Archivi categoria: Istruzione&Ricerca

Unical, sottoscritto programma interventi cantierabili. Fondi consistenti anche per la sperimentazione sugli animali

RENDE (CS) – E’ stato sottoscritto dall’assessore alle Infrastrutture della Regione Calabria, Roberto Musmanno, e dal Magnifico rettore dell’Università della Calabria, Gino Mirocle Crisci, il programma degli interventi cantierabili relativi all’ Accordo di Programma Quadro del Sistema Universitario Regionale. Per la parte che riguarda il Campus d’Arcavacata il provvedimento consentirà – al fine di realizzare alcuni importanti opere – l’utilizzazione di consistenti risorse.
Nel programma viene dato ampio spazio alla realizzazione e mantenimento delle strutture residenziali. Infatti, oltre agli interventi già eseguiti sui complessi Chiodo 2, Monaci, S. Gennaro e Rocchi, è stato prevista la Impermeabilizzazione delle Coperture delle Maisonettes in maniera da migliorare l’efficienza energetica e il miglioramento delle strutture esterne di queste residenze.
Inoltre, grazie all’intervento denominato Stabulario della Facoltà di Farmacia, il programma – oltre a completare e rafforzare il sistema universitario regionale – riuscirà ad incidere direttamente sul sistema della ricerca, offrendo ai ricercatori impegnati nel settore, la possibilità di poter contare su strumentazioni e infrastrutture di livello competitivo per affrontare sia le sfide scientifico-tecnologiche che quelle economiche e sociali legate al miglioramento della produzione scientifica.
Grande attenzione, inoltre, viene riservata alla parte più avanzata dell’Unical, quella cioè relativa all’Innovazione ed al trasferimento tecnologico. In virtù – infatti – della misura “Sostegno alle scuole e Università-Potenziamento del polo di innovazione e trasferimento tecnologico della Calabria” sarà possibile il completamento (ultimazione della struttura che ospita i laboratori e upgrade della sorgente) e messa a sistema di due, importantissimi, interventi (MaTeRiA e SiLA) già finanziati dal PON. Il progetto punta – in questo modo – a concentrare e interconnettere, in maniera rilevante e sistematica, gli organismi e le attività di ricerca esistenti per realizzare un nodo di eccellenza del sistema della ricerca nazionale. schema riassuntivo degli interventi previsti con la relativa spesa

Concorso per il Giubileo della Misericordia, l’Istituto comprensivo di Taverna alla premiazione

istituto comprensivo taverna_concorso giubileo misericordia_1TAVERNA (CZ) – I ragazzi dell’Istituto comprensivo di Taverna hanno partecipato al Concorso sulla Misericordia, fortemente voluto dall’Arcivescovo di Catanzaro-Squillace, Vincenzo Bertolone. Nei giorni scorsi hanno partecipato alla premiazione.

