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Autorità portuale Calabria-Sicilia. Dure reazioni alle critiche di Crocetta

Rosario CrocettaREGGIO CALABRIA – L’accorpamento delle autorità portuali di Messina e Gioia Tauro deciso dal governo, divide le istituzioni siciliane e calabresi. Perentorio il presidente dell’isola, Rosario Crocetta. Non ha mandato giù il fatto che Gioia Tauro sia indicata come capofila. Teme Crocetta, le infiltrazioni della ‘ndrangheta  e l’estensione dell’organizzazione criminale anche allo scalo peloritano. “Una cosa era mettere capofila Messina – dichiara – un’altra è mettere Gioia Tauro. Ho già espresso il mio dissenso scritto e credo che un decreto fatto senza il pronunciamento della Regione sarebbe anticostituzionale perché noi non siamo stati invitati formalmente, quindi per noi questo accorpamento non ha nessun valore e lo sa bene anche il governo. Tra l’altro questa situazione è totalmente invisa agli operatori economici di Messina che sono preoccupati anche per il peso rilevante che ha la ‘ndrangheta nel controllo del porto di Gioia Tauro. Noi abbiamo fatto una grande battaglia per liberarci dalla mafia mentre lì ancora sono all’inizio di un’azione e temiamo le infiltrazioni mafiose della ‘ndrangheta che potrebbero estendersi a Messina”. Le parole di Crocetta hanno scatenato una serie di reazioni. Dura quella del presidente della provincia di Reggio Calabria, Giuseppe Raffa: “Nessuno ha attribuito al presidente della Regione Siciliana l’autorità morale di assegnare patenti di mafiosità. L’attacco volgare di Rosario Crocetta contro il porto di Gioia Tauro offende tutti i cittadini della provincia di Reggio Calabria ed è espressione di una grettezza intellettuale che non ci saremmo mai aspettati dall’ex sindaco di Gela. Noi non siamo stati sostenitori dell’integrazione dei sistemi portuali per ragioni di carattere amministrativo e politico e continuiamo a essere convinti che non sarà questa la panacea dei mali di Gioia Tauro. Ma la sede della Port Authority in Calabria era una scelta logica e scontata perché stiamo parlando del più importante porto di transhipment d’Italia e uno dei più importanti del mondo”. Critico nei confronti di Il porto di Gioia TauroCrocetta anche il presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, Giovanni Ardizzone: “Da messinese e da siciliano, che si sente leso ogni qual volta si parla della nostra isola come terra dove è impossibile fare investimenti a causa della mafia, voglio chiedere scusa ai cittadini calabresi per le improvvide e inopportune dichiarazioni del presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta sull’accorpamento dei porti di Messina e Gioia Tauro. E lo farò personalmente, incontrando a Reggio Calabria il sindaco, Giuseppe Falcomatà, e il delegato per l’Area dello Stretto del Consiglio regionale calabro, Domenico Battaglia. Evidentemente al presidente Crocetta sfugge che la creazione dell’autorità di Sistema Portuale dello Stretto, la più grande del Sud Italia, deliberata dal Consiglio dei ministri mercoledì scorso, rappresenta un volano per il  rilancio dell’economia a Messina. La politica, nelle proprie scelte, deve propendere verso gli interessi della collettività e non dei singoli, anche se legittimi. Ecco perché Crocetta sbaglia, sia nel bocciare l’accorpamento, sia e soprattutto sostenendo che in questo modo si dà la possibilità alla ndrangheta di mettere le mani sul porto di Messina. Il presidente della Regione, evidentemente, sottovaluta che si tratta di una grande occasione per avviare un progetto condiviso, che possa rilanciare l’Area dello Stretto quale territorio di grande potenzialità”. Ha commentato le parole di Crocetta, anche il sindaco di Reggio Calabria Falcomatà: “L’Autorità portuale dello Stretto è una sfida per lo sviluppo delle Città Metropolitane di Reggio Calabria e Messina, una grande occasione per dare seguito all’irrinunciabile necessità di integrazione tra le due sponde. Opporsi a questo progetto significa far perdere al nostro territorio un treno che probabilmente non passerà mai più. L’ipotesi di una gestione unitaria della portualità dello Stretto, attraverso la creazione di un’unica Port Authority a Gioia Tauro,è un’idea condivisa da entrambe le sponde dello Stretto. Negli ultimi decenni lo Stretto è sempre stato considerato un elemento di divisione. Oggi abbiamo ribaltato questa logica. Il mare unisce le nostre città – ha concluso Falcomatà – e la creazione di un’unica Autorità Portuale non può che rilanciare concretamente quest’idea progettuale”.

