.00, il Meeting Calabria ‘La fibrosi cistica. Ricerca, cura e qualità della vita’. In un hotel del lungomare di Catanzaro, medici e pazienti si incontreranno per approfondire le tematiche legate alla malattia genetica più diffusa nel mondo occidentale.

Una persona su 2500 è affetta dalla fibrosi cistica: ogni settimana quattro bambini si scoprono essere affetti da questa malattia. Chi ne è colpito, produce muco molto denso che causa problemi all’apparato respiratorio e digerente.

 

Per saperne di più: la fibrosi cistica

 

 

Lamezia-Cosenza…in cinque ore: cronaca di un viaggio tra tagli e sospensioni

L’assessore regionale ai trasporti: stiamo valutando ripristino corse o riorganizzazione orari

 

COSENZA – Giovedì. L’orologio segna le 8.30. Saverio aspetta. Intorno a lui signore in trolley, ragazzi zaino in spalla, bambini ansiosi di ricevere il battesimo dell’aria: Saverio è all’uscita dell’aeroporto di Lamezia Terme, vuole raggiungere Cosenza. Con lui, ad aspettare alla fermata, altre persone. Tutti sanno che l’autobus passerà, d’altra parte in passato l’hanno già preso e non hanno letto di variazioni. Si fanno le 9.10. Saverio comincia ad agitarsi. «Tranquillo, sarà in ritardo – lo rassicura la ragazza accanto a lui – passa, passa… l’ho sempre preso». Le lancette avanzano. Indicano le 9.30. Ma l’autobus non passa. Quello delle Ferrovie della Calabria che parte da Catanzaro alle 8.10 circa, non fa più la fermata all’aeroporto per problemi burocratici. Ma in bacheca gli orari non sono segnalati. L’autobus di Autolinee Romano delle 11.15 è stato tagliato a seguito di deliberazioni di Giunta regionale. In bacheca, però, è ancora indicato (sul sito, invece, l’orario è stato aggiornato) e Saverio non abbandona la postazione. Solo un addetto alle pulizie si interessa alla sua condizione: «Aspetta l’autobus delle 11.15? E’ stato tagliato. Pensi che, per questo, ho dovuto cambiare tutti i turni».

A Saverio – e a tutti gli altri passeggeri – restano quattro possibilità. Prendere la navetta a chiamata. «Signorina, lei ha meno di 25 anni?». «Sì». «Allora paga dieci euro». «E io che di anni, evidentemente, ne ho di più?», domanda Saverio. «Per lei sono trenta». Saverio rifiuta e va avanti. La seconda possibilità è raggiungere la stazione e salire sul primo treno utile. Ma è una Freccia, sono 15 euro per arrivare a Paola: a Saverio sembrano eccessivi. Il nostro sceglie la terza opzione, un treno da dieci euro più il cambio a Paola più l’autobus urbano per raggiungere Cosenza centro . L’ultima possibilità, quella più economica, il treno delle 14 circa, non la prende nemmeno in considerazione.

Risultato? Saverio fa i cruciverba in attesa del treno. Viaggia con trenta minuti di ritardo. Raggiunge Paola. Per due minuti due perde la coincidenza per Cosenza. Dove arriva solo intorno alle 14, dopo cinque ore di viaggio, spendendo 13 euro a fronte dei 4 euro circa che avrebbe speso se avesse preso l’autobus. Il mezzo su gomma, inoltre, lo avrebbe portato direttamente in centro in un’ora circa. Quella di Saverio non è una storia isolata: muoversi con i mezzi pubblici può essere complicato, soprattutto dopo i tagli. Ma la mobilità rientra nei bisogni dei cittadini, a maggior ragione in tempi di caro benzina ed è uno dei pilastri del turismo.

 

Gli autobus  – La ‘Calabro’ ha sospeso la fermata all’aeroporto dell’autobus che parte da Catanzaro alle 8.10 circa per chiarire «le autorizzazioni a effettuare la fermata – spiega il responsabile dei servizi, Aiello – stiamo già interessando il dipartimento trasporti della Regione».

Il responsabile dei servizi di Autolinee Romano, Racco, conferma la soppressione di quattro corse, prevista dal piano della Regione: due Cosenza – Lamezia Terme (9.00, 20.20) e due Lamezia Terme – Cosenza (11.15, 23.20). Al momento, quindi, alcuni voli risultano scoperti in fasce orarie strategiche. I tagli rientrano nel piano della Regione.

 

l'assessore regionale ai trasporti

I tagli della Regione – Il ritornello è noto: si deve razionalizzare. Le delibere di Giunta regionale 147 e 192 hanno lo scopo di «adeguare il livello dei servizi di TPL [trasporto pubblico locale, ndr]su gomma alle risorse disponibili». Prima le risorse, poi i bisogni. Tra le misure previste,  la «soppressione dei servizi aeroportuali dedicati ove esistono consolidati servizi a chiamata». Ma i servizi a chiamata – la navetta prima possibilità di Saverio – costano di più.

