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Regionali, Spirlì: «Avviata procedura per il rinvio delle elezioni»

CATANZARO – «È stata avviata, nel tardo pomeriggio di ieri, la procedura per il rinvio delle elezioni regionali. Nel pieno rispetto dei ruoli istituzionali, attendo di poter condividere la nuova data con il presidente della Corte d’appello di Catanzaro, passaggio necessario per poter adottare il nuovo decreto di indizione delle elezioni regionali».Così il presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì.

Le motivazioni

«Questa decisione – spiega – segue la comunicazione ricevuta dai ministeri competenti circa il recente parere del Cts nazionale, oltre che i dati inseriti nell’ultimo monitoraggio dell’Iss, secondo cui la Calabria ha un Rt che supera la soglia di allarme (1,09) e che è compatibile con uno scenario di tipo 2. È dunque necessario non esporre i calabresi a un grave rischio sanitario. Perciò, dopo aver sentito il parere dei rappresentanti politici regionali e nazionali, e pur restando all’interno della forbice temporale già indicata dal Governo, ho ritenuto doveroso scegliere un’altra data rispetto a quella del 14 febbraio, che era stata indicata sulla scorta di previsioni sanitarie diverse rispetto a quelle attuali».

«Quanto a presunte frizioni politiche legate a questa scelta – conclude Spirlì –, ribadisco che in campo c’è solo il buon senso che contraddistingue da sempre questa amministrazione».

Regionali, Madeo (Calabria Azione): «Rinviare elezioni, non ci sono condizioni per campagna elettorale in sicurezza»

COSENZA – «Si fa sempre più consistente l’ipotesi di rimandare di alcune settimane, anche un paio di mesi, il voto regionale in Calabria. Ci sono ragioni di sicurezza e motivazioni sanitarie a suggerire che questa sia la soluzione più giusta per il nostro territorio, ancora alle prese (come il resto dell’Italia e del mondo) con la pandemia da Covid-19 e con la difficile sfida che ci attende con il piano vaccinazioni che sta per partire. Tutti gli sforzi messi in campo in questi mesi per fronteggiare la pandemia – sostiene Francesco Madeo, Azione – non possono essere vanificati per una campagna elettorale: le elezioni, in piena terza ondata, proprio non possiamo permettercele. E per Azione la tutela della salute dei calabresi ha la priorità sul resto delle considerazioni».

«Ma c’è anche una ragione più strettamente politica che spinge a dirci favorevoli a un rinvio delle elezioni regionali. – precisa Madeo – Questo slittamento, infatti, concederebbe una seconda possibilità per realizzare una forte coalizione moderata che metta insieme tutti gli amministratori, disposti a mettere le proprie competenze a disposizione di un progetto politico che metta al centro le soluzioni e non i problemi, che vedono l’unica strada per il riscatto della Calabria in un approccio amministrativo riformista e liberale».

«Non sono certamente le idee e le competenze a mancare e figure credibili, competenti e degne di fiducia sono presenti sia all’interno del Consiglio Regionale che all’interno degli apparati amministrativi comunali. Quello che serve adesso, subito – conclude Madeo – è un tavolo di discussione e confronto tra le forze politiche e sociali moderate calabresi, che ponga al centro della discussione un equo sviluppo della nostra Regione, un progetto mai davvero pensato, tantomeno realizzato e da sempre rimandato al prossimo appuntamento elettorale, alla prossima Giunta, al prossimo Presidente. Il momento, invece, è adesso. Il tempo è dalla nostra parte, le idee e la volontà non mancano, dobbiamo solo impegnarci per il bene dei nostri territori».

Bando Borghi, comuni annunciano ricorso. Capalbo: «Dalla Regione Calabria manovre poco trasparenti»

ACRI (Cs) – A seguito dell’approvazione, di ieri, del decreto dirigenziale che finanzia 100 milioni di euro a favore di 73 Comuni in relazione all’”avviso pubblico per il sostegno di progetti di valorizzazione dei borghi della Calabria”, oggi si registrano le prime reazione dei sindaci dei comuni interessati. Con il decreto viene approvata la graduatoria definitiva delle domande ammesse alle agevolazioni e di quelle ammesse ma non agevolabili per carenza di risorse, con i relativi punteggi e con l’indicazione dell’importo ammesso a finanziamento, comprensivo di quota regionale e dell’eventuale cofinanziamento. «Mi aspetto – aveva detto ieri il presidente f.f. Spirlì – che i sindaci si attivino al più presto per dar vita ai progetti. La fase dei controlli propedeutici alla sottoscrizione della convenzione avverrà quanto prima, dopodiché “a tutto cantiere” per i lavori».

