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Lotta ai rifiuti sulle strade calabresi: bonifica e videosorveglianza su SS106

COSENZA – Anas (società del Polo Infrastrutture del Gruppo FS Italiane) e le Amministrazioni locali sono impegnate nel contrastare il fenomeno dell’abbandono abusivo dei rifiuti da parte di ignoti lungo le strade della Calabria, un malcostume purtroppo diffuso che, oltre a violare la Legge, costituisce un serio problema per il decoro e per la salute pubblica.

 

Le attività di bonifica e rimozione dei rifiuti stanno interessando in questi giorni la strada statale 280 ‘Dei Due Mari’, in collaborazione con il comune di Settingiano, in provincia di Catanzaro, e l’intero tratto della statale 106 Var/B, in collaborazione con i comuni di Locri, Siderno, Marina di Gioiosa Jonica, Grotteria e Roccella Jonica, in provincia di Reggio Calabria.

Inoltre, lungo la 106 Var/B è stato installato un sistema di videosorveglianza finalizzato all’individuazione dei trasgressori, per arginare un fenomeno che si manifesta purtroppo anche subito dopo gli interventi di pulizia e assume particolare rilevanza durante il periodo estivo.

Anas è da sempre orientata al mantenimento del decoro lungo le strade di propria competenza e svolge di frequente interventi di pulizia con mezzi e fondi propri. L’incessante nonché illegale abbandono di rifiuti solidi urbani lungo le strade rende però questa attività sempre più difficoltosa e dispendiosa.

Campora S.G.: salta la processione di San Francesco. Il nuovo programma dei festeggiamenti

AMANTEA (CS) – Il parroco insieme al gruppo organizzativo della festa patronale di Campora San Giovanni ha fatto sapere ai fedeli che quest’anno non si terrà la tradizionale processione a mare della statua di San Francesco con la reliquia del Santo Mantello prevista per il pomeriggio di venerdì 25 agosto. «Ringraziamo l’amministrazione comunale – si legge nel comunicato stampa – che si è impegnata nell’aumentare il pescaggio all’ingresso del porto, e che avantieri ha inviato le nuove rilevazioni via pec così da permettere alla Capitaneria di Vibo Valentia una modifica all’ordinanza per consentire ai mezzi nautici l’entrata e l’uscita dal porto (con pescaggio di 1,10 m). La modifica dell’ordinanza, che potrebbe arrivare nelle prossime ore, NON AUTORIZZA la parrocchia a fare la processione a mare, ma ci autorizzerebbe ad andare avanti con l’iter burocratico che prevede:
1. la richiesta del RINA, con l’invio da Messina di un controllo dell’imbarcazione per una verifica sia sul numero delle persone consentite a bordo che del trasporto dell’effige del Santo
2. avuto l’ok del RINA al trasporto di persone e statua, che potrebbe non avvenire nella stessa giornata, tutto l’incartamento è sottoposto a verifica della Capitaneria di Cetraro a cui compete il porto di partenza di San Lucido.
Si comprende bene che nelle migliori delle ipotesi (poco probabili), ad esempio che nelle prossime ore arrivasse la modifica dell’ordinanza da parte di Vibo e domani Messina mandasse il controllo RINA (molto più improbabile), non avremmo in ogni caso a disposizione quei 2-3 giorni che consentirebbero Cetraro a fare tutte le ordinanze e permessi. Ci teniamo a ringraziare la nostra Capitaneria con cui abbiamo provato a vagliare ogni tipo di soluzione che poteva non far saltare questo evento atteso non solo da tutta la comunità camporese, ma anche dai paesi toccati durante il tragitto e che quest’anno avrebbero avuto il momento di sosta e preghiera».

Di seguito il nuovo programma della giornata del 25 agosto:

Ore 18.30 – Raduno al porto e inizio del santo rosario 19.00 – Accoglienza del Santo e della reliquia del Santo Mantello;
Ore 19.30 – Santa Messa solenne e benedizione del mare;

Al termine il Santo verrà trasportato e tramite corteo auto verrà portato in piazza dove verrà accolto ufficialmente con i fuochi d’artificio e posizionato in chiesa dando inizio alla novena ed ai festeggiamenti che dureranno fino al 03 settembre.

