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Reggio Calabria: emergenza rifiuti

CATANZARO- L’ufficio del Commissario delegato per l’emergenza rifiuti, guidato da Vincenzo Speranza, su richiesta del Commissario Prefettizio del comune di Reggio Calabria, Vincenzo Panico, ha dato il via ad un piano straordinario per superare le criticita’ nel settore della raccolta rifiuti nella citta’ dello stretto”. Lo si apprende da un comunicato. “In particolare – spiega il comunicato – e’ stato dato incarico al gruppo ATI trasportatori di accelerare la raccolta dei rifiuti per un quantitativo giornaliero di 3.000 tonnellate. Lo stesso gruppo Ati, gia’ da alcuni giorni, sta trasportando una quantita’ giornaliera di 150 tonnellate di rifiuti alla discarica di Casignana. Anche in questa circostanza il governatore della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti ha impegnato l’ufficio del commissario per evitare rischi di impatto ambientale e problematiche relative all’igiene pubblica ed alla salute dei cittadini di Reggio Calabria”.

Nel frattempo questa mattina a Reggio Calabria, alcune centinaia di dipendenti del Comune di Reggio e delle società miste sono nuovamente in agitazione. Multiservizi e Leonia sono ferme, assieme agli autisti dell’azienda di trasporti pubblici, Atam ancora a braccia incrociate. Alla commissione straordinaria che è alla guida del Comune i manifestanti chiedono la corresponsione degli stipendi arretrati, che non vengono pagati da circa quattro mesi. I poliziotti in tenuta antisommossa presidiano l’ingresso del Comune mentre è in corso un incontro con il prefetto, Vittorio Piscitelli, al fine anche di scongiurare l’emergenza sanitaria dovuta alla mancata raccolta dei rifiuti solidi urbani. Pomeriggio l’atteso confronto sul pagamento degli stipendi

Maresciallo e Parroco Indagati Per Mafia

Procuratore aggiunto della Dda di Catanzaro - Giuseppe Borrelli -

VIBO VALENTIA – La Dda di Catanzaro continua le indagini nell’ambito dell’inchiesta sulla cosca Patania, puntando la sua attenzione sul  maresciallo Sebastiano Cannizzaro, ex comandante della stazione dei carabinieri di Sant’Onofrio (57 anni), e su Salvatore Santaguida, parroco di Stefanaconi (45).

I due, accusati di appartenere alla cosca Patania secondo la dichiarazione di tre pentiti, sono stati perquisiti per disposizione di Giuseppe Borrelli, procuratore aggiunto della Dda di Catanzaro, e del sostituto procuratore Simona Rossi.

Tra le accuse c’è l’omissione da parte del maresciallo della trascrizione di intercettazioni ambientali contrassegnate come importanti e, per quanto riguarda il parroco, la consapevolezza di omicidi in corso di programmazione.

Esponente del clan Patania arrestato dai Carabinieri

carabinieriVibo Valentia – I carabinieri del Nucleo di Vibo Valentia hanno arresto Salvatore Patania, 35 anni, considerato un elemento di spicco dell’omonimo clan di Stefanaconi, centro del Vibonese, sfuggito alla cattura nel corso dell’operazione “Gringia” culminata con l’arresto di altri affiliati, implicati nella faida con il clan di Piscopio, che ha causato diverse vittime. L’uomo e’ stato arrestato nella sua abitazione di Stefanaconi dove si nascondeva.

Calabria nella morsa del gelo, in Sila -11

CATANZARO – Calabria nella morsa del gelo e del ghiaccio. Il freddo, che un vento pungente rende ancora piu’ intenso, interessa un po’ tutta la nostra regione. In Sila, a Camigliatello, nella notte la temperatura e’ scesa a -11 per risalire in mattinata a -6,5.  Freddo anche in citta’.

A Cosenza la temperatura e’ scesa a -1 mentre a Catanzaro e’ stata di circa 3 gradi.

Tragedia nel catanzarese: Pedone travolto e ucciso

Catanzaro: La vittima è un anziano signore di 78 anni, Cesare Rizzuto il quale è deceduto a Catanzaro dopo essere stato investito da un Suv per cause che sono in corso di accertamento. Il fatto è accaduto nel quartiere Aranceto a sud della citta’, dove l’uomo abitava. Il conducente del veicolo si è fermato a prestare soccorso ma purtroppo non c’è stato nulla da fare.

Maltempo: neve a quote basse in calabria

Catanzaro:La neve che in questi giorni ha colpito la maggior parte delle aree del nord è arrivata anche al sud, in particolare in Calabria dove a raggiunto le quote basse,  6 – 700 metri, con temperatura in picchiata in Sila (-7), Lorica e Camigliatello, dove le precipitazioni nevose sono stati abbondanti, stessa situazione anche a Gambarie D’Aspromonte con circa -3°. Imbiancate anche le cime intorno a Catanzaro. Nel resto della regioni si sono registrate abbondanti piogge e grandini. Non si sono rivelati comunque disagi per la viabilità, infatti sulla A3 c’è neve a Campotenese, ma si circola regolarmente.

