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Inchiesta traffico reperti archeologici, in manette un 75enne

TARANTO – E’ stato rintracciato nella sua abitazione e sottoposto agli arresti domiciliari Raffaele Monticelli, 75 anni, di Taranto, coinvolto in un’inchiesta su un traffico di reperti archeologici condotta dalla procura della Repubblica di Crotone, sfociata il 18 gennaio scorso nell’esecuzione di 12 misure cautelari (tre arresti di cui due in carcere ed uno ai domiciliari, quattro divieti di dimora e cinque obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria). I carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale dei nuclei di Cosenza e Bari hanno notificato a Monticelli il provvedimento restrittivo firmato dal gip Michele Ciociola su richiesta del sostituto procuratore Luisiana Di Vittorio. L’inchiesta, denominata “Tempio di Hera”, era partita nell’ottobre del 2014 dopo la scoperta di scavi clandestini in siti archeologici del crotonese. Monticelli, che inizialmente si era reso irreperibile, è stato rintracciato a Taranto e sottoposto ai domiciliari. La perquisizione nel suo appartamento ha permesso di recuperare alcuni reperti archeologici, statuette di terracotta e una kylix biansata di origine greca e documentazione ritenuta interessante ai fini investigativi. Il 75enne, che ha numerosi precedenti specifici e fu destinatario di una confisca di beni del valore di 22 milioni di euro, è ritenuto il punto di riferimento principale per la commercializzazione e ricettazione dei preziosi manufatti storici, con un ruolo dunque apicale nell’ambito del sodalizio criminale. E’ accusato dei reati di associazione per delinquere finalizzata alla ricerca clandestina, impossessamento e ricettazione di reparti archeologici.

Truffa all’Inps, scoperte false assunzioni. Sono 316 le persone denunciate

COSENZA – La guardia di finanza di Castrovillari ha scoperto una truffa ai danni dell’Inps, perpetrata da un’impresa tramite 315 false assunzioni di dipendenti, con un danno alle casse dello stato per 1.140.000 euro. L’impresa presentava all’ente previdenziale falsi contratti – riconducibili a ignari e completamente estranei – nonché fasulle denunce aziendali e trimestrali attestanti l’impiego, mai avvenuto, di operai, al fine di consentire l’indebita riscossione di indennità di disoccupazione, malattia e maternità. Nel corso delle indagini i finanzieri hanno acquisito informazioni anche dai soggetti estranei al contesto e falsamente indicati dal responsabile dell’impresa al centro delle indagini, riscontrando la mancata conoscenza delle false dichiarazioni inoltrate all’Inps e dei contratti fasulli redatti. L’analisi documentale ha evidenziato la falsa dichiarazione e comunicazione dal datore di lavoro per 42.981 giornate lavorative mai effettuate. E’ stato accertato, inoltre, che la cooperativa aveva emesso ed annotato nella propria contabilità fatture per operazioni inesistenti inerenti prestazioni di servizi resi a terzi per un importo complessivo per oltre mezzo milione di euro. Al termine delle indagini, il titolare dell’impresa è stato denunciato alla procura della Repubblica di Castrovillari per truffa ai danni dell’ente previdenziale, falso ed emissione di fatture per operazioni inesistenti, mentre, i 315 falsi operai per il reato di truffa, in concorso con il fittizio datore di lavoro.