 

Asp Cosenza avvia la vigilanza straordinaria in locali e lidi per tutelare la salute pubblica

COSENZA – Nell’ambito della riorganizzazione delle attività di Prevenzione si è svolta nei giorni scorsi presso la Direzione Generale dell’ASP di Cosenza una riunione dei Tecnici dell’Area della Prevenzione Sanitaria e della Vigilanza, promossa dal Direttore Generale e dal Direttore del Dipartimento di Prevenzione. L’incontro è stato convocato per fare una prima valutazione dello stato organizzativo del nuovo Servizio istituito nell’ASP di Cosenza ed il punto sulle attività svolte dal personale assegnato ai due Settori di cui è costituita l’Area della Prevenzione Sanitaria e della Vigilanza. Il dottore Martino Rizzo, che ha presieduto la riunione, ha tenuto a ribadire lo sforzo che l’Amministrazione, attraverso la fattiva collaborazione di buona parte del personale, sta compiendo sul versante della prevenzione e della tutela della salute pubblica, per superare le difficolta in cui versa il sistema.

Proprio la PREVENZIONE deve diventare una priorità per l’ASP di Cosenza, in linea con le previsioni ed i dettami del Piano Regionale di Prevenzione, verso il quale sono concentrati gli sforzi operativi dei Servizi. Il Dottore Rizzo ha voluto, inoltre, sottolineare le attività nelle quali sono impegnati i Tecnici della prevenzione, che sono costantemente tese ad una efficace promozione della salute, attraverso azioni orientate a promuovere nelle aziende buone pratiche operative ed organizzative, a promuovere soluzioni organizzative efficaci per ridurre il rischio legato all’utilizzo di attrezzature nei luoghi di lavoro e ad agire in modo proattivo per ridurre i rischi dei cittadini e dei consumatori in relazione alla sicurezza degli alimenti.

In estrema sintesi l’obiettivo del Dipartimento di Prevenzione è quello di assicurare in modo preventivo l’applicazione delle norme vigenti al fine di garantire un elevato livello di protezione sia della salute umana ed animale che dell’ambiente, attraverso la eliminazione dei rischi, la rimozione di comportamenti errati, nell’intendo di migliorare, al contempo, il funzionamento delle aziende mediante l’armonizzazione e l’applicazione delle norme vigenti. Nell’ottica di questa impostazione preventiva è stata anche disposta un’attività di vigilanza straordinaria che sarà svolta dai Tecnici dell’Area della Prevenzione Sanitaria e della Vigilanza in modalità congiunta nei prossimi giorni. L’iniziativa riguarderà l’intero territorio dell’ASP di Cosenza, è finalizzata alla prevenzione e promozione della salute in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, igiene e sanità pubblica e igiene degli alimenti.

Lo scopo è quello di utilizzare in modo efficace le risorse disponibili in attività di vigilanza, per verificare l’applicazione corretta delle norme, senza perdere di vista gli interessi degli operatori, con un’azione a sostegno del consolidamento della cultura della prevenzione nelle strutture turistico-ricettive, in strutture ad apertura stagionale, e nei pubblici esercizi. Nel corso della riunione, alla quale non ha fatto mancare il suo saluto e gli auguri di buon lavoro il Direttore Generale, dott. Antonio Graziano, è stata colta anche l’occasione per consegnare 5 nuove autovetture messe a disposizione dei Tecnici della Prevenzione per agevolare lo svolgimento delle attività di vigilanza. Anche in questo caso è stato sottolineato lo sforzo dell’Amministrazione per ottimizzare le risorse e garantire la massima efficacia ed efficienza possibile.

