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Domani l’inaugurazione dell’unità operativa Dialisi all’ospedale Giovanni Paolo II

LAMEZIA TERME (CZ) – Si svolgerà domani l’inaugurazione dei locali dell’unita operativa Dialisi del Presidio Ospedaliero Giovanni Paolo II di Lamezia Terme appena ristrutturati. Prima della cerimonia d’inaugurazione è prevista una conferenza stampa alle ore 11 nella Sala Arch. Ferrante dello stesso presidio ospedaliero. Durante la conferenza stampa verrà anche affrontato l’aspetto del diritto alle cure del paziente nefropatico da parte del Presidente Nazionale dell’ANED dott. Giuseppe Vanacore.

L’inaugurazione avverrà al primo piano dell’edificio Piastra alla presenza del Direttore Generale dell’ASP di Catanzaro dott. Giuseppe Perri, del Direttore Sanitario aziendale dott. Carmine Dell’Isola, del Direttore Amministrativo aziendale dott. Giuseppe Pugliese, del Direttore f.f. U.O. Dialisi dott. Francesco D’Agostino, del Sindaco di Lamezia Terme Avv. Paolo Mascaro, del Presidente Nazionale ANED dott. Giuseppe Vanacore. I nuovi locali saranno disponibili per l’utenza dal 4 Luglio 2016. Sono stati invitati a partecipare S.E. il Vescovo della Diocesi di Lamezia Terme e le autorità istituzionali comunali, provinciali e regionali.

La struttura, tutta nuova e funzionale sotto l’aspetto logistico e nella distribuzione degli spazi, è dotata inoltre di strumenti tecnologici di ultima generazione, avendo intrapreso un percorso virtuoso relativamente alla riorganizzazione e riqualificazione dell’offerta pubblica.

Inoltre, grazie al contributo gratuito di autorevoli artisti lametini come Maurizio Carnevali, Paolo Balestrieri, Adriana Adamo e Bruno Bagalà, le pareti del Reparto Dialisi saranno arricchite di opere d’arte dei maestri sopra citati.

All’Unical il primo corso di laurea magistrale in Gestione e Conservazione dei Documenti Digitali in Italia

RENDE (CS) – Addio vecchi archivisti, oggi la conservazione è digitale. L’Università della Calabria ha istituito, per il prossimo anno accademico l’unica laurea magistrale esistente in Italia in “Gestione e Conservazione dei Documenti Digitali” (Digital document management and Preservation) che formerà i nuovi responsabili della gestione documentale e i Conservatori dei documenti digitali.

 Il Corso di Studi in Gestione e Conservazione dei Documenti Digitali (LM 43), di durata biennale, prevede l’acquisizione di 120 CFU. Nei due anni sono previsti n.12 esami più attività di laboratorio, tirocinio obbligatorio e prova finale. Il titolo rilasciato è Laurea Magistrale in Gestione e Conservazione dei Documenti Digitali (LM 43). Il corso è l’unico percorso formativo italiano che prepara alle professioni di Responsabile della gestione documentale, Responsabile del protocollo informatico, dei flussi documentali e degli archivi e di Conservatore dei documenti digitali. Il Corso di Studi prevede un Comitato di indirizzo composto da Pubbliche Amministrazioni (PA) e soggetti imprenditoriali al fine di rendere il percorso formativo maggiormente congruente con le richieste del mercato del lavoro, anche mediante la sottoscrizione di partnership multilaterali (MSP), iniziative congiunte che riuniscono organizzazioni del settore dell’istruzione e della formazione con associazioni industriali e datori di lavoro del settore pubblico e privato che si assumono alcune responsabilità che tradizionalmente erano di competenza delle università nella costruzione di percorsi formativi.