Cariati, escalation di gesti vandalici. Sospesa l’erogazione di acqua potabile

CARIATI (CS) – Una Cariati quasi sotto assedio. Non si placa l’ondata di gesti intimidatori: dopo quelli dei giorni scorsi ai danni dell’Assessore ai Servizi e del vicesindaco Sergio Salvati, cui sono state squarciate le gomme dell’automobile, e di una ditta titolare del servizio di manutenzione e sorveglianza dell’impianto di depurazione della rete fognaria, questa mattina una nuova scoperta. Un addetto alla sorveglianza del serbatoio dell’acqua potabile situato in località Zagaria a Cariati ha trovato la porta d’accesso scassinata. Non appena è avvenuta la scoperta, il dirigente dell’Area Tecnica, l’ingegnere Alfonso Benevento, ha subito allertato le forze dell’ordine. Per il momento, dunque, è stata sospesa l’erogazione dell’acqua potabile per le zone interessate. Si tratta della fascia che riguarda via Alcide De Gasperi, via Nazionale, via San Cataldo, via Giovanni Verga, via Cesare Pavese, via Fornara, via San Francesco da Paola, via Gioacchino da Fiore, via San Mauro, via Antonio de Curtis, via Eduardo De Filippo e via Lungomare San Cataldo; una parte della Marina Nord di Cariati: via Nazionale, le zone San Francesco e San Cataldo, via Alcide De Gasperi. L’Amministrazione, pur non avendo nessuna responsabilità, si è scusata con la comunità per il disagio. Intanto, sono state disposte le analisi di autocontrollo delle acque e la seguente sanificazione del serbatoio. E solo al termine di tutte le opportune verifiche, verrà effettuato il riempimento. Si spera che tutte le operazioni dureranno al massimo fino alla giornata di domani. Sembra quasi che tali atti vandalici stiano prendendo di mira i cittadini stessi e i servizi a loro destinati. Amareggiata e risoluta la Sindaca Filomena Greco: «Siamo stanchi di assistere a questi atti vandalici – ha commentato -. È inutile che continuano, noi non ci fermeremo.  Io spero che i responsabili vengano arrestati presto, perché stanno danneggiando un’intera comunità». Poi si rivolge ai cittadini: «Faccio un appello a tutti quelli che abitano a Cariati e amano questo centro come lo amo io: difendiamolo, insieme. Non possiamo permettere a nessuno di seminare paura, di danneggiarci, di prendere il controllo su qualcosa che appartiene a tutti».

Operazione Black Horse, otto persone arrestate (NOMI – FOTO – VIDEO)

CASTROVILLARI – Sono otto le ordinanze di custodia cautelare, sette delle quali in carcere ed una nella forma degli arresti domiciliari, eseguite nel corso della notte dal personale della Squadra Mobile di Cosenza e del Commissariato di Polizia di Stato di Castrovillari. Le persone tratte in arresto tutte con precedenti di polizia e sottoposte a misura carceraria sono:

ANZILLOTTA Luciano, classe 1967 di Castrovillari;

ANZILLOTTA Giuliano, classe 1973 di Castrovillari;

ANZILLOTTA Carmine, classe 1997 di castrovillari;

OLIVETO Aldo, classe 1975 di Castrovillari;

SERVIDIO Adriano, classe 1992 di Castrovillari;

ANZILLOTTA Carmine, (cugino omonimo dell’Anzillotta di cui al nr.3 del presente elenco) anch’esso classe 1997 di Castrovillari;

INNOCENTE Cristofer, classe 1989 di Castrovillari.

Un’ottava persona di Castrovillari, M.A. classe 1989, è stata invece posta ai domiciliari.

Le ordinanze di custodia cautelare sono state emesse dal Gip del Tribunale di Castrovillari, dott.ssa Ciarcia, su richiesta del Procuratore Capo Eugenio Facciolla. L’indagine, avviata nell’estate 2016, ha consentito di accertare come gli indagati abbiano posto in essere attività di detenzione e cessione di sostanza stupefacente del tipo eroina, cocaina ed hashish. L’attività d’indagine è stata portata avanti sia attraverso l’utilizzo di apparecchiature tecniche di audio e video controllo nonché attraverso i più tradizionali servizi di pedinamento ed osservazione. Tali servizi hanno consentito di accertare numerosissimi episodi di cessione di sostanza stupefacente. Le cessioni, che avvenivano nelle adiacenze di una stalla ubicata in questo comune, erano effettuate a favore di numerosi tossicodipendenti non solo del centro cittadino di Castrovillari ma dei comuni limitrofi e addirittura da comuni lucani. L’attività di indagine ha consentito di sequestrare complessivamente: 11,70 grammi di eroina (pari a 23 dosi); 9 grammi di cocaina (pari a 22 dosi); 250 grammi di hashish (pari a 829 dosi); una pistola calibro 7,65 con matricola abrasa. Attraverso l’analisi complessiva dell’attività svolta si è in grado di affermare che il gruppo criminale costituiva senza dubbio un rischio concreto per l’ordine pubblico e la sicurezza del territorio castrovillarese.

