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Volley Tonno Callipo torna in SuperLega A1

IL TRIPLETE DELLA TONNO CALLIPO

La Tonno Callipo Volley chiude in maniera trionfale una stagione memorabile: dopo aver dominato la regular season chiusa al primo posto con 60 punti (12 in più sulla seconda classificata), aver mantenuto inviolato il fortino del PalaMaiata e aver messo in bacheca i trofei della Coppa Italia e della Supercoppa di categoria, centra anche l’obiettivo della promozione attraverso i playoff promozione, dopo un solo anno di permanenza nella seconda serie nazionale.
 
In gara 3, la squadra del Presidente Pippo Callipo davanti al pubblico del PalaMaiata supera Bergamo in tre set dominando per quasi tutto il match e stacca il biglietto per il ritorno nella massima serie dopo una sola stagione al piano di sotto rispettando tutti gli obiettivi prefissati ad inizio anno: la riconquista della Superlega con merito sul campo riaccendendo l’entusiasmo della tifoseria con cui si sentiva il bisogno di rinsaldare un rapporto d’amore mai finito ma che la delusione della retrocessione aveva sbiadito.
 
 

Casali del Manco, «il paradosso» del Consiglio Comunale

Casali del Manco (CS) – (Riceviamo e pubblichiamo) Apprendiamo dai membri del gruppo “Voci in Cammino” che ieri a Casali del Manco si è tenuto un Consiglio comunale a dir poco insolito.

La maggioranza, infatti, dopo aver convocato il consiglio ha deciso di disertarlo per dissidi interni. La cosa curiosa è che il consiglio si è potuto tenere ugualmente, ed a gestirlo è stata la minoranza.

Questo perché, in altre sedute, la stessa maggioranza ha deciso di adottare il regolamento del già Comune di Spezzano piccolo, il quale abbassa il numero legale ad un terzo degli aventi diritto in prima convocazione. Questo escamotage è stato utilizzato più volte dalle forze politiche che amministrano il Comune, perché consentiva di adottare delle decisioni anche quando i continui screzi interni portavano a numerose defezioni. L’ultima volta, addirittura, una maggioranza rimaneggiata (minoranza di fatto) è riuscita ad approvare, proprio grazie a questo cavillo, l’aumento delle tariffe, tra gli applausi ed i cori di giubilo dei pochi membri presenti. Più e più volte, nel corso di questi tre anni e mezzo, gli esponenti dell’opposizione hanno esortato i consiglieri di maggioranza a modificare questa assurda norma, ma invano.

Così ieri si è verificato il paradosso.

A guardare le immagini (https://www.youtube.com/watch?app=desktop&v=z4g9aQgr2jk&feature=youtu.be&fbclid=IwAR3IIKLOyc3PZkG2xf4PPcWd2gULq9MryuDNnl-ZAJLUCMboLVdiLkSc8vk) sembra di essere nella Repubblica popolare di Bulgaria sotto Cervenkov. Il già Sindaco di Trenta, Ippolito Morrone, candidato più votato della lista avversaria VOCI IN CAMMINO costretto a prendere il posto di uno scatenato Presidente del Consiglio che, dopo aver gettato strali contro i suoi stessi compagni di avventura, abbandona la seduta. Il candidato a Sindaco Salvatore Iazzolino sgomento di fronte ad una situazione nella quale, afferma, non avrebbe mai immaginato di potersi trovare. I social pullulano di frasi al vetriolo, nei confronti di una maggioranza che, a detta di molti, è ormai allo sbando totale, tanto da non prendersi neanche più la briga di partecipare ai consigli da essa stessa convocati. Un teatro dell’assurdo, a cui non sono neppure seguite dimissioni in massa, come sarebbe stato d’uopo dopo una simile figuraccia.

Pare, a detta di molti, che la vera cosa che porta i Consiglieri ed il Sindaco a desistere siano le indennità. Ma la pecunia, seppure “non olet”, non potrà mai essere una giustificazione valida per trascinare ancora avanti una esperienza tanto svilente e fallimentare.
Un solo grido risuona nei post dei molti Casalini indignati: DIMISSIONI SUBITO!

Ballottaggio a Cosenza. In Calabria 6 sindaci nei comuni sciolti per mafia

COSENZA – Saranno i due Caruso (Francesco del centrodestra e Franz del centrosinistra) a contendersi la poltrona di primo cittadino a Cosenza con il ballottaggio previsto tra due settimane. L’uscente vicesindaco di Cosenza (al 37%) è in vantaggio di oltre 13 punti sul candidato appoggiato da Pd e Psi (23%). In terza posizione l’assessore uscente Francesco de Cicco con il 13% seguito da Bianca Rende al 12%. Sul tavolo i vari apparentamenti da discutere per allargare eventuali fazioni politiche in vista della battaglia finale per Palazzo dei Bruzi.