Il dirigente del settore trasporti, Giuseppe Pavone, spiega che le deliberazioni di Giunta comprendono due tipi di misure: quelle da fare anche se ci sono i soldi, «per eliminare gli sprechi, ad esempio le corse con solo due passeggeri». E quelle per il risparmio, dettate dalla mancanza di risorse e destinate a tagliare servizi che non rappresentano sprechi come i collegamenti aeroportuali: «non diciamo che i collegamenti aeroportuali sono inutili – prosegue – ma non abbiamo i soldi e quindi dobbiamo tagliare. Qualsiasi risorsa in più la destineremo alle misure di risparmio».

Intanto si valuta una rimodulazione dei collegamenti con l’aeroporto. «Abbiamo ricevuto diverse segnalazioni dagli utenti – dichiara l’assessore regionale ai trasporti, Luigi Fedele – se l’utenza è forte, stiamo valutando di ripristinare alcune corse oppure organizzare meglio gli orari delle corse attualmente previste».

 

Rita Paonessa

r.paonessa@ottoetrenta.it

Presentati gli Stati Generali della Bicicletta: le dichiarazioni

 

ROMA – Presentati gli Stati Generali della Bicicletta che si riuniranno il 5 e 6 ottobre a Reggio Emilia: un evento nazionale per discutere di mobilità nuova, ciclabilità e qualità urbana ma soprattutto per dar vita a cambiamenti concreti basati su impegni vincolanti per le Amministrazioni. L’iniziativa, promossa da Legambiente, ANCI, Fiab e #salvaiciclisti, ha ricevuto l’adesione del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ed è stata presentata in conferenza stampa presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati a Roma, con i contributi di Graziano Delrio, Presidente ANCI e Sindaco di Reggio Emilia, Alberto Fiorillo, Responsabile Aree Urbane Legambiente, Francesco Ferrante, Senatore della Repubblica, Marco Gemignani,  Vicepresidente Fiab e Pio la Bici, esponente di  #salvaiciclisti.

“L’Italia – dice Graziano Delrio, presidente dell’Anci e sindaco di Reggio Emilia, – è il Paese in Europa con la più alta densità di automobili. Il traffico veicolare, che si concentra nelle città, assorbe l’1% del Pil in inefficienza. La qualità dell’aria è un bollettino negativo. Serve cambiare strada, il tempo è maturo: ce lo dicono i cittadini che lasciano a casa le macchine e scelgono la bicicletta, e le tante città che già sperimentano quotidianamente progetti di mobilità innovativi ed azioni di governance che si rivelano efficaci. Con gli Stati generali della Bicicletta, che Reggio Emilia ospita con piacere e  convinzione, Anci e gli altri promotori intendono creare un punto di partenza forte, per offrire proposte innovative e concrete in tema di mobilità sostenibile. Le città – conclude Delrio – sono spesso laboratori di innovazione decisivi per il Paese, ma serve una convergenza strategica a tutti i livelli istituzionali perché la mobilità sostenibile e la ciclabilità siano adottate come scelte portanti in Italia. Gli Stati Generali sono un’ulteriore opportunità in tal senso”.

“Gli aspetti su cui lavorare sono molteplici, ma siamo convinti che per l’Italia sia davvero giunto il momento di cambiare strada e favorire una mobilità in grado di soddisfare il più possibile le diverse esigenze di spostamento, quelle dei pedoni, dei ciclisti e del trasporto collettivo – afferma Alberto Fiorillo, Responsabile Aree Urbane Legambiente -. In questo senso, abbassare di venti chilometri orari la velocità dei mezzi a motore in città è una priorità che può evitare ogni anno la morte di mille persone tra ciclisti e pedoni. L’introduzione di un limite di velocità più basso, una misura da approvare subito e da rendere operativa in fretta, comporta esclusivamente vantaggi – sottolinea Fiorillo -. Far scendere la lancetta del contachilometri conviene a tutti, dal punto di vista della riduzione della rumorosità, dell’inquinamento atmosferico e dei consumi di carburante. E’indubbio inoltre che ridurre la velocità in città migliori la qualità della vita, incrementi il valore economico degli edifici e le entrate economiche degli esercizi commerciali e che favorisca la predisposizione a cambiare abitudini rispetto al mezzo di trasporto utilizzato per gli spostamenti”.

“Nel nostro Paese è il momento di iniziare a recuperare anni di ritardi colpevoli nel campo della mobilità sostenibile e di quella ciclabile in particolare – afferma Marco Gemignani, Vicepresidente FIAB – . La Federazione Italiani Amici della Bicicletta, FIAB, è attiva da più di 20 anni per dare a tutti la possibilità di usare la bicicletta per ogni tipo di spostamento. Si sono avuti risultati ma troppo ancora è da fare, normativa che non aiuta, pratiche che ostacolano, e ogni giorno vittime che si dovrebbero evitare. Gli Stati generali debbono essere l’inizio del cambiamento”.

