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Serrati controlli dei Carabinieri nel cosentino

RENDE (CS) – Continuano le attività di controllo e prevenzione sul territorio della provincia cosentina ad opera degli agenti della Compagnia Carabinieri. Nella serata di ieri, 18 novembre, gli agenti della Stazione Carabinieri di Luzzi hanno rintracciato e tratto in arresto un uomo (60 anni), originario di Luzzi, sul cui conto pendeva un provvedimento di carcerazione. L’uomo, infatti, doveva ancora espiare la pena di 11 mesi e 28 giorni di detenzione carceraria per tentato furto aggravato in concorso e ricettazione, per aventi accaduti a Rende nel 2014. L’arrestato è stato quindi condotto presso la sua abitazione in regime di arresti domiciliari.

Nel pomeriggio di ieri, inoltre, a San Fili, un uomo di 69 anni è stato deferito in stato di libertà per reato di maltrattamento di animali. I militari della Compagnia di San Fili, in seguito a un sopralluogo compiuto con gli uomini dell’Asp di Cosenza – Distretto di Rende – Servizio Sanità Animale, hanno potuto accertare che l’uomo teneva in un casolare di sua proprietà due cani da caccia in pessime condizioni igienico-sanitarie. Nel corso della verifica, è stato rinvenuto un cinghiale illecitamente custodito e posto sotto sequestro.

In serata, nel territorio di Rende una 35enne cosentina è stata deferita in stato di libertà per guida in stato di ebbrezza. La sua patente è stata ritirata e la vettura affidata a persona idonea alla guida. Un 26enne di Cosenza, invece, è stato segnalato alle autorità come consumatore di sostanze stupefacenti. Nelle sue tasche, a seguito di perquisizione, sono stati rinvenuti 3 grammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana.

Truffe ad anziani, due arresti a Cosenza

COSENZA – Armando Mosciaro e Antonella Salerni rispettivamente di 39 e 48 anni sono stati arrestati questa mattina dalla Squadra Mobile su esecuzione di una misura cautelare richiesta dalla Procura di Cosenza. l’uomo e la donna erano dediti a furti e truffe a danni di persone anziane. Approfittando dell’ingenuità delle vittime la coppia riusciva ad entrare in confidenza la persona presa di mira e, dopo averne conquistato anche la fiducia presentandosi come moglie del questore o come appartenente all’Arma dei Carabinieri, si dimostravano disponibili ad entrare in casa fino dove, venivano accolti amorevolmente dall’anziano di turno. A quel punto con banali stratagemmi, come andare in bagno, si introducevano nella stanza da letto e li si impossessavano degli oggetti personali e di valore delle vittime. In altre occasioni invece avvicinandosi a donne anziane veniva offerto loro di accompagnarle a fare spesa nei supermercati per poter avere l’occasione, dopo averne conquistato la fiducia, di sfilare l’oro indossato.

arrestatiI metodi messi in atto con spregiudicatezza e maestria hanno dimostrato che la coppia agiva dopo un attento studio delle vittime di turno, avendone accuratamente verificato abitudini e movimenti.

I particolari sono stati resi noti questa mattina nella sede della Questura di Cosenza durante la conferenza stampa dove hanno preso parte, il dott. Falcone ed il capo della squadra mobile Giuseppe Zanfini.

L’arresto è avvenuto dopo una mirata attività volta a prevenire, informare e reprimere il fenomeno delle truffe agli anziani, aumentato notevolmente e al quale è stata dedicata una campagna del Ministero Non siete soli, chiamateci sempre. L’iniziativa si concretizza, oltre che con gli spot ideati da Gianni Ippoliti, divulgati attraverso i siti web della Polizia di Stato oltre che sulle reti televisive nazionali, anche con incontri organizzati presso le parrocchie tra gli anziani e gli uomini e donne della Polizia di Stato.

