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Tre persone denunciate per guida in stato di ebbrezza

RENDE (CS) – Nel giorno di Capodanno i militari dell’Aliquota Radiomobile del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Rende, hanno deferito in stato di libertà un 24enne di Castrovillari, un 30enne cosentino e una 24enne di Villavicencio (Como), per il reato di “Guida in stato di ebbrezza”. I militari operanti, nel corso di servizio di controllo della circolazione stradale effettuato nella nottata di capodanno, hanno sottoposto i tre automobilisti a test etilometrico riscontrando un tasso alcolemico nel sangue superiore ai limiti consentiti dalla Legge. Le patenti di guida sono state immediatamente ritirate e le autovetture affidate a persone idonee alla guida.

Arrestato per possesso di armi da guerra

REGGIO CALABRUA – Un uomo di 38 anni C.R. è stato arrestato dalla Guardia di finanza a Reggio Calabria con l’accusa di detenzione illegale di armi. Nascondeva, infatti, in un garage e nell’annesso giardino un piccolo arsenale di armi e munizioni.

I finanzieri, nel corso delle attività di controllo del territorio, hanno effettuato una perquisizione nelle pertinenze dell’abitazione dell’uomo, con l’ausilio di unità cinofile, trovando due pistole clandestine, un’altra pistola ed un fucile a canne parallele mozzate oltre a sette caricatori con il relativo munizionamento. Le armi erano state avvolte da più strati e contenute in involucri di cellophane resi impermeabili e sotterrati nel perimetro del fabbricato. Il fucile, smontato in più parti con le relative munizioni, era invece custodito all’interno di un tubo di plastica sigillato nascosto da alcune piastre di marmo.

Sono in corso accertamenti per verificare la provenienza delle armi e il loro eventuale utilizzo in azioni criminali.

Capodanno, sono 5 i feriti per i botti in Calabria. Uno perde occhio

COSENZA – E’ di cinque feriti, di cui uno solo più grave e che ha perso l’occhio destro, il bilancio dei botti di Capodanno in Calabria. A Palmi, nel reggino, l’esplosione di un petardo ha provocato lo scoppio del bulbo oculare ad un uomo di 48 anni. Sempre nella zona della Piana di Gioia Tauro, a Polistena, c’è da registrare anche l’episodio di un probabile colpo di arma da fuoco all’interno di un’abitazione che, però, non ha provocato alcun danno. Due feriti lievi in provincia di Catanzaro tra cui un minore del capoluogo che ha riportato un’ustione alla mano destra e un uomo di 48 anni, di Lamezia Terme, rimasto ferito lievemente alla gamba sinistra. Le altre due persone, con ferite leggere, sono della provincia di Vibo Valentia rispettivamente di Acquaro e San Gregorio d’Ippona e se la sono cavata con delle semplici medicazioni. Tutto tranquillo, invece, nelle province di Cosenza e Crotone.

Nascondeva in auto botti illegali, in manette un ricercato

COSENZA – Aveva fatto scoppiare alcuni petardi e alla richiesta di esibire un documento, dopo avere tentato di fornire false generalità, si è dato alla fuga. Vladimiro Lucia, ricercato per introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi e ricettazione emesso dalla Procura di Castrovillari il 31 dicembre 2015, è stato arrestato dalla Polizia di Stato di Cosenza. Lucia, dopo un breve inseguimento, è stato fermato dai poliziotti che, a seguito di perquisizione a bordo della sua autovettura, hanno trovato all’interno del bagagliaio materiale pirotecnico di IV e V categoria. In particolare sono stati trovati 48 candelotti “Max Bomber”, 34 razzi “Saturno”, sei colpi “Candela romana” e quattro batterie di tubi monocolpo di vario tipo. Il materiale esplodente è stato sottoposto a sequestro. Lucia è stato anche denunciato per false attestazioni sulla propria identità personale e detenzione illegale, ai fini di vendita, di materiale esplodente e esplosivo.

Nascondeva pistola e munizioni nell’armadio, arrestato 49enne

SAN FERDINANDO (RC) – Un uomo di 49 anni, Roberto Laganà, già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato in flagranza di reato a San Ferdinando dai carabinieri per detenzione abusiva di armi e munizioni, armi clandestine e munizionamento di guerra. L’ uomo aveva nascosto in un armadio di casa una pistola clandestina e diverse munizioni non dichiarate.
I militari della Compagnia di Gioia Tauro, a seguito di una perquisizione domiciliare nell’abitazione di Laganà, hanno trovato, all’interno di un involucro di plastica nascosto dentro l’armadio le armi e il munizionamento. A Laganà, in misura cautelare, sono stati ritirati un fucile e 104 cartucce ” a pallini”, trovate durante la perquisizione ma risultate regolarmente denunciate all’autorità.

Sequestrati 200 chili di materiale pirotecnico illegale

CROTONE – Due quintali di fuochi d’artificio illegali sono stati sequestrati nell’ambito di diverse operazioni, realizzate dagli agenti della Questura di Crotone, mirate nel contrastarne la vendita. Due persone sono state denunciate per i reati di fabbricazione e commercio illegale di materiale pirotecnico. Il personale pitagorico è stato supportato dagli agenti di Cosenza e dagli artificieri di Catanzaro. Nei pressi di un rudere al Parco delle Rose, gli agenti hanno trovato uno scatolone con all’interno materiale illegale, tra cui 18 “cipolle”, che è stato rimosso e distrutto in sicurezza.

