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L’attività fisica nelle prescrizioni mediche, presto una proposta di legge

RENDE (CS) La Calabria potrebbe dotarsi, presto, di una legge che prevede la possibilità, per i medici, di prescrivere, in ricetta, l’attività fisica ai pazienti, al pari di terapie, pillole e cicli antibiotici come rimedio all’obesità, al diabete, alle malattie cardiovascolari e neurologiche. È quanto emerso dal convegno, promosso dall’Arcifisa, dal Circolo ACLI di Rende “Raffaele Amerise” e dal Circolo ACLI Cosenza “Deus caritas est”, che si è svolto nei giorni scorsi a Rende. Il consigliere regionale, Giuseppe Giudiceandrea, ha accolto la proposta delle tre associazioni mettendosi a disposizione per preparare il testo di legge, condividerlo con i colleghi del Consiglio regionale e depositarlo in Commissione sanità e attività sociali della Regione. La Calabria, ha sottolineato Antonio Gradilone dell’Associazione Medici Sportivi, è tra le regioni con più giovani in Italia, ma anche quella con i cittadini più pigri. Diventa, dunque, importante investire in prevenzione, sensibilizzando soprattutto le nuove generazioni ad assumere uno stile di vita sano. In Piemonte una recente proposta di legge regionale consente ai medici di prescrivere l’attività fisica, mentre in Veneto ed in Emilia Romagna sono già una realtà le palestre della salute in cui sono partiti progetti sperimentali a scopi preventivi e terapeutici. Per Giovanni Misasi di Biologi Senza Frontiere è necessario promuovere, oltre allo sport, anche una corretta alimentazione e valorizzare, nel contempo, i borghi calabresi attraverso il progetto “Borghi della salute” in cui dieta mediterranea, bellezze territoriali e attività fisica, insieme, favoriscono la cultura del benessere nell’individuo. «Come Forum Terzo Settore di Cosenza e hinterland – ha affermato il portavoce, Antonio Tiberi – siamo disponibili a sostenere questa iniziativa coinvolgendo tutta la nostra rete”. Entusiasta anche Francesca Stancati, delegata provinciale CONI Cosenza che ha sottolineato il ruolo importante dello sport per bambini e ragazzi». Arcifisa e i circoli ACLI, insieme ai rappresentanti dell’Associazione Medici Sportivi, del CONI, di Biologi senza Frontiere, del Forum del Terzo Settore e di Maurizio Alfano, capo struttura del consigliere Giudiceandrea, si sono dati appuntamento per i prossimi giorni al fine di mettere insieme idee e proposte e lavorare al testo di legge.

Unical, domani le Olimpiadi di Scienze Naturali, i vincitori ospiti di Geo&Geo

ARCAVACATA DI RENDE (CS) – Domani, mercoledì 29 marzo,  si svolgeranno le fasi regionali delle Olimpiadi di Scienze Naturali. All’evento parteciperanno 550 studenti di oltre 50 scuole superiori della regione. I migliori 11 studenti saranno ammessi alle gare nazionali dalle quali verranno fuori coloro i quali rappresenteranno l’Italia alle Olimpiadi Internazionali di Biologia e di Scienze della Terra. La speranza è quella di ripetere la performance di due anni fa quando un ragazzo calabrese riuscì a classificarsi secondo alle Olimpiadi mondiali. Le gare si svolgeranno, a partire dalle 8:30, presso le aule del Dipartimento di Biologia Ecologia e Scienze della Terra dell’Università della Calabria. L’organizzazione logistica dell’evento è stata curata dal corso di laurea in Scienze Naturali, in particolare dal professore Sandro Tripepi che è anche il presidente regionale dell’Associazione Nazionale degli Insegnanti di Scienze Naturali. Lo svolgimento delle gare, invece, è stato curato dal referente regionale per la Calabria delle Olimpiadi di Scienze, il dottor Emilio Sperone, coadiuvato dal personale dell’Orto Botanico e del Museo di Zoologia dell’UniCal e dagli studenti del Corso di Laurea in Scienze Naturali. I vincitori delle gare regionali saranno premiati in occasione del Nature Day previstoil prossimo 29 maggio e per il quale è stata confermata la presenza di Emanuele Biggi, conduttore del programma televisivo Geo& Geo.

