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Premio speciale del concorso “Riccardo Zandonai” al tenore cosentino Veltri

COSENZA – Il giovane tenore cosentino Federico Veltri ha ottenuto un importante successo al concorso lirico internazionale “Riccardo Zandonai”, giunto alla sua ventesima edizione e svoltosi nei giorni scorsi a Riva del Garda.

Il cantante cosentino, appena ventenne, si è aggiudicato infatti il premio speciale della commissione del “Riccardo Zandonai” che ha visto la partecipazione di 230 giovani artisti provenienti da tutto il mondo. I finalisti premiati sono stati solo dieci e Federico Veltri è stato tra questi.

La qualificata commissione che ha assegnato il riconoscimento a Federico Veltri era composta dal soprano di fama internazionale Mietta Sighele, Direttore Artistico e Presidente del Concorso e dai Maestri Michela Sburlati, Hiroo Hadane, Fernand Sans Rivière e Paulo Abrào Esper.

Dopo l’assegnazione del premio speciale, Federico Veltri ha tenuto un concerto a Rocca di Riva del Garda, nell’ambito del Gran gala operistico organizzato per la Notte dei Musei, proprio insieme al soprano Mietta Sighele.

Il concerto è stato diretto dal maestro Marco Boemi, pianista e direttore d’orchestra di fama internazionale, nonché accompagnatore di alcuni tra i più importanti artisti lirici, da Diego Florez ad Anna Caterina Antonacci, da Daniela Dessì a Josè Cura.

 

 

 

 

 

Moda Movie “in vetrina”

Anna Maria Coscarello, responsabile di vetrina per Moda Movie

Cosenza – Si è finalmente giunti alla 17° edizione di Moda Movie e si freme dalla voglia di partecipare all’incursione d’arte in quel di Camigliatello Silano, ai workshop, ai convegni e alle due serate di gala ma bisogna ricordare che Moda Movie non è solo paillettes e lustrini che smettono di fare luce nel momento in cui i riflettori si spengono; non è un progetto che si limita alla sfilata e alle varie premiazioni ma è un evento che cerca di creare intorno ai giovani stilisti innumerevoli possibilità di far conoscere se stessi, il proprio talento e la propria creatività.

Anche quest’anno, infatti, i 15 finalisti hanno ottenuto, grazie all’attenta supervisione della responsabile di vetrina Anna Maria Coscarello, la possibilità di esporre i propri abiti nelle vetrine dei negozi più rappresentativi del centro cosentino; Arpel, Arturo Scola, Status, Corallino, Dimedea, Hit Shop, Gaia Life, Scintille Gioielli, Carofiglio Più, Carofiglio Donna e ancora Carofiglio Junior, Valenza Moda, Magazzini Rossella, Macallè Store Calzature, Scintille gioielli ed S.G. Moda hanno ceduto parte del proprio “regno” ai giovani e talentuosi stilisti.

A partire da Piazza Bilotti fino a Piazza dei Bruzi è stato dunque creato un percorso di gusto, stile e tendenza denominato Mod’Art Open Air; un modo ingegnoso per mettere in luce, fino a giorno 10 giugno, le creazioni degli stilisti e, soprattutto, un modo per mettersi alla prova e scoprire gli effetti che i propri abiti hanno sugli amanti dello shopping.

Per questa edizione è stato scelto il tema Nature’s Glamour; la natura vista da prospettive differenti, contrastanti, cangianti, la natura nei suoi bianchi e nei suoi neri, nelle sue splendide ed imponenti visioni, la natura nel suo essere madre e matrigna, il bello ed il cattivo tempo, il giorno e la notte, il sole e la luna che si rincorrono senza afferrarsi mai, il diavolo e l’acqua santa.

La natura è dunque un tema ampio, complesso, costituito da perpetue ed insanabili contraddizioni, la natura è sempre l’una e l’altra cosa, non si può parlare di un suo elemento senza trascinare in un vortice anche il suo opposto; la natura è un tutto unico che va afferrato così com’è senza cadere in semplificazioni e banalizzazioni.

