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Migranti, vittime naufragio trovano pace nel cimitero di Reggio Calabria

REGGIO CALABRIA – Le lacrime non conoscono razza, luogo di nascita, provenienza. E nemmeno la disperazione, alla quale si sono abbandonate un gruppo di ragazze ospiti di un centro accoglienza nell’ultimo saluto ai 45 migranti morti nei giorni scorsi nel naufragio del barcone sul quale viaggiavano verso l’Italia ed i cui cadaveri sono giunti a Reggio Calabria. Le ennesime vittime dei “viaggi della speranza” (36 donne, 3 bambini e 6 uomini) hanno trovato degna sepoltura, nella nuda terra, secondo la tradizione dell’Islam, grazie all’amministrazione comunale di Reggio Calabria che ha reso disponibile un’area nel piccolo cimitero di Armo, un frazione collinare della città, in cui già sono sepolti cittadini di varie religioni. Le salme, sepolte lungo cinque solchi, sono contrassegnate solo da numeri, da 1 a 45. Ancora niente nomi. Non c’è stato il tempo per quelli riconosciuti da parenti e amici, di metterli. Per altri quel numero sarà il loro nome, cognome e data di nascita. Rimarranno ignoti, in terra straniera. Il momento di preghiera è stato guidato dall’arcivescovo di Reggio monsignor Morosini che poi ha benedetto le salme. Quindi la preghiera islamica recitata da Ahmed El Gendy, un ragazzo egiziano figlio di un imam che studia a Reggio. «Era doveroso dare una degna sepoltura a queste persone, vittime di una tragedia che non accettiamo» ha detto il sindaco Falcomatà. Alla cerimonia hanno assistito, insieme al primo cittadino, il prefetto Sammartino, il procuratore della Repubblica Cafiero de Raho, il presidente della Corte d’appello Gerardis, i vertici delle forze dell’ordine, l’intera giunta comunale, il presidente della Provincia Raffa. La cerimonia si è conclusa con un momento di preghiera e canti in lingua subsahariana di un gruppo di immigrate che hanno così reso omaggio ai loro cari.

Si perde bimba di 4 anni, ritrovata dai carabinieri

CarabinieriCROTONE – E’ stata ritrovata dai carabinieri la bambina di 4 anni che stamane si è persa mentre giocava al parco con la nonna e il fratellino a Crotone. I militari di una pattuglia hanno visto la piccola camminare da sola sul marciapiede di via Regina Margherita, rasentando la strada, e si sono fermati. Piangendo, la bimba è riuscita a dire il suo nome e di essere stata al parco con la nonna ed il fratellino. Sul posto, la centrale operativa ha inviato anche personale femminile per cercare di tranquillizzare la piccola che, piano piano, ha preso confidenza con i suoi nuovi amici in uniforme e si è tranquillizzata. Poco dopo è giunta la nonna, comprensibilmente agitata, ed il fratellino, e poco più tardi i genitori della bimba. E’ stato così accertato che la bambina si era allontanata senza accorgersene ed aveva perso l’orientamento vagando per alcune centinaia di metri.

Giornalisti, morto Antonio Soluri padre presidente ordine

CATANZARO – Si è spento a Catanzaro, all’età di 91 anni, Antonio Soluri, padre del giornalista Giuseppe Soluri, direttore del Giornale di Calabria e presidente dell’Ordine dei giornalisti della Calabria. Lo rende noto l’Ordine dei giornalisti precisando che per espressa volontà del defunto, si dispensa da qualsiasi partecipazione al lutto. Profondo cordoglio, a nome di tutti i giornalisti calabresi, viene espresso dai Consigli regionali dell’Ordine e del Sindacato giornalisti della Calabria, che si stringono attorno a Giuseppe Soluri ed alla famiglia tutta. Al presidente Soluri vanno le condoglianze da parte di ottoetrenta.it.

Cosenza, la Camera di Commercio finanzia una borsa di studio di 10 mila euro per laureati in Chimica dell’Unical

COSENZA – La Camera di Commercio di Cosenza, nell’ambito delle iniziative di inserimento nel mondo del lavoro, ha annunciato il finanziamento di una borsa di studio del valore di 10 mila euro lordi annui per la formazione di un laureato in Chimica presso l’Università della Calabria, al fine di favorire la preparazione professionale nelle attività di analisi, ricerca e sperimentazione proprie di un laboratorio chimico, attraverso l’Azienda Speciale Promocosenza – divisione Laboratorio Chimico CALAB. Tale borsa di studio, finalizzata ad accompagnare a un sapere pratico le conoscenze acquisite nel percorso di studi, prevede lo svolgimento di un tirocinio che non esclude un possibile inserimento nel mondo del lavoro.

