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Bufera sulla Sacal, la guardia di finanza sequestra al presidente Massimo Colosimo 150mila euro

LAMEZIA TERME (CZ) – Centocinquantamila euro in contanti sono stati sequestrati dalla Guardia di finanza e dalla Polizia di frontiera a Massimo Colosimo, presidente della Sacal, la società di gestione dell’aeroporto di Lamezia Terme, arrestato martedì scorso insieme al direttore generale, Pierluigi Mancuso, ed alla responsabile dell’ufficio legale e Affari generali della stessa società, Ester Michienzi.
La somma sequestrata è stata trovata, nel corso delle perquisizioni disposte dalla Procura della Repubblica di Lamezia Terme in seguito agli arresti, in una cassetta di sicurezza depositata in un istituto di credito di Catanzaro. Il Procuratore della Repubblica, Salvatore Curcio, ha disposto il sequestro del denaro sussistendo il sospetto che possa essere provento dei reati contestati a Colosimo, che vanno dalla corruzione, al peculato, al falso ed all’abuso d’ufficio.

Incassano il pagamento e si rendono irreperibili. Due denunce per truffa a Rose

ROSE (CS) – Nella mattinata di ieri i Carabinieri della Stazione di Rose denunciavano in stato di libertà un 29enne ed una 64enne napoletani resisi autori di truffa. Dopo aver postato un falso annuncio di vendita di un prodotto su un portale per acquisti online ed aver ricevuto il relativo pagamento per l’acquisto tramite ricarica su carta postepay da parte di un cittadino di Rose, i due si rendevano irreperibili.

Rende, un arresto per detenzione ai fini di spaccio

RENDE (CS) – Nella nottata di ieri, i militari della Compagnia Carabinieri di Rende hanno arrestato in flagranza un 41enne per il reato di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. I militari della Radiomobile notavano un’autovettura effettuare una manovra particolarmente pericolosa, circostanza che destava l’interesse della pattuglia che procedeva immediatamente ad intercettarla e bloccarla.La manovra, in effetti, risultava essere un tentativo di eludere il controllo dei Carabinieri, dal momento che, a seguito di perquisizione veicolare, venivano rinvenuti all’interno della stessa circa 5 grammi di stupefacente (0.5 di cocaina, 1.6 di hashish e 2.6 di marijuana). Ne scaturiva una successiva perquisizione domiciliare che consentiva di rinvenire 700 grammi di hashish suddivisi in sette panetti, 150 grammi di marijuana contenuti in tre bustine di plastica e due bilancini elettronici di precisione, materiale che costituiva il presupposto per la contestazione, all’arrestato, del reato di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. L’arrestato è trattenuto in custodia presso le camere di sicurezza della Compagnia Carabinieri di Rende, su disposizione del PM Giuseppe Cava, in attesa del rito direttissimo che avrà luogo nella mattinata odierna.

Maxi sequestro delle Fiamme Gialle, 118mila articoli senza etichette e pericolosi

COSENZA – Quasi 118 mila prodotti privi di etichetta informativa sulla potenziale pericolosità di alcuni materiali, con mancata indicazione della provenienza e delle indicazioni in lingua italiana e senza apposizione della marcatura o con marcatura non conforme. Questo è quello che le Fiamme Gialle di Paola hanno trovato durante un controllo effettuato in un grosso esercizio commerciale della città, gestito da persone di origine cinese, finalizzato a prevenire la commercializzazione di prodotti nocivi o pericolosi per la salute. Tra i prodotti sequestrati anche numerosi articoli elettrici ed elettronici non a norma, giocattoli privi di marcatura ovvero non conforme, senza istruzioni ed informazioni sulla sicurezza e correlate avvertenze in lingua italiana, sull’uso e sull’età minima degli utilizzatori, sulla eventuale nocività del prodotto e sui materiali utilizzati per il loro confezionamento, nonché dispositivi di protezione individuale non conformi alla specifica normativa e cosmetici privi delle normali informazioni sulla sicurezza. Il mancato rispetto degli obblighi imposti dalle leggi avrebbe potuto essere causa di effetti nocivi per i potenziali acquirenti, ignari delle informazioni minime che l’etichettatura di qualsiasi bene di consumo dovrebbe contenere. Il titolare del negozio in cui i prodotti erano posti vendita rischia ora una pesante sanzione amministrativa oltre alla confisca dei beni non conformi alle regole di sicurezza a tutela del consumatore. Continua l’azione delle Fiamme Gialle a tutela della salute dei consumatori e contro coloro che commercializzano prodotti violando la legge ed in sleale concorrenza, spuntando così un prezzo ridotto, a scapito di chi invece rispetta le regole.

Tenta di truffare alcuni studenti dell’Unical fingendosi docente, arrestato dai carabinieri

COSENZA – Si fingeva docente dell’Università della Calabria tentando di carpire la buona fede di alcuni giovani studenti a cui prometteva favori in cambio di denaro. Ma le guardie giurate dell’ateneo lo hanno individuato e segnalato ai carabinieri, che lo hanno tratto in arresto. E’ così finito in manette Salvatore Arturi, 46 anni, già noto alle forze dell’ordine, che deve scontare una pena di un anno e 5 mesi per truffa e sostituzione di persona, reati commessi a Cuneo nel 2013. L’uomo, noto proprio per alcune fantasiose truffe, in passato si era già finto rappresentante dell’Ikea e avrebbe millantato l’allestimento di un punto vendita a Montalto Uffugo. Poi, con vari nomi, si sarebbe spacciato per un rappresentante di un’azienda di prodotti d’igiene e anche commercialista, in varie regioni italiane.

