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Rende: il M5S chiede di intitolare il Parco Emoli a Cocò Campolongo

jshoawsRENDE (CS) – Domenico Micieli, del Gruppo consiliare del Movimento Cinque Stelle rendese chiede, a nome del suo gruppo, una perentoria riaffermazione del concetto di legalità nell’area urbana cosentina, soprattutto alla luce di quei fatti criminosi che scorrono sotto gli occhi dell’opinione publica. L’obiettivo primario è quello di porre in atto un progetto di sensibilizzazione ed educazione alla legalità che riguardi il territorio.

Per questo motivo, è stata inoltrata al Sindaco Manna, alla Giunta e a tutti i consiglieri comunali la proposta di intitolare il Parco Emoli a Cocò Campolongo, ucciso in un agguato mafioso il 16 gennaio dello scorso anno a soli tre anni, perchè la cultura della legalità passa anche attraverso la memoria di uomini di Stato che hanno sacrificato la loro vita per abbattere la criminalità e delle vittime innocenti. Simbolica diviene quindi l’intitolazione a Cocò di un parco dove i bambini sono soliti giocare, come segno di una speranza per un futuro diverso.

 

 

Castrovillari, il Gruppo consiliare del PD incontrerà i giovani della città

CASTROVILLARI (CS) – Sabato 14 novembre alle ore 17,00 nella Sala 14 del Protoconventojuhowqe Francescano di Castrovillari, il Gruppo consiliare del PD incontrerà i giovani che frequentano gli ultimi due anni di scuola superiore e l’università, per ascoltare suggerimenti e proposte, come negli scorsi anni. L’iniziativa nasce dall’esigenza di confrontarsi con coloro che saranno il futuro della popolazione, con esigenze e bisogni che bisogna comprendere e valutare. Ciascuna componente sociale può, in quest’ottica, intervenire per dare una giusta risposta a queste nuove generazioni, per la crescita di una collettività interessata e partecipe.

 

 

Enzo Bruno sul percorso per la sanità proposto dal segretario regionale PD Magorno

hwhqwo8iCATANZARO – Enzo Bruno, Presidente della Provincia di Catanzaro e segretario provinciale del Partito Democratico di Catanzaro questa mattina ha partecipato alla presentazione della Consulta sulla Sanità costituita dal suo partito e insediata alle 17,00 di questo pomeriggio nella Sala Giunta della Provincia di Catanzaro alla presenza del coordinatore Leofranco Rizzuti. Qui di seguito riportiamo la sua dichiarazione sul percorso da intraprendere in relazione al problema della sanità indicato da Ernesto Magorno, segretario regionale del PD.

Il percorso indicato dal segretario regionale del Partito democratico, Ernesto Magorno, è quello di cui la Calabria ha bisogno per tornare ad essere una regione normale, fuori dalle logiche del commissariamento: la prospettiva è quella di avere un sistema sanitario degno di questo nome, i calabresi lo aspettano da troppo tempo. La nostra Provincia è lieta di ospitare quella che abbiamo definito la ‘Leopolda della Sanità’ che sabato 14 e domenica 15 novembre vedrà confrontarsi esperti, professionisti, dirigenti e militanti sul tema con l’intento di dare il proprio contributo al governo regionale. In quella occasione, oltre al presidente della Regione, Mario Oliverio, sarà presente il responsabile nazionale della Dipartimento Sanità del Pd, on. Federico Gelli, al quale saranno affidate le conclusioni di questo interessante lavoro di sintesi. Un percorso individuato per rilanciare l’attività di programmazione in uno dei settori nevralgici della vita politico-amministrativa della Calabria, su cui maggiormente di concentra l’attesa di cambiamento dei cittadini, che si concluderà con una discussione in sede di assemblea regionale del partito, già convocata per sabato 28 novembre. Al segretario regionale del Pd, on. Magorno, quindi, va tutto il nostro sostegno per il contributo concreto che il Pd saprà garantire, dando voce alle istanze del territorio, in un settore molto delicato perché espressione di un diritto fondamentale come quello alla salute”.