Al vincitore del bando, prima dell’avvio del lavoro di ricerca, sarà richiesta la sottoscrizione di un piano di lavoro dettagliato, contenente la modalità di svolgimento e rendicontazione dell’attività da svolgere presso l’Azienda ospitante, sita in località Pianette di Montalto Uffugo (CS). Per poter usufruire della borsa di studio, i candidati, alla data di emanazione del bando, dovranno essere in possesso di taluni requisiti: età inferiore a 35 anni; cittadinanza italiana; diploma di laurea (specialistica/magistrale secondo il nuovo ordinamento, ciclo unico, e laurea quinquennale secondo il vecchio ordinamento) in Chimica con votazione di 110/110; buona conoscenza della lingua inglese e/o di ulteriori lingue straniere. È possibile presentare la propria candidatura compilando la documentazione sul sito dell’Ente Camerale www.cs.camcom.itì, la quale dovrà pervenire entre le ore 12 del prossimo 15 giugno all’Azienda Speciale Promocosenza – divisione Laboratorio Chimico CALAB – Via Pianette, 1 – 87046 Montalto Uffugo (CS), anche a mezzo raccomandata A/R (farà fede il timbro dell’Ufficio postale accettante), oppure a mezzo posta elettronica certificata, all’indirizzo calab@pec.it entro il predetto termine. Le domande incomplete o pervenute fuori termine saranno dichiarate nulle.

Idea Calabria sensibile alla questione canile

MORTARA (CS) – Si terrà il 4 giugno alle ore 10, davanti palazzo San Giorgio, il sit-in per l’emergenza riguardante il canile sanitario comunale di Mortara.

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Dalle informazioni che sono circolate sul web, la situazione dei cani ospitati nel canile sembrerebbe drammatica tanto da pregiudicarne lo stato di salute degli stessi. Proprio per affrontare definitivamente queste tematiche e per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema animalista, una delegazione di Idea Calabria parteciperà all’evento, chiedendo al comune di Reggio Calabria, nella qualità di proprietario del sito, di dare risposte certe ed esaustive su come la struttura è gestita e se le condizioni in cui versano gli ospiti a quattro zampe siano compatibile con gli standard igienico sanitari previsti dalla legge.

Da parte nostra non c’è nessun intento di fare polemiche ne strumentalizzazioni, solo la legittima e doverosa esigenza di fare in modo che i cani non siano costretti ad una condizione di grave pericolo e precarietà.

I responsabili, invitano la popolazione alla partecipazione, ribadendo il pensiero che questo è un tema che deve toccare ognuno di noi.

Vibo Valentia, istituito lo sportello Legalità

VIBO VALENTIA – Una più diffusa cultura della legalità, prevenzione dei fenomeni dell’usura e degli atti estorsivi, sostegno alle imprese vittime di atti criminosi: è l’impegno congiunto di Camera di Commercio, Comune Vibo Valentia e Associazione Antiracket che parte con l’istituzione dello Sportello Legalità.

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E’ questa la novità sostanziale che emerge dagli accordi realizzati nella città vibonese, con un protocollo che punta a essere modello amministrativo per diverse realtà del Sud.

Lo sportello sarà aperto da lunedì a venerdì dalle: ore 9.00 alle ore 12.30; l’operatore dedicato potrà essere raggiunto anche telefonicamente allo 0963/294641, via fax allo 0963/294631 e ancora all’indirizzo  di posta elettronica sportellolegalita@vv.camcom.it.

L’attività dello Sportello sarà finalizzata a fornire agli imprenditori della provincia di Vibo Valentia che versano in gravi condizioni economiche (e quindi a rischio di usura o già vittime di usura o vessati dal racket) assistenza legale, consulenza aziendale finanziaria e bancaria, a titolo gratuito, attraverso il supporto di specifiche professionalità, con la promozione di  iniziative di informazione e assistenza per l’accesso e l’utilizzazione dei Fondi speciali antiusura.

Lo sportello farà riferimento alla Legge n. 44/1999, anche con il coinvolgimento delle Associazioni di categoria e dei Confidi e delle Associazioni che hanno costituito Fondi speciali ex art. 15 L.108/96, raccogliendo  dati, informazioni e ogni altro  elemento utile  per l’analisi della realtà locale, allo scopo di recepire qualsiasi situazione o episodio d interesse che presupponga il maturare di vicende estorsive;

Si organizzeranno, nell’ambito delle attività previste dall’accordo, corsi di formazione/informazione periodica per gli imprenditori.