“Che l’Istituto Comprensivo di Taverna fosse sempre in prima linea ormai lo si sapeva, che lo fosse anche attraverso la musica l’abbiamo scoperto e apprezzato grazie al Concorso sulla Misericordia fortemente voluto dall’Arcivscovo S.E. Vincenzo Bertolone. Il concorso promosso in occasione del Giubileo Straordinario della Misericordia, raccogliendo l’invitoistituto comprensivo taverna_giubileo misericordia_2 di Papa Francesco, è stato destinato alle scuole di ogni ordine e grado della nostra diocesi.Tre i settori designati: Artistico- Letterario e Musicale. L’Istituto Comprensivo di Taverna ha accolto con entusiasmo tale proposta e attraverso l’insegnante di religione infatti ha subito coinvolto gli alunni e i docenti della classe V di Taverna,che si è impegnata fin dall’inizio dell’anno scolastico a comprendere e vivere con piccoli gesti concreti la “Misericordia”. Al fine di promuovere l’impegno e l’entusiasmo mostrato dai ragazzi nello studio della chitarra è stato scelto il settore musicale. Il periodo di preparazione è stato particolarmente significativo e ha visto la partecipazione attiva di tutti, sinergia e unità tra i docenti e gli alunni e in brevissimo tempo è stato composto il testo “E’ Misericordia”, che è la sintesi della riflessione sul tema della Misericordia, poi musicato con l’aiuto degli insegnanti esperti nel settore. Infine la premiazione dei giorni scorsi che ha dato coronamento al lavoro. Tante scolaresche della Diocesi infatti si sono ritrovati nell’Aula Sancti per la fase conclusiva del progetto. I ragazzi, emozionati come sempre in occasioni del genere, hanno eseguito il brano alla presenza di S.E Arcivescovo, ricevendo il suo apprezzamento e in premio un Vangelo per ciascuno. Molto belle e incoraggianti sono state le parole poi che il Vescovo ha rivolto ai ragazzi. A lui , docenti e alunni sono stati grati per questa bella opportunità di riflessione su un tema così importante e per aver dato l’occasione di vivere momenti indimenticabili.

La “Buona Scuola” che non c’è. Storie di precariato e mobilità

scuola-no-ddl-renziCOSENZA – Abbiamo già parlato di quanto la “Buona Scuola” stia deturpando una delle colonne portanti della nostra società più che risollevarne le sorti, abbiamo già snocciolato a più riprese le questioni del precariato, del concorsone 2016, che ha decretato il fallimento dei più, della mobilità, del TFA che ormai è pura utopia tanto quanto il desiderio di vivere su un’isola deserta 365 giorni l’anno.

Si è parlato di tutto e si è urlato ancor di più, sono state avanzate proposte, promosse manifestazioni e organizzati incontri ma nonostante ciò i docenti, e di conseguenza anche i discenti, continuano a “mangiare”, “masticare” e “sputare” bocconi amari.

La partita tra parole e fatti per ciò che riguarda l’istruzione continua ad essere sbilanciata in maniera preoccupante. Da una parte sono schierati i docenti, che mirano a far valere i propri diritti, e dall’altra un governo sordo, poco reattivo e sicuramente non collaborativo. Insomma l’acceso scambio di battute continua e le polemiche non si arrestano soprattutto per via di un nuovo anno scolastico che di certo non è iniziato sotto una buona stella.

Gli istituti scolatici stanno infatti affrontando una vera e propria emergenza che spazia dalle cattedre vacanti ai docenti in eccedenza rispetto ai posti disponibili. Saturno contro direbbe in altre parole Ferzan Özpetek.  Motivo in più per portare avanti una mobilitazione assidua e decisa, anche in Calabria. Proprio qui, dopo l’assemblea dell’8 agosto promossa da Adalgisa Caira, si leva prepotente la riflessione di Romeo Bufalo, Docente Unical e Presidente di Commissione TFA I, per ciò che concerne il Concorsone 2016 e le conseguenti bocciature.

“Quasi tutti i quesiti proposti” – ha affermato il prof. Bufalo – “pur partendo da singoli autori e problemi circostanziati, rinviano tuttavia ad un arco teorico-concettuale e temporale assai vasto che mette in difficoltà anche i candidati più preparati. Anzi, forse mette in difficoltà soprattutto costoro. Proprio chi conosce bene, ad esempio, il problema filosofico della prova ontologica dell’esistenza di Dio (con le sue riprese moderne in Cartesio, Spinoza, Leibniz, Kant e le diverse conseguenze che, come ha mostrato Schopenhauer, esso ha prodotto in ciascuno di loro, ecc.) sarà sopraffatto dall’ansia…dell’orologio!( i tempi per ciascun quesito consistevano in una manciata di minuti). Più in generale, come si fa a parlare esaurientemente in 15 minuti del fenomeno delle migrazioni verificatosi negli ultimi dieci secoli o del “cogito” cartesiano, delle sue ripercussioni in età moderna e delle interpretazioni contemporanee? Ma soprattutto, chi giudica i giudicanti? Sarei davvero molto curioso di sapere quanti dei commissari che hanno valutato i candidati, respingendone 75 su 80,  avrebbero risposto a quelle stesse domande negli stessi tempi richiesti ai candidati e, soprattutto, con quali risultati. […]Questo mio intervento nasce dal grande stupore con cui ho appreso che quasi tutti quegli allievi non hanno superato la prova scritta al recente concorso a cattedra.”

