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Terremoto, quattro scosse in pochi minuti a largo della Calabria. La più forte di 3.3

CATANZARO – Quattro scosse di terremoto, una delle quali di magnitudo 3.3, sono state registrate in mare, a pochi minuti l’una dall’altra, al largo della Calabria, ad una settantina di chilometri da Lamezia Terme. Le scosse non hanno creato problemi. Secondo i rilevamenti della sala sismica dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, le scosse si sono verificate alle 18,13 alle 18,21 alle 18,23 e alle 18,34 con magnitudo, rispettivamente, di 2.7, 3.3, 2.3 e 2.3 con epicentro a oltre 20 chilometri di profondità.

Donna uccisa in Calabria, delitto forse commesso l’8 marzo

CIRO’ MARINA (KR) – Uccisa brutalmente, con uno o più colpi alla testa, utilizzando un corpo contundente non ancora identificato, nel giorno della Festa della Donna. E’ un giallo l’omicidio di Antonella Lettieri, di 40 anni, commessa, trovata senza vita in una in una pozza di sangue, con indosso il giubbotto e accanto il telefono cellulare, nell’abitazione dove viveva da sola a Cirò Marina. Single, descritta come tranquilla e riservata, la donna è stata vista l’ultima volta ieri al lavoro, nel negozio di generi alimentari gestito dalla sorella. A scoprire il cadavere è stato stamani il cognato della donna preoccupato per il fatto che Antonella non si fosse presentata al lavoro. La casa era completamente a soqquadro e la vittima indossava ancora gli indumenti da lavoro del giorno precedente, segno che l’omicidio risalirebbe alla serata di ieri. Le indagini sono orientate sul movente passionale ma non si tralascia comunque alcuna altra pista, soprattutto quella della rapina finita male. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, la donna, raggiunta alla testa dal corpo contundente, si sarebbe difesa fino all’ultimo come dimostrano i segni rilevati sul suo corpo. Non è escluso – in attesa di avere conferma dall’autopsia che dovrebbe essere disposta nelle prossime ore – che la vittima sia stata colpita anche da un arma da taglio, forse un coltello. Gli inquirenti, nelle ore immediatamente successive al ritrovamento del cadavere, hanno sentito i familiari della vittima allo scopo di acquisire elementi utili sulla personalità della donna e sulle sue abitudini di vita. Ascoltati anche i vicini di casa che, a quanto pare, non avrebbero visto o sentito nulla. A Cirò Marina l’omicidio, per le modalità e anche per la particolare concomitanza con la giornata dedicata alle donne, ha destato impressione in tutta la comunità. «Si è trattato – ha detto il Comandante provinciale dei Carabinieri Gagliano – di un delitto particolarmente efferato».

Importuna una donna, denunciato stalker

COSENZA – Gli uomini della Polizia di Stato di Cosenza sono intervenuti nella serata di ieri poichè allertati da una donna che da anni subisce attenzioni morbose da parte di uno stalker. A causa di questi atteggiamenti, la donna ha dovuto cambiare il proprio stile di vita. Nell’occasione della Festa della donna, l’uomo è riuscito ad entrare nel condominio della malcapitata posizionando un mazzo di mimose in corrispondenza dell’appartamento. Inoltre, l’uomo ha impedito alla donna di poter uscire di casa stazionando nei pressi della dimora. Le forze dell’ordine, dopo una breve ricerca, hanno individuato lo stalker. L’uomo è stato deferito e diffidato per la sua condotta.

