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Cosenza, settimana ricca di eventi al Museo dei Brettii e degli Enotri: ecco quali

COSENZA – La prossima sarà una settimana ricca di iniziative al Museo dei Brettii e degli Enotri di Cosenza:

giovedi 24 novembre, alle ore 17.30, Presentazione del libro “Francesco Amantea. Lo sviluppo possibile e le occasioni mancate della Calabria” a cura di Alice Palmer, edito da Rubbettino;

venerdi 25 novembre, alle ore 18.00, nell’ambito delle proposte culturali della XXIII STAGIONE CONCERTISTICA INTERNAZIONALE AUTUNNO MUSICALE, ogni anno sempre più ricche, inaugurazione della mostra “Armonie di note, colori e civiltà, tra ieri e oggi” di Biagio Venincasa;

– sabato 26 novembre, alle ore 18.00, il consueto concerto settimanale della STAGIONE CONCERTISTICA INTERNAZIONALE AUTUNNO MUSICALE vedrà protagonista la musica IBERO-AMERICANA, con Joaquin Palomares al violino e
Carlos Apellaniz al pianoforte. In programma le canzoni popolari di Manuel de Falla, lo stile di Pablo de Sarasate, il linguaggio di Joaquin Turina, romantico/impressionista con elementi tipici del folklore spagnolo.

In Calabria arriva la Cassa del Microcredito per erogare finanziamenti direttamente alle imprese

COSENZA – Una nuova opportunità di finanziamento per agevolare l’avvio o il rafforzamento di nuove imprese. In Confesercenti Calabria arriva la Cassa del Microcredito Spa che sosterrà l’avvio e lo sviluppo di attività di lavoro autonomo o di micro impresa organizzate in forma individuale, di associazione, di società di persone, di società a responsabilità limitata semplificata o di società cooperativa attraverso l’erogazione diretta di finanziamenti senza garanzie reali fino a 40mila euro e con piani d’ammortamento fino a 84 mesi. Si tratta di un vero e proprio trampolino di lancio per Coloro che vogliono mettersi in gioco e realizzare una propria idea imprenditoriale con il supporto di Tutor dedicati messi a disposizione da Confesercenti Calabria che offrirà servizi di assistenza e monitoraggio nelle varie fasi di richiesta, erogazione e restituzione del finanziamento utile all’impresa.

Tra i vantaggi del Microcredito è da evidenziare la possibilità di finanziare l’acquisto di beni, ivi incluse le materie prime necessarie alla produzione di beni o servizi e le merci destinate alla rivendita, o di servizi strumentali all’attività svolta, compreso il pagamento di canoni delle operazioni di leasing e il pagamento delle spese per la sottoscrizione di polizze assicurative, la retribuzione e la formazione di nuovi dipendenti o soci lavoratori.

 Il Microcredito, spiega il vicedirettore di Confesercenti Calabria, Francesco Baggetta -è uno strumento finanziario che ha lo scopo di rispondere alle esigenze di inclusione finanziaria e sociale di coloro che presentano difficoltà di accesso al credito tradizionale. Adesso Confesercenti Calabria oltre al suo tradizionale ruolo di rappresentanza sindacale scende in campo direttamente a fianco di Associati, Pmi, Persone ed Imprese che presentano debolezza finanziaria.

Autonomia, Occhiuto: “Così non va, la riforma esclude diritti sociali e civili”

CATANZARO – “L’autonomia differenziata? Per come è ora questa è una riforma sbilanciata, che guarda troppo all’autonomia differenziata e poco ai diritti sociali e civili. Cioè pretende di attuare un principio (l’autonomia, ndr) che la Costituzione contiene come possibilità al suo articolo 116, e non altri (i diritti civili e sociali, ndr) che invece sono indicati come un dovere. E lo stesso, peraltro, riguarda la perequazione presente all’articolo 119. Per cui, il mio punto di vista è piuttosto semplice. Attuiamo prima ciò che è doveroso e poi, anche un’istante dopo, passiamo all’autonomia differenziata”. Cosi Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, in un’intervista a “Il Messaggero”.

