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Impegno mantenuto. Riaperto al traffico il ponte sul fiume Ancinale

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CATANZARO (CZ) – Riapre al traffico il ponte sul fiume Ancinale, importante arteria del comprensorio soveratese. L’Amministrazione provinciale di Catanzaro, guidata dal presidente Enzo Bruno, mantiene l’impegno assunto in occasione della consegna dei lavori per il risanamento e la messa in sicurezza meno di un mese fa alla ditta Tank srl Roma. La ripresa della circolazione è stata preceduta da un sopralluogo del presidente Bruno, alla presenza dell’ingegner Floriano Siniscalco, del direttore dei lavori ingegner Vincenzo Coppola, del vice presidente Marziale Battaglia, dei sindaci Giuseppe Papaleo , Michele Drosi, Pino Ussia e Ernesto Alecci. Il presidente Enzo Bruno ha ricordato che la struttura era stata chiusa a fine ottobre 2015 in seguito all’alluvione che ha colpito il Catanzarese e la zona della Locride con ingenti danni che però sono stati contenuti nella nostra provincia, proprio grazie all’attività preventiva della Provincia di Catanzaro con la pulizia dei fossi e la manutenzione dei fiumi. “Questa struttura è stata chiusa per la messa in sicurezza e, a dicembre, avevo promesso che entro fine febbraio avremmo consegnato i lavori e l’avremmo riaperta al traffico – afferma il presidente Bruno -. In maniera puntuale oggi riapriamo il ponte al transito restituendo al territorio una infrastruttura strategica per i collegamenti con la Strada statale 106”. Il presidente Bruno ha voluto ringraziare i sindaci dei comuni limitrofi, l’impresa, i tecnici Siniscalco e Coppola, tutto lo staff, perché “volevamo mantenere l’impegno di riaprire al traffico entro fine febbraio e, con un duro lavoro, ci siamo riusciti. Grazie a tutti i consiglieri provinciali che mi sono vicini in questa delicata fase amministrativa e i cittadini che hanno creduto in quello che noi”.

Cosenza, Terra Libera punta sul rilancio dei quartieri

COSENZA – L’Associazione politico-culturale ” Terra Libera Cosenza” illustra le proposte programmatiche per la citta’ di Cosenza. Fra esse quella relativa al rilancio dei quartieri per puntare sulla modifica dello statuto comunale, con la  introduzione della costituzione di “comitati di quartiere”, sul modello delle vecchie circoscrizioni , seppur in una forma più attuale e meno rigida burocraticamente, e del “bilancio partecipato”.

“Mentre assistiamo alle dinamiche politiche che in queste settimane stanno vivacizzando Cosenza, e in cui di tutto si dibatte tranne che di programmi per la citta’, “Terra Libera” va avanti con il lavoro di progettazione di proposte mirate a sopperire alle lacune evidenti che, allo stato, caratterizzano negativamente il capoluogo bruzio. Il vulnus più preoccupante riguarda i quartieri. Le comunita’ di prossimita’, al momento, sono fuori da qualsivoglia azione di sviluppo, sia dal punto di vista economico che del mero collegamento con il centro urbano. Anzi, hanno ormai assunto le sembianze di entita’ sganciate dal cuore cittadino, con un allarmante stato di abbandono. La nostra idea è quella di un rilancio al di fuori di soluzioni tampone temporanee : servono interventi mirati di lungo periodo,  realizzabili, solo, attraverso la partecipazione effettiva dei residenti alla fase decisionale delle iniziative che riguardano i quartieri. Proponiamo, pertanto, una modifica dello statuto comunale che preveda l’introduzione del bilancio partecipato , oltre al riconoscimento delle  “comunita’ di quartiere“ sul modello delle vecchie circoscrizioni ma senza rigidità burocratiche. La funzione delle “comunita’ di quartiere” sara’ quella di fornire al consiglio comunale  indicazioni su questioni cruciali; indicazioni di cui l’assise comunale dovrà tenere conto.  Una impostazione del genere, riteniamo, possa condurre al rilancio dei quartieri come centro vitale della futura progettazione urbana. Alla luce di una consultazione elettorale  importante, come quella che attende Cosenza e, soprattutto, delle tante carenze che la citta’ presenta in questo momento – un macigno sulla costruzione del futuro delle nuove generazioni – non è accettabile che le forze politiche in campo sprechino tempo prezioso in inutili e squallide scene di ordinario teatrino per la spartizione delle poltrone, senza neanche l’ombra di proposte per la citta’. Chiediamo, perciò,  che si metta la parola fine, ai giochi di partito, iniziando a concentrarsi sulle aspettative dei cittadini. Chiediamo che si sposti la contesa dal campo della distribuzione di posti di potere a quello del confronto democratico sui programmi, consentendo ai cittadini di  scegliere sulla base delle idee e non già  dei ricatti a cui sono sottoposti da vecchie nomenclature stantìe.”

