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Aumenta la produzione letteraria di Arnaldo Lo Tufo

MORANO CALABRO (CS) – In edicola due nuovi libri di Arnaldo Lo Tufo. Nei giorni scorsi la presentazione ufficiale, nella suggestiva cornice del Chiostro di San Bernardino da Siena. Un’unica serata per una duplice produzione: “L’Angelo di Susan” e “Un Destino Crudele”, la prima; “Versi del cuore”, la seconda.

Si tratta, nel primo caso, di due romanzi brevi, storie diverse, con vicende narrative del tutto autonome, per certi versi opposte, eppure contigue e caratterizzate da un unico filo conduttore: il perdono, che da sempre innerva le fatiche dell’autore moranese. Un sentimento importante, declinato in tutte le sue sfaccettature. Che emerge con forza dirompente in entrambi i volumi. Passione per la vita, amore, dolore, malesseri esistenziali, percorsi drammatici a lieto fine simboleggiano il carattere dei protagonisti e rivelano il potenziale di un narratore gravido di risorse. Accolte e donate, vissute quali valori irrinunziabili e importante sostegno nel complesso divenire dell’umanità, Lo Tufo propone tra le righe intense dei suoi scritti la fede e l’amicizia quale sponda ideale per non soccombere al peso insopportabile dell’ipocrisia in una società marchiata dall’indifferenza e dal soggettivismo.

Nel secondo volume, “Versi del cuore”, mediante una poesia asciutta, epurata da eccessive preoccupazioni metriche, talvolta forse temeraria, senza bavaglio o facili conformismi, Lo Tufo si muove libero nei meandri del cuore, svelando i reconditi recessi dello spirito. Si scorge nei versi un animo semplice, non sopraffatto né condizionato da mode letterali, prossimo alle multiformi declinazioni della quotidianità. Qualità mai dissimulate né sciorinate dal bravo autore moranese, virtuoso figlio della cultura contadina meridionale.

Alla presentazione dei suoi libri, editi da youcanprint, hanno partecipato in tanti. La manifestazione si è tenuta sabato 20 settembre nel Chiostro di San Bernardino da Siena alla presenza del sindaco di Morano Calabro, Nicolò De Bartolo, dell’assessore alla Cultura, Emilia Zicari, dell’opinionista Geppo Laurito, della dr.ssa Paola Lo Prete, che ha relazionato esaurientemente sui testi, delle lettrici Francesca Motta e Teresa Rosito.

Civita…nova, ecco i vincitori dei concorsi di pittura e fotografia

CASTROVILLARI (CS) – Tre premi ex aequo per l’estemporanea di pittura, “Gli angoli dei pittori” inserita nei tanti appuntamenti del variegato cartellone della VI^ edizione di “ Civita…nova” vivere il centro storico svoltasi da 19 al 21 di settembre a Castrovillari ed organizzata dalla Pro Loco Cittadina in collaborazione con il Comune Confartigianato, Coldiretti, Confcommercio, CIA, Confesercenti e di numerosi sponsor privati. Le opere realizzate tra gli slarghi ed i vicoli del centro storico sono state giudicate da un’apposita giuria; questi i vincitori: Giuseppe De Franco, Antonio Vincenzo Giacobini e Saverio Santandrea.

Sempre all’interno di “ Civita…nova” si è svolta l’assegnazione dei premi del XXII “ Concorso fotografico“Maschere e Coriandoli” inserito nella 56^ edizione del Carnevale di Castrovillari ed organizzato dal prof Giuseppe Iazzolino. La Commissione, nel procedere all’esame delle opere pervenute, ha seguito quale criterio imprescindibile quello dell’attinenza delle fotografie al tema di questa Edizione del Concorso “Maschere e Coriandoli” – ma anche l’aspetto tecnico degli scatti pervenuti, nonché l’interpretazione da parte degli autori dell’istantaneità degli eventi carnevaleschi e la cura dei particolari. Con tali premesse, la Commissione, dopo lungo, approfondito ed accurato esame delle opere pervenute nei termini e con le modalità prescritte dal Bando, è così pervenuta – all’unanimità – alle seguenti conclusioni:

