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Grande successo per NDF13

BELVEDERE MARITTIMO (CS) – Oltre 50 mila persone hanno affollato le strade e il lungomare di Belvedere per l’ultima entusiasmante serata di NDF13. Un successo senza precedenti che va a incasellare il festival dell’arte pirotecnica come l’evento 2013. Dopo alcuni inconvenienti tecnici che hanno caratterizzato la serata di sabato, ieri sera gli organizzatori di Ndf13 hanno risposto con competenza e professionalità. Il divertimento è andato avanti sino alle prime luci dell’alba con musica e balli che si sono svolti sulla spiaggia della marina di Belvedere.

Sono stati cinque giorni di vero spettacolo, tra stand di prodotti e lo spazio dedicato alla cultura, con le visite guidate giornaliere nel centro storico al Castello Angioino-Aragonese e alle Reliquie di San Valentino, conservate all’interno del Convento secolare dei Frati Cappuccini.

Gli organizzatori dell’Associazione Creativamente, hanno dato il massimo per trasformare il cielo di Belvedere in un variegato dipinto di luci e colori. Sicuramente sono state superate le 150 mila presenza dello scorso anno: tantissima gente si è riversata a Belvedere per assistere alle proiezioni ologrammatiche, liberamente ispirate ad eventi internazionale come “La Féte des Lumières” (La Festa delle Luci) a Lione o “Amsterdam Light’s Festival”, che hanno fatto da apri pista ai fuochi. E ancora scenografie luminose nate dall’inventiva di designer provenenti da tutto il mondo. Performers che hanno ballato sulle acque del mare a bordo di involucri sferici trasparenti in pvc, che con l’uso della più moderna arte del body-painting e attraverso luci K, hanno reso fosforescenti i loro corpi e invisibile le sfere che li contengono.

Ogni sera l’artista pirotecnico ha regalato una splendida coreografia a tema, seguendo un filone capace di raccontare un emozione e quindi rendere narrativa ogni esibizione. Le serate sono state allietate da concerti, sfilate di moda, compagnie di danza, artisti di strada, marching band.

Particolare suggestione hanno suscitato i “Flyboard” e l’angolo dei “Writers”. La giornata di domenica è stata caratterizzata dalla “Regata Velica”. L’appuntamento è al prossimo anno.

 

 

Terza edizione e terzo enorme successo per l’Alto Jonio Dance

Balletto Nazionale del Kosovo ospite all' AJD

Nelle giornate del 26 e 27 luglio si è tenuto presso il centro polivalente di Villapiana il festival internazionale di danza Alto Jonio Dance.

L’AJD, quest’anno alla sua terza edizione, ha raggiunto un grande successo, riunendo nelle le due serate più di 4000 persone.

Il festival/concorso, presentato da Tabata Caldironi, ha visto nella serata del 26 l’esibizione delle categorie Baby, Juniores, Gruppi Under, Futuro, FreeDance. Importanti danzatori, oltre ai partecipanti al concorso, hanno allietatoil pubblico: Daisuke Omiya, vincitore di AJD Italy-New York Coreografo Emergente; la compagnia di Alex Atzewi; Sarah Swenson ; Sinan Kajtazi e Teuta Krasniri, danzatori del Kosovo Ballet.

Nella seconda giornata del festival(27 luglio) sono state giudicate dalla giuria le categorie Seniores, Gruppi Over e Composizione Coreografica. Straordinaria la partecipazione del Balletto Nazionale del Kosovo, che ha allietato il pubblico con una bellissima coreografia. Nella serata è stato poi mostrato al pubblico anche un estratto del Requiemdi Verdi creato da Micheal Mao e danzato da Antonio Pio Fini e da alcuni partecipanti della Summer School AJD.La giuria, composta da importanti esponenti del mondo della danza ,a  fine serata ha rivelato i nomi dei vincitori delle borse di studio previste dal concorso AJD: Giovanni Passalacqua, Sara Paterniani, Alice Giammarioli, Christian Consiglio, Camilla Grasso, Irene Tommasetti, Francesca Cislaghi, Alice Albore ,Mary Jo Panacciulli, Eugenio Sangermano, Irene Tommasetti, Deborah Masaro, Serena Roberti,Alice Giammarioli, Rocco Suma,Danzaria.

