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Covid in Calabria: più di 500 nuovi positivi, ricoveri in aumento

Le persone risultate positive al Coronavirus sono 591656 (+524) rispetto a ieri.

Questi sono i dati giornalieri relativi all’epidemia da Covid-19 comunicati dai Dipartimenti di Prevenzione delle AA.SS.PP. della Regione Calabria.

In Calabria, ad oggi, il totale dei tamponi eseguiti sono stati 3973954 (+3.043).

– Catanzaro: CASI ATTIVI 1897 (25 in reparto, 4 in terapia intensiva, 1868 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 100533 (100141 guariti, 392 deceduti).

– Cosenza: CASI ATTIVI 2290 (60 in reparto, 0 in terapia intensiva, 2230 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 172504 (171142 guariti, 1362 deceduti).

– Crotone: CASI ATTIVI 281 (4 in reparto, 0 in terapia intensiva, 277 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 57115 (56845 guariti, 270 deceduti).

– Reggio Calabria: CASI ATTIVI 1780 (28 in reparto, 3 in terapia intensiva, 1749 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 197009 (196137 guariti, 872 deceduti).

– Vibo Valentia: CASI ATTIVI 466 (14 in reparto, 0 in terapia intensiva, 452 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 50557 (50367 guariti, 190 deceduti).

L’ ASP di Catanzaro comunica 150 nuovi soggetti positivi di cui 1 fuori regione. L’ ASP di Cosenza comunica 156 nuovi soggetti positivi di cui 1 fuori regione.

BOLLETTINO 19 NOVEMBRE 2022

Tamponi effettuati 3.973.954 (+3.043). Percentuale dei tamponi positivi: 17,22% 

Casi Totali: 591.656 (+524)
Catanzaro 102.430 (+149)
Cosenza 174.794 (+155)
Crotone 57.396 (+32)
Reggio Calabria 198.789 (+139)
Vibo Valentia 51.023 (+47)
Altra Regione o Stato Estero 7.224 (+2)

Guariti: 581.608 (+639)
Catanzaro 100.141 (+144)
Cosenza 171.142 (+316)
Crotone 56.845 (+23)
Reggio Calabria 196.137 (+99)
Vibo Valentia 50.367 (+49)
Altra Regione o Stato Estero 6.976 (+8)

Deceduti: 3.105 (+1)
Catanzaro 392 (0)
Cosenza 1.362 (0)
Crotone 270 (0)
Reggio Calabria 872 (+1)
Vibo Valentia 190 (0)
Altra Regione o Stato Estero 19 (0)

Attualmente Positivi: 6.943 (-116)
Catanzaro 1.897 (+5)
Cosenza 2.290 (-161)
Crotone 281 (+9)
Reggio Calabria 1.780 (+39)
Vibo Valentia 466 (-2)
Altra Regione o Stato Estero 229 (-6)

– In Isolamento: 6.803 (-121)
Catanzaro 1.868 (+3)
Cosenza 2.230 (-160)
Crotone 277 (+9)
Reggio Calabria 1.749 (+35)
Vibo Valentia 452 (-2)
Altra Regione o Stato Estero 227 (-6)

– In Reparto: 133 (+5)
Catanzaro 25 (+3)
Cosenza 60 (-1)
Crotone 4 (0)
Reggio Calabria 28 (+3)
Vibo Valentia 14 (0)
Altra Regione o Stato Estero 2 (0)

– In Rianimazione: 7 (0)
Catanzaro 4 (-1)
Cosenza 0 (0)
Crotone 0 (0)
Reggio Calabria 3 (+1)
Vibo Valentia 0 (0)
Altra Regione o Stato Estero 0 (0)

Legambiente: “La Calabria è tra le regioni più colpite da eventi climatici estremi”

COSENZA – La crisi climatica accelera sempre di più la sua corsa insieme agli eventi estremi, che stanno avendo impatti sempre maggiori sui Paesi di tutto il mondo, a partire dall’Italia. Nei primi dieci mesi del 2022, seppur con dati parziali, sono stati registrati nella Penisola 254 fenomeni meteorologici estremi, +27% di quelli dello scorso anno (intero anno). Preoccupa anche il bilancio degli ultimi 13 anni: dal 2010 al 31 ottobre 2022 si sono verificati in Italia 1.503 eventi estremi con 780 comuni colpiti e 279 vittime. 

