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Grotta dei desideri, magia senza fine tra borse di studio e scatti di moda  

AMANTEA (CS), 10 ott 2013 – Il design e l’arte sartoriale conquistano nuovamente Amantea. Come si ricorderà, nello scorso mese di agosto si è tenuta la nona edizione della Grotta dei desideri, divenuta oramai uno degli eventi di moda, arte e cultura più importanti del panorama artistico nazionale ed internazionale. Cuore della manifestazione un concorso per stilisti che quest’anno ha visto sul podio Giuseppe Perri e Anna Calviello. I due artisti del taglio e del cucito, valutati da una giuria tecnica presieduta da Nino Masso, si sono aggiudicati non solo il premio in denaro in palio, ma anche uno shooting fotografico che si svolgerà ad Amantea a partire da lunedì 11 novembre. Nelle location più suggestive della città gli abiti troveranno la loro collocazione più naturale. Dietro la macchina fotografica un astro nascente dell’obiettivo: Jessica Marano. In accordo con le due stiliste è stato programmato uno shooting fotografico estemporaneo, senza pose costruite e senza forzature. La parola d’ordine è emozione: raffigurare l’istante del momento senza ragionamenti o preconcetti, seguendo soltanto l’istinto. Ma le novità non mancano di certo: giovedì 15 e venerdì 16 novembre a partire dalle ore 21 si terranno due distinte sessioni fotografiche presso l’art place “La Pecora Nera”, partner ufficiale dell’evento, che consentirà ad aspiranti modelle di prendere parte agli scatti. Presenti anche la stilista calabrese Elisa De Bonis e la laziale Daniela De Santis che ambienteranno proprio ad Amantea i cataloghi delle proprie collezioni. Il tutto sarà reso possibile grazie anche alle acconciature del centro Top Style by Ada ed al supporto dell’Accademia delle arti e professioni. Fondamentale l’apporto fornito dallo studio di comunicazione Emmedia e dalla Agc Agency. Ma non è tutto. Martedì 12 novembre alle ore 10.30, presso la sala consiliare del comune di Amantea alla presenza del sindaco Michele Vadacchino, saranno ufficialmente consegnate le borse di studio di 700 e 350 euro ai due stilisti vincitori dell’evento estivo. «Ancora una volta – spiegano gli organizzatori – utilizziamo la moda per veicolare l’immagine di una Calabria dinamica e innovativa che non attende passivamente il futuro ma lo anticipa, legandolo indissolubilmente alle proprie tradizioni. Sulla base di questo scenario parte la nuova sfida per la decima edizione della Grotta dei desideri che si svolgerà nel prossimo mese di agosto. Ci auguriamo che questo sforzo programmatico possa essere ben accolto dagli enti istituzionali e dalle aziende che fino ad ora non hanno fatto mai mancare la propria fiducia».

Premio Sila 2013, consuntivo

Turismo e promozione: ARCHIVIATO IL 23° PREMIO SILA
Dopo Villaggio Palumbo,Camigliatello , Villaggio Mancuso e Cotronei , il prestigioso Premio Sila che quest’anno spegne le 23 candeline fa tappa a San Giovanni in Fiore , Capitale della Sila.
L iniziativa promossa dal Comitato oagnizzatore del Premio , presieduta da Giuseppe Pipicelli attuale vice presidente dell ‘Uncem, ha goduto ancora una volta del supporto del Parco nazionale della Sila , della stessa Uncem, della Regione(Con Giuseppe Agliano in rappres dek Prss.Scopelliti) e dei principali comuni montani silani di San Giovanni in Fiore, Spezzano della Sila, Cotronei e Taverna.
A ricevere il prestigioso encomio, realizzato ancora una volta dal Maestro orafo Michele Affidato sono stati:
Franco Morano Presidente del Calabria Sila Camper, Nicola Cucci attuale Capo dell Utb della Sila, Sergio Gimigliano direttore artistico del Peperoncino Festival, Luigi Sbarra segretario confederale nazionale della Cisl, Don Giacomo Panizza pres fondazions Sud, Rosalba Forciniti (per lei ha ritirato il premio suo padre Domenico) , Vincenzo Rota imprenditore e Rino Oppido hair stilist.
La serata tenutasi presso il Centro polifunzionale e’ stata condotta da Domenico Milani con la partecipazione di Barbara Cerenzia e il supporto di Angela Fragale e Salvatore Napolitano.
Tra gli ospiti anche alcuni dei componenti del gruppo Sabatum Quartet, la prefinalista di Miss Italia Pia Rocca , i vincitori del CantaSila 2013 Gerardo e Valentina Oliverio e la pittrice Wilma Pipicelli.