Carmine Anzillotta

Luciano Anzillotta

oliveto aldo cl.75 innocente cristofer cl.89 servizio adriano cl.92 anzillotta carmine (2) cl.97 Anzillotta Giuliano cl.73

Reggio Calabria, denunciati 16 migranti per minacce e danneggiamenti

REGGIO CALABRIA – Sedici cittadini stranieri, di cui 12 minori non accompagnati, sono stati denunciati in stato di libertà dal questore di Reggio Calabria, Raffaele Grassi perché ritenuti responsabili di minaccia, danneggiamento, interruzione di pubblico servizio, violenza privata e manifestazione non autorizzata. Inoltre, sono stati irrogati 18 avvisi orali nei confronti di altrettante persone 12 delle quali minori non accompagnati. I destinatari dei provvedimenti sono alcuni ospiti della struttura sportiva conosciuta come lo “Scatolone”. La decisione fa seguito ai comportamenti tenuti dagli ospiti della struttura in diverse circostanze, due nel mese di gennaio e una a dicembre, quando vennero inscenate proteste, danneggiati gli interni della struttura e minacciati gli operatori presenti. Dalle indagini è emerso che un gruppo di migranti ha assunto, nel tempo, una sorta di leadership attuando minacce e condizionamenti anche sulla distribuzione dei pasti e l’arrivo di nuovi ospiti.

‘ndrangheta, Coldiretti: «In agroalimentare business da 16 miliardi»

MILANO – Gli interessi illeciti nel settore agroalimentare con l’infiltrazione nel mercato ortofrutticolo di Milano e la rete di distribuzione di prodotti oleari negli Usa facente capo ad un imprenditore italoamericano organico alla cosca Piromalli sono la punta di un iceberg del business della criminalità organizzata nell’agroalimentare che vale 16 miliardi all’anno. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare positivamente il blitz del Ros contro la cosca della ‘ndrangheta con 33 i provvedimenti di fermo emessi dalla Procura distrettuale antimafia di Reggio Calabria. «La malavita si appropria – sottolinea la Coldiretti – di vasti comparti dell’agroalimentare e dei guadagni che ne derivano, distruggendo la concorrenza e il libero mercato legale e soffocando l’imprenditoria onesta, ma compromette in modo gravissimo la qualità e la sicurezza dei prodotti, con l’effetto indiretto di minare profondamente l’immagine dei prodotti italiani e il valore del marchio Made in Italy». Per la Coldiretti, «gli aspetti patologici dell’indotto agroalimentare, come la lievitazione dei prezzi di frutta e verdura nella filiera che va dal produttore al consumatore, sono – continua la Coldiretti – la conseguenza non solo dell’effetto dei monopoli, ma anche delle distorsioni e speculazioni dovute alle infiltrazioni della malavita nelle attività di intermediazione dai mercati ortofrutticoli ai trasporti. L’ortofrutta – conclude l’organizzazione – è sottopagata agli agricoltori su valori che non coprono neanche i costi di produzione, ma i prezzi moltiplicano fino al 300% dal campo alla tavola anche per effetto del controllo monopolistico dei mercati operato dalla malavita in certe realtà territoriali».

Sfondano con auto saracinesca per rapinare un bar

COSENZA – Rapina dalle modalità atipiche nel corso di questa notte a Cosenza. I malviventi hanno utilizzato un’autovettura per sfondare la saracinesca di un bar in via Piave. Una volta dentro hanno portato a termine il “lavoro”. Sul posto sono intervenuti gli agenti della Questura che stanno effettuando i primi rilievi per cercare di ricostruire la dinamica di quanto avvenuto. Con i proprietari dell’esercizio commerciale si sta anche quantificando il danno.