È quanto emerge in sintesi dalla fotografia scattata dal nuovo report “Il clima è già cambiato” dell’Osservatorio Città Clima 2022 realizzato da Legambiente, con il contributo del Gruppo Unipol, e sintetizzato nella mappa del rischio climatico,  presentato oggi, nel giorno finale della COP27 in corso in Egitto, per lanciare un doppio appello: se da una parte al livello internazionale è fondamentale che si arrivi ad un accordo ambizioso e giusto in grado di mantenere vivo l’obiettivo di 1.5°C ed aiutare i Paesi più poveri e vulnerabili a fronteggiare l’emergenza climatica, dall’altra parte è fondamentale che l’Italia faccia la sua parte. Al Governo Meloni e al Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin l’associazione chiede, in primis, che venga aggiornato e approvato entro la fine dell’anno il Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici (PNACC), rimasto in bozza dal 2018, quando era presidente del Consiglio Paolo Gentiloni e ministro Gian Luca Galletti. 

Nella lotta alla crisi climatica – dichiara Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente– da troppi anni l’Italia sta dimostrando di essere in ritardo. Continua a rincorrere le emergenze senza una strategia chiara di prevenzione, che permetterebbe di risparmiare il 75% delle risorse economiche spese per i danni provocati da eventi estremi, alluvioni, piogge e frane, e non approva il Piano nazionale di adattamento al clima, dal 2018 fermo in un cassetto del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica. È fondamentale approvare entro fine anno il Piano, ma anche definire un programma strutturale di finanziamento per le aree urbane più a rischio, rafforzare il ruolo delle autorità di distretto e dei comuni contro il rischio idrogeologico e la siccità, approvare la legge sul consumo di suolo, e cambiare le regole edilizie per salvare le persone dagli impatti climatici e promuovere campagne di informazione di convivenza con il rischio per evitare comportamenti che mettono a repentaglio la vita delle persone”. 

Focus Calabria

Nel Rapporto Città Clima 2022 la Calabria è tra le regioni più colpite da eventi climatici estremi. Solo nell’ultimo biennio, dal 2020 ad oggi, siamo passati da 65 ad 82 fenomeni di cui, nel complesso, 33 per allagamenti da piogge intense; 17 casi di danni da trombe d’aria; 14 casi di danni alle infrastrutture; 8 frane da piogge intense; 3 esondazioni fluviali; 3 mareggiate; 2 casi di danni al patrimonio storico da piogge intense; 2 casi di danni da siccità prolungata. 

La Calabria è anche una delle regioni maggiormente in sofferenza relativamente all’erosione costiera che incide pesantemente sugli ecosistemi regionali. Dal 1970 ad oggi, in Italia, i tratti di litorale soggetti ad erosione sono triplicati e riguardano il 46% delle coste sabbiose, con picchi del 60% nella nostra Regione, ed una perdita media di 23 metri di profondità di spiaggia. Tra le 40 aree urbane costiere che rischiano di subire rilevanti danni e di scomparire con l’innalzamento del livello dei mari, nel Report troviamo Gioia Tauro e Santa Eufemia. 

La Calabria è stata interessata anche da lunghi periodi di siccità, provocando gravi danni a settori chiave come quello agricolo. Anomalie delle temperature e del numero delle notti tropicali si sono verificate soprattutto nelle città di Catanzaro e Reggio Calabria. Dal 1999 al 2022 sono stati 1109 gli interventi richiesti in Calabria, 863 i milioni di euro di finanziamento per diverse opere, eppure continuiamo ad assistere ad alluvioni e distruzione di interi territori consapevoli che si possa fare molto di più per mitigare il rischio e le conseguenze su popolazioni, attività produttive e infrastrutture.