Chi intraprenderà questo percorso di stile si troverà a navigare tra abiti raffiguranti stelle marine, coralli, tucani, piante di canne, farfalle e poi tramonti, acque gorgoglianti, tonalità che richiamano l’Africa, ghiacciai imponenti e fuoco che li surriscalda fino a scioglierli. Un viaggio lungo e sorprendente che ha come unica regina la natura dai mille volti.

Annabella Muraca

Educational tour a bordo del bus “ScopriCosenza”, alla scoperta del patrimonio artistico e storico cosentino

L’iniziativa Educational tour, promossa dall’Assessorato al turismo del Comune di Cosenza, guidato da Luciano Vigna, avrà inizio domani, venerdì 7 giugno, a bordo del bus scoperto “ScopriCosenza”.

L’educational tour è organizzato in collaborazione con il Parco “Tommaso Campanella”. Il bus “ScopriCosenza” partirà alle ore 12,00 da Piazza dei Bruzi, alla presenza dell’Assessore Luciano Vigna e sul quale salirà anche il cantastorie William Gatto, responsabile del Parco “Tommaso Campanella” che guiderà gli ospiti nell’itinerario teatrale “La città di Telesio”, un viaggio alla scoperta delle leggende e dei segreti custoditi nel prezioso scrigno della Cosenza storica, attraverso un percorso animato per le sue piazze e i suoi vicoli più suggestivi.  In compagnia del cantastorie, gli ospiti dell’educational tour potranno ascoltare aneddoti e il racconto della storia della città di Cosenza, dalle origini ai giorni nostri, attraverso la narrazione del mito della fondazione della città, della civiltà dei Brettii e degli Enotri, fino al mito di Alarico, seguendo, inoltre, le tracce lasciate dai personaggi illustri che hanno avuto un forte legame con Cosenza: da Federico II a Bernardino Telesio, a Tommaso Campanella, fino ai fratelli Bandiera.

Il bus transiterà, dopo la partenza da Piazza dei Bruzi, per via Sertorio Quattromani, Piazza dei Valdesi, Corso Telesio, Piazza Duomo, Piazza XV Marzo per poi giungere, attraverso Corso Vittorio Emanuele e Corso Garibaldi, alla Confluenza dei Fiumi. Da qui, atttraverso Lungo Crati, il bus raggiungerà il Vallone di Rovito. L’itinerario percorrerà ancora Via Marini Serra, Piazza Tommaso Ortale, Corso Plebiscito, Ponte Alarico, prima di far ritorno in Piazza dei Bruzi.

Obiettivo dell’educational tour è promuovere e far conoscere il circuito turistico/culturale organizzato dall’Amministrazione comunale e calibrato non solo a misura di quei turisti che sceglieranno Cosenza come meta delle loro vacanze, ma anche per i residenti e tutti quei visitatori che dall’area urbana al resto della provincia e della regione intenderanno conoscere per la prima volta o riappropriarsi della storia della città, delle sue tradizioni e delle sue eccellenze culturali, alla scoperta dei monumenti, dei musei e del patrimonio artistico, culturale e naturalistico, concentrato soprattutto nel centro storico.

L’evento è aperto a tutti i tour operator del territorio (albergatori e agenzie di viaggi) al fine di promuovere, in prossimità dell’apertura ufficiale della stagione estiva, il servizio turistico-culturale offerto dall’Amministrazione comunale.

“Francesco, il Papa della povertà e del cambiamento”, il nuovo libro di Francesco Maria Provenzano

ROMA – Giovedì 6 giugno, alle ore 11,30, nella Sala degli Atti Parlamentari della Biblioteca del Senato “G. Spadolini”, Piazza della Minerva, 38, sarà presentata l’ultima fatica letteraria del giornalista parlamentare, di origini Cosentine, Francesco Maria Provenzano “Francesco, il Papa della povertà e del cambiamento”, edita da Pellegrini Editore.

