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‘La fisica che ci piace’: a Rende arriva il prof Schettino con la sua lezione show

RENDE (CS) – Il 6 marzo il tour del prof. Vincenzo Schettini farà tappa al Cinema Teatro Garden di Rende. L’istrionico Schettini trasformerà il palcoscenico in una grande aula scolastica, in cui tutti gli spettatori saranno di nuovo allievi, per una lezione tanto affascinante da diventare un viaggio travolgente.

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“Ma… diamoci del tu!”, il grande show di Enrico Brignano arriva in Calabria

E’ partita la prevendita per l’unica tappa in Calabria del nuovo tour teatrale di Enrico Brignano al Teatro Politeama di Catanzaro venerdì 1 dicembre e sabato 2 dicembre, con inizio alle ore 21:00. Lo spettacolo è organizzato dalla Fondazione Politeama con la Show Net di Ruggero Pegna, rispettivamente, quale Grande Evento della Stagione Teatrale e di “Fatti di Musica”, festival del Miglior Live d’Autore. La vendita dei biglietti è già online su ticketone.it e dal 4 ottobre partirà anche nei punti autorizzati Ticketone.

Dopo il grande successo di un travolgente tour che ha girato tutta Italia con decine di date interamente sold out, Enrico Brignano porterà il suo irresistibile“Ma… diamoci del tu!” nel magico Teatro del capoluogo calabrese. Lo spettacolo, scritto con Manuela D’Angelo, la collaborazione ai testi di Alessio Parenti e le musiche originali di Andrea Perrozzi, è prodotto da Vivo Concerti.

In una cornice scenografica da mega show, Enrico Brignano regalerà oltre due ore di divertimento puro, sfoderando tutta la sua bravura e la sua classe da gigante del teatro comico italiano. Con racconti e aneddoti intrisi d’ironia e, a tratti, da una vena sarcastica irresistibile,  battute incalzanti tirate fuori a raffica, Brignano porta il pubblico a ridere a crepapelle, spesso fino alle lacrime.

In questo spettacolo, si ha chiara la conferma che l’ex allievo di Gigi Proietti oggi è un indiscutibile maestro della comicità e del miglior teatro leggero italiano. Quello che vedremo a Catanzaro è un monologo mozzafiato, a tratto intervallato dalle apparizioni di surreali ballerini e musicisti e da altre trovate sceniche, capace di trascinare tutti in un clima d’allegria straripante e contagiosa.

Enrico Brignano racconta così “Ma… diamoci del tu!”: «Darsi del tu oggi è ormai la prassi, mentre il “lei” sembra qualcosa di arcaico e formale. Per dire, quando ti chiamano dal call center per discutere che so, la tariffa telefonica, oppure per proporti di investire l’eredità di pora nonna in criptovalute, usano il lei, probabilmente per renderti più difficile il mandarli a quel paese. Il “lei” è burocratico, lo si usa con le forze dell’ordine o al comune, ma del resto il “tu” che lo sta sostituendo è vuoto, non porta con sé quella confidenza vera, quella familiarità che intendo io…

Siccome sono in vena di confidenze, nel mio spettacolo mi concedo di parlare di aspetti inediti della mia professione e di una storia personale che poi assurge a paradigma un po’ per tutti… sì, perché per la prima volta ho deciso di raccontare le delusioni, le false partenze, tutti i “no” che ho collezionato nella mia vita professionale e non. Certo, sempre con un sorriso, mai prendendomi sul serio, ma sottolineando come tutto serva nella vita; anche un rifiuto ci può fortificare e renderci quel che siamo oggi. Coadiuvato dal maestro Andrea Perrozzi, io parlo; con la collaborazione di due presenze “moleste” ma preziosissime, Pasquale Bertucci e Michele Marra, continuo a parlare. Quando poi mi lasciano da solo sul palco, parlo ancora. Ebbene sì, c’ho tanto da parla’. E qualche volta anche da lamentarmi. “Ma lei, Brignano, non sa che lamentarsi è tipico delle persone anziane?”, “Certo che lo so, ma intanto lei, coso… mi dia del tu!».

Per la Fondazione Politeama e la Show Net non è la prima collaborazione, visti i grandi precedenti con miti come Momix, Stomp, Paolo Conte, Carreras ed altri eccezionali eventi. Il Direttore Generale della Fondazione Aldo Costa, il Sovrintendente Gianvito Casadonte e il promoter Ruggero Pegna concordano:  “La sinergia tra professionisti del settore è garanzia di qualità; portare in teatro il meglio dello spettacolo nazionale e internazionale, con produzioni complesse e costose, non è semplice e richiede uno sforzo speciale che, siamo certi, sarà apprezzato dal nostro pubblico.”.