Duro colpo alla cosca Condello, sedici arresti

REGGIO CALABRIA – Dalle prime ore di questa mattina, i carabinieri del ros e del comando provinciale di Reggio Calabria stanno eseguendo un provvedimento di custodia cautelare nei confronti di 16 affiliati all’associazione ‘ndranghetista dei Condello-Imerti. L’operazione è legata all’indagine che tre giorni fa ha portato all’arresto di altri 26 fiancheggiatori del latitante Domenico Condello, consegnato alla giustizia nel 2012 dal Ros dopo oltre 20 anni di ricerche. Gli arrestati sono ritenuti responsabili anche di numerose estorsioni nell’area metropolitana di Reggio. (foto di repertorio)

Grave incidente sulla 106, otto feriti. Coinvolti tre carabinieri

BADOLATO – Grave incidente stradale lungo la statale 106 jonica, tra gli abitati di Badolato e Santa Caterina allo Jonio. Un furgone con a bordo cinque cittadini senegalesi, per cause in corso di accertamento, si è scontrata violentemente contro un’auto dei carabinieri. Otto le persone ferite, tra cui uno in gravi condizioni trasportato in elisoccorso all’ospedale Pugliese di Catanzaro. Si tratta di uno dei tre militari. Secondo quanto si è appreso i sanitari stanno tentando di strapparlo alla morte. Sul posto anche il personale dell’Anas e del 118. Notevoli i disagi alla circolazione con lunghe code e traffico bloccato per diverse ore. (Foto della pagina facebook “Basta vittime sulla SS. 106)

 

Rapinata la Mediocrati di Rende, 130 mila euro il bottino

RENDE – Ammonta a circa 130 mila euro il bottino di una rapina compiuta ai danni della filiale di Via Kennedy a Roges di Rende della Banca di Credito Cooperativo Mediocrati. Secondo quanto si è appreso, gli autori del colpo sarebbero tre persone i quali si sono introdotti all’interno dell’istituto di credito armati di taglierino, col quale hanno minacciato clienti e direttore. Poi hanno dovuto attendere un quarto d’ora circa per l’apertura della cassaforte. Nel frattempo hanno sequestrato alle persone presenti all’interno della banca telefoni e smartphone, riuscendo a non scatenare il panico. Una volta arraffato il denaro hanno fatto perdere le proprie tracce, probabilmente fuggendo a piedi. Sul posto i carabinieri della compagnia di Rende che hanno raccolto le testimonianze e visionato le telecamere di sorveglianza.

Rete fognaria di Saracena, deferito il sindaco e il responsabile dell’ufficio tecnico (VIDEO)

parte-condottaSARACENA (CS) – Gli uomini del Nipaf hanno nei giorni scorsi accertato lo scarico sul suolo di parte delle acque reflue provenienti dalla rete fognaria pubblica del Comune di Saracena . L’attività coordinata dalla Procura della Repubblica di Castrovillari, è scaturita a seguito di una denuncia ed ha interessato gran parte della rete fognaria del Rione S.Pietro. In particolare si è accertato che i liquami, maleodoranti e di colore torbido e con residui di materiale solido,  provenienti da una condotta della rete fognaria, dopo essersi incanalati, formano una cascata che attraverso un costone scende fino al letto del Torrente Garga, con conseguente danneggiamento ed alterazione dell’equilibrio chimico e biologico delle sue acque. Un ulteriore punto di scarico delle acque reflue, che confluisce sempre all’interno del Torrente Garga, è stato inoltre scoperto nei pressi della Centrale Idroelettrica di proprietà dell’ Enel a valle dell’abitato di Saracena. A seguito di tali accertamenti si è provveduto al sequestro di un pozzetto e di una parte della condotta fognaria oltre allo scarico rinvenuto nei pressi della centrale idroelettrica. Si è inoltre provveduto al deferimento del Sindaco e del responsabile dell’Ufficio Tecnico per violazione alla normativa ambientale. In particolare è stato violato il divieto di scarico di acque reflue sul suolo e negli strati superficiali del sottosuolo, omettendo il trattamento delle acque provenienti dagli stessi con conseguente immissione nel Torrente Garga. L’attività di controllo ha interessato anche l’impianto di depurazione comunale situato in località S.Vito nel quale sono stati rinvenuti all’interno dei letti di essiccamento un cospicuo quantitativo di fanghi di depurazione ricoperti di vegetazione i quali non sono stati smaltiti per come previsto dalla normativa vigente. Per tale motivo si è provveduto al deferimento per gestione illecita di rifiuti del responsabile dell’Azienda Pluriservizi del Comune che gestisce l’impianto.  Questi controlli  rientrano in una vasta attività d’indagine sulla depurazione che il Corpo Forestale da mesi sta effettuando in Provincia di Cosenza e che ha portato a diversi sequestri. A Saracena gli accertamenti stanno proseguendo poiché dai primi riscontri pare che tutto il rione oggetto del controllo non sia connesso al depuratore.
https://youtu.be/bt4exWv2LDE

