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FI, programmato incontro Dipartimento Diritti Umani e Libertà Civili

FORZA ITALIACOSENZA – Si terrà venerdì 30 a Cosenza, nella sede del Coni, in Piazza Matteotti -ex stazione ferroviaria, un incontro con le responsabili provinciali del Dipartimento Diritti Umani e Libertà Civili di Forza Italia in Calabria. A presiedere l’incontro sarà Maria Josè Caligiuri, responsabile regionale del Dipartimento. Dopo il primo incontro organizzativo a Cosenza, ne seguiranno altri nelle altre province calabresi nei prossimi giorni. “Il nostro obiettivo – spiega Caligiuri – è quello di organizzare incontri, dibattiti e proposte, su come garantire i diritti fondamentali dell’essere umano, che sono quei diritti in assenza dei quali l’essere umano non può realizzare pienamente se stesso. Oggi, più che mai, la lotta per la tutela di questi diritti fondamentali, definisce le linee di politica interna ed estera di molti paesi. Capire a fondo questi argomenti  è la premessa per poi esercitare un’azione politica forte e credibile in Calabria e in Italia. E’ mia volontà infatti, aprire in ogni provincia calabrese, dei punti ascolto, per ascoltare le tante istanze che giungono dai calabresi e, cercare di risolverle, anche e soprattutto in funzione, di un’amministrazione regionale completamente sorda e per certi versi anche inesistente”.

Strada provinciale 25, la Provincia risponde a Montuoro

CATANZARO – Sulla situazione della Strada provinciale 25 arriva la risposta scritta a interrogazione urgente del presidente della Provincia di Catanzaro al  consigliere provinciale Antonio Montuoro. Questo un’estratto dell’interrogazione:

“FA PRESENTE CHE:
–       In seguito alla notizia della cancellazione dall’elenco delle infrastrutture da realizzare con risorse del Cipe dei dieci milioni di euro messi a disposizione per il ripristino della Strada provinciale 25 da parte della Regione Calabria, il sottoscritto presidente della Provincia di Catanzaro ha contattato il prefetto di Catanzaro, S. E. Luisa Latella per sollecitare la convocazione di un tavolo tecnico che affrontasse nell’immediatezza la problematica,
–       Il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, ha espresso preoccupazione in particolare per via delle ricadute che la mancata realizzazione dell’infrastruttura avrebbe sulle popolazioni dei territori della Presila interessati al transito, ed in particolare del Comune di Catanzaro poiché il ripristino della Sp 25 consentirebbe anche la messa in sicurezza della condotta idrica che approvvigiona gran parte della città di Catanzaro tramite il serbatoio di Santa Domenica;ENZO BRUNO
–       S.E. prefetto Latella ha convocato un tavolo tecnico invitando a partecipare le parti istituzionali interessate, in particolare la Regione di Catanzaro. Il tavolo tecnico risulta insediato alla presenza del dirigente generale del Dipartimento Lavori pubblici della Regione, ingegner Domenico Pallaria, che ha assicurato la realizzazione della Strada provinciale 25 in seguito all’individuazione di un nuovo canale di finanziamento;
–       A comprova dell’attenzione della Provincia a questa problematica si precisa che attualmente sono già in corso ulteriori lavori di sistemazione del fiume a protezione della strada per un importo di 300 mila euro reperite da economie su fondi regionali.”

Marco Martino (Giovani UDC): “Fondi Europei 2014-2020 vera occasione per rilanciare la Calabria”