A questo punto dovremmo augurare il meglio a docenti e studenti ma pensandoci bene qualcuno potrebbe rispondere con un sonoro “buona scuola a chi?”.

Annabella Muraca

Unical, successo per “Ti presento Campus”

RENDE (CS) – Successo, anche quest’anno, per “Ti presento Campus”, la tradizionale iniziativa, organizzata dal Settore Orientamento dell’Università della Calabria, che offre alle potenziali matricole supporto didattico e amministrativo sui diversi corsi di laurea attivati per l’anno 2016/2017.

Nel Centro Congressi “Beniamino Andreatta”, dall’1 al 25 agosto, dunque, tantissimi giovani, spesso accompagnati dalle loro famiglie e provenienti da ogni parte della regione, hanno potuto avvalersi della competente consulenza offerta dal personale  dei dipartimenti e delle diverse strutture dell’Ateneo presenti al Centro Congressi “Beniamino Andreatta” dove sono stati organizzati una serie di stand funzionanti sul modello dell’ “info point”.

Per molti di questi neodiplomati s’è trattato di un primo, importantissimo, approccio alla realtà universitaria grazie al quale hanno avuto modo di ricevere utilissime informazioni sia per la scelta del corso di laurea che, più in generale, sull’organizzazione e sui servizi offerti dal Campus d’Arcavacata che, come confermano diverse classifiche,  sono tra i migliori in Italia.

Il personale addetto ha erogato alle potenziali matricole ben 834 questionari che serviranno per elaborare tutta una serie di dati statistici utili, in futuro, a migliorare ulteriormente il servizio.

Le potenziali matricole dopo aver chiarito dubbi e perplessità, hanno pure potuto presentare, utilizzando le postazioni informatiche allestite nel Centro Congressi, la domanda di iscrizione.

Scuola, TFA e Concorsone 2016; quando le riforme non bastano

Scuola-scioperoSQUILLACE (CZ) – “Con la cultura non si mangia” disse sei anni fa, quando ancora la scuola non era stata totalmente risucchiata dal vortice di noncuranza, Giulio Tremonti. Quest’uscita dell’allora ministro, che nel 2010 apparve assolutamente infelice e fuori luogo, sembra oggi essere diventata un vero e proprio mantra che risuona nella bocca e nella testa dei più.

Tutta colpa delle istituzioni che perseverano nel tradire la fiducia di intere generazioni, che continuano a mettere a dura prova la pazienza del popolo italiano, che puntano al ribasso pur sapendo di mettere a rischio il futuro di chi di cultura invece vuole vivere. Lo stivale, in men che non si dica, si è trasformato nella penisola del precaricato, della disoccupazione, dei bandi fallaci e farraginosi e dei concorsi pieni di incongruenze e discrasie.

Questione diventata ancor più spinosa e ridondante in seguito all’approvazione della Riforma “Buona scuola” che ha infettato un sistema già di per sé debole e privo di anticorpi. I tanti cambiamenti attuati non sono serviti nemmeno a salvare il salvabile figuriamoci a migliorare le condizioni di docenti, discenti e studiosi che stanno cercando di destreggiarsi tra il TFA (Tirocinio Formativo Attivo) ed il Concorsone 2016; altra genialata che ha penalizzato i “cervelli” del nostro paese.