Pesante ko del Catanzaro al Ceravolo contro il Foggia

catanzaro-foggiaCATANZARO – Il Foggia cala il tris sul campo del Catanzaro e si conferma come vera squadra da battere a prescindere dalla posizione di classifica. Ma, a dispetto del risultato, non è stato un match a senso unico. Certamente i giallorossi escono da questa sfida con le ossa rotta. Oltre alla sconfitta, che probabilmente chiude ogni speranza di aggancio ai play off, arriva anche il rosso comminato a Bernardi che costerà una pesante squalifica. Foggia in vantaggio alla mezz’ora. traversone di Floriano, Chiricò, con la deviazione di un difensore, prolunga verso Sarno che fa centro sul secondo palo. Il Foggia festeggia mentre Bernardi prima protesta per un presunto fallo subito nell’azione che ha portato i satanelli in vantaggio, poi rifila una testata a Gigliotti sotto gli occhi del guardalinee e rimedia il rosso diretto. Prima del riposo va fuori anche Floriano, espulso dopo un fallo su Moi. Ad inizio ripresa il Foggia raddoppia su rigore concesso per fallo di Giampà su Sarno, e trasformato da Agnelli. Nel finale terza rete rossonera con Sarno che sigla lo 0-3 in contropiede.

 

CATANZARO-FOGGIA 0-3

CATANZARO (4-3-3): Grandi; Bernardi, Moi, Ricci, Squillace; Agnello, Giampà (10′ st Taddei), Foresta (41′ st Caruso); Mancuso, Razzitti, Firenze (35′ pt Calvarese). Allenatore: Erra.

FOGGIA (4-3-3): Narciso; Angelo, Loiacono, Gigliotti, Di Chiara; Agnelli, Vacca (29′ st Maza), Gerbo; Chiricò (35′ st Lanzaro), Sarno (41′ st Coletti), Floriano. Allenatore: De Zerbi.

ARBITRO: Di Ruberto di Nocera Inferiore

RETI: 30′ pt Sarno; 2′ st Agnelli (rig.), 40′ st Sarno.

NOTE: Espulsi: Bernardi, al 31′ pt; Floriano, al 41′ pt. Ammoniti: Squillace, Gigliotti, Moi, Calvarese. Angoli: 2-2. Recupero: 1′; 3′.

Crotone straordinario. Espugna Novara e va in fuga verso la promozione in serie A

Novara-Crotone 0-1

NOVARA (4-2-3-1): Da Costa 6; Garofalo 6,5 Poli 6,5 Troest 6 Dickmann 5,5; Viola 6,5 Buzzegoli 6,5 (25′ st Lanzafame 6); Faragò 6 Gonzalez 6 (37′ st Adorjan sv) Corazza 5,5 (6′ st Evacuo 6,5); Galabinov 5,5. All. Baroni

CROTONE (3-4-3): Cordaz 7; Yao 6,5 (29′ st Cremonesi sv) Claiton 6 Ferrari 6,5; Balasa 6,5 Capezzi 6 (1′ st Salzano 6,5) Barberis 6 Martella 6,5; Ricci 7 Budimir 6,5 Stoian 6 (17′ st De Giorgio 6). All. Juric

Arbitro: Abbattista di Molfetta

Marcatore: 33′ pt Ricci

Note: Spettatori 6.000 circa. Ammoniti: Capezzi, Buzzegoli. Angoli: 14-5 per il Novara. Rec. 1′ pt: 4′ st.