I dati dell’ultimo rapporto Città-clima 2022 sono chiari quanto molto preoccupanti – rileva Anna Parretta, presidente di Legambiente Calabria -. L’aumento esponenziale, nella nostra Regione, di fenomeni meteorologici estremi rende evidente l’urgenza di mettere in campo interventi diretti a  mitigare gli effetti della crisi  climatica. L’impatto dell’aumento delle temperature avrà effetti enormi : basti pensare alla risorsa idrica ed al conseguente impatto sull’agricoltura e sulle nostre vite. In Calabria servono le giuste infrastrutture per mettere in sicurezza cittadini, territori ed economia locale. Senza una reale consapevolezza da parte delle Istituzioni, tradotta in azioni concrete nell’interesse della collettività, siamo destinati a subire le inevitabili catastrofi ambientali che si verificheranno”.  

Trebisacce, denunciati 34 furbetti del reddito di cittadinanza: danno da 125mila euro

TREBISACCE (CS) – Trentaquattro persone, 5 di nazionalità italiana e 29 stranieri, residenti a Trebisacce, sono stati scoperti e denunciati dai carabinieri per aver ottenuto illecitamente il beneficio del reddito di cittadinanza. Per tutti è partita la procedura di sospensione del sussidio. Le irregolarità contestate sono legate all’omessa comunicazione delle posizioni personali rispetto alle misure cautelari a loro carico mentre per i cittadini stranieri, l’accusa è di aver fornito false dichiarazioni sul periodo di permanenza in Italia. Il danno complessivo è stato stimato in circa 125mila euro.

Campionato nazionale di Karate, Argento per l’atleta cosentina Aiello

COSENZA – Ancora un’altra vittoria per l’atleta cosentina Manuela Aiello che ha conquistato la medaglia d’argento al nono campionato nazionale di Karate (Categoria Master A, specialità Kata) tenutosi a Mestre dal 5 al 7 novembre.

Un’edizione che ha visto la Calabria protagonista. Tra i tanti atleti provenienti da tutte le regioni italiane altre due calabresi sono salite sul podio: Viola Zangara, karateka della Polisportiva Virtus Vibo Valentia, ha vinto la medaglia d’oro nella specialità di Kumite Master, ed Emanuel Lestingi, dell’Accademia karate di Lamezia Terme, un’altra medaglia d’argento nel Kata.

“Non possiamo che essere soddisfatte per l’ottimo risultato raggiunto – afferma l’atleta cosentina Manuela Aiello –. Pratico questo sport dall’età di 5 anni e chi si avvicina alla disciplina sa che non smetterà mai di percorrere tale strada: “il karate si pratica tutta la vita”. Sono orgogliosa di aver rappresentato ancora una volta la mia terra nel mondo delle arti marziali”.

Accanto a Manuela Aiello, istruttrice cintura nera 5^ Dan di Karate dell’A.S.D. Aiello Karate Bruzia, il suo coach personale, il fratello Florindo Carlos che la segue in tutte le competizioni.

 

Jackpot slot: l’adrenalina elevata alla potenza

I casino online e le slot machine sono di per loro una “fabbrica di adrenalina”, ma ci sono alcuni giochi, appunto le Jackpot Slot, capaci di offrire ai giocatori un livello di eccitazione del tutto superiore dovuto alla possibilità di vincere mega premi capaci di raggiungere anche livelli stellari: appunto i premi jackpot.

Non è un caso che nel lessico comune si sia nel tempo inserita la locuzione “fare jackpot”, che ormai è sinonimo di sbancare al massimo, non è quindi un caso nemmeno che i giocatori siano attenti a tutte le risorse dove trovare le jackpot slot.

