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Incidente a Cassano, disposto l’esame autoptico sulle vittime

CASTROVILLARI (CS) – Dopo il tragico scontro tra 2 auto avvenuto sabato scorso a Sibari, sulla strada Statale 106, al confine tra i comuni di Cassano allo Ionio e Corigliano Rossano, in cui hanno perso la vita tre giovani vittime, la Procura della Repubblica del Tribunale di Castrovillari ha disposto per questo pomeriggio l’autopsia sui corpi.

Giovani vite spezzate, ancora una volta, sulla rinominata strada della morte: Eleonora Recchiagiovanissima madre di 21 anni di Castrovillari con due figliMichela Praino, 20 anni di Cassano e Akrem Ayari, 18 anni residente a Cassano, di origine tunisina.

 L’esame autoptico, che si terrà nell’obitorio di Rossano alle ore 15,  sarà eseguito dal medico legale incaricato dall’autorità giudiziaria, Walter Caruso, servirà a fare luce sulle cause del decesso dei tre ragazzi e sui motivi degli incidenti, la cui dinamica è al vaglio dei periti delle forze dell’ordine. Già fissati i funerali di Eleonora che si terranno domani a Castrovillari alle 16,30, e di Michela che saranno celebrate a Lauropoli sempre domani alle 18,30. La famiglia di Akrem ha chiesto all’ambasciata di poter far rientrare la salma in Tunisia.
 

Tortora, violento scontro sulla statale 18: un morto

TORTORA – Tragico incidente stradale nel cosentino, questa mattina.  Temporaneamente chiusa in entrambe le direzioni, la strada statale 18 “Tirrena Inferiore” a causa di un incidente al km 244 a Tortora Marina. Lo scontro ha coinvolto un autocarro e un’autovettura, si registra una vittima. Sono state istituite deviazioni e il traffico è stato fatto defluire su percorsi alternativi. Sul posto sono presenti le squadre Anas e le forze dell’ordine per la gestione del traffico in piena sicurezza e per consentire il ripristino della regolare viabilità nel più breve tempo possibile.

Depurazione, illeciti nell’Alto tirreno cosentino. Eseguite 10 misure cautelari: c’è anche un sindaco

PAOLA (CS) – Nella mattinata odierna, i militari della Compagnia Carabinieri di Scalea, hanno dato esecuzione a 10 misure cautelari emesse dal GIP presso il Tribunale di Paola, dottoressa Rosa Maria Misiti.

Esse hanno riguardato il sindaco di San Nicola Arcella Barbara Mele, 3 responsabili degli Uffici tecnici di comuni dell’Alto tirreno cosentino, vari imprenditori e un tecnico dell’ARPACAL.

L’indagine coordinata dal Procuratore della Repubblica di Paola, Pierpaolo Bruni ha ad oggetto una serie di illeciti riguardanti procedure ad evidenza pubblica nel settore della depurazione.

In particolare sono state ricostruite condotte collusive e fraudolente finalizzate ad avvantaggiare uno o più operatori economici con riguardo ad appalti e affidamento di servizi in diversi comuni dell’Alto Tirreno Cosentino, anche in violazione dei criteri di rotazione nell’affidamento di lavori e aggirando il dovere di effettuare indagini di mercato.

Alterazione delle acque e accordi sottobanco

E’ emerso dalle indagini che taluni imprenditori hanno violato gli obblighi contrattuali assunti con comuni della fascia tirrenica con riguardo ad appalti afferenti la gestione e la manutenzione dell’impianto di depurazione e degli impianti di sollevamento e hanno smaltito fanghi di depurazione senza adeguato trattamento presso terreni agricoli anziché mediante conferimento in discarica autorizzata, talora anche attraverso lo sversamento del refluo fognario in un collettore occulto . 

