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Sanità, oggi incontro presso il Ministero della Salute sul piano degli investimenti

Si è tenuto oggi, presso il Ministero della Salute, per come richiesto dalla Regione, un incontro sul piano degli investimenti in Sanità che prevede l’utilizzo dei fondi dell’art. 20 della legge 67/88 assegnati alla Regione Calabria.
La Regione era rappresentata dal delegato del presidente Oliverio, Franco Pacenza, e dal direttore generale del Dipartimento Tutela della Salute, Riccardo Fatarella. Per il Ministero della Salute erano presenti il direttore generale della Programmazione, Renato Botti e il presidente del Nucleo di Valutazione, Marco Spizzichino.download (3)
I rappresentanti della Regione, in continuità con quanto già condiviso dal presidente Oliverio e dal ministro Lorenzin, hanno esplicitato l’obiettivo di addivenire in tempi brevi alla sottoscrizione di un Accordo di Programma Quadro sugli investimenti in sanità che preveda nuove strutture, tecnologie, messa in sicurezza.
I rappresentanti del Ministero hanno fortemente condiviso l’impostazione della Regione, invitando quest’ultima a mantenere coerenza tra programmazione e investimenti, e in questa direzione hanno garantito la più assoluta disponibilità a supportare la proposta della stessa Regione.
Prende corpo, quindi, il processo che porterà al nuovo APQ sugli investimenti in Sanità per come previsto dallo schema già predisposto e codificato con apposita deliberazione da parte della Conferenza Stato- Regioni.
Nei prossimi giorni, si procederà alla stesura vera e propria dell’Accordo di Programma, per aprire contestualmente l’ interlocuzione con il Nucleo di Valutazione ed il Ministeri.

Graziano prossimo alla decadenza, ma l’esponente di Forza Italia ha pronto il piano B: candidarsi a sindaco di Rossano

Rossano una vedutaCATANZARO – Volge al termine l’esperienza di Giuseppe Graziano tra i banchi di Palazzo Campanella. A breve infatti, la Corte d’Appello di Catanzaro pronuncerà la propria sentenza in merito al ricorso presentato da Gianluca Gallo, primo dei non eletti della lista Casa delle Libertà per la circoscrizione di Cosenza. A meno di clamorosi stravolgimenti, i giudici dovrebbero confermare il dispositivo di primo grado: Graziano non ha rispettato i termini e i tempi per mettersi in aspettativa dalle sue funzioni esercitate nel Corpo Forestale dello Stato e per questo, era ineleggibile. E mentre Gallo scalda i motori per tornare ad occupare l’ambito scranno in Consiglio Regionale, Graziano ha già pronto un piano B. Non è un mistero che dietro la decadenza del sindaco di Rossano Giuseppe Antoniotti, ci sia la longa manus proprio di Graziano; il coordinatore provinciale di Forza Italia avrebbe convinto alcuni consiglieri comunali della città bizantina, fino a ieri strenui sostenitori del primo cittadino in carica, a sottoscrivere le dimissioni insieme ai membri dell’opposizione. L’obiettivo: sottrarre ad Antoniotti, che coltivava ambizioni di ricandidatura, la macchina amministrativa negli ultimi mesi di un mandato che era comunque destinato a terminare con le elezioni della prossima primavera. L’addio di Antoniotti ha il sapore di un passaggio di consegne per quanto concerne la leadership azzurra a Rossano e, più in generale, lungo la fascia jonica cosentina. Dal predominio di Giuseppe Caputo, che aveva anche piazzato il figlio Guglielmo nell’esecutivo guidato da Antoniotti, si passa all’asse Graziano-Rapani. Ernesto Rapani è infatti il candidato a sindaco in pectore del centrodestra, anche se la prossima decadenza di Giuseppe Graziano da consigliere regionale, potrebbe modificare i programmi.

Giuseppe Graziano
Giuseppe Graziano

Non è escluso infatti che l’ex comandante regionale del Corpo Forestale dello Stato decida di tornare subito in pista e di candidarsi in prima persona alla carica di sindaco di Rossano. Intanto Antoniotti, dopo che questa mattina le dimissioni di 13 consiglieri su 24 sono state formalizzate davanti ad un notaio, ha rilasciato una dichiarazione al vetriolo attraverso il suo profilo facebook, che qui riportiamo integralmente.