Donna uccisa in Calabria, delitto particolarmente efferato

CIRO’ MARINA (KR) – Ha colpito con particolare accanimento l’assassino di Antonella Lettieri, la commessa uccisa in casa a Cirò Marina con un colpo alla testa sferrato da un corpo contundente non ancora individuato. Gli investigatori dei carabinieri, dopo la prima ispezione cadaverica fatta dal medico legale alla presenza del pm di Crotone, parlano di delitto “particolarmente efferato”. Sul cadavere della quarantenne, scoperto proprio all’indomani della Festa della Donna, sono stati rilevati diversi altri segni di accanimento. Al momento i militari del Comando provinciale di Crotone, della Compagnia di Cirò Marina e della squadra di investigazioni scientifiche del Reparto operativo sono al lavoro per setacciare ogni angolo dell’appartamento dove la donna viveva sola a caccia di qualsiasi indizio che possa essere utile. Si stanno, inoltre, ascoltando i famigliari e i parenti della vittima per acquisire elementi sulla sua personalità e sulle abitudini di vita. I militari hanno accertato che la donna ieri è stata regolarmente al lavoro nel negozio di prodotti alimentari gestito dalla sorella. A trovare il cadavere di Antonella Lettieri, stamani, è stato il cognato preoccupato per il fatto che la donna non si fosse presentata al lavoro.

Chivasso, arrestati quattro calabresi per tentato duplice omicidio

CHIVASSO (TO) – Quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state eseguite questa mattina, su richiesta della Procura di Ivrea, dai carabinieri della Compagnia di Chivasso, nei confronti di un gruppo di calabresi, residenti nel torinese, indagati per duplice tentato omicidio aggravato in concorso e detenzione abusiva di armi. I fatti risalgono allo scorso 13 ottobre, quando ci furono due sparatorie in strada, all’apparenza scollegate. Bruno Lazzaro, 28enne di Volpiano, venne ferito alla coscia a Rondissone. Rocco Morano, 54enne di Torrazza Piemonte, venne trafitto da un proiettile all’altezza del gluteo. Entrambi arrivarono all’ospedale di Chivasso.

Rende, un arresto e una denuncia ad opera dei carabinieri

RENDE (CS) – I militari della Compagnia Carabinieri di Rende, traevano in arresto una 28enne cosentina, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I militari operanti, nella serata di ieri, a seguito di perquisizione personale e veicolare, rinvenivano: 56 grammi di hashish; 17 grammi di marijuana;diverso materiale per il confezionamento. L’arrestata veniva tradotta presso la propria abitazione, in regime di custodia cautelare domiciliare, in attesa dell’udienza direttissima fissata per la mattinata odierna. Sempre a Rende,i militari  della Compagnia Carabinieri, deferivano in stato di libertà un 49enne di Rende , per guida in stato di ebbrezza. I militari operanti nella nottata di ieri ,sottoponevano l’automobilista a test etilometrico riscontrando un tasso alcolemico nel sangue superiore ai limiti consentiti dalla Legge. La patente di guida veniva immediatamente ritirata e l’autovettura affidata a persona idonea alla guida.

Visitava senza fatture, scoperto un medico evasore

LOCRI (RC) – Al medico sono stati contestati oltre 600mila euro a titolo di somme percepite illecitamente (tra compensi in nero, quota di denaro non versata all’Asp provinciale e somme stipendiali non spettanti). L’attività delle fiamme gialle prende spunto da una segnalazione pervenuta al “117” in cui veniva segnalato che il medico solitamente non emetteva alcuna ricevuta fiscale a fronte dei pagamenti ricevuti per le visite effettuate conclusasi con specifica contestazione della mancata emissione della ricevuta fiscale. I finanzieri venivano inoltre a conoscenza che il medico era autorizzato dall’Asp di Reggio Calabria ad esercitare l’attività libero-professionale in regime di “intramoenia allargata” (cioè presso studi privati al di fuori delle mura ospedaliere). Il fondato sospetto che il medico esercitasse l’attività in regime di “intramoenia allargata” in contrasto con le stringenti normative di legge che regolano la materia veniva puntualmente confermato a seguito della perquisizione disposta dalla Procura della Repubblica di Locri, che ha diretto le indagini, sottoponendo a sequestro la documentazione inerente l’attività professionale esercitata. La documentazione consentiva la totale ricostruzione delle prestazioni professionali eseguite nei confronti di una moltitudine di pazienti per le quali aveva omesso il rilascio delle previste ricevute sanitarie non documentando all’Asp di Reggio Calabria un totale complessivo di oltre 600mila euro.