foto marco martinoVIBO VALENTIA –  “I fondi Por 2014-2020 per rilanciare la nostra regione, con un budget da 2,3 miliardi di euro che l’Unione Europea ha destinato alla Calabria, spesso ritornano al mittente per mancata progettazione ma se ben sfruttati possono garantire un futuro più roseo soprattutto ai giovani.” Ne è convinto il coordinatore regionale dei giovani Udc Marco Martino, il quale è intervenuto sulla nuova possibilità che l’Europa ha concesso ai calabresi: “Credo che da questa fase si possa progettare la Calabria del futuro – ha commentato Martino -una regione alla quale certamente dobbiamo dare lustro e gratitudine per gli straordinari paesaggi.Ci offre la natura, il mare, le montagne, le mille ricchezze provenienti dalla sua terra ma soprattutto dal suo morbido e mite tepore climatico che la rende davvero unica e sola”. La Calabria si prepara ad affrontare un’importante sfida ma i 2,3 miliardi di euro dovranno essere ben spesi: “E’ una cifra da capogiro – ha continuato Martino – che se impiegata bene, nei settori d’importanza che oggi rappresentano quelli di maggiore mancanza, potrebbe dare una svolta decisiva. Una svolta che non può farsi attendere, necessaria anche a dare slancio all’occupazione giovanile che oggi giorno vivono una profonda crisi d’identità. Una cospicua somma di denaro che andrà a investire un pò tutti i settori”. Infatti, saranno undici gli obiettivi tematici attorno ai quali saranno costruiti gli strumenti che daranno applicazione concreta al piano di investimenti per i prossimi 5 anni: difesa del territorio, sostegno alle imprese e alle misure per l’occupazione, agenda digitale, formazione e istruzione, agricoltura:”L’ agricoltura – dice Martino – dovrà rappresentare una dei maggiori punti cardini. Passa proprio da qui il vero potere economico calabrese che potrebbe diventare la forma di sviluppo principale oltre a quella turistica. Sono convinto che una fase di agricoltura moderna e redditizia in chiave km zero sia la vera svolta. Il made in Calabria piace tanto, soprattutto all’estero che su tante produzioni ci riconoscono il primato di qualità assoluto. Le potenzialità sono oggi in aumento grazie alla volontà di tanti giovani di insediarsi per la prima volta in attività agricole e zootecniche con risultati straordinariamente positivi”. L’ Europa e la regione devono essere in grado di sostenere con forza uno straordinario potere che è riuscito in tanti anni a dare lustro a prodotti quali la cipolla di Tropea, la Nduja di Spilinga, tanto per citarne alcune, ma nelle tavole degli stranieri trovano posto anche il peperoncino, i pregiati vini di Cirò, olio e tanto altro:”Da qui a breve – ha concluso il coordinatore regionale dei giovani Udc – spero possa nascere qualche altro prodotto che diventi così il nuovo potenziale calabrese. Quello che occorre però è velocizzare l’accesso ai fondi evitando l’estenuazione che in tutti questi anni si è verificata”.

Missione antimafia a Cosenza, Molinari: “Contro corruzione e voto di scambio la soluzione è la legge Lazzati”

Francesco Molinari (gruppo misto), in qualita’ di componente della Commissione Parlamentare Antimafia. Il senatore Molinari dopo aver partecipato ai lavori della missione a Cosenza, esterna con una nota stampa le sue riflessioni in merito:francesco molinari

“Le persone più avvedute e che sanno “ascoltare” le voci del territorio già sapevano che la provincia di Cosenza era ben lungi dal rappresentare quell’isola felice,  ma la situazione attuale, fotografata alla luce delle audizioni di ieri, è ancora più cruda, accostandola al resto del tormentato territorio calabrese.

Quella della disillusione è stata, dunque, la costante emersa, assieme alla preoccupante limitatezza dei mezzi di cui dispongono gli inquirenti per contrastare la ‘ndrangheta : un altro appunto che – pur con la tradizionale discrezione degli uomini nella trincea della legalità – è stato obiettivamente evidenziato.

Alla luce di ciò, come vado – confortato dalle rimostranze dei cittadini e degli operatori del diritto – da tempo dicendo, risulta un clamoroso autogol da parte del Governo la diminuzione dei presidi di legalità in Calabria, ad iniziare dal Tribunale di Rossano.

Proprio l’anno scorso, l’elenco dei comuni sciolti per infiltrazione mafiosa nella provincia cosentina si è ampliato con l’inserimento del comune di Scalea ma è da segnalare l’aumento della soglia di attenzione su altri comuni: Corigliano (già precedentemente sciolto), Acri (con propaggini che buttano sinistre ombre anche sulla regolarità delle elezioni amministrative di altri comuni), Castrolibero, Marano Marchesato. Si tratta di enti locali che hanno visto coinvolti in indagini i loro ex maggiori protagonisti istituzionali.

