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Il Porto di Gioia Tauro sarà designato Autorità del Mare Tirreno Meridionale. La soddisfazione del presidente Oliverio

“Non avevo alcun dubbio che Gioia Tauro sarebbe stata la sede della nuova Autorità del Mare Tirreno Meridionale. Anche per questo non mi sono appassionato nei giorni scorsi a pretestuose polemiche su questo argomento. La dichiarazione del Presidente del Consiglio Renzi sui nuovi scenari e sulle nuove opportunità che si sono aperte per i porti del Sud, ed in primo luogo per Gioia Tauro, a seguito del raddoppio del Canale di Suez, mi rendono fiducioso sulla bontà e l’incisività del nostro progetto e delle nostre scelte relative alla vocazione commerciale e produttiva del sistema portuale calabrese.Ora è possibile ed urgente aprire una nuova fase a partire dalle proposte elaborate in questi mesi nell’ambito del master-plan per il mezzogiorno: il miglioramento di tutte le dotazioni infrastrutturali (adeguamento dei fondali e delle banchine, realizzazione del bacino di carenaggio e aumento delle dotazioni tecnologiche); la messa in rete del porto con le infrastrutture stradali e ferroviarie (sviluppo dell’area intermodale e strutture logistiche di servizio); l’avvio delle procedure per la realizzazione della ZES ( confronto in sede europea e costruzione di strumenti attuativi).In questo scenario Gioia Tauro può svolgere un ruolo trainante per tutti i porti che ricadono nell’Autorità di Sistema, sia quelli calabresi, sia quelli dell’area dello stretto. È importante che il Governo Nazionale, ed in tal senso la Giunta Regionale si è già attivata, dia seguito, a valle della definizione della governance del sistema portuale italiano, agli investimenti previsti dagli strumenti di programmazione europea e nazionale”.

Nico D’Ascola: darè qualità ai testi legislativi

ROMA – “Lavoreremo con spirito di assoluta collaborazione ai disegni di legge che rivestono priorità temporale, anche tenendo conto, però, della particolare rilevanza ovvero delle situazioni di urgenza”. Queste le parole del senatore Nico D’Ascola, eletto Presidente della Commissione Giustizia del Senato.

Nico D'Ascola
Nico D’Ascola

“Ciò a cui tengo particolarmente è la qualità dei testi legislativi. Sia per ragioni di rispetto ai cittadini che ne sono destinatari, sia per prevenire dannosi conflitti e controversie interpretative. Questa, verosimilmente, sarà l’ultima Commissione Giustizia del Senato e la mia intenzione, come quella degli altri componenti, è di lavorare sfruttando al massimo le nostre capacità”.

A Catanzaro conto alla rovescia per Mattarella

CATANZARO – Tutto pronto a Catanzaro per l’inaugurazione della “Cittadella” regionale che si terrà venerdì 29 gennaio, alle ore 15,30. Come ormai noto, presenzierà l’evento  il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha anticipato la sua venuta in Calabria. A renderlo noto– come informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta –  il Presidente della Regione Mario Oliverio.

Atti intimidatori in Calabria, interrogazione dei parlamentari PD

ROMA – Porta la firma dei deputati Magorno, Battaglia, Covello, Bruno Bossio, Censore, Stumpo, Oliverio, Barbanti l’interrogazione a risposta orale al ministro dell’Interno presentata questa mattina per porre all’attenzione del Governo nazionale l’escalation di atti intimidatori registrati ai danni di amministratori locali e non solo che nelle ultime settimane hanno interessato il territorio calabrese. A darne notizia, a nome del gruppo dei parlamentari calabrese del Pd, è il segretario regionale del Pd calabria, l’on. Ernesto Magorno. L’interrogazione fa riferimento agli ultimi preoccupanti episodi che hanno interessato la regione: “L’auto incendiata al presidente della Commissione regionale Antimafia, Arturo Bova, presso il comune di Amaroni; gli atti intimidatori agli amministratori della Valle del Torbido, della Locride, l’incendio di uno scuolabus presso il comune di Martone (RC), le fiamme appiccate alla Casa della cultura e delle tradizioni popolari di Caulonia, le minacce al giornalista Rettura, e quelle al segretario di circolo del Pd di Villapiana (CS), sono tutti segnali inquietanti che non possono essere sottovalutati; il gravissimo atto riportato dalle cronache che ha riguardato il figlio del Procuratore Nicola Gratteri, sono il segnale inequivocabile del clima di tensione che si vive in Calabria con l’evidente obiettivo di indebolire l’importante azione di contrasto alla criminalità organizzata portata avanti per ridare dignità a questo territorio”.

