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Gioielli per gioco e per passione: intervista a Trame di Rame

Una volta erano i migliori amici delle donne, oggi sono spesso un lusso difficile da concedersi. Complice la crisi o semplicemente la possibilità fastidiosa di vedere imitato il proprio gioiello sulle bancarelle di ogni dove sempre più spadroneggiano gli artisti  “self made”, spesso capaci  di realizzare creazioni estremamente originali e fatte apposta per chi le acquista.

Oggi vi raccontiamo di Daniela che un giorno insieme a sua madre a sua sorella, ha pensato bene di dar vita al marchio “Trame di Rame” che potete trovare a Genova, in pieno centro storico, nella gioielleria Gismondi Atelier o a Gallico (RC)  nel negozio Antiqua. Loro sono nate per caso, una sera, in famiglia mentre pensavano ad un nome che richiamasse le creazioni in filo di rame e allo stesso tempo desse l’idea di un simpatico gioco di parole, noi le abbiamo scoperte in un’ altra sera,questa volta estiva, a Scilla, mentre attraevano turisti curiosi ed affascinati dai loro gioielli e abbiamo deciso di intervistarli per voi.

Trame di rame conferisce l’idea di un misterioso intreccio nella realizzazione delle vostre opere. Il rame è l’unico ispiratore delle vostre collezioni o utilizzate anche altri materiali?

No, anche se il rame è l’elemento portante noi lavoriamo anche altri metalli, quali l’ottone, l’alluminio, da poco anche l’argento ai quali accostiamo pietre dure e coloratissimi bottoni cercando di creare delle vere  e proprie contaminazioni.

Come riuscite a entrare in contatto con  questo materiale così particolare? Esiste una tecnica di lavorazione particolare?

I metalli hanno un potere intrinseco, magico per chi ama lavorarli. Il nostro approccio ad essi ha qualcosa di primordiale se si pensa che vengono forgiati unicamente su incudine e martello oppure con l’esclusivo utilizzo dell’uncinetto per  creare gioielli del tutto originali. Quanto alla tecnica, ne scopriamo di nuove e affascinanti ogni giorno ma quella di punta che utilizziamo è l’uncinetto, la più identificativa e la più apprezzata dai nostri clienti.

Esiste una  fascia di età specifica che tende a preferire abitualmente le vostre creazioni?

Realizziamo gioielli per tutte le età e per tutte le tasche, senza alcuna discriminazione perché proprio come l’amore, i gioielli non hanno età!

Voi, visto che avete anche un canale online di vendita tramite FB, realizzate anche opere su commissione?

Certo. Entrare in contatto con l’idea del cliente e materializzarla a gusto proprio, con le proprie mani è sempre una sfida che accettiamo di buon grado.

A noi è capitato di imbatterci nei vostri gioielli d’estate, sulla costa calabrese. Vi capita mai di fare lo stesso anche al di fuori della Calabria? O se così non è stato finora, avete mai pensato di poter espandere il vostro commercio o avete dovuto scontrarvi con alcuni limiti in questo senso?

Sì è vero quest’estate abbiamo lavorato molto in Calabria, prediligendo le provincie di Reggio Calabria e Catanzaro. Ma per l’estate prossima siamo già pronti a scoprire lidi nuovi, senza alcuna limitazione.

 Siamo oramai alle porte del prossimo inverno. I colori pastelli si mischiano allo scozzese, al golden e al camuflage. Da cosa vi farete ispirare prevalentemente quest’anno e quali sono i colori che amate di più abbinare al rame?

Lasciandoci alle spalle l’estate, abbandoniamo temporaneamente il turchese e il corallo, dando spazio alla luce delle splendide perle di fiume in accostamento all’ ottone, ai toni caldi delle corniole da abbinare al rame martellato. Restano un must la lavorazione del metallo senza pietre e delle coloratissime collane di bottoni che conferiscono un tocco di calore anche all’ inverno più freddo.

