Archivi categoria: Cronaca

Piano focus ‘ndrangheta, 20 denunce per sfruttamento e violazione di norme sull’immigrazione

COSENZA – La Guardia di Finanza di Cosenza, a seguito dei controlli eseguiti nell’ambito del “Piano Focus ‘ndrangheta” disposto dalla Prefettura di Cosenza, ha denunciato all’Autorità Giudiziaria di Castrovillari, nr. 8 soggetti per il reato di intermediazione illecita di manodopera (caporalato) e nr. 12 soggetti di diverse nazionalità per violazione alle norme del Testo Unico Immigrazione. Le operazioni, eseguite dai militari della Tenenza di Montegiordano, si sono svolte attraverso il controllo di automezzi in transito sulla SS. 106 Jonica, nonché con interventi eseguiti direttamente nei luoghi dove gli operai venivano impiegati illegalmente. Ben 8 i soggetti denunciati quali “caporali”, di cui tre per reclutamento e 5 quali titolari di aziende agricole, per utilizzo e impiego illegale di manodopera. Tutti rischiano la pena della reclusione da uno a sei anni e la multa da 500 a 1.000 euro per ciascun lavoratore reclutato. Agli stessi potrebbe essere applicata l’aggravante specifica dell’aumento della pena da un terzo alla metà per aver reclutato ed utilizzato forza lavoro superiore alle 3 unità. I “caporali” reclutatori si occupavano di reperire la manodopera sfruttata e a basso costo, per lo più albanesi e pakistani, allo scopo di destinarla a lavori presso aziende agricole calabresi e lucane per la raccolta di limoni e fragole. Dalle investigazioni  condotte dai finanzieri e coordinate dalla Procura della Repubblica di Castrovillari, sono emersi gli indici di sfruttamento dell’intermediazione illecita e del lavoro richiesti dalla nuova normativa sul “caporalato”. In particolare, gli operai reclutati, costretti a lavorare in violazione della normativa in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, in quanto sprovvisti dei prescritti dispositivi di protezione individuale , percepivano una paga ampiamente difforme rispetto alle previsioni del contratto collettivo nazionale o comunque sproporzionato rispetto alla qualità e quantità del lavoro prestato con un compenso, in alcuni casi, inferiore a 3 euro l’ora. Ad un “caporale” sono stati sequestrati appunti e quaderni manoscritti riportanti, per ogni singolo lavoratore “reclutato”, le giornate lavorative e la relativa “paga” corrisposta. Dall’esame della documentazione è emerso che il “caporale” tratteneva per sé il 30% circa delle retribuzioni di ogni singolo bracciante agricolo, pari ad 11,00 euro, arrivando a guadagnare, oltre 7.000 euro al mese. La posizione fiscale e patrimoniale dei singoli “caporali” reclutatori sarà oggetto di specifico approfondimento ai fini dell’applicazione delle norme in materia di sequestro e confisca di beni. Le attività condotte dalle Fiamme Gialle Cosentine si sono concluse con: la segnalazione all’Autorità Giudiziaria di nr. 8 soggetti (italiani e pakistani) per violazione al novellato art. 603 bis C.P (Intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro), all’art. 12, comma 5, (Favoreggiamento delle condizione di illegalità dello straniero) e art. 22, comma 12 e comma 12 bis, (Impiego da parte del datore di lavoro di stranieri privi del permesso di soggiorno); l’espulsione di nr. 3 soggetti; la denuncia all’Autorità Giudiziaria di nr. 12 soggetti di diverse nazionalità per violazione alle norme sull’immigrazione; l’individuazione di 28 lavoratori “in nero” e irregolari, di cui 12 privi di permesso di soggiorno.