Cosenza aderisce alla Settimana Europea dello Sport: iniziative dal 27 al 30 settembre

COSENZA – “Lo sport ha un valore riconosciuto ed incommensurabile perché oltre ad educare, soprattutto i giovani, eliminando le differenze sociali, sollecita al rispetto delle regole, contribuendo allo sviluppo della personalità che nella pratica dello sport trova le ragioni dello stare insieme e del crescere insieme”.

Lo afferma il Sindaco Franz Caruso nell’annunciare con compiacimento l’adesione della città di Cosenza alla Settimana Europea dello Sport che nella città dei Bruzi sarà contrassegnata da alcuni eventi che inizieranno domani, mercoledì 27 settembre, per poi concludersi sabato 30 settembre.

“Cosenza – ha proseguito Franz Caruso – aderisce alla Settimana Europea dello Sport sposando in pieno le linee guida della Commissione europea e del Dipartimento dello sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con il supporto di “Sport e salute SPA” e in collaborazione con l’ANCI, nella piena consapevolezza che è estremamente importante diffondere i valori dello sport in ogni individuo e promuovere il benessere fisico e la salute dei cittadini. L’Amministrazione che mi onoro di guidare sta perseguendo questi obiettivi in ogni azione che sta portando avanti. Non da ultimo, sabato scorso abbiamo inaugurato, assieme ai vertici di “Sport e salute, rappresentati dal segretario regionale Walter Malacrino, e del CONI, rappresentato da Francesca Stancati, la nuova e moderna pista di atletica del Campo Scuola che è stata omologata anche per disputare gare di livello nazionale ed internazionale. Parimenti – ha detto ancora il primo cittadino – dedichiamo attenzione a diverse altre buone pratiche per agevolare l’invecchiamento attivo della popolazione, convinti come siamo che l’attività sportiva, anche in età avanzata, sia il presupposto per stili di vita più sani e che migliorano le condizioni di benessere psico-fisico dell’individuo”.

Il programma

Il programma cosentino della Settimana Europea dello Sport prevede mercoledì 27 settembre, nella sala Conferenze di Confindustria, alle ore 17,00, l’iniziativa “La Forza delle donne”, lo sport come strumento di crescita personale nei filmati del concorso Csain di cinematografia documentaria sportiva 20×22. Saranno proiettati i corti vincitori del concorso, categoria donne, e il trailer del documentario “Le dee di Olimpia” del regista e documentarista cosentino e storico dello sport Francesco Gallo che con quest’ultimo lavoro sposta la sua attenzione sulla storia dell’emancipazione femminile attraverso lo sport olimpico, riferendo e dando conto delle conquiste e della continua corsa ad ostacoli che hanno dovuto affrontare e che ancora stanno affrontando le donne per riaffermare il loro valore e il loro ruolo nelle discipline sportive, così come nella vita di tutti i giorni.

Il clou della Settimana Europea dello Sport a Cosenza è previsto per sabato 30 settembre con un doppio programma messo a punto dall’Amministrazione comunale guidata da Franz Caruso insieme ad un uomo di sport a 360 gradi come Pino Abate, componente della commissione alta formazione della Federazione Italiana Tennis. “Una palestra a centro aperto” è il titolo dell’iniziativa che, a partire dalle ore 16,00, si svolgerà in Piazza Carratelli, nel tratto iniziale dell’isola pedonale più prossimo a Palazzo dei Bruzi, con l’esibizione di atleti di diverse discipline sportive. In contemporanea, alla stessa ora, ma nel campo di basket della Vecchia villa comunale, nel centro storico, in un quadrangolare di basket si sfideranno amichevolmente i gruppi sportivi della comunità filippina presente in città.

L’influenza della Magna Grecia nelle attività ludiche

La Magna Grecia, ovvero il complesso delle colonie greche in Italia meridionale, aveva un forte legame con il gioco. I Greci erano un popolo amante delle attività ludiche, e questo si rifletteva in tutte le sfere della loro vita, dalla religione alla cultura.