Presentato il POR 2014-2020

CATANZARO – E’ stato presentato questa mattina in conferenza stampa il Programma Operativo Regionale per il periodo 2014-2020. Questa la sintesi del Piano di  Oliverio ha detto “Con il POR 14/20 non vogliamo solo spendere risorse ma attuare le politiche”: Mario Oliverio

Il POR 14/20 della Regione Calabria è il frutto di un intenso lavoro operato dagli uffici regionali in collaborazione con le istituzioni europee e in costante confronto con il partenariato economico-istituzionale. Il Programma Operativo approvato si presenta profondamente rinnovato rispetto alla prima versione inviata nel dicembre dello scorso anno poiché, grazie anche alle osservazioni sollevate dalla Commissione, il nuovo governo regionale ha potuto meglio orientare il programma e concentrare le risorse nel raggiungimento degli obiettivi strategici che si è dato.

Sul piano dell’impostazione il POR Calabria 14/20 si presenta come un programma plurifondo, basato cioè sull’uso integrato dei fondi strutturali FESR e FSE, nella convinzione che questa scelta meglio si adatti all’obiettivo di incidere in maniera strutturale e non sporadica sulla crescita economico-sociale della Calabria.

Il POR 14/20 accoglie e declina la Strategia di Specializzazione Intelligente (S3) promossa dalla Unione Europea e finalizzata alla concentrazione degli interventi in campi strategici per la crescita territoriale. La S3 per la Calabria si sostanzia in una agenda di trasformazione economica integrata

Sul piano strategico le priorità a cui si è voluto dare enfasi sono:

  • sviluppare l’Agenda Digitale, per la sua capacità di incidere profondamente sullo sviluppo economico e sociale della nostra regione;
  • rafforzare l’integrazione tra istruzione, lavoro e inclusione sociale come elementi integrati di una solida strategia di coesione economico-sociale;
  • sostenere i processi di ricerca e l’innovazione delle aziende calabresi come elementi indispensabili alla competitività regionale;
  • promuovere la centralità e il protagonismo dei territori, come fulcro dell’identità economica oltre che sociale della Calabria;
  • intervenire contro la fragilità del suolo e il rischio idrogeologico, che per la Calabria rappresenta un problema non solo di sicurezza ma una condizione abilitante per lo sviluppo economico;
  • rendere efficienti i grandi servizi pubblici essenziali a cominciare dalla mobilità e dal trasporto pubblico come condizione necessaria all’incremento della competitività e del dinamismo territoriali.

 

A Bruxelles si discute di lotta alla criminalità organizzata, sul tema l’approfondimento di Laura Ferrara (M5S)

Laura Ferrara, eurodeputata del Movimento 5 Stelle, titolare del rapporto sulla lotta alla corruzione a alla criminalità organizzata, si è fatta promotrice in questi giorni a Bruxelles di un’iniziativa di approfondimento sul carattere transfrotaliero delle mafie.
All’incontro oltre la Ferrara hanno preso parte studiosi, giudici, investigatori, parlamentari e rappresentanti delle più importanti agenzie investigative internazionali. Tra queste l’Europol, la polizia europea che svolge azione di raccordo tra le strutture investigative dei ventotto stati dell’Unione. Tra i relatori Anabela Gago, responsabile dell’Unità europea contro il crimine organizzato; Roberto D’ Annunzio, desk italiano per “Eurojust” (Unità di cooperazione giudiziaria della Ue); Fabrizio Costantino, docente all’ Università di Trento; Bijorn Janson, vice presidente dell’agenzia anti corruzione del Consiglio d’Europa; Antonio Miceli, capo unità OLAF (Ufficio europeo per la Lotta Antifrode); Ignazio Corrao, europarlamentare del “Movimento 5 Stelle” e il giornalista e scrittore Arcangelo Badolati, capo servizio della “Gazzetta del Sud”.photo209385037730262641
“La strage di Duisburg e i tentacoli allungati sui fondi europei – commenta la Portavoce pentastellata – come dimostrano Mafia Capitale e l’inchiesta sul Cara di Mineo, mostrano come la criminalità organizzata si sia globalizzata. In Europa ci sono 28 diritti penali che non dialogano fra di loro”.
La proposta targata Movimento 5 Stelle, oltre a coinvolgere tutti i cittadini, ha messo attorno allo stesso tavolo gli esperti del settore: magistrati, l’Olaf, Eurojust, la Commissione europea.
L’obiettivo è quello di considerare la corruzione come una violazione di diritti fondamentali e di armonizzare le normative europee.
I portavoce del MoVimento 5 Stelle Europa hanno aumentato la loro pressione nei confronti delle Istituzioni europee firmando una dichiarazione scritta, assieme ad altri parlamentari europei di tutti gli schieramenti politici, in cui si chiede la creazione di un meccanismo di controllo degli Stati membri, favorendo la condivisione di informazioni e buone pratiche, individuando nuovi strumenti come una definizione comune di criminalità organizzata.
Quella svoltasi nei giorni scorsi a Bruxelles è stata occasione di analisi più profonda del fenomeno delle mafie, passate dal sequestro di persona e dal traffico di droga ai “grandi business immobiliari e commerciali”, una mafia capace d’ infilare suoi uomini tra le istituzioni, e gli arresti che ogni giorno avvengono nel nostro Paese non possono che confermare questa avvilente realtà.
Come sta reagendo l’Europa all’esportazione del fenomeno criminale? Il fenomeno non pare sia percepito. Le agenzie europee all’unanimità hanno ribadito l’esigenza di arginare le infiltrazioni mafiose in Europa mediante un’azione di coordinamento e cooperazione sempre più efficace tra gli stati membri e, anche, attraverso la nascita di una Procura europea in condizione di coordinare e far da collante riguardo alle attività giudiziarie e investigative avviate nei singoli Paesi.
È emerso in maniera condivisa dunque, l’emergenza di dotare tutti gli stati Ue di una legislazione comune di contrasto alla mafia, e purtroppo l’Italia, che storicamente si è dovuta adeguare per prima al suo contrasto, vanta un metodi di investigazione e legislazione capaci da fare da modello per tutto il territorio comunitario.