Consorzio salumi di Calabria Dop, dopo Salsiccia e Soppressata il Ministero revoca il controllo anche su Pancetta e Capocollo. Ma i Salumi di Calabria restano DOP

ROMA – “Revocato dal Ministero dell’Agricoltura e Foreste, dopo la salsiccia e la soppressata già fuori dal 2021, al Consorzio dei salumi di Calabria Dop, il controllo e la valorizzazione della Pancetta e del Capocollo di Calabria Dop.” L’annuncio di MDC Associazione Consumatori che prosegue: “Di fatto con il decreto del 3 Agosto del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste (In via di pubblicazione in G.U.) ha sancito la revoca del riconoscimento conferito con il decreto ministeriale del 15 marzo 2007 al Consorzio di Tutela del Capocollo di Calabria DOP e della Pancetta di Calabria DOP dell’incarico a svolgere le funzioni di cui all’art. 53, comma 15, della legge 24 aprile 1998, n. 128 come modificato dall’art. 14, della legge 21 dicembre 1999, n. 526, attività avviata appunto nel 2007 (Attività di controllo e valorizzazione ndr) con la presenza di produttori storici, Dodaro, Madeo, Cozac, soci-fondatori insieme ad un altra decina di aziende motivate a sviluppare il settore dei salumi di qualità.

La decisione ministeriale era stata, peraltro, annunciata anche attraverso una serie di atti ufficiali che non hanno avuto riscontro nella governance del consorzio stesso e che ha visto anche l’ente Regione e l’Assessorato di riferimento defilarsi in un imbarazzante silenzio. Insomma per qualche anno ci si è trascinati in un lento, ma inesorabile e annunciato declino, nonostante i numerosi rassicuranti comunicati del Consorzio che preannunciavano ripartenze, mai esistite. La questione ufficialmente era già sorta un paio di anni fa quando lo stesso Ministero revocava al Consorzio dei Salumi di Calabria Dop il controllo e la valorizzazione della Salsiccia e della Soppressata di Calabria Dop, con Decreto del 27 gennaio 2021 intimando nel contempo il cambio di denominazione da Consorzio dei Salumi di Calabria Dop a Consorzio della pancetta di Calabria Dop e del capocollo di Calabria Dop, solo grazie ad un artificio tecnico il consorzio ribattezzato ufficialmente, ha continuato in realtà ad utilizzare la vecchia denominazione e l’identico marchio, pur avendo perso la rappresentanza della metà dei salumi DOP Calabresi. Con riferimento a questi comportamenti, il 15/12/2021 era pure pervenuta una nota ministeriale, su segnalazione di un’associazione consumatori nazionale (MDC ndr) per il fuorviante utilizzo della denominazione breve.

Insomma un triennio tormentato quello del Consorzio della Pancetta di Calabria Dop e del Capocollo di Calabria Dop, in breve Consorzio dei Salumi di Calabria Dop. Un epilogo che si poteva evitare perché previsto e prevedibile, ma che ora ha il timbro dell’ufficialità. Occorre sottolineare che nulla cambia in relazione al riconoscimento comunitario dei quattro salumi di Calabria che erano e restano a denominazione di origine protetta (salsiccia, soppressata, capocollo e pancetta, quindi, restano Dop). Il decreto ministeriale di revoca è un atto, che seppur tardivo, era dovuto e tecnicamente interviene quando un Consorzio al quale è affidata dal Ministero l’attività di valorizzazione e controllo perde la rappresentatività, ossia non raggiunge il 66% del prodotto certificato. Questa condizione purtroppo si è verificata, perché in questi ultimi anni il Consorzio non solo ha perduto pezzi importanti dal punto di vista della compagine sociale, ma nello stesso tempo non è riuscito a coinvolgere altri produttori, ed a nulla è valso il contributo europeo di oltre un milione di euro, per la promozione dei quattro salumi Dop, di cui due però erano già fuori dall’orbita del Consorzio, assegnato dall’Assessorato all’agricoltura della Regione Calabria e gestito dal Consorzio. I salumi di Calabria sono una riconosciuta eccellenza regionale e una risorsa apprezzata in tutto il mondo che va davvero difesa e valorizzata. Dalla vicenda occorre trarne le opportune conclusioni, occorre ricostruire un rapporto di fiducia tra i diversi attori della filiera, occorre mettere insieme i cocci, e ripartire forti della consapevolezza di avere produzioni norcine di qualità che tutto il mondo apprezza”.