Il volume sarà presentato dal Senatore Mario Mauro, Ministro della Difesa e autore della prefazione , da Fabio Rizzi, Presidente della Commissione Sanità della Regione Lombardia, e dal giornalista Francesco Canale. Il tutto sotto la moderazione del giornalista Franco Manzitti.

Fondendo abilmente cronaca, storia e spiritualità, il testo costruisce un profilo composito e completo di Papa Francesco, preso alla fine del mondo, attento,   prima che al credente, all’uomo, di cui, con un atto d’amore, autenticamente cristiano, comprende ed esprime con grande forza bisogni, ansie, speranze.   Le testimonianze di politici, giornalisti e di Don Marino Poggi, direttore della Caritas di Genova e grande conoscitore dell’America latina, rendono ancor più vibrante e coinvolgente la narrazione e, mettendo ordine fra le tantissime notizie circolate all’indomani dell’elezione, aiutano il lettore a comprendere   la personalità e il pensiero del nuovo Pontefice, che ha subito incominciato a parlare di una Chiesa dove i cristiani non devono “costruire muri, ma fare i ponti”e devono riacquistare il coraggio, perché “quelli che non camminano per non sbagliare fanno uno sbaglio più grave”. Sul nuovo Pontefice l’Osservatore Romano scrive: “Papa Francesco è una figura di spicco dell’intero continente e un pastore semplice e molto amato nella sua diocesi, che ha girato in lungo e in largo, anche in metropolitana e con gli autobus, nei quindici anni del suo ministero episcopale”.

“La mia gente è povera e io sono uno di loro” ha detto più di una volta per spiegare la scelta di abitare in un appartamento e di prepararsi la cena da solo. Ai suoi preti ha raccomandato misericordia, coraggio apostolico e porte aperte a tutti. Misericordia, povertà, rigore, semplicità, tenerezza e umiltà sono i cardini del suo apostolato.

“Sono certo- conclude l’Autore- che sarà un gigante della Chiesa”.

Amantea, al via la nona edizione dell’evento televisivo “Grotta dei Desideri”, un mix di arte, cultura e moda

AMANTEA (CS) – Al via la macchina organizzativa della nona edizione della Grotta dei Desideri, l’evento televisivo di arte, cultura e moda che si tiene annualmente ad Amantea (CS). La manifestazione, organizzata dall’associazione culturale CP Produzioni in collaborazione con l’assessorato al turismo della provincia di Cosenza, l’assessorato al turismo del comune di Amantea, l’Avis comunale di Lago (Cs), la Fidapa di Amantea, lo studio di comunicazione Emmedia e la Agc Agency, si svolgerà i prossimi 1 e 4 agosto in diverse serate che renderanno onore a due tra le più belle e suggestive location della costa tirrenica: l’elegante piazzetta Calavecchia ed il Parco della Grotta di Amantea.

La nona edizione segue le linee ispiratrici già tracciate negli anni scorsi, dando modo a valenti e giovani stilisti provenienti da tutta Italia di presentare le proprie collezioni e di realizzare uno shooting fotografico professionale. Allo stilista primo classificato è garantita una borsa di studio da 700 euro; per il secondo l’assegno di formazione è pari a 350 euro. Dieci gli stilisti selezionati dopo un’attenta analisi della giuria tecnica, composta da curatori d’immagine, giornalisti, fotografi ed esperti dell’arte sartoriale: Caterina Cecconi dalla Toscana, Elisa De Bonis e Annalisa Di Lazzaro dalla Calabria, Crisalide, Stanislao Celato e Salvatore Falco dalla Campania, Daniela De Santis e Rossana Pane dal Lazio, Ileana Colavitto dalla Puglia e Anna Calviello dalla Basilicata.

Il 1 agosto alle ore 21, presso piazzetta Calavecchia, avrà luogo l’Anteprima, uno speciale talk show televisivo a cui parteciperanno addetti ai lavori, giornalisti ed appassionati di design. Domenica 4 agosto alle ore 21 nel parco della Grotta si svolgerà, invece, la serata di gala. Oltre agli stilisti in concorso sfileranno le creazioni di due giovani promesse del mondo della moda: Antonella Cuppari e Annarita Mattei.