Particolare importanza , ovviamente, sarà data all’interlocuzione con la Prefettura e le forze di polizia per un sostegno fattivo agli operatori commerciali che, trovandosi in condizioni vessatorie e illegali, procederanno alla denuncia dei reati di cui sono vittime e potranno utilizzare la legislazione statale di riferimento.

«Alla base di questa iniziativa congiunta –ha detto il presidente della Camera di Commercio Michele Lico- c’è  la consapevolezza che i fenomeni  dell’usura, quello   del racket e delle estorsioni, nel territorio della provincia vibonese, si sono  diffusi in modo sempre più preoccupante, sia per il numero delle imprese coinvolte ,che per la ripetitività degli episodi estorsivi ad opera della criminalità organizzata. Si tratta di una   grave minaccia alla libertà individuale e a quella degli operatori economici -ha aggiunto Lico- che  compromette gravemente lo sviluppo e la crescita complessiva del sistema delle imprese nella provincia e ostacola  le normali regole di concorrenza e gli equilibri del mercato. Per fronteggiare tutto ciò occorre fare sistema per  sostenere la reazione civile e programmare azioni di contrasto sempre più efficaci, organiche e incisive».

«Il Comune di Vibo Valentia –ha dichiarato il Sindaco Elio Costa- intende rafforzare la propria azione anche condividendo con altri Enti e Associazioni un percorso di conoscenza e approfondimento delle problematiche legate alla realtà sociale, contribuendo al rafforzamento dei diritti individuali e alla formazione di un sistema produttivo libero , nel quale  il  cittadino sia elemento  responsabile e attento al benessere della collettività. Legalità e solidarietà, dunque, con una maggiore informazione, formazione e sensibilizzazione per pratiche di civiltà che diventino normalità.»

«Lo Sportello Legalità fa parte di un più ampio accordo sottoscritto da Camera di Commercio, Comune Vibo Valentia e Associazione Antiracket e Antiusura, che –ha precisato il Segretario generale dell’Ente camerale Donatella Romeo- prevede di rafforzare il rapporto di collaborazione tra Enti e Associazioni di Categoria al fine di costituire, insieme alle istituzioni deputate a contrastare tali fenomeni, un tavolo di confronto permanente e uno strumento operativo importante. L’obiettivo –ha detto ancora Donatella Romeo- è quello di ridurre,  fino ad eliminare, l’innegabile impatto negativo che ogni forma di criminalità produce sulla libera fruizione del mercato dei beni e dei servizi per le imprese e per la provincia. La Camera di Commercio –ha concluso il segretario generale-  quale interlocutore privilegiato e portatore degli interessi delle imprese, intende così sviluppare ogni forma di sussidiarietà per il mondo produttivo, attraverso la promozione della cultura della legalità che è per il territorio presupposto indispensabile e imprescindibile di fiducia, crescita e competitività.»

Il presidente dell’Upi Calabria all’assemblea delle province

CATANZARO – Portare il maggior numero di Enti di Area Vasta possibile ad approvare, il 31 luglio prossimo, bilanci in equilibrio per poter continuare ad assicurare i servizi essenziali nonostante i tagli pesantissimi e insostenibili imposti dalla legge di stabilità 2015, anche mettendo in campo la solidarietà tra istituzioni. Si tratta di una delle tappe fondamentali delineate nel corso dell’assemblea dei presidenti dell’Unione delle Province d’Italia riunite a Roma, nei giorni scorsi, alla quale ha preso parte il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, nella veste di presidente dell’Upi Calabria.
Nel suo intervento, il presidente Bruno ha evidenziato come “il 2016 deve essere considerato l’anno di transizione delle Province verso i nuovi Enti di Area Vasta, in vista del consolidamento nel 2017. Questa trasformazione deve diventare un’opportunità per liberare i nuovi Enti intermedi dal gravame di farraginosità burocratiche e deleghe incompiute per disegnare un organismo snello e operativo che si occupi di garantire servizi di alta qualità alle nostre comunità”. Ricordate anche le prossime scadenze formali in merito al rinnovo delle rappresentanze in seno agli Enti di Area vasta: ad ottobre 2016 saranno convocati i comizi elettorali per l’elezione dei consigli provinciali, mentre nell’ottobre 2018 si provvederà all’elezione dei nuovi presidenti.
ENZO BRUNO
Secondo il presidente Bruno, «è questo uno dei grandi meriti della riforma costituzionale disegnata dal Governo Renzi, dopo 40 anni di attesa. L’articolo 40 della nuova Costituzione, che saremo chiamati a confermare nel referendum del prossimo mese di ottobre, stabilisce che il ruolo delle Province sarà assunto dagli Enti di Area Vasta con compiti di gestione dei servizi nel territorio. La vittoria del “sì” confermerà con l’art.40 comma 4, l’ente di area vasta regolamentata dalla L.56/14 e quindi le opportunità definite nel nuovo sistema della autonomie locali. In questo modo – afferma ancora il presidente della Provincia di Catanzaro – daremo corpo al nuovo regionalismo, con le Aree vaste che saranno Enti di gestione e le Regioni di programmazione, legiferazione e controllo, per una organizzazione dei servizi davvero efficiente”. Nell’intervento all’assemblea nazionale Upi, Bruno ha anche rimarcato la necessità che “le Regioni procedano nel compito di delimitare il perimetro delle Aree vaste entro la fine di giugno, per arrivare al referendum con le idee chiare. Il mio auspicio è che possa vincere il sì: la conferma di una riforma realizzata dal premier Renzi con lucidità e lungimiranza, che semplifica la vita di tutti noi, porterà al contenimento dei costi della politica e al superamento di uno stallo burocratico da sempre  ostacolo per la crescita di un Paese come il nostro che ha bisogno di essere moderno, al passo con l’Europa e credibile».

