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Altri eventi per il progetto “Shakespeare 2016”

COSENZA– Continuano gli eventi del progetto “Shakespeare 2016”, con un seminario all’Unical e due giornate di proiezioni speciali al Cinema Italia: Giovedì 23 maggio Aula Dioniso, cubo 17B, II piano (Unical) h. 17.00 Cleopatra e la “infinita varietà”, seminario a cura di Gilberto Sacerdoti (Università Roma Tre). Introduce Carlo Fanelli (docente di Drammaturgia ed Estetica del teatro – Unical); Cinema Italia/Aroldo Tieri (Cosenza) h. 21.00 Titus di Julie Taymor. Venerdì 24 maggio Cinema Italia/Aroldo Tieri (Cosenza) h. 20.30 Cleopatra di Joseph L. Mankiewicz.

Al Salone del libro di Torino successo per il catanzarese Stefano Marelli

CATANZARO– Quando Antonio D’Orrico, responsabile delle pagine dei libri sul Sette del Corriere della Sera e presidente della giuria di Parole nel Vento, ha preso la parola in occasione del Salone del Libro di Torino, nessuno si aspettava un giudizio così entusiasta sul Premio e in particolare sul vincitore dell’edizione 2012, Stefano Marelli. Un giudizio anticipato nelle pagine della sua seguitissima rubrica sui libri del Sette di questa settimana e ribadito più volte e con forza: il Premio è uno dei più interessanti del nostro Paese per il meccanismo che lo regola e che consente di scoprire nuovi talenti,  e Stefano Marelli è scrittore vero e di grande prospettiva. Addirittura, sottolineava D’Orrico dicendosi pronto ad assumersi ogni responsabilità conseguente: “Marelli è lo scrittore più bravo tra quelli anche di larga fama che sono stati presenti al Salone di Torino. Il libro è bellissimo e non è detto che un’opera prima non possa essere un capolavoro; Altre Stelle Uruguaiane infatti lo è”. La convinzione con la quale il noto e temutissimo critico ha sostenuto la sua tesi, ha lasciato tutti senza fiato e per primo il giovane Marelli. Poi l’editore Rubbettino, raggiante per quello che si preannuncia come un gran colpo editoriale. Infine la Provincia di Catanzaro che ha voluto dimostrare, attraverso Parole nel Vento, come sia possibile raggiungere traguardi prestigiosi anche in un ambito così difficile come quello letterario. “E’ il risultato – afferma il commissario dell’ente Wanda Ferro – di un metodo di lavoro serio e impostato sul rigore delle scelte. Dopo la scommessa ormai vinta dell’arte contemporanea, contando soltanto sulle nostre forze abbiamo voluto cimentarci in una sfida altrettanto coraggiosa che oggi ha conosciuto una svolta. Le parole di D’Orrico sono la garanzia di aver scelto bene e i risultati non mancheranno, nell’attesa lavoriamo già alla prossima edizione. Il bando è già partito e la serata finale è prevista per il prossimo mese di dicembre”.

Al Marca di Catanzaro Nunzio, Mendini, Zorio e Spalletti

Alessandro Mendini

CATANZARO – Nunzio, Alessandro Mendini, Gilberto Zorio e Ettore Spalletti. Sono i protagonisti del ciclo d’incontri previsto al MARCA, dal 23 maggio al 4 luglio, in occasione dell’evento organizzato dal museo di Catanzaro in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Catanzaro e Rai Educational.

“A pochi giorni dall’inaugurazione di Bookhouse. La Forma del Libro che sta riscuotendo un grande successo di pubblico e di critica, il MARCA coinvolge quattro grandi artisti e sposta l’attenzione su un altro tema particolarmente attuale come la documentazione filmica e il ruolo della televisione nell’ambito della ricerca estetica contemporanea”, afferma Wanda Ferro Presidente della Provincia di Catanzaro. “Si tratta di un’iniziativa di carattere sinergico che si caratterizza per il forte impatto educativo dove il museo collabora con l’Accademia di Catanzaro, il luogo dove si formano i giovani artisti.”