Tanti gli ospiti del panorama artistico, sui quali si mantiene il più stretto riserbo, che renderanno la serata ancora più magica. Entrambe le serate saranno condotte dalla show girl Erica Cunsolo e dalla giornalista Maria Francesca Calvano.

Presentazione Del Volume Di Francesco Maria Provenzano “Francesco Il Papa Della Poverta’ E Del Cambiamento”

Un evento speciale e assai atteso: giovedì 6 giugno, alle ore 11,30, nella Sala degli Atti Parlamentari della Biblioteca del Senato “G. Spadolini”, Piazza della Minerva, 38, sarà presentata l’ultima fatica letteraria del giornalista parlamentare Francesco Maria Provenzano “Francesco, il Papa della povertà e del cambiamento”, fresco di stampa per i tipi della Pellegrini Editore. Il volume sarà presentato dal Senatore Mario Mauro, Ministro della Difesa e autore della prefazione ,  da Fabio Rizzi, Presidente della Commissione Sanità della Regione Lombardia, e dal giornalista Francesco Canale.  I lavori saranno moderati dal giornalista Franco Manzitti.

Fondendo abilmente cronaca, storia e spiritualità, il testo costruisce un profilo composito e completo di Papa Francesco, preso alla fine del mondo, attento,   prima che al credente,  all’uomo,  di cui,  con un atto d’amore, autenticamente cristiano, comprende ed esprime con grande forza  bisogni, ansie, speranze.    Le testimonianze di politici, giornalisti e di Don Marino Poggi, direttore della Caritas di Genova e grande conoscitore dell’America latina, rendono ancor più vibrante e coinvolgente la narrazione e, mettendo ordine fra le tantissime notizie circolate all’indomani dell’elezione, aiutano il lettore a comprendere   la personalità e  il pensiero  del nuovo Pontefice, che ha subito incominciato a parlare di una Chiesa dove i cristiani non devono “costruire muri, ma fare i ponti”,  e devono riacquistare il coraggio, perché  “quelli che non camminano per non sbagliare  fanno uno sbaglio più grave”. Sul nuovo Pontefice l’Osservatore Romano scrive: “Papa Francesco è una figura di spicco dell’intero continente e un pastore semplice e molto amato nella sua diocesi, che ha girato in lungo e in largo, anche in metropolitana e con gli autobus, nei quindici anni del suo ministero episcopale”.

“La mia gente è povera e io sono uno di loro” ha detto più di una volta per spiegare la scelta di abitare in un appartamento e di prepararsi la cena da solo. Ai suoi preti ha raccomandato misericordia, coraggio apostolico e porte aperte a tutti. Misericordia, povertà, rigore, semplicità, tenerezza e umiltà sono i cardini del suo apostolato. “Sono certo- conclude l’Autore- che sarà un gigante della Chiesa”.

FRANCESCO MARIA PROVENZANO, nato a Casole Bruzio (Cosenza) vive a Cerveteri (Roma). Giornalista professionista. Svolge la sua attività presso il Senato della Repubblica. Ha lavorato con varie testate nazionali. Attualmente collabora con il giornale on line “L’altroquotidiano” per il quale cura la rubrica Transatlantico. Laureato in Architettura e insignito della laurea H.C. in Scienze delle Comunicazioni dall’Università Pro Deo di New York.

Tra le sue pubblicazioni:
Dall’interno della Lega, (Presse Libri Italia degli Ed. Riuniti, 2010);
Federalismo, Devolution, Secessione. La Storia continua….Ritorno al futuro, (Pellegrini Editore, 2011);
Game Over il default della politica, (Pellegrini Editore, 2012).