Vallefiorita risponde si alle mobilitazioni per le Riforme Costituzionali

CATANZARO –  Vallefiorita risponde all’appello della Federazione provinciale del Partito democratico, guidato dal segretario provinciale Enzo Bruno, che nei giorni scorsi ha aperto ufficialmente la campagna referendaria, con la mobilitazione per le Riforme costituzionali. Militanti e cittadini sono chiamati a creare una rete di “Comitati per il sì” a sostegno della raccolta firme per il referendum costituzionale e, quindi, per una “grande battaglia di cambiamento che darà agli italiani un Paese moderno e al passo con l’Europa”. Spiegare la riforma ai cittadini e metterli nelle condizioni di decidere in modo consapevole: è questo l’obiettivo principale dei due “Comitati per il sì” che sono stati costituiti nei giorni scorsi a Vallefiorita. Il primo Comitato nasce su iniziativa del Circolo del Pd e sarà guidato da Salvatore Bruno, il secondo è nato su iniziativa dell’Arci di Vallefiorita ed è presieduto da Giovanni Panaia.

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«L’appuntamento di ottobre è uno dei momenti più solenni al quale un popolo può essere chiamato. La riforma costituzionale varata dal Governo Renzi arriva dopo quarant’anni di attesa, anni di ascolto e fatica per costruire un nuovo sistema che tenga conto di un mondo che è cambiato – affermano Bruno e Panaia – . I nostri comitati hanno il compito di informare la collettività della portata straordinaria di una modifica che permetterà di avere tempi certi per approvare le leggi; ridurre i costi della politica, tagliando 315 stipendi, visto che i senatori che rimarranno saranno espressione dei territori, senza indennità. Saranno chiarite le competenze di Stato e Regioni, si riducono consiglieri regionali, con la trasformazione delle Province, già avviata dalla legge Delrio potremo parlare realmente di un nuovo regionalismo. La parola d’ordine è semplificazione e partecipazione: il premier e segretario nazionale del Partito democratico ha mantenuto la promessa. Questa riforma è un grande risultato che ha visto il Pd unito per realizzare un progetto che ha un solo obiettivo: un’Italia più semplice, che abbia maggiore stabilità, capace di rinnovarsi al proprio interno. In poche parole – concludono Panaia e Bruno – un’Italia più credibile. Saremo impegnati nella raccolta firme, per le strade, nelle piazze, sul territorio: abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti e della partecipazione di tutti. I cittadini devono essere protagonisti di questo appuntamento con la storia».

Incendio golf car Gerace, Oliverio: «La Regione le riacquisterà»

CATANZARO – «La Regione Calabria riacquisterà in tempi brevi le dieci “golf car”, che ignoti vigliacchi hanno distrutto a Gerace nella notte tra domenica e lunedi scorsi appiccandovi il fuoco dopo averle cosparse di liquido infiammabile nei parcheggio comunale di località “Barbarà”. E’ l’impegno assunto dal presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, dopo essersi recato personalmente sul luogo dell’incendio per manifestare la propria personale solidarietà al sindaco Pino Varacalli e all’intera cittadinanza geracese e per condannare, ancora una volta, un episodio criminale che «ha tentato di sfregiare questa cittadina – ha detto – e che solo momentaneamente ha vanificato il progetto di mobilità sostenibile realizzato dal Comune della Locride con fondi europei».

