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La storia del costume nel cinema al Politeama

CATANZARO – E’ “Arte in scena” la mostra che, nel foyer del Teatro Politeama di Catanzaro, accoglierà le opere degli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, da sabato 23 novembre al 22 dicembre.

Si tratta di lavori che ripropongono la storia del costume nel cinema. Installazioni molto particolari che evidenziano le doti artistiche degli allievi e la loro capacità creativa che, negli ultimi anni, gli ha consentito di ottenere importanti riconoscimenti in giro per l’Italia. Lo sottolinea anche la direttrice dell’Accademia, Anna Russo, molto soddisfatta della collaborazione con la Fondazione Politeama.

Continua la tredicesima edizione di TeatroMusica

MORANO CALABRO (CS) – All’auditorium comunale di Morano Calabro continua la tredicesima edizione di TeatroMusica, la rassegna culturale organizzata da L’Allegra Ribalta. Domenica 24 novembre alle 18,30 ci sarà la proiezione del video reportage “Trentennale del gemellaggio Morano Calabro – Porto Alegre”, a cura di Valentino Paternostro. L’ingresso è gratuito.

Il borgo del Pollino è dall’inizio degli anni ottanta che si è gemellato con la città di Porto Alegre in Brasile, per l’alta concentrazione di moranesi, stimati intorno ai quindicimila, tra prima, seconda e terza generazione. Lo scorso anno, in occasione dei festeggiamenti per il Trentennale del gemellaggio, il sindaco di Morano, Franco Di Leone, ha fatto visita alla comunità moranese a Porto Alegre. Di straordinario impatto emotivo l’incontro, svoltosi in un clima di condivisione e all’insegna dei ricordi e del legame affettivo che unisce le due comunità. Le diverse manifestazioni promosse per l’importante circostanza, hanno potuto contare sulla presenza del console italiano di quella città, Augusto Vaccaro, nonché di tutte le autorità portoalegrensi.

Grotta dei Desideri, shooting fotografico con i vincitori del concorso

AMANTEA (CS), 19 nov 2013 – Quattordici truccatrici visagiste, quattro stilisti, tre parrucchieri, due modelle e due fotografi. Sono questi i numeri dello shooting fotografico che si è svolto nei giorni scorsi ad Amantea. Per un’intera settimana, con sessioni fotografiche in studio e dal vivo, gli stilisti che si sono imposti alla nona edizione della Grotta dei Desideri e che hanno già ricevuto due borse di studio da 700 e da 350 euro hanno animato i luoghi più suggestivi della città, dando vita a delle immagini dall’elevato senso artistico, coordinati in questo compito da un astro nascente dell’obiettivo: Jessica Marano. Giuseppe Perri, Anna Calviello, Elisa De Bonis e Daniela De Santis, questi i nomi dei quattro stilisti, hanno messo in mostra l’eccellenza delle proprie produzioni: raffinatezza noir per Giuseppe Perri, dinamismo più che mai attuale per Anna Calviello, romanticismo allo stato puro per Elisa De Bonis ed eleganza in lungo per Daniela De Santis. Interessanti e innovative le sessioni fotografiche che si sono svolte presso l’art-place “La pecora nera”: una decisione assunta dalla direzione artistica per inserire la moda in contesti non abituali, ma non per questo meno affascinanti. Con l’effettuazione dello shooting fotografico si conclude ufficialmente l’annata 2013 della Grotta dei Desideri che non solo ha innalzato agli onori della cronaca i futuri protagonisti del made in Italy, ma ha fatto in modo che Amantea possa ora proporsi come location ideale per uno dei comparti trainanti del sistema produttivo nazionale.«Lo sforzo organizzativo posto in essere negli ultimi anni – ha spiegato il direttore artistico Ernesto Pastore – è avvenuto grazie all’interesse delle aziende private. Nel 2013, infatti, ad uno degli eventi di moda più importanti del Bel Paese, secondo quanto riportato dalla stampa e dalla critica, non sono stati attribuiti fondi regionali e provinciali e per supportare ulteriormente la crescita del territorio abbiamo pubblicamente rinunciato ai fondi promessi dal Comune.