I Ladri di Luce fanno rivivere la magia dell’analogico

RENDE (CS) – Una mostra di fotografie analogiche in bianco e nero, sviluppate e stampate in camera oscura non è sempre un manifesto di protesta di un gruppo di ostinati tecnofobi  e non è nemmeno il desiderio di cedere a quell’irresistibile sentimento nostalgico nei confronti di un passato superato ma è molto di più, è la riscoperta del fascino originario della trasmissione della luce, è la voglia di emozionarsi davanti alla lenta meraviglia della bellezza che nasce sotto gli occhi.

Questo è Darkroom Lab 1.0 laboratorio creativo di Camera Oscura, 40 opere fotografiche realizzate durante il corso di Camera Oscura a cura del professore Sandro Gori, organizzato dall’ Associazione Culturale Fotografica Ladri di luce, un progetto che parte dallo sviluppo dei rullini per arrivare alla stampa degli scatti esposti alla vecchia maniera in camera oscura. Un progetto che non vuole essere frutto di un semplice corso ma che vuole diventare un laboratorio permanente di idee e concetti fotografici che si costruisce su più livelli.
Dalle opere degli allievi e protagonisti della mostra ciò che sicuramente emerge più di ogni cosa è uno specifico segno tutto personalizzato che ogni artista ha intriso in ognuna delle foto realizzate, soggetti diversi che diventano lo specchio delle loro diverse personalità.

Sguardi che documentano il mondo rurale fatto di piccoli gesti, di natura incontaminata, di misteriosa dignità che sembra resistere al tempo, che raccontano di viaggi lungo vecchi e nuovi binari, di luoghi dove si co-costruisce la conoscenza che diventano brillanti quando oltre che dal pensiero vengono illuminati dalla luna, di particolari avulsi dal contesto che trovano la loro forza nell’insieme dicotomico che riescono a creare.

Gli artisti che hanno partecipato alla mostra sono Federico Treggiari, Giulia Guzzardi, Piero Borrelli, Clelia Covelli, Mara Bruno, Luigi Tiano, Santino Caruso, Francesco De Francesco e Paolo Muto, bravissimi nel restituire l’autenticità della lentezza, la sola capace di trasformare ogni singolo scatto in un’immagine che va oltre l’istante facendo riflettere sul prima e sul dopo, sul passato e sul futuro.

Gaia Santolla

 

Wayne Shorter Quartet in concerto

Lunedì 29 luglio ore 22,00 PARCO SCOLACIUM, le armonie d’arte attraverso le contaminazioni jazz.
WAYNE SHORTER QUARTET
Wayne Shorter – sassofoni
Danilo Perez – piano
John Patitucci – contrabbasso
Brian Blade – batteria
ESCLUSIVA PER IL SUD
Shorter rappresenta una sorta di leggenda del jazz e il Wayne Shorter
Quartet è una delle formazioni che segnano la storia del jazz contemporaneo
e ascoltarlo è una delle più intense esperienze che si possano sperimentare
oggi dal vivo.“Il più importante compositore vivente del jazz.”(The
NewYork Times)
Quartetto composto da musicisti di eccezionale caratura,
ognuno dei quali è leader in proprio: ecco la presenza di interprete maturo e
affermato come il pianista Danilo Pérez, nonché quella di uno fra i grandi
virtuosi del contrabbasso contemporaneo, fra l’altro di fiere origini calabresi
come John Patitucci, e quella di un batterista straordinario quanto originalissimo
come Brian Blade. Il gruppo fornisce un sostegno di eccezionale
finezza e profondità a Shorter, artista nel pieno di una straordinaria maturità,
strumentista eccelso, fra i più grandi compositori nella storia della musica
improvvisata. La chimica travolgente del suo Quartetto è documentata dalle
uscite discografiche più recenti, tra cui l’ultimo “Live without net” che
segna fra l’altro il suo ritorno per la prestigiosissima etichetta Blue Note
andrà a rappresentare la base di questo concerto atteso in tutto il meridione.