Cosenza, in corso un’operazione antidroga della Polizia di Stato

COSENZA – Un’operazione antidroga della Polizia di Stato è in corso sul territorio della provincia di Cosenza. Lo ha reso noto con un comunicato la Questura guidata da Luigi Liguori. Secondo quanto si è appreso il blitz riguarda i territori del Pollino e della fascia jonica. Notificate otto ordinanze di custodia cautelare. I dettagli dell’operazione, denominata “Black Horse” saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa convocata a Castrovillari nella sede della Procura, cui interverranno il Procuratore Eugenio faccio ed il dirigente del locale Commissariato Papaleo.

‘ndrangheta, blitz del Ros contro la cosca Piromalli. Sono 33 i fermi – VIDEO

REGGIO CALABRIA – Blitz del Ros contro la cosca Piromalli, considerata dagli investigatori una delle più potenti della ‘ndrangheta: sono 33 i provvedimenti di fermo emessi dalla Procura distrettuale antimafia di Reggio Calabria e che i carabinieri stanno eseguendo in queste ore. I fermati sono accusati, a vario titolo, di associazione mafiosa, traffico di stupefacenti, intestazione fittizia di beni, autoriciclaggio, tentato omicidio e altri reati aggravati dalle finalità mafiose. Al centro delle indagini del Ros le attività criminali di una cosca egemone sul mandamento tirrenico della provincia di Reggio Calabria, con diramazioni in Lombardia e negli Stati Uniti, dove l’Fbi sta ora svolgendo “approfondimenti investigativi”. Gli accertamenti hanno documentato, in particolare, la penetrazione della cosca nel tessuto economico della piana di Gioia Tauro (Reggio Calabria) e la sua capacità di esercitare un «radicale controllo sugli apparati imprenditoriali, nei settori immobiliare e agroalimentare, con riferimento anche al mercato ortofrutticolo di Milano». Beni per un valore complessivo di 40 milioni di euro sono stati sequestrati nel corso dell’operazione antimafia del Ros contro la cosca Piromalli. L’indagine ha evidenziato, affermano gli investigatori, «la peculiare struttura organizzativa della cosca, imperniata su una base operativa nella piana di Gioia Tauro e una emanazione economico-imprenditoriale attiva a Milano». Le indagini hanno documentato il controllo delle attività del traffico di droga all’interno dello scalo portuale e la penetrazione della cosca nel tessuto economico ed imprenditoriale, con particolare riferimento al settore agroalimentare: accertate l’infiltrazione nel mercato ortofrutticolo di Milano e l’esistenza di una rete di distribuzione di prodotti oleari negli Stati Uniti, facente capo ad un imprenditore italoamericano organico alla stessa cosca. Le risorse di provenienza illecita venivano poi reimpiegate in società di abbigliamento, collegate a noti marchi francesi, e in imprese attive nell’edilizia e nella gestione di strutture alberghiere. Le indagini hanno infine messo in luce la partecipazione della cosca Piromalli nel progetto di realizzazione di un centro commerciale a Gioia Tauro, all’altezza dello svincolo autostradale della Salerno-Reggio Calabria. I particolari dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà, alle 10,30 al Comando provinciale dei Carabinieri di Reggio Calabria.

Rende, un arresto per estorsione e lesioni personali e due denunce per guida in stato di ebbrezza

RENDE (C S) – Nella mattinata odierna, i militari della Stazione Carabinieri di Rende hanno tratto in arresto un 45enne sul conto del quale pendeva un Ordine di Carcerazione, per espiazione pena di 4 anni, 5 mesi e 13 giorni di reclusione, per estorsione, lesioni personali, minaccia e danneggiamento, commessi, in Rende e Bisignano , nel giugno 2010. L’arrestato al termine delle formalità di rito, è stato accompagnato presso la casa circondariale di Cosenza. Sempre stamane, i militari  della Compagnia Carabinieri di Rende, deferivano in stato di libertà una 21enne di Castiglione Cosentino e un 27enne di Gioia Tauro, per guida in stato di ebbrezza. I militari, nel corso di servizio di controllo della circolazione stradale effettuato nella nottata, sottoponevano i due automobilisti a test etilometrico riscontrando un tasso alcolemico nel sangue superiore ai limiti consentiti dalla Legge. Le patenti di guida venivano immediatamente ritirate e le autovetture affidate a persone idonee alla guida