Intanto sono sei i comuni calabresi, quattro in provincia di Reggio Calabria e due nel Crotonese sciolti per infiltrazioni mafiose che a seguito della tornata amministrativa appena conclusa avranno un sindaco eletto. Solo per Siderno, che è il settimo della lista, ma l’unico con popolazione superiore ai 15 mila abitanti, si dovrà attendere il turno di ballottaggio tra Maria Teresa Fragomeni, candidata del centrosinistra, e Domenico Barranca del centrodestra.

Nel Reggino, a Delianuova, dove era presente una sola lista, è stato superato il quorum del 40% consentendo l’elezione dell’unico candidato sindaco Domenico Licastri. Anche Careri ha nuovo primo cittadino. Si tratta di Giuseppe Pipicella, di Rinasciamo che ha avuto la meglio sull’altro candidato Pietro Sergi. Stilo, dopo circa 24 mesi, ha scelto Giorgio Antonio Tropeano (Nuovo capitolo per Stilo) che ha prevalso sullo sfidante Antonio Marrapodi (Avanti insieme). Umberto Felice Nocera è sindaco a Palizzi (Palizzi E’) che ha battuto Anna Maria Tringali.

 Nel Crotonese a Casabona, sindaco eletto è Francesco Seminario (Ripartiamo) che ha superato di 20 punti percentuali Domenico Capria (Il bene comune). Infine, a Crucoli dove era in campo una sola lista, Cataldo Librandi ha festeggiato in anticipo grazie al superamento del quorum.

Caso Mimmo Lucano: è scontro politico

COSENZA – La condanna pesantissima a Mimmo Lucano, irrompe sulla campagna elettorale a poche ore dal voto, mentre in Calabria arrivano i big, Antonio Tajani di Forza Italia ed il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte per gli ultimi appelli al voto. Subito dopo la lettura del dispositivo si sviluppa una catena di reazioni con la Lega che si schiera contro Lucano, capolista in Calabria per la lista “Un’altra Calabria é possibile”, che sul proprio logo ha raffigurato il disegno della sua immagine, a sostegno di Luigi de Magistris e con il centrosinistra a difendere l’ex sindaco.

Uno scontro che va oltre la Calabria e vede protagonisti anche big di partito, come il segretario dem Enrico Letta che parla della sentenza come di “un messaggio terribile, pesantissimo, un messaggio che credo alla fine farà crescere la sfiducia nei confronti della magistratura”.

Non la pensa così Matteo Salvini che fa un parallelismo con la vicenda di Morisi per dire che “altro che dare la caccia agli omosessuali nella Lega, la sinistra in Calabria candida condannati a 13 anni di carcere!”. La Lega si spinge anche oltre. Prima il presidente della Regione Nino Spirlì, poi il commissario regionale Francesco Saccomanno chiedono il ritiro della candidatura e Spirlì invoca anche quella dello stesso de Magistris.

Attacchi ai quali replica Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana (che sostiene de Magistris) che parla di sentenza “abnorme, incredibile” di “un giorno nero per la democrazia e, temo, per la giustizia”.Poi riferendosi a Spirlì: “Dovrebbe ritirarsi lui anche per carità di Patria. Questo aiuterebbe a restituire alla politica della Calabria una dimensione un po’ più seria, credibile ed accettabile”.

Blitz della polizia contro i No Vax, in chat progettavano azioni violente

ROMA – E’ scattata alle prime ore di oggi un’operazione della Polizia di Stato per l’esecuzione di una serie di perquisizioni in diverse città nei confronti di appartenenti ai movimenti No Vax. Su un gruppo Telegram avevano ipotizzato di compiere azioni violente nel corso delle manifestazioni contro i provvedimenti del Governo.

Le indagini, coordinate dalla procura di Milano, sono state condotte dalla Digos e dalla Polizia Postale. Le perquisizioni sono scattate a Milano, Bergamo, Roma, Venezia, Padova e Reggio Emilia. Oltre alle abitazioni degli indagati, i controlli hanno riguardato pc, cellulari, tablet e account social.

Secondo quanto emerso gli indagati, ipotizzavano su alcune chat di Telegram violenze, anche con armi, durante un imminente raduno No Vax a Roma. Le persone coinvolte fanno parte di alcune delle frange più scalmanate dei No Vax in Lombardia e in Italia.

Gli indagati del gruppo ‘I guerrieri’

Otto perquisizioni sono scattate a Milano nei confronti di altrettante persone, tra cui 5 donne, per istigazione a delinquere aggravata. Gli indagati sarebbero membri attivi di un gruppo Telegram denominato “I guerrieri”, nel quale venivano progettate azioni violente da realizzare, anche con l’uso di armi ed esplosivi fai da te, alle manifestazioni “No green pass”, in particolare quelle in programma a Roma per le giornate dell’11 e 12 settembre prossimi.