Blitz nella baraccopoli di Cosenza, sequestrata conceria abusiva

2017-03-31-PHOTO-00006423COSENZA – La scoperta più eclatante riguarda una conceria abusiva. Ci sono lane imballate, presumibilmente di capra e di pecora, di provenienza sconosciuta ed importanti quantitativi di sale, necessario per procedere all’essiccazione delle pelli. In questo vecchio capannone industriale qualcuno lavorava al riparo da sguardi indiscreti per procedere alla illecita produzione destinata chissà a quali mercati. Il blitz nella baraccopoli di Via Reggio Calabria a Cosenza è scattato di buon ora. Circa 60 i militari impegnati, tra carabinieri del comando provinciale, uomini del nucleo forestale, elementi del reparto cacciatori di Calabria e unità cinofile di Vibo Valentia. Le blitz campo rom baraccopoliforze dell’ordine sono state affiancate da personale enel e del servizio idrico del comune per verificare la presenza di allacci abusivi. I carabinieri hanno proceduto anche ad un censimento degli occupanti le singole abitazioni, casupole fatiscenti, costruite con materiale di risulta, in qualche caso abbandonate proprio perché a rischio di crollo. In quest’area degradata posta nelle immediate vicinanze del cantiere dove sta prendendo forma il ponte di Calatrava, vivono circa un centinaio di persone, tra cui anche bambini in tenera età, strette tra discariche abusive e rottami di veicoli di dubbia provenienza. Famiglie che vivono alla giornata, al limite della legalità, sperando un giorno di poter godere dell’assegnazione di un alloggio dignitoso.

Avrebbe aggredito dipendente, arrestato vice-sindaco Gizzeria

GIZZERIA (CZ) – Il vice sindaco di Gizzeria, Francesco Argento, ed il fratello Michele sono stati arrestati dai carabinieri di Lamezia Terme con l’accusa di tentata estorsione. Ad accusare i due, che sono stati posti ai domiciliari, è stato un dipendente della ditta di autotrasporti di cui sono titolari gli Argento. Il dipendente avrebbe chiesto alcune spettanze che, a suo dire, gli erano dovute. I fratelli Argento, invece, secondo l’accusa, lo avrebbero aggredito prima verbalmente e poi fisicamente. Da qui la denuncia dell’uomo ai carabinieri ed il successivo arresto del vice sindaco e del fratello. Nel pomeriggio con un decreto il prefetto di Catanzaro, Luisa Latella, ha disposto, la sospensione dalla carica di consigliere comunale e vicesindaco di Gizzeria Francesco Argento. «Il provvedimento – è detto in un comunicato della Prefettura – consegue all’arresto del medesimo in esecuzione dell’ordinanza di misura cautelare emessa dal Tribunale di Lamezia Terme su richiesta della Procura della Repubblica».

‘Ndrangheta e slot, sequestrate 7 società

POTENZA – Diciannove misure cautelari personali e il sequestro di macchine da gioco e videoslot in circa 200 esercizi pubblici in ogni regione. E’ il primo bilancio dell’operazione dei Carabinieri del comando provinciale di Potenza, al termine di anni di indagini sui rapporti fra la cosca Grande Aracri di Cutro e il clan Martorano del capoluogo lucano. I militari – decine e decine impegnati dall’alba anche in numerose perquisizioni – hanno sequestrato sette società con sede in Calabria, Puglia, Emilia-Romagna e Lazio .

Rapina e aggredisce il dipendente di una sala scommesse, arrestato 24enne

RENDE (CS) – I carabinieri di Rende dopo una serie di indagini hanno arrestato, questa mattina, Giuseppe Bertocco, 24 anni originario di Rogliano (Cs) ma residente a Cosenza. L’uomo, già accusato di numerosi precedenti specifici, è accusato di avere, nella notte del 24 novembre scorso, commesso una rapina ai danni di una sala scommesse di Rende, dove si sarebbe presentato armato di coltello, e con volto parzialmente coperto, aggredendo prima un dipendente e facendosi poi consegnare mille euro in contanti.

Arrestato un 33enne considerato l’autore di tre rapine

RENDE (CS) – I carabinieri di Rende hanno arrestato alle prime luci dell’alba, Benito Magnelli, 33 anni cosentino ma residente a Rende, a cui sono state contestate tre rapine che nel febbraio scorso avevano creato apprensione tra i cittadini e i commercianti: il 5 febbraio, in una yogurteria a Rende; il 9 febbraio nel negozio “Acqua e sapone” a Cosenza; il 27 febbraio in un panificio a Rende. I modus operandi delle tre rapine è stato sempre lo stesso: volto in parte coperto, cappellino e un coltello in mano per intimidire le vittime, a cui sono stati portati via in totale 1600 euro. L’attività investigativa, coadiuvata dal contributo delle vittime e delle telecamere di videosorveglianza, ha fatto emergere elementi di responsabilità nei confronti dell’uomo tanto da consentire al gip di Cosenza Ferrucci, di emettere il provvedimento di custodia cautelare in carcere.