 Infine, dovendo dare un consiglio a chi sceglie una vostra creazione, da cosa occorre farsi guidare durante l’acquisto di un accessorio?

Sicuramente chi sceglie un gioiello Trame di Rame è una persona che desidera avere o regalare un’opera unica ed inimitabile. A volte capita che un cliente mi chieda consiglio, ma poi è sempre l’istinto a guidare la scelta (ogni tipo di lavorazione regala infatti emozioni diverse), lo stesso istinto che ascoltiamo quando realizziamo un gioiello.

 

 LIA GIANNINI

Creazioni cosmetiche News

L’azienda, nata a Cuneo, è gestita dalla cosmetologa  dott.ssa  Alessandra Odero,  direttore responsabile e tecnico, e da Sergio Peano, che dal 2012 si occupa della direzione e marketing della casa cosmetica.

Creazioni Cosmetiche si è posta come obiettivo quello di unire la ricerca all’ innovazione cosmetica artigianale, adeguandosi alle richieste di centri benessere, centri estetici, profumerie, farmacie.

Ogni richiesta viene curata nei minimi dettagli, garantendo efficacia di prodotti  cruelty free e non testati su animali; inoltre il personale offre consulenze sulla scelta del packaging e di loghi da personalizzare.

Ogni “creazione” è supervisionata da test microbiologici, test di sicurezza e test di efficacia a sostegno dei claim pubblicitari. 


Oltre ad una vasta gamma di profumi per ambiente, profumi per persona, tensioliti, olii, creme e gel, il loro laboratorio ha da poco dato vita ad una linea pre trucco in collaborazione con la make up artist Federica Ambrogio.

Dalla loro inventiva è nata la linea every day perfection:

  • crema viso pre-trucco:  nutriente e idratante, da utilizzare come base prima di applicazione del fondotinta.  Garantisce un maggiore fissaggio e durata del trucco. Provatela durante questi mesi invernali, e regalerete  alla vostra pelle una barriera più solida ed efficace.
  • balsamo labbra pre-trucco: per idratare le vostre labbra e metterle al riparo da antiestetiche screpolature, che durante la stagione invernale rendono “infernale” la vita di qualsiasi donna. Applicatene uno strato subito dopo la crema viso, in modo che il prodotto abbia la possibilità di agire durante i vari step della vostra routine quotidiana di make up; così facendo le vostre labbra saranno pronte e ben nutrite prima dell’applicazione del rossetto o del gloss.

Alessandra Pappaterra 

 

 

 

smokey time

Autunno: stagione di tendenze più corpose e “pesanti”, anche in ambito di make up.

L’estate tarda a lasciarci del tutto quest’anno, ma allo stesso tempo non ci impedisce di iniziare a sfoggiare colori più intensi e prodotti viso tendenzialmente più portabili durante la stagione fredda, come i fondotinta liquidi che già alle prime brezze ritornano a far parte della nostra base viso quotidiana per proteggerci dagli spifferi imminenti.  

Il “grigiore” di stagione ci invita anche ad osare sui nostri occhi, ispirandoci nuovi  smokey eyes, “caldamente” sconsigliati durante l’estate, sia perché tra afa e sudori sarebbe una sfida controcorrente e contro natura tentare una spennellata che vada oltre la piega dell’occhio, e anche perché esteticamente parlando, fanno molto più “pendant” con i colori che solitamente caratterizzano i mesi freddi: grigi e derivati, taupe, nero, marrone, amaranto. 

Lo smokey eyes è decisamente il look più indicato per enfatizzare lo guardo e paradossalmente per far risaltare le sfumature reali dei nostri occhi.

Banalmente si tende a credere che solamente gli occhi chiari siano valorizzati da contrasti scuri, in realtà sulle  ragazze mediterranee un look sfumato e particolarmente intenso è altrettanto indicato proprio perchè mette in rilievo le gradazioni minime dell’iride.

In poche parole è il make up adatto a tutte ma per ragioni diverse.