Le parole di Pino Capalbo

A farsi portavoce del malcontento di alcuni sindaci è il Primo cittadino di Acri, Pino Capalbo. Queste le sue dichiarazioni:

«Erano 359 le proposte progettuali ammesse al finanziamento per il recupero dei borghi calabresi: con un colpo di spugna é stato deciso che saranno solo 73.
Non si comprende quale sia stato il criterio utilizzato che ha permesso di stravolgere la graduatoria ed escludere quindi chi era già risultato meritevole di finanziamento.
Quello che doveva essere innanzitutto un investimento culturale per l’intera Calabria, si traduce in campagna elettorale: il (decaduto) governo regionale, anziché preoccuparsi delle emergenze quali l’attuazione del piano anti Covid, punisce la maggioranza dei progetti positivamente valutatati dalla precedente Amministrazione.
La scellerata scelta di ribaltare il tutto ha mortificato il lavoro svolto dai singoli comuni i quali, per poter partecipare al bando, avevano impiegato tempo e risorse nella progettazione delle proposte, ma soprattutto ha arrecato ingenti danni ai tanti privati che hanno già investito in elaborazione di progetti e nell’ideazione di soluzioni: infatti il bando prevedeva anche la possibilità di ottenere il finanziamento a lavori già iniziati purché fossero adeguatamente certificati. Qualcuno dovrà rispondere alle tante iniziative imprenditoriali che nel frattempo si erano avviate al potenziamento e qualificazione di ricettività extralberghiera ed alla  qualificazione delle strutture della ristorazione di qualità e del sistema dei servizi turistici.
Pertanto, molti sono i comuni che si stanno adoperando per promuove un’azione congiunta e avviare un ricorso verso quanto deciso negli ultimi giorni da parte dell’attuale Presidente f.f. Spirlì».

Tra i primi firmatari ci sono:

Acri, Mottafollone, Piane Crati, Civita, Lungro, Morano Calabro, Zumpano, Santo Stefano di Rogliano, Aprigliano, Rota Greca, Firmo, Tarsia, Laino Borgo, Belsito, Castiglione Cosentino, Fuscaldo, Rose, Cerisano, San Donato di Ninea, Lattarico, Malvito, Paterno Calabro, Bonifati, Mormanno, Montegiordano, Parenti, Cropalati, San Marco Argentano, San Basile, Marzi, Mangone, Carolei, Nocara, Castrovillari, Luzzi, Cellara, San Pietro in Amantea, Bonifati, Pietrapaola, Plataci, Montegiordano, Rogliano, Calopezzati, Santa Sofia d’Epiro, Colosimi, Trebisacce, Caloveto, San Martino di Finita.

Lamezia, decaduti sindaco e Consiglio. Mascaro: «Non si può fermare rinascita città»

LAMEZIA TERME (CZ) -«Prendo atto con doveroso rispetto della sentenza del Tar di Catanzaro che ha ritenuto di disporre la rinnovazione del voto in 4 delle 78 sezioni elettorali esistenti in Città. Le discrasie e le irregolarità riscontrate, che mai hanno riguardato le preferenze accordate alle liste della coalizione vincente o i voti attribuiti al Sindaco eletto, hanno indotto al detto rinnovo che dovrà ora avvenire entro 60 giorni». Lo afferma, in una dichiarazione, il sindaco di Lamezia Terme, Paolo Mascaro dopo che essere decaduta l’Amministrazione comunale di Lamezia Terme quale conseguenza della sentenza con la quale il Tar della Calabria ha accolto parzialmente il ricorso presentato dagli ex candidati a sindaco Silvio Zizza (difeso dagli avvocati Giuseppe Pitaro e Gaetano Liperoti) e Massimo Cristiano (difeso dall’avvocato Armando Chirumbolo).

La sentenza del Tar

In particolare, il Tar ha annullato il verbale dell’Ufficio elettorale centrale del 5 e 9 dicembre 2019 di proclamazione degli eletti alla carica di sindaco e alla carica di consiglieri comunali. Secondo i giudici amministrativi sono “illegittime le operazioni elettorali svoltesi nelle sezioni 2, 44, 73 e 78”, nelle quali, dunque, si dovrà tornare a votare. Il Tar ha anche disposto che la sentenza e gli atti del giudizio siano trasmessi alla Procura della Repubblica di Lamezia Terme per gli accertamenti di natura penale relativi alla regolarità della consultazione amministrativa.