In alcune circostanze sono state immesse nelle acque sostanze chimiche in assenza di un preciso dosaggio rapportato alle caratteristiche microbiche delle acque, con la finalità di occultare la carica batterica delle acque prima dei previsti controlli, la cui esecuzione veniva in anticipo e preventivamente comunicata al soggetto da controllare da parte di un tecnico dell’ARPACAL che, violando il segreto d’ufficio, concordava direttamente con i gestori degli impianti di depurazione le modalità di esecuzione dei controlli, oltre che la scelta del serbatoio da verificare, così determinando una alterazione della genuinità delle analisi effettuate  

 

San Lucido: sdraie, ombrelloni e ‘altro’ sulla spiaggia sarà considerato “rifiuto”

SAN LUCIDO (CS) – Il comune di San Lucido, sul Tirreno cosentino, con apposita ordinanza sindacale firmata dal Cosimo De Tommaso, non solo ha disposto il divieto assoluto, a tutti coloro che usufruiscono della spiaggia libera, di lasciare di notte ombrelloni, sdraio, sedie ed altre attrezzature. Ma tutto quello che sarà abbandonato sulla spiaggia libera, sarà considerato rifiuto, demandando al servizio di competenza lo smaltimento delle stesse. E non basta, i contravventori verranno puniti ai sensi dell’articolo 1161 del codice della Navigazione.

 

Nell’ordinanda il sindaco ravvisa il dovere e la necessità di prevenire e reprimere le errate abitudine che puntualmente, ogni anno, si ripetono da parte di taluni, che nell’intento di “prenotare” attraverso il posizionamento di attrezzatura il posto migliore sulla spiaggia, ne sottraggono l’uso da parte della collettività, creando indecorosa incuria penalizzando l’immagine turistica del paese. Altro obiettivo è  garantire la libera utilizzazione delle spiagge in assoluta sicurezza sgombrando le stesse da qualunque oggetto incustodito che possa costituire pericolo o arrecare danni a terzi minando la pubblica incolumità.

 

 

Tragico incidente stradale, ferito un bimbo di 4 anni

REGGIO CALABRIA – Era a bordo della sua auto con il figlioletto di 4 anni quando, per motivi ancora in corso d’accertamento ha perso il controllo impattando violentemente contro un muro. E’ accaduto in via Padova a Reggio, stanotte intorno alle 3:50. Soccorsi entrambi sono stati ricoverati in prognosi riservata al Grande Ospedale Metropolitano per le gravi lesioni.

Cosenza, aggredito sotto casa il magistrato Eugenio Facciolla

COSENZA – E’ stato aggredito e intimidito il magistrato Eugenio Facciolla, giudice civile al Tribunale di Cosenza ed ex procuratore della Repubblica a Castrovillari. A darne notizia è stato il legale del magistrato, l’avv. Ivano Iai che parla di “un inquietante e violento episodio verificatosi all’interno della automobile del magistrato parcheggiata sotto l’abitazione familiare di Cosenza“. “Il responsabile dell’atto di intimidazione, verosimilmente lì non per consumare un atto predatorio – aggiunge il legale – è riuscito a dileguarsi durante la colluttazione ingaggiata contro il dott. Facciolla, non più sotto scorta né sottoposto ad alcuna tutela, mentre sopraggiungeva un passante e veniva dato l’allarme ai carabinieri, prontamente intervenuti”.

“L’episodio s’inquadra – sostiene l’avvocato Iai – in un più ampio e non meno preoccupante contesto di inseguimenti e tentativi d’intromissione nella privatezza del magistrato e dei suoi familiari, costituenti atti comunque intimidatori, sui quali le Autorità giudiziarie cosentina e salernitana sono state chiamate a far luce, almeno apparentemente, senza successo”. L’ex procuratore di Castrovillari Eugenio Facciolla è accusato di corruzione e falso in un processo che si celebra davanti al Tribunale di Salerno, competente per i reati contestati ai magistrati del distretto di Catanzaro.

Covid: tracciati casi di variante Delta in Calabria, anche nel cosentino

COSENZA – Sarebbero una decina i casi di variante Delta riscontrati in Calabria: Sette dei nove casi riguardano prelievi effettuati in provincia di Reggio Calabria, due sono stati riscontrati in provincia di Cosenza. Al momento però si attende l’esito dell’attività di sequenziamento da parte dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno di Portici (Na).

All’istituto campano sono stati trasmessi dalla Calabria una trentina di tamponi considerati sospetti positivi alla mutazione indiana. La variante Delta risulta più contagiosa e potrebbe essere associata a forme più severe di Covid-19 e a un andamento temporale differente rispetto alla comparsa dei sintomi e allo sviluppo della malattia.

