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La Calabria stretta nella morsa delle fiamme, 80 i roghi attivi. Una vittima a Cardeto

REGGIO CALABRIA – Dramma nel Reggino dove nel comune di Cardeto, in uno dei tanti roghi, perde la vita un uomo travolto presumibilmente dalle fiamme. Diversi sarebbero anche gli ustionati.

 Secondo quanto si apprende l’uomo stava cercando di spegnere un rogo,  non si tratta di un soccorritore ma di un abitante del posto. Le squadre dei vigili del fuoco sono dispiegate in tutta la provincia con mezzi di terra e aerei.
 
La Calabria è stretta in una morsa infernale di caldo asfissiante e incendi. Su quest’ultimo fronte, è la provincia di Reggio Calabria quella maggiormente interessata con le fiamme vicine anche alla città. Roghi sono attivi da Bagnara-Scilla sino alla punta estrema della Calabria compreso l’entroterra dell’Aspromonte. Numerosi incendi anche nei comuni sul versante ionico. Questa notte squadre dei Comandi di Catanzaro e Crotone sono state inviate su Cardeto e tra i comuni di San Giovanni Sambatello ed Ortì, sempre nel reggino. Inoltre un ulteriore modulo di colonna mobile con 9 unità con automezzi in assetto antincendio boschivo è giunto dalla vicina Basilicata.
 
Complessivamente in Calabria sono ancora 80 – 50 quelli completamente estinti nelle ultime 24 – gli incendi ancora attivi che vedono impegnate le squadre dei vigili del fuoco. E non va meglio sul fronte delle temperature. Dopo una nottata passata con almeno 30 gradi, gli abitanti dei 5 capoluoghi di provincia si trovano a far fronte a temperature che già alle 11 – secondo i dati del Centro funzionale multirischi dell’Arpacal – arrivano ai 40 gradi, con punte di 41 a Reggio Calabria e Crotone. 39,5 a Catanzaro e 39 a Cosenza e Vibo Valentia. A Lamezia la colonnina di mercurio è già arrivata a 42 gradi.

Tragico scontro sulla 106 a Corigliano Rossano: un morto e diversi feriti

CORIGLIANO ROSSANO (CS) – “Lunghe code e rallentamenti in uscita verso Sud di Contrada Toscano nel comune di Corigliano-Rossano (CS) a seguito dell’ennesimo tragico scontro mortale. Nel sinistro ha perso, infatti, la vita un lavoratore e pare vi siano altri feriti di cui non sono al momento note le condizioni”. Lo riporta il presidente di Basta Vittime sulla 106, Fabio Pugliese.

“Massima attenzione! Sul posto sono presenti le forze dell’ordine. Nel raccomandare la massima prudenza a quanti percorrono la famigerata e tristemente nota “strada della morte” in Calabria colgo l’occasione per esprimere un messaggio di cordoglio ai Familiari della vittima”.

Cosenza: più controlli su A2, statale 18, statale 106 e 107. Piovono multe

COSENZA – Con il prosieguo dell’estate e l’aumento del traffico veicolare sono stati intensificati i servizi di controllo della circolazione stradale della Polizia di Stato sia sul tratto autostradale della A2 del Mediterraneo tra gli svincoli di Campotenese e Rogliano, che sulle principali arterie di viabilità ordinaria SS 18 –  SS 106 e SS 107 Silana Crotonese.

L’attività della Polizia Stradale di Cosenza ha riguardato la verifica del rispetto dei limiti di velocità, il contrasto delle distrazioni alla guida e dell’abuso di alcol e droghe, anche nell’ambito dei dispositivi per il contrasto alle stragi del sabato sera disposti dal Questore di Cosenza.

Solo nelle ultime settimane sono stati redatti con apparecchiatura autovelox, sia in A2 che sulle strade statali, oltre 133 verbali per violazioni ai limiti di velocità con multe salate fino a 500 euro e ritiro della patente di guida.

Il contrasto alla guida alterata da droghe o alcol con servizi mirati nei fine settimana alla presenza del sanitario della Polizia di Stato lungo le arterie SS 18 e SS 106 litoranee, ha portato a controllare 89 utenti.

