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Commissione cultura consegna riconoscimento ad Eugenio Carbone, lo stilista cosentino che vestì Mina

Cosenza – Quando in televisione passano le immagini conservate nelle teche RAI, della cantante Mina che duetta con Totò in un vecchio sketch di “Studio uno”, storica trasmissione della tv in bianco e nero, nessuno ha mai pensato che l’elegante abito nero della grande Mina potesse essere una creazione di uno stilista cosentino, eppure è proprio così.

 

Eugenio Carbone, stilista e modellista di particolare talento cosentino (originario di Mendicino), ha lavorato per oltre mezzo secolo nel campo dell’Alta moda femminile con alcuni degli atelier più prestigiosi del panorama nazionale, da Germana Marucelli alle sorelle Fontana, a Renato Balestra. Sono suoi alcuni degli abiti indossati durante gli anni sessanta, dalle cantanti Mina e Katyna Ranieri, moglie quest’ultima del compositore di musiche da film Riz Ortolani, e dall’attrice Rosanna Schiaffino.

La sua storia non è sfuggita alla Commissione cultura di Palazzo dei Bruzi, presieduta da Claudio Nigro che, ieri, ha voluto che l’iniziativa, nel corso della quale è stato tributato allo stilista cosentino l’omaggio della città di Cosenza, si svolgesse al Teatro “Rendano”, alla presenza anche di una delegazione del Comune di Mendicino, guidata dall’Assessore alla cultura Francesca Reda e integrata dal consigliere provinciale Mario Giordano e da Antonio Catalano, uomo di cultura, anch’egli mendicinese e amico d’infanzia di Eugenio Carbone.

Nella buvette del teatro di tradizione cosentino Carbone, che si è soffermato anche a visitare la sartoria del “Rendano”, è stato ricevuto dalla Commissione cultura al gran completo.

Breve introduzione del Presidente Nigro che ha considerato “un onore ospitare in commissione Eugenio Carbone” e poi spazio alla relazione del consigliere Mimmo Frammartino che ne ha ripercorso la figura di artista poliedrico, stilista, ma anche grande pittore. Dopo l’apprendistato, iniziato all’età di 14 anni  in una sartoria del suo paese e dopo averne aperto una tutta sua a Cosenza, dove si recavano le signore della buona borghesia della città, all’età di 30 anni si trasferì a Roma per dolorose vicende familiari, Eugenio Carbone fece l’incontro che gli cambiò la vita, con Germana Marucelli, pioniera dell’Alta moda Italiana che per prima cominciò ad affrancarsi dalla dipendenza italiana dalla moda parigina.
Dal 1982 Eugenio Carbone comincia ad insegnare nelle più importanti scuole di moda, attività che continua ancora oggi. Al periodo trascorso nell’atelier romano della Marucelli risale l’incontro con Mina. Nell’altro atelier della Marucelli, quello di Milano, che era stato trasformato in una sorta di salotto artistico-letterario, frequentato prevalentemente da poeti, Eugenio Carbone conobbe Salvatore Quasimodo, ma da quelle stanze passarono anche Eugenio Montale e Giuseppe Ungaretti, come ha ricordato in commissione cultura anche il Presidente Claudio Nigro. Con Germana Marucelli, Carbone restò fino al 1969, per poi approdare all’atelier delle sorelle Fontana, prima come operaio nella produzione, poi come creatore di modelli per la nota maison nella quale lavorò per oltre  30 anni.
Quando gli tocca prendere la parola, senza rinunciare alla sua indole mite ed appartata, dopo i sinceri ringraziamenti, Eugenio Carbone si mostra riconoscente “per il grande regalo che mi avete fatto. Al termine della mia carriera – sottolinea – dopo aver fatto il sarto, il modellista, lo stilista e l’insegnante di moda, il mio desiderio più grande è proprio quello di trasferire il bagaglio di esperienze che ho accumulato alla giovani generazioni”.che si è arricchita di un nuovo e importante tassello. Lo stilista cosentino ha brevettato un rivoluzionario metodo didattico che innova profondamente gli insegnamenti ancora troppo legati alla tradizione delle scuole di taglio. L’obiettivo di Eugenio Carbone, con il suo metodo di insegnamento esclusivo, ottenuto con la progettazione libera su un manichino appositamente brevettato, è quello di trasferire competenze e capacità alle nuove generazioni, in una sorta di passaggio di testimone. Con vantaggi che vanno dai costi, molto più contenuti, ai tempi di realizzazione che risultano notevolmente più brevi.