Il progetto, a cura di Alberto Fiz e Raffaele Simongini, s’intitola Divergenze parallele: Tracce d’arte in TV e ha lo scopo di percorrere un itinerario inusuale nell’ambito dell’arte contemporanea attraverso documentari e tracciati filmici che sviluppano dialoghi inediti e trasversali. Così, artisti apparentemente distanti per formazione, rivelano le loro affinità elettive o, meglio ancora, le loro divergenze parallele e questo accade mettendo a confronto le sculture di Nunzio con le combustioni di Alberto Burri, così come i processi alchemici di Marcel Duchamp con quelli che caratterizzano le installazioni di Gilberto Zorio. Ma la mappa degli incroci prosegue contaminando il linguaggio postmoderno di Alessandro Mendini con la magia ornamentale di Giacomo Balla o coniugando le attitudini pittoriche e spaziali di Ettore Spalletti con il paesaggio italiano degli artisti rinascimentali descritto in uno storico documentario da Federico Zeri. “La costellazione dell’arte prende strade impreviste che, attraverso lo sguardo della cinepresa, induce a affrontare il linguaggio estetico al di fuori di schemi precostituiti o di formule ritualistiche che appaiono spesso obsolete”, affermano Alberto Fiz e Raffaele Simongini. “Lo scopo dell’iniziativa è quello di liberare lo sguardo dello spettatore attraverso immagini che propongono dialoghi rinnovati tra linguaggi in apparenza distanti tra loro.”

Nunzio

Tutto ciò avviene con la complicità degli artisti che durante le serate previste nel cortile interno del MARCA (inizio alle ore 21,15) racconteranno la loro ricerca e spiegheranno gli accostamenti che hanno scelto. Il programma inizia il 23 maggio e ha Nunzio come protagonista. Si prosegue il 6 giugno con Alessandro Mendini e Paola Orlandini, produttore e capo progetto di Rai Education, per poi approdare il 20 giugno all’incontro con Zorio. Gli interventi si concludono il 4 luglio con la presenza di Spalletti.

In un dibattito aperto al pubblico gli artisti descriveranno i segreti della loro arte suggerendo una possibile ricognizione sulle pratiche estetiche degli ultimi decenni. All’interno di una possibile dialettica tra idea e realizzazione, intelletto e tecnica, la materia si impone di fronte alle telecamere come oggetto di contemplazione e di analisi in continua metamorfosi.

Le serate, infatti, entrano nel vivo di un dibattito che coinvolge la televisione e i nuovi media come strumenti di una rinnovata indagine critica di fronte ad un sistema dove immagini e parole dovranno necessariamente trovare una nuova sintesi.

 

Programma

Gli incontri sono previsti nella sede del MARCA con inizio alle 21.15. Ingresso libero

 

Giovedì 23 maggio

Combustioni plastiche: Burri e Nunzio

Incontro con Nunzio e proiezione dei filmati:

Nunzio. Senza titolo di Raffaele Simongini, regia di Christian Angeli. (Rai Educational, 2011, 30 minuti)

Alberto Burri: l’avventura della ricerca di Franco Simongini (Rai, 1986, selezione d’immagini, 10 minuti)

 

Giovedì 6 giugno

Mendini e l’era del postmoderno

Incontro con Alessandro Mendini e Paola Orlandini. Proiezione dei fimati:

Alessandro Mendini: il teatro degli oggetti di Raffaele Simongini, regia di Christian Angeli (Rai Educational, 2012, 30 minuti )

 

Ritratto d’autore: Balla, un programma di Franco Simongini (Rai uno, 1971 selezione d’immagini, 10 minuti)

 

Gilberto Zorio

Giovedì 20 giugno

Alchimie del pensiero e della materia: Duchamp e Zorio

Incontro con Gilberto Zorio e proiezione dei filmati:

Gilberto Zorio: il viaggio di una canoa di Raffaele Simongini, regia di Christian Angeli (Rai Educational, 2011, 30 minuti)

Marcel Duchamp di Jean Antoine (1966, selezione d’immagini, 10 minuti)

 

Giovedì 4 luglio

Lo spazio che accoglie lo sguardo tra percezione e astrazione: Spalletti e il paesaggio