Il legame tra queste zone e il gioco è ancora oggi evidente in alcune tradizioni culturali del sud Italia. Ad esempio, molti giochi tradizionali sono ancora praticati in regioni come la Calabria, così come giochi moderni come il 10eLotto Extra oggi, che in diversi casi, anche recenti, ha dispensato fortuna nella regione punta dello Stivale.

Pensiamo ai 250.000 euro vinti il 23 giugno 2023 a Amantea, o ai 100.000 euro vinti il 20 luglio 2023 a Sant’Eufemia d’Aspromonte. Per verificare le vincite al 10eLotto è possibile fare un check da smartphone tramite l’app dedicata.

I giochi praticati nella Magna Grecia

L’attuale Calabria è stata una delle regioni più importanti della Magna Grecia, dal momento che ospitava alcune delle città più importanti, come Reggio Calabria, Sibari, Crotone e Locri Epizefiri.

Di conseguenza, la lingua, l’arte, l’architettura, la religione e attività collettive come quelle ludiche sono state profondamente influenzate dalla cultura greca. In ambito religioso, i giochi erano spesso celebrati in onore degli dei. Ad esempio, le feste dionisiache erano accompagnate da giochi e danze, e i giochi olimpici erano dedicati a Zeus.

In ambito culturale, i giochi erano un modo per divertirsi e socializzare. I Greci praticavano una varietà di giochi, tra cui giochi di destrezza, giochi di forza e giochi di strategia. Alcuni dei giochi più popolari erano il braccio di ferro, il salto in lungo, il tiro con l’arco e la scacchiera.

I giochi erano anche un modo per educare i giovani. I bambini imparavano a giocare già da piccoli, e il gioco era considerato un modo importante per sviluppare le proprie capacità fisiche e mentali.

Alcuni esempi di giochi praticati nella Magna Grecia erano:

  • l’alea, un gioco di dadi simile al moderno backgammon;
  • l’hippodromia, una gara di cavalli;
  • l’agone, una gara di pugilato, lotta o atletica;
  • il dromedon, un gioco di corsa a piedi;
  • la petteia, un gioco di strategia simile al moderno scacchi.

In conclusione, la Magna Grecia era una civiltà in cui il gioco aveva un ruolo centrale. I giochi erano praticati in tutte le sfere della vita, dalla religione alla cultura, e costituivano un modo importante per divertirsi, socializzare ed educare i giovani.

Riscoprire la Magna Grecia in Calabria oggi

Tra i luoghi più importanti da visitare in Calabria per scoprire la Magna Grecia ci sono:

  • Reggio Calabria: dove il museo nazionale della Magna Grecia ospita una vasta collezione di reperti provenienti dalle città greche della Calabria, tra cui i Bronzi di Riace, due statue in bronzo di guerrieri risalenti al V secolo a.C.
  • Sibari: con il parco archeologico che è uno dei più importanti siti archeologici della Magna Grecia. La città di Sibari era una delle più ricche e potenti dell’epoca, e il suo sito archeologico è ancora in fase di scavo.
  • Crotone: dove il parco archeologico di Capo Colonna ospita i resti dell’antico tempio di Apollo, uno dei più importanti monumenti della Magna Grecia. Il tempio è stato costruito nel VI secolo a.C., e oggi è rimasto solo un colonnato.
  • Locri Epizefiri: con il parco archeologico che ospita i resti dell’antica città, tra cui un teatro, un tempio e un santuario.

Oltre a questi siti archeologici, ci sono molti altri luoghi in Calabria che testimoniano l’influenza della Magna Grecia. Ad esempio, il centro storico di Reggio Calabria è ricco di edifici in stile greco, come la Cattedrale e il Teatro Comunale.

Arriva a Cosenza “We Love Pizza” festival, la grande festa dedicata alla pizza

COSENZA – Arriva a Cosenza “We Love Pizza” festival! La Pizza simbolo della semplicità ma anche dell’italianità è uno degli alimenti che rappresenta maggiormente in tutto il mondo il nostro paese, mangiata e apprezzata da qualsiasi popolo, il suo consumo ogni anno è in continua crescita. 

Riconosciuta come parte integrante del patrimonio culturale dell’umanità, trasmessa di generazione in generazione e continuamente ricreata, in grado di fornire alla comunità  un senso di identità, di continuità e di promuovere il rispetto per la diversità culturale e la creatività umana.