Si placa la bagarre tra Presta e Paolini: l’idea di una coesione per conquistare Palazzo dei Bruzi

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Cosenza ( Cs) – Si fa rovente il clima a Cosenza in vista delle prossime elezioni amministrative. Ieri, nel corso di una riunione, durata per oltre due ore, il manager candidato a sindaco Lucio Presta ha incontrato Giuseppe Mazzuca, rappresentante di Enzo Paolini. Un confronto schietto e costruttivo che apre alla possibilità di poter correre insieme alla prossima tornata elettorale. E’ ancora presto per ufficializzare la notizia, si è trattato soprattutto di un colloquio chiarificatore, volto a gettare le basi per un ragionamento congiunto al fine di tentare un’unione solida e compatta per poter battere la coalizione di Mario Occhiuto. Paolini,  subito dopo la vicenda che ha visto la caduta dell’ex primo cittadino di Cosenza aveva apertamente contrastato la scelta ricaduta su Presta, “non per questioni personali sul candidato”- ha sempre affermato-  quanto piuttosto sui metodi adottati dal centro sinistra”,  caldeggiando così l’idea delle primarie, “per dare spazio alla gente, in maniera democratica”.  Cosa è cambiato? Sicuramente non c’è più alcuno scontro all’orizzonte, ma una tregua e  una promessa, quella cioè di abbassare i toni accessi delle ultime settimane e lavorare insieme per un obiettivo comune, la conquista di Palazzo dei Bruzi.

 

Raffaella Aquino 

Girifalco, presentati i progetti Psl Terrae Nostrae

conferenza gal comune pubblico 2GIRIFALCO (CZ) – Sono stati presentati ieri mattina, nella sala del Consiglio Comunale di Girifalco, i progetti realizzati nell’ambito del Psl Terrae Nostrae. Presenti i sindaci Pietrantonio Cristofaro (Girifalco), Pasquale Muccari (Squillace), Francesco Scalfaro (Cortale), Salvatore Megna (Vallefiorita) e Luigi Ruggiero (Amaroni). Hanno relazionato il rappresentante del Comune di Girifalco al Gal, Filippo Giovanni De Stefani e i vertici del Gal: Carolina Scicchitano (direttore amministrativo del Gal Serre Calabresi Alta Locride), Gregorio Muzzi (direttore amministrativo del Gal Serre Calabresi) e Guido Mignoli (direttore tecnico del Gal Serre Calabresi Alta Locride). Seduti in sala anche i familiari del compianto dipendente comunale, Dino Pavone, a cui è stata intitolata l’aula didattica a Monte Covello. Quello di domenica, per come sottolineato dai relatori, è stato il primo incontro pensato per divulgare i risultati e i progetti finanziati, con la programmazione 2007/2013, dal Gal Serre Calabresi Alta Locride, ma soprattutto è stata l’occasione per avviare, partendo da Girifalco, l’attività di informazione degli operatori e del partenariato sul processo di elaborazione della Ssl – Psr Calabria 2014/2020 – Misura 19 – che riguarda il sostegno allo Sviluppo Locale leader, ossia ai Gal. Dopo gli interventi dei sindaci, entusiasti del lavoro portato avanti dagli Enti insieme al Gal, ad entrare nel merito dei progetti sono stati il consigliere Filippo De Stefani e il direttore amministrativo del Gal, Carolina Scicchitano. Non sono mancati gli interventi dal pubblico: il progettista Paolo Marinaro (gli altri progettisti sono Piero Ziparo, Antonio Riccio e Salvatore Iania), Pino Saraceno e il dirigente scolastico dell’Istituto Compresivo, Tommaso Cristofaro che ha dato piena disponibilità della scuola per partecipare alla programmazione futura. Fondamentali i passaggi tecnici e programmatici offerti dal direttore amministrativo del Gal, Gregorio Muzzì e dal direttore tecnico Guido Mignoli. Per quanto riguarda, nello specifico, i progetti realizzati a Girifalco si è, dunque, parlato di Confluenze – percorsi di vita tra arte, artigianato, natura e gastronomia – Infopoint a sostegno del mercato contadino, realizzazione di una recinzione e di un’area di sosta in località Rimitello, tutela e riqualificazione di un manufatto rurale denominato ex Casello forestale per destinazione socio – culturale, progetto per la posa di segnali e cartellonistica per il turismo rurale a monte Covello, progetto percorso didattica – aula didattica all’aperto – percorso dell’acqua Monte Covello.