“Scuola e Territorio, Sinergia d’Intenti Socioculturali, se ne parla in una dibattito

SIBARI (CS) – Lunedì  3 aprile alle ore 10,00 presso l’istituto Comprensivo Statale “ Umberto Zanotti Bianco” Sibari, nell’aula magna “Silvana Palopoli” ci sarà un convegno sul tema  “ Scuola e Territorio: Sinergia D’ Intenti Socioculturali”. Relazioneranno  la dott.ssa Isolina Mantelli,presidente centro Calabrese  di solidarietà,Monsignor Francesco Savino, Vescovo della Diocesi di Cassano Allo Ionio, dott.Francesco Barone, cap. di carabinieri di Corigliano,dott.Sergio  Rocco,Ten.Col.della Guardia di Finanza e il dott.Diego Bouchè, direttore generale USR Calabria. I saluti istituzionali  saranno portati dal sindaco di Cassano Gianni Papasso, dott. Rosanna Rizzo,dirigente scolastico dell’ist. U.Zanotti e dal dott.Luciano Greco, dirigente ATP di Cosenza. Intermezzi  canori  del maestro Giorgio Luzzi  con  gli alunni dell’IC di Sibari, allieteranno il convegno. A moderare il tutto sarà il dott. Toni Mira, caporedattore “Avvenire”. Un eccezionale evento che esalta una  sinergia tra scuola USR diocesi e forze dell’ordine. L’intento della dirigente, dei docenti e degli ospiti è quello di rimarcare che la scuola è baluardo di legalità e presenza dello stato assidua ed operante e che la sinergia tra istituzioni garantisce interventi utili per la formazione dei ragazzi e la promozione culturale, sociale ed economica del territorio su un tracciato di regole di democratica convivenza nel rispetto dell’altro e dei reciproci ruoli. Un convegno aperto al territorio e soprattutto alle famiglie per promuovere forme di sinergia istituzionale sul territorio nell’ottica di una comunità educativa inclusiva. Un rapporto più ampio rispetto al solo rapporto docente adiacente.

