Archivi categoria: Cronaca

Auto precipita nel fiume, morta una donna di 49 anni

MAIDA (CZ) – Una donna, Maria Rosarò, di 49 anni, di Girifalco (Catanzaro), è morta in un incidente stradale avvenuto in corrispondenza del bivio di Maida della strada statale 280 che collega Lamezia Terme a Catanzaro. L’auto condotta dalla donna, mentre stava attraversando un ponte, per cause in corso di accertamento, ha sfondato il muro che delimita la carreggiata ed è precipitata nelle acque del fiume Amato. La vettura si è rovesciata e la donna è rimasta intrappolata nell’abitacolo. Vani si sono rivelati i tentativi di alcuni automobilisti che stavano transitando sul luogo dell’incidente di tentare di raggiungere la donna per salvarla. Sul posto sono intervenuti i carabinieri che hanno effettuato i rilievi, i sanitari del 118 e vigili del fuoco del comando provinciale di Catanzaro che, con l’ausilio di un’autogru, hanno recuperato il corpo senza vita della donna.

Controlli a tappeto dei carabinieri a Spezzano e Celico, nove persone denunciate

SPEZZANO (CS) – I carabinieri della Compagnia di Cosenza hanno effettuato un servizio coordinato a largo raggio presso i comuni della presila di Spezzano e Celico.

Decine di pattuglie hanno effettuato posti di controllo sulle vie di accesso ai predetti comuni assicurando un attento filtraggio del traffico in entrata ed in uscita sia per prevenire e reprimere i reati sia per verificare il rispetto del divieto di transito dei veicoli pesanti sul ponte “Cannavino” di Celico. Decine sono state inoltre le perquisizioni personali e veicolari nonché i controlli di soggetti sottoposti a misure presso le rispettive abitazioni. Il servizio ha infine portato alla denuncia di nove soggetti per vari reati tra cui evasione, ricettazione, furto e guida senza patente mentre un utente della strada è stato segnalato amministrativamente per uso di sostanza stupefacente in quanto trovato con 0,4gr di cocaina celata nella tasca dei pantaloni.

Droga, aveva addosso 100 grammi di hascisc. Arrestato un 27enne

COSENZA- E’ stato ha arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e detenzione a fine di spaccio di sostanza stupefacente Giovanni Aiello, di 27 anni. Gli agenti si sono insospettiti per l’atteggiamento del conducente di uno scooter ed hanno deciso di fermarlo. Aiello, invece di fermarsi all’alt, è scappato. Ne è scaturito un inseguimento durato alcuni minuti. Alla fine, il giovane ha lasciato lo scooter cercando di fuggire a piedi ma è stato bloccato. Addosso gli sono stati trovati 100 grammi di hascisc e 395 euro in contanti. All’interno della sua auto sono stati trovati 2,5 grammi di cocaina. Al giovane sono stati concessi gli arresti domiciliari.

Tentano di impedire l’arresto di un evaso a Reggio Calabria

REGGIO CALABRIA – Hanno tentato di ostacolare gli agenti della Polizia che identificavano un uomo, poi risultato evaso dagli arresti domiciliari. E’ successo nel rione Arghillà di Reggio Calabria. L’evaso è un trentenne riconosciuto e fermato nel quartiere della città calabrese dello Stretto dal personale del locale posto fisso e dai colleghi delle Volanti. Gli agenti hanno notato l’uomo fuori dalla sua abitazione e, nonostante il tentativo di fuga, lo hanno fermato e tratto in arresto. Durante le concitate fasi dell’attività, gli agenti sono stati avvicinati da numerosi abitanti del posto che hanno tentato di ostacolarne l’operato. Si e’ reso necessario, pertanto, l’intervento di di rinforzi. L’operazione si è conclusa con l’arresto dell’evaso e la denuncia di altre persone per il reato di resistenza a pubblico ufficiale.