NEI PROSSIMI GIORNI SARANNO PREMIATI il gironalista ALBERTO MATANO del Tg1 e i registi televisvi Anna Bonfiglioli e Giuseppe Costantini per le prduzioni televisiv dedicate alla sila nella trasmissione tv Geo e Geo.

 

Niccolò Fabi a Vibo Valentia

VIBO VALENTIA – Alle 21:00 dello scorso sabato, al palazzo Gagliardi di Vibo Valentia, si è tenuto un concerto del cantautore italiano Niccolò Fabi, ennesimo evento organizzato in occasione del Tropea Festival leggere & Scrivere 2013.
Inserito nella sezione “Carta Canta” – una delle tre in cui è suddiviso il festival – l’evento è stato presentato da Ezio Guaitamacchi, già scrittore e giornalista nonché autore per la RAI e per Mediaset. Per circa un’ora e mezza, il numeroso pubblico è stato allietato dall’esecuzione di brani dello stesso Fabi, inframmezzati da interventi e commenti di Guaitamacchi che ha instaurato col cantautore un dialogo piacevole e interessante.
Tra gli altri temi, si è parlato della complessità della situazione contemporanea, che porta il musicista alla necessità di farsi conoscere soprattutto attraverso il contatto diretto col pubblico e non più semplicemente attraverso i dischi. Ormai inserita nel contesto di commercializzazione culturale, la musica non si diffonde più attraverso la mera distribuzione ma deve essere connessa ai nuovi mezzi telematici. “Badando bene, però,” ha detto Fabi, “a non prestare più attenzione al mezzo che alla sostanza”, puntando troppo sulla questione di marketing e troppo poco sulla qualità della proposta artistica.
Dopo aver concluso il concerto con l’esecuzione di “Lontano da me” e “Offeso”, il cantautore si è poi trattenuto nelle sale del palazzo Gagliardi per parlare con i presenti e per rispondere a domande e curiosità.
Interrogato sul suo rapporto col pubblico e con la situazione culturale calabrese, Fabi ci ha risposto che “ogni parte dell’Italia ha le sue particolarità – il che è un bene, perché la diversità è ricchezza – e il Sud si caratterizza senz’altro per la sua maggiore confidenza sentimentale”. Un “valore aggiunto”, sul quale Fabi – cui abbiamo chiesto se il rapporto col sentimento debba essere un punto di forza per gli emergenti meridionali – sostiene che si dovrebbe puntare, ma con moderazione; si devono riconoscere le proprie qualità, ma anche saperle applicare, perché “l’integrazione possa servire per migliorare, e non per diffondere difetti”.

Francesco Corigliano

Dylan Dog protagonista della settima edizione de “Le strade del Paesaggio”

Una mostra da incubo. I giovani lettori cosentini potranno ammirare il loro personaggio preferito, grazie ad una bellissima raccolta di tavole originali, presenti nella Galleria Santa Chiara, nel cuore del centro storico della città, fino al primo dicembre. Venerdì 8 novembre, giorno dell’inaugurazione, erano presenti Angelo Stano disegnatore e copertinista della serie di Dylan Dog, Daniele Bigliardo disegnatore di alcuni albi della serie e Giuseppe De Nardo storico sceneggiatore bonelliano. I tre, prima dell’apertura della mostra, hanno parlato del passato, del presente e del futuro dell’indagatore dell’incubo. Saranno anni di cambiamento per Dylan e i suoi lettori. Per rilanciare la storica serie è stato chiamato Roberto Recchioni che sarà il curatore ufficiale. A lui il compito di riportare Dylan ai fasti di un tempo. “Il prossimo anno partirà un ciclo di storie che cambierà l’universo dylandoghiano – dichiara Angelo Stano – un cambiamento che stravolgerà l’intera vita di Dylan. Bloch andrà in pensione, al suo posto ci sarà un nuovo ispettore di polizia che darà filo da torcere al nostro eroe. Entreranno in scena nuovi nemici e finalmente anche il nostro amato indagatore dell’incubo avrà un cellulare. O meglio, lo avrà Groucho”. In più sarà creata una nuova serie per i nostalgici “Dylan Dog Old Boy”, serie che ospiterà tutte le storie “vecchio stile” di Dylan. Insomma, cambiamenti e tante novità, come quella dell’albo speciale dedicato alla città di Cosenza. La storia è stata scritta da De Nardo e disegnata da Daniele Bigliardo, autore della locandina ufficiale. Una pubblicazione speciale, la prima in Italia,  nella quale Dylan Dog,  entrerà in contatto con la Calabria, e in particolar modo con la città bruzia, nel tentativo di svelare un antico mistero che lo condurrà a confrontarsi con riti e tradizioni legate al passaggio dalla vita alla morte.