Magorno, Battaglia, Covello, Bruno Bossio, Censore, Stumpo, Oliverio, Barbanti, quindi, chiedono di sapere “quali iniziative il Ministro intenda assumere al fine di rafforzare la presenza dello Stato sul territorio calabrese e se non ritenga opportuno convocare e presiedere in terra di Calabria una riunione del Comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico articolato per ciascuna provincia in maniera da rendere più efficace l’azione di contrasto della criminalità organizzata”. “La Calabria e le tante energie sane della società a partire dai giovani  respingono questo attacco – si legge ancora nella interrogazione depositata questa mattina – e ritengono indispensabile un rafforzamento delle politiche di contrasto della criminalità organizzata e di una rinnovata mobilitazione civica per scuotere coscienze e tutelare i germogli di riscatto che si stanno manifestando”.

 

Emergenza sulla Sa-Rc, la rabbia di Magorno e le altre posizioni del mondo politico

CATANZARO – “Quanto sta succedendo in queste ore lungo l’autostrada Salerno-Reggio Calabria è davvero inaccettabile per un Paese che si dice civile: una tra le più importanti arterie di collegamento bloccate da una nevicata, ampiamente prevista. L’inefficienza dell’Anas è difficile da giustificare”. E’ quanto afferma il segretario regionale del Partito democratico calabrese, on. Ernesto Magorno, nell’esprimere la solidarietà a quanti, automobilisti e utenti del tratto autostradale interessato, sono stati costretti a subire da ore gravissimi disagi nell’attesa di interventi che avrebbero dovuto essere urgenti. “L’auspicio è che si faccia chiarezza su quanto è accaduto per rimediare agli errori – afferma Magorno – e che ci si adoperi per ‘liberare’ le tantissime persone da una situazione che è diventata un vero e proprio incubo permettendo loro di tornare sane e salve alle proprie case”. Magorno ha preannunciato l’intenzione del gruppo parlamentare del Pd di presentare una interrogazione in merito all’accaduto.marco martino udc

E sulla drammatica situazione accorsa, così il coordinatore regionale dei Giovani Udc Marco Martino: “Bene l’ emergenza neve, ma che ad una situazione drammatica durata circa 10 ore dovessero seguire le menzogne di chi è predisposto a tutelare ed a garantire un serivizio mi sembra scorretto e di una bassezza inaudita. Quando accaduto ieri sull’ Autostrada A3 è davvero ridicolo. Il gelo, la neve, i bambini le famiglie, come si fa a non avere un cuore? In tempi evoluti dove queste situazioni dovrebbero rappresentare il lato più misero dei problemi che la Calabria possiede, ci ritroviamo invece ad affrontarli come se fossero questioni apocalittiche gravi anche per l’ incolumità di centinaia di persone che erano alla guida della propria autovettura e che si sono dovute scontrare contro un’ attesa infinita e temperature sotto lo 0. Vi era anche chi appena dimesso dal nosocomio ospedaliero o chi recava condizioni di salute davvero precarie. Noto con piacere che il vero intento fosse quello di inaugurare la Cittadella regionale alla presenza del Presidente della Repubblica Mattarella. Ma dove viviamo e sopratutto quale proposte concediamo al Presidente Sergio Mattarella che il prossimo 30 Gennaio sarà in Calabria per l’ inaugurazione della faraonica infrastruttura regionale, un nastro ? Solo un nastro tricolore che rappresenta il nostro paese  vuoto però di contenuti e sopratutto di capacità nell’ affrontare le vere problematiche che attanagliano la nostra regione. Quanto si è millantato ma sopratutto quante le promesse fatte dagli organi preposti. A noi cosa ci restano le chiacchiere e le bugie di chi pensa che le vite umane possano essere sostituite con delle parole incoraggianti? Ed al resto chi ci pensa? Ma sopratutto alla Regione Calabria, dove si scoprono solo ora gli attacchi del governatore regionale contro Anas. Mi domando se esista un piano di emergenza neve regionale con conseguente finanziamento di somme di denaro che possano intervenire nelle situazioni lacunose come queste. Mi domando se sia mai stato stabilito o se qualche volta se ne sia solo parlato o minimamente accennato. Una certa e netta condanna la si deve ad Anas ma la vera condanna va alla politica che ancora una volta ha dimostrato la sua pesante assenza, una assenza che avrebbe potuto causare numerose vittime per colpa di qualche fiocco di neve in più del solito. Ad Oliverio chiediamo un cambio di marcia che sia fatto di concretezze e non di proclami basici che non corrispondono a realtà veritiere. Un cambio di rotta essenziale che non può certo farsi attendere perchè noi saremo pronti a battagliare.”