Incontro con Ettore Spalletti e proiezioni dei filmati:

Ettore Spalletti: lo spazio che accoglie lo sguardo di Raffaele Simongini, regia di Christian Angeli (Rai Educational, 2012, 30 minuti )

Federico Zeri e la percezione visiva dell’Italia e degli italiani, di Franco Simongini (Rai Uno,1990, selezione d’immagini, 10 minuti)

Ettore Spalletti

www.museomarca.info

“La Traviata di Verdi” chiude la 53ma stagione lirica del Teatro “Rendano”

COSENZA – Chiude nel segno di Verdi la 53ma stagione lirica del Teatro “Rendano” di Cosenza, diretto da Isabel Russinova.

Sarà, infatti, “La Traviata”, del compositore di Busseto, l’ultimo titolo del cartellone lirico del teatro di tradizione cosentino, degna conclusione delle celebrazioni verdiane del “Rendano” il cui primo atto era stato, a marzo, l’omaggio che ha visto esibirsi a Cosenza, in occasione del bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi, il soprano Fiorenza Cedolins, una delle voci più rappresentative del panorama lirico nazionale, molto apprezzata e richiesta all’estero.

Non meno conosciuta ed apprezzata la cantante che giovedì 30 maggio (ore 21,00) e venerdì 31 maggio (ore 21,00) in tutte e due le serate, interpreterà, ne “La Traviata” in scena al “Rendano”, il ruolo di Violetta Valery. Si tratta del soprano emiliano Elena Rossi che è già stata Violetta nell’allestimento di “Traviata” del Teatro “Coccia” di Novara.

Oltre alle significative collaborazioni con importanti direttori d’orchestra come Gianluigi Gelmetti e Guillaume Tourniaire (che in passato ha diretto altre volte al “Rendano”) e con registi come Filippo Crivelli, Roberto De Simone, Ugo Gregoretti e Pier Luigi Pizzi, Elena Rossi può vantare, tra le altre, una consolidata collaborazione al fianco di Andrea Bocelli con il quale si è esibita in diverse occasioni: dal concerto organizzato al Teatro “Asioli” di Correggio per l’assegnazione del Premio Pavarotti, proprio ad Andrea Bocelli, alla partecipazione, nel maggio del 2011, all’Asian Tour di Bocelli a fianco del quale ha cantato nei concerti di Jakarta, Taipei e Pechino. Esperienza ripetutasi, nel settembre 2010, quando lo ha accompagnato nel concerto “Piramidi, Suoni e Luci” al Cairo.

Le molteplici esperienze di Elena Rossi all’estero ne hanno fatto oggi una delle soprano italiane più contese dai teatri internazionali.

La regia de “La Traviata” che andrà in scena al “Rendano” giovedì 30 e venerdì 31 maggio è  di Artemio Cabassi che firmerà anche scene e costumi per la sua provenienza dal mondo della scenografia e per aver disegnato alta moda per le  più prestigiose case italiane e spagnole. Dopo una breve parentesi, negli anni ottanta,  nell’operetta, Cabassi è approdato alla lirica dirigendo un “Werther” di Massenet con Katia Ricciarelli.

Nutrito il gruppo di cantanti che ha diretto nel corso degli anni: Leo Nucci, Fiorenza Cedolins, Daniela Dessì e Renato Bruson.

Fortunata anche la collaborazione con Vittorio Sgarbi per L’Arlesiana di Cilea al Palazzo ducale di Sassuolo con la Fondazione Toscanini.

Al pubblico di Cosenza, Artemio Cabassi, per quanto viene anticipato nelle note di regia, ha scelto di proporre l’opera nella sua più asciutta, e autenticamente verdiana, eleganza: “uno spettacolo – afferma il regista – che si muove nel solco della tradizione, ma che non vuole limitarsi ad essere puramente illustrativo, volendo indagare i rapporti spesso contraddittori tra i vari personaggi. In quest’ottica, Alfredo, sinceramente innamorato ma tutto sommato impulsivo e infantile, è visto come un temperamento appassionato, coi nervi spesso a fior di pelle. Particolare rilievo è stato dato al personaggio di Annina, non solo cameriera di Violetta, ma sua fidata confidente, perennemente al suo fianco, silenziosa e devota.”