Sono risultati positivi all’alcol test 7 conducenti; per 3 di loro è stata ritirata la patente e inoltrata denuncia all’autorità giudiziaria poiché il limite è risultato rientrare nella normativa penale; per gli altri, con limite al di sotto della soglia penale, si è proceduto al ritiro del titolo abilitativo, redazione di un verbale di 515 euro e decurtazione di 10 punti sulla patente.

Complessivamente le persone controllate nell’ultimo mese di intenso traffico sono stati 3052, le autovetture 2654, i mezzi pesanti trasporto merci e passeggeri 503, le infrazioni al codice della strada 2398. I soccorsi ad automobilisti in difficoltà con i loro veicoli sono stati 139, 72 gli incidenti stradali complessivamente rilevati di cui uno con esito mortale.

Cosenza, tenta di violentare un 16enne in auto: arrestato 50enne

COSENZA – Adesca un ragazzino e tenta di violentarlo. La vicenda a Cosenza dove un uomo di 50 anni, rappresentante di commercio, è stato arrestato dai carabinieri in quanto sospettato di  presunta pedofilia. Secondo le indagini avrebbe abusato sessualmente di un ragazzino di 16 anni che avrebbe adescato in città.

Secondo quanto emerso la vittima era a bordo di un monopattino quando l’uomo ha accostato la sua berlina e con una scusa, lo ha invitato a salire sulla sua auto. Il sedicenne si sarebbe fidato poiché l’uomo pare fosse, a detta del ragazzino, un amico dei suoi genitori.

Salito in auto però, l’uomo avrebbe bloccato gli sportelli e si sarebbe diretto verso una strada isolata per poi fermare la vettura e aggredirlo. Il minore sarebbe riuscito a liberarsi e tornato a casa, ha raccontato tutto ai familiari. Immediata la denuncia e i militari della caserma “Grippo” di Cosenza, guidati dal maresciallo maggiore, il comandante Renato Morrone, hanno subito notiziato la Procura di Cosenza. Visionate anche alcune immagini delle telecamere della zona indicata dal giovane, è stato possibile risalire alla targa della vettura. L’uomo è stato identificato, rintracciato e arrestato.

Corigliano, distrutti dalle fiamme cinque furgoni di prodotti dolciari

CORIGLIANO ROSSANO (CS) – Cinque furgoni della Sima Distribuzione Srl, specializzata nella vendita di materie prime per pasticcerie, gelaterie e panifici, sono andati quasi completamente distrutti da un incendio divampato nella notte. Il rogo, nell’area urbana di Corigliano, in contrada Santa Lucia, secondo i primi riscontri, sarebbe di origine dolosa. Solo l’intervento dei Vigili del fuoco ha evitato conseguenze peggiori. Sul posto anche i carabinieri del Reparto territoriale di Corigliano Rossano che hanno avviato le indagini per risalire agli eventuali responsabili dell’incendio.

Il Comune di Petilia partecipa al lutto per il killer di Lea Garofalo. Ferro e M5S: “inaccettabile”

CROTONE – “L’iniziativa del sindaco di Petilia Policastro di partecipare a nome dell’Amministrazione comunale al lutto per la morte di uno degli assassini di Lea Garofalo è inaccettabile. La mafia vive di simboli, e i manifesti funebri fatti affiggere dal sindaco rappresentano un inchino delle istituzioni alla memoria di Rosario Curcio, condannato all’ergastolo in via definitiva per aver partecipato all’omicidio e alla distruzione del cadavere di Lea, punita per essersi ribellata ad un destino di ‘ndrangheta. No, Lea Garofalo e l’uomo che bruciò il suo corpo per farlo sparire non sono uguali, neppure davanti alla morte. Chi rappresenta le istituzioni deve scegliere sempre da quale parte stare. Il sindaco ha mostrato di scegliere la parte sbagliata”. E’ quanto afferma il sottosegretario all’Interno Wanda Ferro.