Non sull’A3, ma sull’emergenza neve che ha messo in ginocchio le zone periferiche del suo comune, si è espresso cosi il sindaco di Zumpano Maria Lucente, anche  in relazione a quanto apparso sul sito di informazione online “Iacchitè.it”: << Appena ricevuta l’allerta meteo dalla Protezione Civile, abbiamo immediatamente pubblicato, sulla pagina web del Comune, l’avviso alla cittadinanza. Dalle 11.00 di ieri mattina, si è proceduto alla chiusura delle scuole, pemurandomi di accompagnare, anche personalmente, insieme all’assessore Roberto Filippelli, alcuni  ragazzi a casa. Da quando la neve ha cominciato a coprire tutto, sono intervenute tre ruspe sulle strade principali, percorrendole ininterrottamente  fino alle 21.00 di ieri sera. Dalle 6.00 di questa mattina, uomini e mezzi sono ancora impegnati per liberare le vie secondarie.  Preciso che la parte terminale di via Tommaso Campanella e il residence privato Bellaria, sono lottizzazioni private, presso le quali non è competenza del Comune intervenire.  Compito essenziale è sempre quello di liberare le strade principali. I residence privati avrebbero dovuto farlo a proprie spese, ma in ogni caso i mezzi del Comune sono intervenuti lo stesso per consentire l’accesso stradale ai suddetti residence. Inoltre, alle  persone in difficoltà – donne incinte e anziani – io e l’assessore Filippelli, abbiamo dato piena disponibilità personale ad intervenire, in caso di necessità, in qualsiasi ora della notte e del giorno con le nostre auto. Lo stato di disagio per l’ abbondante nevicata è evidente in tutti i centri interessati, ma il Comune di Zumpano, considerando anche la particolare orografia del territorio,  con contrade in zone interne impervie,  dove si sono registrati i maggiori disagi fortunatamente risolti,  ha messo in atto ogni mezzo disponibile per garantire alla cittadinanza la mobilità, comprese le zone private>>.

Nuovo ospedale, Occhiuto si tira fuori: “Refrain strumentale alla campagna elettorale”

occhiutomario2COSENZA – Dimostra di avere confidenza anche con la dialettica e non solo con l’urbanistica Mario Occhiuto, impegnato in queste ore a difendere, quasi in solitudine, la propria posizione in merito all’area da individuare per la costruzione del nuovo ospedale. Il sindaco di Cosenza sa di trovarsi coinvolto in una battaglia virtuale ingaggiata per distogliere l’attenzione mediatica dalle inefficienze della sanità locale e dalle opere che la sua amministrazione ha completato o sta per completare, per concentrarla sul nuovo nosocomio che verrà, se verrà, argomento abitualmente di moda alla vigilia delle campagne elettorali che riguardano il capoluogo bruzio. Occhiuto si è lasciato trascinare nella querelle solo per un paio di giorni. Adesso, in maniera scaltra, si tira fuori dal dibattito, ricordando che la competenza in materia di sanità è appannaggio della Regione e che i cittadini hanno bisogno di servizi efficienti e “non di assistere allo strumentale botta e risposta su un nuovo ospedale. E’ questo un refrain che, puntualmente, si ripresenta a ridosso di una campagna elettorale. Tutti auspichiamo una più moderna struttura per il nostro nosocomio, riferimento per l’intera Provincia – aggiunge il Sindaco – ma ciò non può e non deve diventare argomento utile ad avviare una propaganda per fini elettorali. La Regione, va ricordato, è l’Ente a cui spetta il compito di programmare e soprattutto definire contenuti in termini progettuali. Prima ancora di dibattere sull’ubicazione dell’ospedale, dunque, occorre affrontare una discussione senza dubbio più urgente che è quella che riguarda la qualità dei servizi e delle prestazioni che, purtroppo, sul piano territoriale continuano a diminuire vertiginosamente. Com’è noto, dalla Calabria nel 2016 si è costretti a partire per andare a curarsi altrove, con un aggravio economico notevole per le stesse casse regionali. Ciò che serve, prima di realizzare una struttura ex novo, è un progetto complessivo di riqualificazione dei servizi sanitari. Utilizzare la salute delle persone in campagna elettorale – conclude Mario Occhiuto – mi pare improprio e inopportuno. Solo dopo aver effettivamente riqualificato un ambito, quello sanitario, che sul nostro territorio presenta una serie di criticità, potrà essere giusto aprire una discussione con gli enti che hanno il compito specifico di localizzare il sito ospedaliero”.

