Archivi categoria: Cronaca

Non ce l’ha fatta il giudice di gara investito durante lo “Slalom Città di Catanzaro”

CATANZARO- È morto nella tarda serata di ieri Giuseppe Chiarella, il giudice di gara investito da un’auto poco prima della partenza della gara automobilistica “Slalom Città di Catanzaro”.L’uomo, di 55 anni, si trovava ricoverato nel reparto di Rianimazione dell’ospedale pugliese dall’11 dicembre scorso. Chiarella era stato investito mentre stava cercando di far rallentare una vettura, risultata non essere registrata e autorizzata come le altre auto storiche che dovevano sfilare e che avrebbe infranto le regole stabilite dall’organizzazione, prima di tutte quella di procedere a velocità moderata.  Le indagini della polizia di Stato avevano portato al sequestro della vettura e alla segnalazione del conducente all’ autorità giudiziaria per lesioni gravissime. Dopo il decesso di Chiarella l’ipotesi di reato è destinata a mutare in omicidio colposo.

Coltivavano piantagioni di droga, due arresti

LOCRI (RC) – I carabinieri hanno nuovamente arrestato Luigi Portolesi, di 64 anni, e Francesco Catanzariti, di 36, entrambi di Platì, e noti alle forze dell’ordine, per produzione, coltivazione e detenzione di droga. Nei confronti dei due, sorpresi lo scorso mese di ottobre, in flagranza di reato all’interno di una piantagione di marijuana nel territorio del comune di Ciminà e arrestati per coltivazione di droga, è stato riqualificato il reato d’imputazione con l’aggravante degli ingenti quantitativi. A Portolesi e Catanzariti, infatti, è stato notificato un provvedimento emesso dal gip del tribunale di Locri dopo che, a seguito di una consulenza effettuata dal Ris di Messina, si è potuto accertare che il quantitativo di principio attivo della sostanza sequestrata sarebbe stato utile per ricavare oltre 330.000 dosi si sostanza stupefacente.La piantagione sequestrata era composta da 420 piante il cui valore stimato, qualora immesse sul mercato, sarebbe stato di circa 700 mila euro.

Ruba 25 profumi in un centro commerciale, arrestato

RENDE (CS) – I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Rende hanno tratto in arresto un 34enne con l’accusa di furto aggravato. L’uomo è stato fermato dalla Polizia poichè, poco prima, aveva asportato 25 confezioni di profumi e cosmetici da un negozio ubicato presso il centro commerciale “Metropolis” nascondendo la refurtiva nel proprio giubbotto. La merce recuperata, che ammonta ad una cifra pari a 120 euro, è stata restituita mentre l’uomo è stato condotto presso la camera di sicurezza della Compagnia rendese. Nella mattinata odierna rito in direttissima per il 34enne. (foto di repertorio)

Arrestata a Cosenza una banda di ladri incastrata dalle telecamere (FOTO)

COSENZA – Eseguite numerose misure cautelari e perquisizioni nel centro storico di cosenza nell’ambito dell’operazione congiunta della polizia di stato e dei carabinieri denominata “Predator”, coordinata dalla procura della repubblica di cosenza nei confronti di una banda dedita a furti nelle scuole, nei negozi e in uffici pubblici e privati. Secondo il gip, gli indagati avrebbero agito dimostrando una “particolare capacità criminale” caratterizzata da un’attività di natura seriale particolarmente pericolosa. Non si trattava quindi di un’attività sporadica dunque, ma una “pervicace capacità di delinquere”. Uno degli arrestati – Mirko Capizzano – è accusato di aver compiuto un furto pluriaggravato nella sede della Cgil di Cosenza, mentre Francesco Spina (già condannato da cinque condanne definitive per il reato di evasione) è accusato di aver compiuto tre furti pluriaggravati nel giro di due settimane prendendo di mira pure due stabilimenti pubblici. Francesco Pace è accusato di aver compiuto una vera e propria “razzia ai danni del ristorante Peccati di Gola di Camigliatello Silano, “depredando all’interno del locale ogni bene mobile di valore”. Il tutto, nonostante Pace fosse sottoposto al regime della sorveglianza speciale per due anni. Anche la figura di Luca Cristiano viene definita dal gip come quella di un soggetto che crea “notevole allarme sociale” al pari di Mario Sacco, altro soggetto con diversi precedenti penali alle spalle. Ad incastrare i ladri è stata la visione – da parte di polizia e carabinieri – della immagini di diversi impianti di videosorveglianza presenti sui luoghi di consumazione dei reati. Nel mirino dei malviventi sono finiti pure una scuola ed il bar del centro sportivo Skorpion di Rende.

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Sfigurata la Madonnina di Medjugorie al Parco della Biodiversità. Enzo Bruno: «Gesto inqualificabile»