Il nuovo percorso formativo si avvale dell’esperienza ventennale del Laboratorio di Documentazione (www.labdoc.it), Centro di eccellenza in Economia e gestione della conoscenza, nonché dell’apporto tecnologico dell’Istituto di Informatica e telematica del CNR che, proprio nell’Università della Calabria, ha la sua sede per il Sud. Il corso di Studi, che vede tra gli sponsor, oltre ad Agenzia per l’Italia Digitale anche Engineering ed Ntt Data Italia, prevede la collaborazione attiva con associazioni industriali e datori di lavoro del settore pubblico e privato nella costruzione di percorsi formativi.
La figura del Conservatore dei documenti digitali, è prevista obbligatoriamente per le pubbliche amministrazioni, perfettamente in linea con l’agenda digitale che il governo sta attuando con priorità. Alla base di tutto, c’è l’esigenza di “dematerializzare” i documenti, ovvero trasformare quelli cartacei in file digitali.

Incontro in Cittadella sull’innovazione nel settore agricolo e sui Gruppi Operativi del PSR Calabria 2014-2020

CATANZARO – Si terrà martedì 28 giugno, presso la sala “Verde” della Cittadella regionale di Catanzaro, l’incontro sull’innovazione nel settore agricolo, alimentare e forestale e sui Gruppi Operativi del PSR Calabria 2014-2020, promosso dall’Autorità di Gestione del PSR in collaborazione con la Rete Rurale Nazionale. L’incontro, aperto alle imprese agricole, alimentari e forestali, al partenariato regionale, agli ordini professionali, alle Università ed agli enti di ricerca, verterà dunque sul ruolo strategico dei processi di collaborazione per la diffusione dell’innovazione nel sistema produttivo agricolo, forestale e delle zone rurali, e prevede una sessione plenaria informativa ed una sessione pomeridiana con la costituzione di alcuni gruppi di lavoro.
I lavori si apriranno alle 9.30 con i saluti e l’introduzione del Consigliere regionale con delega all’Agricoltura Mauro D’Acri. A seguire, l’intervento dell’Autorità di Gestione del PSR Calabria 2014/2020 Alessandro Zanfino, che discuterà degli strumenti per l’innovazione nel PSR Calabria 2014/2020. Il Dirigente del servizio Ricerca e Innovazione Menotti Lucchetta parlerà poi della strategia regionale di ricerca e innovazione, “L’attuazione della S3 e le possibili sinergie tra i fondi strutturali 2014/2020”. Serenella Puliga del Mipaaf – DG Sviluppo Rurale, Ufficio Ricerca e sperimentazione, relazionerà su “Il Piano strategico nazionale per l’innovazione e la ricerca nel sistema agricolo, alimentare e forestale”.
A seguire, gli interventi dei rappresentanti del Gruppo di Lavoro per l’Innovazione di CREA – Rete Rurale Nazionale, Riccardo Passero e Anna Vagnozzi, rispettivamente su “Il Partenariato Europeo per l’Innovazione (PEI) ed i gruppi Operativi”, e “La Rete Rurale Nazionale a supporto dell’innovazione”.
Subito dopo si terranno il dibattito e l’introduzione ai lavori del workshop della sessione pomeridiana per la simulazione della costituzione dei GO. Per le 13 sono previste le conclusioni della prima sessione, che spetteranno al Dirigente Generale del Dipartimento Agricoltura e Risorse Agroalimentari Carmelo Salvino. I lavori riprenderanno alle 14 con la riunione dal titolo “Dalla definizione dell’idea progettuale alla costituzione di un Gruppo Operativo”, moderata dalla Rete Rurale. I partecipanti si divideranno poi in gruppi di lavoro che, in chiusura, si confronteranno sui rispettivi risultati.

Asp Catanzaro, un progetto per lo screening delle dipendenze patologiche

CATANZARO – In occasione della Giornata Mondiale Lotta alle Dipendenze Patologiche, sarà presentato domani alle ore 18.00, nella sala del Polo Sanitario di Maida, il progetto “Screening delle dipendenze patologiche” che sarà realizzato dal Ser.D. di Lamezia Terme, Diretto dal Dott. Giovanni Falvo, con la collaborazione  della  FIDAPA Sezione Maida–Vena.
Alla presentazione del progetto saranno presenti, il Direttore Generale ASP di Catanzaro Giuseppe Perri, il Sindaco di Maida Natale Amantea, il  Presidente FIDAPA Sezione Maida-Vena Oksana Kopchuk, il Direttore Distretto Lametino Nicolino Alessi, il Docente di Sociologia generale della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi Magna Graecia di Catanzaro Guido Giarelli. Il Progetto sarà illustrato dal dott. Giovanni Falvo Direttore del Ser.D. di Lamezia Terme. L’incontro sarà condotto da Vincenza Piraino.