Jackpot Slot: cosa sono?

Senza dubbio tutti sanno cosa siano le slot machine, software esistenti in innumerevoli varianti che permettono di giocare e di divertirsi sui migliori casino online andando incontro a possibilità di vincita che cambiano a seconda del titolo scelto.

Quel che non tutti sanno è però che anche tra le slot machine esista una forma di “ranking” in fatto di vincite e che in cima a questa classifica ci siano le slot con jackpot: giochi che non solo permettono di concorrere per i premi “normali” (le virgolette sono d’obbligo visto che anche questi premi possono avere un’entità particolarmente sostanziosa), ma che danno modo di ambire a premi cumulativi appunto chiamati jackpot.

Il termine nasce dalle lotterie, che praticamente da sempre lo utilizzano per chiamare quello che è il premio massimo (per fare un esempio basta citare quanto avvenuto qualche giorno fa in California, dove un fortunato giocatore ha vinto il jackpot della lotteria Powerball incassando il premio più alto della storia, addirittura due miliardi di dollari), ma nel tempo grazie alle slot machine ha preso anche il valore di premio incrementale che continua a crescere via via che il tempo passa.

Per vincere un premio jackpot bisogna andare oltre le comuni regole della slot machine scelta: andando incontro a specifiche combinazioni (sempre ben illustrate dai termini e dalle condizioni di utilizzo di ogni software) gli utenti hanno modo di accedere a delle fasi di gioco differenti che mettono appunto in palio il premio cumulativo: in pratica ogni giocatore ha modo sia di vincere il premio più alto presente nella slot machine quanto il relativo premio jackpot, una possibilità per lo più virtuale considerando la dose di fortuna necessaria, ma comunque non impossibile.

La fama e la diffusione di questi premi ha fatto sì che nel tempo si diffondessero diverse tipologie di jackpot slot, delle quali le più diffuse sono le seguenti:

  • Jackpot Progressivo – è la tipologia di premio jackpot più diffusa (e più ricca) e consiste in montepremi appunto progressivi che crescono man mano che i giocatori fanno le loro puntate, questo perché il software è appositamente studiato per dedicare una parte di quanto giocato proprio per rimpinguare il premio jackpot;
  • Jackpot Fisso – meno diffuso, questo tipo di premio jackpot è anche il più semplice e consiste in una cifra prestabilita che non cambia nel tempo.

Quindi quali slot con jackpot scegliere? Quelle con premio fisso o progressivo? Come sempre ogni possibilità ha i propri vantaggi e svantaggi: i jackpot progressivi hanno senza dubbio il fascino di elargire cifre anche astronomiche che possono crescere all’infinito se nessuno nel frattempo si aggiudica il premio, ma va anche detto che una volta vinto il jackpot si azzera e servirà poi tempo per vederlo di nuovo crescere a livelli super.

Di contro le slot con jackpot fisso possono far sognare fino al punto stabilito dal premio stesso, questo senza che il valore del premio cresca nemmeno quando passano mesi senza che nessuno lo incassi, ma hanno anche il grande vantaggio di essere costanti e di pagare sempre la stessa cifra senza azzerarsi mai.

Un altro vantaggio delle slot machine con jackpot fisso è che molto spesso ne viene messo in palio più di uno, vari montepremi speciali di entità differente che hanno la capacità di moltiplicare le possibilità di vincita del giocatore: un esempio eclatante a questo proposito è la slot Thunderstruck Wild edita da Stormcraft Studios, che propone ai propri utenti quattro jackpot di livello differente che pagano da un minimo di 25 volte la puntata fatta fino ad un mega premio che la moltiplica ben 15.000 volte.

