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Cosenza piange Eduardo Tarsia, fondatore dell’Officina delle Arti

Cosenza piange la scomparsa di Eduardo Tarsia, noto in città per aver fondato l’Officina delle Arti, un teatro nella sede di una vecchia e ormai in disuso centrale elettrica. Quel sogno Eduardo Tarsia lo aveva realizzato insieme ad alcuni amici il 13 giugno del 2010. Lo straordinario luogo d’incontro di decine di artisti nazionali e internazionali, la palestra per attori e registi calabresi, lo spazio usato da musicisti di talento del jazz contemporaneo.

Lottò per salvare il suo amato teatro, dopo la chiusura forzata determinata dalla pandemia da Covid, e fu costretto a chiudere a causa di mancanza di risorse economiche.

“Noi non abbiamo mai chiesto fondi dalle istituzioni» spiegava il fondatore del teatro in un’intervista «ma occasioni. Mi spiego meglio: avremmo voluto che il nostro teatro venisse utilizzato per organizzare manifestazioni, presentazioni di libri, iniziative culturali e invece… niente. Non è accaduto nulla di tuto questo!”.

Fermato con 100 dosi di hashish: i Carabinieri arrestano un ragazzo di Rossano

I Carabinieri della Stazione Carabinieri di Rossano, con il supporto di quelli della Radiomobile del Reparto Territoriale di Corigliano Rossano, nell’ambito dei servizi pianificati per contrastare i traffici illeciti delle sostanze stupefacenti e per controllare i luoghi di abituale aggregazione dei giovani, attuati con il coordinamento della Procura della Repubblica di Castrovillari, diretta dal Dott. Alessandro D’Alessio, hanno arrestato un giovane incensurato di Rossano, nei confronti del quale sono stati raccolti dei gravi indizi di colpevolezza in ordine al reato di detenzione di sostanze stupefacenti per finalità di spaccio.   

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Tentati omicidi ed estorsioni, blitz alla ‘ndrangheta con arresti e sequestri di beni

REGGIO CALABRIA – La Polizia di Stato, con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, sta eseguendo dalle prime ore di oggi diverse misure cautelari e sequestri di beni a carico di soggetti indagati per associazione mafiosa ed altri reati.

Gli indagati sono ritenuti affiliati alle cosche di ‘ndrangheta Libri e Tegano-De Stefano di Reggio Calabria. Nella città dello Stretto ed in altre località italiane i poliziotti stanno eseguendo numerosi provvedimenti restrittivi disposti dal Gip a carico di soggetti indiziati, a diverso titolo, e allo stato del procedimento in fase di indagini preliminari, dei reati di associazione mafiosa, estorsione, tentato omicidio, detenzione illegale di armi, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

L’indagine condotta dalla Squadra Mobile, in particolare, ha colpito presunti esponenti delle cosche Libri e Tegano-De Stefano del mandamento centro di Reggio, tra le quali vigeva un accordo spartitorio per le estorsioni da eseguire in alcune aree della città. Contestualmente all’esecuzione dei provvedimenti restrittivi è in corso il sequestro preventivo di 11 società riconducibili ad imprenditori a cui viene, invece, contestato il reato di concorso esterno in associazione mafiosa.

San Giovanni in Fiore, sindaca insultata e intimidita da ex percettori del reddito di cittadinanza

SAN GIOVANNI IN FIORE (CS) – «Ho provveduto a querelare un manipolo di facinorosi che ieri sera avevano colpito a pugni la mia macchina nella piazza del Municipio, dopo avermi accerchiato nel tentativo di intimorirmi con prepotenza». A raccontarlo è lo stesso sindaco Rosaria Succuro di San Giovanni in Fiore che sottolinea come «per tutto il pomeriggio costoro avevano insultato me e l’intera giunta e in sostanza, con il loro comportamento incivile, avevano complicato il lavoro dei dipendenti comunali nel rientro pomeridiano».

«Soltanto grazie al pronto intervento di due carabinieri non è successo il peggio. Gli autori del fatto, che ho individuato – prosegue Rosaria Succurro – si erano qualificati come già percettori del Reddito di cittadinanza. Nei giorni scorsi avevo ricevuto una delegazione di ex beneficiari della misura, cui avevo chiesto di darmi i loro curricula da portare al Centro per l’impiego di Cosenza, vista la notevole richiesta di lavoro che c’è in questo periodo».

«Non ci arrenderemo mai – sottolinea la sindaca Succurro – ai ricatti e alle intimidazioni. Se lo facessimo, legittimeremmo una cultura della prevaricazione che negli anni ha procurato tanto male alla Calabria e ai calabresi, determinando ingiustizie e squilibri impressionanti. I protagonisti dell’atto di ieri sera credono di poter violare le regole civili a piacimento, di piegare con la forza le istituzioni pubbliche alla loro volontà. Fino a quando sarò sindaco, la violenza non entrerà mai in municipio». «Il sindaco – conclude Succurro – tutela i diritti di tutti i cittadini che osservano le regole e che rappresentano i loro bisogni nel rispetto delle istituzioni pubbliche».