Sila, torna a sbuffare la storica locomotiva a vapore 353

SPEZZANO DELLA SILA (CS) – In Sila torna a sbuffare da oggi la storica locomotiva a vapore 353 grazie all’impegno di Ferrovie della Calabria e delle sue maestranze.

Qualificare i mezzi storici di Ferrovie è un impegno assunto dall’azienda intenta a creare una flotta da utilizzare sulla tratta turistica Silvana Mansio.

Nei mesi scorsi è stata rimessa a nuovo una carrozza che presto si andrà ad aggiungere alle 4 carrozze degli anni 20 in funzione sulla tratta Camigliatello Silano – San Nicola Silvana Mansio. Si tratta di una seconda carrozza del 1936, che al momento si trova nelle officine ferroviarie di Corigliano per la fase di ristrutturazione, che sarà pronta tra qualche mese.

Sanità, arrivati altri 120 medici cubani in Calabria: 42 nel Cosentino

RENDE (CS) – Il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, insieme al rettore Nicola Leone, ha accolto questa mattina presso l’Università della Calabria, a Cosenza, i 120 medici cubani giunti stanotte all’aeroporto di Lamezia Terme.
 
I nuovi 120 camici bianchi caraibici si sommano ai 51 medici arrivati a dicembre 2022, e che da gennaio 2023 prestano servizio, con grande soddisfazione dei cittadini calabresi, presso 4 ospedali della provincia di Reggio Calabria.
 
“Un caloroso benvenuto a tutti voi, e grazie, grazie davvero per essere qui”, ha detto il governatore Occhiuto accogliendo i medici cubani nelle aule della Scuola Superiore di Scienze delle Amministrazioni Pubbliche.
“In questi mesi i vostri colleghi giunti in Calabria lo scorso dicembre hanno dato alla nostra Regione un contributo fondamentale per tenere aperti gli ospedali e per dare risposte ai pazienti, sono certo che anche voi vi integrerete benissimo e che anche questa sarà un’esperienza di successo.
All’inizio fui criticato per questa mia iniziativa, per aver portato in Calabria dei medici cubani. Oggi tutti vorrebbero ripeterla anche nelle altre Regioni. 
Lo scorso mese di agosto, quando firmai l’accordo presso l’ambasciata cubana a Roma, sostenni che questi medici non avrebbero rubato alcun posto di lavoro agli italiani. 
E infatti nell’ultimo anno e mezzo abbiamo assunto in Calabria 2.500 unità di personale sanitario.
Purtroppo sul reclutamento di alcune specializzazioni abbiamo difficoltà, in Calabria ancor più che nel resto d’Italia. 
E i medici cubani arrivati oggi sono specializzati, ad esempio, in emergenza urgenza, in ortopedia, in cardiologia, in quelle specializzazioni difficili da trovare per tutte le Regioni. E dunque ci daranno un grande aiuto.
Ringrazio il Ministero degli Esteri che ci ha aiutato in queste settimane a superare qualche problema burocratico, e ringrazio l’Università della Calabria e il rettore Nicola Leone che ha riaperto l’Ateneo ad agosto per far svolgere a questi medici il corso intensivo d’italiano. Studieranno anche di sabato e domenica ed entro questo mese saranno nelle corsie dei nostri ospedali. 
Ma il grazie più grande va a tutti voi – ha concluso il presidente Occhiuto, salutando i camici bianchi caraibici – perché avete deciso di venire in Calabria a darci una mano, lasciando a Cuba le vostre famiglie e i vostri affetti. Grazie davvero di cuore”.
 
I 120 medici cubani appena arrivati seguiranno, come già avvenuto per i loro colleghi giunti in Calabria 7 mesi fa, un corso intensivo di italiano presso l’Unical, e tra qualche settimana saranno a disposizione del servizio sanitario regionale calabrese.
 