‘ndrangheta, Dia confisca beni per 4 milioni a imprenditore

VIBO VALENTIA – La Dia di Catanzaro confiscato, in esecuzione di un provvedimento della Corte d’Appello reso definitivo dalla Corte di Cassazione, beni per 4 milioni di euro riconducibili all’imprenditore Domenico Antonio Ciconte, di Sorianello, condannato per usura nell’ambito dell’operazione denominata “Dinasty” che ha coinvolto esponenti di spicco della cosca di ‘ndrangheta dei Mancuso. Sono stati quindi definitivamente acquisiti al patrimonio dello Stato le quote societarie di “CalabriaTrading Srl”, con sede a Lamezia Terme (Catanzaro) ed operante nel settore dell’intermediazione dei beni mobili registrati ed immobili; l’impresa individuale “De Caria Legnami di De Caria Assunta”, con sede a Soriano Calabro, operante nel comparto della lavorazione del legname; il capitale sociale e l’intero compendio aziendale della “Immobiliare Athena srl”, con sede a Pizzo, operante nel settore turistico; numerosi beni immobili e mobili. Il procedimento, avviato nel 2013 con il deposito di una proposta del procuratore generale di Catanzaro sulla base di accertamenti patrimoniali condotti dalla Dia di Catanzaro, rientra in un più ampio intervento (operazione “Quattro Terre”) che ha consentito, sino ad oggi, di confiscare beni per un valore complessivo di oltre 35 milioni di euro.

Soverato, tredicenne muore sotto il treno mentre cerca di farsi un selfie

SOVERATO (CZ) – Muore investito da un treno in corsa mentre cerca di farsi un selfie con alle spalle il convoglio in arrivo ad alta velocità. Si è così spezzata la vita di un ragazzo di 13 anni, Leandro Celia, di Petrizzi, nel catanzarese, ucciso dall’Intercity Reggio-Calabria Taranto nel tratto di ferrovia compreso tra le stazioni di Soverato e Montepaone Lido. L’ipotesi che il giovane abbia sfidato la morte per uno scatto da postare sui social sarebbe stata confermata dagli altri due ragazzi che passeggiavano con lui lungo i binari intorno alle ore 18 di questa sera. Il ragazzo è morto sul colpo, mentre i due coetanei della vittima, anche loro di Petrizzi, sono rimasti illesi. Li hanno trovati a distanza di qualche ora i carabinieri della compagnia di Soverato. Dopo avere visto l’amico morire, erano fuggiti temendo le conseguenze del loro folle comportamento. Quando i militari li hanno trovati, erano sotto shock. Il luogo dell’incidente è stato teatro nel settembre del 2000 della drammatica esondazione del torrente Beltrame che seppellì sotto un fiume di fango il camping Le Giare, causando 13 vittime. Secondo una prima ricostruzione della dinamica, i ragazzi si trovavano nei pressi del binario quando hanno avvertito il rumore di un treno in arrivo. Nella mente di uno dei tre scatta l’idea assurda: perché non scattarsi un selfie con lo sfondo del treno in velocità che sta per passare, cercando di stare, tra l’altro, il più possibile vicini ai binari? L’idea, malgrado la sua assurdità, piace. E così i tre ragazzi si collocano sui binari e si posizionano in modo tale da fare vedere, nell’autoscatto, il convoglio in arrivo a forte velocità. Ma uno dei tre non fa in tempo a lasciare i binari e viene investito in pieno dal convoglio. La morte è istantanea. Mentre il macchinista blocca il treno, i due compagni del tredicenne, per paura delle conseguenze del loro gioco assurdo, scappano. I carabinieri della Compagnia di Soverato, giunti sul posto insieme alla Polizia ferroviaria, cercano di ricostruire l’accaduto. Compito non facile nella fase iniziale delle indagini. Inizialmente si pensa ad un gruppo di extracomunitari di ritorno da una giornata di lavoro tra i campi. La verità si scopre soltanto dopo che i due tredicenni fuggiti vengono rintracciati.