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Commissari, sindaco Iannotta: «Ministro ha enormi responsabilità»

SAN VINCENZO LA COSTA (CS) – «Lo 21 febbraio 2020 in Conferenza dei Sindaci avevo proposto la convocazione di un tavolo tecnico con la presenza congiunta della Conferenza dei Sindaci, del Presidente della Regione, del Ministro e del Commissario, il quale dovrà esplicare il suo operato, la sua strategia e il programma di risanamento». Sono le parole del sindaco di San Vincenzo La Costa Enrico Iannotta riprendendo la sua proposta di un tavolo tecnico in cui il Commissario della Sanità calabrese, affinché quest’ultimo spiegasse il suo operato, la sua strategia e il programma di risanamento. 

«Voglio solo dire che – aggiunge Iannotta -, se il chiedere al commissario un “resoconto” e una “strategia” è venuto in mente a un sindaco di un piccolo comune, sarebbe dovuto venire in mente a chi lo ha nominato e a chi ha condannato la Calabria a un decennio di commissariamenti senza alcun risultato. Il Ministro ha enormi responsabilità e deve rendere conto alla Calabria, anche alla luce della nuova vergognosa nomina. Una forza di governo (LEU e la sinistra), che gioca al risiko per annientare l’alleato (M5Stelle), a colpi di nomine politiche e alle spalle dei cittadini».

«Basta, alziamo la testa», conclude così Iannotta il suo post su Facebook.

 

Regionali, Tesoro di Calabria ufficialmente in corsa. Tansi: «Ci metterò la faccia per amore della nostra Terra»

COSENZA – Carlo Tansi affida alla sua pagina Facebook il primo spot elettorale di Tesoro di Calabria per le prossime regionali. E lo fa senza mezzi termini. 

«Care Calabresi, cari Calabresi,
vogliamo mandare a casa questa gentaglia che ci governa? Questo manipolo di incapaci, ignoranti e imbroglioni di tutti i colori politici, di quel PUT (Partito Unico della TORTA) che da 30 anni ha saccheggiato la Calabria? Che hanno tentato la grande porcheria del bliz dei vitalizi che noi abbiamo sventato? Che spesso sono le marionette della ‘ndrangheta?» E ancora: «Che hanno ridotto la Calabria al fallimento? Che hanno distrutto il nostro futuro, e quello dei nostri figli e dei nostri nipoti? Che stanno mettendo a rischio persino le nostre vite con una pessima gestione dell’emergenza Covid?».

«La soluzione c’è: si chiama Tesoro Calabria, il movimento civico che vuole valorizzare le immense risorse naturali e storiche della regione. Alle prossime elezioni regionali ci metterò ancora una volta la faccia per amore della nostra Terra insieme a persone credibili, competenti e trasparenti. Senza inciuci e compromessi, come sempre».

Tansi cita poi la vittoria alle comunali di Crotone: «Dopo la stragrande vittoria di Tesoro Calabria a Crotone, alle prossime regionali la strada è tutta in discesa e la nostra vittoria e quella della nostra Terra è a portata di mano. E ripartiamo con un esercito di 60.000 Calabresi liberi e perbene che ci hanno dato la loro fiducia alle elezioni del 26 gennaio scorso. Lo tsunami arancione è partito e travolgerà tutto il marcio della politica calabrese!».

 

 

Nuovo Dpcm, Spirlì: «Inutile confronto Stato-Regioni. Al Governo manca il buon senso»

CATANZARO – «Il confronto in Conferenza Stato-Regioni sulle regole per affrontare la nuova emergenza Covid, voluto dal governo, è stato assolutamente inutile». Il presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì, commenta così il nuovo Dpcm firmato oggi dal presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte.

«L’incapacità di questo governo di ascoltare la voce dei territori e le urgenze di tutte le categorie sociali e produttive – spiega Spirlì – non solo sorprende, ma offende il senso di unità nazionale di cui tutti gli italiani, oggi, hanno assolutamente bisogno. Mentre, con belle parole, il presidente del Consiglio e i suoi ministri chiedono, appunto, una nuova unità nazionale, al chiuso del Palazzo la umiliano fino al punto di privarla di ogni possibilità di vita futura».

«In questa nostra Italia – sottolinea il presidente f.f. della Regione Calabria – il quadro sociale e politico è davvero drammatico. Purtroppo, decine di migliaia di imprese rischiano di morire inutilmente. Per ore e giorni, abbiamo tentato, purtroppo invano, di convincere l’esecutivo a non chiudere l’Italia. Ma quello che è venuto fuori è una finta vita e una vera morte».

«Penso – aggiunge Spirlì – a tutte quelle categorie di lavoratori che avrebbero trovato ristoro alle proprie fatiche se solo avessimo consentito lo svolgimento delle attività nelle ore più consone a ciascuna professione. Mi chiedo quali esperti abbiano individuato il luogo del contagio nella controllata e rispettosa convivialità. Mi chiedo quali studi abbiano acclarato che i teatri, i luoghi dell’arte e dello sport – che seguono, già dal primo allarme, tutte le indicazioni governative con rispetto e rigore – possano essere una minaccia alla salute pubblica».

