Archivi categoria: Cronaca

Rende, una denuncia per impiego di minori nell’accattonaggio

RENDE (CS) – I militari della Compagnia Carabinieri di Rende nella mattinata di oggi deferivano in stato di libertà una 24enne di nazionalità rumena residente a Cosenza, per impiego di minori nell’accattonaggio. I militari operanti sorprendevano la donna, nei pressi di un semaforo di via Lenin di Rende , mentre impiegava la figlia di 3 anni per chiedere l’elemosina agli automobilisti.

Caso Bergamini, Facciolla: «Non fu suicidio». Il 2 maggio la riesumazione del corpo

COSENZA – «Procederemo con la riesumazione del cadavere di Denis Bergamini perchè vogliamo approfondire con le tecniche di cui oggi si dispone tutti i possibili aspetti di quello che non è un suicidio, non è ipotizzabile come un suicidio». Lo ha detto il Procuratore della Repubblica di Castrovillari, Eugenio Facciolla, in un’intervista a RaiSport, annunciando che è stata riaperta l’inchiesta sulla morte del calciatore del Cosenza il 18 novembre del 1989 ed il cui decesso è stato sempre attribuito a suicidio. Secondo quanto è emerso dalla prima inchiesta, Bergamini si sarebbe suicidato facendosi travolgere da un camion. Due informazioni di garanzia sono state notificate all’ex fidanzata di Bergamini, Isabella Internò, ed a Raffaele Pisano, conducente del camion che investì il calciatore. La riesumazione dei resti di Bergamini verrà effettuata il prossimo 2 maggio in provincia di Ferrara. Alla domanda sul perché Bergamini sarebbe stato ucciso, Facciolla risponde che emerge «un mix di questioni sentimentali e di questioni legate ad altre tematiche. Il discorso droga è presente fin dai primi atti dell’indagine. La storia giudiziaria più o meno recente ci consegna Padovano (Michele, anch’egli giocatore del Cosenza, ndr), come un amico stretto di Bergamini. I due erano molto legati e avevano una conoscenza di rapporti e di situazioni diversa da quella di altri. Bergamini non era legato solo a Padovano ma anche ad altri, tra cui l’ex portiere Simoni e comunque c’erano anche altri soggetti». Bergamini era entrato in un giro di droga dal quale voleva uscire? E’ ipotizzabile? «Le variabili ipotizzabili – risponde il procuratore Facciolla – possono essere tante. Sembrerebbe una vicenda chiusa in un rapporto tra pochi soggetti che evidentemente hanno goduto di protezione: è stata creata una cortina fumogena per evitare che venisse fuori la verità». Altra domanda: coinvolgimento della mafia? «Può essere» risponde Facciolla. Il procuratore, inoltre, nell’intervista, racconta due episodi: «Il giorno del funerale sul pullman del Cosenza c’era anche la fidanzata di Bergamini con una busta che conteneva i vestiti del calciatore. Questa busta se la passarono, per un fatto affettivo, i calciatori. Poi però sparì. Gli abiti di Bergamini, infatti, non ci sono più. Subito dopo il funerale, inoltre, Padovano accompagnò la fidanzata di Bergamini a casa, fu invitato a salire con insistenza. Lui andò sopra e si trovò di fronte ad una festa. C’erano delle paste. Il giorno del funerale, quindi, stavano festeggiando? E’ un omicidio in concorso».

 

Luzzi, arrestato un quarantenne per evasione

LUZZI (CS) – Nella serata di ieri,i militari della Stazione Carabinieri di Luzzi traevano in arresto un 45enne di Luzzi residente in Germania per evasione. I militari operanti, nel corso di servizio di controllo del territorio, accertavano che l’uomo, sottoposto al regime degli arresti domiciliari, non si trovava presso la propria abitazione. L’arrestato, concluse le formalità di rito, è stato nuovamente tradotto presso l’abitazione dei genitori in regime di arresti domiciliari

Incidente sulla SS18, trasporto d’urgenza in elisoccorso per una persona coinvolta

CAMPORA SAN GIOVANNI (CS) – Un’auto si è ribaltata a Campora San Giovanni per cause in fase di accertamento. Nell’incidente verificatosi sulla SS18 pare che sia coinvolta anche un’altra auto su cui viaggiavano dei ragazzi. Una persona è stata trasportata d’urgenza in elisoccorso all’Ospedale di Cosenza a causa delle ferite riportate dopo essere stata estratta dalle lamiere. A causa dell’incidente, il traffico proveniente da entrambi i sensi di marcia è stato bloccato per consentire l’atterraggio dell’elisoccorso.