Elisa Barbuto: “futuro molto triste”

Sono due scatti fotografici. Il primo ritrae il Sindaco di Petilia Policastro il giorno 24 novembre 2022, anniversario della morte di Lea,  in occasione della cerimonia conclusiva del Premio nazionale “Lea Garofalo” che ha coinvolto istituti scolastici di tutta la provincia e non solo. Basta andare a rivedere, inoltre, i servizi dell’epoca per ascoltare le parole del Sindaco che ricordava  commosso la figura di Lea Garofalo, simbolo di chi non si sottomette alla mafia ed alle sue perverse logiche di potere e morte anche sacrificando la propria vita. Sono le parole di Elisa Barbuto, coordinatrice provinciale M5S Crotone

Io c’ero quel giorno. Accompagnavo i miei studenti. Ero con loro tra il pubblico, con loro come ogni giorno a scuola dove, in una realtà difficile come la nostra, li accompagniamo non solo nella loro formazione professionale, ma in una costante opera di diffusione della cultura della legalità. E poi il secondo scatto. Sono passati pochi mesi dal 24 novembre.

Un manifesto di commossa partecipazione al lutto per la morte di uno degli assassini di Lea da parte della Amministrazione comunale di Petilia Policastro. Viene inevitabile chiedersi quale futuro attenda questi nostri giovani gravemente feriti dalla incoerenza di gesti che danno un duro colpo al lavoro di chi ogni giorno si batte per la legalità confondendoli sempre di più nel confronto tra quanto viene loro insegnato e quanto vedono concretamente praticato nella realtà. Viene inevitabile pensare che i ragazzi vengano utilizzati solo per fare “ pubblico “ in manifestazioni il cui alto contenuto valoriale viene poi calpestato disinvoltamente dagli stessi protagonisti delle stesse.

Il futuro che ci attende, personalmente, lo vedo molto triste e poco rassicurante per i nostri giovani  anche perché si inquadra in uno scenario più ampio che trascende e travalica i confini della nostra Provincia per estendersi all’Italia intera.   

Guardare , infatti,  solo alla scelta, a mio avviso, sciagurata del sindaco di Petilia e della sua Amministrazione, da condannare senza se e senza ma,  significa solo mettere in atto l’ennesimo esercizio di stile puramente formale mentre , nel contempo, chi si straccia le vesti più di tutti sostiene esecrabili scelte in tema di amministrazione della Giustizia che tendono a demonizzare il lavoro della Magistratura in una opera che, peraltro, definirei di vero e proprio vilipendio nei confronti di Uomini e Donne valorosi che hanno sacrificato la loro vita nella lotta contro la mafia. Da ultimo in questi giorni, alla vigilia dell’attentato di Via D’Amelio,  la discussione, a dir poco allucinante, sul concorso esterno in associazione mafiosa.    

In sostanza, mentre il PNRR entra in una fase cruciale e si annunciano importanti investimenti nel Mezzogiorno, dal Ponte sullo Stretto alla istituzione di una ZES che ricomprenda tutta l’area sud del paese, si lavora per abbassare la guardia quasi a voler favorire il proliferare del fenomeno mafioso nella sua manifestazione più subdola e pericolosa. Quella imprenditoriale che ha sostituito negli anni la mafia che sparava, uccideva e si affermava con le armi mentre oggi si afferma e si consolida nei territori anche attraverso l’odioso fenomeno della corruzione e, quindi anche del concorso esterno all’associazione mafiosa, per arginare il quale le intercettazioni sono fondamentali, intercettazioni il cui uso si vuole a tutti i costi arginare.

Mai come oggi la nostra voce si deve allora alzare sempre più forte per tutelare il futuro dei nostri giovani.

Per dire NO alla mafia in tutte le sue forme e le sue manifestazioni.

 

Schianto violento in moto contro un muro: in gravi condizioni un 15enne

CROTONE –  Violento incidente questa notte a Crotone che ha visto coinvolto un ragazzo di 15 anni alla guida di una moto, per cause in corso di accertamento, pare si sia schiantato finendo drammaticamente contro un muro. L’incidente si è verificato nella frazione Papanice, in via Calabria.

Secondo quanto si è appreso le sue condizioni sono gravissime, (non è deceduto come era stato erroneamente appreso in precedenza) e si trova ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Catanzaro. Il giovane era stato trasportato in modo autonomo prima al pronto soccorso dell’ospedale di Crotone e da qui trasferito in ambulanza al Pugliese-Ciaccio. Le sue condizioni sono disperate ed i medici stanno facendo tutto il possibile per salvarlo.