1 – De Filpo Oscar “Fiducia”, La poesia del Carnevale abilmente ritratta nello sguardo e nel costume di una bambina mediante la cura dei dettagli e l’uso del Banco e Nero;

2 – Granata Emanuela “Passione Massaia”, Il fotografo ha adeguatamente curato la parte centrale della foto mettendo in risalto lo sguardo della bambina. Nonostante alcune parti siano sovraesposte la foto è ricca di espressività;

3 – Aversa Mattia “Spazzacamino”, Anche se nella foto ci sono alcuni elementi di disturbo, la cattura di un momento personale del piccolo spazzacamino, durante la sfilata, mette in risalto la fatica della giornata ma anche il piacere di partecipare al Carnevale.

“Jazz sull’altalena dei sorrisi”, l’Associazione MEDA e Ada Montellanico insieme per far sorridere i bambini

COSENZA – La commozione è palpabile, piena è la soddisfazione per una scommessa vinta. Questa mattina nel chiostro di san Domenico, a Cosenza, è stato presentato il concerto “Jazz sull’altalena dei sorrisi”, un progetto che vede protagonisti l’Associazione di Volontariato MEDA Calabria, il CSV di Cosenza, e una grandissima cantante del panorama jazzistico italiano, Ada Montellanico. Un breve intervento dell’Assessore alla Comunicazione e al Teatro, Rosaria Succurro, introduce l’evento a cui assisteremo Sabato 27 Settembre, alle ore 21.00, presso la Sala Quintieri del Teatro Rendano. “Aprire un teatro per attività di questo genere è gratificante; abbiamo messo a disposizione il Teatro più bello della nostra città, perchè è importante portare avanti progetti di solidarietà.” La realizzazione di questo evento sarà resa possibile grazie ad una viva collaborazione tra Amministrazione Comunale e Privato Sociale, e l’Assessore alla solidarietà e coesione sociale Manfredo Piazza, è orgoglioso per l’attenzione data ad iniziative di questo tipo. “Il progetto è finalizzato alla realizzazione di un’altalena specifica per bambini disabili, un’altalena che verrà inserita in un parcogiochi già esistente, e che favorisce l’integrazione con gli altri bambini.” Ma come nasce l’Associazione MEDA? Cosa ha smosso, concretamente, l’animo del Presidente Ugo Stefano Guglielmo? “Nel 2008 sulla spiaggia di Falerna, un sabato di luglio, una ragazzina poco più che tredicenne, faceva il bagno e rideva contenta fra le braccia del suo papà. Una normalissima scena estiva con un tocco diverso: la bambina era disabile, priva di sensibilità alle gambe e rideva. Io ero seduto sotto l’ombrellone di fianco a loro e , davanti alle scene di una famiglia diversamente…uguale, ho iniziato a riflettere sulle opportunità negate e sui diritti inalienabili di quella ragazzina. Così, qualche giorno dopo, ho deciso di dare il mio contributo per la realizzazione del sogno della piena autonomia per i portatori di handicap. Nel 2009 MEDA Calabria diventa una vera Associazione di Volontariato.” E vedere che finalmente, piano piano, questo sogno sta per realizzarsi non può che commuovere chi, con impegno, costanza e amore ha lottato per i diritti dei disabili. “La serata di Sabato è mossa da un pensiero verso gli altri, sarà un successo!” Tutto questo non sarebbe stato possibile senza il contributo del CSV, Centro Servizi per il Volontariato di Cosenza, rappresentato dalla Vicepresidente Isabella Manna, la quale ci spiega brevemente in che cosa consistono i loro interventi: “Le nostre sono micro-azioni per il volontariato. Nonostante le poche risorse economiche, il lavoro di collaborazione e affiancamento è efficiente e i volontari sono stimolati.”