Occhiuto: “solidarietà a Succurro, nessuna giustificazione”
“Solidarietà e vicinanza a Rosaria Succurro, sindaco di San Giovanni in Fiore e presidente della Provincia di Cosenza, oggetto di una violenta aggressione avvenuta ieri da parte di alcuni ex percettori del reddito di cittadinanza. Noi in Calabria stiamo lavorando per creare nuove opportunità e per tentare di non lasciare indietro nessuno, ma episodi del genere non potranno mai trovare alcun tipo di giustificazione e vanno condannati con ferma convinzione. L’unica via da perseguire resta, attraverso l’impegno profondo delle istituzioni, lo sviluppo economico dei nostri territori, per il miglioramento delle condizioni di vita delle loro comunità”. Lo afferma in una nota Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria.

La solidarietà del sindaco di Catanzaro
“Esprimo tutta la mia solidarietà alla collega Rosaria Succurro, sindaca di San Giovanni in Fiore e presidente di Anci Calabria, vittima di una intollerabile aggressione da parte di alcuni violenti, il cui comportamento non merita giustificazione alcuna”. Sono le parole del sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita. “È vero che i sindaci siamo esposti alla rabbia sociale scaturita da provvedimenti sui quali tanti di noi hanno espresso riserve e perplessità, proprio per le conseguenze che avrebbero potuto innescare. Ma trascendere nella violenza è qualcosa che va respinta con la massima nettezza perché non esistono ragioni che possano legittimarla. La Città Capoluogo di Regione è quindi vicina a Rosaria Succurro, nella certezza che niente potrà scalfire la sua determinazione e la linearità del suo agire sempre nel solco della legalità”.

Pappaterra: “al fianco di Succurro per lotta di civiltà”
“Apprendo con grande dispiacere dell’intimidazione subita ieri sera dal Sindaco di San Giovanni in Fiore, Rosaria Succurro. Una notizia che fa male per quello che lei rappresenta anche nella sua veste di Presidente della Provincia e per questo simbolo collettivo degli amministratori che, soprattutto al Sud, provano ogni giorno a lavorare per appianare le diseguaglianze che interessano sempre più cittadini”. Lo dichiara il sindaco di Mormanno, Paolo Pappaterra.

“Ma questo non significa che gli amministratori pubblici possano diventare il parafulmine delle discrasie di un sistema che accentua il disagio e il bisogno. Per questo esprimo la mia più profonda solidarietà a Rosaria Succurro, ribandendo che nessuna istituzione pubblica deve cedere a ricatti ed intimidazioni, ma – come bene ha fatto il Sindaco di San Giovanni in Fiore – denunciare a voce alta e nelle sedi opportune quanti tentano di ottenere con la forza e la prevaricazione ciò che si aspettano e che forse non è dovuto loro”.

Graziano «Comprensibile la disperazione, ma la violenza non è giustificabile. Mai!»
«L’azione intimidatoria nei confronti del Sindaco e presidente della Provincia di Cosenza, Rosaria Succurro, ad opera di alcuni facinorosi ex percettori di Reddito di Cittadinanza, va condannata senza alcuna giustificazione, alcuna» È quanto dichiara il consigliere regionale di Azione, Giuseppe Graziano, esprimendo vicinanza e solidarietà a Rosaria Succurro per l’azione violenza di cui è stata vittima nella serata di ieri. «Viviamo un momento storico critico, molto particolare, le cui cause trovano origine anche in decisioni sbagliate, anzi, completamente errate fatte dai governi nazionali negli anni passati sull’onda del populismo. Correre ai ripari non è semplice ma per uscire fuori da questo momento di impasse serve la collaborazione di tutti e serve che ognuno faccia la sua parte, anche nelle difficoltà».

Straface «escalation preoccupante»
Anche Pasqualina Straface, Presidente della Terza Commissione Regionale Sanità, Attività Sociali, Culturali e Formative ha espresso solidarietà e affettuosa vicinanza a Rosaria Succurro. “Questa escalation di violenza verso gli amministratori della cosa pubblica è sempre più preoccupante ed è frutto di scelte politiche errate fatte dai governi passati che hanno preferito puntare su sussidi senza scopo piuttosto che creare le condizioni per un vero e proprio inserimento lavorativo dei cittadini. Oggi stiamo pagando quelle scelte con un clima di violenza ed intimidazione che speriamo cessi presto. A Rosaria Succurro va tutta la mia solidarietà, certa come sono del fatto che non si farà intimidire ma continuerà a portare avanti il suo lavoro da amministratrice locale e da Presidente della Provincia con la stessa passione e caparbietà”.

Cosenza: ubriaco alla guida, senza patente e con un coltello in auto. Denunciato

COSENZA – Continuano senza sosta i servizi di controllo  del territorio svolti dalla Polizia di Stato nel territorio cittadino. Nel pomeriggio di ieri personale dell’U.P.G. e S.P. procedeva al controllo dinamico di un’autovettura con tre persone a bordo.