Proprio di questo, e di tanto altro, si discuterà durante un’assemblea territoriale che si svolgerà a Squillace (CZ), sabato 8 agosto alle ore 16,00. Un incontro per dire no alla mediocrità a cui ci stiamo ormai assuefacendo e ricordare che la cultura è potere, capacità di boicottare e rovesciare il mondo.

Programma assemblea territoriale dal titolo “TFA: LA MERITOCRAZIA TRADITA. Scuola, precariato e politiche scolastiche

Annabella Muraca

Assemblea territoriale; “TFA: la meritocrazia tradita. Scuola, precariato e politiche scolastiche”

SCUOLASQUILLACE (CZ) – Insegnare non è un compito facile, anzi, diciamo pure, che è un’impresa piuttosto difficile. Il rapporto tra docente e studente non è mai stato facile da inquadrare secondo schemi rigidamente predefiniti: il campo d’azione dei due protagonisti si presenta assolutamente flessibile e ricco di sfumature. Nel 2013 si è cercato di “regolamentare” la dialettica insegnamento-apprendimento puntando l’attenzione sulla figura del docente, con un percorso formativo noto come TFA (Tirocinio Formativo Attivo). Dopo aver sostenuto tre prove di selezione per poter accedere al promettente corso di formazione, migliaia di studiosi, lavoratori, precari, disoccupati, tutti concreti sognatori, hanno dovuto affrontare un percorso didattico pratico e teorico di non facile intendimento. Nonostante il Decreto Ministeriale 249 del 10 settembre 2010 – Regolamento per la formazione iniziale dei docenti, abbia regolamentato l’accesso al TFA, le modalità di svolgimento e di acquisizione del titolo, la gestione del percorso si sono rivelate abbastanza incerte fino alla fine, mantenendo tutti col fiato sospeso. Il sospiro di sollievo, però, non è mai arrivato. I docenti pluriselezionati non hanno avuto la preziosa possibilità di entrare nelle graduatorie ad esaurimento. Con l’approvazione della Riforma “La Buona Scuola” si è deliberato che i docenti abilitati non sarebbero stati ancora in grado di entrare in aula, se non avessero dimostrato di possedere abilità e competenze durante la performance di un ulteriore concorso: il concorsone 2016. Il concorso ha palesato incongruenze e discrasie sin dal bando. Bando che tardava ad essere pubblicato, tempi non rispettati, commissioni elette all’ultimo momento con criteri non specificamente dichiarati, griglie di valutazione assenti, classi di concorso che hanno dovuto sostenere il doppio delle prove scoprendolo solo in itinere, prove con domande da sviluppare con timer alla mano, con abilità informatiche e con conoscenze trasversali da rendere ogni materia un calderone. Sulla dubbia pertinenza delle domande si sono esposti diversi studiosi, come lo storico e giornalista Ernesto Galli Della Loggia. Sulle pagine delle Corriere della Sera, Galli della Loggia ha chiesto di conoscere i nomi di chi ha elaborato i quesiti di Storia, chiedendosi con non poca ironia se siano stati realizzati da direttori generali, docenti universitari, uscieri.

Anche l’editorialista del Corriere della Sera ha sottolineato la sproporzione tra complessità dei quesiti e tempo a disposizione, sostenendo che si è trattato “non di un esame ma di un tentativo di decimazione: chi mai potrà aver corrisposto adeguatamente, infatti, a questo grottesco invito a redigere in novanta minuti l’enciclopedia della storia universale? È l’ennesima dimostrazione del marasma che da tempo domina il Miur.”