Diverbio tra vicini, donna colpita da una pietra

VIBO VALENTIA – Una lite tra vicini, legata a questioni di confine, è degenerata nel vibonese. Un uomo di 70anni, dopo un diverbio con una 62enne, ha scagliato contro la donna una grossa pietra colpendola alla fronte. La malcapitata è stata ferita all’arcata sopracciliare ragion per cui si è reso necessario il trasporto in ospedale: la donna è stata medicata e poi dimessa con una prognosi di sette giorni. Sul posto è intervenuta la Polizia che ha rintracciato, dopo diverso tempo, il settantenne: la sua posizione è al vaglio degli inquirenti.

Ruba smagnetizzatore anti-taccheggio in centro commerciale

RENDE (CS) – Nella serata appena trascorsa i militari della Compagnia di Montalto Uffugo hanno rintracciato una 37enne cosentina. Sulla donna era stato predisposto un Ordine di Carcerazione dovuto all’aggravamento della misura dell’affidamento in prova ai servizi sociali. La ragazza era stata sottoposta al provvedimento per i reati relativi all’uso di sostanze stupefacenti risalenti al 2008. Tutto questo si è reso necessario a seguito delle svariate violazioni degli obblighi imposti 9 anni fa. L’arrestata, dopo le formalità di rito, è stata tradotta presso il carcere di Castrovillari.

Nella zona di San Pietro in Guarano i militari del posto hanno deferito, in stato di libertà, una 28enne di Cosenza ma residente a Cervicati, per il reato di “Furto aggravato”. La donna sottoposta ad una perquisizione è stata trovata in possesso, all’interno della propria autovettura, di due smagnetizzatori anti-taccheggio risultati asportati dal centro commerciale “Metropolis” di Rende. La refurtiva, successivamente, è stata restituita ai legittimi proprietari.

Droga, operazione aeronavale della Guardia di finanza. Sette gli arresti

VIBO VALENTIA – La Guardia di finanza ha condotto un’operazione aeronavale nel mar Ionio, in cooperazione con la Guardia costiera greca e con aerei di Spagna e Portogallo impegnati nel Mediterraneo nel dispositivo antimmigrazione Frontex. L’operazione ha consentito di individuare nelle immediate adiacenze della costa ionica calabrese un potente gommone che aveva appena trasportato un grosso quantitativo di marijuana dall’Albania alla Locride. L’operazione è scattata quando il Nucleo di Frontiera Marittima delle fiamme gialle in Albania, in contatto con la divisione Antidroga e Antiterrorismo ellenica, ha dato l’allarme. Mentre il Gruppo della Guardia di Finanza di Locri riusciva ad individuare a terra il luogo dello sbarco ed a sequestrare 1.500 chilogrammi di marijuana, iniziava in mare l’inseguimento aeronavale del gommone che terminava il giorno successivo, quando la Guardia costiera ellenica lo ha fermato, arrestando tre scafisti. In manette anche i quattro responsabili a terra del traffico di droga. Lo stupefacente, una volta immesso sul mercato, avrebbe fruttato un guadagno di circa 7 euro al grammo per un valore complessivo di oltre 10 milioni di euro.

Falsi esami all’Unical, assolti il professor Gambarara e il giornalista Pino Nano

COSENZA – Si è chiuso con un’assoluzione perché il fatto non sussiste il processo nei confronti del professore dell’Unical Daniele Gambarara e del giornalista Rai Pino Nano. I due erano imputati nel cosiddetto procedimento “110 e lode” per presunti falsi esami alla facoltà di Lettere dell’Unical. Il giudice monocratico del Tribunale di Cosenza Urania Granata, ha accolto non solo le tesi difensive degli avvocati di Nano e Gambarara ma anche la richiesta del pubblico ministero Tridico. Nel merito gli avvocati hanno dimostrato la non sussistenza dell’ipotesi accusatoria secondo cui il professor Gambarara, in qualità di presidente del corso di laurea in Filosofia e Scienze della Comunicazione avrebbe falsificato un verbale  del Consiglio del corso di laurea in merito al trasferimento da altro ateneo di Pino Nano convalidando in maniera artata alcuni esami che erano stati sostenuto in precedenza in un’altra sede universitaria. Per quanto riguarda Pino Nano cade l’ipotesi accusatoria secondo cui avrebbe falsamente affermato di aver superato gli esami in questione. Le posizioni dei due imputati erano state stralciate nell’ambito del processo che vede sul banco degli imputati anche studenti, laureandi, personale amministrativo e qualche altro docente. Lo scorso 24 novembre il tribunale, dopo la deposizione di un’altra docente, aveva assolto Pino Nano da un capo di imputazione che era quello che riguardava l’esame di Filosofia politica. Dopo una breve camera di consiglio il giudice Granata ha assolto Nano e Gambarara con la formula più ampia.