“Riparto dalla Costituzione che ci dice come i diritti sociali e civili dei cittadini, che poi sono tradotti in risorse proprio attraverso i Lep, debbono essere garantiti su tutto il territorio. Solo che oggi e all’interno della riforma di cui stiamo discutendo sono finanziati attraverso il principio ingiusto della spesa storica. Cioè vengono storicizzate le disuguaglianze tra Nord e Sud. Faccio un esempio: ipotizziamo che la città di Crotone spenda solo 100mila euro all’anno per gli asili e Treviso un milione, anche se lo Stato l’anno successivo stanziasse più risorse ne sarebbero sempre destinate di più alla seconda“.

Ma quindi lei è a favore della riforma o no? “Ho un approccio un po’ diverso rispetto ai miei colleghi governatori del Sud. A me non piace l’idea di un Mezzogiorno che gioca sempre in difesa. Dobbiamo avere la capacità di rilanciarci e anche con l’autonomia differenziata potremmo ricavarne benefici. Io faccio sempre l’esempio dell’energia: in Calabria ne produciamo più di quanta ne consumiamo, eppure i calabresi pagano le bollette quanto gli altri italiani. Non è giusto. E ancora: io incontrerò a breve un gruppo industriale che vuole impiantare nella mia Regione un parco eolico off-shore grandissimo, se io potessi dire ai cittadini che quel parco abbasserebbe direttamente le loro bollette per me sarebbe molto più semplice. In altri termini, se prima dell’autonomia otteniamo il passaggio dei finanziamenti dalla spesa storica ai fabbisogni reali, le Regioni del Sud ci guadagnerebbero”.

Ci sono materie che escluderebbe? “Terrei fuori la scuola sicuramente, su una materia come la formazione dei saperi se si dovessero creare più sistemi scolastici si aumenterebbe il divario tra Nord e Sud. Mi permetta una precisazione però. Il ministro Calderoli è sì un uomo del Nord, ma è anche un uomo molto intelligente. Ha già capito che senza chiudere il capitolo Lep e fabbisogni questa riforma è difficile che vada avanti. Credo che già in legge di bilancio ci sarà l’istituzione di una cabina di regia che ha il compito proprio di accelerare il processo di passaggio al regime dei fabbisogni”, sottolinea il presidente Occhiuto.

Festival della Pace: a Brescia il battesimo di “Ovunque qualcuno” di Vitaliano Fulciniti

CATANZARO – “Ovunque qualcuno. Storie di condivisione e accoglienza” è il terzo volume (edito da Rubbettino, 2022) scritto dal catanzarese Vitaliano Fulciniti che, come i precedenti “Dall’accoglienza all’integrazione. L’esperienza del Cara Casa del Regional Hub Sant’Anna in Calabria” (2019) e “Frammenti di vita. L’umanità al tempo del coronavirus” (2020), trae origine da un progetto di più ampio respiro sui suoi 14 mesi di Fulciniti alla guida del Cara di Isola Capo Rizzuto. libro_Festival della Pace

La presentazione ufficiale del libro avverrà lunedì 21 novembre 2022, alle ore 17:30 al Teatro San Carlino di Brescia (C.so G. Matteotti, 6), all’interno della prestigiosissima cornice del Festival della Pace (11 – 26 novembre), rassegna culturale che con le sue riflessioni, azioni, i suoi protagonisti ed eventi torna a interrogarsi su come costruire la pace, sia portando concrete testimonianze di pacificazione, sia approfondendo le cause e le conseguenze dei conflitti, analizzando dinamiche e modalità per cercare di superarli, e mostrando gli effetti devastanti delle guerre come monito per il presente. Giunto alla V edizione, il Festival della Pace è organizzato dal Cantiere Internazionale per il Bene e la Pace dell’Umanità, in collaborazione con il Comune di Brescia e la Provincia di Brescia e con l’Alto patrocinio del Parlamento europeo e il patrocinio di Amnesty International.

Nel corso della presentazione di “Ovunque qualcuno” a dialogare con Fulciniti sarà Massimo Morelli, de La Voce del Popolo. Evento a ingresso libero.

A raccontare la mission del libro è lo stesso autore: «È un libro che pone a confronto le storie dei nostri connazionali che hanno conosciuto la realtà dell’emigrazione, con quelle di chi oggi arriva sulle nostre coste dopo essere stato costretto ad abbandonare la propria casa. Mai come in questa travagliata fase storica è importante far capire alle giovani generazioni quanto il passare del tempo non sia riuscito a migliorare la condizione di chi è obbligato a migrare: sogni, speranze, dolori, lacrime, gioie, sono uguali a prescindere dal luogo di nascita, dalla religione professata o dal colorito della sua pelle». «È un grande onore portare il mio libro in un contesto culturale di così alto livello. Sebbene questo libro sia stato pubblicato da non molto tempo, sta già compiendo passi da gigante per farsi conoscere», aggiunge Fulciniti.