Scilla, due denunce per bracconaggio

SCILLA (RC) – Due persone, padre e figlio, di 77 e 46 anni, sono state denunciate in stato di libertà, a Scilla , dai carabinieri forestale con l’accusa di bracconaggio. I militari hanno sequestrato loro un fucile da caccia con relativo munizionamento. Alla denuncia dei due i carabinieri forestale sono giunti nell’ambito di un’operazione antibracconaggio avviata su segnalazione dei volontari del Cabs e inserita nel contesto delle attività di prevenzione e repressione che in questo periodo dell’anno vengono pianificate e realizzate per prevenire o reprimere attività di caccia illegale ai danni degli uccelli migratori. In particolare, viene protetto il transito, nell’area dello Stretto, del falco pecchiaiolo localmente noto come adorno, rapace insettivoro di grande utilità per il mantenimento dell’equilibrio dell’ecosistema. Un passaggio minacciato dall’illecita attività venatoria posta in essere dai bracconieri.

Truffa a Protezione civile in Calabria, quattro le persone arrestate – NOMI

CATANZARO – I finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Catanzaro e il personale della Direzione Investigativa antimafia di Reggio Calabria, coordinati e diretti dalla Procura della Repubblica di Catanzaro, stanno eseguendo quattro misure cautelari nei confronti di un funzionario della Protezione civile della Regione Calabria e di tre imprenditori, indagati per truffa aggravata ai danni dello stato. Secondo quanto si è appreso, il funzionario della Protezione civile della Regione Calabria coinvolto nell’inchiesta è stato portato in carcere, mentre i tre imprenditori sono stati posti ai domiciliari. Di nessuno degli arrestati, al momento, sono state rese note le generalità. L’inchiesta che ha portato agli arresti potrebbe essere partita, anche se al momento mancano conferme ufficiali, dalle denunce presentate nei mesi scorsi, subito dopo il suo arrivo alla guida del settore, dal responsabile della Protezione civile regionale, Carlo Tansi, che aveva riferito di avere scoperto illeciti nella gestione del comparto. Nel corso dell’operazione delle fiamme gialle di Catanzaro, nei confronti delle quattro persone arrestate, tre imprenditori e un funzionario della protezione civile, è stato eseguito anche il sequestro di beni per oltre 250mila euro. I provvedimenti disposti dal gip di Catanzaro, su richiesta del Procuratore aggiunto Giovanni Bombardieri e del sostituto procuratore Alessandro Prontera riguardano Nicola Giancotti, 58 anni, funzionario della Regione Calabria già in servizio alla Protezione Civile. Per lui si sono aperte le porte del carcere. Ai domiciliari gli altri fermati: si tratta dell’amministratore di fatto Giuseppe Tornello, di Vicenza di 80 anni, del legale rappresentante Luigi Tornello  di Vicenza di 42 anni e del procuratore speciale, Giuseppe Speziali di Bovalino di 74 anni, della Elimediterranea, società vicentina proprietaria di elicotteri che ha operato per diversi anni nel settore dell’antincendio boschivo per la Regione Calabria. Si erano accordati per far pagare due volte alla protezione civile la stessa fattura per servizi aerei contro gli incendi boschivi: una prima volta a giugno 2013 ed una seconda volta, a distanza di un anno e mezzo, a dicembre 2014.