La fiducia del settore imprenditoriale non è mai venuta meno ed oggi più che mai rilanciamo la sfida per il futuro. Sulla base di questo presupposto ringraziamo i truccatori stagisti dell’Adap Calabria (coordinate da Valentina Perri e Simona Barbgallo), le parrucchiere del Centro Top Style by Ada (Ada Rega, Maria Grazia Rega e Immy Giusta), le modelle Fiorella Stoia e Georgia Nicoletti, la fotografa Jessica Marano. Uguale ringraziamento, oltre che all’amministrazione comunale ed al sindaco facente funzioni Michele Vadacchino, lo rivolgiamo a coloro che hanno supportato logisticamente lo shooting: l’hotel “La Principessa” nella persona di Demetrio Metallo, il consorzio “Isca Hotel” diretto da Gabriele Perri, Davide Marano per l’art-place “La Pecora Nera”, Eugenio Suriano per “As Motori”, Luca Bruni per “Bruni Design”, Antonio Caligiuri per le riprese video». «Nei prossimi giorni – conclude il direttore artistico – promulgheremo il bando per l’edizione 2014 della Grotta dei Desideri, incrementando ancora di più il fondo capitale per le borse di studio. Ad Amantea continuiamo ad investire sul talento».

Premio Sessa: Giovedì 21 Premiazione per gli Studenti delle Scuole Superiori

COSENZA – Saranno consegnati giovedì 21 novembre, alle ore 9,30, i premi giornalistici per gli studenti delle Scuole Superiori della provincia di Cosenza, organizzato dal Circolo della Stampa “Maria Rosaria Sessa” in collaborazione con la Provincia di Cosenza e l’ assessorato alla Cultura e alle Pari Opportunità retto da Maria Francesca Corigliano. Il premio, alla sua seconda edizione, è dedicato alla giornalista  dell’emittente televisiva “Metrosat”, uccisa dal compagno nel 2002. Donna simbolo, Maria Rosaria, perché piena di vita, con uno spiccato senso di autonomia e indipendenza, animata dall’amore per il suo lavoro e dalla convinzione nei propri mezzi. Desideri e passioni che le sono costate quella vita che tanto amava. Un sorriso spezzato da un mix micidiale di gelosia ossessiva e morboso desiderio di possessione: riflessi di una subcultura maschilista e violenta, che con l’amore non ha mai avuto nulla a che fare. Il premio mira a sensibilizzare, a partire proprio dai più giovani, sul drammatico fenomeno della violenza di genere.

Relazioneranno Gregorio Corigliano, presidente del Circolo della Stampa di Cosenza, l’assessore Maria Francesca Corigliano, Roberta Bruzzone, criminologa, psicologa e volto noto delle emittenti televisive nazionali e ambasciatrice nel mondo di telefono rosa e Franca Garreffa del centro Women’s Study “Milly Villa”. Conclude Mario Oliverio, Presidente della Provincia di Cosenza.  Saranno presenti Arcangelo Badolati e Giovanni Pastore, come autori del libro “Banditi e Schiave. I femminicidi”, che  l’assessorato alla cultura e alle pari opportunità della Provincia donerà ai vincitori. “La scelta è ricaduta su questo testo – asserisce l’assessore Corigliano – perché ha tre importanti qualità: è in tema, è scritto da risorse locali, che è nella  politica dell’Ente valorizzare e in ultimo, ma non per importanza perchè gli interi proventi saranno devoluti alla Fondazione Natuzza Evolo. Una grande donna – conclude la Corigliano – che ha fortemente segnato i cuori dei calabresi e non solo”. Nel corso della giornata sarà distribuita agli studenti la pubblicazione “Crudele amore mio: analisi, riflessioni e dati sul femminicidio in Calabria”, all’interno della quale sono snocciolate le cifre regionali di questa piaga dal 1988, anno in cui fu barbaramente uccisa Roberta Lanzino, e che ha ormai assunto i connotati di una  vera e propria emergenza nazionale, da nord a sud. E’ una ricerca giornalistica che non ha la pretesa di essere esaustiva, ne definitiva, ma ha inteso essere un punto di partenza per raccogliere sotto lo stesso tetto un assurdo e complesso fenomeno. Sono raccontate con occhio realista tante, troppe, vicende che in Calabria si sono concluse con l’omicidio di una donna, e sono indagate le cause sociali, prima ancora che personali, che ne hanno creato le basi. Dall’elaborato, inoltre, emerge chiaramente l’importanza di denunciare e l’invito a tutte le donne affinché abbiano fiducia nelle forze dell’ordine. Una fattiva collaborazione è arrivata dall’Arma dei Carabinieri Provinciali, che ha voluto far sentire la sua vicinanza alle donne partecipando alla realizzazione della foto del manifesto dell’evento. Questo grazie alla sensibilità del colonnello Giuseppe Brancati e al  maresciallo Lucia Vanacore che ha concesso di utilizzare la sua immagine.