«“Ovunque qualcuno” non vuole insegnare nulla, ma tutto condividere perché ogni parola scritta sia ascoltata: ognuno di noi ha qualcosa da dire, da tramandare, ma se nessuno ascolta tutto si perde, come acqua che scorre senza meta. L’insieme dei racconti evidenzia scelte, sacrifici, illusioni di persone diverse che nella loro diversità ci fanno capire come sia importante costruire una vita senza mai abbandonare la speranza, la speranza di vivere per costruire. Ripensando all’acqua che scorre, accarezziamo l’idea che quest’acqua, come la vita, sia un po’ come la storia di un ruscello che nascendo scorra ovunque e ovunque caparbiamente s’alimenti per continuare a scorrere incessantemente per raggiungere un luogo in cui ogni singola goccia dia significato all’intero percorso».

L’AUTORE

Vitaliano Fulciniti, laureato in Consulenza e Controllo Aziendale, ha lavorato nella Guardia di Finanza e per la Presidenza del Consiglio dei Ministri. In pensione da cinque anni, è stato Amministratore Giudiziario per il Tribunale di Catanzaro e per l’ANBSC e dall’1 gennaio 2018 al 29 febbraio 2019 direttore del Regional Hub Sant’Anna di Isola Capo Rizzuto (Kr).

 

“Giustizia, società, conflitto” è l’ultimo libro di Antonio Mirko Dimartino

CATANZARO – È da poco uscito per Tab edizioni Giustizia, società, conflitto”, il secondo libro del sociologo Antonio Mirko Dimartino, assistente universitario alla cattedra di Conflitti e mediazioni presso l’Università “Magna Græcia” di Catanzaro, autore di numerosi saggi e pubblicazioni scientifiche, membro dell’Associazione italiana di sociologia (AIS) e redattore capo della Rivista internazionale di Sociologia giuridica e diritti umani.

Il volume propone al lettore alcune riflessioni di analisi sociale sul tema della giustizia in uno sfondo costante di teoria di conflitto sociale. Un percorso che non ha pretese esaustive ma che non può ignorare come nel panorama vasto e complesso degli studi socio-giuridici fin qui prodotti, in realtà molti meno di quanto il tema e la crescente problematicità delle situazioni sociali a questo collegate che quotidianamente emergono meriterebbero, richiede di indagare ancora una volta i rapporti tra diritto e società, con un occhio scientifico più attento ad una maggiore fruibilità delle tematiche stesse piuttosto che a quello degli approfondimenti strettamente tecnici o procedurali.

L’idea della stesura di un secondo libro nasce nel Dimartino dal poter constatare da sociologo del diritto, dopo anni di approfondimenti tematici da cultore della materia, nonché la collaborazione in discipline importanti come la Sociologia dei conflitti, la Sociologia giuridica e della devianza ed i Conflitti e mediazioni, come il panorama nazionale e internazionale degli studi e delle analisi sulla “giustizia” e sul “conflitto sociale” sia progressivamente cresciuto. Se, infatti, per un verso è aumentata a dismisura la richiesta di giustizia, per altro verso si è dilatata l’esigenza di controllare questa domanda.

Il volume, dunque, dopo una ricostruzione teorica dei principali dibattiti, compie un’analisi strutturale e funzionale del conflitto sociale, confermando come il conflitto sia la normale modalità di interazione tra gli uomini. La solidità del rapporto sociale, difatti, deve essere misurata dalla presenza del conflitto e non dall’assenza dello stesso. Insomma un libro che offre finalmente la possibilità di comprendere come il conflitto sia un fenomeno ineliminabile della società, riflettendo su come la giustizia, in qualche modo, tenda a nutrirsi del conflitto stesso.  