Sequestrata una tonnellata a novellame di sarda

novellameROSETO CAPO SPULICO (CS) – I finanzieri hanno sequestrato sulla statale 106 Ionica, nel territorio di Roseto Capo Spulico (CS), una tonnellata di novellame di sarda (Sardina Pilchardus) all’interno di un furgone adibito al trasporto di generi alimentari con annessa cella frigorifera diretto nel coriglianese. All’interno della cella di refrigerazione e dell’abitacolo era stipato, in casse di polistirolo e secchi di plastica, il novellame in violazione alla normativa comunitaria a tutela del pescato in quanto privo di documenti obbligatori per la tracciabilità e sotto la taglia minima consentita. Intervenuto il servizio veterinario dell’Asp Cosenza è stata rilevata anche la non idoneità al consumo umano del pescato, disponendone la distruzione attraverso il riversamento in mare. La pesca del novellame è vietata perché considerata dannosa per la fauna marittima in quanto incide negativamente sul ripopolamento. L’automezzo, sul quale era trasportato il pescato, condotto da un cittadino di nazionalità rumena, è risultato essere di proprietà di un imprenditore di Corigliano Calabro, titolare di una ditta individuale che commercializza prodotti ittici. Nei confronti del conducente e del proprietario dell’automezzo sono state quindi contestate sanzioni amministrative per un importo pari a 28mila euro.

Omicidio Lettieri, i Ris tornano a Cirò nell’abitazione di Fuscaldo

CIRO’ MARINA (KR) – I carabinieri del comando provinciale di Crotone, insieme agli uomini del Ris di Messina hanno proceduto ad un’ulteriore ispezione giudiziaria nell’abitazione del cinquantenne Salvatore Fuscaldo, attualmente sottoposto a detenzione cautelare perché ritenuto responsabile di omicidio volontario pluriaggravato, nell’ambito dell’inchiesta sulla morte della commessa quarantaduenne di Cirò Marina, Antonella Lettieri. In una nota i militari precisano che non sono emerse finora elementi contrastanti con quanto assunto nelle indagini, che hanno poi portato alla cattura di Fuscaldo, ma l’intervento del Ris rappresenta un approfondimento e una normale conferma di carattere esclusivamente scientifico alle operazioni già compiute sulla scena del crimine e nei luoghi di pertinenza dell’indagato detenuto. Si tratta, spiegano i carabinieri, solo di esigenze di carattere tecnico, nello specifico sugli ambienti considerati e in riferimento agli ultimi sequestri di oggetti che sono all’esame di laboratorio dei Ris.

Tre feriti in autostrada, rallentamenti

PALMI (RC) – Tre persone sono rimaste ferite in modo non grave in un incidente stradale avvenuto poco fa sulla carreggiata nord dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria, poco prima dello svincolo di Palmi. Secondo quanto accertato dalla Polizia stradale, a causa di un’improvvisa grandinata, una decina di veicoli sono sbandati sulla lastra di ghiaccio che si era formata rimanendo coinvolti in un tamponamento a catena. Il traffico, a causa dell’incidente, ha registrato rallentamenti.

Furto in appartamento, un arresto nel reggino

SANT’ILARIO DELLO JONIO (RC) –  Un uomo noto alle forze dell’ordine, Mario Bottari ,di 44 anni ,è stato arrestato in flagranza di reato e posto ai domiciliari dai carabinieri a Sant’Ilario dello Jonio, con l’accusa di furto. L’uomo è stato sorpreso dai militari, assieme ad un’altra persona che è riuscita a dileguarsi, mentre usciva, dopo avere scavalcato una recinzione, da un’abitazione in una zona isolata del centro del reggino. L’intervento ha permesso di bloccare Bottari e di recuperare la refurtiva che è stata restituita ai legittimi proprietari. Il complice del quarantaquattrenne, la cui identità è al momento ignota, si è dato alla fuga facendo perdere le proprie tracce. I carabinieri hanno trovato e sequestrato anche un’ automobile utilizzata per compiere il furto.