I fautori del concorso 2016, “immemori” dei danni ancora in atto dei concorsoni del 1999 e del 2012, hanno rivendicato la fine del precariato: il concorso avrebbe “sistemato” tutti, facendo leva sullo spirito gregario che può nascere quando la precarietà diventa il tuo male quotidiano.  Un concorso che, al momento, registra quasi l’85% di bocciati. Clamoroso il caso Calabria: zero ammessi per la classe A18 (Filosofia e Scienze Umane). Hanno, però, sottovalutato gli insegnanti di oggi, che hanno perfettamente colto il meccanismo perverso del sistema istruzione e che non vogliono assumere l’etichetta di precari a vita, soprattutto quando precari sono considerati nelle competenze che il sistema, incoerentemente, continua a “sfruttare” nell’apparato delle supplenze, considerandole, in quel caso, idonee. Questo il paradosso della nostra Italia, dove il precariato può diventare alibi e condanna.

Intervengono:

ore 16.00: Saluti e relazione introduttiva – Francesco Muccari , Coordinamento Nazionale TFA e Docente Abilitato

ore 16.30: “Scuola e alienazione. Il docente tra concorsi e ricorsi” – Adalgisa Caira, Docente Abilitata A037 TFA I Ciclo e Dottore di Ricerca in Filosofia del Linguaggio e della Mente

ore 16.45: “La scuola: fabbrica di progresso e di libertà. Le ragioni della Riforma La Buona Scuola” – Francesco Lo Giudice, Responsabile Regionale Cultura Giovani ANCI

ore 17.00:  “Come trasformare la precarietà in autoimprenditorialità”- Anna Laura Orrico, Co-founder TAG Cosenza

ore 17.15: “Dal TFA al concorso in giro per l’Italia” – Domenico Messinò, Docente Abilitato TFA

DIBATTITO e CONCLUSIONE DEI LAVORI

 Proposta elezione rappresentante regionale CNT

Prospettive future: corsi e ricorsi

Interverranno anche studiosi e cultori del diritto.

Locri, martedi incontro dell’Osservatorio sulla Sanità

LOCRI (RC) – E’ stato convocato dal Sindaco di Locri, Giovanni Calabrese, per mezzo dell’Osservatorio sulla Sanità, l’incontro – dibattito dal tema: “Sanità bene comune da riconquistare – DCA 30 del 3 marzo 2016: cosa cambia per il nostro Ospedale?” in seguito alle ultime modifiche apportate e che interessano del tutto l’Ospedale della Locride.

Durante l’incontro, che si terrà martedì 15 marzo 2016 alle ore 17:00 presso la Sala Consiliare del Comune di Locri, si discuterà della situazione dell’Ospedale di Locri e delle possibili ripercussioni, positive o negative, a seguito del decreto 30 del 3 marzo 2016 adottato dal Commissario ad acta Scura, circa la riorganizzazione delle reti assistenziali calabresi. Al suddetto documento è legata anche la Deliberazione della Gestione Commissariale Straordinaria n°38 del 19.02.2016, riguardante gli adempimenti rispetto alle disposizioni dell’Unione Europea in materia di articolazione dell’orario di lavoro, e la conseguente modifica dell’organizzazione del lavoro e delle attività gestionali conseguenti.

Al dibattito sono stati invitati il Direttore Sanitario dell’Ospedale di Locri, il Vescovo della Diocesi di Locri – Gerace, che ha da sempre supportato le iniziative pro – Ospedale, gli esponenti del settore delle organizzazioni sindacali, il personale sanitario che opera presso l’Ospedale di Locri, i Sindaci dei Comuni della Locride, le associazioni del territorio.

Aule danneggiate all’Università, la denuncia di Unical in movimemto

RENDE (CS) – Dopo che è stata resa nota dai media la situazione di degrado e sporcizia in cui versano alcuni locali dell’Ateneo, denunciata ieri anche da un nostro articolo, il gruppo universitario “Unical in Movimento” si esprime in merito alla pessima situazione igienica in cui versa l’Ateneo.

Alcune aule e alcuni corridoi sono quotidianamente sporchi.12814810_10207590225292266_6891596716617275023_n

I bagni (quelli aperti e funzionanti!) sono al limite della normale tollerabilità e gli studenti sono costretti a fare lo slalom tra cestini stracolmi e nauseabondi per accedere ai servizi igienici.