 

Cariati, studenti uniti verso la cultura della legalità

CARIATI (CS) – Venerdì 18 novembre, gli alunni della classe terza E della Scuola Secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo Cariati, insieme alla Responsabile di plesso prof.ssa Carmela Sonia Pellegrino e alle altre docenti accompagnatrici, si sono recati presso il Liceo Scientifico “S. Patrizi” di Cariati per partecipare ad un incontro sulla legalità. L’invito all’evento promosso dal Dirigente Scolastico prof.ssa Sara Giulia Aiello, accolto con piacere dal Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo, prof. Alessandro Turano, ha rappresentato un’opportunità di sensibilizzazione per promuovere il pieno sviluppo della persona umana e la costruzione del bene comune. Il Tenente Colonnello Dario Pini ha saputo coinvolgere tutti con spiegazioni incisive ed esempi pratici, instaurando un dialogo proficuo con gli alunni, la cui vivace curiosità è stata manifestata attraverso domande e riflessioni interessanti. 

La legalità, fortemente intesa come principio basilare della democrazia e come strumento di repressione contro ingiustizie e crimini, è stata interpretata in chiave artistica dagli alunni della terza E, guidati dalla prof.ssa Carmela Fazio. La mano della giustizia che cerca faticosamente di trattenere a sé più gente possibile, l’albero della legalità da cui si stacca chi si lascia travolgere dal vento impetuoso della prepotenza, l’occhio vigile della società virtuosa che sa riconoscere il valore della legalità al di là delle differenze di genere sono solo alcuni esempi di queste suggestive creazioni. Il messaggio è chiaro e deve far riflettere: «È più facile andare dove va la corrente, è più facile fare come tutta la gente. Ma cambiare si deve e cambiare si può, basta avere il coraggio di dire di no!».

Il sindaco Roberto Ameruso valorizza la Roggianella e realizza la prima De.CO. di Tarsia

TARSIA (CS) – Anche Tarsia (CS) avrà la sua De.Co. (denominazione comunale), la certificazione del settore agroalimentare finalizzata al riconoscimento di un prodotto legato a un particolare territorio e che, a differenza di quelle protette a livello europeo, vengono disciplinate a livello comunale. Il riconoscimento della De.Co. dimostra l’origine locale del prodotto, fissa la sua composizione a garanzia dei produttori del territorio e dei consumatori.

Per Tarsia questa scelta non poteva che ricadere sulla Roggianella, tipica cultivar dell’olivo, che in questo territorio assume particolari caratteristiche.

Dopo aver aderito già dal 2019 alla rete dell’Associazione Nazionale “Città dell’Olio”, prosegue la politica di valorizzazione e tutela della filiera agricola del Sindaco Ameruso, come strumento di marketing territoriale per la promozione del patrimonio culturale e ambientale con ulteriori iniziative come la “Camminata tra gli olivi”. Quest’ultima iniziativa, che si è tenuta nello scorso mese di ottobre, si è svolta in tutta Italia ed è stata promossa dall’Associazione “Città dell’Olio”, alla quale ha aderito anche Tarsia grazie all’organizzazione curata dalla consigliera Sara Scarola, delegata all’agricoltura e all’enogastronomia del Comune di Tarsia.

L’ambito riconoscimento alla Roggianella di Tarsia verrà presentato lunedì prossimo, 21 novembre, alle ore 16.00 nella Sala Conferenze di Palazzo Rossi nell’ambito del Convegno “Caratteristiche e qualità dell’olio novello”. 

Moderato dalla giornalista e docente IPSSAR (Istituto Professionale per l’Agricoltura ed i servizi Rurali) di Scigliano, dott.ssa Fiorenza Gonzales, l’evento vedrà gli interventi di al tavolo oltre che del sindaco Ameruso e della consigliera Scarola, del prof.Cesare Oliviero Rossi, professore di Chimica Fisica del Dipartimento di Chimica e tecnologie chimiche dell’Unical, della dott.ssa Veronica Vizzarri, ricercatrice del CREA OFA, il Centro di Olivicoltura, Frutticoltura, Agrumicoltura di Rende, dell’agronomo Mario Reda e del dott. Innocenzo Muzzalupo, Dirigente di ricerca CREA FL (Foreste e legno). All’incontro sono stati invitati l’assessore regionale Gianluca Gallo e il dirigente dell’ARSAC Bruno Maiolo, oltre ai sindaci del comprensorio le associazioni di categoria produttori ed ulteriori esperti del settore.

Covid in Calabria: più di 500 nuovi positivi, ricoveri in aumento

Le persone risultate positive al Coronavirus sono 591656 (+524) rispetto a ieri.

