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Antonio Cetera: dall’Accademia “New Eurodance” alla semifinale di “Io Canto”

MIRTO CROSIA (CS) – Un grande successo nazionale per un ragazzo di appena tredici anni. Si tratta del giovane ballerino Antonio Cetera. Un allievo dell’Accademia “New Eurodance” di Mirto Crosia, che è approdato a “Io canto”, la trasmissione televisiva in prima serata su Canale 5, condotta da Gerry Scotti, sotto la direzione artistica di Roberto Cenci. Il giovane ballerino di Mirto Crosia è arrivato nell’importante programma Mediaset dopo il casting nazionale. Su 5 mila aspiranti ballerini ne sono stati selezionati soltanto nove: fra questi Antonio Cetera. Un ragazzo con una dote innata: il ballo. Ha iniziato a studiare, presso la maestra Sandra Galati, alla tenera età di cinque anni e, ancora, viene seguito assiduamente nell’Accademia “New Eurodance”. E’ sempre stato voglioso di apprendere e perfezionare questa disciplina. Lo ha fatto. C’è riuscito. La sua tenacia e lo spirito di abnegazione gli hanno di consentito di raggiungere un primo importante traguardo nazionale. La maestra Galati, senza esitazione, ha considerato il giovane Cetera come un artista completo in tutte le discipline: dal flamenco (con cui si è esibito nella prima puntata di Io Canto), alla danza classica; da quella moderna alla contemporanea al musical. Domenica 3 novembre, in diretta, disputerà la semifinale con un musical. A sfidarsi ci saranno tre diverse squadre formate da giovani interpreti, coadiuvati, appunto  dai ballerini. A capeggiare le formazioni tre esperti musicali: Mara Maionchi, Claudio Cecchetto e Flavia Cercato. Antonio Cetera fa parte del gruppo della squadra capitanata da Claudio Cecchetto.

    Altri allievi della New Eurodance sono riusciti a raggiungere interessanti traguardi, fra questi, Martina Serrano e Valerio Prantera che sono entrati nella Sanremo productions academy, diretta dai maestri Ermanno Croce e Carmela Moffa. Altro giovane allievo di spicco della New Eurodance è Fernando Loria: dopo aver frequentato per una decina d’anni la struttura di Mirto Crosia, è entrato e sta frequentando nella capitale l’Accademia nazionale di danza.

        Intanto, oltre alle consuete azioni formative, già avviate da qualche anno, la
New Eurodance ha arricchito le sue proposte, creando un corso di teatro per adulti. Una nuova opportunità per il territorio, con l’obiettivo di creare una vera e propria compagnia amatoriale di teatro. Le iscrizioni sono ancora aperte. Il compito di impartire le lezioni teorico- pratico, con nozioni sulla filosofia dell’essere, la dizione e la recitazione è stato affidato al maestro Davide De Giorgi.

    Altra novità della New Eurodance, per l’Anno Accademico 2013/2014, è il corso, recentemente avviato di Hip hop. Ampia, già, la partecipazione di corsisti alle attività dirette dal ballerino coreografo professionista Danilo Silvestre, rientrato recentemente dalla Danimarca, dove ha partecipato con ottimi risultati al Campionato del Mondo di hip hop.

Halloween Edition di Magikro Presenta il Mago Forest

CROTONE – Oggi, martedì 29 ottobre alle ore 20.30, la “Halloween edition” del  “Magikro” Festival propone, al teatro Apollo di Crotone,  lo spettacolo del Mago Forest. Un evento eccezionale che vedrà protagonista il poliedrico Michele Foresta, showman, conduttore televisivo, comico, prestigiatore. Da ricordare che il Festival, cofinanziato con il Por Calabria 2007-2013, vede la Provincia di Crotone capofila ed una importante partnership con i comuni di Cirò Marina, Isola di Capo Rizzuto, Melissa, Santa Severina, la fondazione Odyssea, Civita, l’associazione festival dell’Aurora ed Informagiovani. L’ingresso per lo spettacolo del Mago Forest è a pagamento. Biglietto 10 euro intero – 5 euro ridotto.