“Care amiche e cari amici, come sempre vi scrivo con il cuore e senza peli sulla lingua. Ho letto le centinaia di attestati di stima, di vicinanza e sincero affetto che in queste ore mi avete espresso, sia in privato che pubblicamente. Ed è proprio vero, come diceva qualcuno, che probabilmente il 17 Novembre 2015 passerà alla storia della Città come la giornata dell’infamia. Nella quale 13 cittadini, rappresentanti del popolo, hanno sottoscritto un patto notarile per sfiduciare il Sindaco. Un atto, questo, che non può non prestarsi a riflessioni e

Giuseppe Antoniotti
Giuseppe Antoniotti

considerazioni. Innanzitutto, per chiarire i perché di questa scelta, di questa decisione. Perché sfiduciare un Sindaco dal notaio rinunciando al confronto politico pubblico, in Consiglio comunale, durante il quale si sarebbero potute dare a tutti i rossanesi ampie e motivate giustificazioni del gesto? Perché, ancora, sfiduciare un Sindaco a pochi mesi dalle elezioni e per di più all’indomani che lo stesso aveva annunciato la sua intenzione di volersi ricandidare? Questo dopo 4 anni e mezzo di governo della Città e dei problemi del territorio ampiamente condiviso con la maggioranza e la squadra amministrativa, durante i quali, nel limite democratico dei ruoli e delle linee di mandato, ognuno è stato libero di promuovere le proprie idee. Ognuno, nessuno escluso. E tutti sono stati co-protagonisti dei risultati, sia di quelli raggiunti sia di quelli che ancora dobbiamo raggiungere. E non mi riferisco a tutti quei problemi di fronte ai quali un Sindaco o un qualsiasi amministratore locale non avrebbe potuto far nulla se non trasmettere e far capire la sua indignazione. Lo ripeto con vanto: abbiamo governato con il cuore questa Città ed oggi questa sfiducia rimane incomprensibile, prima di tutto all’opinione pubblica. Ma non mi intimorisce. Anzi, mi da ancora più coraggio e “fiducia” di andare avanti e percorrere la strada intrapresa nel 2011. Sono consapevole dell’impegno che ho messo a disposizione della mia Città e sicuramente non mi tiro indietro. La mia forza sono i cittadini rossanesi, che conoscono la mia storia politica e personale. Andrò avanti, con il supporto della mia gente. Torno a casa a testa alta sicuro di aver servito la Città di Rossano, la Città del Codex, con tutto me stesso e senza mai risparmiarmi”. Adesso a Rossano arriverà un commissario prefettizio, probabilmente sarà nelle condizioni di insediarsi già lunedì prossimo.

Emergenza maltempo. Oliverio a Locri, per fare il punto della situazione

LOCRI (RC) – Il presidente della Regione Mario Oliverio ha partecipato ieri ad una riunione tecnica, tenuta nel pomeriggio a Locri, presso la Casa della Cultura,  che ha fatto il punto della situazione a due settimane dall’evento alluvionale che ha colpito il comprensorio. Coordinata dal responsabile della Protezione civile regionale  Carlo Tansi, la riunione ha contato, tra le altre, la presenza del segretario generale dell’Autorita’ di Bacino, Salvatore Siviglia, dei sindaci della zona jonica reggina, del presidente della Provincia di Reggio Calabria, Raffa, e  di rappresentanti di enti ed istituzioni.Mario Oliverio

“Consideriamo  questo – ha detto Oliverio – un incontro operativo  per fare un importante punto sulla situazione.  Grazie alla grande sinergia che si è stabilita,  siamo riusciti a far fronte all’ emergenza,  dimostrando che anche in questa terra si possono fare cose positive. Una reattività diversa, anche rispetto ad altre zone del Paese, ha permesso di fronteggiare  una emergenza non semplice, situazioni estremamente pesanti.  Devo ringraziare il Governo,  il ministro Delrio ed il sottosegretario Minniti- ha proseguito Oliverio-, per l’intervento tempestivo nella prima fase, quindi RFI per il veloce ripristino della ferrovia, l’ANAS per la riapertura della SS 106, gli enti e le istituzioni  che si sono fattivamente mobilitati.”