Presentata a Catanzaro la consulta della Sanità

CATANZARO –  E’ stata presentata questa mattina nella sede regionale del Partito democratico la Consulta sulla Sanità costituita dal Partito democratico calabrese per dare il proprio contributo al presidente della Regione, Mario Oliverio, all’azione di rilancio dell’attività di programmazione in uno dei settori nevralgici della vita politico-amministrativa della Calabria, su cui maggiormente di concentra l’attesa di cambiamento dei cittadini. L’organismo, coordinato dal dottor Leofranco Rizzuti, si riunirà per la prima volta oggi alle 17 nella sala Giunta della provincia di Catanzaro. All’ordine del giorno anche l’avvio del percorso che condurrà all’organizzazione della “Leopolda” sulla Sanità che si terrà il 14 e 15 novembre prossimi, a Catanzaro, e sarà conclusa dal responsabile nazionale Sanità del Partito, on. Federico Gelli e la convocazione dell’assemblea regionale del Partito sul tema della sanità in calendario per mercoledì 28 novembre. Presenti, oltre al responsabile organizzativo Giovanni Puccio anche il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, nella sua veste di segretario provinciale del Pd, in quanto i vertici delle federazioni partecipano alla consulta di diritto.conferenza stampa presentazione consulta sanità

“Il Partito democratico calabrese vuole dare il proprio contributo concreto nel superamento delle problematiche che più stanno a cuore ai cittadini di questa regione, predisponendo una credibile azione di rilancio nei settori nevralgici della vita politico-amministrativa, attraverso la predisposizione di soluzioni che possano confluire in un progetto comune – ha dichiarato il segretario regionale, Ernesto Magorno -. Un’azione finalizzata, prima di tutto, a sostenere e supportare il governo del presidente della Regione, Mario Oliverio, e della sua Giunta”. “Il Pd calabrese intende dare un contributo concreto portando a sintesi due giornate di studio che arrivano alla conclusione di un percorso che parte dai territori e approderà alla sintesi proprio nell’assemblea regionale del 28 novembre – dice ancora il segretario regionale democratico -. E’ arrivano il momento di chiudere il capitolo del piano di rientro, i bravi commissari fanno il proprio lavoro quando concludono l’azione per cui sono stati chiamati ad intervenire: ai commissari ad acta alla sanità chiediamo di velocizzare questo processo per fare della Calabria una regione normale a partire dal settore della sanità”. Quello sulla sanità rappresenta il primo dei tavoli tematici che sarà istituito dal Pd al fine di approfondire singole problematiche e individuare possibili prospettive risolutive, per come chiaramente emerso nel corso dell’ultima assemblea regionale del Partito. Le prossime consulte, ha anticipato Magorno, saranno istituite su temi come la legalità, le donne, le amministrazioni locali, per disegnare “un Partito aperto che vuole includere e dare voce al territorio”.