Anna Maria Schifino

I Ninja della comunicazione invadono Scilla, tra cultura digitale e New Talk

SCILLA (RC) – Un appuntamento di altissimo profilo quello che si è tenuto nella suggestiva cornice del Castello Ruffo nell’ambito di ‘Scilla 365’, la kermesse organizzata dalla Pro loco di Scilla in collaborazione con la società “New Talk”. Tre giorni dedicati all’innovazione e alla cultura ‘digital’, durante i quali imprenditori, esperti ed appassionati del settore si sono ritrovati per approfondire trend e strategie. In questo contesto si sono sviluppate la ‘Spinup Award 2017’ terza edizione del premio dedicato alle migliori start up italiane e il ‘Ninja Camp Powered by Enel’ organizzato da Ninja Marketing che ha visto la partecipazione dei ragazzi di ‘Casa Surace’ e un party in partnership con ‘Red Bull’. Nell’ambito dello ‘Spinup Award’ è stato Roberto Fazzari, già vincitore del premio della giuria di esperti per il settore dell’agrifood, a conquistare anche il premio assoluto (consegnato da Samuele Furfaro presidente de Gruppo giovani imprenditori di Confindustria Reggio Calabria) della competizione promossa da Confindustria Reggio Calabria e supportata dal Gruppo Banca Sella, ‘Reboot’, ‘NaStartup’. Con ‘Revoilution’, l’elettrodomestico che  produce olio di oliva in casa, Fazzari ha battuto i 6 progetti finalisti, selezionati su oltre 60 nelle categorie di agroteck e turismo, “pilastri dell’economia calabrese sui quali si fonda il rilancio del territorio”, ha affermato in apertura il presidente della Camera di commercio di Reggio Calabria, Ninni Tramontana. “Adesso la vera sfida è arrivare sul mercato, dando la possibilità a tutti di fare l’olio in casa, come si fa con il caffè”, ha commentato il vincitore, entusiasta per questo riconoscimento. A concorrere con lui anche, il founder di ‘Kase’, Francesco Attanasio, che ha presentato la smart box per il delivery di alimenti deperibili e Andrea Cruciani con ‘Agricolus’, il device che permette agli agricoltori di analizzare il raccolto. Per il settore turismo, Fabio Corigliano, presidente della cooperativa sociale Zarapoti, ha proposto ‘Zero barriere’, il progetto sull’accessibilità degli stabilimenti balneari; Stefano Melia, ha creato ‘Atboat’, una piattaforma digitale per organizzare le vacanze in barca; Fabio Cantone, già vincitore del premio della giuria di esperti per il settore turismo, ha sviluppato per ‘Hotelbrand’ un’ app che analizza il mercato in tempo reale a vantaggio di albergatori e clienti. Angelo Marra, referente sezione Terziario innovativo e ITC di Confindustria Reggio Calabria, ha espresso soddisfazione per la grande partecipazione di startup, investitori, docenti universitari e molti altri ospiti provenienti da tutta la penisola. Altro grande attrattore della tre giorni è stato il ‘Ninja Camp Powered by Enel’ organizzato da Ninja Marketing, Pro loco Scilla e ‘Reboot’ e sponsorizzato da Enel, Banca Sella e Macingo. Con il tema ‘Dominare i mostri del futuro’, il raduno nazionale di Ninja Marketing (andato sold out giorni prima dell’opening), la più grande community italiana di marketing, ha proposto un ricco programma di iniziative declinate secondo i tre temi del camp: brand journalism, food e turismo. “La redazione di Ninja Marketing e la community di innovatori che ci segue hanno invaso il borgo, rendendolo per tre giorni centro nevralgico del settore. È stata una  vera sfida proporre un evento di questo calibro nel profondo Sud, ma ne è valsa la pena, i nostri fan hanno risposto con entusiasmo alla nostra chiamata”, ha detto Mirko Pallera, founder e CEO di Ninja marketing. Seminari e incontri si sono susseguiti durante tutto il weekend, ma una menzione speciale va alla presenza di ‘Casa Surace’, la società di produzione video nata nel 2014 e diventata in poco tempo un autentico fenomeno virale sul web, con numeri da capogiro. Un momento formativo di grande valore che ha dato la possibilità ai partecipanti di confrontarsi con le social star Riccardo Betteghella (attore) e Alessio Strazzullo (autore) e Luca Persichetti, direttore marketing di Netaddiction tramite un vero e proprio talk. Seminari di rilievo anche quelli sui temi “La ricetta del Digital Marketing per Food Blogger – il caso iFood.it”, tenuto da iFood, e “Digital Transformation: la risposta del banking alla sfida dell’innovazione”, tenuto da Daniele Trombetta, di Banca Sella.“L’evento di Scilla ci ha permesso di affrontare un tema che per noi è cruciale per aiutare le aziende ad intraprendere un percorso di innovazione. Il cambiamento è visto come un rischio, in realtà dev’essere abbracciato e portato avanti”, ha commentato Trombetta. All’interno del camp, i 4 gaming di realtà virtuale proposti da ‘Red Bull’ hanno dato l’opportunità agli ospiti di fare un’esperienza fortemente coinvolgente. “Abbiamo scelto Formula Uno, motocross, slackline e cliffdiving perché rappresentano le trasposizioni dei nostri asset”, ha spiegato il Field Marketing Manager di Red Bull, Giovanni Cannistraro. “Scilla 365” tornerà il 21 e 22 aprile con l’Expo turismo d’Italia, allestita a Piazza San Rocco, il concorso fotografico “I borghi del sud Italia” a Chianalea e il Campionato italiano di fotosub ospitato presso il Castello Ruffo.

Casali del Manco, Orlandino Greco, «La regione ne coordini il processo di fusione»