Perché la violenza, si legge tra le righe dello scritto, non è mai un fatto privato, specie quando colpisce il genere femminile in modo così tanto accentuato. Un “olocausto femminile” come si legge in Crudele Amore Mio, che nel corso del premio è stato rappresentato graficamente con un percorso comunicativo di grande impatto: otto sagome femminili, che vogliono simboleggiare tutte le donne uccise in Calabria, un segnalibro dedicato alla giornalista scomparsa tragicamente come monito affinchè sia presente in ogni giovane che “d’amore non si può morire ma solo gioire”.

Aspettando il Festival Internazionale della Musica

COSENZA – Prenderà il via il prossimo 29 novembre con il concerto “Aspettando il Natale”, in programma al Teatro “Alfonso Rendano” e che vedrà come protagonista il Choro Lauda Sion di Caronno Varesino, diretto da Francesco Barbuto, il Festival Internazionale della Musica, promosso dalla Siams (Agenzia Internazionale Arte Musica e Spettacolo) e patrocinato dal Comune di Cosenza e dalla Regione Calabria.

Il Festival, che si compone di otto importanti eventi culturali, in programma tra il 29 novembre ed il 27 settembre 2014 (al Teatro “Rendano” e al Teatro Auditorium dell’Università della Calabria), sarà presentato ufficialmente alla stampa mercoledì 20 novembre, alle ore 18,00 nel salone di rappresentanza di Palazzo dei Bruzi

Alla conferenza stampa parteciperanno l’Assessore al Teatro, spettacoli ed eventi del Comune di Cosenza Rosaria Succurro, Maria Letizia Mayerà, direttore artistico della SIAMS e Rachele Celebre, Presidente dell’ASIT, associazione alla quale sarà devoluta parte dell’incasso del primo concerto in calendario.

Una delle particolarità del Festival è data dalla contemporanea presenza di grandi interpreti della musica internazionale e di giovani musicisti della nostra regione, a partire dalla “Orchestra sinfonica giovanile della Calabria”, diretta dal maestro Ferruccio Messinese.

Nel Festival è compreso anche un corso di alto perfezionamento pianistico  con uno dei migliori pianisti italiani, Pietro De Maria (numerose le sue registrazioni sull’integrale di Chopin) e il Concorso Internazionale “Tango, Astor Piazzolla e la musica argentina”, previsto come evento finale dell’intera manifestazione e che vedrà con ogni probabilità in Calabria la vedova del grande musicista e compositore argentino, Laura Escalada Piazzolla, cui sarà affidata la Presidenza onoraria dello stesso concorso.

Presentazione della IV edizione del premio letterario Istmo di Marcellinara

CATANZARO – Si terrà domani, martedì 19 novembre alle ore 11 presso la Sala Giunta della Provincia di Catanzaro, la conferenza stampa per la presentazione della IV edizione del premio letterario “Istmo di Marcellinara – Le parole di Arianna”, organizzato dall’associazione culturale femminile “I fili di Arianna” e patrocinato da 13 comuni dell’istmo. Alla conferenza stampa prenderanno parte, oltre al Commissario straordinario della Provincia di Catanzaro Wanda Ferro, la presidente dell’associazione “I fili di Arianna”,  Raffaella Tavano, e le componenti del direttivo, tra cui Mariagrazia Kropp, Silvana Scerbo, Rosina Angotti, Maria Scerbo.
La serata finale del premio letterario rivolto alle donne si terrà il prossimo 22 novembre nella Sala della cultura del Comune di Marcellinara, e vedrà la premiazione, da parte di una giuria di lettori provenienti da 13 comuni dell’hinterland, di tre opere selezionate da una prima giuria nelle tre distinte sezioni: racconti inediti di autrici calabresi, narrativa edita e saggistica edita di autrici da diverse regioni.