Marco Martino (Giovani UDC) al fianco dei medici contro la soppressione delle guardie mediche

VIBO VALENTIA – Lo smantellamento di alcuni presidi guardia medica all’interno della provincia di Vibo Valentia, sta creando malumore all’interno della politica locale. L’ultimo a scendere in campo è il coordinatore regionale dei giovani Udc Marco Martino il quale ha voluto esprimere tutta la sua vicinanza ai medici e alle popolazioni che saranno private del servizio:marco martino

<<Mi sento di schierarmi fortemente al fianco dei medici delle guardie mediche – ha dichiarato Martino –  che da tantissimi anni dedicano parte della loro vita al servizio della collettività e dei bisognosi. La chiusura di alcuni presidi locali previsti dal decreto rappresenta l’ ennesimo scippo messo in atto al territorio Vibonese ed ai numerosi cittadini che ormai sono succubi di decisioni scellerate che vanno contro ogni interesse civico, causando continuo disservizio alla popolazione>>. Il ridimensionamento sanitario interesserà i centri vibonesi di Pizzoni, Mongiana, Spilinga, Simbario e Capistrano, e in quest’ultimo Martino esercita il ruolo di consigliere comunale:<<Su questi centri – continua Martino – i dirigenti sanitari contano di compensare la “scomparsa” della sede fisica di guardia medica con altri accorgimenti, come il potenziamento della medicina di base, dell’emergenza-urgenza e con l’invio in alcuni casi, di un’auto medica o di un’ambulanza, ma ciò non è sufficiente a garantire in maniera corretta un servizio di fondamentale importanza. Il diritto alla salute non può restare inerte dinanzi ad alcune immotivate ed incomprensibili scelte che rischiano di acuire ulteriormente la situazione soprattutto in quelle province maggiormente penalizzate dalla forte ed evidente sperequazione dell’offerta sanitaria>>. La sanità Vibonese è già in ginocchio per altri aspetti, come le problematiche degli ospedali:<<La provincia di Vibo è sempre più spoglia e malconcia, dai dati recenti considerata la più povera ma soprattutto la più carente. Mi addolora pensare che i tagli debbano riguardare la salute pubblica. I centri delle guardie mediche hanno sempre dimostrato grande utilità e prontezza di intervento. Hanno saputo dimostrare grande incisività nel salvare migliaia di vite umane, di essere al servizio dei nostri anziani che in territori isolati e non poco lontani dalla città capoluogo, sono oggetto spesso di trascuratezza e dimenticanza>>. Infine Marco Martino si è rivolto alla politica:<<Devono mettere da parte ideologie e combattere una battaglia comune. Interroghino al più presto il ministro chiedendo l’ annullamento di questo terribile provvedimento>>.

Oliverio scrive ai Prefetti di Reggio e Cosenza sulla vicenda “Tecnis”

REGGIO CALABRIA – Nella giornata odierna, il Governatore della Calabria Mario Oliverio ha scritto ai Prefetti di Reggihagso Calabria e Cosenza. L’azione si è resa necessaria in seguito alle notizie di stampa di oggi: sarebbe emerso, infatti, il coinvolgimento della società “Tecnis” nella vicenda giudiziaria relativa a presunti gravi illeciti collegati ad appalti affidati all’Anas.

Secondo quanto si apprende da una nota dell’Ufficio stampa, il Presidente ha chiesto di verificare eventuali implicazioni della medesima società nelle procedure relative ai lavori di costruzione degli ospedali di Palmi e della Sibaritide. Anche nel caso in cui non dovessere essere rinvenuti elementi che impediscano il prosieguo di tali rapporti contrattuali, Oliverio ha comunque confermato ai locali rappresentanti del Governo la volontà di stipulare un apposito protocollo di legalità, già da tempo concordato con i Prefetti.

 

 

Riunione della segreteria provinciale del PD di Catanzaro

segreteria provinciale 22 ottobreCATANZARO – Una tre giorni di dibattiti, eventi culturali, manifestazioni musicali che hanno rappresentato un momento di confronto e riflessione sulle problematiche che interessano i territori, ma nello stesso tempo un’occasione per discutere delle dinamiche del Pd nazionale, rilanciando il percorso unitario.