«In conferenza Stato-Regioni – conclude il presidente f.f. della giunta regionale – abbiamo chiesto a gran voce di non mortificare gli italiani. Ma per questo governo, probabilmente, il buonsenso è una colpa».

 

Morte Santelli, Spirlì: «Porteremo avanti suo progetto politico». Savaglio: «Ha illuminato Calabria come cometa»

CATANZARO – «Con Jole perdo un’amica fraterna, una parte della mia famiglia, una meravigliosa complice di tanti progetti, di tanti sogni per questa nostra Calabria. Sogni che condividevamo fin dal primo giorno della nostra amicizia. Perdo il presidente della Regione che ho sempre desiderato. Perdo una parte di me. Con Jole dico addio a una parte del mio entusiasmo, perché con lei abbiamo imparato a condividere tutto, come buoni fratelli, a volte litigando un po’, ma il più delle volte sorridendo. Era una donna ironica, curiosa, simpatica, eccentrica, artistica, fantasiosa, lungimirante. La Calabria perde un grande governatore». Così il vicepresidente della Regione Calabria, Nino Spirlì. «Mi auguro che, oggi – continua –, tutti i calabresi siano uniti in questo immenso dolore. È morta una guerriera, una politica che ha fatto della tutela dei diritti delle donne una bandiera e che non si è mai piegata a strapoteri di alcun genere. Noi, per quanto nelle nostre possibilità, lavoreremo senza sosta per portare a termine il progetto politico di Jole. Non sarà facile, senza di lei. Non saranno giorni semplici quelli che ci vengono incontro, ma faremo di tutto per non disperdere il suo patrimonio umano, politico e amministrativo».

Sandra Savaglio: «Ha illuminato la Calabria come una stella cometa»

Alle parole di Spirlì, chiamato ora alla reggenza della Regione fino a nuove elezioni, fanno eco le parole dell’assessore regionale a scuola e università Sandra Savaglio: «Oggi la Calabria ha perso una vera leader, una donna che, passo dopo passo, stava rivoluzionando l’intera regione. Mi piaceva tutto quello che stava facendo, ma proprio tutto. E lo faceva a una velocità vertiginosa, si faceva davvero fatica a starle dietro. È stata come una cometa, che ha illuminato per poco tempo il nostro cielo buio. Ci aveva fatto capire che era lecito sognare, puntare in alto. Invece se n’è andata all’improvviso, proprio come fanno le comete. Era la persona che questa regione aspettava da tempo, una visionaria. E ora siamo orfani, Jole ci ha lasciati soli. È un giorno triste per tutti».

 

Ballottaggi comunali 2020, Falcomatà riconfermato a Reggio Calabria. Voce sindaco a Crotone

Reggio Calabria vede nuovamente a capo della giunta comunale Giuseppe Falcomatà. Il candidato del centrosinistra è stato rieletto ufficialmente sindaco con il 58,4% dei voti, percentuale che gli consente di tenere lontano Antonino Minicuci, appoggiato dal centrodestra e rimasto bloccato al 41,6.

Al primo turno Falcomatà si era fermato al 37,2% e Salvini aveva tentato il sorpasso politico con un candidato scelto da lui stesso, ma inutilmente.

L’affluenza alle urne nella città di Reggio è stata del 52,82%, mentre nei sei comuni calabresi ha superato di poco il 50 per cento, attestandosi al 51,80. A Reggio si è recato al voto il 52,29% degli aventi diritto facendo segnale un calo marcato rispetto al primo turno quando i votanti sfiorarono il 67%.

Ancora più accentuato lo stacco a Crotone dove si è espresso il 52,10% a fronte del quasi 68% del primo turno. Il 63,95% di chi si è recato alle urne ha puntato su Vincenzo Voce, l’outsider civico sostenuto da un pugno di liste civiche, distanti dai partiti che già alle elezioni regionali di gennaio, candidatosi con la lista “Tesoro Calabria” era stato il più votato in assoluto in città. Il competitor Antonino Manica, supportato da dieci liste tra cui Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia, si è fermato al 36,05.

Elezioni comunali, Reggio e Crotone al ballottaggio

CATANZARO – Seggi aperti dalle 7 di oggi anche in Calabria nei sei comuni interessati al turno di ballottaggio, in programma oggi e domani, per all’elezione del sindaco e del Consiglio comunale tra cui Reggio e Crotone. Gli elettori potranno esprimere il proprio voto da stamane fino alle 23 e domani dalle 7 alle 15. Nel pomeriggio di domani, subito dopo la chiusura delle urne, inizierà lo spoglio.
Gli altri comuni della regione interessati al secondo round, previsto dalla legge per gli enti che hanno una popolazione superiore ai 15 mila abitanti e i cui candidati sindaci non abbiano ottenuto la maggioranza al primo turno del 20 e 21 settembre, sono Castrovillari, Cirò Marina, San Giovanni in Fiore e Taurianova.
Grande attenzione anche in questa seconda tornata elettorale alle prescrizioni sanitarie indicate per il contrasto alla diffusione del coronavirus. Ingressi scaglionati nei seggi, uso della mascherina, distanziamento sociale e igienizzazione delle mani. (ANSA).