Inedito, ma non privo di precedenti, lo spostamento d’epoca: Cabassi ha, infatti, posposto la vicenda di un paio di decenni, incorniciandola in una sontuosa scenografia in stile liberty e ispirandosi, per i costumi, ai grandi stilisti Paul Poiret e Jeanne Paquin e al loro gusto orientaleggiante. La rinnovata iconografia, e gli stimoli che vorrebbe indurre nell’immaginario dello spettatore, tendono a rendere, ancora più di una cornice ottocentesca o di una integrale attualizzazione, il senso del passaggio tra due epoche e del tramonto di un intero sistema di valori con tutte le sue illusioni.

L’Orchestra della “Traviata” in scena al “Rendano” è quella delle Terre Verdiane, diretta da Stefano Giaroli che è anche maestro concertatore. Nel suo percorso di direttore d’Orchestra, Giaroli ha debuttato come direttore d’opera, nel 2001, proprio con “Traviata” alla “Messehalle” di Basilea e, sempre dirigendo l’opera verdiana partirà, ad agosto, per una importante tournée nel sud della Francia.

Il coro dell’allestimento del “Rendano” è il “Città della Musica” di Lecce, diretto da Vincenza Baglivo. Il cast dei cantanti è completato dal tenore barese Gianni Leccese (Alfredo Germont), dal baritono Donato Di Gioia (Giorgio Germont) e ancora da Giorgia Bertagni (Flora Bervoix), Antonella Degasperi (Annina), Stefano Consolini (Gastone), Franco Montorsi (Barone Douphol), Fabrizio Macciantelli (Marchese D’Obigny) e Luca Gallo (Dottor Grenvil).

Biglietti in vendita al botteghino del “Rendano” e all’Agenzia InPrimafila di viale degli Alimena.

Alla “prima” di giovedì 30 maggio potranno assistere gli abbonati del turno B (abitualmente quelli della pomeridiana di domenica), alla recita di venerdì 31 maggio, gli abbonati del turno A.

Castrovillari: Presentato il Libro di Poesie “Fiore d’Aprile” di Armano Valentino Vacca

CASTROVILLARI (CS) – Il Commissario Straordinario del Distretto Scolastico n° 19, nell’ambito della Programmazione   tendente alla promozione culturale del Territorio nonché alla valorizzazione degli Uomini  e delle Donne che si adoperano egregiamente in questo campo, ha presentato, come Relatore  principale, il libro di poesie di Armando Valentino Vacca , Docente di Materie letterarie di Saracena, intitolato “ Fiore d’Aprile”, della Casa editrice  Magi di Patti ( ME) , pubblicato nel 2012.

L’evento culturale si è svolto nella sala “ Giacomantonio” della Biblioteca Nazionale di Cosenza alla presenza della Dott.ssa Elvira GRAZIANI, Direttrice della Biblioteca; del Prof. Coriolano MARTIRANO, Segretario dell’Accademia Cosentina; del  Dott. Luciano ROMEO, della Biblioteca Civica di Cosenza; del Dott. Francesco VELTRI, Direttore dell’Università della Terza Età di Cosenza ; della Dott.ssa Giovanna FLORIO, responsabile della Sezione Eventi della Biblioteca Nazionale di Cosenza.

La Dott.ssa GRAZIANI, dopo aver porto i saluti a tutti i convenuti, ha sottolineato la “ bellezza” dei contenuti e l’armonia metrica della Poesia di Armando VACCA.

Il Prof. Coriolano MARTIRANO, Docente di Storia d’Italia e della Calabria, ha affermato: “ il libro, sia pur piccolo, di Armando, è un testo che tutti dovrebbero tenere sul comodino” !

Il Prof. VELTRI, invece, ha sottolineato la “ festa dei colori, di odori e di luci ” che si sprigiona dal testo, a partire, già, dalla copertina illustrata da Yvan  Giusy  Trimeni , soffermandosi, quindi, sulla lettura e commento della poesia, che apre la raccolta in argomento, “ Bianco essenziale” .