Ma veniamo all’evento: Sabato 27 Settembre alle 21.00 nella Sala Quintieri del Teatro Rendano, Ada Montellanico, uno dei nomi più prestigiosi della scena jazzistica nazionale, si esibirà con il chitarrista Francesco Diodati in uno dei suoi progetti più sperimentali, “Wandering”. Non potendo essere presente alla Conferenza Stampa, la cantante ha voluto rilasciare una breve dichiarazione video, in cui esprime la sua più profonda gratitudine e la più sincera gioia per poter contribuire alla realizzazione di un progetto così importante. “Ora vi chiederete: cosa c’entra il Jazz con la solidarietà? Beh, il Jazz ha da sempre, nella sua radice più profonda, una spinta solidale e sensibile.” Niente da aggiungere quindi, perchè una serata così vale solo la pena di essere vissuta in prima persona. Certo è che, come ha precisato Isabella Manna “se riuscissimo a promuovere altre attività per far emergere il senso del dono nella nostra società sarebbe bellissimo”.

Il costo dei biglietti è di 10 euro, ma sarà possibile effettuare donazioni di importo superiore. Per informazioni contattare il num. 3776811914 o il profilo Facebook Meda Calabria.

Silvia Rio

 

Presentazione del progetto ‘Giornalisti d’Azione’: Carlo Freccero tra gli ospiti

RENDE (CS) – ‘Giornalisti d’Azione’ ,dopo aver mosso i primi passi su Facebook, si avvia a diventare una vera e propria associazione che mira a far collaborare fruttuosamente i giornalisti calabresi, rimarcando l’importanza del mestiere del giornalista, spesso scarsamente considerato e soggetto a sfruttamento e abusivismo, in Calabria più che in altri contesti . Il vero e proprio ‘taglio del nastro’ si terrà il prossimo 27 settembre durante l’incontro “Media tradizionali e giornalismo 2.0”, presso il Museo del Presente di Rende. All’evento sarà presente Carlo Freccero, profondo conoscitore del mezzo televisivo ,con all’attivo la direzione ed il rilancio di diverse emittenti nazionali ed internazionali. Interverrà poi Antonio Tursi, docente,scrittore ed esperto di nuovi media. L’incontro vedrà la partecipazione di varie emittenti televisive regionali (Esperia Tv, Calabria Tv, Telitalia,Telespazio Tv e Business Channel) e potrà essere seguito in diretta streaming grazie alla società Component Produzioni Tv Lamezia Terme.

Miss Rende 2014:una donna libera che deve essere rispettata

Locandina dell'evento

La manifestazione, inserita nel programma del Settembre Rendese, avrà come tema “Il rispetto della donna e il suo valore all’ interno della relazione di coppia”.  Il nostro intento – commentano gli organizzatori – non è quello di esaltare solo la bellezza della donna in passerella. vogliamo offrire un momento di riflessione e approfondimento sull’attualissimo tema della violenza giovanile e più nello specifico quella di genere. Miss Rende 2014 è un evento destinato a dar vita a una coscienza sociale diffusa, improntata al valore del rispetto. C’è una bellezza del corpo e una bellezza dell’anima. Lo spettacolo sarà diretto da Fanco Siciliano e Valentina Zinno, e testimonial d’eccezione Alessia Labate.  Gli abiti che sfileranno sono stati realizzati dall’Accademia New Style Cosenza e le ragazze indosseranno i preziosi gioielli della Gioielleria Scintille. Saranno ospiti il cabarettista Gabriele Marconi direttamente dal Bagaglino e Colorado, e la giornalista e autrice Francesca Porco che presenterà il suo libro “Il Sangue Rosa. La strage delle donne”.

Mafalda Meduri

Associazione Culturale Aprustum presenta: Invito al Teatro

CASTROVILLARI – L’Associazione Culturale Aprustum presenta “Invito al Teatro”, con una serie di appuntamenti rivolti a tutti coloro che vogliono fare o vedere teatro. L’iniziativa è stata resa possibile grazie alla partecipazione del Comune di Castrovillari che ha inserito il programma di Aprustum nel cartellone dell’Estate castrovillarese 2014. Ricordiamo che il cartellone estivo del Comune con, più di 26 appuntamenti, dal 9 agosto al 19 ottobre, tra eventi culturali, sportivi, ludici e musicali, scaturisce da un avviso pubblico comunale, finalizzato a realizzare, nel periodo estivo, iniziative proposte da soggetti pubblici, privati, associazioni o fondazioni per promuovere la città e tutte le sue risorse. Aprustum ha pensato di proporre due spettacoli, uno per un pubblico più maturo e uno di teatro ragazzi, inoltre terrà dei laboratori teatrali di musica e scenografia rivolti a tutti.