VI Edizione della Fiera del Libro Calabrese: Un Saggio su Mons. Bregantini

LAMEZIA TERME (CZ) – Il tema di quest’anno della sesta edizione della Fiera del libro calabrese è “i volti della speranza”, tra questi sicuramente è da annoverare mons. GianCarlo Maria Bregantini, già vescovo di Locri-Gerace, uno dei protagonisti della primavera locrese. Ora il lavoro pastorale e sociale del prelato venuto dal Nord è racchiuso in un saggio, scritto dal prof. Mario Casaburi, che verrà presentato a Lamezia Terme nei locali del Centro pastorale in via Leonardo da Vinci, 2 – mercoledì 30 ottobre 2013 alle ore 18.

L’organizzatore della manifestazione, l’Associazione Sinergie culturali di Lamezia Terme, ha voluto che a presentare il volume GianCarlo Maria Bregantini: una luce nel giardino della Locride, oltre all’editore di Progetto 2000, Demetrio Guzzardi, ed all’autore del saggio Mario Casaburi, intervenissero don Ennio Stamile, parroco a Cetraro, il magistrato Biagio Politano ed il vaticanista di Repubblica.it, Andrea Gualtieri.

Come scrive nella presentazione del volume l’arcivescovo emerito di Catanzaro-Squillace mons. Antonio Cantisani: «Nella testimonianza di mons. Bregantini possiamo trovare un forte stimolo – in termini di idee e di determinazione – per un salto di qualità nell’impegno per una Calabria nuova».

Magikro Festival: l’Illustratrice Italiana di Harry Potter Intervistata da Walter Rolfo

CROTONE – E’ toccato a Serena Riglietti, illustratrice italiana di Harry Potter, dare il via ieri sera al teatro Apollo di Crotone al “Magikro Festival”. La nota disegnatrice ha parlato della magia del disegno rivolgendosi ad un pubblico molto attento formato soprattutto da bambini e studenti. La Riglietti è stata intervista sul palcoscenico del teatro crotonese da Walter Rolfo, direttore artistico della kermesse. Subito dopo si è tenuta la cerimonia di consegna dei premi  “Magikro Junior”  e “Letterario Magikro”.  Il premio è stato rivolto alle scuole elementari e medie del territorio. Questi i vincitori: scuole elementari “sezione disegno” Francesca Bevilacqua della 5^ A (Istituto Comprensivo “Vittorio Alfieri”); sezione testo Orsola Ramogida della classe 4^ A (Istituto comprensivo di Papanice); scuole Medie “sezione disegno” Nico Sestito classe 3^ E (Scuola Media “Anna Frank” dell’Istituto Comprensivo Antonio Rosmini); “sezione testo” Paolo Ciampà della 2^ C (Scuola Media Anna Frank dell’Istituto comprensivo Antonio Rosmini). Il premio letterario Magikro è stato assegnato alla bravissima scrittrice calabrese Angela Bubba con la seguente motivazione “Il più grande potere del Pensiero, è la magia della mente capace di mutare in un’opera d’arte parole che raccontano emozioni. Angela Bubba ha raccontato e, ne siamo certi, racconterà emozioni attraverso la sua prosa”. La giovanissima scrittrice, originaria  di Mesoraca, si è aggiudicata l’opera artistica realizzata per l’occasione dal maestro orafo crotonese Michele Affidato. La serata è proseguita poi con il bel concerto dello “Shining Voices Gospel Choir” splendidamente diretto da Floriana Mungari.  Da ricordare che il Festival, cofinanziato con il Por Calabria 2007-2013, vede la Provincia di Crotone capofila ed una importante partnership con i comuni di Cirò Marina, Isola di Capo Rizzuto, Melissa, Santa Severina, la fondazione Odyssea, Civita, l’associazione festival dell’Aurora ed Informagiovani.