 

Domani apertura al traffico del ponte sull’Ancinale

ponte_ancinaleCATANZARO – L’Amministrazione provinciale di Catanzaro, guidata dal presidente Enzo Bruno, mantiene l’impegno assunto in occasione della consegna dei lavori per il risanamento e la messa in sicurezza del ponte sul fiume Ancinale: l’infrastruttura sarà fruibile da domani, lunedì 29 febbraio. Domani mattina alle 9 la ditta incaricata consegnerà i lavori all’Ente intermedio, rendendo possibile la circolazione, alla presenza del presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, dell’ingegner Floriano Siniscalco, del direttore dei lavori ingegner Vincenzo Coppola, dei sindaci di Davoli, Satriano, Guardavalle e Soverato.

Enzo Bruno all’intitolazione della piazza allo sfortunato magistrato Bisceglia

enzo initolazioneCATANZARO – Il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, ha partecipato questa mattina a Verzino alla cerimonia di intitolazione della piazza principale del paese al magistrato Federico Bisceglia, deceduto il 28 febbraio 2015 a seguito di un incidente stradale. Il Comune del crotonese, guidato dal sindaco Franco Parise, è il paese di origine della famiglia del giudice distintosi per coraggio, integrità morale e professionale nella difesa e nel rispetto dell’ambiente.
Alla cerimonia hanno preso parte, tra gli altri, il prefetto Vincenzo Panico, in rappresentanza del Capo della Polizia, Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Prefetto Alessandro Pansa, nonché il prefetto della provincia di Crotone Vincenzo De Vivo, il Questore Luigi Botte, il questore di Catanzaro Giuseppe Racca, i deputati Nicodemo Oliverio e Nico Stumpo, numerose autorità civili, religiose e militari. La cerimonia dell’intitolazione della piazza principale di Verzino a Bisceglia, che riposa nel cimitero cittadino, è stata preceduta da una messa in memoria del magistrato e dalla deposizione di una corona, offerta dal Capo della Polizia, nella Piazza allo stesso intitolata. Momenti di grande intensità emotiva alla presenza del papà Nicola, della mamma Eleonora, dei fratelli Guido, Francesco e Marianna, dei tanti parenti e conoscenti che hanno voluto stringersi nel ricordo di un uomo straordinario, di una levatura morale dal comune, umile, onesto e appassionato che ha dato lustro alla Calabria, diventando un esempio per il proprio  profilo umano e professionale. Il prefetto Panico ha ricordato l’amico e il grande professionista, esperto in materia ambientale, difensore dell’integrità territoriale dalla logica dello scempio divenuto punto di riferimento importante per i cittadini e le associazioni attive nella tutela dell’ambiente. enzo bruno intitolazione 1E proprio il Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, che ha consegnato alla famiglia una commovente lettera del sottosegretario alla Giustizia, amico personale di Federico, Cosimo Maria Ferri, ha voluto ricordare e ringraziare il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, che in tempi rapidi ha inaugurato un’area del Parco della Biodiversità di Catanzaro intitolandola a Federico Bisceglia, il Parco delle Giovani idee e della legalità, alla presenza tra gli altri proprio di Panico anche del sottosegretario Ferri e del vice ministro all’Interno Bubbico, dove l’8 settembre 2015 è stata anche installata una stele in memoria del magistrato che ha combattuto le eco mafie.
“Bisceglia è stato un magistrato coraggioso e onesto che ha esercitato la sua funzione con grande professionalità, impegno e integrità morale – ha affermato il presidente Bruno -. Nel solco tracciato da Federico, con il suo esempio, dobbiamo continuare a combattere le importanti battaglie ambientali che abbiamo davanti utilizzando tutti gli strumenti a disposizione per la tutela dell’ambiente, contribuendo ad un cambiamento culturale e di civiltà”.