Sarebbe difficile stabilire a priori quali debbano essere le più ambite, ma in questo nulla è più eloquente dei dati di fatto: al giorno d’oggi le slot più ricercate sono senza dubbio quelle con jackpot progressivo, una preferenza dovuta al fatto che ormai questi premi sono centralizzati e che quindi crescono in funzione di quanto venga giocato su di un dato titolo su base mondiale (il che chiaramente aiuta questi premi a crescere molto rapidamente).

Un Jackpot Slot può cambiare la vita?

Quando si gioca sui casino online lo si fa sempre ambendo al premio più alto tra quelli disponibili, che normalmente sono un numero consistente sempre molto attraente in termini di vincite, ma che difficilmente può consistere in un saldo capace di cambiare la vita: una possibilità alla quale invece i jackpot ed i loro montepremi danno abbondantemente accesso trasformando il gioco in un’occasione per rivoluzionare la situazione finanziaria di chiunque.

Alla fine i jackpot sono soprattutto questo, possibilità di andare incontro a vincite spesso inimmaginabili sul piano pratico come è stato per il protagonista di questo articolo, che da un momento all’altro si è trovato tra le mani una cifra con abbastanza zeri da avere difficoltà a scriverla, o come potrebbe essere per il giocatore che farà proprio l’attuale montepremi del Superenalotto, giunto a più di 300 milioni di euro.

Le progressive jackpot slot (almeno ad oggi) non hanno mai raggiunto un saldo super da miliardi di euro, ma possono comunque arrivare a livelli capaci di trasformare chiunque in un felice milionario: è questo di fatto il motivo del loro successo, un interesse che gli altri giochi presenti nei migliori casino online, così come le scommesse sportive, non hanno mai raggiunto e probabilmente non raggiungeranno mai.

Quindi cosa aggiungere di più se non di prestare grande attenzione a questi premi? Quando si approccia ad una nuova slot machine tutti ne valutano l’RTP, la qualità del provider che la produce così come del sito che la pubblica, tutti valutano la presenza di bonus, free spin e possibilità per giocare gratis, ma a quanto pare anche la presenza di un jackpot merita grande considerazione.

Immobili, terreni, auto e orologi di lusso sequestrati a ex funzionario Anas

REGGIO CALABRIA – I militari del comando provinciale della guardia di finanza di Reggio Calabria, stanno dando esecuzione alla confisca di beni, per un valore complessivo stimato in oltre 600mila euro, riconducibili ad un ingegnere reggino, ex funzionario dell’Anas.

Corruzione e frode

L’uomo era emersa nelle operazioni denominate Waterfront e Cumbertazione, nel cui ambito l’ex funzionario è imputato, tra gli altri, per corruzione anche con l’aggravante dalla finalità di agevolare la cosca Piromalli di Gioia Tauro e frode nelle pubbliche forniture. La Direzione Distrettuale Antimafia – sempre più interessata agli aspetti economico-imprenditoriali – ha delegato il Gico e lo Scico, a svolgere apposita indagine a carattere economico/patrimoniale finalizzata all’applicazione, nei confronti del professionista, di misure di prevenzione personali e patrimoniali.

I beni confiscati

L’attività d’indagine ha consentito così di ricostruire le acquisizioni patrimoniali effettuate dall’anno 2006 all’anno 2019 e di rilevare, attraverso un’articolata attività di riscontro, il patrimonio direttamente e indirettamente nella disponibilità dell’ingegnere, il cui valore sarebbe risultato sproporzionato rispetto alla capacità reddituale manifestata. Nel mese di gennaio 2021, la sezione misure di prevenzione del tribunale di Reggio Calabria ha disposto il sequestro del patrimonio riconducibile al professionista e, successivamente, riconoscendo la validità dell’impianto indiziario, con il provvedimento in esecuzione ha decretato l’applicazione della misura di prevenzione patrimoniale della confisca di 2 immobili, 2 terreni, 1 autoveicolo, 3 orologi di lusso marca Rolex e disponibilità finanziarie per un valore stimato in oltre 600mila euro.