NOVARA – Il Crotone va in fuga. vince anche a Novara in uno scontro diretto e continua la sua corsa verso la promozione in serie A. Ha sofferto la squadra di Juric, ma ha fatto tesoro della rete siglata da Ricci nel primo tempo, difesa strenuamente contro un avversario che, sia pure solo a sprazzi, è riuscito a schiacciare il Crotone nella propria metà campo. Ci ha pensato Cordaz a mettere in cassaforte i tre punti con almeno due ottimi interventi. Il Novara avrebbe meritato il pari, ma nel calcio, si sa, vince chi mette il pallone in rete. RicciBaroni deve fare a meno di Faraoni, sostituito da Dickmann. Nessuna sorpresa nel Crotone, che conferma il tridente. Le due squadre si studiano a lungo. La posta in gioco è alta ed il match stenta a decollare. Balasa prova a pungere al 13′ con un bel tiro che però non inquadra lo specchio della porta. Rompe gli indugi anche il Novara al 21′ con una sassata di sinistro scagliata da Galabinov sulla quale Cordaz si fa trovare pronto a deviare in corner. Il Crotone sembra contratto, teso, ma trasmette costantemente la sensazione di poter accelerare da un momento all’altro. E quando preme sul pedale del gas, trova subito la via della rete. Il cronometro segna il 33′ quando Ricci cattura un pallone al limite dell’area e scarica un sinistro teso e preciso che non lascia scampo a Da Costa. Per il Novara è un pugno nello stomaco. Come un pugile colpito duro, il Novara barcolla, commette diversi errori in fase di disimpegno, smette di dialogare nell’area nevralgica. solo in prossimità dell’intervallo gli azzurri si scuotono e si presentano dalle parti di Cordaz con un tiro di Viola deviato fortuitamente in angolo da un difensore. Juric si cautela e ad inizio ripresa rinuncia a Capezzi per inserire Salzano. Baroni invece si affida al sempreverde Evacuo che rileva Corazza. Intanto Buzzegoli sfiora la traversa e poco dopo Faragò da due passi fallisce un’ottima opportunità. Il Crotone è alle corde, ma stringe i denti. Al quarto d’ora strepitoso intervento di Cordaz che chiude lo specchio per due volte in sequenza prima su Viola e subito dopo su Evacuo. Gli ospiti sono in grave difficoltà mentre il Novara spinge in maniera forsennata. Debutta anche Lanzafame che rileva Buzzegoli. Proprio su un traversone di Lanzafame, Gonzalez  colpisce al volo da due passi e scheggia la traversa. Il Novara si getta in avanti a testa bassa ma senza riuscire a pareggiare e nel finale rischia di subire il raddoppio in contropiede da Martella che, su precisa verticalizzazione di Ricci, coglie in pieno l’incrocio dei pali.

Rende, 21 convocati. C’è anche Dodaro

TrociniRENDE (Cs) – Il tecnico Trocini ha convocato 21 giocatori per il match di domani in programma al Marco Lorenzon contro lo Scordia. L’allenatore biancorosso ripone molta fiducia nel confronto contro i siciliani: «Giochiamo il secondo scontro diretto in sette giorni contro una squadra che nel corso dell’ultimo mercato è cambiata totalmente – dice – Siamo consapevoli che non sarà un match facile perché entrambe le squadre hanno bisogno di punti per tirarsi fuori dalla bagarre. Per quanto ci riguarda vogliamo dare continuità al pareggio di Gragnano con una gara in cui grinta e determinazione saranno alla base di tutto. Possiamo fare bene a patto che si giochi la partita perfetta».

Nella lista dei disponibili anche il centrocampista Dodaro, neo acquisto del Rende.

Portieri De Brasi (95), Palumbo (96) Difensori Musca, Bruno (97), Scarnato, Muraca (98), Formosa (98), Marchio, Ginobili, Sanzone (97) Centrocampisti Fiore, Benincasa, Papa, Gigliotti, Falbo (97), Dodaro (97) Attaccanti Azzinnaro (96), Feraco (96), Zangaro, Actis Goretta, Kyeremateng