Ma ciò su cui occorre riflettere è la delusione che ha contraddistinto alcuni inquirenti sullo strumento costituito dal 416 ter, anche nella nuova versione tanto sponsorizzata dal Governo e dal M5S e che invece avrebbe dovuto – nell’intenzione dei suoi maggiori propugnatori – essere risolutivo nella lotta contro le mafie. Anche alla luce dell’insoddisfazione registrata nella chiusura del caso Girasole, è emersa, al contrario, la pratica inadeguatezza del suo uso nel disvelamento dei meccanismi collusivi tra mafia e politica. In quest’ottica, il mio richiamo all’efficacia della Legge Lazzati ha visto meno scetticismo in ambito governativo, al contrario di chi quel DDL l’ha prima firmato e poi l’ha sabotato, lasciandolo cinicamente nelle secche della Commissione affari costituzionali, da dove spero possa spiccare il volo. Probabilmente anche alcuni ex-movimenti pseudo-rivoluzionari sono diventati meno drastici sulle strade percorribili per ottenere il consenso…

Voglio fare un ultimo appunto sugli “omissis” saltati dai verbali dei collaboratori di giustizia, messi a disposizione dell’opinione pubblica. A parte il problema dell’individuazione dei responsabili della fuga di notizie riservate, mi preme stigmatizzare la strumentalizzazione che viene fatta di tali notizie. Al di là dell’ovvia difesa della libertà di stampa, richiamerei ad un uso più consapevole di tale importante mezzo di comunicazione troppo spesso oscillante tra gossip irresponsabile (che può anche scivolare nella diffamazione o calunnia) o informazione superficialmente asettica. Ma forse sono io che non faccio mercato…”

 

L’Assessore Roccisano sul Rapporto “Svimez”

Federica RoccisanoCATANZARO – L’Assessore regionale al Lavoro Federica Roccisano – informa una nota dell’Ufficio stampa – commenta i dati emersi dalla presentazione del “Rapporto Svimez 2015”. “Il Rapporto – ha detto l’assessore Roccisano – ha evidenziato segnali di positiva ripresa per tutto il Mezzogiorno fatta eccezione per la Calabria dove permangono bassi livelli di PIL ed altissimi livelli di disoccupazione giovanile. Come ogni anno, la presentazione del rapporto è anche un’occasione di rilettura delle politiche economiche presenti nelle regioni del Sud e soprattutto di proposte per innescare segnali positivi. E proprio di queste proposte bisogna fare tesoro per fare uscire la Calabria dalle retrovie dello sviluppo. Il Presidente Giannola ha, infatti, espressamente parlato di strategia per lo sviluppo del Sud, di discontinuità con il passato e, soprattutto, di logica di sistema. Siamo infatti ad un punto in cui, non solo bisogna lavorare in maniera sinergica con tutti gli attori sociali, ma anche in un momento in cui le politiche ordinarie devono essere coordinate con le politiche speciali e aggiuntive. Non più, quindi, interventi sconnessi e singoli, ma azioni di sistema volti alla realizzazione di una positiva politica di sviluppo della Calabria. In questo senso sono convinta che la nuova programmazione, di recente approvazione da parte dell’Unione Europea, rielaborata negli ultimi mesi  in coerenza con il programma politico che  il Presidente Oliverio ha presentato poco meno di un anno fa agli elettori calabresi,  possa costituire realmente un grande vantaggio per la nostra regione. E proprio gli interventi suggeriti ieri dal presidente della “Svimez” Giannola ci dicono che la direzione è quella giusta. Realizzazione di politiche per l’occupazione dei giovani e per dare un freno alla fuga dei cervelli, interventi di contrasto all’esclusione sociale, investimenti nell’innovazione e per la creazione dei cluster innovativi, digitalizzazione, ricollocazione del Sud e della Calabria nel contesto mediterraneo, la Zes di Gioia Tauro, rafforzamento delle politiche industriali, sono tutte azioni sulla quale il Governo regionale sta lavorando attivamente. Infine, auspico che anche il Governo nazionale colga i suggerimenti della Svimez, tra tutti quello a favore della decontribuzione per i nuovi assunti a tempo indeterminato e la realizzazione di uno strumento a contrasto della povertà come il reddito minimo, sulla quale anche la Giunta Oliverio ha dato adesione e intende lavorare per la sua realizzazione”.