Un successo lo spettacolo “Cuore in me” dell’International dance di Mirto Crosia

CROSIA (CS) –  Identità e memoria. La danza non solo per divertire, ma anche per formare, educare e…ricordare. Partendo da questi presupposti l’International dance, di Mirto Crosia, guidata dai maestri Franco e Teresa Filippelli, ha pianificato “Cuore in me”. Uno spettacolo importante. Ben strutturato. Un’attività impegnativa riuscita egregiamente. Adeguata anche la location: il teatro comunale di Cariati, gremito in ogni ordine di posti. Quasi quattro ore di esibizione. Circa settanta persone impegnate fra danzatori e collaboratori. Un’azione dinamica ha fatto sì che la manifestazione ottenesse un ottimo risultato. Positive le critiche da parte del pubblico. La kermesse, presentata da Maria Rosaria Bianco, si è aperta con un’anteprima dedicata a Domenico Capristo, un giovane studente universitario, scomparso prematuramente e, da sempre, vicino alla struttura dell’International dance.

La serata, poi, è proseguita con un programma ricco e variegato. Tutti gli allievi, guidati dai maestri Filippelli, hanno avuto un ruolo da protagonista. Ognuno, in base alle proprie capacità e conoscenze ha avuto modo di esibirsi mettendo in risalto le proprie doti.
Nella seconda parte della serata , poi, è stato proposto un lavoro ancora più corposo e impegnativo, il noto musical Notre dame de Paris.  Un lavoro laborioso, non solo da un punto di vista coreografico, ma anche scenografico, sintetizzato in un’ora e mezza, che ha richiesto circa otto mesi di preparazione. Questo spettacolo ha visto la partecipazione attiva del coreografo e ballerino di danza classica, Vito Bisceglie. Di origine pugliese, l’instancabile danzatore gira quotidianamente fra i vari teatri d’Italia. In Calabria è giunto appositamente per partecipare e coordinare questo importante evento dell’International dance, con cui collabora da circa un anno. Ultimamente impegnato, anche, in una nuova avventura: quella cinematografica. Infatti, sta girando un film con Riccardo Scamarcio. Una nuova esperienza, per il maestro Bisceglie dopo 40 anni di danza. Ottimo il feeling che il coreografo pugliese ha instaurato con i maestri Teresa e Franco Filippelli e con i giovani ballerini che frequentano la loro struttura. Non è mancato un input a coloro che intendono avere un approccio con il mondo della danza: <<E’ un mondo magico. Mi rendo conto delle difficoltà, ma ci sono buone prospettive. L’importante è studiare, studiare, studiare!>>. Ampia soddisfazione per l’ottima riuscita dello spettacolo è stata espressa dai maestri Filippelli, i quali con vero spirito di abnegazione, giornalmente, guidano i giovani ballerini.

Aperte le iscrizioni per la seconda edizione del Gran Premio Manente

RENDE (CS) – Il corso di drammaturgia del professore Carlo Fanelli ieri pomeriggio ha ospitato la presentazione della seconda edizione del Gran Premio Manente 2013 promossa dalla Marasco Comunicazione in collaborazione con l’associazione culturale Fata Morgana rappresentata da Loredana Ciliberto.

Il premio nasce, spiega Giuseppe Marasco, per promuovere e valorizzare il talento di giovani artisti nel ricordo di Francesco Manente, musicista e regista calabrese scomparso nel 2002, unendo quelle che erano le sue più grandi passioni, la musica etno-popolare e la regia.

Manente era un grande artista, capace di dare alla propria creatività tante sfaccettature, ha iniziato come musicista rock ma è la chitarra battente di un vecchietto incontrato per caso a fargli scoprire la sua vera passione per la musica popolare, diventando così uno dei più importanti cantastorie della nostra tradizione ma non solo è stato anche regista di molti programmi musicali della Rai come Furore e il Pavarotti e Friends, insomma un artista che non si è dato alcun limite nelle possibilità di espressione.

Durante la presentazione si sono alternate alcune immagini dell’anno scorso e gli interventi di due dei vincitori dell’edizione 2012, Mauro Nigro, vincitore del Premio Manente con gli Etnosound, ed Egidio Amendola, vincitore del Premio Miglior Regia con Le Muse del Mediterraneo.