Arrestato per corruzione il comandante della Polizia municipale di Bagnara Calabra

Bagnare Calabra (Rc) – Giuseppe Bellantone, comandante della polizia municipale di Bagnara Calabra è stato arrestato per corruzione dai Carabinieri di Palmi, con l’accusa di aver riconosciuto dei rimborsi ad un’Onlus per spese non effettuate, di aver ricevuto due auto in cambio di omissione di controlli e, ancora, di aver rilasciato false autorizzazione per occupazione di suolo pubblico.

Struttura turistica e circolo nautico sequestrati dalla capitaneria di porto di Rossano – due persone denunciate

Corigliano Calabro (Cs) – Prosegue l’attività di vigilanza degli uomini della Capitaneria di porto di Corigliano Calabro, su disposizioni del Capitano di Fregata (CP) Antonio D’Amore, per la salvaguardia dei beni demaniali e dell’ambiente costiero, nell’ambito dell’aggiornamento del documento programmatico regionale di mappatura delle coste calabresi disposto dalla Direzione marittima di Reggio Calabria. In questo contesto i militari della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Corigliano Calabro, hanno sequestrato opere edilizie e manufatti eseguiti senza le autorizzazioni necessarie e due persone, responsabili degli abusi, sono state denunciate all’Autorità giudiziaria per la violazione delle norme in materia edilizia ed urbanistica e di tutela ambientale in qualità di committente dei lavori e proprietario del fondo agricolo a ridosso della spiaggia.

I sequestri sono stati effettuati nel comune di Rossano, in località Faro Capo Trionto – contrada Foresta, zona sottoposta a vincolo paesaggistico- ambientale (zona agricola) oltre che zona sismica. A seguito di indagini, i militari hanno accertato che alc
Il sequestro è stato disposto dal G.I.P. su richiesta della Procura della Repubblica.

 

 

Le opere realizzate hanno determinato una modifica, un’alterazione rilevante dello stato dei luoghi, così da incidere concretamente sull’assetto urbanistico del territorio locale.

Il Ministro Barca visita gli scavi archeologici di Sibari

SIBARI (CS) – Il Ministro per la Coesione territoriale, Fabrizio Barca, accompagnato dal Sindaco di Cassano all’Ionio, Giovanni Papasso, ha effettuato un sopralluogo sugli argini e nella golena del fiume Crati, per constatare di persona gli effetti dell’alluvione del 18 gennaio scorso che ha ricoperto di fango gli scavi archeologici di Sibari.

Il Ministro ha, inoltre, verificato lo stato di fatto dello stesso sito archeologico e, con l’occasione, ha rilevato lo stato di avanzamento progettuale degli interventi previsti nell’ambito del progetto dedicato a Sibari, nel quadro dell’azione per i “Poli museali d’eccellenza nel Mezzogiorno”.

Al sopralluogo ha fatto seguito una riunione tecnico-operativa, a cui hanno partecipato i rappresentanti del Comune di Cassano All‘Ionio, della Provincia e della Prefettura di Cosenza, della Regione Calabria, della struttura del Commissario Straordinario per il Dissesto Idrogeologico in Calabria, del Dipartimento regionale della Protezione Civile, dell’Autorità di Bacino regionale, della Sovrintendenza ai Beni archeologici e culturali, di Invitalia, del Nucleo dei Carabinieri per la tutela del patrimonio culturale di Cosenza e della Tenenza di Cassano All‘Ionio e del Comando della Polizia provinciale.

Per quanto riguarda i danni subiti dagli scavi, si è constatata l’attività del programma del Mibac del valore di 300mila euro per il superamento della fase di grande emergenza, finalizzato al ripristino degli impianti di pompaggio, delle relative cabine elettriche e all’aspirazione mirata dello strato superficiale del fango. Questa attività si concluderà entro la fine di marzo e permetterà, poi, di predisporre un Piano di interventi per la fase 2, per riportare gli scavi ad un livello di funzionalità uguale o maggiore rispetto a quello presente prima dell’alluvione.

In parallelo agli interventi della fase 2, si provvederà anche alla pulizia dei reperti, attualmente custoditi nei depositi del Museo Archeologico Nazionale della Sibaritide, anch’essi colpiti dall’alluvione.

Per il Ministro Barca, che in coda alla visita a Sibari ha incontrato i giornalisti e i rappresentanti degli altri comuni della Sibaritide: «E’ segno dell’impegno nazionale collettivo per Sibari che sia il Sovrintendente ai Beni culturali a dichiarare che “non si possono fare investimenti sui beni culturali, se prima non si investe sul territorio”. E’ esattamente quello che ci accingiamo a fare anche in questa zona». Infine, ha ribadito «l’importanza strategica per tutto il Paese dell’area di Sibari come grande attrattore culturale internazionale, individuato già nelle cento idee per il Sud a Catania nel 1998.