Il primo appuntamento è fissato per giovedì 25 e venerdì 26 settembre alle 21,00 al Teatro Sybaris con “A che servono questi quattrini?” la celebre commedia scritta da Armando Curcio e resa famosa dal film omonimo con Eduardo e Peppino De Filippo, per la regia di Casimiro Gatto. “Il danaro non ha mai dato la felicità a nessuno! Specialmente quann’è poco! ” dice lo sprovveduto Vincenzino Esposito con una riserva di popolana ironia che mette in discussione la tesi del suo maestro filosofo, lo spiantato marchese Eduardo Parascandolo, barbone metafisico. Costui si aggira per i vicoli e i bassi di Napoli, raccogliendo adepti tra gli emarginati e i semplici che plagia con le sue bizzarre e fascinose teorie: “il denaro è un trucco, serve solo ad apparire ciò che non si è” secondo il vecchio furbo Professore. E di conseguenza il faticoso lavoro che lo procura è inutile; la vita è il dolce far niente, l’ozio filosofico, la liberazione della fantasia; la ricchezza inventata può procurare gli stessi vantaggi della ricchezza reale. Scritta con successo da Armando Curcio per i De Filippo, alla vigilia della seconda guerra, prima che il furore attivo degli eventi devastasse ogni dolcezza, “A che servono questi quattrini?” sa smitizzare con garbo incensurabile retoriche corporativiste o stakanoviste di quegli anni esaltati.

“Nessuna Strega e altre storie” è invece il titolo dello spettacolo per i più piccoli che si terrà al Teatro Sybaris giovedì 9 ottobre alle 21,00, realizzato nei laboratori teatrali di Aprustum che da anni promuove e produce attività teatrali per i bambini e i ragazzi, preoccupandosi di dare loro sempre un aspetto diverso della grande magia teatrale. Sulla scena saranno protagonisti proprio loro, bambini e ragazzi dai 5 ai 13 anni: Luigi Alessandria, Marco Annicchino, Giuseppe Anselmo, Greta Battaglia, Antonello Blotta, Mattia Chiurco, Silvia Ferrara, Alessandro Gimigliano, Chiara Grisolia, Giovanni Grisolia, Sofia Lonardo, Luigi Perfetti, Luigi Pulice, Lorenza Rende, Lucia Rende, Davide Vendola, Maria Nicole Vendola, Leonardo Zaccato e Lucia Zaccato. “Nessuna strega e altre storie” è a cura di Casimiro Gatto con le musiche e le scene di Andrea Magnelli. Ci saranno poi i momenti dedicati a chi vuole fare teatro con le “Officine Teatrali” che si terranno al Teatro Sybaris nei prossimi giorni.

Aperti a tutti i due laboratori saranno tenuti da Andrea Magnelli e  da saranno dedicati uno alla costruzione delle scene teatrali ­ “Costruiamo la scena” ­ e l’altro “Musicando” alle musiche di scena.

Presentazione ufficiale del film “Imbarcadero”, prodotto dalla famiglia Biafora.

S. Giovanni in Fiore

 

Lunedì 29 settembre sarà presentato, presso il cinema Garden (Rende), il film “L’Imbarcadero”. Ambientato in Sila, il film è stato prodotto dalla famiglia Biafora, eccellenza nel settore della ristorazione nonché titolari della suggestiva struttura alberghiera a San Giovanni in Fiore (Cs). La famiglia Biafora, attenta alla valorizzazione del territorio calabrese ha lo scopo di dare risalto ai tanti giovani calabresi dotati di gran talento e alle meraviglie di una natura incontaminata. Per la sceneggiatura di Marco Caputo e Davide Imbrogno il cast vede l’eccezionale partecipazione del grande attore Tony Sperandeo (vincitore del David di Donatello come “Migliore attore non protagonista” per “I cento passi” )Hugo Race,il musicista e produttore discografico australiano, Giovanni Turco e Annamaria Malipiero, (volto della TV italiana e della fiction, protagonista di “Centovetrine” e “Vivere” ).La trama del film vede l’australiano Mark, che sta compiendo un viaggio, al centro della montagna, dove incontrerà qualcuno, Attilio. In questo viaggio, Mark, incontrerà altre esistenze lungo il suo cammino e ognuna d’essa sarà parte di questo viaggio.