Facilmente realizzabile, lo smokey ha comunque delle regole basilari da osservare:

  • Evitate di arrivare con il colore fino all’arcata sopracciliare, un look drammatico e dai contorni dolci lo si ottiene sfumando bene i nostri colori non troppo al di sopra della piega dell’occhio.
  • Quando lavorate dei colori intensi, che siano essi opachi o carichi di glitter, spargete un velo di cipria in polvere sulle guance e nella zona sottostante all’occhio. I colori scuri sono belli e dannati allo stesso tempo: enfatizzano lo sguardo e contemporaneamente rischiano di rovinare l’intero make up sporcandovi il viso.  La cipria in polvere funge da barriera, evitando che gli ombretti vadano a depositarsi sulla nostra base. Naturalmente a look finito ricordate di rimuoverla con un pennello a ventaglio ( fun brush) o da cipria.
  • Non caricate troppo le labbra,  lasciatele molto neutre o, se vi donano i colori particolarmente chiari, potrete sempre schiarirle con un primer adatto o con un qualsiasi correttore affinché il colore del vostro rossetto non tenderà a diventare più scuro. Nel caso in cui preferiate optare per un gloss, evitate comunque quelli dalle tonalità forti. Il punto di forza di questo look sono gli occhi. Ostentare delle labbra audaci con questa tipologia di trucco sarebbe davvero come tirare “un pugno nell’occhio”.
  •  Applicate sempre il colore con moderazione ed eventualmente aggiungetene dell’altro. Se carichiamo troppo la palpebra invece, difficilmente riusciremo ad ottenere un look decente e portabile.
  • Ultima regola ma non meno importante: mai uscire di casa con uno smokey alle otto del mattino. Essendo un trucco molto carico e vistoso, è indicato per la sera.

Alessandra Pappaterra 

NeveCosmetics ultime novità: sfilata e Invidia

La casa cosmetica nasce nel 2009 a Moncalieri e come obiettivo si pone un importante traguardo da raggiungere: produrre make up interamente minerali, privi di parabeni, petrolati e siliconi. Inoltre i prodotti  oltre a non essere  testati sugli animali, ma direttamente sui make up artist, sono prevalentemente vegani e vegetariani ( pennelli inclusi).  

Dopo la linea minerale in polvere libera, con cui ha esordito l’azienda, producendo fondotinta, ciprie, blush e ombretti coloratissimi, oggi ormai Neve Cosmetics offre palettes, denominate gli Arcobaleni, prodotti per lo skin care quotidiano, pastelli occhi-labbra, articoli decorativi come le Metamorfosi: nettare per labbra ( che permette di trasformare qualsiasi polvere minerale in gloss), rugiada per make up ( base occhi per intensificare la durata dell’ombretto), nebbia fissante ( spray fissante).

 

Tra le ultime novità ricordiamo i Dessert a levres, rossetti cremosi e idratanti, creati interamente con oli vegetali e burro di karitè e il primo mascara a formula vegetariana: Occhioni.

Tra le novità, disponibili on line e nei negozi autorizzati, il 29 ottobre 2013 scoprirete due nuove biomatite pastello: Sfilata e Invidia.

La prima Couture for lips è di un colore amaranto vivace con sottotono freddo. Presenta delle gradazioni di colore intense e vellutate.

Il secondo pastello è invece un lilla dal sottotono fucsia. Adatto a tutte quelle che amano osare e  non passare indistinte. La biomatita è  totalmente matt, ma presenta una texture idratante e cremosa.

Entrambe possono essere utilizzate per contornare le labbra, ma anche per riempirle di colore a mo’ di rossetto. Questi nuovi pastelli infatti, grazie alla loro formulazione cremosa garantiscono  un livello di idratazione molto concentrato, anche ore dopo l’applicazione.

Alessandra Pappaterra

 

Make up style seduta di laurea: consigli e orrori da evitare

Giorno molto ambito e desiderato, atteso con tante speranze, specialmente dopo essersi imbattuti  in mille sacrifici. Mettiamo un secondo lo studio da parte e passiamo in rassegna qualche regola essenziale da non dimenticare proprio in questa occasione.

Giuliana Arcarese Makeupdelight 2009In primis ricordiamoci che il giorno della laurea è suddiviso in due momenti ugualmente importanti, ma altrettanto differenti, sia per l’emotività che per il look da sfoggiare! La seduta di laurea e festa che coesistono spesso durante lo stesso giorno spesso, ma sono anche antitetici.

In secundis specifichiamo che  “purtroppo” molte ragazze spesso tendono a dimenticare che durante la discussione della tesi si è nel bel mezzo di una situazione altamente formale, di conseguenza è doveroso indossare abiti adeguati al conteso, e anche un make up non troppo appariscente, il più sobrio possibile.

Lo stile bon ton in questi casi calza sempre a pennello, un exploit di colori e glitter eventualmente potremmo sempre riservarlo per la festa vera e propria.

Regola fondamentale: utilizzare solamente colori matt, specialmente  per il make up degli occhi. Si presuppone che in quegli attimi verranno scattate miriadi di foto, e qualsiasi bagliore di troppo a causa dei flash potrebbe  rischiare di appesantire il nostro sguardo e mischiare anche i colori, lasciandoci il ricordo di un look monocromatico indistinto. I colori opachi invece sono più versatili in queste occasioni e facilmente riconoscibili anche da macchine fotografiche non professionali.
Dopo aver accantonato l’idea di poter sfoggiare qualsiasi ombretto shimmer in nostro possesso, passiamo al vero oracolo della seduta di laurea: mai optare per un trucco occhi troppo carico, di conseguenza, accantonate l’idea di qualsiasi “smoky”. Un look bon ton acconsente l’applicazione di rossetti corposi e ultra coprenti, ma gli occhi, durante la proclamazione, devono restare molto “delicati”.

Riportiamo una delle palettes di Neve Cosmetics : gli “Elegantissimi ”  realizzata per la  collezione “gli Arcobaleni”, in cui potrete ritrovare ombretti molto delicati, dai colori sobri e adatti a realizzare un make up occhi adeguato al nostro contesto. 

Il pin up style è glamour e molto  indicato, perchè delinea in maniera netta lo sguardo e carica anche le labbra, ma se avete la mano tremolante, o se non avete dimestichezza con la realizzazione della famigerata codina finale, evitate di pasticciare con l’eyeliner proprio durante i preparativi di questo lungo traguardo tanto agognato.

 Un look occhi sfumato è quello più pratico, facilmente realizzabile ed elegante allo stesso tempo.

Una delle icone del bon ton look a cui ispirasi è sicuramente Angelina Jolie. Linea di eyeliner  sfumata, oppure in versione netta ma sottile. Labbra in versione “nude”, ma talvolta anche cariche per dare un tocco di classe e femminilità . 

Altra icona di bon ton style è sicuramente Kate Middleton. Fotografata sempre con un trucco molto sobrio, dai toni neutri e colori ben sfumati. Il tutto sempre ravvivato e scaldato da terre e bronzers. 

Altro monito: non lasciatevi prendere troppo dell’euforia e non utilizzate prodotti che non avete testato su di voi “almeno” un paio di volte.  Mai sperimentare nuovi acquisti per la prima volta durante un evento importante, rischiereste di presentarvi alla discussione della tesi con un fondotinta di un sottotono diverso rispetto al vostro incarnato, anche se mentre lo testavate in profumeria vi aveva convinto profondamente!

Ultimo consiglio, spesso scontato, ma fidatevi, non è mai abbastanza ribadirlo spesso: truccatevi sempre prima di aver indossato il vestito! E’ nelle occasioni come queste che la fretta rischia di far diventare un momento tanto agognato nell’ennesimo aneddoto tragicomico da raccontare per il resto delle vostre serate con amici!

 

 

 

Alessandra Pappaterra 

 

 

Halloween low cost

Da qualche anno anche l’Ottobre italiano subisce l’influenza anglosassone- nord americana del famoso “trick or treat”, anche se nel nostro contesto Halloween non è che una mera ricorrenza commerciale.

Le feste a tema spopolano da tempo  nelle grandi città, ma anche nelle nostre realtà più “provinciali”.

Al fine di non considerare i festeggiamenti del 31 Ottobre come l’ennesima spesa in più da aggiungere al caro vita e che ormai fa parte della routine annuale di noi tutti, illustreremo di seguito dei look “low cost”. Semplici da realizzare e soprattutto molto economici, dal momento che non implicano l’acquisto di prodotti specifici. Con poche  spennellate è possibile diventare una sexy vampire,  una strega,  una fata, una bambola rotta e tutto ciò che ci passa per la mente.

Le donne poi si sa, preferiscono di gran lunga sfoggiare il proprio lato sexy piuttosto che nascondersi dietro una maschera, quindi in trucco in ricorrenze del genere assume una valenza portante, se non del tutto indispensabile.

Passiamo in rassegna qualche consiglio per rendere mostruosamente particolare ed unico il nostro look.

Per quanto riguarda la base, è opportuno utilizzare un fondotinta monto più chiaro rispetto al nostro sottotono di pelle, al fine di creare un effetto smorto e pallido.

Se per l’intera durata dell’anno una delle nostre preoccupazioni è nascondere le nostre occhiaie,

Non preoccupatevi, Halloween è l’unico giorno in cui ci è concesso enfatizzarle, magari passando sotto la palpebra inferiore un ombretto grigio opaco.

Per il look occhi uno smokey intenso e scurissimo, sfumato magari con del viola-bordeaux o fucsia intenso, è perfetto per ricreare degli occhi da vampira. 

Si potrebbe “ricamare” il tutto poi con tante ragnatele che partono dall’angolo esterno dell’occhio e si ramificano fin sugli zigomi, oppure si sfumano verso la fronte.

Le labbra possono essere contornate con una matita nera e sfumate con del rosso nella parte centrale, oppure possiamo optare per il total black, colorandole totalmente di scuro e ravvivando il colore con un gloss.

Anche il color prugna o verde acido rendono molto l’effetto “wicked”, di conseguenza potremmo considerare anche un look labbra che sfoggi queste tonalità di colore.

Per trasformarci in fate del bosco partiremo sempre da una base molto chiara e per il trucco occhi, giocheremo con colori più brillanti e shimmer, che riecheggiano la polvere magica e danno un’aurea più fatata al look.

Sbizzarritevi,ad Halloween non esistono regole: potete decidere di limitare il trucco semplicemente al viso, oppure continuarlo sul collo, decolté, in base anche al costume che avete intenzione di indossare.

La peculiarità del trucco vistoso fa sì che anche nel caso in cui si decidesse di non indossare alcun costume, si potrebbe sempre partecipare a qualche evento semplicemente truccandosi in modo particolare, disegnando sul nostro volto qualche piccolo ragnetto e sfoggiando magari in  più  dei canini non indifferenti oppure un cappello a punta.

 

Qui di seguito troverete l’anteprima del primo video tutorial della rubrica 8@30 style . Un make up da strega, interamente realizzato con prodotti low cost e facilmente reperibili.

Per un outfit completo, date uno sguardo anche alla sezione di moda.

Buon trucco e soprattutto Happy Halloween !

 

Alessandra Pappaterra 

Halloween alla moda o moda di Halloween?

Una volta erano mostri, streghe, cadaveri e creature insanguinate a ispirare per i travestimenti la notte più paurosa dell’anno. Oggi, complice l’origine celtica della ricorrenza che vede sprovvisti americani e inglesi di un loro carnevale, complice il desiderio di stupire a tutti i costi senza rischiare di trovarsi ad una festa con un costume troppo simile a quello di un altro, Halloween, la notte che precede Ognissanti durante la quale leggenda vuole che le anime dei defunti si aggirino in cerca di corpi vivi dei quali impossessarsi, diventa palcoscenico di look di ogni tipo, lontani dalle usanze e inadeguati a volte anche al contesto. Noi di 8@30 style, nel rispetto della tradizione che segna la fine della stagione estiva e l’inizio del freddo inverno, abbiamo deciso di dare, a chi ancora non avesse le idee ben chiare e molti soldi da spendere, un paio di suggerimenti atti a riproporre due dei look più apprezzati e ricercati tra le donne: quello della strega e della sposa cadavere.

Perfetti per una festa da ballo, una serata dell’orrore tra amici o, perché no, per un aperitivo “mostruoso”, gli outfit, frutto della creatività della nostra stilista Vincenza Salvino, si propongono l’obiettivo di offrire uno spunto a cui invitiamo ad apporre sempre il vostro tocco personale senza eccedere nelle spese e in modo del tutto originale.

Il primo look, in perfetto accordo con i colori di Halloween, l’arancio simbolo della mietitura  e il nero espressione del buio, richiede pochi e semplicissimi elementi: una sottoveste vintage di colore nero o comunque attinente al tema, un paio di leggins di ugual colore sostituibili anche con una calza coprente, un foulard a cui applicare un grosso spillone preferibilmente vintage anch’esso o comunque particolarmente evidente, della carta regalo, una stola di lana o di tessuto variabile a seconda delle preferenze e del clima, ago, filo ed eventuale colla da tessuto (acquistabile in merceria).

Ritagliando dal cartoncino o dalla carta regalo delle parole e delle forme a tema occorre applicarle sulla sottoveste nella modalità più idonea al vostro gusto e secondo il vostro estro, dopodichè, agganciato lo spillone al foulard  (alternabile anche con una calza senza piede magari colorata da chiudere con un  fiocco che ne cancelli le origini), è sufficiente indossare i vari indumenti così come vi sono stati indicati, abbinarli ad un bel paio di stivali alti o a delle decolletè nere ( o perché no, arancio zucca!), enfatizzare i capelli cercando di renderli più gonfi e spettinati possibili, seguire i nostri suggerimenti sul trucco( accessibili nelle sezione make up) e il gioco è fatto poiché nessuna sarà più strega di voi.

E per chi volesse qualcosa di meno aggressivo? Consigliamo il secondo outfit ugualmente glamour e particolarmente apprezzato da tutti gli amanti del film di Tim Burton: la sposa cadavere. In questo caso vi basterà una sottoveste di raso chiara, dei tovaglioli di carta, una tovaglia da tavola piuttosto ampia, una cravatta scura, delle spille da balia, delle collane vistose preferibilmente neutre, ago, filo e una semplice spillatrice.

Per realizzare questo secondo look, sull’orlo della sottoveste di raso aggiungete dei tovaglioli di carta o se preferite dei fogli di giornale, apriteli e ripiegate gli angoli verso il centro, chiudeteli su sé stessi stropicciando con le mani fino a farne delle rose e fissateli in fondo alla sottoveste. Prendete la tovaglia, poggiatela sulle spalle lasciandone cadere circa 50/60 cm di tessuto da utilizzare come cappuccio, piegate e arricciate la tovaglia su entrambi i lati fermandola con degli spilloni e fate passare tra le due una cravatta da inserire da dietro verso avanti annodandola nel modo più curato possibile in modo tale da ottenerne un mantello. Infine, indossate quante più collane avete e fate attenzione a non spaventare troppo lo sposo!

 

 

 

 

 

 

 

Lia Giannini

Sopracciglia: quando la parsimonia non è abbastanza

Una donna impiega quasi tutto il periodo adolescenziale per rimodellare le proprie sopracciglia.