Il primo che prende la parola è Mauro Nigro “Ero scettico all’inizio perché non sono mai stato un grande appassionato di musica etnica, ma poi mi sono dovuto ricredere, questo ambiente non è per niente presuntuoso e gli Etnosound sono fantastici e fin da subito le mie immagini con la loro musica hanno trovato una perfetta armonia e ancora oggi continuiamo a collaborare, abbiamo girato altri 2 video e ne abbiamo altri 2 in cantiere”. Continua Egidio Amendola “Io odio le tarantelle, ma ho deciso di partecipare abbandonando ogni tipo di pregiudizio e ho conosciuto tutto ciò che gravita attorno a questo mondo e poi niente ti ritrovi a fare delle cose e scopri anche che ti piace”.

Mauro ed Egidio si sono conosciuti proprio grazie al Premio Manente, durante la premiazione, allora erano avversari e ora sono inseparabili, hanno dato vita a una serie di importanti collaborazioni e aspirano a diventare i Fratelli Coen del basso tirreno.

Le iscrizioni al concorso sono già aperte da qualche giorno e chiuderanno il prossimo 15 giugno, la partecipazione è gratuita, ci si può candidare sia come gruppo musicale che come regista e a una giuria composta da esperti musicali e registici spetterà il compito di selezionare gli artisti ritenuti più idonei. Tutte le informazioni si possono trovare sulla pagina Facebook Premio Manente e il regolamento è possibile consultarlo e scaricarlo sul sito http://www.marascocomunicazione.com/ cliccando sulla sezione Gran Premio Manente.

Il Premio Manente è molto più di un semplice concorso, è un’opportunità per cominciare a farsi le ossa, per creare delle sinergie, un modo per ottenere visibilità e magari trovare un amico. Fatevi sotto.

Gaia Santolla

 

Il designer Mendini al Marca di Catanzaro con il suo teatro degli oggetti

Giovedì 6 giugno il MARCA di Catanzaro ospita Alessandro Mendini con il suo Teatro degli Oggetti che, per la prima volta, viene presentato in uno spazio pubblico. Il film-documentario, realizzato nei mesi scorsi da Raffaele Simongini, racconta in chiave inedita la personalità del grande designer e architetto che ha saputo animare le sue creazioni dando a ciascun elemento della sua fantasia una vita propria. Dalla Sedia Scivolavo alla Poltrona Proust; dal celebre cavatappi Anna G. al VasoUtopico, Mendini ha riformulato il linguaggio dando agli oggetti una propria dimensione poetica.

“Nel Terzo Millennio possono entrare solo quegli oggetti che hanno un’anima. Va recuperata e approfondita, nel design contemporaneo avanzato, quell’antica matrice che fa usare gli oggetti secondo atteggiamenti spirituali”, ha affermato Mendini.

Il film-documentario (contiene testimonianze di Alberto Fiz, Anna Gili e Gualtiero Marchesi), viene proiettato nell’ambito del progetto Divergenze parallele: Tracce d’arte in TV, a cura di Alberto Fiz e Raffaele Simongini, organizzato dal “Marca” di Catanzaro in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti e Rai Educational. L’iniziativa, divisa in quattro appuntamenti, è iniziata, con successo, il 23 maggio quando, ad inaugurare gli incontri, è stato Nunzio che ha commentato Senza titolo del 2011, un film-documentario che ha percorso le tappe più significative della sua ricerca artistica. La versatile personalità di Mendini sarà seguita da due altre protagonisti di primo piano della ricerca artistica contemporanea come Gilberto Zorio e Ettore Spalletti.