Caporale (FI giovani): “Jole Santelli e Luigi De Rose si devono dimettere”

caporaleCOSENZA – Viviana Caporale, ex coordinatrice di Forza Italia Giovani di Castrovillari, chiede di porre fine alla gestione del partito di Forza Italia targato Santelli e De Rose. In particolare si chiede che i due coordinatori rassegnino formalmente le proprie dimissioni. Questo nel rispetto di chi, per il partito ha dato tanto con un lavoro minuzioso e quotidiano e come “premio” si è visto dapprima, far distruggere una coalizione a Castrovillari, regalando la città, ancora una volta alla sinistra, passando per diverse scelte antimeritocratiche come, ad esempio la scelta di nominare neo entrati nel partito a dirigenti nazionali, in barba a chi per il partito c’è sempre stato, concludendo il tutto, quasi come una ciliegina di totalitarismo su una torta di dittatura, con l’azzeramento immotivato di tutte le cariche giovanili del partito provinciale. Chi compie queste azioni disdicevoli contribuisce ad alimentare l’antipolitica ed a screditare tutti coloro che con passione, sacrificio e militanza si mettono quotidianamente al servizio della cosa pubblica e della politica, oltretutto rimangono al comando da soli come generali senza esercito – e conclude: “non vi resta che dimettervi.”

Sangineto, Franco Covello pronto a candidarsi a sindaco

COSENZA – L’ex senatore Franco Covello,padre di Stefania, parlamentare renziana del Pd e responsabile Mezzogiorno dei dem, sarebbe vicino ad accettare la candidatura a sindaco di Sangineto, centro del Tirreno cosentino. L’ex democristiano, secondo quanto rivela l’agenzia il Velino, nelle prossime ore dovrebbe sciogliere le riserve e ufficializzare la scelta di guidare il centrosinistra alle elezioni in programma a giugno. La discesa in campo di Covello – già insignito della cittadinanza onoraria dal comune di Sangineto – metterebbe in riga tutte le anime del centrosinistra cittadino che da tempo sono alla ricerca di un nome forte da proporre agli elettori in vista delle prossime amministrative.  L’ex senatore Franco Covello, descritto come il “Kennedy della Calabria” all’epoca della Dc di Misasi, negli anni scorsi è rimasto coinvolto in alcuni processi di tangentopoli e assolto, poi è passato a Forza Italia guadagnandone alcuni incarichi di sottogoverno, infine è approdato al Pd. Da Sangineto, centro dove la famiglia Covello ha trascorso moltissime estati, Franco “il senatore” è pronto a una nuova sfida. L’ennesima di una lunghissima carriera politica.

Rifondazione parla di sanità pubblica e propone le candidature per Cosenza

Valerio Formisani
Valerio Formisani

COSENZA – La presenza di Paolo Ferrero a Cosenza per una iniziativa di Rifondazione Comunista sulla sanità coincide con la conferma ufficiale della partecipazione del partito alle amministrative di Cosenza a sostegno di un proprio candidato sindaco. Due i nomi sul tavolo: quello del dottor Valerio Formisani, medico di base, già aspirante consigliere comunale nel 2011 con la lista di Sel a sostegno di Enzo Paolini che cinque anni fa ottenne 163 preferenze e quello di Delio Di Blasi, membro dell’esecutivo dell’USB. Ma non è escluso l’accordo con Sinistra Italiana per arrivare a un candidato di superamento. Paolo Ferrero si è detto distante, sui temi della sanità, sia dal governo nazionale che da quello regionale. Nel corso dell’iniziativa, ospitata in un albergo di Cosenza, si è