Arturo Bova convocato dai Pm dopo l’intimidazione

Arturo Bova
Arturo Bova

CATANZARO – Il Consigliere regionale della Calabria Arturo Bova è stato sentito stamane in Procura, in qualità di parte offesa dopo aver subito lo scorso sabato, per la seconda volta, l’incendio della propria autovettura. Il primo episodio risale a circa dieci mesi fa con l’incendio di altre due automobili di sua proprietà. Bova, esponente del Partito Democratico, nonchè Avvocato penalista e Presidente della Commissione regionale contro la ‘ndrangheta, è stato ascoltato dal Procuratore Aggiunto Giovanni Bombardieri, dai sostituti Graziella Viscomi e Vito Valerio e dal Comandante del reparto operativo provinciale dei Carabinieri di Catanzaro Alceo Greco. Gli investigatori hanno nell’immediato aperto le indagini senza escludere alcun tipo di ipotesi sull’accaduto.

Seminario Unipli.Segnali incoraggianti da Enza Bruno Bossio e Antonio Scalzo

Seminario Formativo UNPLI (5)LAMEZIA TERME(CZ)-Le Pro Loco della Calabria si sono riunite domenica 17 gennaio  per fare il punto della situazione attraverso  un seminario formativo organizzato dall’Unpli. Titolo dell’evento formativo “Pro Loco:  Opportunità di crescita per la Calabria”  al fine di  approfondire con i volontari il ruolo strategico di questi sodalizi associativi che grazie al loro buon funzionamento possono rappresentare un valore aggiunto non indifferente per la crescita sociale, culturale ma soprattutto turistica della regione Calabria. Si è fatto il punto sul ruolo di queste realtà che agiscono sui territori con impegno – ha sottolineato il presidente regionale Unpli Calabria, Vincenzo Ruberto – per poter organizzare e vivacizzare ogni pezzo del territorio calabrese, nonostante le evidenti difficoltà. Quello che è emerso è stata la necessità di ottenere un interlocutore con le istituzioni e, soprattutto, un passo avanti nella presentazione della legge ad hoc per l’attività svolta dalle Pro Loco. Ha spiegato Ruberto rivolgendosi alle istituzioni presenti, vi chiediamo – ha aggiunto – di presentare la legge nelle commissioni competenti ma soprattutto di avviare l’iter per l’approvazione.Al dibattito hanno partecipato ospiti del mondo politico ed istituzionale da cui sono giunti segnali incoraggianti. Tra questi la parlamentare Enza Bruno Bossio, la quale ha sottolineato la valenza sociale delle Pro Loco come enti di volontariato il cui scopo è orientato al miglioramento del territorio e per questo le istituzioni hanno il ”dovere” di interloquire con loro, ipotizzando  una possibilità di finanziamento  tramite  i Fondi Europei. Sul fronte della legge regionale dedicata alle proloco, segnali di incitamento sono arrivati dal consigliere regionale Antonio Scalzo, che ribadendo la sua stima per questi sodalizi associativi, ha annunciato che entro un anno si metterà a punto la legge regionale che ridia centralità alle pro loco all’interno della regione. Incoraggiante l’intervento del sindaco di Lamezia Paolo Mascaro, che ha promesso, per quanto gli compete, “la sollecitazione politica affinché le Pro Loco abbiano una loro precisa identità”. All’assemblea è arrivato inoltre un messaggio del Presidente del Consiglio Regionale Nicola Irto, impossibilitato a partecipare in quanto impegnato nel consiglio ad hoc dopo l’attentato subito dal consigliere Bova,  a cui tutto il mondo Proloco ha espresso solidarietà e vicinanza.L’intervento  di Claudio Narducci, presidente nazionale Unpli,  ha sottolineato come sia stata avanzata dall’Unpli nazionale e provinciale una proposta al Consiglio della Calabria per semplificare le norme che facilitano l’attività delle nostre associazioni e che “se le leggi che prevedono una sburocratizzazione del nostro settore dovessero andare in porto, potranno aiutarci a facilitare la nostra attività”. Attività che si fonda, principalmente, sul volontariato: cinque milioni i volontari in Italia e seicentomila solo nelle Pro Loco e sono queste ultime a sostenere il patrimonio culturale immateriale, i cammini, il turismo e la cultura popolare.Il dibattito ha ospitato, moderati dal segretario generale Soccorso Capomolla, poi una parte dedicata all’incontro con il mondo Unpli con gli interventi tecnici della responsabile nazionale del Servizio Civile Unpli Bennardina Tavella, del responsabile regionale Massimo Cogliandro, del vicepresidente Unpli Calabria Pino Maiuli e della coordinatrice Ufficio Stampa Stefania Schiavelli.