A fronte di una spesa triennale di € 2.378.381,46 il servizio di pulizia avrebbe dovuto essere tale da permettere agli studenti di vivere in un’ambiente universitario quantomeno decente.

Il capitolato speciale d’appalto (in allegato) prevede tra le altre cose, a titolo esemplificativo,  che il  “Lavaggio e disinfestazione pareti bagni” avvenga solo 12 volte/anno, il “Lavaggio pavimenti” di scale, corridoi, ingressi e spazi comuni 1 volta/settimana, la “Rimozione macchie di qualunque natura e incrostazioni dai pavimenti aule” solo 12 volte/anno: frequenze delle prestazioni a nostro giudizio non adatte all’Università considerate le dimensioni e il numero degli studenti che frequenta il nostro Campus.

La responsabilità è senz’altro anche di chi, incurante dell’ambiente e degli altri, non ha rispetto per la cosa pubblica e contribuisce a creare questo stato lasciando rifiuti in giro per l’Ateneo.
L’Università, però, ha il compito e il dovere di verificare la conformità del servizio prestato alle condizioni contrattuali e di applicare le penalità previste in caso di inadempimento.

L’articolo 1.2 paragrafo 2 dello Statuto Autonomia dell’Università della Calabria recita: “L’Università della Calabria esercita tutte le azioni idonee a garantire la salubrità e l’igiene degli ambienti di studio, di ricerca e di lavoro”.

Il gruppo universitario “Unical in Movimento” chiede semplicemente di rispettare la norma succitata quindi gli studenti.”

All’Unical il metodo analitico per la tracciabilità delle produzioni agricole

RENDE (CS) – “Quando  l’università fa bene il suo mestiere trasferendo studi, ricerca e applicazione, sono le imprese stesse che si preoccupano di costruire legami e applicando il trasferimento tecnologico ottengono proficui risultati per entrambi e più in generale per il sistema produttivo e l’informazione ai cittadini-consumatori, come dimostra il metodo analitico per la determinazione dell’origine geografica degli alimenti sviluppato nel laboratorio QUASIORA del Dipartimento di Chimica e Tecnologie Chimiche dell’Università della Calabria diretto dal prof. Giovanni Sindona. ”Così commenta Pietro Molinaro Presidente di Coldiretti Calabria questo importante metodo che si basa sull’utilizzo del profilo multi – elementare presente negli alimenti. Ma vediamo di cosa si tratta. L’analisi degli elementi è considerata uno strumento efficace e affidabile, in virtù del fatto che la composizione elementare può essere trasferita da quel particolare ambiente (suolo, acqua potabile, ecc.) ai prodotti agricoli e quindi le eventuali differenze nella distribuzione multi – elementare tra le diverse aree geografiche possono riflettersi nei tessuti organici. In altre parole, la composizione elementare nelle piante e nei frutti rappresenta una sorta di “impronta digitale naturale” della zona di provenienza. Tale metodologia è stata applicata per tracciare l’origine della passata di pomodoro ed è certificata per appunto dal laboratorio QUASIORA del Dipartimento di Chimica dell’Università della Calabria. Esistono già in commercio prodotti la cui origine è stata certificata dal laboratorio menzionato sviluppando il profilo multi – elementare con la tecnica della spettrometria di massa interfacciata a un plasma accoppiato induttivamente (ICP-MS). “Dobbiamo essere orgogliosi di questo metodo – aggiunge Molinaro –e cioè che in Calabria nel caso della passata di pomodoro, viene già applicato con ottimi risultati da una azienda agroalimentare. Voglio ricordare a tal proposito – prosegue – che qualche giorno fa come  Coldiretti avevamo informato, che l’import di concentrato di pomodoro cinese ha raggiunto il 10% della produzione italiana, segnando un aumento del 680% nei primi 11 mesi del 2015. Il prodotto viene poi rilavorato e confezionato come italiano poiché nei contenitori al dettaglio non c’è l’obbligo di indicare il luogo di coltivazione”. Il Metodo sperimentato e applicato dall’UNICAL, offre invece la certificazione dell’origine, qualità e sicurezza dei prodotti agroalimentari come può essere l’olio e questo è un biglietto da visita importantissimo per il successo delle nostre produzioni che come nel caso della passata di pomodoro e prodotti similari, può far recuperare l’antico smalto ad una produzione, quale il pomodoro, che ha sempre caratterizzato la nostra regione”.