All’Unical confronto sulle politiche di conservazione e di valorizzazione dei parchi

RENDE (CS) – Il prossimo 29 giugno la sala University Club ospiterà un incontro dal titolo “I Parchi Nazionali tra tutela, Conservazione e valorizzazione del Territorio”. L’incontro è stato promosso dal Liason Office dell’Università della Calabria in collaborazione con i Parchi nazionali del Pollino e della Sila, e vuole fare il punto sulle politiche di conservazione e di valorizzazione dei Parchi, ma anche evidenziare, alla presenza del Rettore Crisci e dei Presidenti Pappaterra e Ferrari, alcune delle numerose iniziative di collaborazione che gli enti Parco hanno avuto ed hanno con i diversi gruppi di ricerca dell’Università in tanti ambiti disciplinari, dalla ecologia alla geologia dalla rigenerazione urbana al marketing del turismo. Tali iniziative hanno permesso nel corso degli anni di conoscere meglio il territorio su cui insistono i due Parchi (si pensi, per esempio, alle numerose nuove specie censite) e costituiscono il punto di partenza di strategie di sviluppo di tali territori in una ottica di sviluppo sostenibile.
Nel corso della manifestazione saranno consegnati ai rispettivi vincitori alcuni premi finanziati dagli enti parco per valorizzare alcuni giovani laureati del nostro Ateneo che si sono distinti in attività di studio su tematiche che riguardano i due parchi. In particolare, saranno consegnati due borse di studio, del valore di 5.400 euro l’una, riservate ai laureati e/o laureandi in Valorizzazione dei Sistemi Turistico-Culturali presso l’Università della Calabria, ed una borsa di studio, del valore di 5.400 euro, riservata al proseguimento di un lavoro particolarmente meritevole svolto da uno dei vincitori delle borse bandite nell’anno 2011; finanziate dall’ente Parco della Sila;
Il Parco Nazionale del Pollino finanzierà invece quattro premi di laurea, del valore di € 2.000 l’uno, destinati ai laureati o dottori di ricerca dell’Università della Calabria che abbiano svolto tesi di laurea o di dottorato di ricerca relative all’area del parco nazionale del Pollino, che siano di significativo, originale e critico incremento conoscitivo nei seguenti ambiti di ricerca: paleontologia, botanica, zoologia, agraria, geologia, idrogeologia, ingegneria e marketing territoriale.

A Corigliano la posa della prima pietra della nuova chiesa dedicata a papa Giovanni XXIII

CORIGLIANO CALABRO (CS) – Sarà posata domenica 26 giugno, allo scalo di Corigliano, la prima pietra della nuova chiesa parrocchiale “San Giovanni XXIII”.  Il futuro complesso che nascerà poco distante dall’attuale struttura, avrà il primo atto ufficiale  alla presenza di Monsignor Giuseppe Satriano. Sarà proprio l’arcivescovo della diocesi di Rossano-Cariati unitamente al parroco don Francesco Agrippino ad aprire simbolicamente il cantiere. Prevista per le 18 la Santa Messa e a seguire la processione con la statua del Santo Giovanni XXIII sul luogo dove sarà edificata la nuova chiesa. Monsignor Satriano benedirà il terreno su cui sarà posata la prima pietra di una struttura che dovrebbe essere realizzata a cavallo tra 2016 e  2017. La parrocchia nascerà in un quartiere giovane e ancora in fase di espansione, ma che già annovera tante famiglie  residenti. L’evento, inoltre, ricade nell’anno Giubilare e vedrà tanti fedeli partecipare all’iniziativa. Questi ultimi, già dal 23 al 25 giugno, in comunione spirituale, onoreranno presso l’attuale chiesa in via San Gaspare Bertone, allo scalo coriglianese, il triduo dedicato al Santo. Oltre al Santo Rosario e la Messa vi sarà anche l’omelia del vicario zonale don Gaetano Federico con tanto di adorazione Eucaristica e benedizione. Grande entusiasmo e attesa dunque per la parrocchia che sarà intitolata al “Papa Buono” e del “Discorso alla Luna”. La Chiesa coriglianese è stata intitolata già nel 2012 a San Papa Giovanni XXIII, al secolo Giuseppe Angelo Roncalli: l’allora vescovo Marcianò, che la consacrò,  donò una preziosa reliquia del corpo del Santo in dono alla parrocchia, giunta direttamente dal Vaticano. Prevista una nutrita partecipazione per un Papa indimenticato da molti e che si vuole insegnare alle nuove generazione come uno dei simboli della chiesa moderna, tale da iniziare un profondo cambiamento all’interno della struttura clericale.