Delio Di Blasi
Delio Di Blasi

ribadita la riduzione per il 2016 del Fondo Sanitario Nazionale per un importo di oltre 4 miliardi rispetto a quanto preventivato dal Patto per la salute, con evidenti e sempre maggiori difficoltà a garantire prestazioni dignitose ed i Livelli Essenziali di Assistenza. “La spesa sanitaria è da tempo in calo – denuncia Rifondazione in un comunicato – il rapporto spesa/PIL colloca l’Italia tra le ultime posizioni in Europa ed entro il 2019 sono previsti oltre 8 miliardi di tagli. Subiamo una deriva ragionieristica ed aziendalistica della sanità, si risponde ai conti e non ai pazienti; una gestione contabile della salute che ha come priorità la tenuta dei bilanci e non le esigenze dei cittadini. Tra i medici sempre più ricorrenti sono frustrazione, senso di abbandono, precarietà e si vive uno stato di profondo disagio. I pesanti tagli delle risorse al sistema sanitario determinano al ribasso la dotazione organica, il blocco del turn over, la mancata stabilizzazione
dei precari, dei turni di lavoro insopportabili, nonostante le direttive UE in proposito. Sono centinaia di migliaia in Italia i cittadini bisognosi ed in stato di necessità che fanno fatica a curarsi ed a pagarsi i farmaci. Si rivolgono a enti caritatevoli del territorio e convenzionati con la convenzione Banco Farmaceutico. Negli ospedali si perdono posti letto ed aumentano mostruosamente i tempi di attesa per analisi ed esami, si tagliano indiscriminatamente servizi e prestazioni. Tutto ciò in Calabria assume livelli parossistici, data la gestione politica della sanità regionale che definire vergognosa e criminale è insufficiente. Con il decreto Lorenzin di un mese fa sulla “appropriatezza prescrittiva”, che stabilisce in maniera molto restrittiva le condizioni di erogazione e le indicazioni di appropriatezza, si distrugge l’autonomia professionale dei medici e sparisce ogni attività reale di prevenzione e possibilità di diagnosi precoce. Alcuni farmaci ed analisi, tavolo rifondazione comunistavisite ed altri esami clinici, non potranno più essere prescritti. Anche gli esenti ticket dovranno pagare per intero da loro, quando gli esami non saranno giudicati appropriati. La sanità è diventata un inferno – denuncia Rifondazione Comunista – per i pazienti ma anche per i medici, che stanno producendo da mesi significative, quanto inascoltate, mobilitazioni, e per tutto il personale. La verità è una ed una sola: le prestazioni essenziali non saranno garantite, i livelli di assistenza non verranno assicurati, l’aspettativa di vita si ridurrà, la gente inizierà a non curarsi perché non ha i soldi per pagare quanto dovrebbe essere garantito per diritto. Il governo Renzi sta portando avanti con determinazione totale il perverso disegno di attacco alla sanità pubblica per accelerarne la totale privatizzazione, sul modello statunitense”.  Al dibattito, coordinato dal segretario regionale PRC Pino Scarpelli, oltre a Paolo Ferrero, hanno partecipato Angela Mollica, segretaria dell’Ordine dei Medici Francesco Campolongo, segretario cittadino PRC,  Francesco Masotti, segretario regionale della CGIL medici. Hanno partecipato inoltre Umberto Calabrone, segretario della Camera del Lavoro, Elio Rosati, commissario regionale di Cittadinanzattiva.

Protesta del “Gruppo d’Azione per la Verità”: necessario conoscere le ragioni della chiusura del Tribunale di Rossano

ROSSANO (CS) – Si è tenuto a Rossano il primo incontro assembleare del neonato movimento “Gruppo d’Azione per la Verità sul Tribunale di Rossano”, nell’intento di promuovere una iniziativa di protesta al fine di ottenere conoscenza di quanto si celi dietro la chiusura de presidio giudiziario. Il giorno in cui tale protesta sarà effettuata è ancora in fase di scelta, presumibilmente entro il mese di marzo e, al momento, vi hanno aderito sessanta soggetti di varia estrazione sociale. All’assemblea hanno preso parte il Sindaco e altri amministratori della città di Rossano, l’Ordine dei Commercialisti, l’Associazione dei Commercianti, Precari di Giustizia, sindacati, rappresentanti di partiti e movimenti, ma, fanno sapere dal Gruppo d’Azione, nota negativa è stata l’assenza della Consulta dei Sindaci del territorio, che ha disertato l’iniziativa nonostante l’invito. I partecipanti hanno poi dato atto a una raccolta fondi necessaria per le spese di gestione (striscioni, volantinaggio, fischietti) e alcuni hanno messo a disposizione dei pullman per raggiungere la sede della protesta, Roma, anche se non si conosce ancora il luogo preciso del presidio, forse la presidenza del Consiglio dei Ministri, forse Piazza Indipendenza, dove è ubicato il Consiglio Superiore della Magistratura. Tre i punti che si chiederà di conoscere con atto formale: le ragioni della chiusura del Tribunale rossanese innanzitutto; il motivo per cui il Ministro della Giustizia non istituisca una Commissione d’inchiesta che accerti quanto il senatore Enrico Buemi dichiari in relazione all’esistenza di “carte false; le cause delle mancate risposte in Parlamento alle richieste dello stesso Buemi. L’auspicio è che la cittadinanza aderisca in massa.