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Droga, 18 fermi tra Calabria, Sicilia, Toscana e 300 chili di cocaina sequestrati

REGGIO CALABRIA – È in corso, dalle prime luci dell’alba, tra Calabria, Sicilia e Toscana, una vasta operazione condotta dal Nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza di Catanzaro e diretta dalla Procura della Repubblica – Dda di Reggio Calabria, che sta disarticolando un’organizzazione criminale dedita all’importazione di cocaina dal sudamerica, con l’esecuzione di 18 fermi e con il sequestro di oltre 300 chilogrammi complessivi di stupefacente. I dettagli dell’intera operazione saranno resi noti alle 11 nel corso di una conferenza stampa, alla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, presente il Procuratore della Repubblica Federico Cafiero de Raho e il comandante regionale Calabria della guardia di finanza Gianluigi Miglioli.

Furto d’auto sventato da agenti cosentini in missione a Roma

ROMA – Gli uomini della Squadra Volanti della Questura di Cosenza, in missione a Roma per l’accompagnamento alla frontiera di un cittadino pachistano da espellere, hanno tratto in arresto nella Capitale in flagranza di reato B. K. Classe 1970 per furto su autovettura. In particolare personale dell’U.P.G.S.P. della Questura di Cosenzain procinto di rientrare in sede dopo aver eseguito l’espulsione di un cittadino pachistano, notava in una traversa di via Appia Nuova in Roma un extracomunitario che dopo aver infranto il finestrino anteriore di una fiat 500 si impossessava di una borsa. L’extracomunitario alla vista degli uomini della Polizia di Stato si dava a immediata fuga a piedi. Dopo un lungo inseguimento sia a piedi che con l’auto di servizio, gli Agenti della Polizia di Stato riuscivano a bloccare il reo e a recuperare la refurtiva che veniva poi riconsegnata alla proprietaria. Successivamente l’arrestato veniva accompagnato presso il Commissariato Appio Nuovo di Roma per gli ulteriori accertamenti ed adempimenti di rito, e posto in stato di arresto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in attesa della celebrazione del rito direttissimo. La fulminea e tempestiva azione degli uomini del Questore Liguori permetteva di assicurare alla giustizia un soggetto che nell’ultimo periodo si era reso autore, in quel quartiere di Roma, di numerosi furti su autovettura.

Reggio Calabria, arrestato il gestore del canile

REGGIO CALABRIA  – I carabinieri forestali di Reggio Calabria hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti del gestore del canile municipale, Irene Putortì, di 50 anni, accusata di una serie di reati che vanno dalla truffa, al falso ed al maltrattamento di animali. L’arrestata è la rappresentante legale dell’associazione “Aratea” che ha in gestione il canile municipale. I militari hanno anche sequestrato la struttura in esecuzione di un provvedimento del Gip. Dall’indagine dei carabinieri forestali é emersa una serie di gravi irregolarità nella gestione del canile che sarebbero da collegare alle procedure di gara finalizzate all’aggiudicazione della gestione della struttura. I reati contestati ad Irene Putortì sarebbero stati commessi, stando alle risultanze delle indagini, in concorso con altri soggetti che sono in via d’identificazione.

Castrovillari, sequestrata discarica abusiva. Deferito imprenditore

CASTROVILLARI – I militari della Stazione Carabinieri Forestale di Castrovillari hanno nei giorni scorsi posto sotto sequestro un’area di circa 4000 m2 situata nella zona industriale “PIP” del capoluogo del Pollino. All’interno di essa sono stati rinvenuti oltre 50 metri cubi di rifiuti speciali provenienti da attività di demolizione, più alcuni piccoli cumuli sparsi di altre tipologie di rifiuti depositati all’interno dell’area. Il materiale di natura eterogenea è stato abbandonato nell’area definitivamente tanto da farne diventare una vera e propria discarica. Si è quindi proceduto agli accertamenti previsti anche attraverso una serie di controlli su alcuni cantieri della città, oggetto di demolizioni, al fine di identificare attraverso una comparazione del materiale eventuali compatibilità tra il materiale rinvenuto nella discarica abusiva e quello presente nei cantieri. A seguito dei controlli effettuati è stato deferito all’Autorità Giudiziaria di Castrovillari un imprenditore del luogo per il reato di attività di gestione rifiuti non autorizzata. I militari della stazione di Castrovillari, che stanno intensificando i controlli in questa zona oggetto continuo di questo tipo di reato, stanno svolgendo ulteriori indagini al fine di individuare i responsabili della discarica abusiva oggetto del sequestro.