La reazione di Mascaro

«Si apre, dunque,una nuova inopinata stagione commissariale – aggiunge Mascaro – e resta il rammarico per una Città che dovrà momentaneamente interrompere il percorso che stava portando avanti con i suoi organi elettivi. Resta la soddisfazione di aver dato tanto, senza un solo giorno di pausa, per far crescere la Città in un periodo oggettivamente difficile e dopo anni di buio assoluto.
Resta la gioia di aver guidato un gruppo stupendo di assessori e consiglieri, mossi unicamente da sconfinata passione e da tanto amore per la Città. Resta l’orgoglio di aver sino all’ultimo istante lottato per ottenere importanti risultati, riuscendo, finanche nell’odierno giorno di pubblicazione della sentenza, a sottoscrivere una transazione che ha comportato un risparmio per l’ente per oltre un milione di euro e ad ottenere finalmente l’importante consegna dal Mibact del Parco Archeologico Terina. Resta il dato incontestabile di un risanamento economico che ha consentito l’estinzione di ogni posizione debitoria ed il pagamento puntuale di ogni prestazione».
«Subentra il timore – dice ancora Mascaro – di quanto possa ora essere traumatica l’interruzione per 60 lunghi giorni del governo della Città ove si consideri che solo negli ultimi giorni si erano ottenuti importanti finanziamenti per risanamento idrogeologico e per impiantistica sportiva e che tanti altri finanziamenti erano oramai prossimi ad essere acquisiti. Resta, però, la certezza che si tornerà più forti di prima, più motivati di prima, più innamorati di prima. Resta la certezza che mai si potrà fermare la rinascita di Lamezia e che mai nessuno potrà scalfire il nostro amore per Lamezia. Si voterà a breve in sole 4 sezioni, con risultato di fatto già scritto stante gli abissali distacchi certificati il 10 novembre 2019. Lottiamo, quindi, tutti, in unione e concordia, in questi mesi difficili, sostenendo il nostro territorio e rivolgendo ad esso, ancora di più, ogni possibile sforzo».
«Pur senza la fascia tricolore – conclude il sindaco Mascaro – continuerò, unitamente ad assessori e consiglieri impagabili, ad ascoltare le tante esigenze dei cittadini ed a lavorare ogni giorno per Lamezia e solo per Lamezia».

Rapporto Ecomafia 2020, De Caprio: «Regione a lavoro contro illegalità»

CATANZARO – «Il rapporto sulla ecomafia per il 2020 ci deve far riflettere e deve essere da stimolo per impegnarci tutti contro ogni tipo di illegalità». È quanto dichiara l’assessore all’Ambiente della Giunta regionale, Sergio De Caprio, in merito al Rapporto Ecomafia 2020, realizzato da Legambiente, con il sostegno di Cobat e Novamont.

«Il bilancio del business, calcolato in 20 miliardi di euro – sottolinea De Caprio -, fa veramente impressione. La Regione Calabria conta di ottenere 2 miliardi dal Recovery fund da utilizzare per la progettazione territoriale in materia ambientale. Il contrasto che mettiamo sul campo contro la ‘ndrangheta e le ecomafie ci impone un percorso lucido che vogliamo costruire insieme ai 404 sindaci che dovranno gestire i fondi in modo trasparente». «Non abbandoneremo i sindaci a loro stessi. Li accompagneremo – conclude l’assessore – nella realizzazione di progetti in grado di produrre energie rinnovabili, che consentiranno di mettere in campo risorse e posti di lavoro per combattere la povertà. Riusciremo a tenere fuori l’illegalità dalle nostre case e dalle nostre comunità».

Elezioni regionali indette per il 14 febbraio, Spirlì firma il decreto Calabria

Catanzaro – “Sono indette le elezioni del presidente della Giunta regionale e del Consiglio regionale della Regione Calabria per il giorno 14 febbraio 2021”, si legge nel decreto del Presidente ff della Regione Calabria Nino Spirlì, che adesso sarà notificato, tra gli altri, al ministero dell’Interno e al ministero per gli Affari regionali, oltre che al presidente del Consiglio regionale, al presidente della Corte d’appello di Catanzaro, ai prefetti e ai sindaci dei Comuni della regione e ai presidenti delle commissioni elettorali ex articolo 3 ultimo comma legge 108/68.