CATANZARO – «Quanto accaduto alla statua della Madonnina di Medjugorie donata dalla famiglia Raiola-Galati, installata da tempo nel Parco della Biodiversità, è davvero grave ed inquietante. Ignoti hanno letteralmente sfigurato la statua, distruggendone il volto. In questo momento proviamo rabbia e un forte sdegno per un gesto inqualificabile, che colpisce ancora una volta una struttura naturalistica patrimonio di tutti, ma offende la sensibilità religiosa e non solo dei tanti cittadini che frequentano il Parco». E’ quanto ha affermato il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, che ha dato notizia del deplorevole atto vandalico di cui è stato oggetto la statua della Madonnina di Medjugorie. Bruno ha riferito dell’accaduto nel corso della conferenza stampa di presentazione della Befana del Poliziotto, iniziativa del sindacato di polizia Coisp di cui la Provincia di Catanzaro è partner, svolta questa mattina alla Ubik.
«Il Parco delle Biodiversità mediterranea è un’eccellenza della nostra provincia, un fiore all’occhiello della città di Catanzaro Capoluogo di Regione e del Paese – ha detto ancora il presidente della Provincia di Catanzaro -. Su questa importante struttura abbiamo investito e continueremo ad investire nonostante il difficile momento economico che continuano a vivere gli Enti intermedi, perché è un patrimonio collettivo da preservare e chiediamo a tutti di essere parte attiva nella tutela del Parco. Anche questo impegno rientra nel dovere civico e nella cultura della legalità che ci sforziamo di diffondere a partire dal rispetto della natura, delle strutture sportive e ludiche, delle opere d’arte che troppo spesso ancora sono oggetto di danneggiamenti ed episodi di inciviltà – ha concluso Bruno -. Ancora una volta devo ricordare che continuare a spendere risorse per riparare danni causati dall’inciviltà diffusa, significa purtroppo sottrarre fondi che potrebbero essere invece destinati ad incrementale i servizi e aumentale la qualità di quelli esistenti. Aiutateci a volere ancora più bene al Parco, a preservare questo bene comune. Vigilate e denunciate con noi».

 

Insegue moglie per la strada con un’ascia, arrestato

LAMEZIA TERME (CZ) – Un 34enne di nazionalità bulgara è stato arrestato dagli uomini della Polizia di Stato lametina con l’accusa di maltrattamenti in famiglia, lesioni e porto abusivo di arma. L’uomo ha inseguito la moglie cercando di colpirla con un’ascia e, solo dopo essersi accorto della presenza della polizia, ha deciso di disfarsi dell’arma posta successivamente sotto sequestro. Il Gip ha disposto una misura di divieto relativa all’avvicinamento verso la donna e ai luoghi frequentati da lei e dai suoi figli. La donna, per evitare di essere colpita dall’uomo, si era rifugiata in casa. Alla vista degli agenti quest’ultima è uscita e ha raccontato dell’episodio al personale delle forze dell’ordine affermando di essere stata maltrattata già diverse volte ma di non aver presentato denuncia per paura di ricevere ritorsioni. (foto di repertorio)

Sequestro beni per un valore di 11 milioni di euro

CATANZARO – I finanzieri del Comando provinciale di Catanzaro hanno sottoposto a sequestro dei beni immobili per un valore stimato di oltre 11 milioni di euro. Il provvedimento si è reso necessario nei confronti dei titolari di un’impresa operante nel settore della produzione di biocarburanti: il tutto è stato disposto dalla procura regionale della Corte dei Conti di Catanzaro. Gli uomini delle Fiamme Gialle si sono concentrati sulla citata impresa in relazione ad alcuni finanziamenti nazionali e comunitari. In particolare, la società ha beneficiato di agevolazioni a fondo perduto, a carico di fondi strutturali, concesse dal Ministero dello Sviluppo Economico per la realizzazione di un programma di investimento localizzato nella provincia di Catanzaro. L’importo ammonta ad una cifra pari a 15 milioni di euro di cui oltre 11 già percepiti. L’attività di accertamento ha permesso di scoprire diverse condotte illecite, sotto il profilo contabile, in merito al non corretto impiego dei fondi comunitari producendo, nei fatti, un grave danno erariale. Gli immobili sequestrati in varie regioni del Centro e del Sud Italia fanno capo alla società e a soggetti coinvolti nel procedimento. (foto di repertorio)

 

Banche, 16 indagati per appropriazione indebita

VIBO VALENTIA – Sedici persone risultano indagate nell’ambito di un’inchiesta, riguardante i vertici dell’ex Banca di credito cooperativo di Maierato, relativa al periodo precedente rispetto all’ingresso nella Bcc del Vibonese tramite la fusione con il medesimo istituto bancario di San Calogero. Secondo le indagini, l’accusa è di appropriazione indebita per una cifra pari a 1,5 milioni di euro oltre alla violazione del Testo unico del sistema bancario. Il tutto è nato da alcuni accertamenti condotti dagli uomini della Guardia di Finanza su disposizione della procura vibonese.

Cinquantenne ferito con colpi di pistola alle gambe

CATANZARO – Un uomo di 50 anni, Francesco Di Bona, è stato ferito alle gambe nel quartiere Lido di Catanzaro con alcuni colpi di arma da fuoco sparati da persone non identificate. L’episodio è avvenuto di fronte a un supermercato. Il ferito è stato portato nel pronto soccorso dell’ospedale Pugliese. Le sue condizioni, secondo quanto si è appreso, non sarebbero gravi. Sul luogo della sparatoria è intervenuta la Squadra mobile che ha avviato le indagini per ricostruire l’accaduto. Di Bona era stato coinvolto lo scorso anno in un’indagine su un traffico di sostanze stupefacenti in alcuni centri del litorale jonico catanzarese. Accertamenti sarebbero in corso, in merito alla responsabilità del ferimento, su un cittadino di origine marocchina.

Un arresto per detenzione illegale di botti

GIOIOSA JONICA (RC) – I carabinieri hanno arrestato e posto ai domiciliari a Gioiosa Jonica, Matteo Rescigno, di 21 anni, con l’accusa di detenzione illegale di materie esplodenti e prodotti esplodenti non riconosciuti. Rescigno, già noto alle forze dell’ordine, durante una perquisizione domiciliare, è stato trovato in possesso di quattro batterie di tubi da lancio di fuochi di artificio, due ordigni verosimilmente esplosivi tipo fuochi d’artificio e altri due ordigni esplosivi artigianali. Tutto il materiale trovato nell’abitazione del ventunenne è stato posto sotto sequestro.