Divergenze parallele: Tracce d’arte in TV ha lo scopo di percorrere un itinerario inusuale nell’ambito dell’arte contemporanea attraverso documentari e tracciati filmici che sviluppano dialoghi inediti e trasversali. Così, artisti apparentemente distanti per formazione, rivelano le loro affinità elettive o, meglio ancora, le loro divergenze parallele e questo accade mettendo a confronto le sculture di Nunzio con le combustioni di Alberto Burri, così come i processi alchemici di Marcel Duchamp con quelli che caratterizzano le installazioni di Gilberto Zorio. La mappa degli incroci prosegue contaminando il linguaggio postmoderno di Alessandro Mendini con la magia ornamentale di Giacomo Balla o coniugando le attitudini pittoriche e spaziali di Ettore Spalletti con il paesaggio italiano degli artisti rinascimentali descritto in uno storico documentario da Federico Zeri. “La costellazione dell’arte prende strade impreviste che, attraverso lo sguardo della cinepresa, induce a affrontare il linguaggio estetico al di fuori di schemi precostituiti o di formule ritualistiche che appaiono spesso superate”, affermano Alberto Fiz e Raffaele Simongini. “Lo scopo dell’iniziativa è quello di liberare lo sguardo dello spettatore attraverso immagini che propongono dialoghi rinnovati consentendo di entrare in diretto contatto con gli artisti.”

In un dibattito aperto al pubblico, gli artisti descrivono i segreti della loro arte suggerendo una possibile ricognizione sulle pratiche estetiche degli ultimi decenni. All’interno di una possibile dialettica tra idea e realizzazione, intelletto e tecnica, la materia si impone di fronte alle telecamere come oggetto di contemplazione e di analisi in continua metamorfosi.

Le serate, infatti, entrano nel vivo di un dibattito che coinvolge la televisione e i nuovi media come strumenti di una rinnovata indagine critica di fronte ad un sistema dove immagini e parole dovranno necessariamente trovare una nuova sintesi.

“Per il “Marca” il ritorno di Alessandro Mendini è motivo di particolare soddisfazione”, afferma Wanda Ferro, Commissario straordinario della Provincia di Catanzaro. “Proprio il nostro museo ha ospitato nel 2010 una sua grande mostra. Alchimie. Dal Controdesign alle Nuove Utopie che è ancora nella memoria di tutti. Oggi, attraverso il cinema, si parla nuovamente del suo Teatro degli Oggetti dove anche le cose più semplice sanno emozionarci e coinvolgerci.”

 

Conclusa con un grande successo la “Gran Festa del Pane” di Altomonte

Si è conclusa con enorme successo la manifestazione “Gran festa del pane”, evento culturale innovativo per la valorizzazione culturale del patrimonio gastronomico e turistico giunta alla VII edizione. La manifestazione,  ideata dall’Assessore al Turismo del comune di Altomonte, Vincenzo Barbieri e organizzata dall’Amministrazione comunale guidata da Gianpietro Coppola, con collaborazione dell’I.N.A.P. (Istituto Nazionale Assaggiatori di Pane) e dell’Officina delle Idee diretta da Antonio Blandi, della Pro Loco presieduta da Domenico Bloise, del Gal Valle del Crati, della Camera di Commercio di Cosenza e della Fondazione Terina di Lamezia Terme e di altri importanti sponsor privati, quest’anno ha visto come tema principale “Pane è salute”.

L’evento, articolato in tre giorni e preceduto dal tradizionale evento “pane alato” all’aeroporto di Lamezia Terme con la distribuzione di forme di pane a tutti i passeggeri in partenza e arrivo, è stato caratterizzato dall’organizzazione di due convegni molto interessanti: uno dedicato alle “Frontiere della sicurezza alimentare – qualità e certificazione”, in collaborazione dell’Istituto Zooprofilattico del Mezzogiorno di Portici e l’INAP (Istituto Nazionale Assaggiatori Pane) e l’altro dal tema “Celiachia e intolleranze alimentari – il dibattito scientifico” in collaborazione con l’Associazione Dossetti di Roma e il progetto “Altomonte 2000 – Città della Prevenzione”.