Sul posto sono intervenuti, oltre al personale sanitario del 118 anche la polizia che ha avviato le indagini per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente.

Statale 18, tragico incidente a Tortora: un morto e 8 feriti tra cui un bambino

COSENZA – Squadra dei Vigili del Fuoco del comando di Cosenza distaccamento di Scalea è impegnata per incidente stradale sulla SS18 al km 244+700 nel comune di Tortora.
Tre autovetture coinvolte una Fiat Tipo, una Renault Megane ed una Hyundai.
Il bilancio del sinistro è di una donna deceduta e 8 feriti tra cui un bambino ed una persona incastrata tra le lamiere che veniva estratta dai vigili del fuoco ed affidata al personale sanitario del Suem118 per le cure del caso e successivo trasporto presso struttura ospedaliera. Sul posto elisoccorso, polizia stradale e n° 2 ambulanze. La SS18 chiusa al transito nel tratto interessato dal sinistro in ambedue i sensi di marcia sino al termine delle operazioni di soccorso.

Farmaci scaduti, cibi avariati e feci nelle stanze: sequestrata casa di riposo

REGGIO CALABRIA – Gravi condizioni igienico sanitarie in una struttura residenziale dove 31 anziani, di cui la maggior parte non autosufficienti, venivano gestiti da due operatori socio assistenziali. Alimenti scaduti e tenuti in cattivo stato di conservazione. Ma anche farmaci scaduti e furto di energia elettrica. Con queste motivazioni, a Gallico Marina, nella periferia nord di Reggio Calabria, i carabinieri del Nas hanno sequestrato la casa di riposo “Domus Aurea Santa Rita” ricavata all’interno del dismesso albergo “President”. La struttura era anche sprovvista delle autorizzazioni obbligatorie che erano state chieste al comune di Reggio Calabria nel 2020 ma che non risultano essere state concesse per mancanza di requisiti professionali e strutturali.

Il provvedimento è stato notificato a Mariangela Di Benedetto, la titolare dell’azienda che gestisce la struttura già oggetto di attività investigativa nel 2020 quando il rappresentante legale era il suo convivente che oggi risulta essere un dipendente amministrativo. In seguito a un’ispezione eseguita nei giorni scorsi, i Nas hanno ravvisato gli estremi per i reati di abbandono di persone incapaci e maltrattamenti contro i conviventi. Al momento della verifica, nella struttura c’erano una psicologa e due oss mentre un terzo è stato sorpreso a dormire. Oltre a uno sporco diffuso per carenze di pulizia, all’interno dei locali i carabinieri hanno trovato feci nelle stanze. In cucina sono stati trovati resti di cibo avanzato e 6 chili di carne congelata e uova in cattivo stato di conservazione.

Gli alimenti sono stati sequestrati così come 11 confezioni di insulina e 11 penne preriempite dello stesso medicinale scaduti. Grazie a una squadra di tecnici dell’Enel, infine, i carabinieri hanno accertato che non c’era alcun contratto attivo di fornitura di energia elettrica e che quest’ultima era stata alimentata con un allaccio abusivo diretto alla rete pubblico. Gli anziani sono stati affidati ai parenti o ad altre strutture a cura del personale del welfare del Comune. Il provvedimento di sequestro è stato convalidato dal procuratore Giovanni Bombardieri e dal sostituto Tommaso Pozzati, titolare dell’indagine.

Cosenza, maxi incendio al deposito AMACO: 4 bus carbonizzati e un ustionato

COSENZA – A Cosenza un incendio ha provocato il danneggiamento di diversi autobus all’interno del deposito cittadino dell’AMACO. Una persona ustionata è stata trasportata con l’ambulanza del 118 in ospedale. Si tratta di un dipendete addetto del deposito che stava lavorando su un bus alimentato a metano. L’incendio si è propagato ad altri quattro autobus degli otto parcheggiati nel piazzale. I mezzi erano in fase di dismissione. Operazioni ancora in corso per circoscrivere e domare le fiamme. Accertamenti in corso circa l’origine del rogo al momento l’ipotesi più a

ccreditata è quella accidentale.