Questi sono i dati giornalieri relativi all’epidemia da Covid-19 comunicati dai Dipartimenti di Prevenzione delle AA.SS.PP. della Regione Calabria.

In Calabria, ad oggi, il totale dei tamponi eseguiti sono stati 3973954 (+3.043).

– Catanzaro: CASI ATTIVI 1897 (25 in reparto, 4 in terapia intensiva, 1868 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 100533 (100141 guariti, 392 deceduti).

– Cosenza: CASI ATTIVI 2290 (60 in reparto, 0 in terapia intensiva, 2230 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 172504 (171142 guariti, 1362 deceduti).

– Crotone: CASI ATTIVI 281 (4 in reparto, 0 in terapia intensiva, 277 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 57115 (56845 guariti, 270 deceduti).

– Reggio Calabria: CASI ATTIVI 1780 (28 in reparto, 3 in terapia intensiva, 1749 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 197009 (196137 guariti, 872 deceduti).

– Vibo Valentia: CASI ATTIVI 466 (14 in reparto, 0 in terapia intensiva, 452 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 50557 (50367 guariti, 190 deceduti).

L’ ASP di Catanzaro comunica 150 nuovi soggetti positivi di cui 1 fuori regione. L’ ASP di Cosenza comunica 156 nuovi soggetti positivi di cui 1 fuori regione.

BOLLETTINO 19 NOVEMBRE 2022

Tamponi effettuati 3.973.954 (+3.043). Percentuale dei tamponi positivi: 17,22% 

Casi Totali: 591.656 (+524)
Catanzaro 102.430 (+149)
Cosenza 174.794 (+155)
Crotone 57.396 (+32)
Reggio Calabria 198.789 (+139)
Vibo Valentia 51.023 (+47)
Altra Regione o Stato Estero 7.224 (+2)

Guariti: 581.608 (+639)
Catanzaro 100.141 (+144)
Cosenza 171.142 (+316)
Crotone 56.845 (+23)
Reggio Calabria 196.137 (+99)
Vibo Valentia 50.367 (+49)
Altra Regione o Stato Estero 6.976 (+8)

Deceduti: 3.105 (+1)
Catanzaro 392 (0)
Cosenza 1.362 (0)
Crotone 270 (0)
Reggio Calabria 872 (+1)
Vibo Valentia 190 (0)
Altra Regione o Stato Estero 19 (0)

Attualmente Positivi: 6.943 (-116)
Catanzaro 1.897 (+5)
Cosenza 2.290 (-161)
Crotone 281 (+9)
Reggio Calabria 1.780 (+39)
Vibo Valentia 466 (-2)
Altra Regione o Stato Estero 229 (-6)

– In Isolamento: 6.803 (-121)
Catanzaro 1.868 (+3)
Cosenza 2.230 (-160)
Crotone 277 (+9)
Reggio Calabria 1.749 (+35)
Vibo Valentia 452 (-2)
Altra Regione o Stato Estero 227 (-6)

– In Reparto: 133 (+5)
Catanzaro 25 (+3)
Cosenza 60 (-1)
Crotone 4 (0)
Reggio Calabria 28 (+3)
Vibo Valentia 14 (0)
Altra Regione o Stato Estero 2 (0)

– In Rianimazione: 7 (0)
Catanzaro 4 (-1)
Cosenza 0 (0)
Crotone 0 (0)
Reggio Calabria 3 (+1)
Vibo Valentia 0 (0)
Altra Regione o Stato Estero 0 (0)

Legambiente: “La Calabria è tra le regioni più colpite da eventi climatici estremi”

COSENZA – La crisi climatica accelera sempre di più la sua corsa insieme agli eventi estremi, che stanno avendo impatti sempre maggiori sui Paesi di tutto il mondo, a partire dall’Italia. Nei primi dieci mesi del 2022, seppur con dati parziali, sono stati registrati nella Penisola 254 fenomeni meteorologici estremi, +27% di quelli dello scorso anno (intero anno). Preoccupa anche il bilancio degli ultimi 13 anni: dal 2010 al 31 ottobre 2022 si sono verificati in Italia 1.503 eventi estremi con 780 comuni colpiti e 279 vittime. 