Nicola Adamo può tornare in Calabria

nicola AdamoCOSENZA – La Corte di Cassazione ha annullato senza rinvio l’ordinanza cautelare che imponeva a Nicola Adamo il divieto di dimora in Calabria nell’ambito dell’indagine ‘Rimborsopoli’, relativa ai fondi percepiti dai consiglieri regionali. «La Suprema Corte, accogliendo pienamente il nostro ricorso, ha restituito ad Adamo il pieno diritto di far rientro in Calabria da libero cittadino. Siamo altresì convinti che il processo fugherà ogni dubbio sulla correttezza dell’operato istituzionale del nostro assistito» hanno commentato gli avvocati Fabio Viglione ed Ugo Celestino che assistono l’ex assessore e consigliere regionale. Da segnalare la dichiarazione al riguardo di Pietro Mancini, figlio dell’indimenticato leader socialista Giacomo: «Esprimo, anche a nome della Fondazione Giacomo Mancini, il vivo compiacimento per il provvedimento della Corte di Cassazione, che ha annullato, senza rinvio al giudice di merito, il divieto di dimora, a Cosenza, nei confronti dell’onorevole Nicola Adamo. Un verdetto così chiaro e netto – aggiunge – pone interrogativi sui rapporti tra potere giudiziario e attività politica e sul loro necessario equilibrio, sui quali anche la Pietro ManciniFondazione promuoverà una discussione, che speriamo possa essere ampia e, soprattutto, utile. Per la giustizia, per la politica, per i cittadini della nostra Regione. Intanto, mi aggiungo ai tanti amici e sostenitori dell’onorevole Adamo, augurandogli un buon rientro, nella nostra città e nella sua famiglia, insieme a un caloroso in bocca al lupo per il suo impegno politico».

Cosenza, arrestato presunto autore di rapine in tabaccherie

carabinieri notteCOSENZA – Un giovane di 20 anni, M.D., è stato arrestato dai carabinieri a Cosenza per rapina e ricettazione. Al giovane è stata notificata una ordinanza di custodia cautelare in carcere. Il ventenne è accusato di aver compiuto due rapine in rivendite di tabacchi a Cosenza e Mendicino. In entrambi i casi i titolari degli esercizi commerciali furono aggrediti e picchiati. Sono in corso le indagini per individuare i complici del ventenne che hanno compiuto le rapine.

Incidente sulla statale 106, pesante il bilancio: un morto e due feriti

CIRO’ MARINA (KR) – Un giovane di 28 anni è morto e due persone sono rimaste ferite in un terribile scontro che si è verificato questa mattina lungo il tratto crotonese della statale 106 jonica, tra tra il comune di Cirò Marina e quello di Torre Melissa. Due i veicoli coinvoli, un furgone Iveco che si è ribaltato ed una Volkswagen modello Tuareg. Ad avere la peggio è stato proprio il conducente della vettura, Francesco Dati, gestore di un ristorante. Soccorso dal personale del 118, il ragazzo è stato trasportato in codice rosso all’ospedale San Giovanni di Dio di Crotone, ma è spirato poco dopo il ricovero. Lievemente ferite invece, le due persone che si trovavano sul furgone. Sul luogo dell’incidente nche i carabinieri e gli agenti della Polstrada per compiere i rilievi del caso ed accertare eventuali responsabilità.

Bocale, arrivato il transfer per l’impiego di Solomon Kingsley

Jpeg
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BOCALE (RC) – Il Bocale ha ricevuto il transfer da parte della federazione maltese per il centrocampista nigeriano Solomon Kingsley, classe ’88, già da un mese al lavoro con i nuovi compagni. Si conclude così positivamente il passaggio al club biancorosso di Kingsley che nel suo curriculum vanta anche una vittoria nella Coppa Italia Dilettanti della regione Lazio con la maglia del Palestrina, nella stagione 2007/2008. Il giocatore sarà già a disposizione di mister Casciano in vista della sfida di domenica contro il Guardavalle. Un innesto molto importante che andrà ad aumentare il livello tecnico della squadra, oltre a fornire linfa nuova in un periodo in cui il Bocale ha faticato molto per ottenere risultati.