Al via il Festival GenerAzioni Giovani 2013

COSENZA – Martedì 19 novembre alle ore 10,00 al Teatro Rendano di Cosenza ha inizio il Festival GenerAzioni Giovani 2013 curato dal Centro R.A.T. con il finanziamento del POR CALABRIA FESR 2007/2013 LINEA D’INTERVENTO 5.2.3.1.

Programma Festival GenerAzioni Giovani
· 19 Novembre 2013 I VIAGGI DI GULLIVER Catalyst
· 20 Novembre 2013 IL VECCHIO, IL MARE I Guardiani dell’Oca
· 21 Novembre 2013 SINBAD, IL VIAGGIATORE La Bottega degli Apocrifi
· 22 Novembre 2013 E CADDE ADDORMENTATA I Teatrini
· 23 Novembre 2013 MALALUNA Teatro Bertolt Brecht/Centro R.A.T.

Dopo ogni spettacolo, incontro/dibattito con la Compagnia e visita guidata sullo storico palco del Teatro.

L’intero calendario degli appuntamenti è consultabile al sito
www.teatrodellacquario.com  www.eventi.conoscenzacalabria.it

“Storia di un amore proibito” di Mario Desiati: la distruzione del mito dell’anima gemella

CATANZARO – Mario Desiati, promessa della letteratura contemporanea, ha di recente presentato nella filiale catanzarese della nota catena libraia Ubik un testo unico nel suo genere: un libro “estremo” e non di “contenuto”, come lo stesso autore ama definirlo. Che lo scrittore pugliese fosse un artista sopra le righe lo si evince già dalla presentazione del libro, non particolarmente attinente alla trama stessa, e dalla simpatia tipicamente meridionale: quella di un uomo legato alla “terra” e a tutte le contraddizioni che caratterizzano un tipico paese del sud come Martina Franca. Giuridico di impostazione accademica ma dall’animo profondamente melanconico, Desiati innesta all’interno del racconto una meta-trama che finisce per traslare in secondo piano quello che sembrava dover essere il tema centrale del racconto: l’amore proibito tra uno studente delle scuole medie e la sua insegnante. Un amore pericoloso, ostacolato, passionale, che sfata il mito dell’anima gemella, il sentimento tra due persone “diverse”, che vivono il rapporto nella coscienza di commettere un errore ma consapevoli che “non sempre ciò che giusto è bello”. Maggiori sono gli ostacoli da affrontare, tanto più forte diventa il sentimento: questo pensiero aveva condizionato Francesco, soprannominato dagli amici “Veleno”, fin dalla sua infanzia, un periodo particolare della sua vita, passato più volte nella totale solitudine a sognare ad occhi aperti un mondo immaginario, seduto su di un piccolo muretto a secco. Ritorna nuovamente l’elemento storico: il muretto a secco, oltre ad essere una tipica caratteristica dei paeselli meridionali, ha un valore simbolico altissimo per l’autore. Esso rappresenta il primo esempio di manufatto umano nel tentativo di modificare l’ambiente per ricavarne un qualsiasi uso. Infatti veniva adoperato nelle strutture religiose, per la costruzione delle antiche mura di recinsione, nella realizzazione delle Piramide a gradoni. Il muretto a secco rappresenta quindi la nostra storia, il nostro stare al mondo. È proprio su quel muretto che Veleno riceve una importante lezione di vita dalla nonna Comasia, che lo incita a non lasciarsi sopraffare dalle difficoltà della vita; una metafora semplice, quasi bucolica: “L’amore ha bisogno di muri per crescere, come l’edera”. L’amore non può essere compreso attraverso il buon senso, per mezzo delle regole morali dettate dalla comunità, ma è il frutto della felicità degli innamorati. Tuttavia una storia come quella tra Veleno e Donatella, docente di educazione tecnica acqua e sapone, non si perdona, deve essere interrotta, con la massima violenza: servizi sociali per Veleno, galera per Donatella. Le maldicenze e il giudizio che si scagliano contro i due innamorati non hanno nessun valore. Contro la sua famiglia, la morale sociale, la legge che vorrebbe dividerli, Veleno pone le basi per il suo futuro attraverso una “legge” che non umilia né separa ma lascia ogni anima libera di incontrarne un’altra e di amare.