“La prima fase – ha proseguito il presidente della Regione –  è superata; ora si tratta di  accelerare per la ricognizione dei danni. La polemica sulla dichiarazione dello stato di emergenza non ha senso di esistere, poiché la dichiarazione formale ha  i suoi tempi. Il Governo potrà procedere per essa solo sulla  base del report sulla ricognizione dei danni, che sarà fatta appena i Comuni  termineranno il lavoro, sempre di ricognizione dei danni e consegneranno le rispettive schede. Per questo,  esorto i sindaci affinché, entro il prossimo giovedì,  compilino  le schede e le consegnino alla nostra Protezione Civile  che ha già fatto un rapporto preliminare,  per avere il rapporto  definitivo. Solo con questo iter potremo, nella  prossima riunione di Giunta, fissata per lunedì prossimo,  approvarlo e trasmetterlo al Governo. Per quanto riguarda i danni in agricoltura, occorrerà rivolgersi ai nostri uffici agricoli di zona, per stilare relazioni utili alla richiesta dello stato di calamità.”

“Questa vicenda – ha segnalato ancora Oliverio – ha messo ancora una volta in evidenza la situazione del nostro territorio. Oltre venti anni di disattenzione, di mancanza di interventi hanno prodotto i danni attuali.  Abbiamo bisogno di mettere in campo un grande progetto di sistemazione idrogeologica del territorio. Riteniamo di agire attraverso interventi ed un piano straordinario,  a partire da una verifica sulle aste fluviali e quindi sui bacini, con risorse coordinate e strumenti che devono ritornare alle loro funzioni originarie, come Calabria Verde, i Consorzi di Bonifica. Utilizzeremo risorse ordinarie e quelle che vengono dalla programmazione comunitaria. Dobbiamo lavorare a partire dalla sistemazione del territorio e dalle scelte che per esso facciamo. Chi pensa,  attraverso gli strumenti urbanistici, di aumentare volumetrie, per fare un esempio, fa scelte sbagliate, un danno alla comunità. C’è bisogno di molto rigore e di guardare soprattutto alla riqualificazione. Ad ognuno è richiesto un salto di qualità, un nuovo approccio ai problemi, di tipo culturale, da trasmettere ai cittadini. Una nuova fase di lavoro, nell’affrontare i problemi, a partire dal dissesto- ha concluso Oliverio-,  ha bisogno di confronti di merito e di sinergie”

Il Presidente Oliverio visita i lavori del nuovo impianto sciistico di Lorica

LORICA (CS) – Il Presidente della Regione Mario Oliverio – informa un comunicato dell’Ufficio Stampa della Giunta – è stato oggi a Lorica, dove è in corso la fase di montaggio dei piloni del nuovo impianto sciistico di risalita, in località “Cavaliere” della cittadina silana, con una nuova e modernissima cabinovia, finanziato dalla Regione con 16 milioni di euro, su fondi del POR 2007-2013. Una restante quota di 3,5 milioni di euro è a carico del concessionario privato, Lorica Ski, individuato in seguito ad una procedura ad evidenza pubblica, espletata dall’Unione dei Comuni di Pedace, Serra Pedace e San Giovanni in Fiore. Una volta completato, l’impianto sciistico in realizzazione conterà 9 piste, per un complessivo sviluppo di circa 11 km. La cabinovia potrà trasportare 1600 persone all’ora; di 6 minuti, il tempo per arrivare dalla stazione di valle a quella di monte. L’impianto sostituirà quello precedente che impiegava 30 minuti per coprire lo stesso percorso. Prevista inoltre la realizzazione di una seggiovia quadriposto (1200 persone ad ora) che collegherà il piazzale “Cavaliere” con la cima “Marinella di Coppo”.

Il complesso prevede ancora la messa in servizio delle sciovie esistenti nella Valle dell’Inferno. In corso di realizzazione, infine, l’impianto di

Ph. www.lametino.it
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innevamento programmato, a servizio dell’intero dominio sciabile, che consentirà di allungare l’utilizzo da novembre ad aprile. Prevista, inoltre, un’area attrezzata per le attività ludiche destinate ai più piccoli, con scuola di avviamento sci e funzione di mini club.