Poliziotta cosentina aiuta clochard a partorire in strada

Poliziotta Maria CaponeROMA – E’ assistente capo in servizio presso la questura di Cosenza, aggregata all’ispettorato di Pubblica Sicurezza in Vaticano, la poliziotta che ha aiutato un donna di origini rumene a partorire nei pressi di Piazza San Pietro. Maria Capone è stata allertata dal compagno della puerpera la quale aveva appena dato alla luce una femminuccia. “All’inizio ho visto solo la testa, pensavo che stesse nascendo in quel momento poi, osservando meglio, ho notato il cordone ombelicale e ho visto che la piccola era completamente fuori” ha raccontato Maria Capone all’ANSA. La poliziotta, aiutata da due colleghi che hanno avvolto con i loro cappotti la neonata e la madre, ha subito chiamato un’ambulanza. “Avevo paura che la piccola non potesse farcela – dice la donna – all’inizio piangeva e poi ha smesso, mi sembrava che non si muovesse, poi le ho toccato il viso e mi sono tranquillizzata”. La bimba si chiama Irene, pesa 2,9 kg e, confermano dall’ospedale Santo Spirito, è in buone condizioni come anche la sua mamma, che è una clochard a cui il pontefice ha aperto adesso le porte della casa delle suore di Primavalle.

La Callipo batte Ortona e si qualifica per la semifinale di Coppa Italia

Mastrangelo coach callipoLa Tonno Callipo batte al Pala Valentia la Sieco Service Ortona con il punteggio di 3-1 e conquista la sua quinta semifinale di Coppa Italia Serie A2 nell’arco di tredici anni. Una vittoria mai in discussione se non fosse stato per il calo di tensione arrivato nel finale di terzo set quando i ragazzi di Mastrangelo, avanti 18-10, hanno subito l’incredibile rimonta degli abruzzesi che in terra calabrese hanno venduto cara la pelle.
LA PARTITA – Coach Mastrangelo punta su Pinelli-Michalovic, Forni-Presta, Casoli-Vedovotto e Marra libero. Scelte obbligate per coach Nunzio Lanci che non può disporre della diagonale palleggiatore-opposto composta da Andrea Lanci e da Matteo Paoletti. In campo Matricardi-Di Meo, Simoni-Sesto, Fiore-Borgogno, Cortina libero. Ortona parte forte con l’ace di Di Meo e si porta avanti 4-6, ma la Tonno Callipo ricuce subito e si porta avanti nel punteggio 12-9 al riposo tecnico sfruttando gli errori ospiti in attacco trascinata da Vedovotto. Pinelli dirige a meraviglia il gioco e i giallorossi allungano ancora con Michalovic (75% in attacco nel primo set). Coach Nunzio Lanci inserisce anche il fratello Andrea in battuta, ma i padroni di casa pigiano sempre sull’acceleratore. Ortona però non ci sta e guidata da un grande Borgogno (100% nel primo set in attacco con 7 vincenti su 7) prova a rimanere aggrappata al set. Casoli e compagni riallungano e chiudono i conti 25-21 con Vedovotto a muro.
Nel secondo set Ortona cresce a muro ed inizia bene, ma i giallorossi ribattono colpo su colpo e allungano nella parte centrale del parziale sfruttando gli errori avversari che non riescono a imbastire una manovra fluida. Casoli sale in cattedra e fa volare i suoi sul 20-13. Coach Nunzio Lanci prova a ridare linfa ai suoi, ma e’ troppo tardi e così la Tonno Callipo conquista il secondo set 25-18.
Nel terzo set dopo l’equilibrio iniziale, i giallorossi vengono trascinati da un Casoli sontuoso che delizia il pubblico con giocate d’alta scuola. La Tonno Callipo trova il massimo vantaggio e il tecnico ospite Nunzio Lanci e’ letteralmente imbufalito con i suoi. La strigliata fa bene a Di Meo e compagni che ritrovano l’abbrivio e iniziano ad essere incisivi in ogni fondamentale. La Tonno Callipo depaupera il cospicuo vantaggio e vede Ortona con il fiato sul collo (22-21). Gli abruzzesi trovano la parità sul 23-23, Fiore sale di livello in attacco e, soprattutto, in battuta mettendo in difficoltà la ricezione giallorossa. Ortona vira avanti 23-24 e conquista il set alla prima occasione grazie al muro di Sesto.
Nel quarto set Ortona prova a giocare ancora con il cuore, ma deve arrendersi davanti ad un Michalovic spietato. Forni ringhia a muro più volte su Sesto e Fiore e la Tonno Callipo vola sulle ali dell’entusiasmo allungando fino al 19-10. Una stanca e provata Ortona prova un timido tentativo di rimonta, ma i padroni di casa tengono la schiena dritta, allungano sul 24-17 e gioiscono dopo l’errore finale in attacco di Di Meo.