Festival Euromediterraneo Altomonte 2013

 

Domenica 28 luglio, alle ore 21, sul palco dell’anfiteatro “Costantino Belluscio”, il mitico Kosovo Ballet, la compagnia di danza nazionale del Kosovo, renderà omaggio al Festival Euromediterraneo di Altomonte. Un prologo che aprirà l’edizione 2013 della kermesse.  Un grande spettacolo di danza, a ingresso gratuito, sul palco i virtuosi danzatori della storica compagnia,  diretti dal coreografo calabrese Antonio Pio Fini e dal maestro Mehmet Balkan.

Uno spettacolo in cui si esibiranno anche i danzatori locali della maestra albanese Brunilda Lato, direttore della scuola di danza di Altomonte. La partecipazione del Balletto nazionale del Kosovo è possibile grazie al Festival Alto Jonio Dance Citta’ di Villapiana. La compagnia è stata sponsorizzata grazie ad una raccolta fondi promossa a New York.

Il Balletto del Kosovo è nato nel 1972, inserito all’interno del Teatro Nazionale del Kosovo a Pristina.

A quel tempo, la compagnia era costituita da 19 ballerini. Il balletto ha guadagnato una reputazione molto positiva attraverso la dedizione e il duro lavoro, nonostante la repressione politica. Il successo della troupe ha continuato fino al 1989, quando la situazione politica in Kosovo ha iniziato a peggiorare. Dopo la guerra in Kosovo nel 1999, la prima generazione di ballerini kosovari ha deciso di tenere una performance di “rinascita” grazie alla direzione di un coreografo francese.
Il primo corso di danza, dopo la guerra, è stato aperto all’interno del dipartimento musicale della PrenkJakova (scuola superiore) a Pristina dal direttore attuale, Ahmet Brahimaj.

Nel 2005, la prima generazione della scuola di ballo si diploma all’interno della scuola musicale. La nuova generazione del Balletto del Kosovo ha partecipato a numerosi festival e tour internazionali, così come ha lavorato con molti coreografi di fama internazionale. Nel marzo di quest’anno Antonio Pio Fini è diventato il nuovo coreografo della storica compagnia.

 

 

L’apertura ufficiale della kermesse è affidata, invece, martedì 30 luglio, alle ore 21, alla grande voce di Ornella Vanoni. Unica tappa in Calabria  del suo nuovo tour “Io canto per essere felice”.

L’assessore Succurro anticipa i nuovi programmi del teatro Morelli tra spettacoli e Scuola di teatro

Cosenza  – L’assessore al Teatro Rosaria Succurro, accompagnata dal dirigente Luigi Bilotto, ha incontrato i responsabili di Scena Verticale, titolari della residenza teatrale presso il teatro Morelli. Un incontro che è servito a tirare le somme, dopo la prima fase di vita della residenza che si è conclusa nel maggio scorso, ma soprattutto a tracciare i prossimi percorsi, giacché è insito nel progetto di residenza teatrale che la stessa si proponga, non solo come luogo di offerta di spettacolo, ma anche come spazio laboratoriale ed insieme di apertura all’utenza del teatro per renderla quanto più possibile partecipe del momento della produzione. Una sorta di spazio aperto, alla città e per la città, all’interno del quale sperimentare nuovi incontrarsi e confrontarsi sul teatro, sui suoi linguaggi, sui suoi mestieri.

Guardando al futuro prossimo, la nuova stagione teatrale del teatro di via Oberdan inizierà il 18 ottobre per concludersi il 6 dicembre, sempre sotto il marchio di “More Fridays”, che si articolerà in otto venerdì di spettacoli dedicati al meglio del teatro contemporaneo nazionale, dopo aver approfondito nella prima fase la produzione contemporanea calabrese. Il programma vedrà la presenza, tra gli altri, di Motus, gruppo “cult” della scena internazionale con un linguaggio di straordinaria potenza visionaria e politica; di Antonio Latella, una delle più importanti figure teatrali europee dell’ultimo decennio, per la prima volta in Calabria; di Vetrano e Randisi, duo tra i più significativi della scena contemporanea italiana con uno dei capolavori di Franco Scaldati, recentemente scomparso. Solo qualche anticipazione in attesa del programma completo che sarà presentato nel prossimo mese di settembre.