CODEX, Antonelli: “Un brand unico da mettere in rete”

ROSSANO (CS) – Il nostro territorio ha tutte le carte in regola per continuare a percorrere quel cammino di promozione delle politiche per la qualificazione e l’incremento del sistema turistico e del marketing territoriale. Bisogna crederci e lavorare tutti insieme, in maniera costruttiva. Puntando innanzitutto sui nostri patrimoni e sulle nostre peculiarità, che, di certo, non sono solo costituite dal mare e dai bei paesaggi. Di questi, obiettivamente, nella nostra bella Italia ce ne sono un’infinità, e sicuramente molto più facilmente raggiungibili! È il Codex Purpureus Rossanensis il nostro tesoro più grande. Insieme a tutti gli altri numerosi monumenti, che rendono il nostro Centro storico un vero e proprio museo a cielo aperto, deve rappresentare il vero ed unico volano per la crescita turistica di quest’area vasta della Calabria.

È quanto dichiara Lorenzo Antonelli, vicepresidente del consiglio comunale e comproprietario del Gypsy Beach and Restaurant, uno dei locali di più antica tradizione, presenti sul litorale rossanese, nonché promotore dell’Istituzione di un forum permanente per la valorizzazione del brand di Rossano Città del Codex, che lo scorso 5 settembre ha promosso il primo confronto-dibattito sul tema “Rossano custode di patrimoni universali: il 2015 sia l’Anno del Codex”, tra Istituzioni, Chiesa e Imprenditori.

I dati delle presenze turistiche nel nostro territorio – dichiara Antonelli – come purtroppo per molte altre realtà limitrofe, a parte qualche realtà felice, non sono entusiasmanti, sia per le condizioni meteorologiche che hanno contraddistinto l’estate 2014, che per una stagione già resa difficile dalla crisi e dalla concorrenza di altre aree turistiche probabilmente più appetibili della nostra, perché più facilmente raggiungibili. Non possiamo più perdere tempo! Se vogliamo davvero incrementare il turismo e raddoppiare i numeri delle presenze dobbiamo investire ogni nostra energia e risorsa nel più prezioso patrimonio che possediamo, il Codex Purpureus Rossanensis. E se accanto a questo si aggiungono anche le altre attrazioni storiche, culturali ed enogastronomiche, già valorizzate da una programmazione socio-culturale comunale di valore e ampio respiro, credo che il mix degli elementi possa essere realmente competitivo. Ecco perché il forum permanente può offrire straordinarie prospettive turistiche! Il 2015 Anno del Codex è un’idea che ha trovato consensi unanimi e che diverrà realtà. Pertanto, ringrazio l’Amministrazione comunale e il sindaco Giuseppe Antoniotti, che hanno subito accolto con entusiasmo questa proposta. Ora, però, è necessario passare alla fase esecutiva ed organizzativa. L’ingresso del nuovo Arcivescovo di Rossano-Cariati Mons. Giuseppe Satriano, in programma per la prossima Domenica 26 Ottobre 2014, aprirà un nuovo momento di dialogo con la Chiesa, al quale seguirà la fase operativa, demandata al Sindaco, che organizzerà i gruppi di lavoro istituzionale. I quali si confronteranno con la Diocesi e con l’imprenditoria per pianificare insieme le iniziative necessarie, da intraprendere per il rilancio del brand del Codex e, più in generale, del patrimonio religioso e culturale, custodito nella nostra Città.

Servono proposte concrete – ribadiscono in conclusione Antonio Murano e Natale De Santis, storici soci del Gypsy ed imprenditori che hanno fatto del turismo la propria missione – per dare vigore all’economia del territorio, ad alta vocazione turistica. Sarebbe opportuno organizzare in modo sistematico trasporti dedicati ai turisti balneari per visitare le eccellenze dell’entroterra, con l’intento di creare così valide alternative per i giorni di maltempo. Così come sarebbe costruttivo fare rete nella programmazione degli eventi territoriali coordinando in modo univoco la promozione turistica, a prescindere dai singoli Comuni, dalle singole realtà, in modo da ridurre i costi e aumentare l’efficacia del messaggio.