 

Mario Desiati è nato a Locorotondo ed è cresciuto a Martina Franca. Dopo la laurea in Giurisprudenza ha lavorato in uno studio legale e pubblicato saggi sulla responsabilità civile. Nel 2003 si è trasferito a Roma, dove è stato caporedattore della rivista Nuovi Argomenti. Dal 2008 fino ad oggi si è occupato della direzione editoriale di Fandango Libri. Ha pubblicato la raccolta di poesie Le luci gialle della contraerea (Lietocolle, 2004) ed è fra i poeti rappresentati nell’antologia Nuovissima poesia italiana (Mondadori, 2004). Come narratore ha esordito nel 2003 con Neppure quando è notte (peQuod), ha pubblicato in seguito Vita precaria e amore eterno (Mondadori, 2006), Il paese delle spose infelici (2008) da cui è stato tratto l’omonimo film, Foto di classe. U uagnon se n’asciot (Laterza, 2009) ha curato l’antologia A occhi aperti (2008). Con Ternitti (2010) è stato finalista al Premio Strega.

Maria Ottobre

A Cosenza Rotary Arte – Rassegna 2013

Fabio De Chirico, soprintendente per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici

Lunedì 18 novembre 2013, alle ore 16.30, a Cosenza, Palazzo Arnone, negli spazi espositivi dedicati alle mostre temporanee della Galleria Nazionale di Cosenza, sarà inaugurata la mostra di arte contemporanea Rotary ArteRassegna 2013, promossa dal Rotary Club di Acri in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria.

Interverranno: Maria Rita Acciardi, Governatore Rotary 2100; Nicola Tenuta, sindaco di Acri; Mario Caligiuri, assessore regionale alla Cultura; Michele Trematerra, assessore regionale all’Agricoltura e Foreste; Salvatore Magarò, Presidente Commissione Antimafia Regione Calabria; Enza Bruno Bossio, Commissione Parlamentare Antimafia; Gino Trematerra, europarlamentare; Angelo Antonio Conforti, presidente Rotary Club Acri; Fabio De Chirico, soprintendente per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria; Marcello Guido, Presidente Commissione Distrettuale Rotary Arte; Enzo Le Pera, storico dell’Arte; Francesco Socievole, PDG Rotary 2100 e Giovanni Fino, Ass. del Governatore presso Rotary Club Acri.

Tanti gli artisti, in gran parte calabresi, portatori di esperienze che rappresentano le punte emergenti di uno sperimentalismo che travalica l’ambito regionale.

L’iniziativa ha anche una valenza sociale: infatti una parte dei proventi delle vendite all’asta delle opere degli artisti verrà devoluta per la lotta alla poliomelite nelle regioni depresse dell’Africa. 

La mostra, che ha carattere itinerante, propone opere dei seguenti artisti: Vincenzo Apicella, Liliana Condemi, Domenico Cordì, Antonio D’Amico, Sebastiano Dammone Sessa, Ninni Donato, Fiorentina Giannotta, Luigia Granata, Andrea Grosso Ciponte, Mimmo Legato, Pino Miniaci, Assunta Mollo, Lucia Paese, Franco Paletta, Angela Pellicanò, Tarcisio Pingitore, Luigi Pirillo, Ignazio Carlo Raucci, Nicola Rotiroti, Roberto Russo, Natale Saccoliti, Armando Sdao, Emilio Servolino, Monica Siciliano, Enzo Spanò, Pippo Spina, Rosa Spina, Cinzia Traino, Silvio Vigliaturo e Claudia Zicari.