“I nuovi impianti di risalita del comprensorio sciistico di Lorica sono una infrastruttura importante per il turismo dell’altopiano silano” ha detto il Presidente Oliverio che ha effettuato un sopralluogo sul cantiere dei lavori. Quello di Lorica – ha proseguito – è un sito di particolare pregio, con caratteristiche e peculiarità che consentono un allungamento della stagione turistica per gli sport invernali. Con la realizzazione di questo intervento, che dovrà essere completato necessariamente entro il 31 dicembre, anche al fine di consentire la rendicontazione dei fondi, si realizza un tassello significativo per fare della Sila un territorio capace di attrazione per i flussi turistici. Il nostro obiettivo – dichiara – è fare decollare la nostra montagna per creare opportunità di lavoro e di crescita e contrastare l’esodo. Nella nuova programmazione 2014-2020 – ha concluso Oliverio – investiremo con maggiore determinazione in una progettazione integrata anche in questa direzione.”

Confronto fra Labor Test e Regione Calabria per combattere gli sprechi

CATANZARO – Su iniziativa del Vicepresidente della Giunta regionale Antonio Viscomi e dell’Assessore alle Infrastrutture Roberto Mumsanno, si è tenuto un incontro operativo tra rappresentanti della Regione e del Laboratorio, dando così seguito al seminario tenutosi a Reggio Calabria lo scorso ventisei ottobre sul tema: “L’Osservatorio sugli appalti: uno strumento per il contenimento della spesa pubblica“, nel corso del quale era stato avviato il confronto sul tema della lotta agli sprechi ed alle inefficienze nel settore delle Opere Pubbliche.
All’incontro, presieduto dal Dirigente Generale della “Stazione Unica Appaltante” Mario Donato, oltre al Dirigente dell’Osservatorio Regionale Antonio Sciumbata ed al Dirigente del Settore “Programmazione e Coordinamento Opere Pubbliche” Giuseppe Iiritano, hanno anche partecipato Francesco Calabrò e Lucia Della Spina, Direttori del Laboratorio di valutazioni economico-estimative “LaborEst”, attivo presso l’Università Mediterranea di Reggio Calabria.Regione-Calabria

“L’incontro – informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta – è stato contrassegnato da un significativo spirito di collaborazione istituzionale e ha consentito di mettere a fuoco alcune delle principali criticità del settore delle Opere Pubbliche. Opere incompiute o ultimate con anni di ritardo, lievitazione abnorme dei costi, abuso delle varianti in corso d’opera, sprechi di risorse: le disfunzioni sono sotto gli occhi di tutti, ma dalla riunione è emersa la volontà unanime di realizzare sinergie che consentano di avviare a soluzione questi problemi, maggiormente avvertiti in una fase storica di grave scarsità di risorse a disposizione per dare risposte ai cittadini. Da un lato esistono sicuramente fenomeni di corruzione anche diffusi, che contribuiscono in maniera significativa a far lievitare i costi e determinare sprechi di varia natura. Questa dimensione criminale, ovviamente, può trovare innanzi tutto risposte di tipo repressivo. Esistono, però, anche carenze normative e conoscitive che concorrono in maniera significativa a determinare una situazione ormai insostenibile, ed è su queste cause che è stato basato il confronto tra Regione e Università. E poi ancora, i percorsi formativi universitari che negli ultimi anni hanno trascurato la disciplina dell’Estimo, sfornando laureati privi delle competenze necessarie a controllare gli aspetti economici connessi con il processo edilizio, per finire agli uffici tecnici degli enti locali, in primis dei Comuni, privi delle necessarie figure e competenze, o di un adeguato supporto, in grado di garantire la qualità della spesa nel settore delle Opere Pubbliche”.

 

De Rose (Pdl): Vicinanza a Francesco Russo, vittima di un grave gesto di intimidazione

CATANZARO – “Esprimo la massima vicinanza a Francesco Russo, 53enne di Ionadi, agente della polizia municipale di Vibo Valentia , finito questa mattina nel mirino della criminalità locale a mezzo di un macabro un gesto intimidatorio.” Lo dichiara Luigi De Rose, coordinatore regionale di Forza

Ph. Pagina Facebook Luigi De Rose
Ph. Pagina Facebook Luigi De Rose

Italia Giovani Calabria.

“A lui e tutta la sua famiglia la massima solidarietà e vicinanza non solo mia, ma sono certo, di tutti quei calabresi stanchi di apprendere vicende che hanno come protagonista il presunto potere coercitivo della violenza”.