Alla manifestazione ha partecipato il noto panificatore mantovano Marco Randon, che da qualche anno ha messo la propria professionalità e competenza al servizio di iniziative umanitarie e di solidarietà nei paesi del terzo e quarto Mondo. Tra le iniziative più importanti da lui realizzate ricordiamo: quella in Africa occidentale nella Repubblica del Togo, dove ha aperto un panificio per istruire la popolazione del posto a fare il pane con le materie prime del loro territorio e quella ad Haiti, in favore della Fondazione Francesca Rava, nell’ambito di “Francisville” – un progetto imprenditoriale pensato per salvare migliaia di bambini.  La città di Francisville è stata soprannominata “la città dei mestieri”, progetto di auto-sostenibilità che insegnerà un mestiere, darà lavoro e un futuro ai ragazzi che escono dall’orfanotrofio, dalle Scuole di strada N.P.H. e a tanti giovani che non hanno alternativa alla droga, alla prostituzione e alla malavita.

La partecipazione di Marco Randon e della città di Mantova è stata evidenziata all’interno dell’evento attraverso il matrimonio della “Torta Sbrisolona” di Mantova con la famosa “Liquirizia Amarelli” di Rossano, un connubio gastronomico che valorizza due prodotti italiani di eccellenza.

I “matrimoni gastronomici”, si sono festeggiati in pompa Magna la sera del 1 giugno, all’interno del salone Razetti presso il Chiostro dei Domenicani. Nel corso della serata, una serie di Pani, appositamente selezionati dall’INAP (Istituto Nazionale Assaggiatori Pani), tra i migliori d’Italia, si sono “Maritati” con altrettante eccellenze gastronomiche italiane (ad es.: “le Lenticchie di Mormanno, presidio Slow food, si faranno a zuppa per incontrare i caldi crostoni del Pane di Genzano” o le Coppie di Pane di Ferrara si uniscono con la Mozzarella di Bufala campana), con tanto di benedizione da parte del parroco del paese Don Vincenzo Calvosa, suggellata dal Sindaco Gianpietro Coppola e testimoniata dalla presenza di personaggi di caratura Nazionale – Mario Oliverio – Presidente della Provincia di Cosenza, Vincenzo Barbieri – Assessore al Turismo di Altomonte, Domenico Pappaterra – Presidente Parco del Pollino, Pietro Molinaro – Presidente Coldiretti Calabria, Maurizio Marchetti Presidente Città del pane e Francesco Mazzei – Master Chef del ristorante “L’anima di Londra”. I suddetti Matrimoni sono stati appositamente registrati su un particolare registro firmato dal Sindaco e dai testimoni. Inoltre, dopo la celebrazione del rito a tutte le “coppie gastronomiche” unite in matrimonio è stata rilasciata una targa ricordo dell’avvenuta unione e consegnate le bomboniere.

I comuni coinvolti sono stati ben 24: Castelvetrano, Dipignano, Zibello, Laterza, Genzano Di Roma, Mormanno, Altopascio, Spilinga, Capaccio-Peastum, San Marco Argentano, Ferrara, Finale Emilia, Cervicati, Mantova, Rossano, Gonnosfanadiga, Morano Calabro, Rogliano, Norcia, Vigarano Mainarda, Cerchiara di Calabria e Crotone, che hanno presentato i prodotti tipici di 24 aziende del loro territorio.

È stata organizzata, inoltre, una raccolta fondi per la Caritas dei poveri di Altomonte. Alla preparazione dei pasti hanno contribuito e collaborato lo Chef e Istruttore nelle Scuole Alberghiere Giuseppe Sgrò dell’Associazione professionale cuochi calabresi e il gruppo di volontari delle Parrocchie di Altomonte.

Il sindaco di Altomonte Gianpietro Coppola, durante il suo intervento, oltre a ringraziare gli Enti e gli sponsor privati per il sostegno alla manifestazione, ha affermato che attraverso questa iniziativa, l’Amministrazione comunale di Altomonte intende non solo promuovere la manifestazione della Gran Festa del Pane e la grande qualità del pane calabrese, ma anche lanciare un messaggio verso gli altri paesi, di una Calabria ottimista, propositiva, accogliente, vincente e profondamente ospitale.