“We Love Pizza” è un progetto di inclusione sociale che ha come obiettivo quello di offrire un’opportunità di formazione e lavoro ai disoccupati della città di Cosenza. Il progetto prevede infatti la realizzazione di corsi sulla pizza tenuti dal maestro pizzaiolo Lorenzo Fortuna, per fornire competenze tecniche e formazione professionale ai partecipanti, al fine di aiutarli a reinserirsi nel mondo del lavoro nel settore della ristorazione, in collaborazione con Campagna Amica.

Un appuntamento unico nel suo genere che verrà presentato il prossimo 24 settembre dalle 12.00 e fino alla mezzanotte, con una grande festa della pizza, nel centro cittadino della città dei bruzi, a cui parteciperanno le migliori pizzerie della provincia, che offriranno le loro specialità ai partecipanti. 

Questo momento rappresenterà un’opportunità di incontro e di scambio tra i partecipanti, le pizzerie e la comunità locale, valorizzando il prodotto tipico, promuovendo l’eccellenza della gastronomia locale e presentando i corsi di formazione a cui a partire dal 25 settembre sarà possibile accedere gratuitamente.

Previsti nel corso della giornata laboratori per bambini con l’obiettivo di coinvolgere e sensibilizzare l’intera comunità sull’importanza dell’inclusione sociale e di promuovere la cultura della pizza come patrimonio culturale e gastronomico anche della città di Cosenza.

Presenti sul corso principale della città (Corso Mazzini), un’area food composta dalle migliori pizzerie della provincia, dove i visitatori potranno degustare le eccellenze delle pizze più rinomate del territorio cosentino, realizzate solo con prodotti tipici calabresi, show cooking in cui i maestri pizzaioli calabresi metteranno in mostra le loro competenze e abilità mentre lavorano i prodotti dal vivo tra cotture e spettacolo, un’area convegni che sarà occasione di incontro fra istituzioni, visitatori e figure autorevoli del settore food e infine un’area musica in cui si alterneranno concerti e dj set.

We Love Pizza è fra i progetti realizzati grazie al contributo concesso con l’Avviso di Agenda Cosenza-Rende 2014/2020 nell’ambito del POR Calabria FESR FSE 2014/2020.

Sponsor della manifestazione: Molino Bruno.

Instagram: https://www.instagram.com/we_love_pizza_cosenza/Facebook: https://www.facebook.com/profile.php?id=100094489987246

Eroina in offerta con il “3×2”: smantellata piazza di spaccio anche a Cosenza

CATANIA – E’ stata ribattezzata proprio “3×2” per sottolineare la ‘promozione’, lanciata sui cellulari dei clienti abituali, di un gruppo di spacciatori che applicavano persino l’offerta di tre dosi di eroina al prezzo di due. Un gruppo a conduzione familiare sgominato da Carabinieri di Catania che stanno eseguendo un’ordinanza nei confronti di 26 persone. I reati ipotizzati dal gip, a vario titolo, sono associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e spaccio di droga. L’operazione viene eseguita nelle provincie di Catania, Messina, Palermo, Enna, Cosenza e Benevento da oltre 200 carabinieri del comando provinciale del capoluogo etneo. Le indagini, hanno consentito di scardinare un sodalizio attivo nel capoluogo e nei paesi etnei di Misterbianco, Adrano, Mascalucia, San Giovanni La Punta e Piedimonte Etneo.

Secondo l’accusa, con un preciso modus operandi, il gruppo si occupava della vendita, all’ingrosso e al dettaglio, di partite di eroina, approvvigionando anche altre organizzazioni malavitose dell’hinterland. Dall’indagine è emerso un articolato sistema di gestione del traffico di stupefacenti, i cui proventi illeciti, stimati in diverse centinaia di migliaia di euro, circa 3.000 al giorno, venivano sia reinvestiti nel mercato della droga, attraverso l’acquisto di circa 3 chili di eroina al mese.

I soldi erano utilizzati per il mantenimento dei vertici dell’associazione e dei pusher, pagati con una sorta di ‘stipendio fisso’ più una ‘commissione’ sul quantitativo smerciato. In particolare, rivela la Procura di Catania, “il sodalizio, al fine di aumentare i volumi di vendita, inviava sui cellulari dei clienti abituali, delle vere e proprie “offerte promozionali 3×2” pubblicizzando la possibilità di acquistare tre dosi al costo di due.

Dei 26 soggetti raggiunti dalla misura cautelare, 9 sono finiti in carccere mentre per altri 4 è stato disposto l’obbligo di dimora e di presentazione alla Polizia giudiziaria. Denunciate in stato di libertà altre 12 persone. Durante l’indagine sono state arrestate in flagranza di reato 8 persone e deferite altre 3, nonché sono stati recuperati oltre 600 grammi di eroina.