Spirlì, ha indetto così indetto le elezioni regionali per il 14 febbraio 2021 con un decreto adottato nella giornata odierna dallo stesso Presidente. 
    

A distanza di poco più di un anno dalle scorse Regionali, dunque, la Calabria il 14 febbraio 2021 tornerà al voto a causa dello scioglimento anticipato della legislatura sotto l’egida di Jole Santelli, determinata dalla prematura scomparsa del presidente della Giunta regionale, avvenuta lo scorso 15 ottobre.

Sanità, primo incontro Spirlì – Longo. «Ora lavoriamo insieme»

CATANZARO – «Il Governo ha fatto un’ottima scelta e noi siamo assolutamente disponibili alla collaborazione». È quanto ha affermato il presidente facente funzioni della Giunta regionale della Calabria, Nino Spirlì, al termine dell’incontro con il neo commissario ad acta della Sanità, il prefetto Guido Longo, avvenuto questo pomeriggio nella Cittadella di Catanzaro.

LONGO: «SERVE COLLABORAZIONE DI TUTTI»

«Comincia oggi la mia avventura in Calabria. Ho sentito di incontrare subito il presidente Spirlì perché – ha detto Longo – senza la collaborazione di tutti non si va da nessuna parte. È ovvio che ci confronteremo sempre e che ci aiuteremo a vicenda».

«La priorità – ha chiarito il commissario, in riferimento al suo nuovo incarico – è la territorializzazione delle prestazioni sanitarie, con i dovuti approfondimenti. Non vogliamo che siano solo di facciata. Vogliamo un reale aumento del target della qualità delle prestazioni sanitarie».

SPIRLÌ: «LAVORIAMO INSIEME»

«L’incontro con il prefetto Longo – ha spiegato ancora il presidente Spirlì – è stato soddisfacente. Ci siamo capiti subito perché abbiamo lo stesso entusiasmo e la stessa voglia di risolvere questo annoso problema. La sanità, in questo momento, non è in emergenza solo per il Covid, ma anche per quanto riguarda tutte le altre patologie. Il prefetto mi ha rassicurato sulla sua voglia di condividere il percorso, e questo è molto importante. Bisogna che si lavori tutti quanti insieme». «So – ha aggiunto Spirlì – che la gente di Calabria apprezzerà quello che si andrà a fare nelle prossime settimane, perché c’è la voglia di far finire un periodo tristissimo per la sanità. Le novità saranno bene accette, quel che chiedo è disponibilità da parte di tutti. Quello stesso atto di coraggio dimostrato dal personale sanitario della Calabria deve essere replicato dalla nostra gente, che deve affiancarsi alle istituzioni, al commissario ad acta, al presidente della Regione e alla Giunta per costruire, passo dopo passo, con pazienza e attenzione, un nuovo cammino verso la tutela della salute».

Consiglio Calabria, il successore di Tallini è Arruzzolo

REGGIO CALABRIA – Il Consiglio regionale della Calabria ha eletto il suo nuovo presidente. Si tratta di Giovanni Arruzzolo, capogruppo di Forza Italia in Consiglio, eletto con 19 preferenze, su 25 votanti. Sei le schede bianche.

Arruzzolo – subentrato a Domenico Tallini, ai domiciliari nell’ambito di un’inchiesta della Dda di Catanzaro – guiderà il Consiglio regionale fino al termine anticipato della legislatura – conseguenza della morte della presidente della Giunta regionale Jole Santelli – che si concluderà con le elezioni regionali che dovrebbero svolgersi il 14 febbraio 2021 se non vi saranno condizionamenti legati allo sviluppo della pandemia di Covid.

Il nuovo presidente dell’Assemblea è stato eletto al Consiglio nella circoscrizione Sud nella lista ‘Forza Italia Berlusconi per Santelli’ con 8.649 preferenze. Nella scorsa legislatura regionale è stato capogruppo del Nuovo Centrodestra. di Rosarno, sposato e padre di un figlio. 

Di Rosarno, Arruzzolo è sposato e padre di un figlio. 