Maltempo in Calabria: in Sila, obbligo di catene a bordo

CATANZARO –  Fine settimana dell’Immacolata caratterizzato da pioggia battente su tutta la Calabria e neve sulla Sila . Le temperature in tutta la regione hanno subito una rapida diminuzione. La pioggia interessa la regione da diverse ore, mentre nel cosentino si registrano anche raffiche di forte vento. Il traffico sul tratto calabrese dell’A3 e sulle strade statali é comunque regolare. Nelle zone della Sila c’é l’obbligo di catene a bordo.

L’Immacolata di chi lavora

COSENZA –  «Tempo di demolire, tempo di costruire», «tempo di guadagnare, tempo di perdere» è scritto in Qohèlet: un tempo per ogni cosa. Ma di questi tempi si aggira lo spettro – piuttosto consistente – della crisi, si allunga l’ombra della recessione, dilaga la sfiducia: è tempo di «crescere», ripetono come un mantra tecnici e politici. Non c’è tempo da perdere: bisogna rimboccarsi le maniche. Chi non ci sta è un fannullone, chi si lamenta denigra la buona fortuna di avere un lavoro. Eppure c’è una festa segnata in rosso: l’Immacolata. Sarebbe un tempo di rito, perdersi per ritrovarsi. Magari in famiglia. Parlarsi tanto per parlarsi, senza dirsi niente di importante. Fermarsi, fare il punto, stare al mondo. Ma sono lontani i tempi delle «otto ore di lavoro, otto di svago, otto per dormire» (conquiste d’altri tempi perduti). Anche all’Immacolata si lavora. Più degli altri giorni. E non solo negli ospedali, nelle caserme dei vigili del fuoco o nelle stazioni dei carabinieri. Si lavora pure nei call center e nei negozi.

 

Sette dicembre

In fila al supermercato. La signora del banco dei salumi: «Lavoriamo anche domani». Un angolo della bocca si piega all’ingiù, lo sguardo si abbassa. La cliente risponde: «Non me ne parlare… quando arriva Natale, non vedo l’ora che questo mese passi». La signora ha un negozio di scarpe. Ricorda i tempi in cui «il lavoro era lavoro e la festa era festa». «Ma sì, erano gli anni ’90…» le fa eco l’altro addetto ai salumi.

 

Otto dicembre

In un centro commerciale. «Ma io dico: nessuno deve andare a cucinare?». La domanda la pone una signora in un bar. Davanti a lei sfilano donne, uomini, bambini, anziani. Chi vuole l’acqua, chi un caffè. Chi va di fretta, chi si siede. Nella sua voce un accenno di stizza. Come a dire: non se ne possono stare a casa? No, non se ne stanno a casa. Le commesse, intanto, sorridono. Anche se uno degli angoli della bocca tenta di opporre resistenza. Due uomini trasportano i carrelli della spesa lungo la scala mobile. Si parlano. Il corpo proteso in avanti tradisce la fretta. Di andarsene.

 

Rita Paonessa

 

 


Operazione ‘Infinito’: 40 condanne dal processo in Lombardia

martelletto tribunaleCATANZARO – Il tribunale di Milano ha inflitto 40 condanne nel processo seguito alla maxi Operazione ‘Infinito’, volta a colpire presunte infiltrazioni della ‘ndrangheta in Lombardia. Le pene variano dai 3 ai 20 anni. Tre le assoluzioni. I giudici hanno condannato anche l’ex direttore Asl di Pavia Antonio Chiriaco a 13 anni di reclusione. Tra le condanne ci sono anche quelle di Pino Neri, 18 anni, e dell’ex carabiniere Michele Berlingeri (13 anni e sei mesi).

Autobus delle compagnie private ancora fermi, i lavoratori: ‘i soldi ancora non sono arrivati’

(foto di repertorio)

COSENZA – Ancora fermo, in tutta la regione, il trasporto locale (autobus). Per i cittadini, che già hanno difficoltà a spostarsi, proseguono i disagi. Ferrovie della Calabria e autobus cittadini di Cosenza stanno viaggiando. O almeno, ci provano. Perché i lavoratori delle altre compagnie continuano a protestare. «I soldi ancora non sono arrivati, ci prendono in giro» è la frase che ricorre tra i lavoratori fermi a piazza Fera. Questa mattina gli autisti delle compagnie private hanno raggiunto la piazza e, lungo una delle vie che la costeggiano, hanno impedito ad autobus cittadini e auto di passare: la strada si è trasformata in un parcheggio degli autobus rossi, quelli cittadini. I lavoratori hanno spento i motori perché continuano a non percepire lo stipendio. «Ci dovevano dare gli stipendi di ottobre e novembre – spiega un lavoratore iscritto al un sindacato autonomo Faisa-Cisal – ma ancora non li abbiamo visti. E poi il futuro non c’è: di dicembre e tredicesima non se ne è parlato. Inoltre era stata paventata la cassa integrazione».