Arrestato pregiudicato per furto aggravato in concorso

COSENZA – Nella mattinata di oggi, i Carabinieri della Compagnia di Cosenza unitamente al personale della Squadra volanti della locale Questura hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, A.T., classe ’73, con precedenti, ritenuto responsabile del reato di furto aggravato in concorso. In particolare, alle ore 05.30 circa, i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile incrociavano un veicolo con a bordo il predetto unitamente ad un complice tutt’ora in fase di identificazione, che viaggiava con i fari spenti e che, alla vista dei militari, aumentava la velocità tentando di dileguarsi.  I militari operanti iniziavano quindi una ricerca capillare unitamente ad una pattuglia della squadra volanti la quale, nel frattempo, era sopraggiunta in supporto a seguito di coordinamento tra la centrali operative. La stretta sinergia consentiva infine di bloccare ed arrestare uno dei fuggitivi che veniva scovato dalla volante della Polizia di Stato in una via limitrofa e la successiva perquisizione  personale e veicolare permetteva di rinvenire nel mezzo abbandonato alcuni pneumatici completi di cerchi in lega poco prima asportati e che venivano restituiti al legittimo proprietario. L’arrestato veniva pertanto trattenuto presso la camera di sicurezza del Comando Provinciale Carabinieri di Cosenza in attesa del rito direttissimo che si terrà nella giornata odierna.

 

Deteneva illegalmente un aggressivo chimico da guerra. Agli arresti un trentenne

garasto

ROSSANO (CS) – Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio predisposti dal Questore della Provincia di Cosenza Liguori, programmati in sede di Tavolo Tecnico in Questura nella zona della Sibaritide e del Coriglianese, personale della Polizia di Stato ha tratto in arresto Garasto Alessandro per i reati di resistenza a Pubblico Ufficiale e porto illegale di aggressivo chimico classificato come arma da guerra. In particolare nel tardo pomeriggio di ieri personale del Reparto di Prevenzione Crimine Calabria Settentrionale e personale del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Rossano, sulla strada statale S.S.106 nei pressi dello svincolo per Corigliano Calabro, fermava per controllo un’autovettura con due soggetti a bordo, il cui conducente, anziché arrestare la marcia si dava alla fuga mentre il passeggero seduto di fianco, si copriva il viso con le mani tentando di nascondersi alla vista degli agenti, abbassandosi sul sedile. Immediatamente alcuni agenti del Reparto Prevenzione Crimine Calabria Settentrionale della Polizia di Stato, che stavano effettuando un posto di blocco, si davano all’inseguimento e nel contempo veniva notiziata la Sala Operativa che coordinava gli altri equipaggi della Polizia di Stato presenti in zona, al fine di intercettare l’autovettura in questione. I fuggitivi  procedevano a forte velocità, arrivando nel centro cittadino di Corigliano Calabro ove continuavano la loro pericolosa corsa, effettuando anche ripetuti sorpassi azzardati e brusche manovre, e mettendo a serio rischio l’incolumità dei passanti. Il veicolo inseguito collideva contro un marciapiede riportando notevoli danni al motore, ragione per la quale i due occupanti proseguivano la fuga a piedi. Uno dei due riusciva a sottrarsi alla cattura mentre Garasto veniva bloccato e sottoposto a perquisizione personale estesa anche al veicolo. All’interno dell’abitacolo dello stesso, debitamente occultata, veniva rinvenuta una bomboletta spray sigillata, contenente liquido paralizzante del genere vietato sul territorio nazionale perché classificata come arma da guerra. Garasto veniva tratto in arresto e condotto presso la Casa Circondariale di Castrovillari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente informata.

Distrugge un capannone dell’azienda di famiglia con un Caterpillar

Foto Acri 3ACRI (CS) – Prima ha minacciato i parenti, poi è andato avanti al capannone dell’azienda di famiglia dove, utilizzando un “Caterpillar”, ha demolito la recinzione esterna della struttura. E’ successo ad Acri dove i Carabinieri hanno arrestato un uomo di 46 anni di Cosenza, accusato di minaccia, danneggiamento e porto abusivo di armi e munizioni. I militari hanno accertato che l’uomo ha agito a causa di dissidi familiari. Solo il loro intervento ha impedito che la situazione degenerasse ulteriormente. Nel corso di una perquisizione sono state rinvenute, nascoste nel cruscotto dell’auto dell’uomo, una pistola calibro 9 e 8 cartucce calibro 7.65 parabellum. L’arma e il munizionamento sono state sequestrate e l’uomo, concluse le formalità di rito, è stato accompagnato a casa in regime di arresti domiciliari, in attesa del rito direttissimo fissato per oggi.

