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Bergamotto: a rischio l’uso dell’essenza nella profumeria a favore dell’essenza sintetica

La notizia se confermata è davvero allarmante – esordisce Pietro Molinaro presidente di Coldiretti Calabria – nel commentare l’iniziativa dell’Unione Europea che ha proposto di mettere al bando o di limitare fortemente alcuni ingredienti essenziali per distillare la maggior parte dei profumi. La motivazione addotta è che producono allergie. Tra questi – riferisce Molinaro – vi è l’essenza di bergamotto che la stessa Unione Europea dopo averla classificata DOP, in modo contraddittorio adesso la vuole danneggiare. I beneficiari di tale provvedimenti sarebbero le lobby-multinazionali della chimica che, alla naturalità e genuinità preferiscono le alchimie e le formule di laboratorio per portare avanti progetti egemonici di essenze sintetiche da utilizzare come fissatori nei profumi. La storia si ripete : il bergamotto, frutto che si produce esclusivamente in una bene identificata area della provincia di Reggio Calabria, da cui si estrae l’essenza utilizzata nella profumerie ed in altri svariati utilizzi, che già a causa di fantasiose ricostruzioni tra fine anni 80 e inizi del 90 aveva ricevuto una mazzata, ora dopo che i produttori si sono rimboccati le maniche rilanciando la coltura e la preziosa essenza con notevoli investimenti, c’è il concreto rischio di una seconda mazzata che può essere fatale: un sonoro schiaffo mollato alla Calabria, unica produttrice nel mondo di Bergamotto. Se questo accadesse, dovremmo registrare una gravissima perdita per la nostra economia e per il paesaggio della costa reggina e si darebbe ragione ai predoni dell’identità che lavorano nell’ombra per fare affari, artefici di un mercatismo senza regole che vuole l’omologazione. Ad onor del vero – prosegue Molinaro – le più note case produttrici di profumi sono insorte, parlando, se venisse portato avanti questo disegno, “di fine dei preziosi balsami e di mostruosità aberrante”. Tra l’altro, le fragranze naturali e tra queste il bergamotto, nella storia solo in 15 casi hanno causato leggere allergie. Noi – afferma Molinaro – vogliamo credere in una Europa che opera in un contesto di regole certe a salvaguardia dei beni comuni e dello sviluppo sostenibile dei territori rispettandone la loro vocazione e che ancora sappia riconoscere il valore strategico del made in Italy. Certamente –conclude –occorre tenere alta l’attenzione su questa vicenda che danneggia tutti attivando le necessarie ed indispensabili contromisure.

Da domani al via la terza edizione del “Cosenza shopping Temporary Sores”, aspettando il Natale

La lunga passeggiata del centro storico, c.so Telesio, si prepara a indossare i colori del Natale ed i Temporary Stores – anima commerciale della parte antica della città – rinnovano il binomio qualità-prezzo per favorire gli acquisti natalizi ad una platea il più ampia possibile.

Da domani, 14 novembre 2012 al 7 gennaio 2013, nuovi accattivanti marchi si presentano in versione Temporary, altri rinnovano la loro presenza in quello che è ormai diventato un distretto commerciale. Grande spazio alla moda così come agli accessori per la casa, cresce la presenza di luoghi nei quali trovare ristoro al freddo invernale sorseggiando gustose bevande made in Calabria, e si rafforza la vena creativa dell’hand made. La produzione artigianale, che riguarda il tessile così come l’oggettistica, si sposa al riciclo dei materiali e alle botteghe solidali. Prosegue poi l’esperienza artistica della Trend Line Gallery che da mesi ospita eventi e mostre di grande attrattiva.
All’ingresso di corso Telesio è presente un Info Point al quale attingere informazioni sui negozi e sui prodotti che offrono, ma anche per preziosi suggerimenti sugli itinerari più suggestivi del centro storico.
“L’esperienza cosentina dei Temporary – sottolinea Rosaria Succurro, assessore alla comunicazione – è stata di recente sotto i riflettori di una importante iniziativa, il Temporary World 2012, che a Milano ha riunito i vari progetti sui Temporary che si stanno realizzando in Italia. Quello di Cosenza – riferisce la Succurro – ha riscosso molto successo per la sua impostazione ed anche per essere nato dall’iniziativa di un Amministrazione comunale laddove i Temporary, nel loro luogo di massima diffusione che è il Nord Italia, sono perlopiù frutto di iniziative private. Diversi amministratori – conclude l’assessore Succurro – hanno chiesto un supporto per replicare il progetto nei loro Comuni”.
Giorni e orari per lo shopping nei Temporary di corso Telesio: fino al 30 novembre, da martedì a domenica, dalle 9.30 alle 13 e dalle 16 alle 20.
Dal 1° dicembre al 7 gennaio: da martedì a giovedì, dalle 9.30 alle 13 e dalle 16 alle 20; venerdì e sabato, dalle 9.30 alle 13 e dalle 16 alle 22; domenica, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20.