Comunali, ballottaggio a Crotone e Reggio Calabria

QUI CROTONE – Il prossimo 4 ottobre sarà il ballottaggio a decidere chi tra Antonio Manica, avvocato tributarista candidato del centrodestra, e Vincenzo Voce, ingegnere candidato di una coalizione civica, sarà il prossimo sindaco di Crotone.

La tendenza a scrutinio ancora aperto è infatti questa con i due candidati che hanno ricevuto più voti che si attestano rispettivamente al 45% ed il 33% con 16 sezione scrutinate su 74.
Un risultato comunque sorprendente perché Manica, supportato da dieci liste – tra cui Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia – non è riuscito a vincere al primo turno come indicavano le previsioni della vigilia. Delusione invece per Danilo Arcuri, candidato del centrosinistra avendo il supporto, tra le sue cinque liste, del Pd cittadino (anche se non aveva ottenuto il simbolo del partito a causa dei dissidi interni ai dem crotonesi con la federazione provinciale, commissariata, che non lo ha sostenuto) e dei movimenti di Enzo Sculco. 

QUI REGGIO CALABRIA – Alla quasi totalità di sezioni scrutinate anche a Reggio Calabria si va ormai verso il secondo turno. Appuntamento al ballottaggio per il sindaco uscente Giuseppe Falcomatà, del centrosinistra, con il 37,08% dei voti, e Antonino Minicuci, candidato sindaco del centrodestra, al 33,83%.

Li segue a doppia distanza Angela Marciano di Fiamma tricolore (13,94%). Non vanno in doppia cifra percentuale gli altri candidati: Saverio Pazzano (6,38%), Klaus Davi ( 4,63%), Fabio Foti (2,38%).

 

Referendum, in Calabria stravince il “Sì”

CATANZARO – In Italia è netta la vittoria del “Sì” al referendum costituzionale relativo al taglio dei parlamentari.   In particolare, alla quasi totalità delle sezioni scrutinate sull’intero territorio nazionale, il “No” ha ottenuto solo il 30,37% a fronte del 69,63% del “Sì”.

Anche la Calabria si è allineata a questi dati: con tutte le sezioni scrutinate il divario fra le due percentuali è di 77,53 vs 22,47.

Foto: Eligendo.

Apertura scuole, assessore Savaglio: «Pronti per il 24 settembre. Grande voglia di ripartire»

CATANZARO – L’assessore regionale alla scuola e all’università Sandra Savaglio è così intervenuta sulla possibilità di posticipare l’inizio dell’anno scolastico di qualche giorno in Calabria, paventata ieri in Consiglio regionale.

«La doppia data per l’apertura delle scuole, il 28 settembre per le scuole coinvolte come seggi elettorali, e il 24 per le altre scuole, proposta dal Consiglio regionale del 15 settembre, non è percorribile – ha dichiarato Savaglio: la chiusura differenziata causerebbe un’enorme e ingestibile situazione per via degli esami alla fine dell’anno e di plessi di uno stesso Istituto con partenze diverse. Quindi, l’apertura deve essere uguale per tutti e visto che gli spazi destinati ai seggi sono di gran lunga la minoranza, si delibera per la conferma del 24 settembre come data unica di avvio.

Il direttore dellUSR, Maria Rita Calvosa, sta lavorando tantissimo con Comuni e dirigenti, dobbiamo onorare il loro lavoro. Anche il presidente dell’ANCI Franco Candia,  che si è impegnato intensamente nei tavoli tecnici e nelle conferenze di servizio dei Comuni per  verificare disponibilità  e adeguatezza degli spazi, si dice favorevole alla decisione che sarà presa dal Presidente e dalla Giunta regionale.

Abbiamo ascoltato le voci di altre rappresentanze nel territorio, e anche i capigruppo di maggioranza e minoranza del  Consiglio, i quali, dimostrando grande senso di responsabilità, hanno convenuto che per tutti la data del 24 è il giusto compromesso. Nel caso dovessero succedere singoli ritardi che si possono presentare (possibile sempre anche in situazioni di vita ordinaria) si faranno provvedimenti singoli e motivati.

Il 24, tutta l’Italia avrà i bambini e i ragazzi a scuola.

La Calabria, che ricordiamo è la regione con il minore numero di contagi in rapporto alla popolazione, sarà pronta per il giorno che in tanti stanno aspettando, con grandissima voglia di ripartire». Così Sandra Savaglio, assessore all’istruzione della Regione Calabria.