 

‘ndrangheta, donna arrestata a Polistena per associazione mafiosa

POLISTENA  (RC) – Una donna che deve scontare una condanna per associazione mafiosa è stata arrestata a Polistena (Reggio Calabria), dai carabinieri, che hanno eseguito un ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale di Reggio Calabria. Maria Rosa Grimaldi, 51 anni, considerata esponente della cosca Longo-Versace, era già agli arresti domiciliari ed è stata trasferita in carcere per la condanna ad una pena di un anno e un mese di reclusione. Francesco Pirillo

‘ndrangheta, arrestato il boss latitante Santo Vottari. Era in un bunker – VIDEO

Roma, 22 mar. (askanews) - Le teste di cuoio dei carabinieri hanno catturato in un bunker in Calabria il superlatitante della 'ndrangheta Santo Vottari, sul quale pendeva una condanna a 30 anni di carcere per omicidio, lesioni personali gravi e associazione a delinquere. Santo Vottari, 44 anni, è un elemento di spicco della cosca Vottari e si è sottratto alla cattura dopo la strage di Duisburg del 15 agosto 2007. E' ritenuto responsabile dell’omicidio di Maria Strangio, moglie di Giovanni Nirta, avvenuto a San Luca il 25 dicembre 2006, nonché del tentativo di omicidio di alcuni esponenti di cosche ostili.

REGGIO CALABRIA – Il boss Santo Vottari, 45 anni, è stato arrestato all’alba dai carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria in contrada Ricciolino di Benestare. L’uomo era in un bunker realizzato in un edificio e non ha opposto resistenza. Ritenuto al vertice dell’omonima cosca, è stato coinvolto nel processo per la faida di San Luca che vide contrapposte le famiglie Pelle-Vottari e Nirta Strangio e che culminò con la strage di Duisburg del Ferragosto 2017. Era ricercato dal 2007. Deve scontare 10 anni per associazione. Santo Vottari, il boss latitante arrestato stamani dai carabinieri di Reggio Calabria, è stato trovato nascosto in un bunker di piccole dimensioni realizzato all’interno di un altro bunker in un edificio a Benestare. Nello stesso edificio i carabinieri avevano già trovato quattro bunker. All’interno di uno di questi, posto in un appartamento all’ultimo piano, i militari hanno individuato una botola dalla quale si accedeva ad un rifugio di dimensioni ridottissime, realizzato, probabilmente, per nascondersi solo poche ore. Lo stratagemma, tuttavia, non è servito. Santo Vottari era ricercato dal 2007 nell’ambito dell’operazione Fehida condotta pochi giorni dopo la strage di Duisburg contro componenti delle cosche Pelle-Vottari e Nirta-Strangio, protagoniste della faida. Vottari era accusato di associazione mafiosa e di essere stato uno degli organizzatori della strage di Natale del 2006 nella quale quattro persone, tra cui un bambino di 5 anni, rimasero ferite, e morì Maria Strangio, moglie di Gianluca Nirta, ritenuto uno dei capi dell’omonima cosca. Un agguato che secondo l’accusa fu all’origine della successiva strage di Duisburg del Ferragosto 2007, nella quale furono uccise sette persone, ordinata dai Nirta-Strangio per vendetta contro i presunti appartenenti delle cosche avversarie. Santo Vottari fu assolto in primo e secondo grado dall’accusa di omicidio ma fu condannato a 10 anni ed 8 mesi per associazione mafiosa. L’uomo, tra l’altro, era irreperibile già da prima dell’operazione. Subito dopo la strage di Natale del 2006, infatti, molti esponenti di spicco del clan fecero perdere le proprie tracce per paura di ritorsioni da parte dei clan avversari.

Incidente mortale a Rende. Mezzo pesante travolge una donna

RENDE (CS) – Incidente mortale pochi minuti fa a Rende. Una donna, Rosa Gallina di 82 anni, è stata investita da un mezzo pesante mentre attraversava la strada nei pressi della strada statale 19. Sul posto sono intervenuti i vigili urbani di Rende, personale del 118 e i vigili del fuoco. Al momento non è chiara la dinamica dell’impatto che ha causato il decesso, i vigili stanno facendo i primi rilievi e sentendo alcuni passanti che con molta probabilità hanno assistito alla scena.