Al vertice del gruppo che è accusato di spacciare eroina a Catania e provincia, secondo la Procura etnea, ci sarebbe stato “il nucleo familiare riconducibile a Antonio Mannino, all’epoca detenuto agli arresti domiciliari, il quale attraverso i suoi due figli Domenico e Salvatore, avrebbero gestito il traffico illecito servendosi di molteplici sodali o gruppi criminali, ognuno avente una specifica area geografica di competenza”.

I tre non sono colpiti dall’ordinanza perché già destinatari di provvedimenti cautelari in altro procedimento penale per lo stesso tipo di reato L’indagine, sviluppata mediante attività di intercettazioni telefoniche ed ambientali, oltre che attraverso videoriprese e pedinamenti, sembra aver disvelato l’operatività di uno stabile sodalizio criminale, strutturato secondo una precisa suddivisione territoriale e con una ‘cassa comune’.

Il sodalizio, con l’uso di telefonini forniti dai Mannino e muniti di sim intestate a extracomunitari, avrebbe organizzato il traffico e l’approvvigionamento della droga, realizzando anche ‘sponsorizzazioni‘ dell’eroina attraverso celati sms, come ad esempio proposte di 3 dosi di eroina al costo di 2, da qui il nome dell’indagine 3X2. Il sodalizio si sarebbe occupato sia della cessione al dettaglio sia di rifornire altri gruppi della provincia etnea come, ad esempio quello di origine rom sinti dei “camminanti” di Adrano.

Materiale ospedaliero per fini personali, indagate 6 persone

CATANZARO – Sei persone sono indagate dalla procura di Catanzaro per l’ipotesi di reato di peculato ed in particolare per aver prelevato e utilizzato a fini personale materiale in dotazione all’ospedale. Al centro il reparto di Oculistica dell’ospedale Pugliese Ciaccio. Secondo i magistrati catanzaresi, avrebbero prelevato farmaci e strumenti.

Eseguite una serie di perquisizioni da parte della Guardia di finanza, sia all’interno del reparto che nell’abitazione di un professionista sanitario. Nel registro delgi indagati sono stati iscritti il dirigente medico Marco Scicchitano, Miguel Rechichi, Melania Musso, i due tecnici Annarita Procopio e Corrado Sperli, e l’informatore scientifico Maurizio Gigliotti.

Festival di Altomonte, continuano gli appuntamenti. Il 28 si chiude con Albano

ALTOMONTE (CS) – La Cultura non si ferma ad Altomonte, proprio come recita lo slogan della trentacinquesima edizione del Festival Euromediterraneo “Non fermiamo la Cultura”, e la rassegna 2022 prosegue senza sosta dopo il successo di pubblico della Notte Bianca che ha visto il centro storico riempirsi di visitatori e le risate con lo spettacolo degli Arteteca al Teatro Costantino Belluscio.

Si prosegue con l’appuntamento del 18 agosto mentre il sindaco Gianpietro Coppola, la sua amministrazione e il direttore artistico Antonio Blandi hanno comunicato che il Festival Euromediterraneo 2022 chiuderà con il concerto di Al Bano al Teatro Costantino Belluscio domenica 28 agosto.

 

Giovedì 18 sarà la volta di Scena Verticale che arriva al Festival Euromediterraneo di Altomonte con l’attore e regista Dario De Luca in “Re Pipuzzu fattu a manu – Melologo calabrese per tre finali” che vedrà in scena, dalle 21 al Teatro Belluscio con ingresso gratuito, anche il musicista Gianfranco De Franco.

«Abbiamo scelto di puntare l’attenzione sulla storia di Re Pepe – scrive Dario De Luca nelle note di regia dello spettacolo – fiaba nella quale il vero protagonista non è il re del titolo, ma una donna: una reginetta sicura del fatto suo e capatosta. È a lei che siamo debitori, non solo dell’intreccio della fiaba in questione, ma persino del personaggio che dà il titolo alla fiaba, perché un bel giorno, di fronte all’insistenza del padre perché si trovi finalmente un marito, lei decide di prendere farina e zucchero e di impastarselo con le sue mani. Solo così può essere certa che quello sposo sarà all’altezza delle sue aspettative: giacché, come è noto, di reucci insipidi è pieno il regno delle fiabe. Invece lei ne vuole uno come si deve, ecco perché c’impiega addirittura sei mesi ad impastarlo. “Però non parla!”, commenta il re padre. Ma lei non si perde d’animo, gli mette un peperoncino rosso sulla bocca e a furia di insistere, lo fa parlare. Senza svelare il finale, ché non vogliamo levare certo il gusto di scoprirlo allo spettatore, questa fiaba ha echi dell’Oriente e delle “Mille e una notte”, delle storie dei fratelli Grimm e di quelle di Perrault. Ma questa storia ha messo radici in mezzo ai castagneti e agli uliveti, profuma di impasti infornati e ha il rumore assordante delle cicale della nostra terra».