Regione, approvato in Giunta l’atto d’indirizzo per la redazione del “Bilancio sociale”

download (3)CATANZARO – La Giunta regionale,nella seduta di ieri, su proposta del Vicepresidente Antonio Viscomi, ha approvato l’atto d’ indirizzo per la redazione del “Bilancio Sociale”. Si tratta – informa una nota dell’Ufficio stampa, di un ulteriore passo in avanti verso la trasparenza dell’azione amministrativa. Il “Bilancio sociale”, infatti,  è uno strumento di “accountability”, ovvero di rendicontazione pubblica delle responsabilità, dei comportamenti e dei risultati generati dall’attività nella pubblica amministrazione. “Va sottolineato, poi, che in Italia, attualmente, non vige alcun obbligo normativo – ha detto il Vicepresidente Viscomi – che imponga la redazione e l’adozione dell’importante “documento” nella pubblica amministrazione, ma in Calabria la “responsabilità sociale” deve poter contribuire a promuovere nuovi modelli di corretta ed equilibrata amministrazione, al servizio dell’interesse pubblico. Lo scopo è anche quello, evidentemente, di diffondere e sviluppare un orientamento teso a rendere accessibile, trasparente e valutabile l’operato di chi amministra. Nell’informativa strutturata, infatti, l’amministrazione riferisce, con cadenza periodica – a beneficio di tutti i suoi interlocutori privati e pubblici – le scelte operate, le attività svolte ed i servizi resi, dando conto delle risorse utilizzate, descrivendo i suoi processi decisionali ed operativi. Detto questo, non si può trascurare il fatto che il processo di concretizzazione del bilancio sociale ed il metodo che s’ intende utilizzare per costruirlo non sono elementi di poco conto ma, al contrario, sono determinanti per invertire la tendenza del passato”. Per questo, nell’ambito del percorso di “responsabilità sociale” che la Regione Calabria intende intraprendere sarà il Dipartimento “Bilancio”, la struttura deputata alla costituzione ed al coordinamento di un gruppo di lavoro interdipartimentale  al quale affidare il compito di predisporre compito, entro il dieci dicembre prossimo, un progetto esecutivo nel rispetto degli indirizzi decisi e, successivamente, a presidiare il processo di realizzazione del progetto.  La cabina di regia prevede la presenza, oltre al dipartimento Bilancio, che coordinerà le attività, dei Dipartimenti regionali: “Programmazione”, “Sviluppo Economico”, “Lavoro”, “Formazione e Politiche sociali”, “Tutela della salute”, Settore “Società dell’informazione, Controllo strategico, Controllo di gestione.

Incontro tra gli assessorati per la valorizzazione della filiera agro tessile

agricoltura-sostenibileCOSENZA(CS)-Questa mattina si è riunito un tavolo tecnico tra gli Assessorati all’Agricoltura e Risorse Alimentari, allo Sviluppo Economico e Promozione delle Attività Produttive, e al Lavoro, Formazione e Politiche sociali, le associazioni delle micro filiere dei settori agricolo e tessile ed esperti del settore. Presenti all’incontro, tra gli altri, l’Assessore Carmen Barbalace ed il Consigliere Regionale Mauro D’Acri, unitamente a rappresentanti delle strutture tecniche dell’Assessore Federica Roccisano e del Consigliere Arturo Bova. L’obiettivo è stato quello di coordinarsi per lavorare ad un progetto integrato che conduca sia alla redazione di una legge sulla valorizzazione dell’agro tessile calabrese, sia all’individuazione dei migliori percorsi di implementazione della filiera nel tessuto produttivo regionale. Trattasi di un settore che riveste un ruolo fondamentale legato alla storia e alle tradizioni delle nostra regione.  L’accento, in particolare, è stato posto sull’importanza e la necessità che si mettano a punto interventi capaci di interessare la filiera nel suo complesso. Una filiera che prende avvio dal processo agricolo di produzione delle materie prime, che in questo caso potrebbe garantire redditi alternativi, favorire il ricambio generazionale ed attività diversificate.Soddisfatta per la volontà generale di valorizzare un percorso che è al tempo stesso tradizione ed innovazione, l’Assessore Barbalace. “I nostri territori hanno bisogno di percorsi che vadano ad incidere positivamente sui tessuti produttivi – ha affermato – Per questo è necessario che agli spazi culturali si affianchino quelli colturali e produttivi. Bisogna agire diversamente rispetto al passato – ha precisato – sfruttando al meglio le risorse comunitarie a nostra disposizione, abbinando alle necessarie azioni formative, un percorso integrato che assuma connotazione di intervento concreto. Pertanto l’invito è quello di proporre utilmente azioni che conducano a produzioni di sicura e certa collocazione sul mercato. Solo così sarà possibile il mutamento da politiche di spesa a politiche di investimento. È dunque necessario pensare ad una filiera che parta dalla produzione della materia prima, con tutte le difficoltà che si riscontrano in campo agricolo per quanto riguarda la coltivazione di piante destinate alla produzione di fibre tessili, che dovrebbero avere un impatto positivo sull’ambiente, ma anche alla redditività di queste colture ed al mercato al quale saranno rivolte queste produzioni tessili”.“Credo nei corsi e nei ricorsi della storia – ha affermato il Consigliere D’Acri – e posso affermare con grande soddisfazione che ci stiamo finalmente riappropriando delle nostre tradizioni, quindi il ritorno alla terra ed ai mestieri di un tempo. Vogliamo dimostrare che la politica è realmente cambiata ed è capace di fare rete.Questo dell’agrotessile è un progetto ambizioso, sposato da tre assessorati, ma deve dimostrare di avere la capacità di andare avanti e portare risultati tangibili. Questa amministrazione regionale, del resto, ha posto l’agricoltura, al centro dell’agenda di governo, ed intende l’agricoltura come multifunzionalità, Con l’avvio della nuova programmazione – ha aggiunto – si darà particolare attenzione ai giovani, all’innovazione,alle aree interne, all’inclusione sociale ed alle piccole aziende, perciò questi antichi mestieri artigiani potranno ritrovare linfa vitale”.Numerosi gli spunti e le indicazioni dai rappresentanti dell’imprenditoria presenti all’incontro, che hanno sottolineato come il progetto di valorizzazione dell’agrotessile calabrese, racchiuda in se la volontà di promuovere l’agricoltura, l’artigianato, la competitività sui mercati, la promozione dei territori, la formazione e l’assistenza.