PROSSIMI APPUNTAMENTI DEL MAGIKRO FESTIVAL

Mercoledì 30 ottobre spettacolo “Inganni, la realtà non esiste”  con Walter Rolfo, Alessandro Marrazzo e Marco Aimone. A seguire il musical “Quasimodo il gobbo di Notre Dame” a cura dell’associazione “Sorgente delle Arti” per la regia di Luigi Sgrizzi.

Teatro Apollo ore 20.30 ingresso a pagamento: biglietti intero 10 euro – ridotto 5 euro.

Giovedì 31 ottobre si terrà “La Notte Bianca della Magia”. Dalle 18.30 in poi le vie del centro città si trasformeranno in un incredibile castello magico popolato di maghi, fate, zombie, zucche e mostri. Ci saranno i negozi aperti fino a notte, musica da discoteca con “Vinjay e The Vegas” e mille altre sorprese per rendere indimenticabile la notte di halloween. Verrà assegnato un premio speciale per il costume più spaventoso e ci saranno le esibizioni di: Mister david, Mr. Bang, Maurizio Cecchini, Marco Aimone, Magic Willy, Davide Allena, Davide Brizio, Mago Flip, Walter Maffei, Mr. Trick, Horror Make Up, Teatro della maruca, Rocco Barocco, professor Misterius, Novas, Lupis e molte altre sorprese.

Presentato a Rende il cartellone degli eventi “I Tini di San Martino”

ALTOMONTE (CS) – Al via il prossimo 30 ottobre ad Altomonte (CS) la rassegna “I tini di San Martino”, presentata questo pomeriggio a Rende presso l’Australian Special Pub.

Si tratta di una kermesse enogastronomica vocata alla valorizzazione del vino novello del meridione che quest’anno apre le porte anche ad un’altra risorsa dell’agroalimentare calabrese, l’olio extravergine d’oliva; una manifestazione itinerante che prevede cene e aperitivi a base di olio e vino novello delle 5 regioni del Sud Italia, patrocinata dall’Assessorato all’Agricoltura della Regione Calabria, dall’Assessorato alle Attività Economiche e Produttive della Provincia di Cosenza e dal Comune di Altomonte.

Alla presentazione erano presenti, Luigi Papaleo dell’Oleificio Papaleo di Altomonte(CS), ideatore del cornice che coinvolge gli oli extravergini, Innocenzo Russo, direttore del centro commerciale Le Vigne di Castrovillari(CS), l’assessore del Comune di Altomonte Francesco Provenzale e l’assessore provinciale Mario Caligiuri.

Ti olio bene…così è denominata la due giorni che inaugura la rassegna proprio ad Altomonte, con una tavola rotonda prevista per il 30 ottobre alle ore 18 a cui prenderanno parte esperti del settore oleicolo di tutto il Meridione d’Italia, membri delle più importanti associazioni di categoria e personalità istituzionali locali, impreziosita dalla presenza dell’artista Roy Paci, musicista cantautore, famoso per le sue performance gastrofoniche che abbinano il cibo alla musica.

Il 31 ottobre sarà la volta delle degustazioni guidate e delle relazioni tecniche dei capi panel sugli oli extravergini prodotti dalle aziende di Altomonte, particolare per la presenza predominante della cultivar “tondina” o “roggianella” presente solo in quel territorio.

La rassegna toccherà locali e ristoranti di Cosenza (Cafè Librairie e Tina Pica), Marano Principato (Osteria griglieria da Ciccino) e Rende, a partire dal 7 novembre sino al 29 Novembre.

Tappa anche all’Australian Special Pub di Rende, location della presentazione, con una serata denominata “Il novello nel marsupio”, a testimoniare come la tradizione meridionale del vino novello può sposare i cibi internazionali, al cospetto delle più ricercate birre.

Tra le attrazioni principali il 7° Salone del Vino Novello del Meridione che quest’anno si svolgerà a Castrovillari(CS) presso il Centro Commerciale Le Vigne dall’8 al 10 Novembre, che darà la possibilità al pubblico più variegato di assaggiare i vari vini novello “in tour” e scoprire quello migliore. Infatti grazie ad un concorso “Miglior Novello del Meridione” che si terrà nel pomeriggio del 10 Novembre, vigilia di San Martino, tenuto da una giuria di esperti assaggiatori e sommelier, si potrà assistere alle degustazioni alla cieca in tempo reale e alle premiazioni.