Cosenza, clochard trovato morto al Cinema Italia. Il sindaco “siamo scossi”

COSENZA – “Quello che è accaduto questa mattina è un fatto che  rattrista enormemente tutta la città di Cosenza ed anche l’Amministrazione comunale. Siamo particolarmente scossi per il decesso del senza tetto, avvenuto davanti al Cinema Teatro Italia-Tieri, che ripropone, in tutta la sua drammaticità, situazioni certamente non circoscritte alla nostra città, ma diffuse nelle realtà di tutti i Paesi ed alle quali molto spesso non si riescono a dare risposte esaustive”.

Così ha commentato il Sindaco Franz Caruso il decesso del clochard il cui corpo senza vita è stato rinvenuto questa mattina davanti al Cinema Italia di Piazza Amendola.

“Non ci sono – ha detto ancora Franz Caruso – responsabilità che possono essere ascritte a qualcuno. Purtroppo è l’esistenza che i clochard conducono, a volte per scelta,  che li espone a questi rischi e ad epiloghi così tragici. Situazioni come quella accaduta in città – ha aggiunto il Sindaco – si registrano molto spesso in coincidenza o di periodi di gran caldo o quando le temperature sono estremamente basse.

Nel caso specifico, lo sfortunato senza tetto non era censito all’esito delle verifiche dei nostri uffici, in quanto, dopo le segnalazioni ricevute, gli assistenti sociali in servizio presso il settore Welfare del Comune, si erano recati sul posto per fare gli accertamenti del caso e quindi procedere alla registrazione prevista e prestare tutte le cure, il sostegno e l’assistenza possibili, ma non è stato mai trovato sul luogo della segnalazione.  Del resto è risaputo che queste persone sono senza fissa dimora ed è connaturata alla loro triste condizione il fatto di spostarsi spesso da un luogo all’altro.

Ribadiamo – ha proseguito il Sindaco Franz Caruso – che, come Amministrazione comunale – siamo disponibili ad offrire tutto il nostro sostegno e la nostra collaborazione alle associazioni che hanno chiesto di potersi occupare più da vicino di queste difficili situazioni che vorremmo tanto non ci fossero nella nostra città. Purtroppo ci sono e noi cerchiamo di dare il massimo dell’assistenza possibile. Siamo sempre intervenuti e più di una volta i senza fissa dimora che vivono nella nostra città sono stati anche assistiti e collocati in strutture pronte a riceverli, ma la loro permanenza al loro interno è rimasta circoscritta ad un periodo limitato, dopo di che sono ritornati alla vita di sempre. Abbiamo fatto anche delle bonifiche davanti all’ingresso del cinema Italia, perché avevamo registrato la presenza di divani, letti e di altri giacigli di fortuna organizzati con materassi e cuscini. E’ quello un punto attenzionato dall’Amministrazione comunale, ma che non siamo nella condizione di far presidiare dalle forze dell’ordine. Cerchiamo di fare ogni sforzo possibile, non facendo mancare né l’assistenza, né la solidarietà,  ma non sempre ci riusciamo perché spesso la loro – lo ribadisco – è una scelta di vita”.

Anche l’Assessore al welfare Veronica Buffone è rimasta molto scossa dalla notizia che si è diffusa in città questa mattina. “E’ una tragedia immane – ha detto – che colpisce tutta la città e non solo il nostro territorio. Lavoriamo ogni giorno con gli uffici del Settore welfare per dare delle risposte incisive. Quel che è certo – ha aggiunto Veronica Buffone – è che va intensificato il dialogo e la sinergia con le associazioni che si occupano di queste specifiche problematiche per studiare nuove ed ancora più incisive strategie di intervento che possano, se non risolvere alla radice, limitare fortemente l’incidenza di queste drammatiche situazioni”.