 

Palermo: «Sindaci calabresi vittime di generalizzazioni offensive e diffamatorie»

MENDICINO (Cs) – Riceviamo e pubblichiamo nota stampa del sindaco di Mendicino, Antonio Palermo:

«Ancora una volta i sindaci calabresi sono vittime di generalizzazioni offensive e diffamatorie”. Inizia con queste dure parole la nota del sindaco di Mendicino Antonio Palermo. Un sindaco giovane, un sindaco che quotidianamente lavora per la sua comunità, un sindaco che con gli altri suoi colleghi sindaci è salito a Roma nei giorni scorsi per manifestare e chiedere al Governo misure urgenti e riforme strutturali per garantire ai calabresi il diritto alla salute. E sono giorni che dopo questa salita a Roma storica (mai così uniti e compatti i primi cittadini della Calabria) sono state rivolte nei confronti dei Sindaci alcune dichiarazioni “ imprecisate e sommarie. Non si può sparare nel mucchio. Chi fa così- continua Palermo nella sua nota- getta grave discredito su tutte quelle donne e quegli uomini che, spesso lasciati colpevolmente da soli, in Calabria rappresentano con disciplina e onore le istituzioni della Repubblica”. Il brillante sindaco di Mendicino ed esponente di Italia Viva termina la nota e ricorda ancora “noi sindaci quotidianamente mettiamo la faccia e la penna su scelte amministrative concrete. Non facciamo solo parole. Siamo tra la gente e lavoriamo per la gente senza sosta, siamo contro ogni forma di clientelismo, illegalità e criminalità. Bene dunque ha fatto l’Anci Calabria a chiedere l’intervento del Presidente della Repubblica in difesa della dignità dei sindaci nonché dei principi di democrazia e partecipazione alla vita pubblica di tutti i cittadini calabresi».

Sanità Calabria, Spirlì: «Basta commissari. Speranza si dimetta»

CATANZARO – «Deve finire il commissariamento e deve dimettersi Speranza, che in questo momento sta mostrando una imbarazzante incapacità di gestione. Tutti i Calabresi devono dire basta».

Così il presidente facente funzioni, Nino Spirlì, ha commentato, in diretta facebook sulla pagina ufficiale della Regione Calabria, le ultime vicende sulla Sanità, in particolare dopo la rinuncia di Eugenio Gaudio al ruolo di commissario ad acta.

«Non è – ha esordito Spirlì – un pomeriggio di buone notizie. Si tratta di una grande delusione e un grande dolore. La giustificazione offende le nostre città. Si è creato un momento di imbarazzo».

«Siamo disponibili – ha sottolineato il presidente ff – a una gestione unitaria condivisa col Governo, affinché la sanità sia amministrata dai Calabresi. Noi non abbiamo attivo un piano attivo di emergenza Covid e chiarisco per l’ultima volta: siamo esclusi da 11 anni da questa gestione».

«NON È UNO SCARICABARILE DA PARTE NOSTRA»

«Posso capire – ha continuato – che c’è stata la mala politica del passato, ma non posso capire come si possa tenere in vita il commissariamento. Non è uno scaricabarile da parte nostra, io tra qualche mese andrò via, ma insieme alla Giunta non possiamo accettare tutto ciò. I territori stanno patendo. Ho firmato insieme al colonnello Zizza l’operazione Igea. Da domani saranno montate le tende. Dobbiamo cercare di tutelare al meglio la salute. Non è possibile che i tre commissari siano andati via per motivi futili, che invece sono ben altri».

«SERVE UNA SANITÀ VERA NON SOLO PER IL COVID»

«Noi non siamo ‘ndranghetisti, basta con questo pregiudizio. Difenderò la Calabria – ha detto Spirlì – fino all’ultimo giorno, da presidente di passaggio, in questo palazzo. Se la Regione può gestire tanti importanti settori, mi chiedo perché non dovrebbe gestire la Sanità. Chiedo al Governo una persona onesta che sia insieme a noi, che ci consegni una sanità vera non solo per il Covid ma anche per le altre patologie».

«RECUPERIAMO L’UNITÀ DEI CALABRESI»

«Non serve – ha concluso Spirlì – andare nelle piazze, serve fidarsi dei propri rappresentanti. Non è facile dare risposte per come voi le chiedete, perché abbiamo le mani legate. Informatevi prima di far partire la rabbia. Noi non vogliamo nomi, vogliamo che ospedali e medicina di base funzionino. L’assistenza a casa è fondamentale. Basta non ne possiamo più, scrivetelo  – ha detto rivolto ai calabresi – anche sui profili. Recuperiamo l’unione dei calabresi. Dobbiamo essere uniti a prescindere dai sentimenti».