Isola Capo Rizzuto a “Mezzogiorno in Famiglia”

ISOLA DI CAPO RIZZUTO (KR) –  L’amministrazione comunale di Isola Capo Rizzuto comunica, che in data 24 Settembre si terranno le registrazioni del programma Rai “Mezzogiorno in famiglia”, il tutto si svolgerà nel piazzale del Castello Aragonese di Le Castella, dalle ore 8.30 alle ore 17.00. Inoltre, una delegazione di Isola Capo Rizzuto, prenderà parte alla diretta del programma che si terrà Sabato 27 e Domenica 28 Settembre, dalle ore 11.30 alle ore 13.00 su Rai 2. Un evento promosso e finanziato dal comune di Isola Capo Rizzuto che rientra nel progetto di promozione e valorizzazione del territorio. A tal proposito si esprime l’assessore Carmela Maiolo: “Si è deciso di partecipare a questa trasmissione in quanto ottimo mezzo per entrare nelle case degli italiani e far conoscere loro le bellezze naturalistiche dei nostri luoghi , la bravura dei nostri artigiani , la capacità dei cuochi , la pazienza dei pescatori, e soprattutto l’accoglienza della gente. E’ nostra intenzione perseguire tutte le strade possibili al fine di promuovere il territorio sotto tutti i suoi aspetti in modo da dare lustro ad una terra troppo spesso denigrata e violentata. La scelta di registrare il programma a Le Castella non è certo casuale , ma frutto di un ponderato lavoro di squadra , e del resto il Castello Aragonese è il simbolo della Calabria in tutto il mondo, quindi quale migliore location se non le Castella ? Ci auguriamo vivamente che la gente partecipi numerosa e che venga colto in modo veramente positivo il messaggio che si vuole dare cioè la promozione e la valorizzazione del territorio tutto e in particolar modo de Le Castella come fiore all’occhiello non solo della Provinica di Crotone, ma della Calabria stessa”. L’amministrazione invita scuole, pubbliche amministrazioni della provincia, associazioni locali e cittadini a partecipare.

Incontri con l’autore, al Teatro Rendano la scrittrice Annalisa Martino e il suo romanzo “Criada”