 Il Prof. Giovanni DONATO, Presidente del Distretto  Scolastico n° 19, ha così commentato la raccolta di poesie del Prof.  Armando Valentino VACCA, già impiegato comunale del Comune di Castrovillari e, successivamente, Docente di Materie letterarie :  “    In un turbinio di memorie e di ricordanze, che il Poeta mutua da Leopardi, da Pascoli e dai Simbolisti francesi, Vacca scandaglia il suo “Io “, quasi novello Fogazzaro identificandosi in Ivanella, e arriva alle radici più profonde della sua personalità, ripercorrendo, per sequenze fotografiche, le tappe della sua vita, della sua infanzia, i luoghi della memoria per coglierne il profumo, le sfumature, le dolcezze, in un’età adulta caratterizzata dalla sofferenza, dalla perdita delle persone care, dalla disillusione : il “ Fiore d’Aprile” diventa, quindi, la metafora di una rinnovata primavera di giovinezza, di un’innocenza ritrovata, di una palingenesi,di un’ascesi che si sintetizza negli ultimi versi dell’ultima poesia dell’interessante silloge : “ l’aria umida diventava nel Paradiso, chiaramente, bella” !

Il Mito di Evita Peron Rivive all’Auditorium Comunale di Morano Calabro

MORANO CALABRO (CS) – Gran finale per la XII Rassegna di “TeatroMusica” all’Auditorium comunale di Morano Calabro sabato 25 e domenica 26 maggio, ideata e organizzata da L’Allegra Ribalta, sotto la direzione artistica di Franco Guaragna. In scena, alle 20,30, “Evita per amore”, la commedia musicale ispirata a Eva Duarte Peron, la ‘mamma’ del popolo argentino, che votò la sua vita alla causa popolare, divenendo il simbolo del riscatto sociale dei deboli. Alle 20,25 del 26 luglio 1952 scompariva a soli 33 anni per un cancro, ma nasceva il suo mito che ancora oggi appare solido, impossibile da scalfire. Nel Paese venne proclamato un mese di lutto nazionale. Il corpo venne imbalsamato ed esposto fino al 1955, quando un golpe estromise il marito dal potere. Ispirato al celebre musical inglese “Evita”, lo spettacolo, la cui versione italiana è stata curata da Francesca Senatore e da Marco Savatteri, da spazio all’Eva donna e diva, all’Eva politica e “Santa dei diseredati”, all’Eva carismatica e voce dei descamisados argentini. Di umili origini, un passato da attrice, moglie di un presidente, Evita è un personaggio che non ci si stanca di scoprire e riscoprire. “Generosa e impulsiva, era anche rancorosa e vendicativa. Fedelissima negli affetti e nelle amicizie finché rimanevano tali, era capace di odiare intensamente (…) E’ difficile dire quale fosse davvero la sua casa: i palazzi del potere, la piazza, il teatro, la pampa, la suburra” scrive di lei lo storico Franco Cardini.  Evita ha ispirato e continua a ispirare opere teatrali, libri, film e mostre. Basta ricordare la miniserie “Evita Peron” con Faye Dunaway, il film di Alan Parker “Evita” con Madonna protagonista, “La vera storia di Eva Peron”, nel quale il ruolo principale è affidato all’argentina Esther Goris e il film “Little Mother”. In scena all’auditorium di Morano Calabro ci saranno Emilia Zicari, Katia Sartore, Andrea Magnelli, Alessandro Laitano, Adele Schifino e Nunziato Di Benedetto, attori de L’Allegra Ribalta. I brani saranno cantati da Francesca Senàtore, Rosa Sposato, Rosaria Vulcano, Lorenzo Lazzarini, Mario Nugara e Francesco Laitano. Tanghi e balli saranno eseguiti da Francesco De Bonis, Maria Antonietta Crescente, Francesco Redavid e Ida Lucchetta. Le scenografie sono di Andrea Magnelli, la regia musicale è di Filippo Nanni, mentre la parte recitata è affidata a Casimiro Gatto. Prevendita dei biglietti presso “Au Rendez-Vous” di Morano.