Cristian Fiorentino

Arriva a Catanzaro “Il mio pianeta”, il flash mob di Conai per promuovere la raccolta differenziata

CATANZARO – Si è tenuta oggi presso la terrazza dell’ex Lido Pineta la tappa catanzarese dell’evento nazionale CONAI “Il mio Pianeta”, una “coreografia di massa” animata dagli youtuber Human Safari e Matcha Latte per raggiungere anche i giovanissimi. Patrocinata dal Comune di Catanzaro, ha visto la presenza del Vicesindaco Gabriella Celestino.

conaiIl tour “Il mio pianeta” promuove l’importanza dei gesti quotidiani – come la corretta separazione dei rifiuti di imballaggio, passo fondamentale per consentire un avvio a riciclo efficace degli stessi – ai fini della tutela e della salvaguardia dell’ambiente, e si snoda in 7 tappe. Dopo il primo appuntamento milanese, tenutosi lo scorso 31 maggio, e le tappe di Genova, Torino e Catania, il tour arriva a Catanzaro per proseguire a Bari e Rimini.
«Nonostante gli inevitabili disagi legati essenzialmente all’epocale cambio di mentalità richiesto ai cittadini – ha dichiarato Gabriella Celestino, Vicesindaco di Catanzaro – la percentuale di raccolta differenziata nel Comune di Catanzaro ha raggiunto il 38,48%. Partendo dal dato iniziale del 7% (dicembre 2015), nel giro di pochi mesi, con l’avvio del servizio “porta a porta”, la percentuale totale di differenziata ha registrato una forte impennata. E ora, con la partenza del servizio nel quartiere marinaro e poi nell’ultima zona rimasta (Santa Maria, Germaneto, Corvo, Aranceto), si punta dritto all’obiettivo del 55% che, secondo gli esperti, vista la positività dei dati, è ampiamente raggiungibile entro la fine dell’anno. Si tratta di un risultato che va al di là di ogni rosea previsione, che premia la città e i cittadini».

«L’assunzione di responsabilità del singolo attraverso gesti semplici come la corretta separazione dei rifiuti è fondamentale per garantire l’avvio a riciclo dei rifiuti di imballaggio” ha commentato Fabio Costarella, Responsabile Area Progetti Territoriali Speciali di CONAI. “Ma la salvaguardia dell’ambiente non è l’unico ambito che si avvantaggia da questa azione concreta. Anche l’economia e l’occupazione ne traggono benefici consistenti: la filiera del riciclo in Italia vale infatti ogni anno circa 10 miliardi di euro e dà lavoro a 37.000 addetti, di cui 18mila impiegati nella sola gestione dei rifiuti di imballaggio».

 La tappa di Catanzaro del tour “Il mio pianeta” avviene all’indomani dell’avvio del nuovo servizio di raccolta differenziata a Catanzaro Lido. Al riguardo, CONAI ha collaborato con l’Amministrazione Comunale nella redazione del piano industriale, supportando, inoltre, la società di gestione del servizio, Sieco, nella fase di start-up, con l’impiego di facilitatori sul territorio, e cofinanziando la campagna di informazione per la cittadinanza per migliorare la quantità e la qualità dei materiali conferiti da avviare a riciclo.