 

L’azione della Regione per l’area della Locride

emergenza idrogeologicaCATANZARO – Prosegue ininterrotta l’azione messa in campo dall’Amministrazione Regionale per fronteggiare la grave emergenza idrogeologica che ha colpito, in particolare, l’area della Locride. Dopo gli interventi di ripristino, eseguiti dalle varie componenti del sistema di protezione civile, sono stati riaperti al transito i tratti di viabilità che erano stati fortemente compromessi ed avevano isolato intere comunità, è stata riaperta la ferrovia in prossimità dei comuni di Bruzzano Zeffirio e Ferruzzano, sono stati completati gli interventi di ripristino erogazione idrica per Palizzi Superiore, Frazione Musupuniti di Melito P S (Acquedotto Tuccio), SAMO e Caulonia marina. Nei comuni di Palizzi e di Staiti, dove la situazione si era rilevata più critica, oltre alla rimozione del fango che aveva invaso la viabilità, sono stati effettuati interventi di disgaggio massi.

E’ stata anche affrontata – informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta – l’emergenza ambientale della discarica dii Casignana, con il coinvolgimento di tutte le forze attive: ARPACAL, Dipartimento Ambiente, Genio Militare, Provincia e si sta procedendo ad effettuare l’intervento di apertura della strada di accesso.

Ai comuni colpiti dall’evento è stata già trasmessa la scheda per la ricognizione speditiva dei danni, le cui risultanze si attendono al più tardi per martedì p.v.

Nell’ambito dell’azione dispiegata, lunedi 16 novembre, presso il Palazzo della Cultura di Locri, è stata indetta una riunione tecnica alla quale, oltre al Presidente della Regione, Mario Oliverio, parteciperanno i Sindaci della Locride, il Direttore della Protezione civile Regionale, Carlo Tansi, il segretario Generale dell’Autorità di Bacino, Salvatore Siviglia e la task force tecnica costituita dal Camilab e dal CNR –IRPI per discutere sul tema :”DEPURAZIONE E RISCHIO RESIDUO”.

All’incontro prenderanno parte inoltre: ANAS, RFI, SORICAL, ENEL, ARPACAL, DIPARTIMENTO AMBIENTE DELLA REGIONE, S.E. IL PREFETTO DI REGGIO CALABRIA, LA PROVINCIA DI REGGIO CALABRIA, IL GENIO MILITARE, I VVF, CALABRIA VERDE.

L’incontro servirà a sostenere l’azione dei sindaci dei territori interessati per affrontare il post emergenza e consentire, nel più breve tempo possibile,  il superamento dell’emergenza stessa ed il ritorno alle normali condizioni di vita.

Jole Santelli (FI): “Con happy Days Renzi dimentica la Calabria”

La deputata azzura Jole Santelli, coordinatore regionale di Forza Italia in Calabria ha dichiarato che con il IMG-20150703-WA0002Decreto “happy Days” il Premier Matteo Renzi abbia dimenticato ancora una volta la Calabria.
Di seguito la dichiarazione integrale della Santelli.
Il premier innamorato di sè e dei suoi slogan probabilmente pensa di regalarsi giorni felici, non certo quelli dei cittadini, sicuramente non dei calabresi. Il governo nel decreto per il ‘territorio’ si ricorda della Calabria solo per risanare il bilancio del Suo sindaco Falcomatà a Reggio con 10 milioni.
Il capitolo emergenze infatti, prevede, in tutto, 50 milioni di euro a disposizione della protezione civile.
Un “buon modo” per dar pochi soldi ma non per ciò che serve ed in maniera tale da spalmarli in tutta Italia anziché destinarli a specifici problemi.
Provvedimento che sottolinea l’assenza di interventi diretti del decreto sullo stato di emergenza sulla Locride e il totale menefreghismo di questo governo verso le emergenze vere della Calabria, ad iniziare da quelle delle terre alluvionate.
Probabilmente il premier, che ha lanciato trionfalmente l’hashtag #happydays, si sarà ispirato alla famosa serie televisiva americana, o forse si sente sempre di più Fonzie.”

Leopolda della Sanità calabrese: basta sprechi, ridiamo fiducia ai cittadini!