Dopo la pausa estiva, il Morelli saluta uno dei suoi progetti più ambiziosi, la nascita di una “Scuola di Teatro”. Tre i corsi che partiranno ad ottobre, diretti da Scena Verticale: un corso per l’infanzia (7–11 anni), un corso per gli adolescenti (12–18 anni) e un corso per adulti che, con cadenza settimanale, andranno avanti fino al mese di maggio. Accanto ai corsi di recitazione, il progetto formativo vedrà inoltre l’attivazione di due laboratori tematici, uno di “Educazione all’immagine”, curato da Loredana Ciliberto, ed uno dedicato alla “Fotografia di scena”, a cura di Angelo Maggio. Anche questi corsi, con cadenza settimanale, inizieranno ad ottobre per concludersi a dicembre.

I Ladri di Luce presentano Darkroom Lab 1.0

RENDE (CS) – Oggi venerdì 26 Luglio dalle ore 18.00 alle ore 20.30, presso la sede dell’Associazione Ladri di Luce, in Via Silvio Pellico c/o campi da tennis Rende, si terrà l’inaugurazione dell’esposizione “Darkroom Lab 1.0”, laboratorio creativo di Camera Oscura.
Il progetto, a cura del professore e socio Sandro Gori, nasce durante il Corso di Camera Oscura nell’ambito della programmazione formativa 2012 e quest’anno si ripropone dando maggiore visibilità al saper fare dei soci impegnati: un progetto che parte dallo sviluppo dei rullini per arrivare alla stampa in camera oscura degli scatti esposti.
40 le fotografie e 5 i gruppi di lavoro che nei mesi a seguire del corso teorico si sono impegnati a mettere in pratica le nozioni acquisite, selezionando una tematica sulla quale basare il proprio Portfolio Analogico.

I partecipanti del progetto sono Federico Treggiari, Giulia Guzzardi, Piero Borrelli, Clelia Covelli, Mara Bruno, Luigi Tiano, Santino Caruso, Francesco De Francesco e Paolo Muto.

La Fondazione Terina presenta “Un libro per ogni nato”

CATANZARO – Lunedì prossimo, 29 luglio, alle 17, nella sede della Fondazione “Terina” di Lamezia terme, sarà presentato il progetto pilota “Un libro per ogni nato”. “La lettura – ha detto Scopelliti – è la “rivoluzione” in grado di far crescere la Calabria. Accogliere ogni bambino calabrese che nasce con un libro è un segnale di speranza per cambiare la nostra regione e tutta l’Italia”. “La Calabria – ha aggiunto l’assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri – sta investendo molto sulla lettura, tanto che quest’anno è stata la Regione “ospite” d’onore del Salone del Libro di Torino, ponendo la lettura come premessa dello sviluppo culturale e, quindi, economico e civile, della regione. La Calabria cambia leggendo”. All’operazione culturale hanno dato la loro adesione i “Lions” della Calabria, le associazioni dei medici pediatri, i pediatri di base e i dirigenti generali delle aziende sanitarie e ospedaliere che prenderanno parte alla manifestazione di lunedì prossimo.

All’incontro sono stati invitati i Direttori generale delle Aziende Ospedaliere di Reggio, Carmelo Bellinvia, di Catanzaro, Elga Rizzo; di Cosenza, Paolo Gangemi; il Direttore generale dell’Asp di Cosenza,Gianfranco Scarpelli, quelli dell’Asp di Reggio Rosanna Squillacioti, di Catanzaro Gerardo Mancuso, di Crotone, Rocco Nostro ed il Commissario straordinario dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Vibo Valentia Maria Pompea Bernardi

 

Ricco e variegato cartellone per il Festival Euromediterraneo di Altomonte 2013

ALTOMONTE (CS) – Il 28 luglio si alza il sipario sul Festival Euromediterraneo-Altomonte 2013.

Il Festival di Altomonte taglia il traguardo della sua XXV edizione. La manifestazione diventa “Festival Euromediterraneo” nel 2005 e vanta otto edizioni di grande successo. Tanto da ritagliarsi uno spazio di tutto rispetto nel panorama nazionale dei festival più prestigiosi.