Nella riunione di questa mattina nella sede di via Fares, la segreteria provinciale della Federazione del Partito democratico di Catanzaro – guidata dal segretario e presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, alla quale hanno preso parte il vice segretario vicario Michele Drosi, il vice segretario e consigliere provinciale Davide Zicchinella, il vice segretario Gianluca Cuda, Tonino Barberio, Pino Tomasello, Benedetta Primerano, Francesco Perri, Giovanni Puccio, Mario Paraboschi, Rosario Bressi – ha tirato le somme della faticosa ma entusiasmante esperienza della Festa de L’Unità provinciale che da sabato 10 a lunedì 12 ottobre ha animato il cuore del Capoluogo di Regione, in Galleria Mancuso.

La Festa de L’Unità provinciale ha rappresentato un’occasione per discutere di Catanzaro Capoluogo, di Mezzogiorno, di Area Vasta, del futuro della Calabria e del Pd con la presenza del presidente della Regione Mario Oliverio, del segretario regionale Ernesto Magorno e dei consiglieri regionali Enzo Ciconte, Arturo Bova e Tonino Scalzo. Ma soprattutto ha dato l’opportunità di rilanciare l’idea di comunità che il Pd vuole recuperare anche nella provincia all’insegna dell’unità e della partecipazione per costruire al meglio il progetto alternativo al centrodestra nel Capoluogo di regione che vuole essere tale e non solo sulla carta.

All’ordine del giorno della riunione anche l’organizzazione di un ciclo di iniziative con gli assessori regionali (il cui calendario sarà reso noto nei prossimi giorni), finalizzate a radicare ulteriormente il Partito democratico nel territorio provinciale con un’azione programmatica forte, in grado di supportare concretamente la Giunta regionale guidata dal presidente della Regione Mario Oliverio, nell’ottica di una sinergica collaborazione con l’Esecutivo nazionale guidato dal premier Matteo Renzi.

Si tratta di un percorso che porta ad un’assunzione di proposte e misure finalizzate ad assumere strategie nazionali capaci di fare davvero del Mezzogiorno, come dimostra anche l’attenzione prestata dal Partito alla tematica a partire dalla direzione nazionale dello scorso 7 agosto, volano di sviluppo dell’intero Paese.

Attestata, infine, la determinazione nel proseguimento del percorso unitario tracciato nella federazione di Catanzaro, il segretario provinciale Enzo Bruno ha avuto pieno mandato dai componenti della segreteria nell’avviare una interlocuzione con il corpo del partito per intervenire sugli organismi dirigenti della Federazione, in un rapporto sinergico con il segretario regionale, on. Ernesto Magorno.

Botta e risposta tra l’Amministrazione Manna ed il gruppo “Rende Cambia Rende” sul problema “cimitero”

RENDE (CS) – Alla denuncia da parte del gruppo di “Rende cambia Rende” risponde l’Amministrazione Comunale guidata da Marcello Manna sul tema del cimitero comunale.

“Tutto quello che è stato possibile fare – afferma la nota – nell’area cimiteriale è stato fatto. Complessivamente sono già stati realizzati e consegnati 37 nuovi loculi. Il progetto per la costruzione di altri 200 loculi è stato già appaltato e a breve inizieranno i lavori e l’approvazione per la costruzione di ulteriori 62 spazi”.

Marcello Manna, Sindaco di Rende
Marcello Manna, Sindaco di Rende

“Si ricorda inoltre al gruppo “Rende cambia Rende” che è stata inserita la progettazione per il nuovo cimitero come project nel piano triennale delle opere pubbliche e che si sta lavorando ad una riclassificazione globale dell’intera area cimiteriale al fine ricavarne nuove zone idonee all’ampliamento della stessa. Si vuole inoltre precisare come la situazione attuale sia frutto della mancata programmazione da parte delle amministrazioni precedenti e non, come maliziosamente dà ad intendere la polemica del gruppo “Rende cambia Rende”, all’incapacità degli attuali amministratori. É bene ribadire che il cimitero di Rende è stato sempre trascurato e, tutte le opere intraprese da questa Amministrazione per porre rimedio allo stato amministrativo di abbandono della struttura necessitano di un iter burocratico non comprimibile, sempre che, ovviamente, si voglia rimanere nell’ambito della legalità. Questa amministrazione sta per assicurare una convenzione – conclude la nota – con una società per la riqualificazione e la programmazione della cultura cimiteriale a Rende e, nell’ultimo consiglio comunale si è attuata un’importante e storica modifica al regolamento cimiteriale, rendendo finalmente possibile anche nel nostro comune la pratica della cremazione”.