Il Moscato bene culturale della Calabria

SARACENA (Cs) – Riconoscimento del metodo storico del Moscato al Governo di Saracena quale bene culturale della Calabria. È legge. Il Consiglio regionale, riunitosi nella giornata di oggi, lunedì 12, ha approvato all’unanimità la Proposta del Consigliere Giuseppe CAPUTO. A darne notizia il Sindaco Mario Albino GAGLIARDI che, accompagnato da una delegazione cittadina ha assistito ai lavori consiliari e alla discussione sul punto all’Ordine del Giorno.

Il Primo cittadino esprime viva soddisfazione e ringrazia i capigruppo consiliari che ha avuto modo di incontrare oggi, il relatore Nazzareno SALERNO e lo stesso consigliere CAPUTO, Presidente della I commissione regionale affari istituzionali e generali, che si è fatto promotore della proposta.

L’associazione degli industriali delle bibite torna alla carica minacciando licenziamenti e delocalizzazione della produzione all’estero

Non contenta per non esserci riuscita, nonostante i tentativi verso il Governo e il Parlamento Italiano, ASSOBIBE, l’associazione degli industriali delle bibite ritorna alla carica contestando il provvedimento che porta al 20 per cento la quantità minima di succo nelle bibite analcoliche. In un articolo apparso sul quotidiano nazionale “la Repubblica” di domenica 11 novembre u.s. dal titolo “la formula che cambierà il gusto dell’aranciata” si parla di norma passata in sordina all’interno del Decreto Salute del Ministro Balduzzi, dimenticando che le lobby delle aranciate hanno esercitato una pressione incredibile sui decisori politici. “Basta leggere gli atti ufficiali parlamentari per avere una idea, nonché le testimonianze dirette di chi ha creduto in questo atto di civiltà – precisa Pietro Molinaro presidente di Coldiretti Calabria – ed ancora il tentativo riuscito ma sventato, dopo l’approvazione del Decreto Legge da parte del Governo, di non indicare la data di entrata in vigore del provvedimento”. Ci vuole poi spregiudicatezza nell’affermare che i consumatori non gradiranno bibite con più frutta. Quel che lascia poi sconcertati – prosegue – è la minaccia di licenziamenti che fa il paio con quella di lasciare l’Italia. La Coca Cola, fa sponda sul fatto che in Italia ha 3200 dipendenti lasciando immaginare le conseguenze che ci potrebbero essere. Ai dipendenti, va la nostra solidarietà- sottolinea Molinaro – ma ricordo che la filiera agrumicola, solo in Calabria, ha avuto una emorragia occupazionale di circa  4000 posti di lavoro tra diretta e indotto, per non dire della catena di sfruttamento, ripresa anche a livello internazionale,  che ha causato tensioni sociali e una non equa remunerazione all’interno della filiera, alimentando una catena dello sfruttamento con guasti sociali economici ed ambientali. Il tentativo e le pressioni delle lobby rappresentate da ASSOBIBE, adesso, d’altronde lo dicono chiaramente, si sposta verso l’Unione Europea auspicando, che blocchi tutto. Non pensiamo che l’UE, possa bloccare tutto – aggiunge Molinaro – noi siamo conivinti che più Europa significa trasparenza, legalità ed equità e non burocrazia e tecnicismi, i Parlamentari Europei, ne siamo certi, si sapranno far valere come hanno fatto i loro colleghi italiani, smascherando ogni ipotesi al ribasso che va anche a danno dei cittadini consumatori e della loro salute. Ancora una volta, ci viene da pensare,  che la pubblicità di qualche tempo fa della Coca-Cola, prontamente stigmatizzata da Coldiretti Calabria, che parlava di “cuore italiano” era l’estremo tentativo di sfuggire alle proprie responsabilità dimenticando che chi opera in uno stato è obbligato al rispetto delle norme e non tentare di  aggirarle. La nostra battaglia di civiltà  -conclude Molinaro – continueremo insieme ai cittadini –consumatori, alle amministrazioni comunali e istituzioni  a combatterla colpo su colpo.