Si inizia generalmente ripulendo la palpebra fissa dai peli in eccesso, fino a perfezionarle nel corso degli anni, aspirando alla classica forma ad “ala di gabbiano”.

Dopo anni e anni di perfezionamento, ci si rende conto che dopo i venticinque anni approssimativamente, la ricrescita del pelo tende a rallentare, fino a ritrovarsi con il problema inverso: riempire e colorare con una matita adatta i vuoti.

Come se non bastasse, uno dei trend del momento sono proprio le big brows, le mega sopracciglia: folte, anche con qualche imperfezione nella zona inferiore.

Una delle protagoniste in assoluto di questa tendenza è Cara Delevingne, supermodella britannica, che ha fatto suo questo look imponente e allo stesso tempo molto particolare, dal momento che può essere sfoggiato solo da chi ha una forma del viso allungata, anzi in questi casi è quasi d’obbligo per armonizzare nel complesso l’intero viso.

Ritornate in voga questa stagione, le big brows non sono altro che una riproposta retrò di molte dive di Hollywood giovanissime negli anni ’60 come Liz Taylor e Audrey Hepburn.

Paradossalmente da qualche anno a questa parte, negli uomini si avverte un’eccessiva attenzione e cura dell’estetica.

Fino a qualche tempo fa era quasi impensabile che ragazzi prendessero un appuntamento dall’estetista di fiducia per rimodellare e ripulire l’arco sopracciliare.  Per non parlare dei troppi che considerano la depilazione come una routine a cui non poter rinunciare per apparire presentabili.

Come in qualsiasi circostanza e settore, l’esagerazione sconfina sempre nell’assenza di buon gusto. Non è raro infatti vedere per le strade ragazzi troppo curati, che già a partire dal super perfezionamento delle sopracciglia, sembra abbiamo perso un tocco di virilità. 

Dare importanza all’aspetto estetico è fondamentale per ambo i sessi, ma la parsimonia non è mai da sottovalutare, onde evitare di sconfinare nel ridicolo.

 

 

 

Alessandra Pappaterra

L’eyeliner negli anni Sessanta: lo stile di Dalida

Di origini Calabresi,  Iolanda Gigliotti in arte Dalida, ebbe uno strepitoso successo sia in Francia che in Italia, grazie  alla partecipazione a San Remo nel 1967, quando debuttò insieme a  Luigi Tenco con la canzone Ciao amore.

Vita turbolenta la sua, colma di  delusioni amorose e perdite. La cantante infatti,  dopo l’ennesimo tentativo di suicidio, venne ritrovata  morta il 3 maggio del 1987.

Voce inconfondibile e soprattutto viso indimenticabile: quel leggero strabismo di Venere contribuiva ad enfatizzare il suo sguardo, così spesso melanconico e pensoso.

Gli scatti più significativi sono quelli degli anni 60, in cui sfoggiava il classico look “occhi da gatta”, con eyeliner spesso , che talvolta delineava anche il condotto lacrimale.

Ombre nette e scure nella piega dell’occhio, tratti inconfondibili del make up di quel decennio, sfoggiato in maniera più estrema e vistosamente personale da Mina.

Labbra quasi sempre non molto pigmentate, il più delle volte le applicavano delle tonalità di rossetto  beige- nude o leggermente aranciato.

Il fatto di essere nata in Egitto, le garantì successi canori su ritmi arabeggianti e di conseguenza anche look a tema, in cui compariva truccata e abbigliata da odalisca.
Negli anni 80 naturalmente subì l’influenza di make up sgargianti e colorati: blush eccessivi, ombretti perlati e scuri, adatti ad una donna non più giovanissima.

Dagli anni 50 fino alla fine fu una vera icona di stile. Subì svariati cambiamenti di look che enfatizzavano e pubblicizzavano le  nuove tendenze. Comunemente infatti si verificava un’istantanea associazione tra personaggi dello spettacolo che venivano truccati seguendo uno stile in voga in quegli anni e il look stesso.