Covid in Calabria: 660 nuovi positivi e nessun decesso. Scendono i ricoveri

Le persone risultate positive al Coronavirus sono 590537 (+660) rispetto a ieri.

Questi sono i dati giornalieri relativi all’epidemia da Covid-19 comunicati dai Dipartimenti di Prevenzione delle AA.SS.PP. della Regione Calabria.

In Calabria, ad oggi, il totale dei tamponi eseguiti sono stati 3967575 (+3.647).

– Catanzaro: CASI ATTIVI 1843 (15 in reparto, 4 in terapia intensiva, 1824 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 100250 (99858 guariti, 392 deceduti).

– Cosenza: CASI ATTIVI 2493 (65 in reparto, 0 in terapia intensiva, 2428 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 171959 (170599 guariti, 1360 deceduti).

– Crotone: CASI ATTIVI 247 (5 in reparto, 0 in terapia intensiva, 242 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 57081 (56812 guariti, 269 deceduti).

– Reggio Calabria: CASI ATTIVI 1730 (22 in reparto, 1 in terapia intensiva, 1707 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 196777 (195906 guariti, 871 deceduti).

– Vibo Valentia: CASI ATTIVI 456 (14 in reparto, 0 in terapia intensiva, 442 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 50483 (50293 guariti, 190 deceduti).

L’ ASP di Catanzaro comunica 169 nuovi soggetti positivi di cui 1 fuori regione. L’ASP di Cosenza comunica 200 nuovi soggetti positivi di cui 1 fuori regione. Oggi si registrano 201 nuovi casi; Il numero complessivo dei casi è incrementato di 200 unità e non di 201 in quanto è stato eliminato un caso risultato doppio.

BOLLETTINO 17 NOVEMBRE 2022

Tamponi effettuati 3.967.575 (+3.647). Percentuale dei tamponi positivi: 18,10% 

Casi Totali: 590.537 (+660)
Catanzaro 102.093 (+168)
Cosenza 174.452 (+199)
Crotone 57.328 (+40)
Reggio Calabria 198.507 (+204)
Vibo Valentia 50.939 (+46)
Altra Regione o Stato Estero 7.218 (+3)

Guariti: 580.428 (+541)
Catanzaro 99.858 (+167)
Cosenza 170.599 (+234)
Crotone 56.812 (+15)
Reggio Calabria 195.906 (+89)
Vibo Valentia 50.293 (+32)
Altra Regione o Stato Estero 6.960 (+4)

Deceduti: 3.101 (0)
Catanzaro 392 (0)
Cosenza 1.360 (0)
Crotone 269 (0)
Reggio Calabria 871 (0)
Vibo Valentia 190 (0)
Altra Regione o Stato Estero 19 (0)

Attualmente Positivi: 7.008 (+119)
Catanzaro 1.843 (+1)
Cosenza 2.493 (-35)
Crotone 247 (+25)
Reggio Calabria 1.730 (+115)
Vibo Valentia 456 (+14)
Altra Regione o Stato Estero 239 (-1)

– In Isolamento: 6.880 (+123)
Catanzaro 1.824 (-2)
Cosenza 2.428 (-29)
Crotone 242 (+25)
Reggio Calabria 1.707 (+117)
Vibo Valentia 442 (+13)
Altra Regione o Stato Estero 237 (-1)

– In Reparto: 123 (-5)
Catanzaro 15 (+2)
Cosenza 65 (-6)
Crotone 5 (0)
Reggio Calabria 22 (-2)
Vibo Valentia 14 (+1)
Altra Regione o Stato Estero 2 (0)

– In Rianimazione: 5 (+1)
Catanzaro 4 (+1)
Cosenza 0 (0)
Crotone 0 (0)
Reggio Calabria 1 (0)
Vibo Valentia 0 (0)
Altra Regione o Stato Estero 0 (0)