“Di fronte all’inerzia delle amministrazioni italiane che si sono succedute negli anni, e a tutti i livelli, la nascita del movimento #salvaiciclisti è stata un evento necessario, un atto di autodifesa collettivo e spontaneo – affermano esponenti di #salvaiciclisti – . Ciò ha portato un risveglio delle coscienze nelle amministrazioni più moderne, e ne sono nati gli Stati generali che oggi presentiamo.
Il loro obiettivo è far agire tutte le amministrazioni locali italiane per far partire una vera mobilità ciclistica. Questa è una chiamata alle armi di tutti i soggetti, imprese, associazioni, politici, amministratori e singoli cittadini. Nessuno si può più tirare indietro. E restiamo in attesa che anche il governo centrale dia segni di vita.”

 

* La presentazione

Per la mobilità dell’Italia: Stati Generali della bicicletta

ROMA – Un evento nazionale per discutere di mobilità nuova, ciclabilità e qualità urbana ma soprattutto per dar vita a cambiamenti concreti basati su impegni vincolanti per le Amministrazioni: ecco la missione degli Stati Generali della Bicicletta che si riuniranno il 5 e 6 ottobre a Reggio Emilia, la città italiana ciclabile per eccellenza. L’iniziativa, promossa da Legambiente, ANCI, Fiab e #salvaiciclisti, ha ricevuto l’adesione del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ed è stata presentata in conferenza stampa presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati a Roma, con i contributi di Graziano Delrio, Presidente ANCI e Sindaco di Reggio Emilia, Alberto Fiorillo, Responsabile Aree Urbane Legambiente, Francesco Ferrante, Senatore della Repubblica, Marco Gemignani,  Vicepresidente Fiab e Pio la Bici, esponente di  #salvaiciclisti.

Gli Stati Generali della Bicicletta, che intendono dare impulso alla mobilità dolce e sostenibile in alternativa a quella individuale e motorizzata, rappresentano un appuntamento imperdibile per affrontare alcune delle criticità principali dei nostri centri urbani. Chiamando a raccolta amministratori, esperti del settore, associazioni e cittadini, l’obiettivo cardine dell’incontro è quello di riportare la mobilità urbana,  vero e proprio indicatore di civiltà e qualità della vita di una società, al centro del discorso generale della sostenibilità. Valorizzando l’utilizzo delle due ruote a pedali, verranno proposte soluzioni che siano finalmente competitive rispetto all’uso/abuso dell’automobile e che favoriscano l’uso della bicicletta come “mezzo di trasporto quotidiano”, sicuro, sostenibile, accessibile e dinamico.

Manifesto degli Stati Generali – Gli organizzatori del summit si sono adoperati nella redazione del Manifesto degli Stati Generali che racchiude il senso e la volontà corale alla base di questa iniziativa. Il documento, al quale è possibile aderire on-line, (http://www.comune.re.it/italiacambiastrada), presenta un quadro sintetico dello status quo della mobilità nostrana ma soprattutto vuole essere uno strumento da condividere e diffondere, volano e supporto del cambiamento culturale già in atto.

Un Libro di Impegni per le amministrazioni – Gli Stati Generali della Bicicletta produrranno un Libro di Impegni per le Amministrazioni di ogni livello. Saranno tre gli ordini di azione proposti : misure a breve periodo dal costo zero; misure a medio periodo dal costo lieve e misure a lungo periodo dal costo più alto. Sarà richiesto impegno per azioni concrete e vincolanti per ridurre l’inefficienza e i costi ambientali e sanitari che il traffico veicolare produce quotidianamente nei contesti urbani.

I temi – Si rifletterà collegialmente per avanzare proposte concrete sui temi della normativa (modifiche codice della strada e altre normative correlate), dell’organizzazione della mobilità urbana (moderazione del traffico, zone 30, ZTl, Ztm),  della governance (politiche nazionali, investimenti, incentivi /disincentivi), della cultura ed educazione alla mobilità sostenibile (formazione, informazione e comunicazione con l’obiettivo di far crescere l’opinione pubblica sul tema) e di  reti ciclabili ( circuiti nazionali e locali).

Bicicletta e trasporto pubblico – Altra assoluta necessità all’attenzione degli Stati Generali della Bicicletta è sviluppare un’effettiva intermodalità tra bicicletta e trasporto pubblico, tessera fondamentale del mosaico della città sostenibile. Non solo, attraverso l’impegno del comitato scientifico e dei gruppi di lavoro, nelle due giornate dell’evento verrà presentato un programma ricco e articolato.

 

Il manifesto

Le dichiarazioni

Il Programma

Per maggiori info