20151114_170843_resizedCATANZARO – Nella giornata di ieri si è svolta quella che è stata definita la “Leopolda” della sanità calabrese, una tavola rotonda del Partito Democratico per discutere e proporre in materia di sanità regionale, alla luce delle difficoltà che affliggono a tutt’oggi i calabresi. L’iniziativa, fortemente voluta dal segretario regionale di partito, Ernesto Magorno, si è conclusa con documenti di sintesi relativi a cinque tematiche fondamentali: la riorganizzazione della rete territoriale e ospedaliera; la necessità di intervenire in materia di Università e Ricerca in una dimensione innovativa; lo stabilimento di un Piano di rientro – riequilibrio bilancio al fine di garantire i livelli essenziali di assistenza; la creazione di una Rete Socio-Sanitario aperta alle realtà del Terzo Settore. All’incontro, svoltosi nella sala del Consiglio provinciale di Catanzaro hanno preso parte il padrone di Casa Enzo Bruno: i consiglieri regionali Enzo Ciconte e Antonio Scalzo; il neopresidente della commissione regionale antimafia Arturo Bova; altri deputati, Federico Gelli, responsabile nazionale della Sanità nella segreteria del Premier Renzi e Vito De Filippo, sottosegretario alla Sanità. Nel pomeriggio costoro sono stati raggiunti dal Governatore della Calabria Mario Oliverio. A inizio dei lavori, il segretario Magorno ha voluto sottolineare il ruolo della Consulta, precisando come le migliori risoluzioni siano quelle adottate in un clima di concordia, auspicando un ruolo permante della medesima Consulta rispetto al Governo regionale, con funzione propositiva e di sostegno.

Un punto di partenza importante, questa Leopolda della sanità calabrese, secondo il Presidente Oliverio, che ha affermato la necessità di agire con urgenza, in virtù della posizione primaria occupata dal PD in campo locale e nazionale: “Il Pd ha la responsabilità del governo della Calabria e del Paese e questo ci chiama a una funzione di straordinaria importanza. Per quanto riguarda la sanità in Calabria dobbiamo partire dalla condizione data, che vede la Regione in piano di rientro da 6 anni. I dati ci dicono che la mobilità passiva è aumentata, le liste di attesa si sono allungate, nei livelli essenziali di assistenza siamo all’ultimo posto. Bisogna sfatare la visione per la quale ci sarebbe una rissa con il commissario, con l’istituzione del commissario non ho nessun conflitto, ma nel corso di questo anno la situazione è peggiorata e questo non posso tacerlo, significherebbe non esercitare il mandato assegnatomi dagli elettori. Le priorità sono affrontare i punti di maggiore criticità come i pronto soccorso nell’ambito di una visione programmatica e integrata che si fondi su un piano sanitario che anzitutto riqualifichi i servizi. Ma tutto questo ancora non c’è, lo dico con amarezza. Si è perso un anno, la spesa sanitaria ha avuto una nuova impennata rispetto al 2014. Quando dico che occorre rilanciare la sanità io non rivendico il potere di gestire il settore, ma la Regione non può non essere coinvolta. Siamo stati commissariati in molti settori ma ci siamo rimboccati le maniche e ci stiamo riuscendo, e dobbiamo essere aiutati, non sostituiti”.

Della stessa idea positiva riguardo l’istituzione di questo tavolo di discussione aperto da Magorno è anche il responsabile sanità del PD nazionale Federico Gelli, augurando che venga presto ritrovata “una collaborazione tra l’Ufficio del commissario e la Regione Calabria, perché se remano tutti e due nella stessa direzione c’è la possibilità che la Calabria ce la fa, magari non in un anno ma in due anni. Se invece si innescano meccanismi di competizione questo è un danno per l’intera collettività”. Del resto, ha poi proseguito, “l’interesse del Partito democratico è che questa regione possa ritornare a essere una regione in cui i cittadini siano orgogliosi di vivere e abbiano la garanzia di essere assistiti al meglio, evitando i viaggi della speranza che impoveriscono la regione, mortificano le notevoli professionalità che qui ci sono e creano un circuito vizioso nel quale i problemi della sanità non vengono risolti. Nella sanità di questo Paese si sono sprecati fiumi di milioni di euro. Il precedente commissario era un governatore, per la prima volta c’è un commissario che non coincide con questa figura. Un commissario che ha portato al dissanguamento e al malgoverno della sanità. Il governo centrale vuole avere un ruolo di aiuto al presidente della Regione, non di sostituzione”. Parole, queste, condivise dagli altri presenti, come la deputata Enza Bruno Bossio e il consigliere regionale Enzo Ciconte. L’obiettivo uno solo: estirpare l’immagine di una Calabria sprecona, ridando fiducia ai cittadini, frenando le fughe oltre regione.