La sala delle Udienze, sempre in Palazzo Arnone, in concomitanza con la presentazione della mostra, ospiterà la cerimonia di premiazione del concorso, riservato agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, per la realizzazione grafica della copertina del catalogo della mostra Il Rotary per l’arte – Rassegna 2013.

La rassegna artistica rimarrà aperta al pubblico fino al 23 novembre 2013 dalle 10.00 alle 18.00.

Pinocchio metafora di un’umanità ritrovata

Pinocchio, foto di Angelo Maggio

COSENZA – Gli “Amici di Luca” incontra Babilonia Teatri, Babilonia Teatri e gli “Amici di Luca” incontrano il More allietando, con lo spettacolo Pinocchio, gli affezionati spettatori del venerdì sera.

Uno spettacolo diverso da quelli a cui siamo usualmente abituati, uno spettacolo di pancia più che di testa, di emozioni difficilmente narrabili più che di razionalità, una messa in scena che scrolla l’indifferenza e l’egocentrismo di dosso e fa scivolare sulle guance un po’ di “spremuta d’occhi”. Le tavole del teatro Morelli sono state calcate non da attori professionisti ma da uomini svegliatisi dal coma, privati per un lasso di tempo della propria effimera vita per poi riaprire gli occhi ed essere “ributtati” nella mischia di chi lotta per recuperare ciò che gli è stato tolto.

Uomini che si sono trovati su un palco protagonisti di un fervido dialogo che gli ha permesso di vagliare la propria esistenza, di raccontare il prima e il dopo intervallato da un vuoto che difficilmente si riesce a colmare, di ricordare com’era prima la propria vita e com’è cambiata in seguito agli incidenti di cui sono stati vittime, di prendere coscienza di essere diventati qualcun altro dopo la rinascita.

Uno spettacolo ironico e ad ondate struggente perché mette di fronte a delle realtà a cui, purtroppo, non siamo pienamente abituati, un incontro che porta alla luce un’umanità da comprendere e metabolizzare ma senza pietismo e paternalismo, ciò che bisogna ammirare è la forza con cui questi uomini si sono rimessi in piedi e hanno ricostruito passo dopo passo, terapia dopo terapia la propria vita. Bisogna comprendere e basta, è questo che si deve fare per capire che a volte indirizziamo la nostra vita verso cose futili che non hanno nessuna ragione d’esistere.

Uomini presi a calci in culo dalla vita e saliti su quel palco per restituirglielo con la stessa violenza che a loro è stata riservata, attori improvvisati che raccontano il coma con la serenità di chi sa di essere, nonostante tutto, fortunato perché ancora in vita, di chi ha visto la porta del paradiso sbattergli in faccia perché non era ancora il momento giusto, di chi ricorda il suo sonno profondo come una zucca di halloween vuota dentro e con un involucro esterno che da solo non ha nessun valore.

Storie e vissuti differenti passati al setaccio e poi ricomposti, racconti di vita vera e drammatica messi al servizio degli spettatori, stralci di esistenza che hanno infilzato l’anima creando commozione tra i presenti, momenti riportati alla memoria e amplificati dalle note di Patience dei Guns N’ Roses, Yesterday dei Beatles, Voglio una vita spericolata di Vasco e le dolci note di Allevi e del suo inseparabile piano.

Ma perché scegliere Pinocchio? Perché proprio il pezzo di legno dal naso lungo e non un altro personaggio? Perché Pinocchio è il burattino che si trasforma in un bambino in carne e ossa, è qualcosa che poi si trasforma e diventa qualcos’altro, è un prima seguito da un dopo, è il vecchio che cede il posto ad una nuova condizione proprio com’è accaduto ai nostri attori convinti del proprio essere fin quando il destino beffardo non ha mischiato le carte in tavola. Pinocchio è la metafora dell’umanità che si rimpossessa del corpo, è la vita che ritorna a battere forte nel petto, è lo spintone che ti riporta sulla strada giusta. Pinocchio è l’umanità dei nostri attori che senza bussare si riprende ciò che è suo di diritto.

Annabella Muraca