Variante delta in aumento in Italia

La proporzione di casi di infezione da virus SARS-CoV-2 causati da varianti delta è in aumento in Italia, secondo bozza di monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute, nonostante i contagi siano in diminuzione. Gli esperti richiedono ora di accelerare sulla campagna vaccinale in modo da effettuare sulla maggior parte della popolazione il ciclo completo, con un capillare tracciamento dei casi.

“Festival del Fumetto: le strade del paesaggio”, tra arte e musica Brunori Sas sarà il primo ospite della Quattordicesima Edizione

Rende (CS) – L’edizione numero quattordici del “Festival del Fumetto: le strade del paesaggio” avrà inizio alle 18 della giornata odierna. Tanti i nomi che arricchiranno l’evento nell’arco temporale dal 30 giugno al 17 luglio. Eventi che coinvolgeranno artisti, pittori, illustratori, cantanti e cantautori accomunati dallo stesso minimo comune denominatore: l’arte. Tanto il rammarico, in conferenza stampa, per l’edizione 2020 purtroppo rimandata causa pandemia. Altrettanto, però, è l’entusiasmo per l’edizione del Festival del Fumetto 2021, ai nastri di partenza.

Nonostante qualche sezione, per ovvie ragioni legate alla situazione pandemica, sia stata soppressa per quest’edizione, Ester Apa si è mostrata positiva e piacevolmente soddisfatta dell’organizzazione e del lavoro svolto fino a questo momento da chi, come lei, è all’interno di questa meravigliosa macchina culturale.

Al suo fianco, in conferenza stampa, nomi illustri come La Tarm, Luca Scornaienchi, Igor Scalisi Palminteri, Beppe Stasi e colui che aprirà quest’edizione del Festival del Fumetto: Brunori Sas.

 

Brunori Sas, il pettirosso come simbolo di rinascita

E’ proprio Brunori Sas che ha parlato in conferenza stampa sottolineando l’importanza del Festival del Fumetto. Un modo di rinascere, di ripartire, di ricominciare a sognare. Il simbolo del festival, infatti, è il pettirosso disegnato da Robert Figlia per Cip!, ultimo lavoro di Brunori Sas. La fragilità del piccolo pennuto, la sua debolezza nello sguardo, rappresentano ora un punto di forza. L’evoluzione delle creature marine che, nella storia, ad un certo punto, sono arrivate sulla terra e hanno spiccato il volo è un vero simbolo di evoluzione e continuità.

Il concept del pettirosso è presente anche nella locandina del Festival del Fumetto realizzata da La Tarm: i pesci che nuotano sul pelo dell’acqua e il piccolo uccellino brunoriano sullo scoglio.

Castello Svevo diventa, dunque, un crocevia di arte condivisa. Suoni, toni e condivisione. Proprio di condivisione ha parlato Brunori Sas, il quale ha rimembrato tempi in cui negli studi di registrazione vi erano anche pittori e artisti di ogni genere. Dalla collettività vengono fuori idee contaminate e sorprendenti. L’idea individualista di musica genera un’arte relativa a sé e poco inclusiva.

 

Igor Scalisi Palminteri, i confini semantici tra arte e musica

Il rapporto tra Igor Scalisi Palminteri e artisti come Brunori Sas e, ancor di più, Dimartino è quasi decennale. Riuscire a esprimere con l’arte ciò che la musica può solo, si fa per dire, mettere in suono. Un tono e una nota sono complementari così come un’artista e un cantautore. Proprio dalle contaminazioni, dall’incontro, viene fuori l’estro.

Presente anche Beppe Stasi autore di due tele già in esposizione e che continuerà a lavorare in residenza durante il Festival.

 

L’auspicio è di poter spiccare il volo più in alto possibile con il Festival del Fumetto che già alle 18 darà il via alla prima mostra, con tema Cip!, nella cornice del Castello Svevo di Cosenza. Dopo la mostra, sul palco saliranno Brunori Sas e  Al The Coordinator, in quello che sarà un concerto di rinascita (già sold out peraltro). I presupposti ci sono tutti per rendere il Festival del Fumetto l’inizio della ripartenza: il volo più alto del pettirosso.