L’Assessore Caligiuri presenta due giornate di studio che si svolgeranno a Napoli e a Camigliatello

CATANZARO – L’Assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri ha reso noto – informa una nota dell’ufficio stampa della giunta regionale – che si terrà a Napoli, giovedì 23 maggio, alle ore 11.30, nella Sala Giunta della Regione Campania in Via Santa Lucia, la presentazione di due intense giornate di studio che si svolgeranno a Napoli e a Camigliatello – in provincia di Cosenza – i prossimi 7 e 8 giugno, su iniziativa della Regione Calabria e della Fondazione  “Napoli Novantanove”, d’intesa con la Regione Campania. Alla conferenza stampa interverranno oltre all’Assessore Caligiuri, l’Assessore alla Cultura della Campania, Caterina Miraglia, il Rettore dell’Università “Federico II” di Napoli Massimo Marrelli, il Rettore dell’Università della Calabria Giovanni Latorre, il Soprintendente del Polo Museale di Napoli Fabrizio Vona, il Direttore della Biblioteca Nazionale di Napoli Mauro Giancaspro,  Francesco Caglioti dell’Università Federico II di Napoli e il Presidente della Fondazione Napoli Novantanove, Mirella Barracco. Il programma delle manifestazioni vede il coinvolgimento delle Soprintendenze Regionali dei Beni Culturali, delle Biblioteche Nazionali di Napoli e Cosenza e delle Università “Federico II” di Napoli e della Calabria . Un viaggio lungo un week end che, partendo da Napoli per  giungere a Camigliatello, vedrà rivivere la storia, le arti, la musica, la letteratura, le grandi manifatture borboniche, segni di questo fecondo e ininterrotto rapporto tra due culture. La Calabria, periferia dei regni napoletani che nei secoli si sono avvicendati, ha saputo assorbire e reinterpretare gli impulsi culturali della capitale, in molti casi arricchendoli. Dal passato emerge il presente di un Sud che ancora non è ancora riuscito a trovare la strada per il proprio futuro, ma che per l’Assessore Caligiuri  “è ricco di risorse e opportunità, rappresentando  la grande possibilità dello sviluppo italiano nel Ventunesimo secolo. Si tratta dell’avvio di un progetto più ampio, con l’obiettivo di rendere permanente e fecondo lo scambio culturale tra le due Regioni. Un rapporto che ancora oggi può’ dare esiti sorprendenti”.

Al Salone del libro presentati anche i premi letterari e l’assessore Caligiuri accoglie gli studenti calabresi

Sono stati presentati alla kermesse del Lingotto i Premi letterari “Tropea festival leggere&scrivere”, “Rhegjum Julii”, “Sila” e il Premio “Caccuri”.  E anche il Festival del giallo di Cosenza e il Festival Palazzo rinascimentale di Aieta.
L’assessore regionale alla cultura Mario Caligiuri – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta – ha inoltre accolto nel padiglione della Regione circa mille studenti calabresi ai quali ha detto che sono loro la vera notizia del Salone internazionale del libro.
Il progetto Gutenberg, l’originale Fiera del libro per la scuola ed il territorio giunta alla sua XI edizione, è stato illustrato dal fondatore Armando Vitale, dagli editori Florindo Rubbettino e Carmine Donzelli, della professoressa Margherita Toraldo e della studentessa Caterina Gentile. Sono stati raccontati undici anni di festival originale ed in continua poliedrica evoluzione.
“Un progetto di successo – ha dichiarato Caligiuri – perché pone al centro il ruolo degli studenti, delle scuole e dei territori, i veri protagonisti di cultura e sviluppo”.
Lo start ufficiale è previsto per oggi 20 maggio a Catanzaro e fino al 25 si susseguiranno i ricchissimi appuntamenti oltre che nel capoluogo di regione anche a Lamezia Terme, Vibo Valentia, Cosenza, Crotone, Santa Severina, Reggio Calabria, Soverato, Soriano Calabro.