Analizzando i messaggi, gli indagati, uno dei quali titolare di porto d’arma e già noto alle Forze dell’Ordine per la sua vicinanza al separatismo veneto, proponevano di partecipare in massa alla manifestazione romana sabato, incitando ad azioni violente contro non meglio precisati obiettivi istituzionali.

 Le cinque donne sono state definite “arrabbiate e determinate” ed erano ritenute elementi di spicco del gruppo, composto da gente comune: disoccupati, operai, portinai o camerieri.

Spadafora Gioielli ancora una volta alla Mostra del Cinema di Venezia con la realizzazione dello Starlight International Award

Sarà Spadafora Gioielli a portare alto il nome della Calabria sul red carpet della settantottesima edizione della Mostra del Cinema di Venezia. L’eccellenza calabrese dell’orafo delle Madonne che da metà ‘900 ha incantato l’Italia e il mondo intero ancora una volta su un palcoscenico internazionale.

Quando si parla di Giovambattista Spadafora non si può non ripercorrere la sua storia.

Una storia fatta di amore e senso profondo del lavoro e dell’arte. Proveniente da San Giovanni in Fiore, nel 1955 inizia la sua attività di orafo. Già nel ’67,data la sua attitudine a studiare e scrutare il mondo naturale, animale e culturale espone le sue opere orafe a Firenze. In quell’occasione – raccontano i figli Peppe e Giancarlo, Ceo e Orafo di Spadafora Gioielli – l’allora ministro dell’industria, del commercio e dell’artigianato Giulio Andreotti complimentandosi con il maestro Spadafora lo accostò, per provenienza, alla figura dell’Abate Gioacchino da Fiore. Quest’ultimo personaggio importantissimo per i sangiovannesi, per i calabresi e per la filosofia in generale: Dante lo menziona addirittura nella Commedia e vi si ispira attraverso le tavole del Liber Figurarum.

Grazie a Giovambattista Spadafora, fin dall’ultimo ventennio del secolo scorso, la figura dell’Abate e della tradizione orafa calabrese ha acquisito sempre maggior lustro. Dall’Abate Gioacchino si arriva alla jennacca, simbolo di prosperità e abbondanza, imprescindibilmente legata al costume tradizionale di San Giovanni in Fiore, la pacchiana. Giovambattista Spadafora ha portato il nome della Calabria in alto anche attraverso la Pacchian

a che lo accompagnava in ogni occasione pubblica. Dalla Calabria fino al Festival del Cinema per una storia, quella di Spadafora Gioielli, che trova le sue radici fin dal ‘700.

Spadafora realizzerà per la quarta edizione consecutiva lo Starlight International Cinema Award: Peppe e Giancarlo Spadafora entusiasti di portare avanti questa lunga tradizione.

Lo Starli ght International Cinema Award è un importante riconoscimento che ha visto tra i suoi vincitori personaggi del calibro di Alessandro Gassman,

Marco Giannini e Maria Grazia Cuccinotta. Per l’ottava edizione i due premi alla carriera andranno ai già annunciati Remo Girone e Maria Confalone. Un premio davvero interessante vista anche la sua conformazione: una pizza con pellicola laminata in oro costellata di stelle. “L’idea ci venne proprio in virtù dell’essenza del premio – dice Peppe Spadafora- il quale avrebbe dovuto rappresentare il cinema nella sua forma migliore. Lo presentammo al Direttore della Mostra e gli piacque fin da subito”. Un’idea azzeccata e di altissima fattura. L’arte di Giovambattista Spadafora verrà ricordata sul red carpet veneto anche attraverso una corona da lui realizzata. “E’ un onore per noi poter portare il nome di Giovambattista Spadafora in alto anche sul set della mostra del cinema”. 

Spadafora Gioielli non è solo artigianato o semplice tecnica artistica.

Nella visione Demartiniana, un’opera di Spadafora è casa. “Da New York a Roma ognuno può ritrovare e recuperare le proprie radici, la propria storia, guardando una nostra creazione orafa”, asseriscono i fratelli Spadafora. Un orgoglio per la Calabria essere rappresentati attraverso la tradizione orafa di Spadafora. Un onere non indifferente per la storica bottega: “Senza il nostro team di professionisti e specialisti del settore non avremmo mai potuto realizzare tutto questo” conclude il CEO Peppe Spadafora.

La cerimonia si svolgerà mercoledì 8 settembre alle h 15:30 e sarà presentata da Anna Pettinelli, conduttrice televisiva e radiofonica (storica voce di Rds). Alla mostra del Cinema di Venezia c’è un pezzo importante di Calabria.