A Cosenza allestito un tendone riscaldato per ospitare i senzatetto

COSENZA – “Sono 134 le persone che vivono nelle Comunità di Casa S. Francesco.
Le richieste di accoglienza sono sempre tante e la capienza appare ogni volta insufficiente per far fronte a nuove emergenze. Ma l’impegno resta quello di poter dare una risposta, anche se piccola, alle necessità di chi è nel bisogno e chiede aiuto.E’ per questo che, in previsione della stagione invernale, Casa S. Francesco ha acquistato un tendone riscaldato di circa 40 mq e lo ha allestito sul piazzale della struttura principale di Via F. Principe 18 per dare riparo, nelle notti dei mesi più freddi dell’anno, fino a 10 senza tetto”. A scriverlo sulla propria pagina Facebook è la Fondazione Casa S. Francesco D’Assisi Onlus OFM Cap. Calabria.
 
“A tale forma di accoglienza straordinaria si darà inizio giovedì prossimo 17 novembre.
Coloro che ne vorranno usufruire, potranno presentarsi ogni sera tra le 19:30 e le 20:00 dopo aver consumato la cena nei locali della Mensa della Carità, per essere opportunamente identificati da operatori e volontari ed avere assegnata una branda. Alle 7.00, con la prima colazione, dovranno lasciare il tendone per consentire le attività di riordino e sanificazione. Un piccolo segno, unito ai tanti altri, che CSF continua a tracciare sul territorio, per aumentare la protezione di chi vive nell’indigenza e nel disagio, per assicurare amicizia e calore a chi sperimenta solitudine e fragilità”.

Assassinò il 18enne Giuseppe Parretta: confermato ergastolo per Salvatore Gerace

CROTONE – La Corte di Cassazione ha condannato all’ergastolo Salvatore Gerace, il sessantenne accusato dell’omicidio di Giuseppe Parretta, il diciottenne ucciso la sera del 13 gennaio del 2018. L’uomo era stato condannato al carcere a vita sia in primo grado che in appello. E’ stato pertanto rigettato il ricorso presentato che mirava ad annullare l’aggravante della premeditazione. Giuseppe venne ucciso davanti alla sede dell’associazione Libere Donne di cui è presidente la madre, Caterina Villirillo, in via Ducarne, nel centro storico di Crotone. Il fatto di sangue sconvolse la città di Pitagora.

Dalle ricostruzioni emerse nel corso del processo, Gerace, già noto alle forze dell’ordine, era ossessionato dall’idea che Giuseppe Parretta lo spiasse per riferire poi a fantomatici individui che avrebbero voluto assassinarlo. Per questo quel 13 gennaio, dopo aver visto dalla sua abitazione arrivare il giovane alla guida di una moto, pensando che il mezzo fosse stato acquistato con i soldi che Giuseppe aveva ricevuto per averlo spiato, Gerace entrò nella sede dell’associazione Libere Donne e sparò contro il giovane, prima ferendolo e poi finendolo con un colpo al cuore da distanza ravvicinata. L’uomo riferì di aver affrontato il diciottenne e di avere sparato per legittima difesa. Ma la tesi è stata ribaltata dalle motivazioni della sentenza d’Appello, che aveva sostenuto, invece, come fosse stato proprio il ragazzo ad essersi difeso.

Sono felice – ha detto la mamma del giovane all’Agi – questa sentenza non mi restituirà la vita di mio figlio, ma adesso lui riposa in pace. Era giusto avere questa riconferma, perché la giustizia deve trionfare sempre e dare pace alle vittime di reato e ai propri familiari”. Soddisfazione per l’esito del processo è stata espressa anche dall’avvocato Emanuele Procopio che rappresentava la famiglia di Giuseppe come parte civile: “Siamo soddisfatti che il lavoro che abbiamo fatto abbia permesso di ottenere la condanna all’ergastolo per tre gradi di giudizio. Sicuramente non possiamo essere contenti perché questa tragedia ha portato via ad una famiglia un ragazzo di 18 anni”.