Un progetto speciale che Sergio Bonelli Editore ha voluto condividere con Le Strade del Paesaggio. Vastissima la quantità di materiale presente in questa settima edizione: si va dagli originali di Dylan Dog, messi in mostra da una bella retrospettiva curata da Raffaele De Falco, alla satira di un grande maestro del genere come Altan. Passando per la memoria di Pasolini, che rivive nel segno di Davide Toffolo, i paesaggi delle favole, in una mostra curata da Giancarlo Caracuzzo, e il mondo dell’infanzia, illustrato dalla disegnatrice napoletana Martina Peluso.Numerose le presentazioni di graphic novel: dall’appassionante rivisitazione della carriera di Diego Armando Maradona alla poetica di Bruce Springsteen, dalla biografia di Adriano Olivetti fino agli scenari americani di Soul Crime, antologia noir edita da Round Robin. Anche quest’anno si dedicherà spazio alla formazione: saranno numerosi i corsi per gli studenti rivolti all’animazione 3D e alle arti digitali, al fumetto tradizionale e alla colorazione. Per i più piccoli l’apposita Sezione Games, animata da diversi laboratori e dalla mostra Liberi Tutti, un grande labirinto dedicato ai diritti dell’infanzia.

 

Gaspare Guzzo Foliaro

 

 

 

L’Assessore Caligiuri alla presentazione del libro “I compagni del Monte”

TROPEA – L’Assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta – ha partecipato alla presentazione in anteprima del libro “i compagni del Monte” di Tommaso Strambi, avvenuta nel corso del Festival Tropea Leggere e Scrivere, promosso dalla Regione Calabria.
Il libro, edito da Cantagalli, é  dedicato alle vicende del Monte dei Paschi di Siena e impreziosito da vignette originali di Emilio Giannelli. Nel libro, presentato da  Sergio La Grotteria e alla presenza dell’autore, rappresenta una storia tipicamente italiana, in cui quanto è ancora nascosto stenta ad affiorare. I legami fra la città e l’ultracentenario istituto bancario sono così fitti che lo scossone subito in seguito all’acquisizione dell’Antonveneta, i cui dettagli sono stati così contraddittori da destare l’interesse della magistratura, con delle conseguenze ancora difficili da superare per tutti i soggetti coinvolti e l’ancora più ampio bacino di ricadute. Con passione ed acume, Strambi ha tratteggiato ed approfondito le figure di sedici personaggi cardine, con ruoli, responsabilità, leggerezze ed omissioni riconducibili al cosiddetto “Babbo Monte”, attraverso le loro dichiarazioni ed una frequentazione diretta, essendo il giornalista non senese di nascita, ma capo della locale redazione de “La Nazione”. Una lettura travolgente che squarcia i veli che avvolgono una città per sua natura complessa e diffidente. «Qualcuno si domanderà – ha ribadito Strambi – perché questi personaggi e non altri. Perché per me sono i veri protagonisti dell’ultimo ventennio di storia senese. Gli altri sono comparse e, come tali, restano sullo sfondo della scena».

A.dolf H.itler, il cancro con la mosca sotto il naso

A.H., foto di Angelo Maggio

COSENZA – Un’altra settimana, un altro venerdì alternativo in compagnia del More; secondo atto, quarto spettacolo e platea piena in attesa di assistere ad “A.H.” lo spettacolo del visionario Antonio Latella portato in scena da Francesco Manetti.