 

Il Papa sopprime il Movimento apostolico di Catanzaro “gravi e profonde divisioni”

CATANZARO – E’ stato sciolto per decisione del Vaticano il Movimento apostolico sorto più di 40 anni fa a Catanzaro e che, nel corso del tempo, si è ramificato nel mondo. Il decreto, accettato dal Santo Padre e firmato dai cardinali Luis Ladaria, prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, Beniamino Stella prefetto della Congregazione per il Clero e Kevin J Farrel, prefetto del Dicastero per i laici, la famiglia e la vita, è stato letto in assemblea pubblica alla presenza dell’arcivescovo metropolita di Catanzaro mons. Vincenzo Bertolone, presidente della Conferenza episcopale Calabra.

 Molteplici le motivazioni che hanno portato alla soppressione del Movimento Apostolico di Catanzaro e che sono state riportate nel decreto delle due Congregazioni e del Dicastero. Il decreto ha sostanzialmente recepito le risultanze di una visita ispettiva inviata dalla Santa Sede nell’ottobre 2020 nella diocesi di Catanzaro-Squillace: tra le motivazioni, il fatto che “non ci sono elementi tali da attribuire origine sovrannaturale ai presunti fenomeni da cui è scaturito il Movimento“, “gravi e profonde divisioni createsi in seno alla chiesa diocesana, a causa delle attività del Movimento Apostolico”, la “non originalità del carisma della fondazione e della superficialità dottrinale che caratterizza i testi, la formazione e la predicazione del Movimento”, le “carenze istituzionali del Movimento, soprattutto nel suo governo a conduzione di fatto più familiare e statutaria con indebite ingerenze”. Il decreto, inoltre, dispone che i beni del Movimento Apostolico di Catanzaro siano devoluti a scopi benefici. Al termine dell’assemblea, monsignor Bertolone, dopo aver assicurato che “il bene fatto in questi anni dal Movimento comunque non andrà perduto”, ha invitato tutti i fedeli ad “accettare nello spirito di fede e obbedienza ecclesiale” la decisione della soppressione del Movimento Apostolico di Catanzaro “amando la Chiesa anche in questo momento e – ha concluso l’arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace – accettando questo decreto come un atto del Santo Padre per il bene della nostra diocesi e della Chiesa”.
 
 
Nella relazione firmata dai cardinali e ratificata sullo scioglimento del Movimento apostolico si parla di «gravi e profonde divisioni». Sospese tutte le attività dell’associazione che storicamente si tenevano principalmente nelle parrocchie di Siano e Santo Ianni con approfondimenti teorici, formazione, catachesi ma ispirate alla fondatrice Maria Marino. Il decreto della Congregazione per la dottrina della fede manda in soffitta in un sol colpo quarant’anni di “credenze” e di “rivelazioni”.

Scomparso da Fiumefreddo, 26enne viene ritrovato senza vita in spiaggia

FIUMEFREDDO BRUZIO (CS) – Triste epilogo nella vicenda di un giovane scomparso da Fiumefreddo Bruzio. Dopo due giorni di ricerche Nicola Molinaro, 26 anni, è stato ritrovato senza vita sulla spiaggia di Longobardi. Secondo quanto si apprende, a ritrovare il corpo del ragazzo è stato un passante che ha immediatamente allertato le forze dell’ordine e sul posto sono giunti i vigili del fuoco che hanno recuperato il cadavere. Secondo le prime ipotesi, il 26enne potrebbe essersi tolto la vita gettandosi in mare davanti Fiumefreddo. Il suo corpo è stato trovato a diversi chilometri, sul bagnasciuga nella vicina località di Longobardi.

Nicola scomparso da Fiumefreddo

Appresa la notizia, i familiari del ragazzo sono sprofondati nella più totale disperazione e non riescono a capacitarsi di quanto accaduto. Nicola nella giornata di mercoledì era uscito di casa intorno alle 18, dicendo che sarebbe andato in spiaggia per fare il bagno. Non vedendolo rientrare i familiari hanno immediatamente lanciato l’allerta ai soccorsi. Sulla spiaggia di Fiumefreddo erano stati ritrovati i suoi effetti personali: infradito, maglietta e occhiali. Purtroppo a nulla sono valse le ore di ricerca del giovane e con il passare delle ore, infatti, erano diminuite le speranze di ritrovarlo in vita.