Appuntamento con il Gruppo d’Acquisto di Cosenza all’Arenella

COSENZA – Tornano gli appuntamenti del Gruppo d’Acquisto Solidale di Cosenza e del mercatino bio-etico. Il sabato mattina si ripropone l’incontro tra produttori e consumatori per costruire insieme un nuovo modello di acquisto e di consumo. Una spesa migliore non solo per la qualità dei prodotti, ma anche per il clima di convivialità che accompagna la compravendita, intessuta di relazioni di conoscenza e di fiducia verso i produttori, il loro lavoro e le tecniche adottate. Una scelta che è frutto soprattutto di consapevolezza e informazione dal parte del consumatore: non un semplice scambio di merci e denaro, ma la circolazione e la condivisione di idee, progetti, pensieri, iniziative. Il gasista sa cosa mangia, cosa indossa e cosa utilizza!

Rimangono dunque immutati lo spirito di partecipazione e la voglia di cambiare un sistema di mercato poco sostenibile. Ad essere differente, da quest’anno, è invece il luogo di ritrovo. Per i lavori di bonifica dall’amianto nell’area del Parco Sociale – ex officine FdC, via Popilia / viale Mancini –, gasisti e produttori hanno traslocato nel centro storico di Cosenza, precisamente all’Arenella. Una scelta forse non casuale se si pensa all’antica destinazione d’uso di questo spazio che un tempo ospitava proprio il mercato e che oggi invece viene utilizzata principalmente come luogo per allestire fiere e concerti.

Una commistione tra tradizione e innovazione che può essere occasione per animare un’altra zona della città, ampliare le relazioni ed allargare la rete. La possibilità di coinvolgere nuovi soggetti, cittadini spinti dalla necessità di far fronte alle più recenti ristrettezze economiche o anche dalla ricerca di prodotti sani e genuini ad un prezzo conveniente.

Da una recente analisi del Censis è emerso che sono saliti a quasi 7 milioni gli italiani che nel 2012 hanno partecipato a gruppi di acquisto formati da condomini, colleghi, parenti o gruppi di amici che decidono di fare la spesa insieme per ottenere condizioni vantaggiose. Un fenomeno che va al di là degli slogan, delle trovate pubblicitarie, delle scelte di marketing e delle mode se quasi 2,7 milioni di persone fanno la spesa con questo sistema in modo regolare. Una scelta dettata principalmente dai criteri adottati dai GAS sulla selezionare dei fornitori, il prezzo equo corrisposto per il lavoro, la scelta di prodotti stagionali, il sostegno alle cooperative sociali, la riduzione degli imballaggi, ecc.

Tutte caratteristiche che si possono ritrovare nel GAS di Cosenza, portate avanti ormai da diversi anni, sostenute dall’indispensabile volontà di partecipazione. Stili di vita che conducono ad essere davvero cittadini attivi, perché non servono gesti eclatanti ma semplici gesti quotidiani. Come dice Alex Zanotelli “Quando compri, voti. I consumatori esprimono un voto per ogni prodotto che scelgono e segnalano alle imprese i comportamenti che approvano e quelli che condannano”.

Mariacristiana Guglielmelli

Vino rosso fa bene, protegge organismo

COSENZA, 9 NOV – Un bicchiere di vino rosso – si dice da sempre – fa buon sangue. La saggezza del detto antico trova fondamento scientifico nelle ricerche condotte dall’Istituto ricerche europeo scienze molecolari. A fare da apripista erano state due molecole: prima la quercetina e poi il resvetrarolo. Ma da sole – spiegano gli esperti – non erano sufficienti. Ora sono state scoperte sostanze attive presenti nella buccia e nei semi dell’uva nera che sciolgono il sangue e vasodilatatori.