A.H sta per Adolf Hitler, il cancro degli ebrei, della Germania che ha seguito i suoi sadici principi, dell’Europa tutta; un cancro con il baffo sotto il naso che è riuscito ad incutere terrore, a macchiare le sue mani, anzi no, forse è meglio dire a riempire le sue vene di sangue fuoriuscito da corpi altrui, corpi martoriati, mutilati, alienati, privati di quell’identità che ti rende uomo. Numeri, pigiami a righe, uomini ormai cadaveri che si trascinano nei campi di concentramento, corpi diventati cose su cui sperimentare e riversare la propria smania di potere, dominio, controllo.

A.H. si è reso protagonista assoluto di crimini efferati e con la sua loquacità è riuscito ad aprirsi un varco profondo nei cuori di milioni di persone, individui che hanno ceduto alla persuasione e hanno deciso di indossare la “mosca sotto il naso” per compiacere il proprio führer, uomini immondi che si sono messi al servizio del male rendendosi complici di un genocidio studiato a tavolino per soddisfare la brama di potere di cui molti diventano schiavi.

Lo spettacolo ha assestato un duro colpo agli spettatori, momenti di tragicità e forte impatto emotivo hanno sbattuto in faccia la cruda realtà che, da sempre, ci siamo limitati a conoscere sfogliando i libri di storia in cui, però, si raccontano solo fatti senza riuscire a rendere tangibili il dolore, l’orrore, la morte.

Per mettere in scena A.H. non servono copioni, non servono battute da ricordare a memoria, basta il corpo, le sue spasmodiche contrazioni, il suo movimento per “disegnare” la relazione dell’uomo con il male e le sue infinitesimali declinazioni.

Antonio Latella e Francesco Manetti hanno dimostrato quanto la parola, a volte, sia sopravvalutata e superflua e quanto, invece, il linguaggio del corpo e il movimento scenico possano toccare corde intime senza dispendersi come un soffio d’aria. Il corpo diventa dunque l’unico mezzo sincero per portare in scena la tragedia di un popolo oltraggiato, denudato, calpestato.

La parola non serve per narrare il vero, la parola è menzogna perché va ad intaccare ciò che di reale si è detto o fatto, il verbo è menzogna così come lo sono state tutte le parole di Hitler, fandonie ripetute così frequentemente che alla fine sono state considerate unica e sola verità possibile. La parola con Hitler si è trasformata in un’arma di distruzione di massa, con il semplice utilizzo del verbo è riuscito a circuire l’intera Germania rendendola complice di uno sterminio disdicevole.

Il corpo racconta, la parola mente e attraverso lo spettacolo Antonio Latella e Francesco Manetti ce lo insegnano.

 

Annabella Muraca

“Donne Mie” recital contro la violenza sulle donne a Cassano Allo Ionio

 

CASSANO ALLO IONIO – Domani, sabato 9 novembre, si terrà, presso il Teatro Comunale di Cassano Allo Ionio, alle ore 21:00, il recital “Donne Mie”, lo spettacolo di denuncia, nato dalla volontà di narrare attraverso il linguaggio artistico la dura realtà vissuta da donne vittime di violenza. Tutto lo spettacolo è basato su storie vere tratte da romanzi, libri, articoli di giornale, accaduti in varie parti del mondo.

La violenza contro le donne ha molte facce: da quella subita da donne sfigurate dall’acido per mano dei loro mariti, fidanzati, padri, fratelli,  secondo una tragica usanza ancora praticata in molti paesi, a quella subita dentro e fuori le mura domestiche, nei luoghi di lavoro, per strada.

Questo recital è un piccolo atto di solidarietà e attenzione verso tutte quelle donne che ancora sono prigioniere di un matrimonio imposto, di una famiglia violenta, di convenzioni sociali e religiose, di uno sfruttatore, di una tradizione, di una discriminazione storica difficile da superare.

 

Parte a Catanzaro l’iniziativa “Museo Accessibile”

 

Un' ala del museo Musmi di Catanzaro

CATANZARO – “Museo Accessibile”, iniziativa proposta dall’amministrazione provinciale, dal Comune di Catanzaro e dal Distretto socio-sanitario di Catanzaro lido, in partenariato con l’Inps ex Inpdap, prenderà il via giorno 10 novembre con lo scopo di permette alle persone non autosufficienti, ed ai loro accompagnatori,una visita gratuita ai vari musei della città capoluogo.