L’anno scorso a spuntarla è stato un vino novello della Basilicata, quello delle cantine Cervino Vini. Oltre a Castrovillari sarà il centro commerciale I Portali di Corigliano Calabro ad ospitare Domenica 17 Novembre i vini novello nella propria galleria.

La rassegna terminerà il 29 Novembre con un evento speciale, legato al mondo del Matrimonio, presso la fiera TuttoSposiExpo che si terrà a Rende presso il PalaMercedes, in cui verrà dato spazio ai vini novelli premiati, sotto lo slogan di “Novello sposo”, e saranno proprio tutti i promessi sposi a poterne apprezzare le caratteristiche, per sapersi districare al meglio sul mondo dei vini da scegliere per il loro giorno più bello, cosa spesso sottovalutata durante l’organizzazione di un ricevimento.

 

Giuseppe Notaro presenta il suo nuovo volume Carine

REGGIO CALABRIA – Martedì 29 ottobre alle ore 18.00 presso la sede del Rhegium Julii (Sala G. Trisolini) – sita in Via Vecchia Pentimele, 11 Reggio Calabria – si terrà la presentazione del nuovo volume dello scrittore reggino Giuseppe Notaro, dal titolo “Carine”. Introdurrà l’incontro Pino Bova. Relazionerà Francesco Idotta.

Il libro, edito da Calabria Letteraria Editrice del Gruppo Rubbettino, si aggiunge ai precedenti “C’era una volta”, “Il temporale e altri racconti”, “La casa di Annie”, “L’altro Vangelo”, “Una piccola storia” e “Al di là del tempo”. Intrigante la trama del nuovo racconto “noir” di Giuseppe Notaro, riportata nella quarta di copertina: “La morte della giovane moglie Carine sconvolge Hervé Garnier che continua ad immaginarla nella altrettanto bella Weena, che le somiglia sorprendentemente. Ma quale terribile segreto si nasconde in Weena?”.

Giuseppe Notaro è nato e vive a Reggio Calabria. Laureato in Economia e Commercio ed in Giurisprudenza, ha svolto servizio in qualità di funzionario amministrativo presso l’ex Provveditorato agli Studi di Reggio Calabria. Incline, sin da giovanissimo, alla letteratura, alla musica e all’arte in genere, ha maturato e consolidato la passione per la scrittura.

Tra le sue pubblicazioni: “C’era una volta…” (La Procellaria editrice, 1998); “Il temporale e altri racconti” (La Procellaria editrice, 2001); “La casa di Ánnie” (Ibiskos Editrice Risolo, 2004); “L’altro Vangelo” (Calabria Letteraria editrice, 2008); “Una piccola storia” (Calabria Letteraria editrice, 2009); “Al di là del tempo” (Calabria Letteraria editrice, 2013). De “L’altro Vangelo” ne ha realizzato una versione teatrale. Nel 2009 ha curato la pubblicazione del volume di poesie di Bianca Nirta Notaro, “Nel mare dei ricordi”.

Per maggiori dettagli è possibile visitare il sito dell’autore: http://www.giuseppenotaro.it/

A Lamezia Jazz, sul palcoscenico del Teatro Umberto gli Opus five

LAMEZIA TERME – Dopo il grande successo dei tre eventi conclusi del Lamezia Jazz XI edizione 2013, domenica 03 novembre 2013 presso il Teatro Umberto di Lamezia Terme alle ore 21,15 sarà protagonista il quintetto statunitense Opus 5.

Questo quarto evento chiuderà la stagione del Lamezia Jazz XI edizione 2013.

Il quintetto Opus 5 , si rifà alle atmosfere dei celebri gruppi di Art Blakey e Miles Davis degli anni ’60, reinterpretandole alla luce di una sonorità personale.