I giovani motore propulsore dei pisl

INCONTRO PISL-271015 (14)ROSSANO (CS) – Saranno i giovani il motore propulsore per la concretizzazione dei Progetti integrati di sviluppo locale (PISL), voluti dall’Amministrazione Antoniotti per rilanciare le aspettative di crescita economica della Città del Codex e dell’Area urbana Corigliano-Rossano. I presupposti ci sono. Idee ed entusiasmo, su tutto. Ma anche tanta voglia di mettersi in gioco e fare squadra. Del resto, sono queste le premesse e gli ingredienti imprescindibili per aderire al Programma. Che metterà a disposizione dei nuovi investimenti, da attuarsi principalmente nei Centri storici di Rossano e Corigliano, ben 5 Milioni di euro. Dunque, un auspicio, affinché si possano presentare tante domande di adesione per una misura concreta e di reale sostegno al lavoro e all’autoimpresa.

 

Stamani (Martedì, 27 Ottobre), nella Sala Rossa di Palazzo San Bernardino, gremita di giovani, si è svolto il primo workshop informativo-conoscitivo promosso dall’Amministrazione comunale per offrire gli input alla presentazione delle domande di adesione al Pisl “Corigliano-Rossano sistemi produttivi”. L’incontro, presieduto dal vicesindaco di Rossano, Guglielmo Caputo, che ha portato i saluti del Sindaco Antoniotti – assente per motivi di salute, e dal vicesindaco di Corigliano calabro Francesco Paolo Oranges, è stato introdotto dalla relazione tecnica del funzionario responsabile dell’ufficio Europa Benedetta De Vita, redattore e responsabile di gestione del Progetto.

 

Presenti in sala, tra gli altri, anche numerosi rappresentanti istituzionali delle due Città, il presidente di Federimprese Calabria Francesco Beraldi, il segretario dell’Ordine dei Commercialisti ed esperti contabili di Rossano Domenico Pisano, il coordinatore tecnico dei Pisl Giuseppe Graziani, e l’On. Giuseppe Caputo. Una riunione proficua, giunta al termine di un lungo percorso programmatico che già ieri (Lunedì 26) ha fatto registrare un altro importante step di confronto con l’Ordine dei commercialisti, promosso ed organizzato dall’assessore alle Attività produttive Sergio Stamile. Ma l’appuntamento odierno è stato anche propedeutico ad un altro meeting organizzativo che sarà convocato nei prossimi giorni per fare il punto sull’entità delle idee e dei progetti di adesione.  La misura, infatti, prevede un fondo di 5 milioni di euro a fondo perduto, che saranno ridistribuiti per finanziare i progetti meritevoli di attuazione, valutati sulla scorta di una tabella di punteggio. Gli investimenti dovranno interessare l’ambito della commercializzazione ai fini della valorizzazione dell’artigianato locale, della filiera produttiva locale e della valorizzazione dei due centri storici.