Queste le parole spese dal sociologo Franco Caccia in merito all’iniziativa «L’aiuto alle persone non autosufficienti ed alle loro famiglie  non si deve limitare ad interventi legati alle loro patologie. Anche in presenza di una riduzione delle capacità psico-fisiche, le persone non auto-sufficienti sono cittadini portatori di diritti spesso e volentieri negati. Siamo di fronte a persone che hanno tutto il diritto di vivere il territorio e fruire delle diverse opportunità ricreative e culturali disponibili».

Il responsabile del progetto di assistenza domiciliare denominato Home Care Premium,  gestito dal distretto di Catanzaro lido conclude affermando « L’iniziativa è stata possibile grazie alla disponibilità e sensibilità dimostrate dal commissario dell’Amministrazione Provinciale Wanda Ferro e dagli assessori alla cultura ed alle politiche sociali del Comune di Catanzaro, Baldo Esposito e Caterina Salerno che hanno accolto favorevolmente la proposta».  L’invito quindi è per  tutte quelle persone in condizione di disagio, perché si possa vivere insieme un’intensa giornata di arricchimento culturale ma, soprattutto, di costruttivo scambio umano e relazionale.

 

Pochi giorni all’edizione di novembre de “5 Sensi di Marcia”

Il Centro Storico di Cosenza

COSENZA –  Torna, il prossimo 16 novembre, l’iniziativa “5 Sensi di Marcia”, il viaggio  a piedi  attraverso il centro storico di Cosenza, promosso dall’Assessorato al Turismo del Comune di Cosenza, in collaborazione con l’Associazione “Cosenza Turismo” che consentirà, attraverso un lungo percorso di trekking urbano, di riscoprire il piacere di passeggiare in alcuni luoghi suggestivi della Cosenza storica, spesso poco frequentati e conosciuti.

L’edizione realizzata in ottobre dell’iniziativa ha riscosso molti consensi nei cittadini bruzi, molti dei quali – spiega l’esponente dell’assessorato al turismo, Rosaria Succurro,  – ci hanno indotto, con la loro approvazione,  da un lato a ripetere l’iniziativa, dall’altro a renderla un appuntamento fisso di ogni mese.

Nell’appuntamento novembrino dell’iniziativa, con tema “La Belle époque: Cosenza nel XIX secolo” al via da Piazza Duomo alle ore 15,30,  i partecipanti potranno godere dell’atmosfera offerta dal suggestivo centro storico della città di Cosenza con soste programmate in vari punti, al cui interno, si potranno ammirare mostre artistiche e rimanere estasiati dalla performance del Conservatorio di Musica Stanislao Giacomoantonio. La manifestazione prevede una durata di circa 4 ore, nel corso della quale sarà possibile, inoltre, degustare prodotti enogastronomici calabresi lungo tutto Corso Telesio e  Piazzetta Toscano.

Le prenotazioni per partecipare al percorso di trekking urbano si raccolgono telefonando ai numeri 0984793639 o 328.1754422.

 

Al Teatro Morelli continua il terzo appuntamento con Famiglie a Teatro GenerAzioniGiovani 2013

Domenica  10 novembre alle 18,00 continua il terzo appuntamento al Teatro Morelli con Famiglie a TeatroGenerAzioniGiovani 2013. A calcare le scene del Teatro Morelli sarà una delle più importanti compagnie del panorama nazionale, il Teatro della Tosse di Genova con Il Pifferaio di Hamelin”.

Protagonisti della scena sono una valigia ed un baule che, come  il cappello di un mago dal quale esce un coniglio, narrano la storia della città di Hamelin e dei suoi protagonisti:  i cittadini e il loro sindaco rappresentati con gli utensili di una cucina, una coperta di topi che invade la città, un mondo fatto di carta sono solo alcuni degli elementi che colorano la scena rendendo questo spettacolo godibile e divertente non solo da un punto di vista narrativo ma anche visivo.

La storia narra le vicende della città di Hamelin e del suo Sindaco che, per liberarsi dalle invasioni notturne di topi, decide di chiedere aiuto ad un pifferaio e al suo flauto magico. Il Sindaco pattuisce una cifra come compenso ma, al momento della resa dei conti, decide di non onorare la sua promessa. Per questo motivo il Pifferaio rapisce i bambini di Hamelin che verranno liberati grazie all’aiuto di qualche piccolo eroe scelto fra il pubblico.