COSENZA – «Il responso del referendum consultivo sulla fusione dei comuni di Trenta, Spezzano Piccolo, Casole, Pedace e Serra Pedace rappresenta un momento di grande innovazione del contesto istituzionale calabrese, ma allo stesso tempo rende ancora più urgente una riforma strutturale sui processi associativi degli enti locali» Questo quanto riportato in una nota stampa del consigliere regionale Orlandino Greco, a seguito del referendum relativo all’unione dei comuni della Presila.  «Non ho partecipato – prosegue-  alla campagna elettorale per il voto referendario perché ritengo che le comunità debbano autodeterminarsi su temi di così stretto interesse territoriale. Di contro, ho sempre ribadito l’esigenza di una revisione della legge Delrio che, oltre ad indebolire il ruolo delle province, ha generato un vero e proprio caos istituzionale nei processi aggregativi dei Comuni. La normativa è infatti orientata da un freddo criterio demografico che non tiene in considerazione aspetti ben più rilevanti per le ipotesi di fusione tra più territori. Sarebbe infatti più opportuno considerare il criterio dei bacini omogenei, muovendo dall’idea che, per avviare un processo aggregativo tra più comunità, sia prima necessario mettere a confronto i fattori socio-economici, morfologici, geografici, culturali e verificarne la compatibilità». «E’ indispensabile poi una semplificazione dei processi di fusione tra comuni che, – si legge ancora nella nota – partendo da studi di fattibilità economico-sociale, consentano di realizzare delle nuove comunità istituzionali guidate da governance solide sul medio lungo termine.  La fusione dei comuni non può e non deve essere la semplice opportunità per comuni in difficoltà economica di intercettare dei finanziamenti governativi non strutturali e sistemare le criticità di bilancio. In questo quadro, la Regione è chiamata a svolgere un ruolo fondamentale di coordinamento e progettualità attraverso la realizzazione di una cartina geografica delle aggregazioni locali che coinvolga amministratori locali, esperti giuristi e tecnici, che sappia rispettare le esigenze, affrontare le problematiche, ma anche riconoscere le peculiarità di ogni territorio. I Casali del Manco rappresentano un punto di partenza importante per il futuro delle istituzioni calabresi, ma la regione deve necessariamente guidare i processi di fusione secondo un disegno complessivo che tenga conto dell’omogeneità dei bacini territoriali. Su questo tema la Regione è in forte ritardo. A questo proposito, è  indispensabile che il vicepresidente della giunta regionale Viscomi, delegato sulla materia, avvii una revisione complessiva dei processi aggregativi delle istituzioni locali calabresi e contestualmente, di concerto con le province, adotti le misure utili all’attuazione della legge Delrio. Un tema così rilevante nella programmazione regionale deve essere prioritaria nell’agenda governativa affinchè i processi di aggregazione spontanei siano affiancati e supportati da un disegno di riordino complessivo di tutti gli enti locali calabresi»

Minori e Media Education, quali tutele, un convegno sul tema

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CATANZARO – “Media e Minori: quali tutele fuori dalle aule di giustizia?” è il titolo dell’evento che la Camera Minorile distrettuale “Polacco – Perrotta” di Catanzaro ha organizzato per venerdì prossimo, 31 marzo 2017, a partire dalle ore 15:30, nella sala conferenze della Camera di Commercio di Catanzaro, in via Menniti Ippolito. Il convegno, patrocinato dall’Unione Nazionale delle Camere Minorili, è stato accreditato dall’Ordine degli Avvocati di Catanzaro  ai fini della formazione continua degli avvocati, con il rilascio ai presenti di tre crediti formativi. Particolarmente attuale il tema del convegno, così come particolarmente atteso il relatore: si tratta del Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Calabria, Dott. Antonio Marziale, che sarà intervistato dal giornalista Ezio De Domenico, responsabile della redazione della Calabria dell’agenzia ANSA. Una intervista, aperta anche agli interventi e le domande del pubblico, che sarà introdotta dall’avvocato Rossana Greco, presidente della Camera Minorile distrettuale “Polacco – Perrotta” di Catanzaro, e dai saluti del Commissario della Camera di Commercio di Catanzaro, dott. Giorgio Sganga, e dal Presidente del Consiglio dell’Ordine distrettuale degli Avvocati di Catanzaro, Prof. Giuseppe Iannello. «Spazieremo tra i principali fatti di cronaca anche locale – ha anticipato l’avvocato Rossana Greco – per poi approfondire sulle diverse tematiche normative e giurisprudenziali per focalizzare su un problema molto attuale che interessa il mondo giovanile ma anche noi genitori e, più in generale, chiunque rappresenti un’agenzia educativa, famiglia, chiesa o scuola». «Vorrei ringraziare sin da ora – ha concluso Greco – il giornalista Ezio De Domenico che ha accettato di buon grado di contribuire attivamente a questo incontro, e sono certa che stimolerà il dibattito anche da una prospettiva diversa dalla nostra».