 

L’idea di massima – ha spiegato De Vita – è quella di poter creare tra le antiche vie della due Città un centro commerciale naturale all’aperto. Questo, dando sostegno alla certificazione di qualità e alle filiere dell’artigianato. L’Amministrazione Antoniotti, dal canto suo, ha effettuato una scelta coraggiosa e lungimirante, individuando all’interno del piano strategico un’area specifica d’investimento che va da piazza Santi Anargiri al quartiere San Domenico, passando per il Duomo. Insomma, il cuore della Città del Codex. – Ci stiamo adoperando – ha aggiunto il vicesindaco Caputo – per creare le migliori condizioni logistiche all’interno dell’area individuata. Uno dei principali ostacoli, infatti, della fase progettuale potrebbe essere l’individuazione dei locali in cui insediare le diverse attività. Ecco perché l’Amministrazione comunale farà da intermediario tra i potenziali investitori ed i proprietari degli immobili. Ora – questo l’invito – bisogna solo avere il coraggio di tramutare le idee in azioni concrete. Partendo, innanzitutto dalla presentazione delle domande. – Soddisfatto anche il vicesindaco di Corigliano Oranges, rimarcando l’opportunità offerta dai Pisl per rilanciare, in modo definitivo, le potenzialità di sviluppo dei due Centri storici dell’Area urbana.

 

Le schede illustrative del Pisl e le domande di adesione sono consultabili e scaricabili dal sito internet del Comune www.rossano.eu, mentre per tutti i chiarimenti è possibile contattare, tutti i giorni, l’ufficio Europa dell’Ente allo 0983.529504.

Wanda Ferro (FI) su rapporto Svimez e programmazione comunitaria

CATANZARO – Di seguito un intervento della vice coordinatrice regionale di Forza Italia, Wanda Ferro di cui riceviamo e pubblichiamo u estratto:
Il Rapporto Svimez 2015 sull’economia del Mezzogiorno presentato a Roma alla Camera dei Deputati fotografa per l’ennesima volta l’impietosa condizione in cui versano il Mezzogiorno d’Italia e la Calabria in particolare dopo quasi otto anni di crisi.
Se nel complesso l’economia italiana sembra uscire, pur timidamente, dalla crisi più lunga del
dopoguerra, il Mezzogiorno ancora non vede alcun segno di ripresa con la conseguenza che il Paese è ancora più diviso e diseguale.
Il dato che desta maggiore preoccupazione è che al Sud prosegue inesorabilmente la riduzione della spesa per beni alimentari, un dato che più di tutti evidenzia il diffondersi di condizioni di povertà e che non può lasciare nessuno indifferente. W. Ferro
L’anno in corso rappresenta una fase cruciale delle politiche di spesa dei Fondi Comunitari che vede la piena sovrapposizione dei due cicli di programmazione, quello del periodo 2007 – 2013 in fase di chiusura e quello 2014 – 2020 che non è ancora iniziato.
Il rischio di non riuscire a spendere tutta la dotazione finanziaria assegnata è diventato certezza se si considera che la spesa certificata nella nostra regione è pari a poco meno del 60% e sarebbe assai arduo ritenere possibile che sia certificato quasi un miliardo di euro entro il prossimo 31 dicembre.
Certo non era necessaria l’analisi Svimez per testimoniare quanto è nella percezione comune: la consapevolezza di vivere in un territorio nel quale lo stato di prostrazione prevale su tutto e su tutti in una crisi che, come era prevedibile, ha superato i confini della crisi economica per abbracciare quelli della crisi sociale.
I risultati dell’indagine presentata dalla Svimez daranno voce, come al solito, ai tanti “esperti” che si affretteranno ad offrire le consuete analisi sociologiche, mentre occorre senza indugio analizzare perché non si riescono a spendere le tante risorse stanziate per la Calabria che sarebbero capaci di innescare un processo virtuoso in grado di invertire il ciclo negativo.”