Al Salone di Torino la Regione promuove anche progetti di innovazione e ricerca come “CalabriaInnova”: un Progetto integrato di sviluppo regionale, finalizzato a sostenere i processi di innovazione delle imprese calabresi, favorendo il trasferimento di tecnologie e conoscenze sviluppate dal sistema della ricerca al mondo imprenditoriale. Per la gestione e lo sviluppo del progetto la Regione Calabria si avvale della partnership tra Fincalabra, finanziaria regionale, e Area Science Park, parco scientifico e tecnologico di Trieste. Hanno illustrato il progetto il vice-presidente di Fincalabra Antonio Idone ed il direttore Antonio Mazzei. Significativo l’intervento della scienziata calabrese Sandra Savaglio, testimonianza dello studio e della ricerca come scelta di vita, contro la fuga dei cervelli e l’abbandono della propria terra delle migliori intelligenze. p.g.

“Autopubblicarsi ai tempi della rete”: Menti in Movimento e biblon.it in uno speech sul self-publishing

CATANZARO – Il self –publishing, oltre che essere un fenomeno di mercato dilagante in continua crescita ed espansione, può, per certi versi, essere considerato a tutti gli effetti quale motore di una piccola rivoluzione culturale che sposta totalmente il peso del valore di un’opera editoriale sul lettore che, sganciandosi dai vincoli del marchio editoriale, diventa “promotore” di se stesso.

In realtà, l’autopubblicazione di per sé non ha nulla di innovativo, se consideriamo che già penne illustri del mondo della saggistica e della narrativa decisero, in tempi non sospetti, di pubblicare autonomamente le proprie opere: pensiamo a Proust, Svevo o Moravia che cominciarono pubblicando a proprie spese quelli che sono diventati capolavori riconosciuti della letteratura.

Certo, oggi se si pensa al self-publishing si pensa alla rete e alle numerose piattaforme che consentono con pochi click, e spesso a costo zero, di pubblicare un libro (o un ebook) con tanto di isbn e di buttarlo in pasto al mercato digitale.

Senza contare che sempre più insistente cresce il rumore attorno all’idea delle stesse case editrici di creare, all’interno delle proprie collane, una sezione “self”.

Ma quanto è alto il grado di consapevolezza di un autore che si affida all’autopubblicazione? Quale il ruolo dell’editore o dell’agente in questo mare magnum di opportunità?

La storia del self-publishing, le sue caratteristiche e la sua evoluzione, sino alla presentazione di un esempio pratico di scrittore “autopubblicato” saranno gli argomenti dello speech dal titolo “Il selfpublishing – autopubblicarsi al tempo degli ebook” che si terrà il prossimo 25 maggio alle 18,30 a Catanzaro Lido, presso la sede (via Murano) della giovane associazione culturale Menti in Movimento.

L’evento, organizzato in collaborazione con la start-up biblon.it, prevede l’intervento di Pasquale Biafora editore digitale e owner del progetto biblon.it, che introdurrà al fenomeno dell’auto-pubblicazione in Italia, con attenzione al passaggio dal cartaceo al digitale e la disamina delle criticità presentate dagli attuali sistemi di auto-pubblicazione disponibili in Italia.

A seguire,l’intervento della giovane scrittrice Marzia Matalone autrice dell’ebook “MCUW: Main Character of the Upside-Down World 1”, pubblicato in selfpublishing con Amazon.com, che discuterà con i presenti della propria personale esperienza con il self, raccontandone i vantaggi e le eventuali criticità.

A margine dell’incontro è prevista la presentazione del nuovo progetto di self-publishing targato Biblon: “Let’sMe”.

L’evento è aperto e dedicato a chiunque –  addetti al settore e non – sia in qualche misura interessato a sapere qualcosa di più sulle ultime tendenze del lavoro editoriale, che sembrano in buona parte essere trainate proprio dal self-publishing.

 

Giovanna M. Russo

Cosenza: inaugurazione Feltrinelli

Cosenza – La Feltrinelli torna in città, nel centralissimo Corso Mazzini, grazie a un accordo con BNL che riduce gli spazi della sua filiale consentendo l’apertura di una libreria di quattrocento metri quadri su due piani.

In occasione dell’inaugurazione della Feltrinelli, che si terrà domani 21 maggio,  dalle ore 18.00, e per tutta la serata, Inge Feltrinelli e Carlo Feltrinelli daranno il benvenuto ai visitatori.