L’organico degli Opus 5 è così composto Seamus Blake – sax,  Alex Sipiagin – Trumpet,  Dave Kikoski  – Piano,  Boris Kozlov – bass  e Donald Edwards – drums, tutti da alcuni anni protagonisti della Mingus Big Band e della Mingus Dinasty.

Opus 5 è un nuovo gruppo di co-leader, ideato da Alex Sipiagin coinvolgendo altri musicisti che come lui fanno parte della Mingus family (Mingus Dynasty e Big Band). Con la sua nuova fisionomia strumentale, Opus 5 si muove nel solco dei grandi quintetti di stampo hardboppistico. Il gruppo esegue un repertorio prevalentemente originale, ma nella scaletta possono capitare anche temi brasiliani, jazz tunes d’autore o motivi della tradizione popolare russa.

Ben due componenti della band, Sipiagin e Kozlov, tutti emigrati a New York, sono infatti accomunati da radici russe.

I primi commenti a caldo del direttore artistico M° Egidio Ventura confermano che il Jazz è una macchina dalle forti potenzialità, molte ancora da esplorare: “Siamo partiti con l’organizzazione un po’ in ritardo, ma siamo riusciti a proporre un programma davvero interessante. Prova ne è stata la copertura mediatica a livello regionale. Tutti gli ospiti sono rimasti soddisfatti del festival e della città di Lamezia Terme”. E che qualità ci sia stata è dimostrato anche dal fatto che alla manifestazione hanno partecipato centinaia di calabresi provenienti da ogni parte della Calabria.

L’edizione 2013 ha visto protagonisti, grandi artisti di caratura internazionale offrendo il massimo della loro Arte improvvisativa. Lamezia Jazz è un’icona del fare cultura di qualità, dalla forte valenza etica e sociale, attenta alle trasformazioni ed alle dinamiche del pensiero musicale, sempre pronta a navigare nel mare molteplice e profondo del linguaggio artistico contemporaneo, capace di elaborare una nuova interpretazione dei fenomeni culturali, dei processi e forgiano risposte, dei bisogni, dei desideri e delle aspettative di un territorio sempre più culturalmente e cognitivamente sofisticato. Ancora una volta Lamezia Jazz, anche per questa sua XI edizione, dà prova di essere uno dei luoghi  culturali più importanti del panorama musicale regionale e nazionale. Una rassegna capace di sorprendere e spiazzare, che si pone come luogo altamente  recettivo per la musica in Calabria e che si muove ormai con disinvoltura nel panorama jazz italiano.   Il Direttore Artistico Egidio Ventura esprime grande soddisfazione per la riuscita anche di questa edizione, per l’organizzazione e per il numeroso e caloroso pubblico che ha seguito finora gli appuntamenti in cartellone. Ed è questo che va particolarmente apprezzato: l’intuizione che il definitivo riscatto della nostra città passi attraverso la centralità della cultura. Senza cogliere questo aspetto, capace di proiettare nel futuro in maniera propositiva ed innovativa Lamezia Terme, la stessa indicazione delle realizzazioni finirebbe per essere solo un generico elenco e non renderebbe giustizia al lavoro fatto.

Per il concerto degli Opus 5 si può prenotare presso i seguenti numeri di telefono: 0968/437125 – 366/1726414 – 320/0842525

 

Codice Etico per “L’Isola che non c’è”