Ecco dove andranno a lavorare:
 
42 presso l’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza;
– 22 presso l’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro;
– 17 presso l’Azienda sanitaria provinciale di Crotone;
– 17 presso l’Azienza ospedaliera di Cosenza, 
– 9 presso l’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia;
– 6 presso l’Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria;
– 5 presso il Gom di Reggio Calabria;
– 2 presso l’Azienda ospedaliera Dulbecco di Catanzaro.
 

‘Ndrangheta, Occhiuto incontra De Masi: “vicini a chi si ribella alle mafie”

CATANZARO – “Oggi, di strada per recarmi al Consiglio regionale, mi sono fermato a Gioia Tauro, per andare ad incontrare, presso la sede della sua azienda, Antonino De Masi, un imprenditore diventato suo malgrado un simbolo, in Calabria e nel Paese, della lotta e della ribellione alla criminalità organizzata.
 
Una persona che ammiro e che stimo, per il grande coraggio dimostrato negli anni e per la determinazione con la quale si è opposto alle angherie e alle minacce della ‘ndrangheta, restando sempre nella sua Regione per creare crescita, sviluppo e occupazione.
Con lui ho avuto una piacevole chiacchierata, un proficuo confronto, con tante idee e tante possibili iniziative per valorizzare nel nostro territorio la cultura della legalità.
 
Le istituzioni devono essere vicine a personalità come De Masi e devono sostenere concretamente gli imprenditori che – opponendosi alle mafie – hanno pagato negli anni e continuano a pagare un prezzo, dal punto di vista economico e personale, davvero incalcolabile“.
 
Così Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria.

Bocciata la centrale del Mercure: “vinta una battaglia durata oltre vent’anni”

LAINO BORGO (CS) – Una battaglia durata oltre vent’anni e che, finalmente, ha trovato un felice epilogo per l’ambiente e la salute dei calabresi, oltre che per uno sviluppo certo e sostenibile: bocciata la centrale termoelettrica del Mercure, nel cuore del Parco del Pollino.

A stabilirlo è stata la Giunta regionale della Calabria, presieduta da Roberto Occhiuto, che ha approvando il Piano del Parco, senza concedere deroghe alla potenza della centrale. Il Pollino, perciò, non ospiterà più megacentrali a biomasse, pericolose per la salute dei cittadini e per l’ambiente, ma anche per lo sviluppo turistico ed economico del territorio.

Questa disposizione mette così fine ad una vertenza ambientale tristemente nota in tutta Italia ed anche oltre i nostri confini, caratterizzata dalla presenza di una enorme centrale a biomasse, di 41megawat elettrici, collocata in un parco nazionale, e quello del Pollino è il più grande d’Italia, nonché zona di protezione speciale(ZPS) dell’Unione Europea e patrimonio Unesco.

“In questi lunghi anni non abbiamo mai smesso di lottare – dichiara il consigliere regionale Ferdinando Laghi, vice presidente di ISDE Italia – Medici per l’Ambiente, che ha fatto di questa tematica una delle sue più grandi battaglie di attivismo ambientalista – insieme ai cittadini e a Sindaci della Valle del Mercure, e agli ambientalisti uniti nel Forum “Stefano Gioia” – di cui Laghi, assieme alla lucana Antonietta Lauria è portavoce- comprensivo di oltre 50 associazioni sparse su tutto il territorio nazionale, per contrastare quella che è stata spesso definita una vergogna italiana”.

“Si tratta di una centrale che ogni anno brucia circa 350mila tonnellate di alberi – fa sapere Laghi – ed emette, con la combustione delle biomasse, polveri sottili ed altre sostanze nocive, con un impatto ambientale considerevole, cui si aggiungono i gas di scarico degli oltre 100 TIR -in andata e ritorno- che, tra le altre cose, vanno anche a congestionare la già problematica viabilità del Parco.

“Voglio ringraziare il Presidente Occhiuto che ha dimostrato coraggio e determinazione nel difendere gli interessi veri dei calabresi – continua Laghi – senza valutare vantaggi d’altra e diversa natura, che la deroga avrebbe assicurato. Coraggio e determinazione che in tanti, per troppi anni, non hanno avuto.”