Paralimpiadi Tokyo, la Calabria sul podio con Anna Barbaro

Un sogno che diventa realtà, con un altro pezzo di Calabria trionfante nel mondo. Anche Reggio Calabria sale sul podio delle paralimpiadi grazie all’argento conquistato dalla reggina Anna Barbaro nella classe Ptvi del Triathlon femminile, insieme alla sua guida Charlotte Bonin. L’atleta delle Fiamme Azzurre ha ottenuto la quindicesima medaglia per l’Italia nella gara disputata sulla distanza di 750 metri a nuoto, 20 km di ciclismo e 5 km di corsa.

Una carriera sportiva fatta di ostacoli quella della Barbaro, da quando ha contratto un virus che l’ha privata della vista. Dallo studio in Ingegneria e della musica, Anna, ormai da quasi dieci anni, ha iniziato a praticare sport grazie al supporto del padre che l’ha accompagnata per la prima volta in piscina. Prima il bronzo europeo nel Triathlon, poi il primo posto nel “World ParaTriathlon series”.

Aggredita da un branco di cani randagi, 20enne muore per le ferite riportate

CATANZARO – Simona Cavallaro, una ragazza di 20 anni, è stata aggredita e uccisa da un gruppo di cani randagi a Satriano, centro della costa ionica Catanzarese. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, la giovane era in compagnia di un ragazzo nella pineta della zona di Monte Fiorino per un pic-nic, quando sono stati attaccati dai cani e hanno provato a fuggire. Nella fuga, il ragazzo sarebbe riuscito a chiudersi in un casolare abbandonato, perdendo però di vista la ventenne. A quel punto, avrebbe dato immediatamente l’allarme, ma all’arrivo dei carabinieri la ragazza era già morta per le gravi ferite riportate nell’aggressione.

Raganello, 3 anni fa la tragedia: oggi le commemorazioni per le vittime

CIVITA (CS) – La comunità di Civita non dimentica. Venerdì 20 agosto, a tre anni dall’immane tragedia del Raganello in cui morirono dieci persone, nove escursionisti e una guida, travolte nel torrente Raganello da un’onda di piena anomala, mai avvenuta, o se avvenuta non a memoria d’uomo, tutta la comunità civitese,  l’amministrazione comunale e la Parrocchia “Santa Maria Assunta  si riuniranno in preghiera davanti all’Altare della misericordia divina per innalzare una sentita preghiera per le 10 persone decedute quel nefasto giorno. Una “preghiera” per esprimere, ancora una volta, cordoglio, vicinanza e solidarietà alle  vittime e a tutte le loro famiglie. La Divina Liturgia si terrà presso la Chiesa Parrocchiale “Santa Maria Assunta”, con inizio alle ore 9. La cerimonia religiosa sarà officiata dal parroco, Padre Remo. “Sarà una preghiera – ha spiegato Padre Remo – accorata di tutta la comunità cristiana, che invocherà il Dio della vita, perché trasformi in eternità l’amore e i sogni dei nostri fratelli e sorelle scomparsi, e conforti tutte quelle famiglie che hanno subito una perdita cosi grave”.  “La comunità di Civita non dimentica. A tre anni da quel nefasto giorno, incancellabile nella memoria della comunità di Civita, l’amministrazione comunale, la comunità parrocchiale e l’intera popolazione vogliono ricordare chi quel giorno perse la vita lasciando i propri cari nel dolore più atroce. Mi duole constatare, però, – ha dichiarato il sindaco di Civita, Alessandro Tocci – che la tragedia del Raganello e tutto ciò che ne è conseguito  sia stata dimenticato dalle Istituzioni preposte, quelle stesse Istituzioni che nei giorni immediatamente successivi vennero a Civita rilasciando dichiarazioni improvvide e facendo promesse che a tutt’oggi non sono state mantenute.  Noi continuiamo a ricordare e a testimoniare la nostra vicinanza ai familiari delle dieci vittime di quel terribile lunedì pomeriggio”. 

Forte scossa di terremoto a largo delle coste calabresi nel mar Tirreno

COSENZA – Una forte scossa di terremoto di magnitudo 4.4 è stata registrata alle 7:30 di questa mattine nel mar Tirreno, davanti alla costa ovest della Calabria centro-meridionale. Secondo i rilevamenti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma ha avuto ipocentro a circa 200 km di profondità ed epicentro a 58 km tra Lamezia Terme e Amantea. Al momento non vengono segnalati danni a cose o persone, anche se il sisma è stato avvertito distintamente dalle persone lungo tutta la fascia tirrenica, dalla provincia di Cosenza fino a quella di Reggio Calabria e persino in alcune zone del messinese