Arriva all’Unical Contamination Lab, un open space per sviluppare idee e progetti imprenditoriali

2c67d0a3-2edb-4714-804c-a873ada8ef82

Arcavacata di Rende ( Cs) – Saranno aperte fino al 13 marzo prossimo le selezioni per partecipare al Contamination Lab, uno spazio aperto caratterizzato da un clima informale in cui studenti e laureati in discipline diverse possono interagire, lavorare in gruppo, cercare e condividere competenze, in un contesto stimolante per lo sviluppo di progetti di innovazione a vocazione imprenditoriale o sociale. Il Contamination Lab Cosenza è aperto a studenti, dottorandi, dottori di ricerca e neolaureati di qualunque università e istituto di alta formazione artistica e musicale. È localizzato nel Campus Universitario, all’interno dell’incubatore TechNest (in Piazza Vermicelli, Rende, CS), in uno spazio di circa 100mq con accesso autonomo ad un’area di co-working e aree per seminari e lavori di gruppo, sempre aperte su richiesta dei partecipanti. Le attività si sviluppano per cicli semestrali. Il IV ciclo si svolgerà nel periodo Marzo-Giugno 2016. Per partecipare al quarto ciclo è necessario compilare la domanda di partecipazione attraverso il modulo online disponibile sul sito clab.unical.it entro e non oltre le ore 23.59 del 13/03/16 La selezione tiene conto delle esperienze curriculari ed extra-curriculari e di un colloquio motivazionale con i candidati (realizzato con un breve pitch di presentazione). I partecipanti saranno impegnati in due percorsi: CLab Gym è la palestra di tutti i partecipanti (max 80): è un percorso di base, flessibile, composto da attività formative individuali e lavori di gruppo (seminari, incontri, Business Game, workshop intensivi), con cadenza settimanale, sui temi dell’innovazione, creazione d’impresa, sviluppo economico, sociale e culturale. Previsti anche eventi sociali e culturali. CLab Challenge è la parte “competitiva”, riservata a 10 gruppi con carattere interdisciplinare per lo sviluppo di un’idea progettuale innovativa (prodotti/servizi innovativi ma anche iniziative a forte impatto sociale o culturale) considerata sotto tutti gli aspetti (tecnici, organizzativi, di mercato), con la partecipazione di studenti, docenti, tutor del CLab e mentor imprenditoriali. L’accesso al Challenge è basato su motivazione, composizione del team e fattibilità dell’idea. Per i partecipanti al CLab Challenge sono previsti incontri con i tutor, possibilità di realizzare tesi di laurea, una piccola dotazione economica per la realizzazione di prototipi, premi finali per le migliori realizzazioni (in servizi e/o viaggi studio), possibilità di un periodo di pre-incubazione a TechNest per portare avanti lo sviluppo del progetto. Il Conservatorio di Cosenza e la Confindustria di Cosenza partecipano attivamente insieme ad altri partner regionali, nazionali e internazionali (Associazione LIBERA; CLab di Reggio Calabria, Catania, Napoli, Cagliari, Marche, Latina; partenariato EU-CLab). Per maggiori informazioni riguardanti il progetto e le modalità di selezione, consultare il sito clab.unical.it la pagina facebook fb/ClabCosenza o inviare una email a clabcosenza@unical.it