La restante parte, cinque scatole, per un totale di 70 chilogrammi, è stata rinvenuta nell’abitazione di un 28enne: l’uomo è stato denunciato. A Isola Capo Rizzuto un ambulante, senza autorizzazione, è stato trovato in possesso di 30 chili di botti illegali. Il commerciante, al quale sono stati sequestrati altrettanti chili di materiale, è stato sanzionato con una multa di oltre 5 mila euro. (foto di repertorio)

Frode nell’esercizio del commercio, denunciati

MONTALTO UFFUGO (CS) – I militari della Stazione di Lattarico hanno deferito in stato di libertà un 59enne di Montalto per il reato di “frode nell’esercizio del commercio”. L’uomo veniva fermato con il suo autocarro, durante un controllo alla circolazione stradale, con all’interno 31 bombole GPL per uso domestico destinate alla vendita porta a porta. Dalle verifiche condotte sono emerse anomalie sui documenti di trasporto oltre alla pericolosità in merito al trasporto del materiale altamente infiammabile. A bordo del mezzo sono stati rinvenuti 61 tappi di colore blu utilizzati come falsi sigilli relativi all’azienda di sua proprietà: il materiale è stato posto sotto sequestro.

Un episodio simile è accaduto anche ad una 32enne cosentina sempre per il medesimo reato. I militari, durante un controllo, hanno fermato il marito della donna. Dalla indagini è emerso che quest’ultima, in qualità di legale rappresentante di una società di fornitura GPL a Montalto, si era indebitamente appropriata di diverse bombole riempiendole e trasportandole senza i sigilli di garanzia: anche in questo caso il materiale è stato sequestrato.

Ricercato per ricettazione, arrestato un latitante

SCHIAVONEA (CS) – Su di lui pendeva un ordine di cattura, emesso il 29 ottobre scorso dalla procura di Pistoia, per ricettazione. L’uomo, un 55enne originario di Marina di Gioiosa Ionica, è stato arrestato dai finanzieri del Gruppo di Sibari nella tarda serata di ieri nel corso di un servizio di controllo del territorio nella frazione Schiavonea del comune di Corigliano Calabro. I militari hanno sottoposto ad accertamenti ed identificazione alcune persone e hanno deciso così di controllare una coppia, uomo e donna, che stavano camminando lungo una strada comunale scarsamente illuminata. Alla richiesta dei militari di fornire le proprie generalità, la donna ha mostrato la propria carta d’identità, al contrario l’uomo, pur dichiarando le proprie generalità, ha affermato di non avere dietro il documento. Da una serie di accertamenti nelle banche dati interforze, è emerso che il 55enne era latitante. L’uomo è stato arrestato mentre la donna, rumena, è stata denunciata a piede libero per favoreggiamento personale.

Capodanno, innalzati i livelli di sicurezza a Cosenza

COSENZA – Si è tenuta nella Prefettura di Cosenza una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal prefetto, Gianfranco Tomao, a cui hanno preso parte il Procuratore della Repubblica, Mario Spagnuolo, il sindaco, Mario Occhiuto, ed i vertici delle forze dell’ordine e del Comando provinciale dei vigili del fuoco. «Tra gli argomenti all’ordine del giorno la pianificazione delle misure di vigilanza e controllo del territorio in vista dei programmati eventi di fine anno. Nel corso della riunione sono stati previsti specifici dispositivi di sicurezza e di controllo ed è stato deciso di innalzare i livelli di sicurezza e di rafforzate le misure in particolare per la notte del 31 dicembre, in occasione del programmato concerto in piazza Bilotti a Cosenza. Interventi che sono stati decisi – conclude la Prefettura – pur in assenza di specifici allerta per il territorio cosentino, ma necessari in relazione alla situazione generale, che richiede la massima attenzione».

‘Ndrangheta, chieste condanne per 220 anni

VIBO VALENTIA – Il pm Marisa Manzini al termine della sua requisitoria protrattasi per tre giorni ha chiesto un ammontare di 220 anni di reclusione per le 21 persone imputate nel processo “Black Money”, tutte presunte affiliate alla cosca Mancuso della ‘ndrangheta e accusate, a vario titolo, di associazione mafiosa e altri reati. Le richieste di condanna vanno da un massimo di 29 anni ad un minimo di due anni e sei mesi. La più alta è stata inflitta a Giovanni Mancuso, mentre per Agostino Papaianni sono stati chiesti 28 anni e sei mesi e 27 anni per Antonio Mancuso. Nella sua requisitoria il pm Manzini ha sottolineato che la cosca Mancuso é rimasta attiva anche dopo la sentenza definitiva del processo “Dinasty-Affari di famiglia” del 2008 che certificò per la prima volta in via giudiziaria l’esistenza del clan i cui vertici furono decapitati nell’ottobre del 2003 con un blitz della Squadra mobile di Vibo e della stessa Dda nell’ambito di un’inchiesta coordinata proprio dal pm Manzini.