VIBO VALENTIA – Lo scorso venerdì si è svolta nella sede dell’associazione “L’isola che non c’è” una conferenza stampa per la presentazione del codice etico, alla presenza di ospiti e soci.
In occasione della tradizionale cena sociale del terzo venerdì del mese, la presidentessa dell’associazione Titty Marzano ha esposto – davanti ad un pubblico numeroso e interessato – la struttura generale del codice, che è stato letto da alcuni soci e commentato dal giornalista Maurizio Bonanno e dal dott. Cesare Bianco. Spiacevole l’assenza dell’assessore regionale Nazzareno Salerno, che aveva garantito la sua presenza e che invece non si è presentato all’incontro.
La discussione si è incentrata sul senso e sulla necessità di un codice etico, un tipo di regolamentazione che esiste tacitamente in ogni società e che sancisce la direzione della crescita sociale.
“Il valore di un codice etico simile – ha detto Bonanno – non è solo formale ma anche sostanziale”, perché attraverso l’adesione permette effettivamente una proiezione verso il futuro, oltre la superficialità della convenzione.
Anche Bianco, cardiologo e socio dell’associazione, ha sottolineato la praticità del codice. “Il codice etico – ha detto – serve a vivere meglio nel contesto sociale, secondo la situazione storico-culturale, ed è un giuramento vecchio come il mondo ma che evolve col mondo stesso”.
La serata è proseguita con un’esibizione canora dei membri dell’associazione – che hanno cantato vari pezzi, tutti all’insegna dei valori della condivisione e della socialità – e con la cena, che è stata allietata anche dalla “esibizione” di alcuni pasticceri locali, i quali hanno realizzato una torta direttamente nella sede davanti ad un pubblico entusiasta.
Il venerdì sociale de “L’isola che non c’è” si è dimostrato per l’ennesima volta una piacevole occasione di incontro e di socialità, nonché uno stimolo alla riflessione sul senso dell’esserci all’interno di una comunità  e sul significato della convenzione, che spesso è rispettata – ma anche ignorata – senza reale coscienza.
Il valore di un’iniziativa di volontariato si riconosce proprio dalla coscienza, e da quella volontà che la presidentessa Titty Marzano ha individuato come caratteristica fondamentale – e mai scontata – dello stesso volontario “genuino”. Senza dimenticare che, in un mondo dominato dall’informazione, in cui restare ignoranti è una scelta, “l’unica vera inabilità è l’ignoranza”.

Link alla pagina dell’associazione: http://www.isolachenonce.net/

Link al Codice Etico: http://www.isolachenonce.net/index.php?option=com_content&view=article&id=230:codice-etico&catid=36:documenti&Itemid=100

 

Francesco Corigliano 

Premio Sila ’49: scelti i cinque finalisti

La giuria del Premio Sila ’49 ha scelto la cinquina dei libri finalisti dell’edizione 2013. Sono Gaetano Cappelli con Romanzo irresistibile della mia vita vera (Marsilio) dove l’avventura di un insegnante di pianoforte si intreccia a quella dell’Italia degli ultimi decenni; Alessandra  Fiori con Il cielo è dei potenti (Edizioni E/O) il “come eravamo” di una generazione raccontata da un potente politico della Prima Repubblica; Tommaso Giagni con L’estraneo (Einaudi) lo spaesamento di un uomo senza appartenenza fra le periferie romane degli anni Zero; Fabio Napoli con Dimmi che c’entra l’uovo (Del Vecchio Editore) commedia agrodolce sul tema della precarietà e Alessandro Perissinotto con Le colpe dei padri (Piemme) un dramma individuale che riflette un dramma storico e sociale.

Cinque romanzi molto diversi accomunati da uno stesso filo conduttore: raccontare la realtà contemporanea in modo critico e sguardo attento e interpretare la complessità dell’attuale fase storica parlando dell’Italia di questi anni. Cinque storie che vogliono radiografare sentimenti personali e conflitti sociali per inserirsi in una storia più grande: raccontare il nostro presente.
Il Premio si svolgerà a Cosenza, venerdì 6 e sabato 7 dicembre. La cerimonia di Premiazione si terrà nel pomeriggio di sabato 7 dicembre al Ridotto del Teatro Rendano di Cosenza.
Il Premio Sila ‘49, diretto da Gemma Cestari  e Luca Ardenti, è promosso dalla Fondazione Premio Sila, ed è diviso in due sezioni principali: la sezione Letteratura, la sezione Economia e Società. A esse si affiancano i Premi Speciali che la giuria assegna ad autori o opere fuori concorso che hanno un particolare rilievo nella vita culturale nazionale. I vincitori dei vari premi verranno annunciati nei giorni antecedenti al premio. Nell’intento di preservare e offrire il carattere partecipativo che ha sempre contraddistinto le edizioni passate del concorso letterario, il Sila ’49 –  in collaborazione con la Libreria Ubik di Cosenza – ha selezionato un comitato di lettori che ha collaborato con la giuria per individuare la rosa dei cinque titoli della sezione Letteratura che concorrono al premio finale.