Gli Agenti operanti accertavano che il conducente era sprovvisto della prescritta patente di guida, a suo dire smarrita, ed a seguito della contestazione al Codice della Strada, iniziava ad assumere un atteggiamento ostile ed insofferente, atteso che sullo stesso gravavano precedenti di Polizia.

Ragion per cui, si procedeva ad effettuare un’accurata perquisizione sia sulla persona che sul mezzo con esito positivo; veniva rinvenuto un coltello a serramanico privo di marca avente lama d’acciaio della lunghezza di 6 cm .

Durante detto controllo, il soggetto iniziava a proferire frasi minacciose manifestando un costante atteggiamento palesemente volto ad impedire il compimento dell’attività di P.G., oltre a presentarsi in apparente stato di ebrezza.

Al termine del controllo lo stesso veniva deferito all’A.G. in stato di libertà per ingiustificato possesso di arma da taglio e da punta e rifiuto a sottoporsi al test alcolemico.

Anziano scomparso nel Parco della Sila, ritrovato dopo 3 giorni: sta bene

È stato ritrovato da un gruppo di cacciatori, dopo tre giorni di ricerche il 72enne scomparso nel Parco della Sila mentre era uscito a cercare funghi. A.P., originario di Mirto, sta bene ed è stato portato da un’ambulanza del 118, presso il Pronto soccorso per le cure del caso.

Nei giorni scorsi le operazioni di ricerca da parte dei tecnici delle Stazione Alpine Sila Camigliatello e Sila Lorica del Soccorso Alpino e Speleologico – CNSAS Calabria si sono concentrate in aree impervie e boschive nei dintorni dell’auto del 72enne, che era stata individuata sulla Strada Provinciale 208 nei pressi del Monte Pettinascura – Parco Nazionale della Sila. 

Sul posto erano presenti anche tecnici del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Cosenza, Vigili del Fuoco e carabinieri. Nelle ricerche sono stati impegnati anche un elicottero del Soccorso alpino guardia di finanza e uno dei vigili del fuoco.

Scomparso nel Parco della Sila: si cerca un settantenne cosentino

SAN GIOVANNI IN FIORE – Un pensionato di 72 anni, A.P., residente a Mandatoriccio (Cosenza), risulta disperso dalla prima serata in località “Fossiata”, nella Sila grande. I carabinieri di San Giovanni in Fiore, ai quali si sono rivolti i familiari del pensionato dopo il suo mancato rientro a casa, hanno attivato il Soccorso alpino e speleologico, i cui tecnici in servizio nelle Stazioni Sila Camigliatello e Sila Lorica stanno effettuando le ricerche, concentrate, in particolare, nella zona del monte Pettinascura, a 1.689 metri sul livello del mare, tra i comuni di Casali del Manco, San Giovanni in Fiore e Longobucco. Nelle ricerche sono impegnati anche I tecnici del Soccorso alpino della Guardia di finanza di Cosenza, i carabinieri ed i vigili del fuoco.

Annunziata, dopo giorni di agonia muore il 28enne Francesco Pagliaro: donati gli organi

COSENZA – Dopo una strenua battaglia all’interno delle mura dell’ospedale di Cosenza, Francesco Pagliaro, 28enne originario di Motta Santa Lucia, è morto. Il decesso è avvenuto a causa delle gravi lesioni subite in seguito a un tragico incidente avvenuto lo scorso sabato notte. Nella notte tra sabato e domenica scorsa, lungo la statale 616 che conduce a Motta Santa Lucia, il 28enne ha purtroppo perso il controllo del suo veicolo in circostanze ancora poco chiare, finendo sotto un cavalcavia in modo tragico e fatale.

La famiglia ha acconsentito al il prelievo degli organi di Francesco. Il 28enne aveva recentemente realizzato un sogno aprendo il suo salone da barbiere a Falerna. Animo altruista con grande passione per il suo lavoro, Francesco era un giovane ammirato e apprezzato sia nella vita che nella sua professione.

Tragedia a Mestre, bus precipita da cavalcavia: 21 morti e 15 feriti. Il cordoglio della Calabria

VENEZIA – Tragedia a Mestre: è stata rimossa verso le 5 del mattino la carcassa del pullman precipitato ieri sera sotto il cavalcavia, nel quale sono morte 21 persone, di cui due bambini, e 15 sono rimaste ferite.

Di queste, 5 sono in gravi condizioni. I feriti si trovano negli ospedali di Mestre, Treviso, Padova, Mirano e Dolo. Anche l’autista del mezzo, Alberto Rizzotto, trevigiano, 40 anni, è morto nello schianto. Sotto shock i suoi colleghi, che lo definiscono un conducente esperto, che svolgeva l’attività da 7 anni.

Il cordoglio della Calabria

“La Giunta della Regione Calabria esprime le più sentite condoglianze alle famiglie e ai cari delle vittime coinvolte nel tragico incidente di Mestre. Siamo vicini al sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, e al presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, che in queste ore stanno vivendo, insieme alle loro comunità, un gravissimo lutto”.

Così Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria.