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Regionali, Giorgia Meloni in visita in Calabria

CATANZARO – Il prossimo sabato 14 dicembre il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, sarà in Calabria per dare il via alla campagna elettorale di FdI per le regionali.

Meloni interverrà alle ore 10.30 presso il cine-teatro “Italia” di Cosenza in Piazza Amendola, per parlerà delle proposte programmatiche del movimento per una “Calabria che merita di più”. 

«Vogliamo rappresentare la Calabria positiva – dice il deputato e commissario regionale di Fdi in Calabria, Wanda Ferro – la Calabria che produce, che lavora, che studia, che si impegna nella cultura, nel sociale e nel volontariato. La Calabria che non si piange addosso, ma che ha la forza di rivendicare i diritti da troppo tempo negati a questa terra:  la salute, il lavoro, la sicurezza, lo studio, la tutela sociale delle fasce più deboli, la mobilità, le infrastrutture. Ma soprattutto il diritto a costruire il proprio futuro in una terra in cui valgano capacità e merito, e la competitività non venga frenata dalla criminalità, dalla corruzione, dalla peggiore burocrazia. Questa è la Calabria che sabato 14 dicembre accoglierà Giorgia Meloni. Fratelli d’Italia lancerà, con credibilità e coerenza, una sfida di vero cambiamento contro chi ha deluso e tradito le aspettative e i bisogni della nostra gente».

Regionali 2020, Aiello divide il M5S. Attivisti: «Non ci rappresenta»

COSENZA – «Solo perché occupano “posti” di  potere, alcuni credono di essere indiscutibili e, quindi, di poter decidere le sorti del M5S in Calabria ma, ormai, il tempo delle parole è finito!». Comincia così il documento sottoscritto da un centinaio di attivisti del Movimento 5 stelle Calabria in merito alla scelta del candidato governatore pentastellato alla prossime elezioni regionali, Francesco Aiello, nome evidentemente non condiviso da tutta la base calabrese del Movimento.

«Apprendiamo dalla stampa che il Coordinatore per le elezioni regionali in Calabria, Paolo Parentela, anziché ascoltare in assemblea la voce degli attivisti e degli iscritti calabresi del M5s, ha proposto il prof. Aiello quale candidato governatore, imponendo, calato dall’alto, un candidato che non rappresenta in nessun modo il M5S calabrese.

Lo stesso professore in un’intervista alla Rai alla trasmissione “Un giorno da pecora” si è definito capo di una lista civica che il M5s sostiene, escludendo di essere espressione diretta del M5S, aggiungendo di  essere stato “scelto” dalla deputazione pentastellata calabrese e in attesa di ratifica tramite voto online.

Questa procedura – sostengono gli attivisti – è contraria al comma 5 dell’art. 3 del regolamento delle regionarie del Movimento perché il candidato presidente non viene nè indicato, nè ratificato, ma “scelto” dagli iscritti e tra gli iscritti con votazione online. La cosa più aberrante che genuflette gli Attivisti, è il ricorso a professionalità esterne, eliminando la valorizzazione di quelle interne, altrettanto valide».

La base “esclusa”

E ancora: «Chi ha proposto Aiello, inoltre, sta portando avanti e sostenendo la candidatura nella massima riservatezza, con incontri ad invito, riservati a pochi amici e simpatizzanti, escludendo, totalmente, la base degli iscritti, con un metodo che non appartiene al M5S. Una candidatura e un metodo, dunque, che spaccano profondamente il Movimento in Calabria, così come farebbe anche la candidatura dell’imprenditore Callipo o di altri sempre “calati dall’alto”».

«Noi attivisti ed iscritti al Movimento in Calabria – si legge ancora -, pensiamo, invece, che il candidato dovrebbe essere un attivista iscritto al M5S, scelto dagli attivisti iscritti, secondo le regole dello Statuto». Ancora più decisi, dunque, ci rivolgiamo a tutti i portavoce che non condividono le forzature tentate e chiediamo un’ ultima volta di fermare questo scempio, se davvero si ha a cuore il Movimento 5 stelle in Calabria.

Molti attivisti, provenienti da tutta la Calabria, si sono riuniti più volte nei mesi scorsi ed hanno elaborato una bozza di programma per le elezioni regionali che è stata anche inviata a tutti i portavoce calabresi, ma ancora nessuno, ufficialmente, né tantomeno il coordinatore Paolo Parentela, ha mai preso in considerazione».

L’auto aut

Infine la possibile alternativa proposta: «Ribadiamo che, se non si cambia direzione, ascoltando la base degli iscritti, probabilmente, il 26 gennaio moltissimi Attivisti voteranno altro, si asterranno o annulleranno il proprio voto e non faranno campagna elettorale per il M5S. E la responsabilità sarà, indiscutibilmente, del Coordinatore e di tutti quelli che ne hanno condiviso il metodo e dovranno  rassegnare le dimissioni».

Regionali, Oliverio: «Mi aspettavo disponibilità da Zingaretti»

CATANZARO – «Mi aspettavo da Zingaretti, segretario nazionale del mio partito, che rispetto alla mia chiara apertura a pervenire ad una candidatura unitaria e di reale rinnovamento, ci fosse, quantomeno, una disponibilità a verificarne la reale praticabilità. Zingaretti ha liquidato sbrigativamente la proposta dicendo che ‘ormai è troppo tardi’».

È quanto ha affermato, in una dichiarazione, il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio.

«Il tempo – aggiunge – è stato dettato dall’appello di Jasmine Cristallo, la referente del movimento calabrese delle ‘sardine’. Lei implora l’unità delle forze sinceramente democratiche per contrastare l’onda sovranista. È un grave errore politico non raccogliere questa sfida ed insistere su una candidatura divisiva. Insisto: ancora c’è tempo per porre rimedio».
«Impegniamoci per unità ed innovazione – ha aggiunto Oliverio – in una competizione elettorale il cui esito non può essere il ritorno indietro”. Prima di tutto l’interesse della Calabria e dei calabresi».

Regionali, cdx spaccato. Occhiuto: «Troppi poteri si oppongono al mio tentativo di fare della Calabria terra migliore»

COSENZA – Le elezioni regionali si avvicinano sempre più e Mario Occhiuto, sindaco di Cosenza, con un post su Facebook, ha fatto chiarezza sulla sua posizione all’interno del centro-destra che, invece, nelle scorse ore avrebbe raggiunto un’intesa per un candidato governatore (Jole Santelli, ndr) diverso da lui.

Di seguito la dichiarazione di Occhiuto diffusa all’indomani di una riunione con i suoi più stretti collaboratori, ai quali avrebbe detto di essere pronto a correre da solo appoggiato da liste autonome:

«Care calabresi, cari calabresi,

come forse già sapete, attraverso una manovra di palazzo e un atto di grande arroganza e prepotenza nei miei confronti sembrerebbe che sia stata raggiunta l’intesa sul profilo del candidato da proporre a Presidente nello schieramento di cdx per le prossime elezioni regionali.

Un unico obiettivo: tutti, tranne Mario Occhiuto.

In Politica come nella Vita esistono valori ai quali decidi di donare le tue energie migliori, i tuoi sogni, la tua voglia di cambiamento. E credi nella reciprocità, nella bellezza dell’impegno sociale e della amicizia.

Sai bene che il palazzo non ti ama. Te ne accorgi quando tanti, troppi, poteri si oppongono al tuo tentativo di fare della Calabria una Terra migliore, di introdurre “la cultura del fare” per creare anche qui finalmente un luogo di opportunità da consegnare ai nostri figli.

Capisci sulla tua pelle il dispiacere e l’amarezza del tradimento da parte di persone che ritenevi amiche e che hai sempre gratificato e che trovi oggi impegnate, con manovre davvero misere, nel tentativo di sostituirti. Non riesci neppure a crederci all’inizio, ma dopo qualche giorno metti in fila tante parole e tanti avvenimenti, ricordi di situazioni simili, e capisci.

Eppure io continuo ad aspirare in una Calabria della Bellezza. Per questo faccio un appello a tutte le persone libere, ai tanti giovani che credono ancora che sia possibile il cambiamento. E a tutti coloro i quali non vogliono consegnare la nostra regione a chi pensa, magari dall’esterno, di utilizzare la voglia di riscatto dei calabresi per i propri interessi.

Dobbiamo ribellarci a tanta violenza e miseria umana travestita di opportunità politica.

Non possiamo semplicemente rassegnarci. “Nessuno può tornare indietro, ma tutti possono andare avanti”».

Le parole di Roberto Occhiuto all’Ansa

«Se è vero che c’è un veto della Lega sulla candidatura di mio fratello credo che sia del tutto pretestuoso e inaccettabile: tantissimi amministratori locali sono sotto processo, lui no. Quanto a me, sia chiaro che se dovessi scegliere tra il cognome e l’appartenenza politica, ovviamente sceglierei il cognome». Queste invece le parole pronunciate ieri all’Ansa da Roberto Occhiuto, vicepresidente vicario dei deputati di Forza Italia, commentando notizie di stampa secondo cui il veto della Lega sul nome suo e del fratello Mario sarebbe passato, appunto, anche al vertice del centrodestra.

Regionali, Zingaretti incontra Callipo

MAIERATO (VV) – «Dobbiamo voltare pagina. In Calabria è tempo del lavoro e del riscatto. Nel mondo tantissimi figli di questa terra stanno creando ricchezza e prosperità e questa credo sia una grande forza che rappresenta la novità di una personalità come Pippo Callipo che è il simbolo di questa terra e di chi ha scelto di rimanere per creare ricchezza e lavoro».

E’ quanto ha dichiarato Nicola Zingaretti contestualmente alla sua visita a Maierato nello stabilimento per la lavorazione del tonno dall’imprenditore.

«Callipo – ha aggiunto – non è il candidato del Pd, è un candidato che sosteniamo perché aderiamo alla sua idea di allargare il campo e garantire alla Calabria un futuro di crescita, viluppo, lavoro e legalità. L’appello che faccio, non solo a Mario Oliverio, ma a tutte le forze che sostengono il Governo, è all’unità perché non possiamo regalare una terra bellissima alle destre. Il problema non è Tizio o Caio ma creare le condizioni per mettere in campo una proposta credibile, quella che intorno a Callipo è possibile».
   

Regionali, Oliverio apre ad accordo unitario con Zingaretti

LAMEZIA TERME (Cz) – «Ho incontrato Zingaretti. Gli ho confermato che non ho mai inteso ‘Oliverio o morte’. Ho dato dunque la mia disponibilità a lavorare insieme per un percorso e un approdo unitario senza chiedere nulla». È quanto ha dichiarato il Governatore uscente Mario Oliverio, in occasione del suo intervento a Lamezia Terme per l’inaugurazione della sede del Comitato “Oliverio presidente”, sulla sua ricandidatura e sui rapporti col Pd che ha deciso di sostenere Pippo Callipo. Unità che, per Oliverio, potrebbe esserci «su altri nomi».

«Io chiedo che – ha proseguito – sia dato l’onore e la dignità e che la coalizione di centrosinistra possa essere il punto di ripartenza perché un altro nome possa essere messo in campo». Per Oliverio per dire che Callipo è il rinnovamento «ci vuole tanto coraggio: si sta continuando su una linea suicida portata avanti senza alcuna comprensibile ragione».
Infine, quanto al rischio di espulsione, Oliverio ha detto: «Sono un dirigente del Pd e non sarà Graziano a cancellare o a ledere la mia identità, la mia storia, la mia riconoscibilità».

Sardine, in centinaia in piazza a Cosenza

COSENZA – E’ di alcune centinaia la folla di calabresi che si sono ritrovati ieri sera nella centrale piazza Santa Teresa, a Cosenza, per manifestare la propria adesione al movimento delle “sardine”.

«Abbiamo visto quello che è avvenuto a Bologna e per noi è stata una boccata d’aria; siamo cittadini normali, lavoratori, pensionati e studenti che si ritrovano in piazza per arginare la deriva verso la quale sta andando l’Italia seguendo alcuni politici«, ha spiegato ad Ansa Calabria Mario Sposato uno degli organizzatori.

Liberi cittadini provenienti da diverse aree della Regione, con gruppi provenienti da Reggio, Catanzaro e Crotone.

Tra i manifestanti diverse le sagome della sardina e cartelli con varie scritte: “fate l’amore non fate la Lega”, “sardine e pure terroni”, “Cosenza non abbocca”.

«Noi veniamo da Reggio e ci siamo perché questo movimento è importante, ma anche imprevedibile», ha detto Filippo Sorgonà, coordinatore di un gruppo promotore di Reggio Calabria. «Scombina i piani di tutti – ha aggiunto – e questo ci piace perché vogliamo guizzare via come le sardine da ciò che ci vogliono imporre». (Foto Ansa Calabria)

Regionali, Callipo ha detto sì. Avrà il sostegno del Pd

CATANZARO – Elezioni Regionali Calabria 2020: finalmente c’è anche il candidato del centrosinistra. Anche l’imprenditore Pippo Callipo ha deciso di scendere in campo. «Esponenti della società civile, delle organizzazioni sindacali e datoriali – afferma in una nota – mi chiedono un impegno diretto. Ho scelto di accettare la sfida. Lancio un forte appello a partiti e movimenti civici: uniamoci e portiamo avanti questa battaglia di legalità, trasparenza e rinnovamento, facciamolo con coraggio senza badare a rendite di posizione e tatticismi. Io ci sono.. Io Resto in Calabria».
«In queste settimane – prosegue l’imprenditore – ho molto riflettuto sull’opportunità di un mio impegno politico diretto e sono giunto alla conclusione che non posso non fare questa battaglia, non posso non ascoltare la voce di una nuova generazione che vuole essere protagonista di una rivoluzione pacifica ma decisa e non più procrastinabile».

Soddisfazione Zingaretti

«La candidatura di Callipo alla presidenza della Regione è l’elemento di grande novità politica e di spinta al cambiamento di cui la Calabria aveva bisogno. La sua storia personale di imprenditore legato alla sua terra e di animatore di movimenti civici, può innescare quella rivoluzione dolce, democratica e innovatrice che una regione bellissima richiede a gran voce». Così il leader del Pd Nicola Zingaretti sulla candidatura di Callipo. «Il Partito Democratico lo sosterrà con il massimo impegno e garantirà la stessa carica innovatrice e rigeneratrice che mette in campo la sua candidatura – prosegue -. Ora tutto il Pd calabrese si unisca intorno a Callipo. Lo stesso lavoro deve essere rivolto a creare un’alleanza vasta, civica e politica. Un nuovo progetto per fermare le destre. Con Callipo Presidenteß può cambiare il destino della Calabria. Lavoriamo affinché intorno a lui si unisca un fronte largo e che tutti coloro che si oppongono alle destre si riuniscano con un programma chiaro intorno a una candidatura forte e vincente».

 

Francesco Aiello: «Calabria è in fondo a molte, troppe classifiche»

COSENZA – «Ci sono responsabilità sul perché la Calabria è in fondo a molte, troppe classifiche?», è quanto si chiede nella sua ultima dichiarazione il candidato governatore della Calabria per il MoVimento 5 Stelle Francesco Aiello.   

«Il tasso di disoccupazione (21,6% nel 2017) è tre volte più elevato di quello (7,6%) dell’UE-28 – dice Aiello elencando  qualche numero, a mò di esempio -.

La percentuale di comuni coperti dal servizio di asili nido è pari al 17%, contro una media nazionale del 52,9%. Per 100 bambini di età 0-2 anni, 1,8 sono presi a carico delle strutture (la media italiana è 12). Il PIl per abitante è 17200 euro, a fronte di una media UE di 30000 euro. La spesa in Ricerca e Innovazione è pari allo 0,52% del PIl regionale (Piemonte 2,1%; Emilia Romagna 1,9%)».

«Una buona quota di responsabilità è da attribuire a chi ci ha governato finora – prosegue Aiello tornando sul quesito iniziale -. Da cittadino ho sempre osservato la presenza di un sistema decisionale chiuso e autoreferenziale, in mano a pochi che nel tempo cambiano schieramento senza neanche pensare di dover dare una spiegazione ai propri elettori».

«Anche la classe dirigente ha molte responsabilità. In molti casi, è inadeguata a gestire la complessità dei problemi, a causa anche delle politiche di reclutamento orientate a premiare di più le appartenenze che le competenze. A queste persone abbiamo dato il potere di decidere delle nostre vite e, grazie alle loro scelte, oggi molti calabresi sono costretti a curarsi altrove, a cercare lavoro fuori regione, a vivere in un contesto socio-ambientale debole che allontana le imprese e nega i diritti di cittadinanza. Ma la responsabilità maggiore è nostra, di noi cittadini che non partecipiamo attivamente alla vita politica o, peggio ancora, che ci adattiamo a questo stato di cose cercando soluzioni individuali».

Infine: «Poiché ci sono delle responsabilità, lo sviluppo della Calabria non dipende da un destino baro e cieco. Si può fare qualcosa per cambiare».

Carlo Tansi: «Quando si discute di Calabria a Roma, Oliverio non c’è»

CATANZARO – «Ogni volta che si è discusso, in questi anni, del futuro dei calabresi a Roma, Oliverio e i suoi sono risultati sempre assenti ingiustificati», scrive in una nota Carlo Tansi.

«Abbiamo appreso con sorpresa, mista a rabbia che oggi la Calabria è stata l’unica assente al tavolo in cui le   lobby del nord hanno dato inizio all’ultimo scippo e senza nemmeno provare a reagire, senza nemmeno provare a dire una parola per fermare il processo di autonomia differenziato avviato dalle regioni padane e che porterà la Calabria e, temiamo tutto il sud, ad essere privato dei servizi più elementari.

Infatti, Oliverio non ha nemmeno partecipato (come è spesso accaduto, tranne poi inventarsi banali scuse) alla conferenza Stato Regioni convocata per validare la proposta del ministro Boccia che vuole concedere alle regioni del nord l’Autonomia senza condizionarne l’approvazione e la successiva entrata in vigore, alla preliminare determinazione dei Livelli Essenziali di Prestazioni».

«Come Tesoro di Calabria – conclude Tansi – non accetteremo mai nessuna autonomia fino a quando non saranno definitivamente individuati, attuati e finanziati i LEP in tutti i settori della Pubblica Amministrazione e si proceda ad equa redistribuzione riequilibratile».

Prosegue il tour di Tansi

Ed intanto il candidato governatore Carlo Tansi prosegue, tappa dopo tappa, nel suo viaggio nelle località calabresi per illustrare a tutti i cittadini il suo programma elettorale.

Domani 30 novembre alle 18 sarà a Lamezia Terme al Centro Congressi Prunia e domenica 1 dicembre alle 18 a Rende al Parco Acquatico Santa Chiara di Rende per presentare il progetto “Tesoro Calabria, un paradiso da difendere e valorizzare per creare ricchezza e lavoro”. Si discuterà anche di “Spettacolo e Sport, un tesoro inespresso da rivalutare per lo sviluppo del turismo in Calabria”. Interverranno Fabio Gallo, Alfredo Bruno, Michele Zicarelli, Antonio Perrone, Claudio Silvestri. Modererà Patrizio Zicarelli.