La proposta Asmel, «Destiniamo i fondi per Anci ai comuni terremotati»

NAPOLI – In sede di Conferenza Unificata del 9 marzo scorso, è stato varato un contributo statale di 40 milioni di euro sul 2017 per finanziare e promuovere l’associazionismo intercomunale. ANCI ha manifestato grande soddisfazione: «Si tratta di una piccola cifra che tuttavia ci consente di riprendere, dopo anni di tagli, un percorso virtuoso sulle gestioni associate». Le risorse, in parte erogate attraverso le Regioni e in parte direttamente dal ministero dell’Interno, saranno distribuite secondo modalità da condividere tra Regioni ed enti locali. ASMEL ritiene questi soldi non spendibili e non sprecabili e propone di destinarli ai Comuni terremotati, per potenziarne la macchina organizzativa, consentendo loro di meglio incidere nel processo di ricostruzione. Sono anni che Anci insiste, a dispetto del comune buon senso, su questo presunto “percorso virtuoso”. Con il famigerato Decreto Calderoli, del maggio 2010, il Governo l’ha presa in parola cercando di imporre l’associazionismo coatto ai Comuni con meno di 5.000 abitanti, con il consenso unanime di tutte le forze politiche. Tanto che i Governi successivi, da Monti a Letta, da Renzi a Gentiloni, hanno puntualmente confermato la norma, pur con aggiustamenti, proroghe e clausole di commissariamento, ma senza risultati. Nel 2014, ANCI, ha alzato l’asticella, proponendo di azzerare i Comuni con meno di 15.000 abitanti, che pure rappresentano il 90% dei suoi associati. Oggi, addirittura, la principale Associazione dei Comuni nvoca le “aree vaste” per accorpare tutti i Comuni, senza distinzioni demografiche, raggruppando i Comuni in circa 1700 Unioni comunali. La nuova proposta lascia i Sindaci “liberi” di scegliere come e con chi accorparsi, ma prevede che scattino i poteri sostitutivi delle Regioni in caso di inadempienza (allegato 1). Con una popolazione coinvolta pari a circa 40 milioni di cittadini (le aree metropolitane, sono già accorpate sulla carta) ed una spesa pro capite annua nei municipi italiani di poco meno di mille euro, l’incentivo è pari circa all’1 per mille del bilancio di ogni singolo Comune. Nessuno si oppone, in linea di principio, all’associazionismo intercomunale. Meno che mai ASMEL che in questi anni ha “messo in rete” oltre 2.200 associati con servizi che spaziano dalla formazione continua alla consulenza, dal supporto nell’accesso ai finanziamenti pubblici e privati, alla digitalizzazione e semplificazione delle procedure e così via. Emblematico, al riguardo, il servizio di centralizzazione della committenza che, ad oltre quattro anni di ininterrotta attività, continua ad affermarsi in tutt’Italia. A dispetto dei lai della burocrazia romana, con ANCI e CONSIP in prima linea. A fronte di un calo verticale degli Appalti, la nostra Centrale registra invece un aumento incessante delle gare con un transato di oltre 1 miliardo di euro, grazie all’utilizzo diffuso dei sistemi telematici che rendono il servizio veloce ed efficiente e garantiscono tracciabilità e trasparenza, più di mille norme anticorruzione. ASMEL promuove da sempre l’associazionismo di servizi, cosa profondamente diversa dall’associazionismo di funzioni propugnato da ANCI e dai mandarini romani. Le funzioni rappresentano le potestà e le prerogative degli Enti. Non a caso, gli Amministratori Locali vengono eletti dal popolo sovrano che li investe di dette funzioni. Con l’Unione dei Comuni, viceversa, gli eletti cedono le loro potestà e prerogative ad Enti di secondo livello. Nulla quaestio se