Furto alle poste di Via Popilia a Cosenza, divelto il bancomat (FOTO)

COSENZA – IMG-20170426-WA0025Con l’ausilio di un escavatore di grandi dimensioni hanno completamente divelto la porta blindata dell’ufficio postale su cui era collocato lo sportello bancomat. Teatro del furto la filiale di Via Popilia a Cosenza. Il colpo è riuscito solo parzialmente, perché i malviventi, le forze dell’ordine ipotizzano fossero almeno in due, non sono riusciti a portare via per intero il contenitore delle banconote, ma hanno ugualmente arraffato i soldi che vi erano custoditi. Non è chiaro se il denaro sia stato macchiato dall’inchiostro indelebile presente all’interno dei dispositivi proprio come deterrente per i ladri. Le poste non hanno ancora quantificato l’ammontare del bottino. L’escavatore era stato rubato da un cantiere edile operante nelle immediate vicinanze dell’ufficio postale rapinato e poi abbandonato sul posto insieme ai detriti provocati dallo squarcio praticato nella saracinesca. Divelta anche la panchina posta sul marciapiede. Una tecnica spettacolare e senza dubbio molto rumorosa, soprattutto se praticata prima dell’alba. I malfattori, secondo la ricostruzione effettuata dagli agenti della polizia di stato, sono entrati in azione poco dopo le quattro di questa mattina. Un’azione fulminea forse ripresa dalle telecamere di videosorveglianza. La centrale operativa della questura è stata allertata da una telefonata giunta al 113. Sono in corso indagini serrate per cercare di individuare i responsabili. Salvatore Bruno

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Incidente Lamezia, morto il calciatore Gregorio Vatrella

foto: ASD Real Montepaone (Pagina Facebook)
foto: ASD Real Montepaone (Pagina Facebook)

CATANZARO – Non ce l’ha fatta Gregorio Vatrella, il giovane di 25 anni che era rimasto ferito nell‘incidente stradale accaduto lo scorso 19 aprile a Catanzaro in cui era deceduto il parrucchiere Umberto Fratto, di 36 anni. Vatrella è noto nel calcio dilettantistico calabrese per essere un giocatore del Real Montepaone, squadra di Prima Categoria, che in questi giorni di preoccupazione non aveva mancare, anche sui social, la propria vicinanza al suo tesserato e alla famiglia.

Al momento dell’incidente Vatrella viaggiava insieme a Fratto nell’automobile condotta da una donna di 36 anni, G.M,, rimasta ferita in modo non grave. L’incidente era accaduto mentre i tre si recavano a Lamezia Terme. Il venticinquenne, le cui condizioni erano apparse subito gravissime, era ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale Pugliese- Ciaccio di Catanzaro.

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Rientrato a Luzzi per le festività pasquali, arrestato dai carabinieri

LUZZI (CS) – Rintracciato e arrestato un 45enne di Luzzi residente in Germania sul quale pendeva un ordine di custodia cautelare per tentata estorsione e lesioni personali commessi a Luzzi nel dicembre 2015. A individuarlo i carabinieri della Compagnia di Rende, insieme a quelli della Stazione di Luzzi. L’uomo si era reso irreperibile in Germania, ed è stato rintracciato nell’abitazione della madre dove stava alloggiando per il periodo delle festività pasquali. L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato ricondotto nel’abitazione dei genitori agli arresti domiciliari.

Tamponamento sulla strada per Paola. Disagi e rallentamenti lungo la statale 107

RENDE (CS) –Disagi e rallentamenti nella mattinata del 25 aprile lungo la statale 107, in prossimità di contrada Santo Stefano. Almeno quattro i veicoli coinvolti in un maxi tamponamento. Si tratta di una Bmw, due fiat Punto ed una Fiat Stilo. Secondo quanto si è appreso in quel momento l’arteria era particolarmente trafficata in Incidente statale 107direzione di Paola, da numerosi cosentini diretti, complice la bella giornata, verso le località della costa tirrenica. Forse proprio un incolonnamento improvviso avrebbe causato l’impatto. Notevoli i danni ai veicoli ma per fortuna nessuna delle persone coinvolte ha subito gravi conseguenze. Soltanto per una di loro si è reso necessario il trasporto all’ospedaleIncidente 107 tamponamento dell’Annunziata di Cosenza. Sul posto la polizia stradale ed il personale dell’Anas. La situazione è tornata alla normalità poco dopo le ore 13. (Foto delle pagina facebook Cosenza 2.0)