È quanto emerge in sintesi dalla fotografia scattata dal nuovo report “Il clima è già cambiato” dell’Osservatorio Città Clima 2022 realizzato da Legambiente, con il contributo del Gruppo Unipol, e sintetizzato nella mappa del rischio climatico,  presentato oggi, nel giorno finale della COP27 in corso in Egitto, per lanciare un doppio appello: se da una parte al livello internazionale è fondamentale che si arrivi ad un accordo ambizioso e giusto in grado di mantenere vivo l’obiettivo di 1.5°C ed aiutare i Paesi più poveri e vulnerabili a fronteggiare l’emergenza climatica, dall’altra parte è fondamentale che l’Italia faccia la sua parte. Al Governo Meloni e al Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin l’associazione chiede, in primis, che venga aggiornato e approvato entro la fine dell’anno il Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici (PNACC), rimasto in bozza dal 2018, quando era presidente del Consiglio Paolo Gentiloni e ministro Gian Luca Galletti. 

Nella lotta alla crisi climatica – dichiara Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente– da troppi anni l’Italia sta dimostrando di essere in ritardo. Continua a rincorrere le emergenze senza una strategia chiara di prevenzione, che permetterebbe di risparmiare il 75% delle risorse economiche spese per i danni provocati da eventi estremi, alluvioni, piogge e frane, e non approva il Piano nazionale di adattamento al clima, dal 2018 fermo in un cassetto del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica. È fondamentale approvare entro fine anno il Piano, ma anche definire un programma strutturale di finanziamento per le aree urbane più a rischio, rafforzare il ruolo delle autorità di distretto e dei comuni contro il rischio idrogeologico e la siccità, approvare la legge sul consumo di suolo, e cambiare le regole edilizie per salvare le persone dagli impatti climatici e promuovere campagne di informazione di convivenza con il rischio per evitare comportamenti che mettono a repentaglio la vita delle persone”. 

Focus Calabria

Nel Rapporto Città Clima 2022 la Calabria è tra le regioni più colpite da eventi climatici estremi. Solo nell’ultimo biennio, dal 2020 ad oggi, siamo passati da 65 ad 82 fenomeni di cui, nel complesso, 33 per allagamenti da piogge intense; 17 casi di danni da trombe d’aria; 14 casi di danni alle infrastrutture; 8 frane da piogge intense; 3 esondazioni fluviali; 3 mareggiate; 2 casi di danni al patrimonio storico da piogge intense; 2 casi di danni da siccità prolungata. 

La Calabria è anche una delle regioni maggiormente in sofferenza relativamente all’erosione costiera che incide pesantemente sugli ecosistemi regionali. Dal 1970 ad oggi, in Italia, i tratti di litorale soggetti ad erosione sono triplicati e riguardano il 46% delle coste sabbiose, con picchi del 60% nella nostra Regione, ed una perdita media di 23 metri di profondità di spiaggia. Tra le 40 aree urbane costiere che rischiano di subire rilevanti danni e di scomparire con l’innalzamento del livello dei mari, nel Report troviamo Gioia Tauro e Santa Eufemia. 

La Calabria è stata interessata anche da lunghi periodi di siccità, provocando gravi danni a settori chiave come quello agricolo. Anomalie delle temperature e del numero delle notti tropicali si sono verificate soprattutto nelle città di Catanzaro e Reggio Calabria. Dal 1999 al 2022 sono stati 1109 gli interventi richiesti in Calabria, 863 i milioni di euro di finanziamento per diverse opere, eppure continuiamo ad assistere ad alluvioni e distruzione di interi territori consapevoli che si possa fare molto di più per mitigare il rischio e le conseguenze su popolazioni, attività produttive e infrastrutture.

I dati dell’ultimo rapporto Città-clima 2022 sono chiari quanto molto preoccupanti – rileva Anna Parretta, presidente di Legambiente Calabria -. L’aumento esponenziale, nella nostra Regione, di fenomeni meteorologici estremi rende evidente l’urgenza di mettere in campo interventi diretti a  mitigare gli effetti della crisi  climatica. L’impatto dell’aumento delle temperature avrà effetti enormi : basti pensare alla risorsa idrica ed al conseguente impatto sull’agricoltura e sulle nostre vite. In Calabria servono le giuste infrastrutture per mettere in sicurezza cittadini, territori ed economia locale. Senza una reale consapevolezza da parte delle Istituzioni, tradotta in azioni concrete nell’interesse della collettività, siamo destinati a subire le inevitabili catastrofi ambientali che si verificheranno”.