Olio, dal 1° luglio diventa illegale mettere simboli dell’italianità sull’extravergine fatto con olive straniere

Il  1° luglio 2016 per l’olio calabrese è una data importante: sarà illegale mettere sulle bottiglie d’olio extravergine d’oliva simboli che richiamano l’italianità se il prodotto non è ottenuto da olive coltivate sul territorio nazionale. Lo prevede il decreto 103/2016 del Ministero delle Politiche Agricole, fortemente sostenuto da Coldiretti, che è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale. «Il provvedimento  è una misura di contrasto al falso Made in Italy e alle frodi nel settore oleario – commenta Molinaro presidente di Coldiretti Calabria – e  rappresenta un ulteriore passo in avanti per la tutela dell’olio d’oliva italiano e per una sempre maggiore difesa dei cittadini – consumatori e dei produttori.  L’art. 4, al comma 1, prevede, in particolare, la sanzionabilità per i produttori che riportano segni, figure o illustrazioni che possono evocare un’origine geografica diverOLIO-EXTRAVERGINE-DOLIVAsa da quella indicata in etichetta, anche se veritieri. Si tratta di una norma di grande rilevanza perché per la prima volta viene sanzionato il fenomeno del cosiddetto “Country sounding” (nel caso di evocazione italiana dell’italian sounding) per il solo fatto che vi siano sulla confezione dei segni richiamanti un’origine geografica diversa da quella correttamente indicata in etichetta. In pratica non si potrà più vendere un olio d’oliva extravergine che in etichetta riporti correttamente la dizione dell’origine “Miscela di oli di oliva originari dell’Unione europea e non originari dell’Unione”, ma che presenti sulla bottiglia o nel packaging “segni, figure o illustrazioni che possono evocare” un’origine italiana (tricolore, nomi o aggettivi di italianità, immagini tipiche italiane ecc.). La norma si applica a tutti i marchi registrati in Italia successivamente al 31 dicembre 1998 o in Europa al 31 maggio 2002 e consente di punire i comportamenti di concorrenza sleale messi in atto da chi imbottiglia ed etichetta l’olio, quando l’etichettatura e, più in generale, la presentazione del prodotto possono evocare un’origine diversa. La comminazione delle sanzioni viene riportata in capo allo Stato (precedentemente era regionale) ed esercitata dall’Ispettorato centrale repressione frodi. Per tutti gli articoli che prevedono sanzioni pecuniarie, ad eccezione degli articoli 6, 7 e 8, è prevista la clausola di salvezza che subordina l’applicazione della sanzione amministrativa alla preventiva valutazione che il fatto accertato non integri anche una fattispecie di reato. L’uliveto Calabria conta su una Superficie olivetata di 185.915 ettari pari ad un terzo della Superficie Agricola Utilizzata regionale e con 51.388.000 piante, la Calabria è la seconda regione olivicola Italiana dopo la Puglia. La SAU olivicola dal 2000 al 2010 è aumentata del 16,6% nonostante una riduzione di circa 7000 aziende. Sono oltre 21 le varietà di olive che hanno consentito il riconoscimento  delle Dop Bruzio, Lamezia e Alto Crotonese nonché  della IGP Olio di Calabria. La filiera Olio in Calabria conta: 754 frantoi attivi con diversi centri di imbottigliamento con oltre 137.000 aziende olivicole e un valore medio di produzione di oltre 550milioni di €. Ad oggi sono oltre 50 le filiere certificate in Calabria. La produzione stimata per la campagna 2015/2016 è di circa 246.000 tonnellate di olio».

Il Pollino ospiterà l’8° workshop degli Unesco Geoparchi Italiani

Timpa di San Lorenzo«In questo complesso territorio, luogo di grandi meraviglie geologiche, naturalistiche, ambientali, culturali ed agroalimentari, di recente inserito nella rete dei Geoparchi tutelati dell’Unesco, si svolgerà l’8° Workshop degli Unesco Global Geoparks italiani».

E’ il Presidente Domenico Pappaterra ad annunciare che dal 3 al 7 luglio delegati provenienti dagli Unesco Geoparchi Mondiali di tutto il territorio nazionale, aderenti alla Rete Europea e Globale dei Geoparchi (EGN/GGN) – network che raccoglie 120 Geoparchi mondiali (Global Geoparks) in 33 paesi, di cui 69 in Europa e 10 in Italia -, si ritroveranno nel Parco Nazionale del Pollino per una convention di studio, approfondimento e scambio di buone pratiche.