La giuria

Piero Bevilacqua (Storico, Università La Sapienza), Amedeo Di Maio (Economista, Università L’Orientale di Napoli), Francesco Maria Greco (Ambasciatore italiano presso la Santa Sede), Renato Greco (Magistrato, Presidente del Tribunale di Cosenza), Romano Luperini (Critico Letterario, Università di Siena), Marta Petrusewicz (Storica, Università della Calabria), Anna Salvo (Scrittrice, Università della Calabria). Presidente della giuria: Raffaele Perrelli (Latinista, Preside della Facoltà di Lettere Università della Calabria).

“Lucido” e la sua sporadica lucidità

Foto di Angelo Maggio

Cosenza – Venerdì sera, nuovo appuntamento con il Teatro Morelli, solita fila al botteghino per ritirare freneticamente i biglietti, stesso desiderio di sempre di accomodarsi tra le poltroncine rosse e godere a pieni polmoni l’odore pungente, sovversivo, acre della cultura che tutti, oggi come oggi, cercano continuamente di negarci.

“Lucido”, è questo il titolo dello spettacolo portato in scena ieri sera dalla compagnia Costanzo/Rusconi, ha appassionato la sala gremita con il suo ritmo di narrazione incalzante, provocatorio, ironico e a tratti sarcastico, battute brillanti “sganciate” con una tempistica perfetta tanto da provocare una risata di gusto ma amara, un’ilarità superficiale che nasconde una tragedia profonda capace di logorare i personaggi fino a condurli allo scontro inevitabile.

Sul palco una famiglia qualunque, nelle retrovie un sentore di detto-non detto che non giova ma annienta, nel gioco comico ed irriverente dei personaggi un sapore di humor nero che parla di rapporti familiari mandati a morte, decapitati ancor prima della sentenza definitiva, lasciati imputridire perché troppo presi dalle proprie ragioni, dai propri pensieri, dalle proprie convinzioni per essere capaci di instaurare un dialogo e capire le posizioni dell’altro.

È la storia di Luca e di sua sorella che gli ha donato un rene, la storia di una mamma che sente ma non ascolta, di un padre che li ha abbandonati all’incuria e all’indifferenza e di un nuovo uomo che entra di soppiatto nella vita dei personaggi e di colpo si ritrova in mezzo al fuoco incrociato ricoprendo un ruolo che non gli spetta. È la storia di Luca che ha consegnato la sua vita in mano ad un terapeuta, è la storia di sua sorella che, dopo 15 anni di assordante silenzio, ritorna con un bagaglio colmo di rabbia e rancore e chiede di riavere indietro ciò che è suo; non ritorna per reclamare la macchina da scrivere dell’Olivetti, i libri, il piumone o qualsiasi altro effimero oggetto ricordo della sua infanzia, ciò che reclama è il suo rene, la parte di sé che un tempo ha salvato il fratello ma che ora è richiesta dal suo agonizzante marito.

La trattativa diventa feroce, uno slalom tra colpe addossate e rancori mai confessati, tra paure latenti e dolori evidenti, è una lotta che si dipana tra mura domestiche che a stento contengono l’astio di una famiglia che ha fatto del silenzio la propria religione, uno scontro frontale in cui la lucidità vacilla fino a diventare sempre più sporadica.

Il testo di Rafael Spregelburd, tradotto da Valentina Cattaneo e Roberto Rustioni, narra così una storia che ne nasconde un’altra più segreta è per questo che sul palco s’incontrano realtà e fantasia, vita vissuta ed onirica, esistenza e spettri prodotti dalla mente e dalle sue capacità illusorie.

Tutto su quel palco si confonde fino a non scindersi più e il senso rimane sempre sullo sfondo, sotto terra, impalpabile, impercettibile, misterioso come la vita stessa.

Annabella Muraca