COSENZA – A volte sono proprio le microstorie a fare la storia. Quella di “Criada”, il romanzo d’esordio di Annalisa Martino, cosentina, con il cuore diviso a metà, tra San Marco Argentano, dove è cresciuta, ha studiato e ha vissuto con la sua famiglia prima di trasferirsi al Nord, e Cervicati, dove è nata la protagonista del suo libro, è una di quelle storie che restano scolpite nella memoria perché di memoria si nutrono, facendo riassaporare il tempo andato e perché profumano di sentimenti autentici di cui oggi, purtroppo, si sono perse le tracce.
Giunto alla sua seconda edizione – ottimo risultato per un romanzo d’esordio su cui ha scommesso “Astragalo”, piccola casa editrice novarese – “Criada” ha partecipato, proprio a Novara, alla terza edizione del festival di letteratura al femminile, proseguendo poi  il suo viaggio in Calabria nei centri più affettivamente vicini ad Annalisa Martino, ma anche a Cosenza dove, dopo una presentazione alla libreria Ubik, è approdato al Teatro “Rendano”. Qui la Commissione cultura che ha selezionato il libro della Martino ha ripreso, proprio con la scrittrice cosentina, gli incontri con l’autore e soprattutto con quei talenti calabresi che non riescono ad essere profeti in patria emigrando altrove, a volte  a caccia di gratificazioni.
Non è il caso di Annalisa Martino che al Nord è arrivata per la sua attività di insegnante di scuola media a Rosate Milanese, distinguendosi per il suo impegno a favore dell’intercultura e dell’integrazione degli stranieri nelle scuole, e che solo in un secondo momento, non resistendo al fuoco sacro della scrittura, ha ben pensato di riappropriarsi delle sue origini attraverso il suo primo romanzo, “Criada”, appunto.
Nel quale una centralità assoluta assume Elvira, la figura femminile del titolo. La “criada” di famiglia, termine ispanico onnicomprensivo con il quale si designa la domestica, la dama di compagnia che nel libro della Martino è una ragazza di Cervicati, di umili origini, ma di particolare intelligenza e generosità, molto di più che una semplice “tata”, per il ruolo che ha avuto nell’educazione e nella formazione della scrittrice e della sorella.
Durante l’incontro in Commissione cultura, svoltosi nella Sala “Quintieri” del Teatro “Rendano”, dopo l’introduzione del Presidente Claudio Nigro, è toccato al consigliere Mimmo Frammartino il compito di relatore. Frammartino ha messo in luce “il saldo e profondo legame della scrittrice con la sua terra d’origine, dove torna appena può”. Ne è stata testimonianza la folta rappresentanza di amministratori di San Marco Argentano e Cervicati, ma anche comuni amici di quei territori : dal Sindaco di S.Marco Argentano Virginia Mariotti a quello di Cervicati Massimiliano Barci, al Prof.Paolo Chiaselotti,instancabile uomo di cultura triestino, ma da 50 anni in Calabria, a  Carmelina Acciardi, Presidente del CIF di San Marco Argentano.
Mimmo Frammartino esprime compiacimento per gli apprezzamenti riservati ad Anna Lisa Martino dal Sindaco di Rosate Daniele Del Ben e, durante la seduta, viene data lettura anche del messaggio di saluto di Alessandra Perotti, direttore editoriale della “Edizioni Astragalo” di Novara.
Per il Sindaco di San Marco Argentano Virginia Mariotti il libro di Annalisa Martino “è da divulgare tra i giovani e nelle scuole, rappresentando un modello di riferimento importante”, mentre per Maria Lucente, Vice Presidente della Commissione cultura,
“Criada” è un lavoro puntuale, meticoloso, come deve essere quello della scrittrice.
Fortunata anche la scuola – sottolinea la Lucente – che ha avuto la possibilità di fregiarsi degli insegnamenti di una personalità in continua evoluzione, come quella di Annalisa Martino, sempre pronta a mettersi in discussione in una dimensione decisamente alta, come dimostra il suo impegno nell’occuparsi costantemente di intercultura”. Emozionata e contenta si mostra Annalisa Martino quando tocca a lei prendere la parola davanti alla Commissione cultura e quando ritira il consueto riconoscimento dalle mani del Presidente Nigro.
“E’ sorprendente – questo il suo primo commento – che le istituzioni manifestino tanta attenzione e sensibilità di fronte ad un fenomeno culturale come possono essere le pagine di un libro. E’ un fatto che sorregge e dà conforto ai piccoli editori come ai piccoli autori. Una grossa sferzata di energia ad andare avanti e a continuare”.
Poi si dice orgogliosa di rappresentare la sua terra, anche se afferma candidamente che quando iniziò a scrivere il romanzo non voleva dare centralità alla Calabria, “ma  recuperare ciò di cui si era persa la memoria per non lasciar cadere nell’oblìo persone che non ci sono più. La Calabria degli anni venti, a cavallo tra le due guerre, – spiega ancora la Martino -fa da cornice e da sfondo al romanzo.
A quei tempi la Calabria era divisa in caste: da una parte i contadini depauperati dal regime, dall’altra i proprietari terrieri ai quali si affiancava la borghesia arricchitasi con il commercio. Elvira è una calabrese che esprime anche la forza e la determinazione delle donne di Cervicati, inclini al matriarcato. Anche se ha vissuto poco  nel suo paese, ha acquisito le caratteristiche tipiche delle cervicatesi, ritagliandosi spazi di amore e di riconoscimento sociale. Sono andata alla ricerca delle mie radici per meglio capire il mio presente. Quando ho scritto “Criada” – aggiunge – ho cercato di condurre un lavoro di ricerca storica e antropologica e mi sono riappropriata delle mie origini. La sofferenza di Elvira viene sublimata nell’amore. E’ stata mamma senza esserlo,  così come è stata capace di dedicare a coloro di cui si è presa cura, un amore profondo e straordinario”.