Pannu Jancu MountainIl Pollino per promuovere e conquistare la candidatura alla rete internazionale dei Geoparchi ha individuato, cartografato e caratterizzato 69 Geositi ricadenti all’interno del territorio protetto. I geositi individuati sono stati organizzati in sistemi territoriali omogenei, dal punto di vista geologico e geografico, e correlati con le altre peculiarità paesaggistico-ambientali e storico culturale presenti sul territorio. Una preziosa ed unica banca dati sulla geodiversità presente nel Parco Nazionale del Pollino e della sua interrelazione con le altre peculiarità paesaggistico- ambientale dell’area.

«Un grande lavoro del quale oggi si raccolgono già i primi frutti»  afferma il presidente Domenico Pappaterra. «Ospitare il Workshop italiano dei Geoparchi – continua l’on. Pappaterra – sarà una grande occasione per mostrare e raccontare ad un pubblico di specialisti del settore e di stampa specializzata sia il territorio montano con le sue peculiarità geologiche e ambientali ma anche la sua peculiare antropizzazione rispettosa della ricchezza ambientale, che ha investito le sue risorse sul turismo responsabile e sull’agroalimentare di qualità».

In questo vasto areale compreso tra Basilicata e Calabria l’Ente lo staff operativo e tecnico ha valorizzato la tutela del patrimonio geologico, ambientale e storico-culturale predisponendo un corposo elaborato tecnico che è stato realizzato in collaborazione con gli Ordini Regionali della Calabria e della Basilicata e l’Ordine Nazionale dei Geologi, l’ISPRA e esperti di riconosciuta professionalità scientifica del settore, oltre che della collaborazione di docenti Universitari dell’università della Basilicata e della Calabria e di singoli liberi professionisti operanti all’interno del territorio del Parco.

Il Pollino è entrato a far parte nella rete Europea dei Geoparchi (EGN) nel settembre dello scorso anno ricevendo il riconoscimento in occasione della convention tenuta a Rokua in Finlandia e successivamente ha anche ottenuto il riconoscimento all’interno della rete Globale dei Geoparchi (GGN). La EGN/GGN, è attualmente un progetto prioritario dell’Unesco “Programma Internazionale Geoscienze e Geoparchi”.

Legambiente aderisce alla “Marcia nazionale degli amministratori sotto tiro”

LEGAMBIENTEPOLISTENA (RC) – Legambiente aderisce alla prima “Marcia nazionale degli amministratori sotto tiro” che l’Associazione “Avviso Pubblico” ha organizzato per il prossimo 24 giugno a Polistena  per chiedere al governo di attivare una serie di provvedimenti che garantiscano loro sicurezza e protezione. «Mi rammarica non poter prendere parte personalmente alla Marcia – afferma Rossella Muroni, presidente nazionale Legambiente Onlus -, ma i tanti circoli calabresi di Legambiente non faranno mancare il sentito appoggio alla manifestazione per sollecitare il legislatore ad approvare norme che tutelino i tanti amministratori coraggiosi, spesso giovani, e dimostrare che la parte sana è la maggioranza del Paese e che è ancora possibile potere amministrare la cosa pubblica in modo onesto e nell’interesse esclusivo dei cittadini». «I dati del primo trimestre del 2016, che saranno ripresi nel prossimo Rapporto “Amministratori sotto tiro” realizzato dall’Associazione “Avviso Pubblico” – dichiara Francesco Falcone, presidente regionale Legambiente -, mostrano un Paese di amministratori sani che hanno deciso di metterci la faccia e che sfidano le logiche del malaffare e dei compromessi, promuovendo attività di lotta alle mafie e mettendo a rischio la vita ogni giorno per servire le proprie comunità. Aderiamo alla Marcia con il nostro cigno verde sulle bandiere gialle di Legambiente, per difendere gli abusi perpetuati ai danni del territorio e la cattiva amministrazione delle realtà urbane». La Marcia si svolgerà a Polistena (Rc) a partire dalle ore 11,30. Nel pomeriggio, invece, dalle ore 16,30, la manifestazione proseguirà nell’Auditorium del Comune di Gioiosa Jonica.