Piccolo è meglio? Percorrendo la filiera del grano

RENDE (CS) – Il consueto mercatino dei produttori locali aderenti al Gruppo d’Acquisto di Rende si è arricchito questa settimana di un momento di condivisione particolare, che riporta alla mente elementi di tradizione e di gusto. Si è infatti parlato di grano, di farina e di pane, a partire dal progetto sperimentale per la ricostruzione dell’intera filiera, avviato dalla Rete di Economia Solidale di Cosenza Utopie Sorridenti, in collaborazione con la Casa dei Diritti Sociali.

Un esperimento che punta al recupero dei valori legati al lavoro agricolo, ma soprattutto alla riscoperta di una modalità sana e naturale di produzione e di alimentazione. Un’idea partita da tre persone che hanno messo a disposizione un pezzo di terra, tempo, energie, buona volontà e che pian piano si è estesa ad altri soggetti coinvolti a vario titolo nella raccolta, nella macinazione, nella lavorazione della farina o di altri prodotti. Una prova, nata quasi per gioco, che a distanza di un anno conta già diverse nuove adesioni e nuovi contatti per allargare la rete.

Un’iniziativa che non è unica nel suo genere, come dimostrano le storie raccolte Chiara Spadaro, giornalista di Altreconomia, autrice di “Adesso Pasta” e “Il frutto ritrovato”. Riprendendo il “Piccolo è bello” dell’economica tedesco Schumacher, il suo nuovo libro – dal titolo “Piccolo è meglio” – si struttura come una sorta di viaggio da sud a nord alla scoperta di esperienze virtuose. Per l’autrice il significato dell’aggettivo piccolo non è strettamente legato alle dimensioni delle realtà analizzate, ma si coniuga spesso come corto e vicino – è il caso degli esempi di filiera corta che animano i gruppi d’acquisto solidale – o anche come leggero, ovvero come un approccio più sensibile al territorio e all’ambiente. È il caso questo dei corrieri in bicicletta di Milano o del turismo responsabile della cooperativa Le Mat di Roma. Il filo rosso che segna le storie raccolte è l’importanza attribuita alle relazioni, valutate come capitale e come risorsa per una positiva riuscita delle attività intraprese. Un sistema di organizzazioni e di persone che non si sente a proprio agio nell’attuale modello di consumo proposto dalla grande distribuzione, che tende ad annientare le identità territoriali ed umane. Una piccola rivoluzione dal basso che, attraverso azioni concrete, dimostra la sostenibilità sotto i diversi aspetti ambientali, economici e sociali.

La riflessione è stata arricchita anche dagli interventi di Lucia Bonacci, dottoranda di ricerca dell’Università della Calabria, che ha realizzato un excursus storico e tradizionale delle colture di grano in Calabria, e di Silvia Sivini, ricercatrice del Centro Studi e Ricerche per lo Sviluppo Rurale dell’Università che invece proposto un’analisi legata alla costruzione delle reti. Il punto debole per la diffusione di queste buone pratiche viene infatti spesso rinvenuto proprio nella mancata diffusione di informazione e nella scarsa capacità di penetrazione: rimangono realtà vissute da pochi e per pochi, quasi un settore da addetti ai lavori. Al contrario questo periodo di crisi economica dovrebbe maggiormente spingere i consumatori ad un occhio più attento verso prodotti che meglio riescono a coniugare il rapporto qualità/prezzo.

A dimostrazione del successo e della bontà dell’idea di ricostruire dal basso la filiera produttiva, al termine dell’incontro è stato offerto ai presenti un assaggio di pane e pasta prodotti con la farina proveniente dalla lavorazione del grano “Senatore Cappelli” scelto per il progetto sperimentale.

 

 

Mariacristiana Guglielmelli

 

Il Torrone di Bagnara vicino al riconoscimento Igp

REGGIO CALABRIA – Il ”Torrone di Bagnara”, eccellenza della tradizione gastronomica del reggino, riceverà presto il bollino di qualita’ europeo: l’Indicazione geografica protetta (Igp). Si e’ conclusa oggi, con esito favorevole, l’audizione pubblica prevista dall’iter per il riconoscimento delle denominazioni proposte dal regolamento della Ce. Il progetto di valorizzazione del ”Torrone di Bagnara” e’ nato da un’iniziativa promossa e finanziata dalla Camera di Commercio di Reggio.

 

Mc Donald’s lancia un nuovo panino: il Calabrese

CATANZARO – I prodotti calabresi approdano nella più grande e famosa catena di fast food. Sarà disponibile fino al prossimo 21 novembre il nuovo panino “regionale” della catena americana Mc Donald’s. Il panino è “Il Calabrese” ed ha tra i suoi ingredienti l’olio extravergine di oliva iGreco e il salame di Madeo, oltre a filetti di peperone, pane del tipo “ciabatta” e hamburger per 589 calorie. Il panino fa parte nei nuovi quattro panini “McItaly” assieme al “Veneto”. Seguiranno poi il già conosciuto “Tirolese” e “Lombardo” dal 21 novembre all’11 dicembre 2012. Un’ operazione di marketing che punta alle tipicità locali italiane da far conoscere a livello internazionale.

Coldiretti Calabria: la legge che eleva al 20% il succo nelle bibite è una realtà

La Legge che eleva al 20% la percentuale di succo nelle bibite analcoliche ormai è una realtà. Il provvedimento contenuto nel Decreto sanità proposto dal ministro Balduzzi, estende l’obbligo di aumento della percentuale di succo dal 12% al 20% nelle bibite analcoliche. Il Parlamento ha fatto fino in fondo il proprio dovere –commenta Pietro Molinaro Presidente di Coldiretti Calabria – incidendo concretamente nella qualità dell’alimentazione e nella prevenzione sanitaria e dicendo basta alle aranciate senza arance che causa perdite economiche ed occupazionali all’intera filiera agrumicola. Ma è evidente – continua – che la nostra assidua azione sarà indirizzata  nell’avere i regolamenti attuativi sull’indicazione di origine del succo in  etichetta. Tale indispensabile indicazione in etichetta, trova conferma in una preoccupante intervista rilasciata ad “Ambiente Italia” nota trasmissione del Tg3, da Padre Angelo Panza un missionario saveriano che opera in Brasile. Una “pellaccia” come lo chiamano tutti, che non teme di fare forti denunce e che si batte contro la distruzione della foresta amazzonica e dell’identità degli esseri umani che la abitano. Con parole molto chiare, ha affermato che i latifondisti, per avere terreno a disposizione distruggono la foresta amazzonica con pesticidi anche defoglianti in particolare con “l’agente arancio”, un erbicida utilizzato nella guerra del vietnam. In tal modo, don Angelo, richiamando l’attenzione dell’Europa, afferma che terreno ed acqua vengono contaminati “questo è tremendo e tragico con ripercussioni su tutta l’umanità”. Una catena che ci riguarda da vicino – prosegue – e pertanto don Angelo consiglia di bloccare le importazioni di prodotti in modo assoluto. Su questa denuncia il missionario ha avuto il sostegno della comunità scientifica indipendente. Un ultimo monito di don Angelo è drammatico “non si può lasciare una situazione simile si diventerebbe conniventi con i criminali”.

Affermazioni – commenta Molinaro – forti, decise e che lasciano senza fiato. Occorre quindi che facciamo la nostra parte, sia per aiutare le popolazioni amazzoniche a non vedere distrutto il proprio futuro rinunciando al loro modello di sviluppo sostenibile sia a tutela della  salute dei cittadini. Occorrono adesso senza indugio   -chiede con fermezza Molinaro – controlli accurati e serrati, sulle importazioni nel nostro paese ed in particolare al porto di Gioia Tauro, dove come abbiamo riscontrato, arrivano container con succo di arance proveniente dal Brasile. La regione Calabria con la piena operatività dell’Istituto fitopatologico regionale e  le forze dell’ordine, a fronte dell’allarme lanciato,  devono dare certezze ai cittadini.