In Calabria i cuochi ospedalieri diventano autisti 118, la denuncia di Graziano

COSENZA –  “I cuochi ed il personale mensa degli ospedali di Castrovillari e Mormanno sottoscrivono un accordo con gli uffici Asp per cambiare il loro profilo in autisti 118. Succede anche questo in Calabria. In una regione in cui la gestione della Sanità, ormai è chiaro, si fonda sulle assurdità. Non basta la riorganizzazione senza criterio dei reparti. Non basta il taglio drastico ai servizi primari di assistenza. Non basta, nemmeno, il dispendioso concorso esterno per l’assunzione di nuovo personale, senza prima approntare un più sensato programma di mobilità. Ora – probabilmente per far quadrare i conti di un Piano di rientro senza né capo né coda – si pensa anche di mettere alla guida delle ambulanze personale vestito da chef. Sembrerebbe una comica, se a parlare non fossero alcuni atti controfirmati proprio dai dirigenti dell’Azienda sanitaria di Cosenza.”

 È quanto denuncia il Segretario questore del Consiglio regionale e presidente nazionale del movimento “Il Coraggio di Cambiare l’Italia”, Giuseppe Graziano. Che sul caso dei cuochi precari delle mense di Castrovillari e Mormanno chiederà al Presidente Oliverio di aprire un dossier. Così da poter far luce sull’accaduto ed evitare rischi all’utenza e l’ennesima pessima figura alla Calabria in Italia e in Europa.

 “Ma dove mai si è visto – denuncia Graziano – che il manager di un’azienda, in questo caso pubblica, chieda ai dipendenti di cambiare profilo lavorativo? È come se il management della Fiat decidesse all’improvviso di chiedere al team degli ingegneri elettronici di occuparsi della progettazione di nuovi pezzi meccanici. È improbabile oltre che assurdo. Soprattutto se una società, per troppi anni in perdita e inefficiente, volesse invertire il trend e riposizionarsi sul mercato. In Calabria, invece, succede anche questo. In un settore come la Sanità che è eroga servizi di primaria importanza. E l’ultima vicenda ha del grottesco.”

Questi, come indicato da Graziano, sarebbero i fatti: “Tutto nasce all’indomani della chiusura delle cucine degli ospedali di Castrovillari e Mormanno. Sedici addetti alla cucina (10 di Castrovillari e 6 di Mormanno) rimangono senza nulla da fare. Assunti, ma non impiegati nelle loro funzioni. Tant’è che dal 2013 ad oggi, le diverse direzioni sanitarie susseguitesi – forse per stare tranquilli con la coscienza – hanno pensato bene di smistarli in diversi ruoli senza alcun cambio di qualifica. Tra l’altro – è c’è davvero da ridere –  pare che, nell’autunno scorso, il Commissario Scura si sia addirittura posta l’amletica questione sul perché i cuochi svolgessero altre mansioni e si chiudessero le cucine. Che tradotto significa non avere conoscenza della pianta organica né del fabbisogno dell’azienda. Gravissimo! Ma, nonostante questa presa di coscienza, quella di avere 16 tra cuochi e addetti mensa da poter utilizzare nelle loro mansioni e che avrebbe potuto consentire l’apertura delle cucine, abbattendo i costi, si è pensato ad una trovata fantastica: cambio di qualifica ai cuochi precari, con promessa di una veloce stabilizzazione se avessero accettato di migrare nel 118 a fare gli autisti. In un ruolo delicatissimo che necessita di specifiche competenze di guida e di circoscritte attitudini psicologiche. E non sono voci riportate, ma è scritto in un verbale di incontro controfirmato da alcuni funzionari dell’Asp di Cosenza.”