Deteneva una pistola e un passamontagna in auto. Arrestato diciannovenne di Locri

carabinieriarrestoLOCRI (RC) – Aveva in auto una pistola calibro 9 clandestina e un passamontagna. Un diciannovenne di Locri, è stato arrestato dai carabinieri  per detenzione di arma clandestina e ricettazione. Un minore che era in compagnia del ragazzo è stato denunciato. I militari, nel corso di servizio di controllo del territorio, hanno fermato il giovane alla guida di un’auto e, dopo avere notato un certo nervosismo, da parte sua hanno proceduto ad una perquisizione personale e veicolare.L’arma e il passamontagna erano stati nascosti sotto il sedile del conducente della vettura. Il materiale è stato sequestrato.

Rende, continua il servizio di controllo del territorio

RENDE (CS) – Nella nottata appena trascorsa, i militari della Compagnia di Rende hanno deferito in stato di libertà un 35enne e un 28enne, entrambi cosentini, per il reato di “Guida in stato di ebbrezza”. Nel corso di servizio di controllo della circolazione stradale effettuato due automobilisti sono stati sottoposti al test etilometrico riscontrando un tasso alcolemico nel sangue superiore ai limiti consentiti dalla Legge: per entrambi patente ritirata. Durante la stessa attività di controllo, un 29enne è stato segnalato alla Prefettura di Cosenza poichè, a seguito di una perquisizione personale, lo stesso aveva con sè 1,5 grammi di marijuana. (Foto di repertorio)

 

Arrestata ladra di gioielli

AFRICO (RC) – Una donna di origini romene, Bianca Cornelia Campean, di 30 anni, è stata arrestata e posta ai domiciliari dai carabinieri per furto. La donna si era infatti introdotta furtivamente in un’abitazione di Africo Nuovo per impossessarsi di oggetti di valore ma è stata sorpresa dalla proprietaria mentre rovistava tra i cassetti. I militari, subito avvisati telefonicamente dalla vittima, sono intervenuti riuscendo a risalire all’identità della donna che è stata individuata e bloccata.
La trentenne, già nota alle forze dell’ordine, era stata denunciata nelle scorse settimane dai carabinieri di Bruzzano Zeffirio per ricettazione e possesso di chiavi e grimaldelli alterati. Recuperati gli oggetti che erano stati rubati poco prima del valore di circa mille euro. (Foto di repertorio).

Crotone, abuso su minorenne. Cinquantatreenne in manette

CROTONE – Un uomo di 53 anni è stato arrestato dagli agenti della squadra Mobile di Crotone con l’accusa di violenza sessuale aggravata nei confronti di una ragazza di tredici anni. La vicenda è stata raccontata dalla vittima soltanto ad ottobre, quando dopo esser stata portata in ospedale si è scoperta la presenza di una gravidanza di circa cinque mesi. La giovane ha raccontato di essere stata più volte costretta ad avere rapporti sessuali con l’uomo e che in un’occasione lui le aveva messo le mani addosso inducendola a dirgli che avrebbe raccontato tutto alla madre. Le indagini sono state coordinate dal pm Riello e hanno dimostrato la fondatezza delle accuse da parte della tredicenne, inserita all’interno del protocollo viola, che ha il compito di garantire protezione e privacy alle vittime di violenze e abusi.
Il cinquantatreenne è stato rinchiuso nella casa circondariale. Le vicende sono state riportare ai giornalisti dal questore di Crotone, Claudio Sanfilippo, e dal capo della squadra Mobile, Fabio Zampaglione.Violenza

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