l’Unione si determina con volontà espressa dagli stessi eletti. Il problema si pone quando si pretende di calare dall’alto l’obbligo di accorpamento. Poco importa se si annacqua la norma concedendo di accorparsi con i Comuni contigui anche attraverso la Convenzione. È l’obbligo stesso a rappresentare una vera e propria bestemmia verso i principi di autonomia costituzionalmente garantiti. Perché mai un Comune deve essere costretto da una legge ad accorparsi con altri, solo perché contigui? La “messa in rete”, senza obblighi di contiguità, attraverso la telematica, ampiamente sperimentata ed affermata grazie all’azione di ASMEL, permette, invece, la diffusione dell’associazionismo di servizi, senza intaccare minimamente potestà e prerogative degli organi democraticamente eletti. Non a caso, ASMEL sostiene il principio di sussidiarietà, che garantisce e valorizza l’autonomia dei Soci sempre liberi di utilizzare o meno, in tutto o in parte, i servizi in rete. In più, l’esperienza ASMEL ha dimostrato che la rete telematica non richiede investimenti anzi riduce le spese e permette di modernizzare e qualificare gli apparati, supportandoli nella digitalizzazione, semplificazione e nella qualità dei servizi erogati. Attraverso la rete si raggiungono e gestiscono tutti i settori in cui si articola la macchina comunale: dall’anagrafe alla ragioneria, dai tributi alla polizia municipale, dall’ufficio tecnico alle attività produttive e così via. Addirittura, essa consente di supplire alle croniche e spesso insuperabili carenze di personale nei micro Comuni, a rischio di sopravvivenza, garantendo agli amministratori locali (che costano praticamente nulla) la gestione dei propri uffici con alta qualità e costi irrisori se non nulli. Va detto che i 40 milioni difficilmente potranno essere spesi nel 2017, perché la norma sull’accorpamento coatto, art. 14, co. 26-31, D.L. 78/2010 e s.m.i. è in attesa della pronuncia della Consulta dopo l’accoglimento del ricorso ASMEL che ne ha denunciato ben 9 lesioni dei principi sanciti nella nostra Carta costituzionale. Il TAR Lazio, infatti con Ordinanza del 20 gennaio 2016, ha definito rilevante e non manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale sottoposta ed ha ordinato l’immediata trasmissione degli atti alla Corte Costituzionale.  È improbabile che essa vorrà respingere tutte le 9 eccezioni di incostituzionalità accolte dal TAR.  Il varo delle aree vaste, previste dalla legge Del Rio, per accorpare i Comuni ed assumere almeno in parte le funzioni delle (disciolte?) Province è al palo dopo il no del referendum che doveva cancellare queste ultime dalla Carta Costituzionale. Il Governo Gentiloni deve traguardare la fine ordinaria della Legislatura, il che mal si concilia con la necessità di trovare un accordo con Regioni ed Enti Locali su come spendere le risorse. Tanto più se rivolte a sostenere un presunto “percorso virtuoso” tanto caro all’apparato centrale ANCI, quanto respinto dai Comuni e dal buon senso. In definitiva, soldi da spendere per una causa sbagliata e comunque non in grado di incidere (1 per mille!) se pure si trattasse di una causa giusta. Comunque destinati a divenire una sopravvenienza attiva per il 2017. Perché non investirli in una causa condivisa da tutti, come l’aiuto ai Comuni terremotati? 40 milioni rappresentano una cifra irrisoria per la generalità dei Comuni italiani, ma se investiti nelle strutture amministrative dei Comuni terremotati sono in grado di assicurare la loro capacità di incidere nella governance del processo di ricostruzione.

Lavori all’Abatemarco, domani sospesa l’erogazione dell’acqua

COSENZA – La Sori.Cal Informa che, a seguito di alcune rotture sulla condotta dell’acquedotto Abatemarco, verificatesi in località Boiano nel comune di Malvito, e in località Contessa nel comune di Lattarico, mercoledì 29 marzo si renderà necessario sospendere l’erogazione idropotabile in città per consentire i lavori di riparazione. I lavori inizieranno alle ore 8,30 e presumibilmente saranno ultimati nel tardo pomeriggio della stessa giornata, con conseguente ripristino della completa funzionalità dell’acquedotto.

Cresce l’attenzione dei Tour Operator internazionali verso la Calabria e le Terme Luigiane

NAPOLI – Dalla Borsa Mediterranea del Turismo di Napoli, dove le Terme Luigiane hanno organizzato un proprio stand d’informazione all’interno dello spazio riservato alla nostra Regione , arriva dal New York Times per la Calabria una notizia confortante: la nostra Regione, in base a una indagine curata dal noto giornale americano è stata inserita per il 2017 al 52° posto delle mete turistiche  mondiali imperdibili con un trend in crescita. La Borsa Mediterranea del  Turismo di Napoli si è rilevata un’occasione decisamente proficua per il matching dell’offerta delle Terme Luigiane con numerosissimi Tour Operator italiani che hanno confermato una richiesta sempre maggiore della Calabria come meta per le proprie vacanze, da parte dei turisti nazionali ed internazionali. Anche il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, che si è avvicinato allo stand delle Terme Luigiane, ne ha apprezzato e condiviso le manifestazioni d’interesse. Dopo Rimini, Monaco di Baviera e Mosca, anche a Napoli le Terme Luigiane hanno suscitato grande interesse e ottenuto importanti consensi da parte degli operatori turistici italiani e stranieri. La Borsa Mediterranea del Turismo ha offerto numerose occasioni alla Terme più grandi della Calabria di farsi conoscere e apprezzare, sia per le importanti peculiarità delle acque che per l’offerta turistica in grado di abbinare la vacanza termale al mare, al relax, al leisure e al wellness garantito dal parco termale “Acquaviva” con le sue piscine di acqua termale ed il centro benessere. La fiera di Napoli si è distinta per la presenza di operatori turistici stranieri altamente specializzati e interessati al settore termale, che sono stati selezionati e riuniti in un workshop molto intenso e proficuo per le Terme Luigiane. A seguito degli incontri sono state avviate nuove trattative e sono stati finalizzati gli accordi per numerose collaborazioni e partnership grazie alle quali l’utenza straniera inizierà ad avere una sempre maggiore rilevanza già nella prossima stagione estiva ormai alle porte. Oltre al mercato russo dal quale si sono già ottenuti riscontri concreti in merito alle trattative avviate a Mosca nelle scorse settimane, le collaborazioni con gli operatori inglesi, olandesi e spagnoli consentiranno con ogni probabilità di allungare significativamente il periodo di apertura delle strutture ricettive delle Terme Luigiane. A partire dal prossimo mese di aprile, inoltre, partiranno, dopo quelli di Mosca, i nuovi voli diretti da Budapest a Lamezia Terme grazie all’operatore Wizz Air, che consentiranno anche ai turisti ungheresi di scegliere più agevolmente la Calabria come meta per le loro vacanze, e alle Terme Luigiane di diventare sempre più internazionali.

Crotone, tutto pronto per il VII congresso del Coisp

CROTONE – «Rinnoviamo la classe dirigente del sindacato, per rilanciare un’azione sempre più costruttiva a favore dei poliziotti che operano in un territorio difficile come quello di Crotone». È quanto dichiara Giuseppe Brugnano, il segretario generale regionale della Calabria del Coisp – il sindacato indipendente di polizia – alla vigilia del VII congresso provinciale del Coisp crotonese, che avrà luogo giovedì 30 marzo presso la Sala briefing della Questura, alle ore 11. Un appuntamento, il Congresso provinciale, che giunge al termine del seminario, che inizierà alle ore 9 e sempre all’interno della Sala briefing della questura, che avrà per tema “La previdenza nella Polizia di Stato, la necessità di un check-up assicurativo ”, alla quale prenderanno parte, oltre al Segretario Generale del Coisp calabrese, anche esperti del settore. Dopo il seminario, che rientra nell’aggiornamento professionale per la categoria, poi, sarà la volta del VII congresso provinciale del Coisp di Crotone, i cui lavori, riservati ai Delegati, avranno inizio alle ore 11.00 presso la medesima Sala briefing della questura. Si partirà con i saluti del Questore Claudio Sanfilippo, poi la nomina del presidente del congresso e della commissione elettorale, la relazione del segretario generale provinciale candidato, le votazioni, e la proclamazione dei nuovi Dirigenti Sindacali del Coisp di Crotone. Concluderà il segretario calabrese del Sindacato Indipendente di Polizia Giuseppe Brugnano. Al termine, infine, una conferenza stampa per rendere pubblici i risultati del Congresso. «Si tratta di un momento altissimo e fondamentale nella vita del sindacato – conclude Brugnano -. Il momento dei bilanci e, soprattutto, il momento dei progetti, il momento di rimettersi in gioco da parte di nuovi Dirigenti sindacali per affrontare i nuovi impegni e le nuove sfide con l’orgoglio di sempre e rinnovato entusiasmo all’interno del sindacato di polizia crotonese».