IMG_3834Oliverio era accompagnato dal consigliere regionale Sebi Romeo. Sul luogo dell’incendio è tornato, per l’occasione, anche il vescovo di Locri-Gerace, Francesco Oliva. «Quello che si è verificato qui, in uno dei più bei borghi d’Italia – ha detto Oliverio, esprimendo forte sdegno e condanna – è un atto criminale gravissimo, che ha offeso non solo questa città, le sue istituzioni ed i suoi abitanti, ma l’intera regione. Ribadiamo piena fiducia nelle forze dell’ordine e nella magistratura che siamo certi sapranno presto individuare e assicurare alla giustizia i colpevoli. Atti come questi sono inaccettabili, soprattutto in un centro così ricco di storia e di cultura come Gerace, le cui tradizioni di civiltà sono ben note e costituiscono un punto di riferimento per tutta la Calabria». Il presidente della Giunta regionale ha confermata pieno e concreto «sostegno al sindaco, agli amministratori ed ai cittadini di Gerace affinché non si sentano soli e rimettano in piedi al più presto un servizio intelligente per i turisti ed i visitatori, un servizio che avrebbe creato posti di lavoro, senza arrecare danni all’ambiente e al centro storico. Di fronte ad atti come questi, consumati contro lo sviluppo della Calabria e che mirano ad impedire la valorizzazione e la crescita di questa regione siamo profondamente indignati, ma non arretreremo di un solo centimetro nella nostra battaglia per l’affermazione della legalità». La presenza del presidente della Regione ha rappresentato per gli amministratori di Gerace anche un’ottima occasione per affrontare l’annoso problema del mancato utilizzo della struttura di “Largo Piana” costruita come ospedale geriatrico per riabilitazione e lungodegenza. Osservando l’immobile inutilizzato, Oliverio ha espresso amarezza per lo stato di abbandono in cui versa l’immobile per il quale sono state investite ingenti risorse pubbliche rimaste inutilizzate ed ha annunciato un’intervento di riuso ed utilizzo nell’ambito dei servizi sociali e sanitari integrati. Insieme agli amministratori geracesi, al vescovo Oliva e al parroco arciprete della Cattedrale, don Pietro Romeo, il presidente della Regione ha visitato, infine, il cantiere del Museo diocesano presso il quale è custodito il prezioso arazzo fiammingo di Jan Leyniers (1630-1686), uno dei più preziosi manufatti della regione che testimonia non solo l’elevato grado di raffinatezza raggiunto dalla scuola fiamminga nella seconda metà del XVII secolo, ma anche la complessità dei rapporti culturali intrattenuti dalla nobiltà e dal clero calabrese. «La nostra attenzione su beni culturali così preziosi ed unici di cui Gerace è gelosa depositaria – ha concluso Oliverio – sarà massima. Anche sulla difesa e sulla valorizzazione di questo grande patrimonio culturale interverremo presto e concretamente».

Tenuta: «Contento del dietrofront del Commissario Scura»

ACRI (CS) – «Grazie al Comune di Acri il Commissario Scura ha rimesso la palla al centro in tema di riordino del sistema ospedaliero della Calabria e, quindi, l’ospedale Beato Angelo avrà, così, una ulteriore chance per ritornare ad essere quello che era, ovvero una struttura in grado di soddisfare il fabbisogno acrese e dei dintorni». Sono queste le parole del sindaco di Acri, Nicola Tenuta, a margine dell’udienza tenutasi davanti al Tar della Calabria per ottenere la sospensiva del Decreto 30 del 2016. Il Comune silano ha duramente attaccato il provvedimento perché lesivo dei diritti dei cittadini. «Nonostante le complicità difensive dell’Avvocatura regionale della Calabria, incaricata dal presidente Oliverio, di sostenere il provvedimento di Scura, quest’ultimo ha fatto sapere, per bocca della stessa Avvocatura, che è sua intenzione riscrivere il provvedimento, resosi conto del clamoroso flop che avrebbe provocato. L’Amministrazione Comunale – afferma il primo cittadino – rivendica sin da oggi un ruolo collaborativo per ridisegnare le sorti del Beato Angelo, da collocarsi in una più complessa e soddisfacente offerta di servizi sanitari garantiti alla collettività presilana, nello stesso tempo offre la massima disponibilità per un confronto costruttivo con il Commissario Scura al fine di rispondere alle esigenze degli utenti».