A presiedere alla conferenza stampa: il sindaco di Altomonte, Gianpietro Coppola; il sindaco di Cassano allo Ionio, Gianni Papasso; il direttore del Museo Archeologico nazionale della Sibaritide, Silvana Luppino; l’assessore alla cultura del comune di Altomonte, Francesco Provenzale; il presidente dell’UNPLI (Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia) Cosenza e coordinatore artistico del festival, Domenico Bloise.

Ad aprire l’incontro l’intervento del sindaco Coppola che ha sottolineato l’importanza di presentare la kermesse nel museo della Sibaritide: “Presentare la XXV edizione del festival nelle sale del Museo Archeologico significa sensibilizzare i calabresi e lanciare un messaggio di vicinanza a uno dei patrimoni culturali più importanti della nostra terra. Gli scavi di Sibari, all’indomani della terribile alluvione, hanno rischiato di sparire – spiega il primo cittadino – così come il nostro festival, a causa del Patto di Stabilità, ha rischiato di non essere realizzato – e aggiunge – Sono ben 25 anni che il Festival di Altomonte è un punto di riferimento nel panorama dell’offerta culturale calabrese”.

Un messaggio di solidarietà apprezzato dal Sindaco di Cassano allo Ionio, Gianni Papasso e dal direttore del museo e del Parco Archeologico, la dott.ssa Luppino.

Negli ultimi otto anni gli spettacoli presentati nel cartellone sono stati di altissima qualità e per lo più in esclusiva regionale. Anche il cartellone 2013 del Festival Euromediterraneo riconferma questi standard.

La kermesse, quest’anno, propone un’ampia sezione dedicata alla musica e alla comicità. Spazio anche alla danza e alla prosa.

Domenica 28 luglio sul palco dell’anfiteatro “Costantino Belluscio” l’anteprima, affidata al virtuosismo dei danzatori della storica “Kosovo Ballet”, la compagnia di danza nazionale del Kosovo, in “Omaggio al Festival”.

Martedì 30 luglio l’apertura ufficiale della kermesse affidata alla grande voce di Ornella Vanoni in “Io canto per essere felice”. Unica tappa in concerto della grande interprete in Calabria!

Il cartellone continua, mercoledì 31 luglio, con un altro omaggio al festival, questa volta protagonista la pluripremiata compagnia calabrese “Scena Verticale”. Saverio La Ruina sul palco dell’anfiteatro “Belluscio” con il suo ultimo lavoro “Italianesi” Premio Ubu 2013.

Una carrellata di spettacoli che toccano tutti i generi amati dal pubblico. Dal cabaret, alla prosa, fino ai grandi concerti in piazza. Tra gli appuntamenti in programma anche delle anteprime e delle esclusive nazionali come il concerto di Renzo Zenobi (autore di interpreti come Ron, Vanoni, Baglioni, Dalla e De Gregori).

Spazio alla comicità dal sapore partenopeo, il 2 agosto in scena l’esilarante Lello Arena in “L’avaro” di Molière. Un classico diretto in un nuovo allestimento da Claudio Di Palma con Lello Arena che affronta per la terza volta un testo di Molière.

Il 5 agosto, ancora la grande prosa con “A ciascuno il suo” ispirato al capolavoro di Leonardo Sciascia con Sebastiano Somma e Daniela Poggi, diretto da Fabrizio Catalano.

Il 7 agosto, la kermesse entra nel vivo, con l’irresistibile comicità del one man show Teo Teocoli in “Supershow”. Imitazioni, personaggi, racconti e musica per uno spettacolo divertente che ripropone i migliori sketch del grande comico televisivo.

L’8 agosto, ancora tanto cabaret con il duo comico calabrese, direttamente da Zelig, Bove e Limardi. Tornano in Calabria con lo spettacolo “Non ce la faccio più” diretto dall’indimenticabile Enzo Jannacci. I due ripercorrono il loro viaggio verso il nord a ritroso, ritagliando e frammentando una serie infinita di situazioni collegate tra loro da soluzioni surreali, con flash back sul passato in cui si ritrovano seduti sotto il sole a fare chiarezza sul senso della vita.