Il Sindaco di Cassano All’Ionio Giovanni Papasso ha personalmente ringraziato il Ministro Fabrizio Barca, per la sensibilità manifestata rispetto alla grave emergenza dell’area culturale.

 

Arrestati 43 affiliati alla ‘ndrangheta per traffico di droga

REGGIO CALABRIA – 43 persone sono state fermate dai finanzieri del Nucleo di polizia tributaria di Catanzaro, nel corso di un’operazione anti-droga eseguita nel reggino. Tra gli arrestati figurano presunti affiliati alle cosche della ‘ndrangheta di San Luca, Locri, Siderno e Gioiosa Ionica ed esponenti di famiglie ramificate in Lombardia e Piemonte. Le accuse sono di traffico internazionale di droga. Le sostanze stupefacenti venivano trasferite dalla Spagna e la Colombia in Italia. Inoltre durante l’operazione dei finanzieri sono stati sequestrati 250 kg di hascisc e 60 di cocaina.

 

Arrestato Sindaco di Melito Porto Salvo

REGGIO CALABRIA – Gesualdo Costantino, sindaco di Melito Porto Salvo, eletto a capo di una lista civica, è tra i 65 arrestati durante l’operazione contro la cosca Iamonte  portata avanti dai Carabinieri.

L’accusa è di associazione mafiosa. Il sindaco avrebbe promesso e garantito alla cosca, secondo l’accusa, di concordare con la stessa ”le scelte politiche in modo da assecondarne le strategie, con innegabili riflessi in termini di rafforzamento e consolidamento dell’associazione”.

Reggio Calabria: Moglie del Boss Arrestata

REGGIO CALABRIA  – Grazia Marzano, moglie di Giuseppe Belcastro, ritenuto capo della cosca di S.Ilario Ionio, è stata arrestata dalla squadra mobile di Reggio Calabria  per concorso in estorsione aggravata dal metodo mafioso.

La stessa operazione ha portato, lo scorso gennaio, alla notifica di un’ordinanza in carcere per Belcastro, Antonio Galizia, Giuseppe Nocera, Domenico Musolino e Ivano Tedesco, con l’accusa di aver costretto un imprenditore ad assumere loro parenti.

 

 

Il maltempo dà una tregua, ma la stradale consiglia di viaggiare con le catene a bordo

CATANZARO – Migliorano decisamente le condizioni meteorologiche in Calabria dove ieri si sono verificate abbondanti nevicate. A Campotenese, nel Pollino, la temperatura ha toccato i -11 gradi. A Camigliatello, in Sila, la temperatura e’ di -7 gradi e la neve ha raggiunto i 3 metri circa. In tutta la Calabria il traffico e’ regolare ma c’e’ il rischio della formazione di ghiaccio sui viadotti e nei pressi delle gallerie per questa ragione la polizia stradale consiglia di viaggiare con le catene a bordo dei mezzi.

Maltempo: neve a Cosenza, in Sila raggiunti i -13

CATANZARO – La Calabria è stretta nella morsa di neve e gelo. Un’intensa nevicata e’ caduta a Cosenza, zona universitaria compresa, e su gran parte della provincia. Nel capoluogo tetti e strade sono imbiancate ma si circola regolarmente. A Camigliatello il manto ha raggiunto i 3 metri (quattro a monte) e la temperatura, stanotte, e’ precipitata a -13 per poi arrivare in mattinata a -8. Neve anche a Mormanno dove aggrava i disagi vissuti dagli abitanti dopo il sisma di ottobre. Sulla A3 si circola regolarmente, ma stanotte obbligo di catena a bordo.

Cosenza: protesta ex stabilizzati Asp, incontro con Scopelliti

Stamattina a Cosenza, 94 dipendenti dell’azienda ospedaliera di Cosenza hanno sollevato announa protesta in seguito alla stabilizzazione dichiarata nulla in seguito alla sentenza della Corte Costituzionale. I lavoratori hanno incontrato il presidente della Regione Giuseppe Scopelliti al quale hanno chiesto “l’approvazione in tempi rapidi di una nuova legge”. Scopelliti ha assicurato i precari riguardo il lavoro che il consiglio regionale sta effettuando per predisporre un nuovo provvedimento, specificando che finora non i quattro disegni di legge già pronti, non hanno ancora il lascia-passare  da parte di Roma.