Di sicuro quando si parla di  eyeliner  dai contorni netti e vistosi,  non si può che menzionare Dalida.

 

Alessandra Pappaterra

 

Truccomania: in &out

Anni fa truccarsi equivaleva ad improvvisare, ripetere gli stessi look per anni, con l’aggiunta di un rossetto più vivace nelle occasioni importanti.

Se si incontrava per strada una ragazza che sfoggiava un trucco particolare, con tanto di sfumature cromatiche al posto giusto, era quasi sempre “un’addetta ai lavori”.

Dopo l’avvento di Clio, in tante si sono rese conto di quanto il trucco sia realmente un’arte da non sottovalutare. Molte donne hanno compreso i limiti delle proprie tecniche,  hanno perfino iniziato a carpire la differenza tra smalti e rossetti invernali e quelli primaverili.

 Entrare nel mondo del make up attraverso la visione di video, recensioni e quant’altro è quasi come una “ conversione mistica”: è quasi impossibile ritornare allo stadio di partenza.

Se nel corso degli ultimi anni quindi è aumentata la percentuale di ragazze capaci di saper distinguere uno smokey eye da un trucco effetto “ pugno nell’occhio”, è anche altrettanto reale la mancanza di originalità e di soggettività.

Tutte acquistano gli stessi prodotti e cercano di riprodurre gli stessi look. Chi segue alcuni canali di make up su you tube può rendersi conto di quanto siano ripetitivi a volte i tutorial proposti.

Proverbialmente: “nullum est iam dictum  quod non dictum est prius”, a cui no potremmo sostituire il verbo “factum” a “dictum”.

Grandi i benefici di cui godono le case cosmetiche, che certamente grazie alla continua  pubblicità hanno  incrementato le vendite,  corrompendo le “make up dipendenti” con numerosi “must have” e collezioni a limited edition, che  fino a qualche anno addietro rappresentavano un superfluo, uno sfizio da concedersi con parsimonia, mentre oggi fanno parte di una routine quotidiana di cui migliaia di ragazze hanno bisogno per “apparire” presentabili.

Prima del boom di Clio Zammatteo, le “non addette ai lavori” possedevano nel proprio beauty case non più di un pennello, ossia quello per applicare il blush. Ora in tante necessitano di un intero set per riuscire a garantire  adeguate sfumature ai tanti look che intendono sfoggiare..

E’ vero, la pubblicità è sempre un “pro”, ma ultimamente le troppe informazioni rese note sul web tendono a far dimenticare la professionalità dei consiglieri di bellezza che lavorano nelle profumerie e che da anni svolgono con criterio ed oggettività il loro lavoro.

Le recensioni sono importanti ma non fondamentali all’acquisto di un prodotto.

Spesso infatti ragazze e anche donne non più giovanissime, folgorate da qualche nuova tonalità di rossetto per esempio, corrono a comprarlo a prescindere dal fatto che sul loro incarnato sia portabile o meno, ma semplicemente spinte dalla foga del momento, e dal fatto che sia stato sponsorizzato da qualche “guru”.

Avere ciò che i trend impongono spesso sovrasta il buon gusto. Ecco perché fare due chiacchiere con gli addetti alla vendita non è mai tempo perso, anzi, è fondamentale per riuscire a fare un buon acquisto.

Truccatevi, sentitevi donne e se vi far star bene sfoggiare tanti look,ma  non dimenticate  criterio ed oggettività.

Rispettate i vostri canoni fisici. Se non siete più giovanissime ad esempio, non ostinatevi a voler disegnare una linea alla pin up con tanto di coda finale volumetrica. Ahimè le leggi della fisica purtroppo tendono a far precipitare le palpebre dopo i trent’anni!

Nella vita non esistono regole, ma tanti “trucchi” per valorizzarsi al meglio. Ecco perché soggettività e oggettività sono due facce della stessa medaglia quando è il make up ad essere protagonista.

 

Alessandra Pappaterra