Il 10 agosto torna l’appuntamento tradizionale e le suggestive atmosfere della Notte Bianca. Questa volta dedicata ai sapori, ai suoni e alle atmosfere dello “Street food”. Una notte all’insegna del sound di una grande band i Modena city Ramblers.

L’11 agosto, il festival presenta in anteprima nazionale il nuovo album del cantautore Renzo Zenobi.

Il cartellone continua il 13 agosto, questa volta con un grande concerto. In scena Dj Francesco, ovvero Francesco Facchinetti con il suo nuovo progetto la dj band “We are Presidents and Hantura in Concerto”.

Il 14 agosto, un altro appuntamento con la danza e la Compagnia di balletto Timeless di Roma.

A chiudere il cartellone 2013 due grandi appuntamenti con la musica italiana. Il 18 agosto, Simone Cristicchi in “Concerto di Famiglia – Tour 2013”. Gran finale, il 22 luglio, affidato al cantautore Max Gazzè in “Sotto casa tour 2013”.

Anche quest’anno il Festival Euromediterraneo presenta la sezione arti figurative.

Il 3 agosto, sarà presentato il Video Mapping su S. Maria della Consolazione di Donato Maniello, a cura di Giovanni Viceconte. Il 4 agosto, invece, saranno inaugurate ufficialmente le mostre di arti figurative, negli spazi del Convento Domenicano.

Tra gli eventi collaterali della kermesse, in programma il 19 luglio la presentazione del libro-concerto “Contrade Ospitali” nelle sale del Castello di Serragiumenta e il 21 agosto l’incontro “La nostra storia-Italiani d’Argentina” a cura dell’associazione El Farolito.

A settembre si continua con la sezione jazz e la rassegna “Di…Vino Jazz” e la Lectio Magistralis del critico Vittorio Sgarbi dedicata a “ I tesori d’arte del Museo civico di Altomonte”.

 

Cosenza raccontata nei dipinti di Antonio Sciacca

museo dei brettii e degli enotriCOSENZA – La storia della città di Cosenza è legata ad uno dei misteri irrisolti più affascinanti del Medioevo, quella di Alarico, re dei Goti, e del suo tesoro.

Oggi chi si reca a Cosenza non troverà solo una città custode di questo segreto ma una città contemporanea che ha scelto di fare della ricerca della bellezza il proprio culto.

Cosenza è una città ricca di storia con un centro storico che profuma di storia ma anche una città ricca di cultura con sculture di arte contemporanea che popolano il corso principale.

Ad Antonio Sciacca, uno dei più importanti artisti di arte figurativa italiana, il sindaco della città di Cosenza ha chiesto di raccontare la città di Cosenza cogliendo però aspetti insoliti della città. Sciacca ha colto la bellezza di una città nella sua quotidianità. Nella passeggiata nel parco, nello scorcio illuminato con colori fluo, in una donna che fa shopping tra le vie del centro, realizzando 40 opere di grandi dimensioni in cui racconta la sua Cosenza. 40 dipinti mozzafiato che descrivono una città frenetica e contemporanea senza però perdere il contatto con il proprio passato.

Nella mostra l’opera più suggestiva è quella dedicata alla sepoltura di Alarico: un dipinto così ricco di dettagli che farà di certo sognare lo spettatore a cui sembrerà di partecipare a questo silenzioso quanto solenne avvenimento.

La mostra è accompagnata da uno splendido catalogo edito dalla Rubettino Editore curato dalla critica d’arte Tiziana Vommaro che ha scritto anche il testo introduttivo.

Al vernissage inaugurale sarà presente Vittorio Sgarbi, legato alla città dei Bruzi ma anche alla pittura di Antonio Sciacca, su cui, in passato, aveva espresso critiche più che favorevoli ed entusiasmanti.

Una mostra che rappresenta anche l’occasione per far conoscere al largo pubblico la città di Cosenza e far scoprire a turisti, appassionati di storia e cultura o semplici curiosi che Cosenza è proprio un tesoro di città.