Usura, due professionisti costretti a pagare tassi del 675%. Due persone ai domiciliari

CASTROVILLARI (CS) – I carabinieri di Castrovillari hanno hanno posto agli arresti domiciliari due persone R.C., di 56 anni, in carcere, e F.D., di 70, mentre per una terza è stato disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. I provvedimenti cautelari sono stati disposti a seguito di un’indagine scaturita dopo l’arresto di una donna per tentato omicidio e che ha portato alla luce una storia di usura ed estorsione ai danni di due professionisti. I due, nel marzo del 2016, in difficoltà economiche, decisero di rivolgersi a F.D. per ottenere un prestito. L’uomo, dopo essersi rivolto ad una terza persona, R.C., con precedenti, ha consegnato la somma e per la restituzione si pretendeva, dopo un mese, un tasso del 648,89%. I professionisti alla data stabilita, non potendo pagare, chiesero una proroga offrendo in garanzia tre assegni post-datati con interessi accresciuti e che raggiungevano il 675,18%. Da quel momento i due professionisti sono stati sottoposti a minacce che hanno coinvolto  anche i loro familiari. A distanza di qualche tempo, a difesa dei due professionisti, si è inserito un 31enne, anch’egli con precedenti che, dopo avere avvicinato uno dei due usurai ha preteso la restituzione degli assegni. In seguito, a seguito di un diverbio tra i due, il 31enne è stato vittima di un accoltellamento da parte della moglie di R.C., arrestata per tentato omicidio.

Donna aggredita la sera dell’8 marzo, deferita 53enne

LUZZI (CS) – Una 53enne di Siderno (RC), residente a Luzzi, è stata deferita per i reati di percosse, lesioni personali e furto. I militari operanti hanno accertato che la donna, nella serata dell’8 marzo 2017, per motivi sentimentali, ha dapprima schiaffeggiato, causandole lievi lesioni al volto, una 35enne di Luzzi (CS) e successivamente, nel dileguarsi le ha asportato anche il telefono cellulare che veniva successivamente rinvenuto e riconsegnato alla legittima proprietaria.

Ruba centrifuga, deferito per furto aggravato

SAN PIETRO IN GUARANO (CS) – I carabinieri di San Pietro in Guarano a hanno deferito in stato di libertà un 53enne cosentino per il reato di furto aggravato. I militari operanti hanno infatti accertato che l’uomo, nella mattinata del 9 marzo scorso, aveva derubati una centrifuga da un noto negozio di elettrodomestici sito in corso Mazzini. La refurtiva è stata restituita al legittimo proprietario.

Truffa all’Inps, falso invalidi percepisce 70mila euro non dovuti

COSENZA – I Finanzieri del Comando Provinciale di Cosenza hanno scoperto una truffa aggravata ai danni dell’INAIL messa in atto da un soggetto che ha percepito indebitamente oltre 70 mila euro a titolo di pensione d’invalidità, a seguito di un simulato “infortunio in itinere”, una fattispecie a tutela del lavoratore che garantisce in caso di incidente occorso durante il viaggio tra abitazione e luogo di lavoro e che riconosce al soggetto sia un’indennità temporanea che una rendita vitalizia mensile. A seguito di un incidente stradale l’uomo aveva dichiarato falsamente che stava rientrando dal lavoro. Per trarre in inganno l’Inail, aveva inoltre comunicato falsi orari di servizio e prodotto false autocertificazioni. Prova regina era stata fornita da un falso testimone, indicato all’Inail dal soggetto beneficiario all’insaputa dello stesso testimone. Gli accertamenti eseguiti sia presso il datore di lavoro che presso il presunto testimone oculare, hanno evidenziato che gli orari di servizio erano in realtà differenti, non esisteva alcuna autorizzazione all’utilizzo del mezzo privato da parte del dipendente e, soprattutto, che il testimone oculare non era presente sul luogo dell’incidente. L’intervento delle Fiamme Gialle ha consentito all’Inps di procedere alla sospensione dell’erogazione delle indennità e l’avvio delle procedure di recupero di quanto indebitamente erogato. Il soggetto è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Cosenza per il reato di truffa aggravata ai danni dello Stato.

Terremoto, quattro scosse in pochi minuti a largo della Calabria. La più forte di 3.3

CATANZARO – Quattro scosse di terremoto, una delle quali di magnitudo 3.3, sono state registrate in mare, a pochi minuti l’una dall’altra, al largo della Calabria, ad una settantina di chilometri da Lamezia Terme. Le scosse non hanno creato problemi. Secondo i rilevamenti della sala sismica dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, le scosse si sono verificate alle 18,13 alle 18,21 alle 18,23 e alle 18,34 con magnitudo, rispettivamente, di 2.7, 3.3, 2.3 e 2.3 con epicentro a oltre 20 chilometri di profondità.